UN SOGNO REALIZZABILE GRAZIE AI MEDICI
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UN SOGNO REALIZZABILE GRAZIE AI MEDICI
MANZIERI FRANCESCA "La formazione specifica all' interno delle AFT: modelli organizzativi ed obiettivi formativi" ASSISTENZA DIURNA h. 8.00 - h. 20.00: UN SOGNO REALIZZABILE GRAZIE AI MEDICI IN FORMAZIONE. Abstract. Tra i principali obiettivi delle AFT c’è quello di garantire quei livelli di assistenza che il singolo operatore non può assicurare, ovvero un’assistenza medica che, integrando Medicina di Famiglia e Continuità Assistenziale, copra l’intero arco delle 24 ore. Immaginando una buona Medicina di Gruppo, tale obiettivo può essere raggiunto, per quanto riguarda le ore diurne, “incastrando” gli orari di ambulatorio dei diversi MMG, cosicché un paziente che si rechi nell’ambulatorio per essere visitato d’”urgenza” in un orario diverso da quello del suo Medico di Famiglia possa ricevere comunque un’assistenza adeguata. Ciò comporta, però, un buon carico di lavoro in più per ciascun componente del Gruppo… Carico di lavoro dal quale si potrebbe essere sollevati grazie alla collaborazione professionale di noi Medici in Formazione Specifica in MG. Introduzione. Il Corso di Formazione Specifica in Medicina Generale: Il Corso di Formazione Specifica in MG prevede, ad oggi, attività teoriche e pratiche da svolgersi nell’arco di 3 anni. Tali attività sono attualmente retribuite con una Borsa di Studio del valore di 11.603,00 euro annui, al lordo delle trattenute fiscali. Per l’attività pratica sono previste 3200 ore da svolgersi nel corso del Triennio ed articolate in diversi “periodi formativi”; tra questi ultimi, spiccano i periodi di tirocinio presso il MMG, da quest’anno, uno per ogni anno di corso e della durata di 4 mesi ciascuno (per un totale di 12 mesi nel Triennio). La frequenza obbligatoria presso il Tutor di MG risulta quindi da computarsi in 6 ore al giorno (dal lunedì al venerdì, escludendo i giorni di Seminario e di Studio finalizzato). L’impegno richiesto ai Medici in Formazione non è dunque eccessivo (come d’altronde la loro “retribuzione”…) e lascia spazio a possibili attività lavorative. Le AFT: Le AFT si pongono, tra gli altri, l’obiettivo di garantire un’assistenza medica che, integrando Medicina di Famiglia e Continuità Assistenziale, copra l’intero arco delle 24 ore. In una buona Medicina di Gruppo, tale obiettivo può essere raggiunto, per quanto riguarda le ore diurne, “incastrando” gli orari di ambulatorio dei diversi MMG, cosicché un paziente che si rechi nell’ambulatorio per essere visitato d’”urgenza” in un orario diverso da quello del suo Medico di Famiglia possa ricevere comunque un’assistenza adeguata. Ciò comporta, però, un buon carico di lavoro in più per ciascun componente del Gruppo. L’idea. La mia idea è, dunque, quella di creare uno spazio lavorativo per il Medico in Formazione di 2 ore al giorno (al di fuori delle 6 ore al giorno di tirocinio obbligatorio) durante la sua frequenza nell’ambulatorio del MMG. Il modo più utile per occupare tale spazio da parte del Medico in Formazione è poi, a mio parere e sotto diversi punti di vista, la gestione delle cosiddette “urgenze” all’interno dell’ambulatorio di Medicina di Gruppo. In tal modo i Medici del Gruppo (Tutor e non) potrebbero infatti permettersi di avere solo visite “su appuntamento”. Schematicamente, immaginiamoci una Medicina di Gruppo composta da 6 MMG, di cui almeno 4 anche Tutor per il Corso di Formazione Specifica in MG. Ciascun Tutor seguirà per circa 6 ore al giorno (tra attività ambulatoriale e domiciliare) un Medico in Formazione; il Medico in Formazione dedicherà poi altre 2 ore all’interno dell’ambulatorio per rimanere a disposizione delle “urgenze”. All’interno della Medicina di Gruppo saranno dunque presenti contemporaneamente almeno 4 Medici in Formazione in grado di coprire le “urgenze” quantomeno dalle h.10.00 alle h.18.00. Ogni 4 mesi ci sarà poi un ricambio dei Medici in Formazione con la rotazione dei Colleghi dei 3 diversi anni di Corso. Aspetto economico. Per quanto riguarda la retribuzione da parte delle diverse ASL di tale servizio offerto dai Medici in Formazione, si potrebbe proporre l’uso della formula di calcolo per la retribuzione del sostituto nei mesi Ottobre-Novembre e Aprile-Maggio, ovvero: 70% (38,62 x n° di pazienti /12) al mese considerando n° di pazienti = a 250, ovvero 70% (38,62 x 250 /12) = 563,21 euro al mese con una conseguente retribuzione oraria pari a circa 19 euro. Il n° di pazienti = a 250 risulta da una stima di quanto potrebbe aumentare il totale di assistiti del Medico Tutor, “scaricato” dalla gestione delle “urgenze”. Per portare un vantaggio economico alle ASL, bisognerebbe porre, però, la clausula che il Medico Tutor, limitatamente al periodo in cui si dedica a tale attività, non riceva una maggiorazione del compenso per ogni nuovo assistito “guadagnato” fino ad una soglia appunto di 250. Per i Medici Tutor che avessero già raggiunto il numero massimo di assistiti potrebbe altresì essere prevista una estensione di tale numero fino a 250 in più, sempre senza nuovi compensi. Premesse per l’attuabilità. Le premesse per la reale attuabilità di questo progetto sono di tre tipi: - innanzitutto, l’individuazione sul territorio di Medicine di Gruppo che comprendano almeno 4 MMG preparati e disponibili all’attività di tutoraggio; - in secondo luogo, l’omogeneità e la coordinazione tra i 3 anni del Corso di Formazione con una certa flessibilità nel non fare per tutti e 3 gli anni le vacanze ad Agosto; - ed in ultimo (ma non meno importante!), l’accordo economico con le diverse ASL coinvolte, le quali dovranno essere ovviamente convinte della bontà del progetto sia in termini di miglioramento del servizio al cittadino, che in termini di risparmio a lungo termine sulla spesa complessiva dedicata alle Cure Primarie. Riguardo al primo punto, le Medicine di Gruppo da individuare sul territorio regionale disponibili a tale attività possono essere calcolate in numero di 20-25. Considerando infatti che il rapporto tra Medici in Formazione e Tutor di MG durante il periodo di tirocinio deve essere obbligatoriamente di 1:1 e che, in Piemonte, i Medici in Formazione del Triennio 2013-2015 sono 88 (80 più 8 senza Borsa) e che lo stesso numero di accessi al Corso è stato previsto anche per il prossimo Bando di Concorso, ne consegue la necessità, ogni anno, di un pari numero di MMG formati e disponibili all’attività di tutoraggio. Conclusioni e note. L’attuazione di un simile progetto porterebbe, a mio parere, a diversi vantaggi per ciascuna delle parti interessate: - partendo dal cittadino, ovviamente tale servizio faciliterebbe il libero accesso alle Cure Primarie; - i Medici di Famiglia, come già sottolineato, potendosi occupare solo delle visite “su appuntamento”, avrebbero a disposizione una migliore gestione e controllo delle ore da dedicare alla propria attività ambulatoriale; - per quanto riguarda le ASL, invece, oltre ai vantaggi derivanti dal miglioramento del servizio ai cittadini, è da evidenziare l’aspetto economico: un risparmio del 30% su 250 assistiti per ogni MMG dedito al tutoraggio; - per noi Medici in Formazione i vantaggi sarebbero poi davvero ovvii… la possibilità di occupare il nostro tempo (almeno per quattro mesi all’anno) con un’attività retribuita, ma pur sempre formativa ed inerente al nostro percorso. Senza addentrarmi troppo nell’argomento, vorrei in ultimo portarvi a riflettere sulle ricadute positive dell’attuazione di un tale progetto anche a livello sindacale. Con la minaccia della creazione ex-novo di “titoli equipollenti” al nostro futuro Attestato (la carenza di MMG che si manifesterà nei prossimi anni è ormai argomento noto), nonché con la nuova riduzione dei posti disponibili per il Corso di Formazione Specifica in MG sul territorio nazionale (ultimi dati FIMMG Formazione), risulta infatti evidente come il definire per i Medici in Formazione ruoli, non solo bene accetti dai MMG e dai cittadini, ma che creino anche vantaggi palpabili per le ASL, possa diventare un’arma per la difesa del Corso stesso. Francesca Manzieri (1°anno Corso di Formazione Specifica in MG triennio 2013-2015)