Sfruttavano le amiche per giocare alle slot
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Sfruttavano le amiche per giocare alle slot
Trento l'Adige sabato 16 febbraio 2013 35 RETROSCENA. Vittime di 19 e 21 anni arrivavano in taxi in via Brennero ogni sera Fino all’una di notte ad aspettare i clienti La zona in cui le ragazze si prostituivano, in via Brennero: i loro «fidanzati» si facevano consegnare tutto il denaro Arrivavano in via Brennero spesso prima delle 21 e fino all’una di notte aspettavano i clienti. Le due ragazze romene sfruttate da Leu e Iancu hanno solo 19 e 21 anni. Arrivate in Italia con il miraggio di guadagnare soldi per poi sposarsi, avrebbero acconsentito senza tante storie a prostituirsi tutte le sere pur di fare felici i loro compagni. Forse pensavano che fosse giusto così: loro a vendere il loro corpo a sconosciuti per pochi euro, i fidanzati a di- L’INDAGINE vertirsi con le slot machine. Quando gli investigatori della squadra mobile hanno arrestato gli sfruttatori, le ragazze addosso non avevano soldi: tutto il loro guadagno andava ai maschi. Niente shopping o viaggi. A parte aver raggiunto le famiglie in Romania per il Natale, per le ragazze non esisteva altro che la casa e il marciapiede. Una vita alquanto squallida tenendo conto della giovane età delle due, che non essendosi mai confrontate con altre coetanee forse pensavano che la loro condizione di vita fosse normale. Ora spetta a loro decidere se ricostruirsi un’esistenza in Italia trovando un lavoro regolare oppure tornarsene in Romania. Dai fidanzati-sfruttatori avevano imparato a non rispondere alle domande dei poliziotti, a non dire dove abitavano e con chi, a non lasciare il numero del cellulare. Precauzioni che non sono servite a tenere lontano gli investiga- tori della squadra mobile dallo squallido «giro» di soldi e di sesso che i due romeni arrestati e l’amico denunciato avevano creato a Trento. Ad attirare l’attenzione della polizia anche il tenore di vita piuttosto elevato per dei disoccupati: giravano a bordo di un’Audi, pagavano regolarmente l’affitto (prima abitavano a Lavis, poi in città), sperperavano i soldi in locali, slot machine e pagando ogni giorno il taxi alle ragazze fino in via Brennero. Prostituzione, arrestati due romeni con il vizio delle macchinette. Le ragazze guadagnavano fino a 500 euro a sera Sfruttavano le amiche per giocare alle slot L’indagine è stata condotta dalla squadra mobile di Trento, sezione reati contro le persone. A sinistra, il dirigente Roberto Giacomelli e alle sue spalle le foto dei due arrestati. Un altro romeno è stato denunciato per gli stessi reati dei complici, ossia per sfruttamento e favoreggia-mento della prostituzione (foto A. Coser) MARICA VIGANÒ Con i soldi guadagnati dalle loro «fidanzate» giocavano tutte le sere alle slot machine. Ogni tanto passavano in via Brennero, vicino alla rotatoria del Top Center, per controllare se le ragazze stavano lavorando e se fosse tutto a posto. Ma la loro bella vita, fatta di denaro facile, puntate d’azzardo, bevute e nessuna fatica non è durata più di sei mesi: gli uomini della squadra mobile di Trento li hanno arrestati per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. In cella giovedì pomeriggio sono finiti Marius Madalin Leu, 22 anni e Gabriel Marian Iancu, 26, entrambi romeni, arrivati in Italia assieme ad un loro amico - che è stato denunciato per gli stessi reati - e alle due ragazze che ogni sera obbligavano ad andare sul marciapiede a vendere il loro corpo. L’indagine è partita lo scorso settembre. Le due giovani donne, pure loro romene, erano appena arrivate a Trento. Nell’ambito dei controlli contro la prostituzione, gli investigatori della sezione reati contro la persona, coordinati dal dirigente della squadra mobile Roberto Giacomelli e dall’ispettore superiore Nicola Gremes, si sono subito accorti della presenza delle due ragazze, mai viste prima in rocchino subito identificato e da un albanese arrestato per aver aggredito altre prostitute. Dopo numerosi appostamenti e controlli anche sul traffico di telefonate, su richiesta del pm Marco Gallina, il gip ha emesso due ordinanze di custodia cautelare nei confronti dei principali responsabili dello sfruttamento, dato che il terzo complice - al momento solo denunciato - avrebbe avuto un ruolo marginale nel reato. L’indagine ha fatto emergere in città un nuovo tipo di prostitu- zione, la prostituzione «di passaggio», che si contrappone a quella stanziale delle giovani donne che vivono in Trentino e sono integrate nella comunità: quarantina sono quelle che si vendono in strada, una centinaio invece ricevono i clienti in appartamento. I due romeni arrestati dalla squadra mobile avevano documenti del loro paese d’origine e nessuna residenza in Italia. Sarebbero arrivati a Trento con l’obiettivo di fare soldi sfruttando le ragazze, pronti a fare i bagagli prima che L’incidente | A Tione, nel tardo pomeriggio Il furto | Sul Grostè Sugli sci | È grave Aldeno | Stasera l’assemblea annuale a Covelo Ottantenne investita da un’auto: attraversava sulle strisce pedonali Il gps ritrova il cellulare Malore in pista fa un incidente Premiati i donatori dell’Avis Lascia il presidente Alberto Baldo Una donna di 80 anni è stata investita nel tardo pomeriggio di ieri a Tione, mentre stava andando a casa piedi dopo aver fatto al spesa. La donna, M. B. le iniziali del nome, è stata urtata mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali. L’incidente è accaduto verso le 18.15 in via Pinzolo. Sul posto sono intervenuti i soccorsi sanitari e gli agenti della polizia locale delle Giudicarie. Alla guida dell’auto, una Audi, si trovava un 25enne della zona: il giovane, sottoposto come prassi all’alcoltest e risultato negativo, non avrebbe visto la signora sulle strisce pedonali, forse a causa del buio e della visibilità limitata dai veicoli parcheggiati a bordo strada. Fortunatamente l’auto non andava a forte velocità e il conducente si è fermato subito a prestare soccorso. La donna, che ha battuto la testa sull’asfalto senza mai perdere conoscenza, è stata trasportata al pronto soccorso dell’ospedale di Tione. Dopo gli accertamenti, escluse complicazioni, è stata trattenuta in osservazione in attesa delle dimissioni. A fine gennaio sempre a Tione città. E hanno iniziato a controllare orari e spostamenti. Non potevano non notare la presenza costante di tre giovani, che le controllavano e le venivano a prendere a fine serata. Le ragazze chiedevano da 30 a 70 euro a prestazione e incontravano anche sette-otto uomini a sera. Ognuna riusciva a portare nelle tasche degli sfruttatori fino a 500 euro al giorno, a volte rischiando: una delle due giovani è stata infatti rapinata due volte tra ottobre e novembre da due stranieri, da un ma- Il luogo dell’investimento si era verificato un altro grave investimento. L’incidente era accaduto poco dopo le 7 del mattino, in via Righi: particolarmente sfortunata la dinamica, con il pedone che per evitare un’auto parcheggiata sul marciapiede era sceso in strada ed era stato urtato da una macchina sopraggiunta alle sue spalle. Il pedone era finito a terra battendo la testa, perdendo per qualche secondo conoscenza. Drammatico invece l’incidente accaduto domenica scorsa a Lodrone di Storo: vittima una donna di 76 anni, falciata sulla statale del Caffaro. In meno di 24 ore il cellulare rubato è stato recupero e riconsegnato al proprietario, un 26enne turista di Faenza. Merito della tecnologia: il telefonino, di ultima generazione, aveva attivata la funzione di gps che ha aiutato i carabinieri di Madonna di Campiglio a ritrovare il maltolto ed a denunciare per appropriazione di cose smarrite un bulgaro, K.K. le iniziali del nome, cinquantenne. Il telefonino era stato smarrito dal turista sulle piste del Grostè: si era seduto su una panchina per fare una chiamata e poi si era scordato di metterselo in tasca. Ne ha subito approfittato lo straniero che, senza spegnere il dispositivo del gps, per un giorno si è spostato da Pinzolo al Grostè, seguito dai carabinieri che con le credenziali dell’e-mail del proprietario sono riusciti ad individuare il dispositivo ed a seguire il segnale gps. Grazie alla funzione del cellulare ed agli appostamenti, l’uomo che si era appropriato del cellulare è stato denunciato e il telefonino recuperato. È in gravissime condizioni all’ospedale Santa Chiara di Trento un turista di 67 anni residente in provincia di Brescia, soccorso con l’elicottero ieri verso mezzogiorno sulle piste del Lusia. I soccorritori erano stati chiamati per intervenire per uno scontro in pista: se uno sciatore non si era fatto nulla, se non qualche botta, l’altro era rimasto a terra incosciente. Quando il paziente più grave è stato raggiunto dal medico rianimatore arrivato sul posto in elicottero, era chiaro che le sue condizioni così gravi non erano state determinate solo dallo scontro. Incosciente, è stato stabilizzato e trasferito a Trento. All’ospedale è arrivata la conferma: il turista bresciano si era sentito male in pista ed a seguito di ciò era finito contro un altro sciatore. Le condizioni gravi erano determinate dal malore. L’uomo è ricoverato nel reparto di terapia intensiva del Santa Chiara, in fin di vita. I medici si sono riservati la prognosi. qualcosa o qualcuno potesse interrompere il loro piano. Una tecnica che utilizzano molti che vivono di criminalità e di espedienti: spostarsi ogni cinquesei mesi da una città all’altra, per evitare i controlli della polizia e il rischio con i loro loschi movimenti di attirare troppo l’attenzione. Capita anche a Trento, dunque, che le ragazze sul marciapiede cambino con una certa frequenza, in base agli spostamenti degli sfruttatori. «Alcune arrivano qui da Vicenza e da Treviso - spiegano gli in- Si riuniranno stasera alle ore 19 presso il Pub New Angel di Covelo i soci dell’Avis intercomunale di Aldeno, Cimone e Garniga, chiamati ad eleggere la nuova direzione ed i propri rappresentanti presso l’assemblea Avis Tridentina e l’assemblea regionale. Il direttivo che verrà nominato dall’assemblea eleggerà anche un nuovo presidente: dopo tre mandati lascia la guida del gruppo Alberto Baldo, donatore dal 1970 prima ad Ala poi ad Aldeno, e presidente dell’Avis dei tre comuni dal 2000. «È con orgoglio che lascio al mio successore un’associazione in ottima salute che grazie soprattutto a molti giovani, forse in seguito ad una comunicazione più efficace su internet, è arrivata a contare 221 soci in un bacino di poco più di 4.000 abitanti - spiega Baldo - Dal 2000 si sono aggiunti 140 soci, di cui 40 l’anno scorso». Progressione significativa anche nelle donazioni effettive che sono passate dalle 168 del 2008 alle 319 del 2012. Nel corso dell’assem- vestigatori - si fermano qualche mese e poi ripartono per altre città del nord». Le attività di indagine devono essere dunque veloci. Lo sfruttamento non c’è sempre: in alcuni casi le ragazze stesse decidono di vendere il loro corpo senza la «protezione» di nessuno. I controlli non mancano: nell’ultimo anno sono stati una decina gli arresti effettuati dalla squadra mobile fra Trento e Rovereto per lo sfruttamento della prostituzione con altrettante donne liberate dai loro fidanzati-padroni. Donazione di sangue blea verrà presentato anche il «numero zero» del nuovo giornalino Avis regionale e verranno conferite le benemerenze d’oro ai donatori: Liviana Cimadom, Paolo Larentis, Ernesto Mazzurana, Silvano Rossi. Argento dorato a Giuliano Baldo e Giancarlo Chiappa, e benemerenza d’argento a Adrian Tilica, Massimo Scarpa, Stefano Redolfi, Alessio Piffer, Manuel Micheli Zanotti, Cristian Martinelli, Luciano Lorandi, Ivan Larcher, Linda Gottardi, Marco Frizzera, Renato Coser, Giovanna Corn e Laura Bombardelli.