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Giornale di Sicilia 12 Febbraio 2008
Prostituzione, sei arresti nel Catanese
Sequestrato un famoso night-club
ACI CATENA. Sigilli apposti al «Van Club», noto night club, e sei arresti per
favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Questo è il risultato di
un'operazione condotta, durante il week-end appena trascorso, da oltre trenta
carabinieri del Comando Compagnia di Acireale. A finire in manette cinque
pregiudicati: Giuseppe Ponzio, quarantaseienne, tesoriere dell'associazione che
gestiva il locale notturno, Salvatore Ponzio, cinquantenne, vice presidente; Luca
Concetto Ponzio, ventiduenne, presidente dell'associazione; Carmelo Recupero,
cinquantunenne, addetto alla sicurezza delle pornostar e delle ragazze che si
esibivano nella lap dance e nei privè; Antonino Panebianco, trentenne, addetto alla
cassa all'interno del locale notturno e C. A. P., quarantatreenne, incensurato,
responsabile della sala e della gestione delle ragazze. I militari hanno fatto
irruzione all'interno del locale nel corso di uno spettacolo in cui si esibiva una
pornostar di livello internazionale con oltre 250 clienti presenti.
L'attività dei militari dell'Arma si inserisce nell'ambito di una complessa attività
investigativa finalizzata al contrasto del fenomeno del favoreggiamento e dello
sfruttamento della prostituzione diretta e coordinata dal competente pool della
Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catania, diretto dal procuratore
aggiunto Enzo Serpotta. Da tempo i carabinieri monitoravano l'attività del night,
sin dalla sua nascita avvenuta qualche mese or sono, e sorto come associazione
culturale, utilizzando i locali precedentemente adibiti a discoteca. L'attività
investigativa svolta ha permesso di accertare che gli arrestati, in qualità di gestori
ed amministratori del locale notturno, avrebbero agevolato, favorito e sfruttato la
prostituzione di ragazze straniere e non (circa 20), «mettendo a disposizione locali
adeguati e percependo parte del provento dell'attività di meretricio». In particolare
le ragazze che lavoravano come spogliarelliste - affermano gli investigatori - «si
sarebbero prestate al compimento di alcuni atti sessuali a pagamento, con tariffe
variabili a seconda del tipo e del tempo impiegato partendo da un minimo di 50
euro per 15 minuti». Nel corso della perquisizione del locale sono stati rinvenuti e
posti sotto sequestro circa 5 mila euro insieme all'immobile, che ospita il night, del
valore di un milione di euro circa.
Gaia Montagna
EMEROTECA ASSOCIAZIONE MESSINESE ANTIUSURA ONLUS