chi c`è sul podio dei conti online

Transcript

chi c`è sul podio dei conti online
CHI C’È SUL PODIO DEI CONTI ONLINE
Prime a pari merito Ing Direct e Websella. Al secondo posto Webank, Allianz,
IwBank e Fineco. Seguono CheBanca! e MPS. Nella classifica di Of sui conti
correnti online vince la combinazione “zero spese – alti rendimenti”. Ai vertici
le banche online pure e gli istituti di credito che puntano tutto sulle
remunerazioni over-the-top. Chiudono i conti a “doppio-zero”.
“Il conto corrente è uno strumento di gestione della liquidità”, introduce Marco Siracusano,
Responsabile del Segmento Famiglie, Direzione Marketing Privati di Intesa Sanpaolo
che rivela, “ai clienti interessa più il contenimento dei costi che l’aspetto remunerativo”.
“Inoltre diventa più uno strumento per la gestione dei propri pagamenti che uno strumento di
risparmio”, concorda Carlo Giugovaz, Responsabile della Banca Diretta e Multicanale di
UniCredit che spiega, “ecco perché è prevalsa la volontà delle banche di ridurre
significativamente i costi di gestione”.
E in effetti, in tempo di crisi finanziaria, il conto corrente piace di più se è economico, con
spese di gestione sotto controllo e voci di costo ridotte all’osso. “Ciò che ancora i clienti
denunciano”, rimarca, infatti, Fabio Picciolini, Segretario Nazionale Adiconsum, “sono i
costi troppo elevati dei conti correnti e delle spese accessorie collegate all’operatività. E
molti arrivano a fine anno senza sapere quanto pagare e perché”.
Ecco perché il 2008 segna un boom dei conti low-cost, nati ad hoc per il canale internet, con
canoni annuali e mensili a zero o contenuti, e operatività gestita online, senza maggiorazioni
per disposizioni eseguite dal proprio home banking personale. È quanto rileva il VII Rapporto
Conti Correnti Online di Of-Osservatorio Finanziario. Nel solo 2009 nascono, infatti, ben 9
conti correnti solo per l’web e, rispetto al 2007, aumentano del 50% quelli completamente a
zero che arrivano a superare la metà del campione analizzato in occasione del rapporto –
edizione 2009 (60%). Grazie anche a istituti bancari che affiancano, all’offerta tradizionale,
conti nuovi solo per l’online. Come MPS che sostituisce Conto Ulisse con Contoonline
azzerando le spese di tenuta conto mensili fissate a 1,25 euro. Veneto Banca, che azzera il
canone mensile di Conto Arancio, pari a 9 euro, grazie al nuovo Doppiozero.it. BPER, che al
tradizionale Io Risparmio affianca il nuovo Conto Zeronet, portando a zero le spese mensili
prima fissate a quota 2,50 euro. Poste Italiane che, con il nuovo Bancoposta Click porta a
zero il canone del tradizionale Conto Bancoposta da 2,58 euro al mese. BPP che sostituisce
il tradizionale Conto Facile da 2 euro al mese con il nuovo DigiConto completamente a costo
zero. Ed infine Mediolanum che con Freedom porta a zero le spese di gestione mensili se la
giacenza media è superiore a 30.000 euro (altrimenti restano fissate a quota 5 euro al
mese), ma in compenso rende gratuite tutte le operazioni di prelievo contante da ATM non
appartenenti al Gruppo, il servizio di alerting via sms, l’addebito delle utenze. In più offre
gratuitamente anche la carta Bancomat.
Chi non azzera le spese legate al conto, tuttavia le riduce. In un solo anno, osserva ancora il
rapporto di Of, i canoni di abbonamento mensili o annuali sono diminuiti del 43,89% e oggi si
assestano a quota 1,30 euro al mese, per un totale di 15,54 euro l’anno.
Dalla classifica per spese di tenuta conto stilata da Of emerge che la peggiore è Banca
Etruria, con un canone mensile pari a 10 euro, per un totale di 120 euro l’anno. Segue
Banca CR Firenze, con una spesa pari a 6,50 euro al mese, destinata però ad azzerarsi per
un anno, in promozione, a partire dal 1° aprile 2009. Al terzo posto, con un canone annuale
pari a 71,40 euro (5,95 al mese), si assesta Fineco Bank, che azzera le spese di tenuta
conto mensili a patto che il cliente disponga l’accredito diretto di stipendi e pensioni sul
conto. Seguono Bcc Pesaro (66 euro l’anno), Carife (60 euro l’anno), Carismi (36 euro
l’anno), Banca del Piemonte (31,80 euro l’anno), Banca Generali (26 l’anno), Banca di
Vicenza e Banca SAI (24 l’anno), Banca Etica (21,60 l’anno) e infine Banca Antonveneta
(15 l’anno).
Infine, in ultima posizione si assestano Conto Riflex di Mediolanum e Conto Bnl Revolution
di BNL, entrambi con canone a 0 ma spese mensili che lievitano se non vengono soddisfatte
determinate condizioni. Così Conto BNL Revolution mantiene a 0 il canone mensile solo a
patto che non si effettuino operazioni allo sportello, perché qualora il cliente decidesse di
recarsi in filiale anche per una sola operazione nell’arco di un mese, il canone mensile
applicato arriverebbe a quota 6,90 euro. Mentre Conto Riflex stabilisce un limite minimo di
giacenza in conto, pari ad almeno 6.000 euro, oltre il quale il cliente è tenuto a pagare un
canone annuo pari di 60 euro.
E vengono ridotte anche le spese accessorie legate all’operatività del conto. Il 37,5% dei
conti analizzati nel Rapporto di Of non applica nessuna commissione aggiuntiva per il
prelievo di denaro contante da ATM di banche non appartenenti al Gruppo. E il 70% dei conti
appartenenti al campione offre gratis la carta di credito.
La classifica
Se la concorrenza si gioca a suon di conti a costo zero, e voci spesa per gestire l’operatività
che il più delle volte diventano gratuite, la redditività ne risente. I conti a zero spese,
soprattutto se di istituti di credito tradizionali presenti sul territorio con filiali e sportelli, sono
anche quasi sempre a zero remunerazione. E con il crollo dei tassi Bce ed Euribor anche
quei conti che mantenevano una remunerazione attiva delle giacenze, vedono diminuire la
redditività dei risparmi depositati. Resistono solo le banche online “pure”. Come WeBank,
IwBank, FinecoBank, Websella.it, Ing Direct, CheBanca! e Bancoposta Click.
“Noi siamo una banca solo online”, spiega Frederich Defechereux, Direttore business
privati e servizi di marketing di We@service (la società del gruppo Bipiemme che
gestisce Webank), “abbiamo dunque una struttura leggera, senza filiali, sportelli o personale.
Ecco perché possiamo offrire un tasso attivo al 5%. Ma è una promozione che sta per
scadere”.
“Anche noi abbiamo già una promozione per i nuovi clienti con tassi attivi interessanti”,
incalza Luca Ferrarese, Responsabile Websella.it, “sul conto corrente offriamo il 4.50%
lordo per 6 mesi”. “Ma si tratta comunque di promozioni”, ricorda Picciolini ( Adiconsum),
“peraltro spesso di breve periodo”. E in effetti, a regime, anche i tassi attivi dei conti soloonline hanno subito dei ribassi. Pur continuando ad offrire remunerazioni positive.
Non è un caso che nella classifica qualitativa di Of-Osservatorio finanziario, ottenuta
attribuendo a ciascuno dei 40 conti costituenti il campione analizzato, un punteggio tra 0
(minimo) e 11 (eccellenza), stilata da in occasione del VII Rapporto Conti Correnti Online, ci
siano quasi tutte banche solo-online sul podio.
Si collocano al primo posto della classifica, a pari merito, Conto Corrente Arancio di Ing
Direct, new entry del 2008, e Websella.it, la banca online del Gruppo Banca Sella. Il primo
è un conto solo online che, non solo non applica spese di tenuta conto, ma azzera anche
l’imposta di bollo statale a patto che il cliente disponga l’accredito diretto sul conto di stipendi
e pensioni. Inoltre azzera tutte le commissioni per il prelievo di cash da ATM non
appartenenti al gruppo, rende gratuiti i bonifici effettuati online e offre, sempre a zero spese,
una carta bancomat e una carta di credito. E sebbene il tasso creditore resti fissato a quota
0%, la possibilità di agganciare gratuitamente il conto corrente allo storico conto di deposito,
Conto Arancio, senza prevedere spese per il trasferimento di fondi da un conto all’altro, porta
la redditività dei depositi a quota 4,25%, in promozione.
Il conto di Websella, invece, si caratterizza per un tasso creditore al 4,50% in promozione
per sei mesi per tutti coloro che attivano il conto entro il 5 maggio 2009 e che mantengono
sul conto una giacenza media mensile inferiore a 20.000 euro. “Con il tasso promozionale
applicato al conto corrente avviciniamo nuovi clienti, ma il nostro obiettivo non è di breve
periodo”, chiarisce Ferrarese (Websella), “vogliamo sviluppare nuovi clienti che restino con
noi e fidelizzare quelli che già ci hanno scelto completando una gamma di offerta tutta
online. È per questo che puntiamo ad offrire un’operatività a 360 gradi: carte di pagamento,
bonifici online, trading”. Tutto a costo 0. Solo per la carta di credito è necessario sostenere
un costo pari a 7 euro l’anno, ma solo a partire dal secondo, mentre per ottenere l’invio
dell’estratto conto in formato cartaceo devono essere sborsati 1,70 euro per ciascun invio.
Si confermano sul secondo gradino del podio, aggiudicandosi lo stesso punteggio, invece,
Webank, Allianz, IwBank e Fineco.
La prima perché ha il tasso creditore lordo più alto del mercato e fissato a quota 5%.
Conto@me offre, infatti, un tasso promozionale, riservato a tutti i nuovi clienti che attivano il
conto entro il 31 marzo 2009, valido fino a fine giugno 2009, mentre a regime i rendimenti
diminuiscono contestualmente al taglio dei tassi operato dalla Banca Centrale Europea. “Il
nostro conto@me è collegato al tasso Bce, dunque le riduzioni dell’uno hanno influenzato il
nostro tasso creditore a regime. A breve”, anticipa Defechereux (Webank), “ci sarà un nuovo
taglio, e si ipotizza un intervento di un ulteriore ½ punto percentuale, almeno entro giugno”. Il
conto corrente, inoltre, offre all’accensione carta di credito e carta bancomat senza spese
aggiuntive o canoni di abbonamento, l’estratto conto, sempre gratis online, è inviato senza
maggiorazioni in formato cartaceo ogni 3 mesi, mentre il bonifico continua a costare 0,50
euro a operazione. Stessa votazione, a sorpresa, anche per la banca tradizionale territoriale,
Allianz Bank, che, grazie al conto corrente Vedo Sunshine offre una remunerazione al
3,01%. Il tasso attivo, in promozione fino al 31 maggio 2009, è applicato solo su giacenze
inferiori a 1.500.000 euro ed è riservato a tutti i nuovi clienti che sottoscriveranno il conto
entro il 31 marzo 2009. Non prevede, inoltre, spese di tenuta conto, commissioni aggiuntive
per l’effettuazione di bonifici online, costo di emissione e gestione della carta bancomat,
spese per l’invio semestrale dell’estratto conto in formato cartaceo. A pagamento resta solo
la carta di credito al costo di 25 euro l’anno, gratuita per tutto il primo dal momento
dell’accensione del conto.
Seconda posizione della classifica di Of anche per IwBank che, con Conto Iw, garantisce un
tasso attivo all’1,50%, non in promozione, destinato a scendere di altri 0,25 punti percentuali
a seguito del nuovo intervento della Bce, e zero abbonamento annuale. Bonifici, ricariche e
giroconti sono gratuiti dall’online, non ci sono commissioni extra per il prelievo da ATM di
altre banche e le carte di pagamento a debito e a credito sono incluse nel canone.
Infine vince la medaglia d’argento anche Conto Fineco. Il tasso creditore è fissato all’1,75%,
non in promozione, per giacenze eccedenti i 2.000 euro, ma la remunerazione, agganciata al
tasso Bce, è stata rivista al ribasso, scendendo fino a quota 1,25% a partire dall’11 marzo
2009. E sebbene non siano previste quote per carta bancomat o carta di credito,
commissioni aggiuntive per il prelievo di denaro contante dagli ATM non appartenenti al
Gruppo, maggiorazione per l’effettuazione di bonifici online, il conto continua a mantenere un
canone di abbonamento mensile. Sono previsti, infatti, 5,95 euro al mese per gestire e
mantenere attivo il conto corrente, che possono azzerarsi se il titolare del conto dispone
l’accredito diretto di stipendi e pensioni, o nel caso in cui venga effettuato mensilmente un
versamento equivalente a 1.500 euro.
Ancora un pari-merito sul terzo gradino del podio, sul quale si affiancano la new entry del
2008, CheBanca! , e MPS con la nuova piattaforma multicanale, Infinita.
Il conto corrente di CheBanca!, infatti, costa 1 euro al mese e offre zero rendimenti, mentre
tutte le altre operazioni sono gestite gratuitamente dal web. Ma le remunerazioni nulle sono
contro-bilanciate dalla possibilità di agganciare, gratuitamente, il conto corrente al Conto di
Deposito con un tasso attivo al 4,10% (dallo scorso 13 marzo) per i depositi a 12 mesi, e
senza nessuna maggiorazione per le operazioni di movimentazione fondi da un conto
all’altro. E gli interessi vengono riconosciuti in anticipo.
Mps, invece, si conquista la “Top-Three” grazie al nuovo Contoonline, venduto nelle nuove
“filiali virtuali” di Infinita, la piattaforma multicanale per gestire in toto l’operatività bancaria. Il
conto, completamente a zero spese, infatti, non rinuncia a una remunerazione attiva delle
giacenze, fissata a quota 0,75%.