Un cinema che funziona masaanchedivertiisi

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Un cinema che funziona masaanchedivertiisi
Il Montalbano tv ha inaugurato
con "Les vacances du Petit Nicolas"
Zingaretti
alla francese
"Un cinema che funziona
masaanchedivertiisi"
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ma Francese
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ER uno che, sin da giovanissimo,
non sognava l'Oscar, «ma di partecipare almeno una volta a Cannes»,
l'incontro col cinema francese non
poteva che essere una festa. Luca
Zingaretti, attore e produttore, volto televisivo di quel Commissario Montalbano che
dal 19 99 continua a polverizzare un record di
Nel secondo capitolo della saga
per ragazzi inventata da Goscinny
l'attore romano è un rumoroso
vacanziero italiano
ascolti dopo l'altro, ha dato il via, ieri pomeriggio all'Odeon, alla sesta edizione di France Odeon, il festival dedicato alla cinematografia d'Oltralpe diretto da Francesco Martinetti e presieduto da Riccardo Zucconi che,
per l'apertura, ha scelto di puntare su quello
che in patria si appresta a diventare un piccolocult:LesvacancesduPetitNicolasdiLa.urent Tirard, secondo capitolo della trasposizionecinematograficadellafamosissima ( in
Francia ) saga per ragazzi disegnata da René
Goscinny,incuiZingarettivesteipannidiun
rumoroso e invadente villeggiante italiano.
Per l'attore, che in Francia aveva recitato
agli esordi della sua carriera, nel 1997, ne /
colori del Diavolo di Alain Jessuà e, più recentemente,inAsterixeO£>e7ix:sempredi Tirard, l'ingresso in questo mondo è stato rivelatore: «Continuiamo a considerare i francesi come nostri cugini, forse solo un pò ' più ricchi — racconta — ma la verità è che sono
avanti anni luce rispetto a noi, perché si sono
dotati di strumenti per uscire dalla crisi endemica in cui versa il cinema. A colpirmi —
prosegue — è stata la loro professionalità,
ma soprattutto il loro insospettabile lato festoso e festaiolo: ogni occasione è buona per
un ape o un bicchiere di champagne». L'incontro con Zingaretti è stato anche l'occasione per discutere della legge francese sul
cinema che proprio oggi sarà al centro dalle
11 di un convegno a Palazzo Strozzi Sacrati
intitolato "Belle toujours" ( fra i partecipanti
il consigliere di Fr ancois Hollande per il cinema David Kessler e il regista Benoìt Jacquot,
ma anche la senatrice Pd Rosa Maria Di Giorgi e Stefania Ippoliti, presidente di Italian
Film Commissions). Un quadro normativo,
quello francese, istituito nel 1946, che ogni
anno, spiega Martinotti, «produce 750 milioni di euro, con cui viene alimentata ogni
tessera del sistema cinema, senza togliere
nemmeno un euro all'erario». «In Francia—
dice Zingaretti—c'è un sistema per cui ogni
euro guadagnato in sala viene redistribuito
in produzioni cinematografiche nazionali. E'
una di quelle cose che in Italia non si riescono a comprendere, un po' come la SalernoReggio Calabria. Ma col cinema si esporta
un'intera cultura, uno stiledivita: per questo
gli americani gli dedicarono un ruolo così importante nel Piano Marshall».
Ma non sarà l'economia l'unica protagonista della seconda giornata di France
Odeon (e della "Cinquanta giorni di cinema
internazionale a Firenze"). Alle 18.30 è in
programma il momento clou dell'omaggio
ad Alain Resnais, cuore del festival, con la
proiezione del suo ultimo film, Aimer, boire
et chanter, premiato a Berlino col prestigioso riconoscimento Alfred Bauer, quello dedicato a film «che aprono nuove prospettive»,
appena due settimane prima della scomparsa delregista, novantunenne. Apresentarlo,
il produttore Jean-Louis Livi e il critico Aldo
Tassone. Poi, alle 21, sarà il turno di Marie
Heurtin di Jean-Pierre Améris, già regista
della commedia di grande successo Les émotifs anonymes, sull'incontro fra una religiosa e una ragazza gravemente disabile, con la
bravissima Isabelle Carré. Infine, alle 22.30,
Lesnuits d'été, opera prima di Mario Fanfara sul tema della mascolinità. Grande attesa
poi per la giornata di domani, con Laura Morante, musa del festival, che alle 19 presenterà Coeurs, capolavoro di Resnais del 2006.
A introdurre tutte le proiezioni (ingresso 7
euro ), un videoclip di Clet prodotto da Stranemani.