piano dell`offerta formativa

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piano dell`offerta formativa
I.I.S. “ VELSO MUCCI” - BRA
Anno scolastico 2014 / 2015
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
“Noi siamo vasi di fiori, voi dovreste coltivarci delicatamente, farci fiorire”
Luigi Meneghello Fiori italiani
I professori che mi hanno salvato e che hanno fatto di me un professore non erano stati preparati per questo.
Non si sono preoccupati delle origini della mia fragilità scolastica. Non hanno perso tempo a cercarne le cause
e a farmi delle prediche. Erano degli adulti che si relazionavano con degli adolescenti in pericolo. Si sono detti
che non c’era tempo da perdere. Si sono buttati. Non mi hanno acchiappato subito. Si sono buttati di nuovo,
giorno dopo giorno, ancora e ancora. Hanno finito per farmi emergere di lì….( Daniel Pennac Diario di Scuola)
0
Indice
1. Il POF
1.1
Riferimenti normativi
2. L’ISTITUZIONE SCOLASTICA
2.1.
2.2
2.3.
2.4.
2.4.1
2.5
pag. 3
pag. 3
Ubicazione e risorse
Patto di corresponsabilità e Patto formativo
Finalità e indirizzi generali
Articolazione degli indirizzi e dei corsi
Schemi articolazione dei corsi
Orario Flessibile – settimana corta
3. AREA DIDATTICA
pag. 11
3.1.
La Presidenza
3.1.1 Organigramma incarichi anno scolastico 2012 – 2013
3.2.
Le figure strumentali
3.2.1. Area 1 - Gestione del piano dell'offerta formativa
3.2.2. Area 2 - Supporto ai processi di insegnamento
3.2.3. Area 3 – Tirocini Curriculari
3.2.4 Area 4 - Responsabile attività per il mantenimento delle Certificazioni ISO e dell’Accreditamento
regionale per la formazione
3.2.5 Area 5 – La formazione e l’aggiornamento dei docenti
3.2.6 Area 6 – Responsabile progetti europei
3.2.7 Area 7 – Progetti recupero e riforma
3.3
Finalità educative e didattiche
3.4
Linee metodologiche
3.5
Formazione e aggiornamento dei docenti
4. OBIETTIVI DIDATTICI DEI CORSI FORMATIVI DELL’ISTITUTO
4.01
4.02
4.1
4.2
4.3
4.4.
pag.19
Tecnico
Professionale
Il tecnico della Grafica e della Comunicazione
Il diploma di istruzione professionale in enogastronomia, accoglienza turistica, servizi di sala e di
vendita
Il diploma di istruzione professionale in servizi commerciali
Corsi di recupero
1
5. AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
5.1.
5.2.
5.3.
5.4.
5.5.
5.6.
5.7.
5.8.
5.9.
5.10.
5.11
5.12
5.13
Progetti curricolari
Progetti extracurricolari
Progetti per tutti gli indirizzi
Progetto inserimento alunni H
Progetti europei
Progetto educazione ambientale
Progetto quotidiano in classe
Progetto “Scuola aperta”
Progetto alternanza scuola-lavoro (Tirocinio)
Progetto visite guidate e viaggi d’istruzione
Progetto educare all’Europa multiculturale
Progetto IFTS
Progetto Civici (Cittadinanza, Scuola di pace,legalità)
6. COMPOSIZIONE DELL’ISTITUTO
6.1.
6.2.
6.3.
6.4.
6.5.
6.6
6.6. 1
6.7.
6.8.
6.9.
pag. 26
pag.33
Comitato di valutazione
Collegio docenti
Le classi e gli studenti
L’orario
I consigli di classe
Consiglio d’Istituto
I parametri di valutazione
I coordinatori di classe
La progettazione disciplinare
Le strutture e gli spazi
7 CRITERI DI FORMAZIONI CLASSI
pag. 43
8 VALUTAZIONE POF
pag. 44
2
1. Il POF
Il Piano dell’Offerta Formativa (POF) è il documento regolatore della vita dell’Istituto che esplicita l’identità
culturale, professionale e progettuale della singola scuola e che la impegna anche nei confronti dell’utenza e
delle forze produttive del territorio.
Il POF, introdotto con il Regolamento sull’autonomia scolastica, declina gli obiettivi generali e specifici,
educativi e didattici dell’istituto in coerenza con gli indirizzi di studio adottati e con il contesto culturale, sociale,
economico del territorio nel quale la scuola opera e con il quale interagisce fortemente.
L’intero documento,in particolare la sezione progettuale, viene rivisto e integrato ogni anno per rispondere ai
bisogni formativi degli studenti. Il POF contiene una sezione progettuale, che raccoglie le iniziative volte
all’ampliamento
e
al
miglioramento
dell’offerta
formativa
dell’Istituto.
1.2 Riferimenti Normativi
D.P.R. 8.3.1999, n. 275 ; CCNL del 23.01.2009; Direttiva 19.7.1999; C.M. 4.8.1999, n. 194; C.M.3.8.2000,
n.194; 137/2008 Decreto Gelmini.
2. L’ISTITUZIONE SCOLASTICA
2.1. Ubicazione e risorse
L’Istituto Istruzione Superiore di Stato “Velso Mucci” opera in una realtà socio-economica variegata. La
presenza di alcuni grandi gruppi industriali costituisce una importante fonte di occupazione, così come le
piccole e medie imprese anche a conduzione familiare attive nei settori del commercio, dell’artigianato e del
turismo, soprattutto di tipo eno-gastronomico. Proprio questo ultimo settore si presenta in forte espansione
nella nostra zona, a forte vocazione turistica in quanto dal 2014 le Langhe sono divenuti patrimonio
dell’Unesco, e si presuppone che possa rappresentare, negli anni a venire, lo sbocco professionale privilegiato
dei nostri diplomati.
Il progetto educativo-didattico dell’Istituto intende fornire un servizio di qualità che soddisfi gli effettivi bisogni di
formazione dell’utenza, di valorizzazione delle risorse disponibili (umane, professionali e tecniche) e di dialogo
costruttivo con tutte le agenzie educative e formative esistenti sul territorio.
Per realizzare tali compiti l’Istituto ha individuato come principi ispiratori del concreto operare l’apertura al
territorio, la diversificazione delle opportunità formative, la flessibilità organizzativa e didattica, la
comunicazione verso l’esterno, la partecipazione alle reti per migliorare il modello organizzativo.
L'Istituto “Velso Mucci” di Bra nasce come Istituto Professionale per i Servizi Commerciali (con poche classi)
come scuola autonoma il 10 settembre 1984. Per rispondere meglio alle emergenti esigenze del settore
terziario che si sviluppa anche localmente, vengono subito promossi, attraverso la sperimentazione didattica,
nuovi corsi di studio in grado di coniugare le esigenze culturali di base con quelle professionali. Per preparare i
giovani non solamente alle tecniche della programmazione informatica, ma anche ad un uso consapevole del
computer, viene avviato così il corso di qualifica di "operatore di elaborazione dati" ed il biennio post qualifica
di "analista contabile ad indirizzo informatico-gestionale".
Nell’ a.s. 1988/89 l'Istituto aderisce alla sperimentazione denominata Progetto '92 che anticipa, nella sua
fisionomia, la riforma della scuola secondaria superiore, poi approvata dal Parlamento, ed attiva gli indirizzi di
studio economico-aziendale e turistico.
Dall'a.s. 1991/92 l'Istituto, per meglio rispondere alle esigenze produttive del territorio, organizza specifiche
aree di specializzazione, inserite nel biennio post-qualifica, in collaborazione con la Regione Piemonte; esse si
concludono con il rilascio agli studenti di un ulteriore Diploma di formazione regionale di secondo livello.
L'Istituto tra il 1992 e il 1995 aderisce al Progetto Europeo "PETRA" ed avvia la sua collaborazione con
l'Olanda, la Danimarca, l'Inghilterra e la Francia e, nel 1996, entra nel Progetto "LEONARDO DA VINCI" con
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scuole e forze produttive olandesi, danesi, inglesi, finniche, portoghesi, austriache. Tale progetto si pone come
obiettivo lo sviluppo e la ricerca di metodologie didattiche comuni al fine di migliorare il piano dell’offerta
formativa dell’Istituto.
Dal 1992, l'Istituto diventa, per il M.P.I., "scuola di riferimento" a livello nazionale per il sostegno della
sperimentazione e dell'innovazione didattica e risulta coinvolto in numerosi "progetti pilota" nazionali e
transnazionali; nel 1995, per volere del Provveditorato agli Studi, diventa sede del "Centro Provinciale di
Documentazione Didattica".
Nello spirito della nuova dimensione europea l'Istituto rilascia i propri "diplomi" scritti nelle principali lingue
dell'Ue.
Nel 1994 l'Istituto assume il nome del poeta-letterato VELSO MUCCI.
Dopo il trasferimento dei due licei braidesi in altre sedi, dispone di tutti i locali dell'ex seminario arcivescovile
di Bra. Questo consente lo sviluppo di nuovi percorsi professionali per meglio rispondere alle esigenze
lavorative del terzo millennio. Nel corso degli anni vengono migliorate le strutture e la sicurezza
dell’ambiente, per rispondere alle esigenze dell’utenza e garantire agli alunni disabili la massima agibilità
nell'Istituto.
Infatti, dall'anno scolastico 1996/97, è in funzione nella sede un ascensore per favorire gli spostamenti dei
disabili ai vari laboratori situati sui tre piani dell'istituto. Per quanto riguarda la sicurezza la scuola garantisce il
rispetto di tutte le norme di legge in materia.
Nell'anno scolastico 1995/96 avvia un nuovo indirizzo nel settore della Grafica Pubblicitaria.
Nell'a.s. 1996/97 l'Istituto avvia la sperimentazione del Biennio dell’autonomia (Progetto 2002), secondo
l'ipotesi di riordino dei cicli voluto dall’allora ministro della Pubblica Istruzione, on. Berlinguer.
Nell'a.s. 1999/2000 prende avvio l'indirizzo Alberghiero e della Ristorazione. In due anni, con un investimento
stimato di circa 500.000 euro, vengono realizzati una cucina-laboratorio, una sala ristorante ed un bar
didattico.
Nell’a.s. 2001/2002 l’aumento del numero di iscritti rende insufficiente la sede di Via Craveri. Le classi dei
corsi aziendale e turistico vengono accolte in via Serra 9, presso i locali della ex scuola media “Craveri”,
grazie al pronto interessamento dell’Amministrazione Comunale di Bra e della Provincia di Cuneo che, nel
volgere di poche settimane, completano i lavori di ristrutturazione rendendo possibile il normale avvio
dell’anno scolastico.
Nel gennaio del 2001,nell’ambito dell’area di integrazione con il territorio, viene aperto al pubblico, al
mercoledì in orario serale, il ristorante-didattico “Velso Mucci”. Questa esperienza, prima in ambito nazionale,
è stata possibile grazie all’impegno dell’Amministrazione Comunale, che ha rilasciato all’Istituto regolare
licenza di bar-ristorante, nonché grazie alla disponibilità di tutto il personale dell’Istituto. L’iniziativa non ha
come fine il profitto, ma rappresenta per gli alunni e per l’Istituto una palestra per accrescere, in situazione
lavorativa, la cultura professionale dei giovani. Il progetto, grazie all’impegno di docenti e studenti, ha
permesso l'apertura settimanale del ristorante didattico fino al mese di maggio 2002, registrando in ogni
occasione il “tutto esaurito” ed un eccellente gradimento, rilevato grazie ai questionari compilati dai clienti
paganti.
Dall’anno scolastico 2002-2003, nell’ambito del progetto di sviluppo dell’area di specializzazione delle classi
quarte e quinte dell’indirizzo alberghiero, oltre al mercoledì il ristorante didattico “Velso Mucci” viene aperto
anche al venerdì sera con “cene d’autore”.
L’alto numero di iscritti all’indirizzo alberghiero (il 60% degli alunni dell’Istituto) ha reso necessario nuovi spazi
da dedicare alla pratica operativa degli studenti; dalla primavera del 2003 la scuola si è dotata (con un
intervento di circa 500.000 euro) di una seconda cucina, altre due sale ristoranti ed un nuovo laboratorio di
pasticceria.
Nell’anno scolastico 2003/2004 vengono assegnati all’istituto alcune aule nella palazzina attigua alla sede, un
tempo utilizzata dal liceo Scientifico.
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Nel maggio 2003 l’Istituto ha conseguito, in seguito a verifica ispettiva sui 44 parametri fissati dalla Regione
Piemonte, l’accreditamento ai sensi della legge del 24 giugno 1997 n. 196. Con tale certificazione la scuola si
pone come azienda autorizzata ad erogare interventi di formazione-orientamento finanziati con risorse
pubbliche. Nel corso degli anni scolastici precedenti in seguito a visite ispettive l’istituto ha ottenuto la
certificazione di qualità UNI EN ISO 9001 ed 2000, certificazione che continua a mantenere dopo controlli
ispettivi semestrali.
Nell’anno scolastico 2008/2009 la Prof.ssa Brunella Margutta si è avvicendata al prof. Benedetto Russo nella
reggenza dell’Istituto.
Nel 2011 è stato istituito il laboratorio di accoglienza turistica con l’opportunità di utilizzare la reception
dell’Istituto per realizzare delle vere esercitazioni.
Nel 2012 è partito il nuovo corso di Pasticceria per le classi terze del corso Alberghiero. Sempre nel medesimo
anno il Consiglio d’Istituto ha deliberato l’acquisto di un pulmino scolastico che permette lo spostamento di
piccoli gruppi di studenti per effettuare progetti al di fuori dell’istituto.
2.2. Patto di corresponsabilità e Patto formativo (sintesi)
Il rapporto scuola-famiglia viene stabilito dal Regolamento d’Istituto, dal Patto di corresponsabilità e dal Patto
formativo.
La nuova normativa (Prot.3602/PO del 31 luglio 2008), prevede la sottoscrizione da parte dei genitori e degli
studenti di un Patto educativo di corresponsabilità, finalizzato a definire in maniera dettagliata e condivisa diritti
e
doveri
nel
rapporto
tra
istituzione
scolastica,
studenti
e
famiglie.
Esso viene elaborato nella coerenza degli obiettivi formativi definiti negli ambiti istituzionali dell’Istituto.
Nelle prime settimane di inizio delle attività didattiche, nell’ambito dell’accoglienza dei nuovi studenti, si
svolgono attività, per gli studenti, per la presentazione e la condivisione del Regolamento d’Istituto, del POF e
del
Patto
educativo
di
corresponsabilità,.
Il patto è considerare la scuola come luogo di cittadinanza e non di trasgressione; condividere il Regolamento;
ascoltare l’altra parte; riconoscere il valore delle eventuali sanzioni e delle possibili alternative. Le qualità da
promuovere sono la puntualità, l’affidabilità, il rispetto, la buona educazione, la capacità di comunicazione,la
competenza professionale.
La valutazione risulta positiva se c’è: rispetto della scuola come luogo di lavoro e di apprendimento
rispetto del regolamento; rispetto delle persone, opinioni, ambienti, cose altrui; rispetto delle scadenze, delle
indicazioni,
dei
suggerimenti
dei
docenti
La valutazione risulta negativa se c’è mancanza di rispetto per sé e per gli altri; mancanza di rispetto delle
regole stabilite dal Regolamento; mancanza di rispetto del lavoro altrui; mancanza di rispetto delle scadenze.
La scuola si impegna a far conoscere e applicare il Regolamento; informare la famiglia sui problemi emersi;
ascoltare
genitori
e
studenti;
valutare
eventuali
e
motivati
reclami
La famiglia si impegna a rispettare le scadenze; informarsi dell’andamento scolastico contattando il docente
coordinatore di classe, visionando quotidianamente il diario scolastico; informare tempestivamente la scuola di
variazioni di indirizzo e recapito telefonico; condividere le linee guida e le proposte della scuola
Gli Organi coinvolti nelle sanzioni sono:
Consiglio di classe
Consiglio d’Istituto per sanzioni superiori ai 15 giorni
Organo di Garanzia (Preside, un docente, un genitore, uno studente, un personale ATA)
Ufficio Scolastico Regionale per verificare la legittimità
La scuola, con l’alleanza educativa delle famiglie e degli studenti, si pone l’obiettivo di formare cittadini ricchi di
valori, di senso di identità, appartenenza e responsabilità, in grado di condividere regole e percorsi di crescita
permanenti. Il Patto Formativo viene elaborato nella coerenza degli obiettivi formativi definiti dagli OOCC
dell’Istituto. Esso contiene gli obiettivi e i contenuti didattici disciplinari,i criteri di valutazione e le modalità di
verifica.
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MANCANZE
DISCIPLINARI
(Art. 2)
SANZIONI
punto 1
comportamenti che nuocciano
all’esigenza e all’immagine di una
scuola pulita
esempi:
scrivere sui muri, porte, banchi,
altri arredi e attrezzature
imbrattare e lordare oggetti e
ambienti della scuola
a seconda della gravità del fatto:
richiamo scritto
oppure
obbligo di svolgimento di attività
aggiuntive
in caso di recidiva:
sospensione dalle lezioni
(fino a 3 giorni)
Docente oppure D.S.
punto 2
frequenza scolastica irregolare
esempi:
ritardi nell’ingresso
per l’accumulo di vari ritardi non
occasionali:
richiamo scritto
per ritardi reiterati e frequenti che
si configurino come ritardi abituali:
richiamo scritto
in caso di recidiva dopo la prima
sanzione:
obbligo di svolgimento di attività
aggiuntive oppure
sospensione dalle lezioni
(fino a 3 giorni)
Docente (coordinatore
di classe)
per assenza ingiustificata:
richiamo scritto
per comportamento scorretto nella
gestione delle giustificazioni
(manomissioni della
documentazione,
falsificazioni):obbligo di
svolgimento di attività aggiuntive
oppure sospensione dalle lezioni
in caso di recidiva:
sospensione dalle lezioni (fino a 3
giorni)
Dirigente Scolastico
punto 2
frequenza scolastica irregolare
esempi:
assenze ingiustificate
punto 3
comportamenti che contrastino
con le disposizioni circa le norme
di sicurezza e di tutela della salute
esempi:
- portare con sé oggetti
pericolosi o dannosi alla
salute
- contravvenire al divieto di
fumare
comportamenti che ledono la
legge penale (esempio portare
armi, droga etc.)
richiamo scritto
a seconda della gravità
obbligo di svolgimento di attività
aggiuntive oppure
sospensione dalle lezioni
ORGANI CHE
IRROGANO
LA SANZIONE
D.S. su delibera del
C.d.C.
D.S. su delibera del
C.d.C.
Dirigente
Scolastico
D.S. su delibera del
C.d.C.
D.S. su delibera del
C.d.C.
D.S. su delibera del
C.d.C.
Dirigente Scolastico
D.S. su delibera del
C.d.C.
sospensione dalle lezioni (1 giorno
in caso di recidiva fino a 3 giorni)
C.d.C.
6
punto 3
comportamenti che contrastino
con le disposizioni circa le norme
di sicurezza e di tutela della salute
esempi:
- mettere in atto
comportamenti pericolosi
o dannosi per sé e per gli
altri, o vietati dalla legge
a seconda della gravità del fatto:
obbligo di svolgimento di attività
aggiuntive oppure
sospensione dalle lezioni
in caso di recidiva:
sospensione dalle lezioni
(fino a 5 giorni)
D.S. su delibera del
C.d.C.
punto 4
comportamenti che rechino
turbativa al normale andamento
scolastico
esempi:
- comportamento scorretto in
classe o nella scuola
- azioni di ostacolo all’attività
didattica
- uso di apparecchiature non
consentite (come telefoni cellulari,
radio, riproduttori, ecc.)
richiamo scritto
in caso di recidiva:
obbligo di svolgimento di attività
aggiuntive oppure
sospensione dalle lezioni
(fino a 3 giorni)
Docente oppure D.S.
punto 5
comportamenti che offendano il
decoro delle persone, che rechino
insulto alle istituzioni, alle
convinzioni religiose ed etiche dei
singoli o alle appartenenze etniche
esempi:
insulti verbali o scritti a persone
linguaggio immorale o blasfemo
atteggiamenti discriminatori o
diffamatori
richiamo scritto
in caso di recidiva:
obbligo di svolgimento di attività
aggiuntive oppure
sospensione dalle lezioni
(fino a 5 giorni)
punto 6
comportamenti che causino
impedimento alla libera
espressione di idee o al servizio
che la scuola eroga
esempi:
ostacolare l’ingresso di alunni,
docenti, personale della scuola
ostacolare lo svolgimento delle
attività della scuola
impedire in qualsiasi forma la
libera espressione di chiunque
a seconda della gravità del fatto:
richiamo scritto
oppure
obbligo di svolgimento di attività
aggiuntive
in caso di recidiva:
sospensione dalle lezioni
(fino a 5 giorni)
D.S. su delibera del
C.d.C.
D.S. su delibera del
C.d.C. .
Docente oppure D.S.
D.S. su delibera del
C.d.C.
Dirigente Scolastico
D.S. su delibera del
C.d.C.
D.S. su delibera del
C.d.C.
7
punto 7
comportamenti che arrechino
offesa a persone
esempi:
aggressione verbale ad alunni,
docenti, personale, genitori o
esterni presenti nella scuola
a seconda della gravità del fatto:
obbligo di svolgimento di attività
aggiuntive
oppure
sospensione dalle lezioni
aggressione fisica ad alunni,
docenti, personale, genitori o
esterni presenti nella scuola
sospensione dalle lezioni
(fino a 15 giorni)
D.S. su delibera del
C.d.C. .
punto 7
comportamenti che arrechino
danno a strutture e/o attrezzature
della scuola o di persone in essa
operanti o esterne ad essa
esempi:
rotture e danneggiamenti di vetri,
porte, muri, arredi, attrezzature,
libri e oggetti vari
alterazione o danneggiamenti di
registri e altri documenti della
scuola
sottrazione di beni, valori, oggetti
della scuola o di terzi
lancio di oggetti contundenti
all’interno e verso l’esterno della
scuola
a seconda della gravità del fatto:
obbligo di svolgimento di attività
aggiuntive
oppure
sospensione dalle lezioni
(fino a 15 giorni)
D.S. su delibera del
C.d.C.
Docente oppure D.S.
D.S. su delibera del
C.d.C.
D.S. su delibera del
C.d.C.
D.S. su delibera del
C.d.C.
2.3. Finalità e indirizzi generali
Il nostro Istituto si propone di formare un cittadino in grado di orientarsi nella realtà sociale,
professionalmente preparato e capace di usare il proprio sapere in ambiti diversi in modo flessibile e
motivato, capace di operare responsabilmente nella società attraverso l’esercizio dei propri diritti e
doveri. L’istituto intende raggiungere tali obiettivi mediante un’offerta formativa qualificata e
integrata con il contesto territoriale e i fabbisogni locali.
2.4. Articolazione degli indirizzi e dei corsi
ISTITUTO PROFESSIONALE
L'Istituto Mucci presenta due indirizzi di ordinamento professionale per il settore servizi:


Indirizzo Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera
Indirizzo Servizi commerciali
Ogni indirizzo e quinquennale; per il settore dei servizi enogastronomia e della ospitalità alberghiera al terzo
anno occorre fare la scelta tra enogastronomia, pasticceria, accoglienza turistica, servizi di sala e di vendita,
per i servizi commerciali il diploma di qualifica in servizi commerciali. In regime di deroga l’istituto può
rilasciare al termine del terzo anno Diploma Regionale di Qualifica di Primo Livello (spendibile su territorio
nazionale).
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ISTITUTO TECNICO
L'Istituto Mucci presenta un indirizzo di ordinamento tecnico:
La nuova riforma scolastica ritiene che il corso di studi grafico e aziendale turistico dal corrente anno vadano
ad esaurimento, anche l’indirizzo alberghiero subirà delle variazioni sia dal punto di vista didattico che da
quello pratico, si prediligerà l’alternanza scuola lavoro.
 Grafico e comunicazione
La certificazione delle competenze acquisite dagli studenti che completano il proprio ciclo decennale di studi è
l'obbligo da quest' anno, con il D.M. n°9 DEL 27.01.2010. Questo fatto rappresenta una novità per la scuola
italiana, che è chiamata a valutare non solo le conoscenze (sapere) e le abilità (saper fare e applicare regole,
sulla scorta di una guida) degli studenti, ma anche le loro competenze (sapersi orientare autonomamente e
individuare strategie per la soluzione dei problemi) in contesti reali o verosimili.
L’obbligo riguarda gli studenti che completano il ciclo decennale e quindi coincide con il termine del secondo
anno delle scuole secondarie di secondo grado.
Il modello prevede che si debba indicare il livello raggiunto per ciascuno dei seguenti assi:

asse dei linguaggi (lingua italiana, lingua straniera, altri linguaggi)

asse matematico

asse scientifico-tecnologico

asse storico-sociale

asse delle competenze trasversali di cittadinanza e costituzione
Per ciascuno di essi va specificato il livello raggiunto, distinto in:
 LIVELLO BASE
 LIVELLO INTERMEDIO
 LIVELLO AVANZATO
Nel caso non sia stato raggiunto il livello base, viene riportata la dicitura LIVELLO BASE NON RAGGIUNTO,
con l’indicazione della relativa motivazione (di cui si fa menzione anche nel verbale della riunione di scrutinio).
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2.4.1 Schema delle articolazioni dei corsi
AZIENDALE
ALBERGHIERO
SETTORE DEI SERVIZI
GRAFICA E
COMUNICAZIONE
SETTORE
TECNOLOGICO
In regime di deroga l’istituto può rilasciare al termine
del terzo anno Diploma Regionale di Qualifica di
Primo Livello (spendibile su territorio nazionale).



Enogastronomia
Sala e Vendita
Accoglienza turistica
Servizi
Commerciali
Operatore dei servizi
per l’Enogastronomia e
l’Ospitalità Alberghiera
Operatore dei
Servizi
Commerciali
Indirizzo Tecnico
TECNICO DELLA
GRAFICA E
COMUNICAZIONE
DIPLOMA DI STATO CONCLUSIVO DEL CORSO DI STUDI
È ormai chiaro che l'unica risposta adeguata alla sfida che il mondo del lavoro lancia alla scuola attraverso la
rapida evoluzione dei processi di produzione e l'adozione di tecnologie sempre più avanzate consiste
nell’organizzazione di una 'offerta formativa fondata soprattutto sulla flessibilità.
Uno degli aspetti più importanti del piano di studi del Mucci di Bra è l'elevazione del livello culturale dei suoi
corsi di studio.
Gli indirizzi di studio in cui si articola l’Istituto Istruzione di Stato “V. Mucci” sono: l'aziendale-turistico,
grafica e comunicazione, servizi enogastronomici e dell’ospitalità alberghiera.
Qualora se ne manifesti l'esigenza gli alunni del biennio hanno la possibilità di transitare da un tipo di indirizzo
ad un altro mediante passerelle, vale a dire moduli didattici realizzati in collaborazione con gli insegnanti
dell'indirizzo di destinazione, colloqui, finalizzati ad individuare eventuali lacune e a predisporre interventi
compensativi e di recupero. Tranne che nell’indirizzo grafico, nel terzo anno l'organizzazione oraria è
caratterizzata da un incremento degli insegnamenti di indirizzo allo scopo di fornire all'allievo ulteriori
competenze che gli consentano di inserirsi a livelli più avanzati nel mondo del lavoro. Alla conclusione del
terzo anno si sostiene un esame che porta al conseguimento di un diploma di qualifica professionale di
primo livello, nello specifico: operatore dell’accoglienza turistica, operatore enogastronomico.
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Dopo i primi tre anni all'allievo si aprono due strade: proseguire gli studi nel biennio post-qualifica oppure
entrare direttamente nel mondo del lavoro. L'elemento caratterizzante del biennio post qualifica è la
collaborazione con l'offerta formativa fornita dalla Regione, insieme alla quale vengono progettati curricoli, di
cui quest'ultima cura soprattutto l'aspetto professionale.
Al termine del quinto anno si sostiene l'Esame di Stato, che conduce all'acquisizione di un diploma conclusivo
del corso di studi seguito, nello specifico: tecnico dei servizi commerciali, tecnico della grafica
pubblicitaria e tecnico enogastronomico e dell’ospitalità alberghiera.
Con le indicazioni ministeriali della nuova riforma gli alunni non dovranno superare i 50 giorni di assenza,
durante l’anno scolastico, pena il non passaggio alla classe successiva o ammissione agli esami di maturità.
2.5 Orario Flessibile – settimana corta
Nel nuovo scenario in cui la scuola è chiamata ad accogliere il maggior numero possibile di futuri cittadini,
l’Istituto ha scelto di utilizzare l’orario di servizio degli insegnanti (ogni docente deve prestare un’attività
didattica di 18 ore settimanali medie da moltiplicare per 33 settimane, pari a 594 ore annue di lezione) in modo
flessibile, per rispondere alle specifiche esigenze di formazione professionale e per sviluppare le attività
didattiche ed i progetti, nonché interventi differenziati, individualizzati da realizzare per piccoli gruppi.
Accogliendo inoltre le esigenze dell’utenza,l’Istituto ha adottato la settimana corta con due rientri pomeridiani
e con il sabato libero (vedi orario scolastico).
Dall’anno scolastico 2010/2011, nel rispetto del decreto Gelmini, a partire dalle classi prime, l’ orario
settimanale è di 32 ore (60 minuti). Avendo l’istituto adottato la settimana corta con moduli da 55 minuti,
garantisce il recupero dei 5 minuti.
A partire dall’anno scolastico 2013/2014 è stato inserito nelle classi prime l’insegnamento della geografia che
comporta l’aumento a 33 ore settimanali.
3. AREA DIDATTICA
3.1. La presidenza
Dirigente scolastico: Prof.ssa Brunella Margutta
Il capo d'Istituto assolve tutte le funzioni in ordine alla direzione e al coordinamento, alla promozione e alla
valorizzazione delle risorse umane e professionali, nonché alla gestione delle risorse finanziarie e strumentali.
Collaboratore vicario: prof.ssa Rosa Genesio
Collaboratore responsabile sede distaccata : prof.ssa Marisa Cabutto
3.1.1 organigramma incarichi anno scolastico 2013 – 2014
ELENCO COORDINATORI E SEGRETARI DEL CONSIGLIO DI CLASSE
CLASSE
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
1^ A
1^B
1^ D
1^E
1^F
1^G
1^H
1^L
1^M
1^N
2^A
COORDINATORE
Grattarola Nadia
Di liberto Carmelina
Spartà Sebastiano
Donato Maria Franca
Bosio Raffaella
Amato Lina
Orsi Emanuele
Cabutto Marisa
Lucarelli Fabio
Castiglione Nadia
Paola Ivano
SEGRETARIO
Dutto Bernardino
Pautasso Margherita
Bongioanni Laura
Bulcassino Ausilia
Savoja Simona Ilaria
Murgi Laura
Ruggeri Filippo
Stagno Francesca
Scimè Antonino
Licciardello Angela Maria
Restagno Claudia
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
32
33
34
35
36
37
38
39
40
41
2^B
2^G
2^E
2^F
2^M
2^L
2^N
3^A
3^B
3^C
3^E
3^F
3^G
3^H
4^A
4^B
4^C
4^L
4^E
4^F
4^G
4^H
5^A
5^B
5^C
5^D
5^E
5^F
5^G
5^H
Arlorio Silvana
Ceresi Maria
Agosto Giovanna
Olivero Bruno
Brugiafreddo Paola
Rosso Luca
Cravero Francesca
Costamagna Maura
Gotta Paolo
DeMatteis Renata
Mondino Silvia
Di Paola Milena
Milanesio Eliana
Solvetti Paola
Lerda Monica
Giuffrida Rsaria
Bruno Margherita
Prendin Raffaella
Adami Marta
Verde Veronica
Botto Claudia
Corsini Elena
Orecchioni Sebastiano
Rossi Paola
Bottero Irene
Scintu Smona
Pepe Isabella
Salvatore Roberto
Vallerotto Elena
Burdese Laura
Collura Emanuele
Fiammingo Milea
Ferrero Daniele
Baravalle Patrizia
Scarpaio Srena
Cassanelli Giuseppa
Campagna Chiara
Lo Presti Mario
Nettuno Giorgio
Cagnazzo Grazia
Nerattini Davide
Falco Monica
Ciongoli Maurizio
Recalenda Margherita
Bongiovì Luisa
Dellagiulia Piergiorgio
Giachello Mariagrazia
Nespolo Maria Rosaria
Marino Lucia
Blengio Donatella
Chillè Nunzia
Spezzano Francesco
Milanesio Maurizio
Greco Luigi
Molinaro Lucia
Girando Piergiorgio
Turco Luigi
Rianna Gabriella
Portale Indira
Pappalardo Laura
ELENCO INCARICHI ATTIVITA'
Tipologia
Attività
A) Collaborazione qualificata con il Dirigente Attività di collaborazione con il Dirigente Scolastico legate
Scolastico
alla parte gestionale della scuola
B) Verbalizzazione Collegio Docenti
Redazione verbali riunioni Collegio Docenti
C) Intensificazione delle attività lavorative
legate a progetti didattici più di n. 40 ore
Attività svolta in orario festivo e/o serale
D) Coordinamento classi
Attività di coordinamento richiedente ulteriore carico di
lavoro
12
D 1) Coordinamento classi quinte Redazione documenti programmazione
iniziale e finale
Attività di coordinamento richiedente ulteriore carico di
lavoro
D 2) Coordinamento classi prime - Redazione Attività di coordinamento richiedente ulteriore carico di
documenti programmazione iniziale
lavoro
E) Coordinamento di dipartimento
Attività di coordinamento richiedente ulteriore carico di
lavoro
F) Coordinamento attività di stage e di altre
attività legate all’organizzazione dell’istituto
Attività realizzate nell’ambito dei progetti di stage
G) Realizzazione progetti del POF
Attività svolta nel settore alberghiero, grafico pubblicitario,
aziendale –turistico, prevista nei progetti specifici
(accoglienza, orientamento, lingue, psicomotoria,
patentino, ACS, tesina, teatro)
H) Assistenza tutoriale
Attività svolta verso gli studenti impegnati negli stage e
prevista in progetto e docenti neo-assunti
I) Subconsegnatari dei laboratori e delle
Docenti responsabili dei laboratori
attrezzature (laboratori di informatica,
grafica, lingua straniera, fotografia, cucina 1,
cucina 2, sala 1, sala 2, pasticceria,
ricevimento, palestre, biblioteca)
J) Partecipazione ai lavori della Commissione Lavori nell’ambito della Commissione di Accreditamento e
Accreditamento e Qualità
Qualità e Accredi. Orientam.to
K) Partecipazione ai lavori delle Commissioni
e di tutte le attività del P.O.F. (Orientamento
base e universitario, Salute, Visite guidate,
Attrezzature Informatiche, Attività Culturali,
Comm. Elettorale, Sicurezza, Monitoraggio,
Tecnica, Accoglienza, Tesine, Teatro,
Giornalino, Recuperi, Assemblea Istituto,
Agenzia Grafico-pubblicitaria)
L) Collaborazione docenti nella stesura
orario scolastico
M) Responsabile Attività Commerciale
Lavori nell’ambito delle Commissioni previste nel POF
Serv. inform. (giornalino)
Ed. alla salute
Ed stradale
Orientamento
Visite guidate
Biblioteca/libri di testo
Elettorale
Monitoraggio
Sicurezza
Ristorante didattico
Handicap
Tecnica
POF
Attività prevista nella stesura dell’orario scolastico
Attività previste negli specifici progetti
13
N) Responsabile Sezione Staccata
Responsabile succursale
O) Disponibilità alla presenza in istituto per
sostituzioni una volta la settimana alle ore
7,50
P) Responsabilità supporto amministrativo
N. 5 docenti
Q) Partecipazione a riunioni, convegni su
incarico dirigente
N.5 docenti
N.1 docente
COORDINATORI DI DIPARTIMENTO
DIPARTIMENTI
Area Letteraria-Storica - Religione
COORDINATORI
Cravero Francesca
AULE
55
Bottero Irene
Area Giuridico - Economica
Paola Ivano
56
Area delle materie Tecn.- Informatica e
Tratt. testi
Bruno Margherita
57
Area Grafica
Lerda Monica
58
Area Mat.-Sc. Aliment.-Sc. Terra
Mondino Silvia
60
Area Lingue straniere
Burdese L. – Vallerotto E.
33
Area Ristorazione
Agosto Giovanna
34
Area diversamente abili
Bongioanni L. – Greco L.
35
Area Educazione fisica
Bessone Fiorenza
37
Tecnica della Comunicazione
3.2. Le figure strumentali
Per contribuire alla realizzazione delle finalità della scuola dell’autonomia e per valorizzare la professionalità e
l’impegno aggiuntivo degli insegnanti a ciascuna istituzione scolastica, dimensionata secondo i parametri
contenuti nel D.P.R. 18/06/1998 n°233, sono state assegnate le funzioni strumentali. Tali funzioni, definite
strumentali al POF, richiedono competenze aggiuntive, anche se non specialistiche; affiancano il Dirigente
scolastico nella gestione dell'Istituto; sul versante dell’organizzazione, contribuiscono a migliorare il
funzionamento della scuola, a valorizzare le professionalità, a motivare l’impegno degli operatori e a facilitarlo.
Per l’anno scolastico corrente il Collegio Docenti ha dovuto ridurre notevolmente il numero delle funzioni
strumentali a causa dell’ingente taglio dei trasferimenti ministeriali alle istituzioni scolastiche.
A tale scopo sono stati individuati dal Collegio dei Docenti, nell’ambito dell’organico dell’Istituto, i docenti
incaricati per l’a.s. 2012/113
14
3.2.1. Area 2 - Supporto ai processi di insegnamento
Prof.ssa Maura Costamagna prof.ssa Francesca Cravero
La figura strumentale dell’area 2 supporta i docenti nel lavoro e promuove azioni migliorative della loro
professionalità .
Obiettivi:
Analisi dei bisogni formativi e individuazione di opportune risorse didattiche Superamento dell’individualità
didattica e sviluppo della collegialità professionale Accoglienza dei nuovi docenti e docenti in prova.
Raccolta del materiale didattico (programmazioni). Valorizzazione della professionalità docente attraverso
corsi di formazione, aggiornamento e autoaggiornamento. Coordinamento nella scuola dell’attività di
tutoraggio connessa ai passaggi dalle altre scuole. Coordinamento e gestione delle attività di continuità, di
riorientamento e tutoraggio degli allievi dell’Istituto
3.2.2 Area 5 – Analisi dei bisogni formativi degli studenti
Prof.ssa Molinaro Lucia prof.ssa Maria Grazia Giachello
I bisogni degli alunni si riferiscono in primo luogo al loro essere persona, in età evolutiva, facenti parte di
questo contesto storico, geografico , sociale , economico, culturale e politico. Perciò la scuola s’impegna a
promuovere negli alunni una formazione che permetta loro, nel futuro, di fruire pienamente dei diritti di
cittadinanza: partecipazione, beni, lavoro, cultura ecc.
Obiettivi del progetto sono:
Responsabilità di operare in continuità educativa con il precedente e seguente grado d’istruzione. Integrazione
e valorizzazione delle diversità.(organizzazione attività sportive per H :corsi nuoto, baskin, Coop. Orso,
Consorzio Intesa, CITP, ufficio stranieri)
Educazione all’intercultura. Organizzazione corsi di recupero.
Cooperazione con le agenzie educative operanti sul territorio.
Attenzione alle nuove educazioni: alimentare, sessuale, alla salute, ambientale, ecc.
Il Collegio Docenti per ovviare al problema della riduzione del numero delle funzioni strumentali ha approvato
la costituzione di commissioni di lavoro nei seguenti ambiti:
Commissione 1 - Gestione del piano dell'offerta formativa
Proff. Roberto Salvatore, Renata De Matteis
Il progetto di lavoro in qualità di figura strumentale/area è finalizzato a dotare l’Istituto di una documentazione
completa del piano dell’offerta formativa, elaborato nelle varie fasi decisionali dalle componenti della scuola.
Fasi di lavoro:
La documentazione prodotta (Pof) sarà fruibile sia dalle componenti interne alla scuola, che da chiunque al
suo esterno voglia conoscere nel dettaglio il progetto formativo del nostro Istituto.
Sarà pertanto prodotto su carta, in copia completa e dettagliata, che in forma ridotta ad uso delle famiglie. La
copia completa sarà poi diffusa in rete, nel sito www.iismucci.it.
Coordinamento delle attività del Piano
Coordinamento progettazione curricolare e attività di progetto
Coordinamento della valutazione delle attività del Piano ed autovalutazione e monitoraggio in funzione di
verifica, correzione e sviluppo delle scelte del POF
Realizzazione dei monitoraggi:
Questionario studenti
Questionario docenti
Questionario genitori
Pubblicazione dei risultati dei questionari.
15
Commissione 2 - Responsabile attività per il mantenimento delle
Certificazioni ISO e dell’Accreditamento regionale per la formazione
Proff. Bruno Olivero, Carmelina Di Liberto, Raffaella Prendin
Finalità: Il progetto Assicurazione Qualità promuove, sostiene e controlla la qualità del servizio offerto dall’I.I.S.
Mucci Bra al fine di migliorare l’offerta a fruitori interni ed esterni dello stesso Istituto
Revisione del Sistema di Gestione della Qualità
Definizione della Politica della Qualità
Definizione degli ambiti di miglioramento del servizio
Definizione e normativa di nuovi processi
Ampliamento e approfondimento della conoscenza del Sistema di Qualità del nostro Istituto
Definizione Piano Verifiche Ispettive
Realizzazione Visite Ispettive, 70% di quelle previste dal Piano
Superamento della Visita di controllo dell’Ente Certificatore di Febbraio
Commissione 3 – Responsabile progetti europei
Prof.ssa Burdese Laura Prof.ssa Silvana Arlorio
Organizzare stages all’estero e seguire i ragazzi durante il tirocinio.
Partecipare ai bandi di concorso indetti a livello europeo (stesura teorica e partecipazione ai corsi di
formazione); fare le selezioni dei partecipanti e seguirli in tutto il loro percorso (dalla partenza, allo stage sul
posto, al rientro; solitamente recandomi sul posto per alcuni giorni)
Mantenere i rapporti con i vari istituti gemellati con la nostra scuola (Danimarca, Finlandia, ecc.); occuparsi
dell’organizzazione di eventuali visite all’estero o di visite delle scuole partner da noi (per esempio visite di
cantine, laboratori, università.)
Commissione 4 – Progetti recupero e riforma
Prof. Bruno Margherita
Referente sulla normativa riferita alla Riforma Scolastica.
Calendarizzazione del recupero delle ore previsto dalla riforma.
Raccolta e coordinamento dei progetti. Recupero ore.
Commissione 5 - Tirocini Curriculari
Proff. Giovanna Agosto, Silvana Arlorio, Margherita Bruno, Sebastiano Orecchioni
Per tutti gli alunni dei corsi professionali e tecnico ( alberghiero, aziendale, grafico) che intendono acquisire la
qualifica regionale, devono obbligatoriamente realizzare entro la fine del terzo anno 200 ore di tirocinio
curriculare, che sarà oggetto di valutazione. Il tirocinio dovrà essere realizzato presso aziende del settore di
specializzazione.
Commissione 6 - Viaggi d’istruzione
Proff. Roberto Salvatore, Irene Bottero, Ferrero
La scuola organizza viaggi di istruzione di più giorni, in Italia e all’estero con finalità culturali; essendo attività
che perseguono scopi didattici, vengono progettate nell’ambito del Consiglio di classe seguendo criteri di
merito e finalità educative. I viaggi di istruzione su più giorni vengono riservati per le classi 3°-4°-5°.
16
3.3 Finalità educative e didattiche
l’Istituto individua nel proprio impegno formativo le seguenti finalità.
FINALITA’ EDUCATIVE
 Far emergere le potenzialità di ogni individuo sostenendo ciascun allievo nel riconoscimento e
nell’attuazione dei propri talenti, secondo il principio del rispetto della diversità;
 far acquisire la consapevolezza della propria identità culturale, sociale ed etnica come base su cui
costruire relazioni interpersonali sempre più solide;
 promuovere una cultura aperta al confronto democratico, fondata sui grandi valori della solidarietà,
della pace, del rispetto dell’ambiente a partire da quello scolastico
 promuovere il legame con il territorio tramite la conoscenza e la cura del paesaggio e del patrimonio
artistico-culturale locale e nazionale ;
 far comprendere che “appartenere alla società” significa divenire cittadino attivo e responsabile, in
grado di farsi carico della convivenza civile nel rispetto della legalità. Il nostro metodo di lavoro è
finalizzato alla promozione della partecipazione democratica, e al rispetto di regole condivise.
FINALITA’ DIDATTICHE COMUNI E TRASVERSALI
 Sviluppare le capacità relazionali, comunicative in ciascun ambito disciplinare e attraverso progetti
interdisciplinari;
 Valorizzare le attività cognitive e il l saper fare attraverso l'operatività, potenziando laboratori
tradizionali e speciali;
 dare opportunità agli studenti di accrescere autonomamente il proprio sapere e o saper fare attraverso
la partecipazione a progetti, concorsi, ecc.;

orientare gli studenti alla risoluzione di problemi ed alla gestione delle informazioni;
 potenziare le competenze nell'uso delle nuove tecnologie in tutti e quattro gli indirizzi di studio
 potenziare l'apprendimento delle lingue comunitarie;
 fornire una professionalità di base ampia e polivalente, congrua ai diversi indirizzi di studi
 permettere a ciascun allievo di riconoscere le proprie specificità (personalità, competenze,
inclinazioni) per sviluppare su basi più solide la propria auto imprenditorialità;
 attuare e comunicare un comportamento corretto utilizzando un lessico adeguato ad una comunità
civile, nonché un abbigliamento consono all’ambiente scolastico.
3.4 Linee metodologiche
Le linee scelte dall’Istituto per il conseguimento delle finalità sopra indicate si ispirano ai seguenti criteri
selezionatori:
per quanto riguarda l'attività curricolare:
Brevità :(didattica breve) che è ben diversa dalla superficialità: significa piuttosto la capacità dei
docenti di analizzare la propria disciplina, distillarne i principi fondanti e costruire un modo di comunicarli, tale
che tutta la classe abbia ben chiaro il quadro fondamentale della disciplina stessa.
Connessione tra i diversi saperi: far in modo che i contenuti di una disciplina trovino conferma e
connessione anche in altri campi disciplinari, con particolare
attenzione al linguaggio delle immagini e ai
campi privilegiati di interesse della cultura giovanile (es. cinema,teatro, musica...) sperimentando pluralità di
linguaggi.
Ciclicità: i contenuti fondanti vanno ripresi in forme diverse e richiamati in modo tale che veramente
vengano acquisiti e fatti propri.
Tali criteri selezionatori vanno inseriti in sede di programmazione didattica in modo rigoroso ma non
rigido che deve essere strutturata secondo i seguenti criteri:
Una articolazione didattica: privilegiare all'interno del processo di insegnamento-apprendimento
modalità di lavoro più articolate e meno tradizionali rispetto al binomio lezione-interrogazione e lezioni
17
frontali. A tale scopo si dovranno inserire, momenti di lettura autonoma o a piccoli gruppi, brevi discussioni su
quanto trattato, domande scritte o orali, brevi sintesi scritte eseguite dagli allievi come verifica
dell’apprendimento dei contenuti della spiegazione.
Si dovranno inoltre effettuare verifiche formative durante il percorso e verifiche sommative a conclusione
dell'unità didattica senza togliere, però, spazio all’esposizione orale dei contenuti per evitare che gli allievi
perdano la capacità di esprimersi oralmente.
Trasparenza: comunicare con chiarezza il percorso che si intende intraprendere, le modalità con cui si
dovrà procedere, i tempi e le modalità di valutazione anche per quanto riguarda l'attività extracurriculare con
cui sii tende a favorire:
 la responsabile collaborazione degli studenti diffondendo il modello già ampiamente sperimentato della
peer education attraverso la partecipazione ad altre commissioni e/o gruppi di lavoro;
 l’apertura e l’attenzione al mondo esterno attraverso collaborazioni con il territorio, le realtà produttive,
con altre scuole italiane e istituzioni scolastiche di altre nazioni.
E’ chiaro che con tale tipo di organizzazione si intende promuovere la capacità di autovalutazione nello
studente, intesa come momento fondamentale di controllo e gestione sia del processo di apprendimento (sfera
cognitiva), sia delle dinamiche relazionali (sfera emotivo-affettiva);
3.5 La formazione e l’aggiornamento dei docenti
Il piano delle attività di aggiornamento dell’Istituto consiste in iniziative di formazione in servizio, deliberate
anno per anno dal Collegio Docenti, verrà organizzato tramite:

corsi di aggiornamento tenuti all’interno dell’Istituto, anche con l’ausilio di esperti esterni.

corsi di aggiornamento, frequentati dai singoli docenti, anche quelli dettati da interessi personali e
svolti fuori dall’Istituto, sono ritenuti un utile apporto culturale e professionale per l’intero Collegio.
4.0 Obiettivi didattici dei corsi formativi dell’istituto
4.1 Tecnico
I percorsi degli istituti tecnici si articolano in un'area di istruzione generale, comune a tutti i percorsi dello
stesso settore, e in aree di indirizzo.
L’area di istruzione generale ha l’obiettivo di fornire una preparazione di base tramite il rafforzamento e lo
sviluppo degli assi culturali che caratterizzano l’obbligo di istruzione: linguaggi, matematico, scientificotecnologico, storico-sociale.
Le aree di indirizzo hanno l’obiettivo di far fornire sia conoscenze teoriche e applicative spendibili in vari
contesti di studio e di lavoro sia abilità cognitive idonee a risolvere problemi, a sapersi gestire autonomamente
in ambiti caratterizzati da innovazioni continue, ad assumere progressivamente anche responsabilità per la
valutazione e il miglioramento dei risultati ottenuti.
Il Regolamento recante le norme concernenti il riordino degli Istituti Tecnici articola i percorsi di studio in due
settori, il settore economico e il settore tecnologico, ed ogni settore è poi suddiviso in indirizzi specifici.
Ogni percorso ha una durata di cinque anni suddivisi in due bienni e un quinto anno.
A conclusione del percorso quinquennale gli studenti possono inserirsi direttamente nel mondo del lavoro,
oppure proseguire gli studi.
Il tecnico della Grafica e della Comunicazione Profilo
In base a quanto espressamente indicato nel Regolamento recante norme concernenti il riordino degli Istituti
tecnici, il Diplomato in Grafica e Comunicazione:
• ha competenze specifiche nel campo della comunicazione interpersonale e di massa, con particolare
riferimento all’uso di tecnologie per produrla;
18
• interviene nei processi produttivi che caratterizzano il settore della grafica, dell’editoria, della stampa e i servizi
ad esso collegati, curando la progettazione e la pianificazione dell’intero ciclo di lavorazione dei prodotti.
In particolare è in grado di:
• intervenire in aree tecnologicamente avanzate e utilizzare materiali e supporti differenti in relazione ai
contesti e ai servizi richiesti;
• integrare conoscenze di informatica di base e dedicata, di strumenti hardware e software grafici e
multimediali, di sistemi di comunicazione in rete, di sistemi audiovisivi, fotografici e di stampa;
• intervenire nella progettazione e realizzazione di prodotti di carta e cartone;
• utilizzare competenze tecniche e sistemistiche che, a seconda delle esigenze del mercato del lavoro e delle
corrispondenti declinazioni, possono rivolgersi:
– alla programmazione ed esecuzione delle operazioni di prestampa e alla gestione e organizzazione
delle operazioni di stampa e post-stampa;
– alla realizzazione di prodotti multimediali,
– alla realizzazione fotografica e audiovisiva,
– alla realizzazione e gestione di sistemi software di comunicazione in rete,
– alla produzione di carta e di oggetti di carta e cartone (cartotecnica);
• gestire progetti aziendali, rispettando le norme sulla sicurezza e sulla salvaguardia dell’ambiente;
• descrivere e documentare il lavoro svolto, valutando i risultati conseguiti e redigere relazioni tecniche.
4.2 Professionale
Il Regolamento recante le norme concernenti il riordino degli Istituti professionali articola i percorsi di studio in
due settori, il settore dei servizi e il settore industria e artigianato, ed ogni settore è poi suddiviso in
indirizzi specifici.
Ogni percorso ha una durata di cinque anni suddivisi in due bienni e un quinto anno.
In base a quanto espressamente indicato nel Regolamento: “I percorsi degli istituti professionali hanno
l'obiettivo di far acquisire agli studenti competenze basate sull’integrazione tra i saperi tecnico-professionali e i
saperi linguistici e storico-sociali”, necessari ad assumere ruoli tecnici operativi in specifici settori produttivi e di
servizio.
Gli insegnamenti sono ripartiti in un'area di istruzione generale, che si concentra nel primo biennio e che ha
l'obiettivo di fornire ai giovani la preparazione di base e il raggiungimento dei traguardi previsti dal nuovo
obbligo di istruzione, e in specifiche aree di indirizzo, presenti sin dal primo biennio, che hanno l'obiettivo di
far acquisire agli studenti un'adeguata competenza professionale di settore, e che permette agli studenti sia
l’inserimento diretto nel mondo del lavoro, sia il successivo proseguimento degli studi.
E’ previsto il rilascio della Qualifica Regionale per il settore Enogastronomico e per il settore aziendale al
terzo anno previo superamento dell’esame.
A conclusione del percorso quinquennale gli studenti possono inserirsi direttamente nel mondo del lavoro,
oppure proseguire gli studi.
19
Piano degli studi - Attività ed insegnamenti generali comuni a tutti gli indirizzi del settore tecnologico:
Attività ed insegnamenti obbligatori all’indirizzo:
20
* Le ore indicate con asterisco sono riferite alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza degli
insegnanti tecnico-pratici.
** I risultati di apprendimento della disciplina denominata “Scienze e tecnologie applicate”, compresa fra gli
insegnamenti di indirizzo del primo biennio, si riferiscono all’insegnamento che caratterizza, per il maggior
numero di ore, il successivo triennio
4.2 Il diploma di istruzione professionale in enogastronomia, accoglienza turistica, servizi di sala e di
vendita
Profilo
 utilizza le tecniche per la gestione dei servizi eno-gastronomici e l’organizzazione della
commercializzazione dei servizi di accoglienza e di ospitalità;
 organizza attività di pertinenza, in riferimento agli impianti, alle attrezzature e alle risorse umane;
 applica le norme attinenti la conduzione dell’esercizio, le certificazioni di qualità, la sicurezza e la
salute nei luoghi di lavoro;
 utilizza le tecniche di comunicazione e relazione in ambito professionale finalizzate all’ottimizzazione
della qualità del servizio;
 comunica in almeno due lingue straniere;
 reperisce ed elabora dati relativi alla vendita, produzione ed erogazione dei servizi con il ricorso a
strumenti informatici e a programmi applicativi;
 attiva sinergie tra servizi di ospitalità-accoglienza e servizi eno-gastronomici valorizzando, anche
attraverso la progettazione e programmazione di eventi, il patrimonio delle risorse ambientali,
artistiche, culturali, artigianali e di costume del territorio;
 documenta il proprio lavoro e redige relazioni tecniche;
nella filiera dell’enogastronomia:
 agisce nel sistema di qualità per la trasformazione, conservazione, presentazione e servizio dei
prodotti agroalimentari ;
 integra le competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche e comunicative;
 opera nel sistema produttivo sia promuovendo le tradizioni locali, nazionali ed internazionali sia
individuando le nuove tendenze enogastronomiche;
nella filiera dell’ospitalità alberghiera
 svolge attività operative e gestionali funzionali all’amministrazione, produzione ed erogazione dei
servizi.
Piano degli studi
Gli insegnamenti sono ripartiti in un'area di istruzione generale, che si concentra nel primo biennio e che ha
l'obiettivo di fornire ai giovani la preparazione di base e il raggiungimento dei traguardi previsti dal nuovo
obbligo di istruzione, e in specifiche aree di indirizzo, presenti sin dal primo biennio, che hanno l'obiettivo di
far acquisire agli studenti un'adeguata competenza professionale di settore, e che permette agli studenti sia
l’inserimento diretto nel mondo del lavoro, sia il successivo proseguimento degli studi.
21
Attività ed insegnamenti generali comuni a tutti gli indirizzi professionali
Attività ed insegnamenti obbligatori all’indirizzo:
22
* Le ore indicate con asterisco sono riferite alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza degli
insegnanti tecnico-pratici.
** Insegnamento affidato al docente tecnico pratico.
(°) con il decreto ministeriale di cui all’art. 8, comma 4, lettera a), è determinata l’articolazione delle
cattedre in relazione all’organizzazione delle classi in squadre.
4.3 Il diploma di istruzione professionale in servizi commerciali
Profilo
23
In base a quanto stabilito dal Regolamento recante norme concernenti il riordino degli istituti professionali, il
“Diplomato nell'indirizzo Servizi commerciali” ha competenze che gli consentono di assumere ruoli
specifici nella gestione dei processi amministrativi e commerciali e nelle attività di promozione delle
vendite. In tali competenze rientrano anche quelle riguardanti la promozione dell’immagine aziendale
attraverso l’utilizzo delle diverse tipologie di strumenti di comunicazione, compresi quelli pubblicitari.
Si orienta nell’ambito socio-economico del proprio territorio e nella rete di interconnessioni che collega
fenomeni e soggetti della propria regione con contesti nazionali ed internazionali.
In particolare, è in grado di:
• ricercare ed elaborare dati concernenti mercati nazionali e internazionali;
• contribuire alla realizzazione della gestione commerciale e degli adempimenti amministrativi ad essa
connessi;
• contribuire alla realizzazione della gestione dell’area amministrativo-contabile;
• contribuire alla realizzazione di attività nell’area marketing;
• collaborare alla gestione degli adempimenti di natura civilistica e fiscale;
• utilizzare strumenti informatici e programmi applicativi di settore;
• organizzare eventi promozionali;
• utilizzare tecniche di relazione e comunicazione commerciale, secondo le esigenze del territorio e delle
corrispondenti declinazioni;
• comunicare in almeno due lingue straniere con una corretta utilizzazione della terminologia di settore;
• collaborare alla gestione del sistema informativo aziendale.
Le competenze acquisite nel corso dei cinque anni sono le seguenti:
1. Individuare le tendenze dei mercati locali, nazionali e internazionali.
2. Interagire nel sistema azienda e riconoscere i diversi modelli di strutture organizzative aziendali.
3. Svolgere attività connesse all’attuazione delle rilevazioni aziendali con l’utilizzo di strumenti tecnologici e
software applicativi di settore.
4. Contribuire alla realizzazione dell’amministrazione delle risorse umane con riferimento alla gestione delle
paghe, al trattamento di fine rapporto ed ai connessi adempimenti previsti dalla normativa vigente.
5. Interagire nell’area della logistica e della gestione del magazzino con particolare attenzione alla relativa
contabilità.
6. Interagire nell’area della gestione commerciale per le attività relative al mercato e finalizzate al
raggiungimento della customer satisfaction.
7. Partecipare ad attività dell’area marketing ed alla realizzazione di prodotti pubblicitari.
8. Realizzare attività tipiche del settore turistico e funzionali all’organizzazione di servizi per la valorizzazione
del territorio e per la promozione di eventi.
9. Applicare gli strumenti dei sistemi aziendali di controllo di qualità e analizzare i risultati.
10. Interagire col sistema informativo aziendale anche attraverso l’uso di strumenti informatici e telematici.
Piano degli studi
Gli insegnamenti sono ripartiti in un'area di istruzione generale, che si concentra nel primo biennio e che ha
l'obiettivo di fornire ai giovani la preparazione di base e il raggiungimento dei traguardi previsti dal nuovo
obbligo di istruzione, e in specifiche aree di indirizzo, presenti sin dal primo biennio, che hanno l'obiettivo di
far acquisire agli studenti un'adeguata competenza professionale di settore, e che permette agli studenti sia
l’inserimento diretto nel mondo del lavoro, sia il successivo proseguimento degli studi.
Attività ed insegnamenti generali comuni a tutti gli indirizzi professionali
24
Attività ed insegnamenti obbligatori all’ indirizzo:
* Le ore indicate con asterisco sono riferite alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza.
Le istituzioni scolastiche, nell’ambito della loro autonomia didattica e organizzativa, programmano le
ore di compresenza nell’ambito del primo biennio e del complessivo triennio sulla base del relativo
monte ore
4.4.Corsi di recupero
I Consigli di classe deliberano, nella riunione per la composizione dei pagellini, oppure nella riunione relativa
allo scrutinio del trimestre, i nomi degli studenti che necessitano di attività di sostegno per il recupero del
profitto. Si studiano quindi le modalità organizzative e si svolgono quei corsi ritenuti necessari, diretti agli allievi
di una sola classe o per classi parallele. In casi particolari si attivano corsi nell’ambito del progetto Help per un
recupero individualizzato. I Consigli di classe potranno deliberare recuperi in itinere.
25
5.0 Ampliamento dell’offerta formativa
5.1 Progetti Curriculari
Sono i progetti inseriti in orario scolastico. Nei progetti curricolari, diversificati in rapporto alle caratteristiche
dei vari indirizzi di studi, studenti e docenti costruiscono insieme un prodotto “vendibile” , ponendosi così come
forza attiva sul territorio. Tra i progetti curriculari programmati particolare rilevanza hanno i seguenti:
Indirizzo Aziendale:
 l’Impresa Formativa simulata e le Cooperative studentesche
 potenziamento Lingue straniere attraverso strumenti multimediali, l’utilizzo del laboratorio
linguistico e degli scambi di alunni
Indirizzo Grafico-pubblicitario:
 realizzazione di prodotti grafici richiesti da Enti locali e/o associazioni pubbliche (logo di
estate ragazzi etc)
 graficamente
 partecipazione a concorsi
Indirizzo Alberghiero:
 ristorante e bar didattico
 cene a tema
 laboratorio di accoglienza turistica
 laboratorio di pasticceria
 partecipazione a concorsi
5.2 Progetti extra-curriculari
Sono i progetti programmati nell’ambito del recupero da parte degli studenti del monte-ore annuale (circa 40
ore annue), programmati dall’équipe di lavoro e monitorati durante l’anno in corso, in termini di ricaduta sulle
discipline e di acquisizione di una metodologia di lavoro.
Tra i progetti previsti per questo anno scolastico il Collegio dei docenti ha individuato come prioritari i
seguenti:
 ristorante didattico
 bar didattico
 allestimento della mostra Graficamente “Libri da gustare”
 intercultura e cittadinanza attiva
 insegnamento della lingua italiana agli studenti stranieri
 Impresa Formativa Simulata
 progetti di collaborazione con scuole europee
 progetto di educazione alimentare ed educazione alla salute
 progetto Scuola e Volontariato
 laboratorio di produzione di pizza, dolci
 osteria didattica
 attività psicomotorie per alunni diversamente abili
 progetto PEER EDUCATION
 progetto accoglienza turistica “front office”
 partecipazione concorsi nazionali ed internazionali
 partecipazione a manifestazioni esterne
 laboratorio “Cittadinanza e Costituzione”
 EIPASS4SCHOOL (progetto di informatica)
 SMART
26
SINTESI PROGETTO EXTRACURRICOLARE A.S. 2014/2015
DENOMINAZIONE DEL PROGETTO
CERTIFICAZIONE EIPASS1
European Informatics Passport
Programma internazionale di certificazione delle competenze digitali
DESTINATARI:
alunni, docenti e personale Ata dell’Istituto “V. Mucci” – candidati esterni
NUMERO ORE PREVISTO
NEL PROGETTO
MATERIA/E DOCENTE/I
INFORMATICA e LABORATORIO
Prof. GIUFFRIDA Rosaria
DIRITTO
Prof. PAOLA Ivano
50
-
preparazione esami: 10 ore
somministrazione esami: 10 ore
lavoro di preparazione su
piattaforma DIDASKO: 30 ore
PERIODO IN CUI SI INTENDE SVILUPPARE IL PROGETTO - DATE Anno scolastico 2014/2015 (con eventuale proseguimento negli anni successivi)
OBIETTIVI CHE SI INTENDONO PERSEGUIRE E METODOLOGIE DA UTILIZZARE
OBIETTIVI: migliorare l’alfabetizzazione, le competenze e l’inclusione nel mondo digitale per sviluppare un
mercato unico che assicuri una crescita intelligente, sociale e sostenibile (cit. Agenda Digitale Europea, Europa 2020).
I percorsi di certificazione EIPASS soddisfano i fabbisogni formativi degli studenti fornendo un’attestazione
internazionale, qualificante e spendibile a livello scolastico, universitario e lavorativo.
Per gli adulti, aggiornare e sviluppare le proprie competenze è fondamentale per rispondere efficacemente alle
esigenze e richieste della nuova “società della conoscenza”: EIPASS è un “attestato di addestramento professionale”
che si rivela essere una marcia in più in fase di selezione del personale, partecipazione a concorsi, bandi pubblici e
graduatorie di merito.
METODOLOGIE: Autoapprendimento tramite Aula Didattica 3.0, ovvero una piattaforma telematica multilingua
che offre, tramite un accesso riservato, contenuti ed attività riferiti al percorso di certificazione prescelto. Nella
Didasko (Aula didattica) si trovano gli Ei-book in formato pdf da scaricare per lo studio individuale, le simulazioni
online per ogni modulo d’esame (ripetibili senza limitazioni) ed un sistema di tutoring online per monitorare i
progressi, il quadro completo delle competenze acquisite e di quelle che richiedono maggiore esercizio.
MONITORAGGIO: Il raggiungimento degli obiettivi sarà verificato attraverso il superamento
degli esami
1
27
PROGETTO
5.3 Progetti per tutti gli indirizzi:

Giornalino

Progetto intercultura

Progetto prevenzione della dispersione e del disagio

Progetto “MOVE UP”

Progetto alternanza scuola-lavoro (stage)

Progetto EIPASS4SCHOOL
L’Istituto ha accolto da qualche anno l’Alternanza Scuola Lavoro (art. 4 L. 28 marzo 2003/53 e D.L. 77/2005)
come risorsa capace di coniugare le potenzialità formative del mondo del lavoro con quelle peculiari
dell’Istituzione Scolastica. Destinati agli studenti che hanno compiuto il 16esimo anno di età, i percorsi di
Alternanza sono progettati, attuati, verificati e valutati sotto la responsabilità dell’Istituzione Scolastica sulla
base di apposite convenzioni con le imprese o con le rispettive associazioni. In particolare l’Alternanza scuolalavoro è efficace per realizzare l’area professionalizzante e per motivare ed orientare studenti frequentanti,
subordinatamente all’età, le classi prime, seconde e terze.
Progetti di alternanza scuola-lavoro verranno realizzati anche per studenti diversamente abili il cui Percorso
Educativo Individualizzato, PEI, lo preveda, onde favorirne la crescita motivazionale e l‟inserimento socioprofessionale.
L’istituto cercando di venire incontro alle esigenze degli studenti e delle famiglie, promuove da diversi anni una
forma di stage all’interno della scuola attraverso il “Ristorante Didattico” con serate stabilite ad inizio anno
scolastico in cui vengono coinvolti gli alunni sotto forma di stage.
Si pone l’obiettivo di agevolare l’orientamento formativo e le scelte professionali degli allievi; vengono
effettuate esperienze significative presso aziende pubbliche e private, o anche attraverso progetti di
commesse esterne, inerenti ai diversi indirizzi di studi, per maturare una più diretta conoscenza del mondo del
lavoro ed acquisire maggior consapevolezza e responsabilità nella costruzione del proprio percorso lavorativo.
L’Istituto collabora con l’Ufficio Scolastico Regionale nell’attivazione di progetti che coinvolgano gli studenti
nelle realtà aziendali del territorio.
Il nostro Istituto è diventato EI-CENTER CERTIPASS® nell’anno scolastico 2012/2013.
Il progetto è partito con il programma EIPASS4SCHOOL riservato agli alunni di età compresa fra i 15 e i 17
anni, che permetteva di dare una certificazione digitale gratuita tramite il superamento di 4 esami.
Dopo questa prima fase sperimentale, si è deciso di dare la possibilità a tutti, alunni e non (anche esterni
all’istituto) di conseguire un Passaporto Europeo, a scelta tra queste certificazioni:
-
Teacher
-
Lim
-
Scuola digitale
-
Docente digitale
-
7 moduli
-
Pubblica Amministrazione
-
Sanità digitale
28
-
Cad
-
Web
-
Lab
-
Progressive
-
Basic
-
One
-
Yunior
5.03 Piano Annuale dell’Inclusione (Circolare Ministrale 8 Roma 6 Marzo 2013)
Nel primo Collegio Docenti si è presentata la scheda informativa sui Bes per la rilevazione, il monitoraggio e la
valutazione del grado di inclusività della scuola finalizzate ad accrescere la consapevolezza dell’intera
comunità educante sulla centralità e la trasversalità dei processi inclusivi in relazione alla qualità dei “risultati”
educativi
1. Bisogni Educativi Speciali (BES)
La problematica dell’inclusione comprende tutti quegli allievi che si trovano in una situazione di svantaggio
scolastico capace di comprometterne il percorso didattico .
Quest’area dello svantaggio scolastico, che ricomprende problematiche diverse, viene indicata come area dei
Bisogni Educativi Speciali (in altri paesi europei: Special Educational Needs). Vi sono comprese tre grandi
sotto-categorie: quella della disabilità; quella dei disturbi evolutivi specifici e quella dello svantaggio
socioeconomico
Per “disturbi evolutivi specifici” intendiamo, oltre i disturbi specifici dell’apprendimento, anche i deficit del
linguaggio, delle abilità non verbali, della coordinazione motoria, ricomprendendo – per la comune origine
linguistico, culturale nell’età evolutiva – anche quelli dell’attenzione e dell’iperattività, mentre il funzionamento
intellettivo limite può essere considerato un caso di confine fra la disabilità e il disturbo specifico. Per molti di
questi profili i relativi codici nosografici sono ricompresi nelle stesse categorie dei principali Manuali
Diagnostici e, in particolare, del manuale diagnostico ICD-10, che include la classificazione internazionale
delle malattie e dei problemi correlati, stilata dall'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) e utilizzata dai
Servizi Sociosanitari pubblici italiani.
La presenza di allievi nell’area BES richiede la predisposizione di appositi strumenti didattici individuati dai
rispettivi consigli di classe e formalizzati attraverso un Piano Didattico Personalizzato da riferire ai singoli
alunni (vedi allegato).
PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO
 Per allievi con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA – Legge 170/2010)
 Per allievi con altri Bisogni Educativi Speciali (BES – Dir. Min. 27/12/2012; C.M. n. 8 del
6/03/2013)
ANNO SCOLASTICO 2014-2015
Dati relativi all’alunno
Cognome e Nome:……………………………………………………………………………………
Data e luogo di nascita:………………………………………………………………………………
Classe:……………………..
29
Coordinatore: ……………………………………………
Segnalazione del Dott…………………………………………………………………
1. Descrizione del funzionamento delle abilità strumentali (lettura, scrittura, calcolo)
a) Diagnosi dello specialista
Consultare relazione diagnostica depositata agli atti
b) Osservazioni dei Docenti del Consiglio di Classe
…………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………
c) Considerazioni/osservazioni dei genitori
…………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………
2. Caratteristiche del processo di apprendimento (es.: lentezza, omissione di parole, errori di
decodifica delle parole, scambio di suoni omologhi e simili, difficoltà nell’ordine delle cifre e del
loro valore posizionale, mescolanza di diversi tipi di carattere, troncamento delle parole, fatica a
copiare un testo dalla lavagna o da un testo, ecc.)
a ) Osservazioni dello specialista
Consultare relazione diagnostica depositata agli atti
b) Osservazioni dei Docenti del Consiglio di Classe
…………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………
c) Considerazioni/osservazioni dei genitori
………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………..
3. Consapevolezza da parte dell’alunno del proprio modo di apprendere (Applica
consapevolmente comportamenti e strategie operative adeguate al proprio stile cognitivo? )
Acquisita 
Da rafforzare 
Da sviluppare 
4. Individuazione di eventuali modifiche all’interno degli obiettivi previsti dai programmi
ministeriali
(conoscenze, abilità, competenze)
(disciplina o ambito disciplinare):…………………………………………………………………….
…………………………………………………………………………………...................................
30
………………………………………………………………………………………………………..
(disciplina o ambito disciplinare):…………………………………………………………………….
…………………………………………………………………………………...................................
………………………………………………………………………………………………………..
(disciplina o ambito disciplinare):…………………………………………………………………….
…………………………………………………………………………………...................................
………………………………………………………………………………………………………..
(disciplina o ambito disciplinare):…………………………………………………………………….
…………………………………………………………………………………...................................
………………………………………………………………………………………………………..
(disciplina o ambito disciplinare):…………………………………………………………………….
…………………………………………………………………………………...................................
………………………………………………………………………………………………………..
(disciplina o ambito disciplinare):…………………………………………………………………….
…………………………………………………………………………………...................................
………………………………………………………………………………………………………..
(disciplina o ambito disciplinare):…………………………………………………………………….
…………………………………………………………………………………...................................
………………………………………………………………………………………………………..
(disciplina o ambito disciplinare):…………………………………………………………………….
…………………………………………………………………………………...................................
………………………………………………………………………………………………………..
(disciplina o ambito disciplinare):…………………………………………………………………….
…………………………………………………………………………………...................................
………………………………………………………………………………………………………..
(disciplina o ambito disciplinare):…………………………………………………………………….
…………………………………………………………………………………...................................
………………………………………………………………………………………………………..
(disciplina o ambito disciplinare):…………………………………………………………………….
…………………………………………………………………………………...................................
………………………………………………………………………………………………………..
(disciplina o ambito disciplinare):…………………………………………………………………….
…………………………………………………………………………………...................................
………………………………………………………………………………………………………..
(disciplina o ambito disciplinare):…………………………………………………………………….
…………………………………………………………………………………...................................
………………………………………………………………………………………………………..
5. Strategie metodologiche e didattiche ( tempi di elaborazione, tempi di produzione, quantità di
compiti assegnati, comprensione delle consegne scritte e orali, uso e scelta di mediatori didattici che
facilitino l’apprendimento, quali immagini, schemi, mappe, tecnologie di vario genere,….)
(disciplina o ambito disciplinare):…………………………………………………………………….
…………………………………………………………………………………...................................
………………………………………………………………………………………………………..
(disciplina o ambito disciplinare):…………………………………………………………………….
…………………………………………………………………………………...................................
………………………………………………………………………………………………………..
(disciplina o ambito disciplinare):…………………………………………………………………….
…………………………………………………………………………………...................................
………………………………………………………………………………………………………..
31
(disciplina o ambito disciplinare):…………………………………………………………………….
…………………………………………………………………………………...................................
………………………………………………………………………………………………………..
(disciplina o ambito disciplinare):…………………………………………………………………….
…………………………………………………………………………………...................................
………………………………………………………………………………………………………..
(disciplina o ambito disciplinare):…………………………………………………………………….
…………………………………………………………………………………...................................
………………………………………………………………………………………………………..
(disciplina o ambito disciplinare):…………………………………………………………………….
…………………………………………………………………………………...................................
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(disciplina o ambito disciplinare):…………………………………………………………………….
…………………………………………………………………………………...................................
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(disciplina o ambito disciplinare):…………………………………………………………………….
…………………………………………………………………………………...................................
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(disciplina o ambito disciplinare):…………………………………………………………………….
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(disciplina o ambito disciplinare):…………………………………………………………………….
…………………………………………………………………………………...................................
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(disciplina o ambito disciplinare):…………………………………………………………………….
…………………………………………………………………………………...................................
………………………………………………………………………………………………………..
(disciplina o ambito disciplinare):…………………………………………………………………….
…………………………………………………………………………………...................................
………………………………………………………………………………………………………..
6. Misure dispensative
Nell’ambito delle discipline l’alunno viene dispensato da:
d)
lettura ad alta voce 
e)
prendere appunti
f)
rispetto di tempi standard
g)
copiatura dalla lavagna 
h)
dettatura di testi e /o appunti
i)
prove scritte in lingua straniera 
j)
altro……………………………..



32
7. Strumenti compensativi
L’alunno usufruirà dei seguenti strumenti compensativi nelle diverse discipline:
a) tabelle e formulari 
b) calcolatrice 
c) computer con videoscrittura, correttore ortografico, sintesi vocale e cuffie per l’ascolto
silenzioso
d) audiolibri

e) libri in CD 
f) strutture grafiche reimpostate per la razionalizzazione dei testi (anche inserite nel PC) 
g) dizionari digitali 
h) tutor  per n° ore…….( si allega progetto tutor)
i) altro ………………………………………
8. Criteri e modalità di verifica e valutazione
Obiettivo principale è quello di verificare gli apprendimenti. Pertanto si concordano:
a) l’organizzazione di interrogazioni programmate
b) la compensazione con prove orali di compiti scritti non ritenuti adeguati
c) l’uso di mediatori didattici durante le prove scritte e orali
d) valutazioni più attente ai contenuti che non alla forma
e) definizione di obiettivi e contenuti specifici
f) valutazione di un aspetto alla volta
g) esplicitazione della struttura interna dei criteri di valutazione
h) altro……………………………………….
Il Team di Classe/Il Consiglio di Classe
materia
firma
33
Data,………………………
Il Dirigente Scolastico
………………………………………………………………………………………..(firma)
I
Genitori
……………………………………………………………………………………………………...(fir
ma)
SCHEDA DI SINTESI DEL PROGETTO EDUCATIVO PERSONALIZZATO
dell’ alunno _______________________
frequentante la classe _________ Scuola ________________________
Strumenti compensativi e misure dispensative adottate
dal Consiglio di Classe:
strumenti compensativi


computer con programmi di video-scrittura con correttore ortografico ed
eventualmente sintesi vocale
audiolibri, libri parlati, ecc.
34





calcolatrice
tabella delle misure e delle formule geometriche
lettura dei testi da parte dell’insegnante e/o dei compagni
tabelle grammaticali per analisi dei verbi (per italiano e per lingua
straniera)
uso di mappe durante le interrogazioni
misure dispensative





dispensa dalla lettura ad alta voce e scrittura veloce sotto dettatura
programmazione di tempi più lunghi per le prove scritte
interrogazioni programmate
valutazioni delle prove scritte e orali che tengano conto del contenuto e
non della forma
altro
Il coordinatore del Consiglio di Classe
5.4 Progetto inserimento alunni H
Diritto all’istruzione e all’educazione degli alunni H.
In ottemperanza alle disposizioni della legge quadro numero 104 del 1992, l’Istituto “Mucci” con lo scopo di
garantire a tutti il diritto all’educazione e all’istruzione, anche quando il loro esercizio può essere impedito da
difficoltà derivanti dalle disabilità connesse con l’handicap, promuove un fattivo processo di integrazione dei
ragazzi attraverso un accordo tra scuola, famiglia, operatori sanitari, terapisti e tutto il personale dei servizi
socio-psicopedagogici territoriali che seguono l’alunno.
Area dell’handicap: integrazione alunni diversamente abili
I soggetti dell'integrazione
insegnanti di sostegno (dipartimento)
il dirigente scolastico
insegnanti curriculari
personale non docente
per migliorare l'integrazione a livello locale e scolastico
Orientamento, accoglienza, inserimento prima dell'iscrizione, il coordinatore e gli insegnanti di sostegno,
incontrano le famiglie e i docenti della scuola medie per presentare l'organizzazione della nostra scuola per
indirizzare gli alunni ai vari corsi
I Percorsi didattici
percorso ministeriale o equipollente: intende raggiungere obiettivi personalizzati adeguati alle capacità degli
alunni ma equipollenti a quelli previsti per il resto della classe, secondo le indicazioni dei programmi
ministeriali (obiettivi minimi, contenuti ridotti o semplificati riferiti alle programmazioni curricolari delle singole
discipline). La valutazione avviene con i voti, senza indicazioni aggiuntive; il passaggio alla classe successiva
è legato al conseguimento della sufficienza, al termine del percorso è conferito il diploma di qualifica o di
maturità.
Percorso differenziato: si propone di raggiungere obiettivi personalizzati adeguati alle capacità reali di alunni
con difficoltà tali per cui il consiglio, non è in grado di riconoscere l'equipollenza. La valutazione è riferita al
35
P.E.I. e non ai programmi ministeriali e al termine del percorso viene conferito un attestato di frequenza e una
certificazione delle competenze acquisite
La verifica e la valutazione del P.E.I. sono legate ai percorsi didattici effettivamente svolti e sono frutto di un
lavoro comune dei docenti curriculari e di sostegno nell'ambito del Consiglio di classe
5.5 Progetti europei
A partire dall’anno scolastico 2008/2009, la scuola partecipa ogni anno al bando di concorso indetto dalla
CRT denominato “Master dei Talenti” rivolto a tutti gli Istituti Tecnici e Professionali del Piemonte e Valle
d’Aosta. In questo modo, la scuola ha ottenuto sia nell’anno 2008/09 che 2009/10 un finanziamento per poter
mandare all’estero per otto settimane sei studenti (cinque quest’anno) neo diplomati. Il progetto prevedeva
quattro settimane di formazione linguistica (due quest’anno) e quattro (sei quest’anno) di stage lavorativo. Il
paese di destinazione è stata la Germania: il corso di lingua tedesca presso il Goethe Institut di Monaco e lo
stage lavorativo nella città termale di Bad Woerishofen. Anche quest’anno parteciperemo al bando.
Tale progetto ci ha consentito di stabilire dei forti legami con la scuola partner di Bad Woerishofen e cosi nel
mese di novembre 2009 abbiamo ospitato per una settimana un gruppo di studenti della Berufsschule ,
accompagnati dal preside e da due insegnanti. L’esperienza si ripeterà nuovamente quest’anno a fine ottobre.
Sempre a seguito di un progetto europeo citato precedentemente, abbiamo mantenuto buoni rapporti con la
scuola professionale danese di Roskilde, che ha acconsentito ad accogliere in stage alcuni studenti nell’anno
scolastico in corso e a collaborare con la nostra scuola per progettare una gita scolastica in Danimarca. A tal
scopo, nel mese di novembre, la scuola ospiterà la prof.ssa Koch ed alcuni suoi studenti.
5.6 Progetto educazione ambientale e corporea
progetto Salute, corso di nuoto, educazione alimentare, giornate bianche etc.
Progetto “Basking” integrato
5.7 Progetto “Quotidiani in classe ”
Finalità





avvicinare i giovani alla lettura del quotidiano
sviluppare un atteggiamento consapevole nei confronti delle informazioni e della comunicazione
avvicinare i ragazzi alla realtà che li circonda perché si integrino gradualmente nella società in cui
sono inseriti
promuovere l’attitudine alla riflessione critica
favorire il confronto e la cultura del dialogo e della tolleranza
Obiettivi




leggere e analizzare articoli cogliendo le differenze fra le diverse tipologie
educare a comprendere i testi imparando a riconoscere la natura, la struttura e le funzioni di un
messaggio
avviare all’analisi degli elementi che costituiscono un quotidiano (le notizie, le fonti, la tipologia degli
articoli, l’impaginazione, la titolazione, le sezioni)
esprimere un’opinione personale e rispettare quella dei compagni
Metodo


lettura individuale libera del quotidiano
individuazione di un articolo particolarmente interessante di attualità o relativo alle materie di studio,
da utilizzare eventualmente nel biennio, nel laboratorio di scrittura dove si affronta la cronaca e il testo
argomentativo
36
Strumenti

quotidiani messi a disposizione nell’ambito del progetto
5.8 Progetto “Scuola aperta”
La scuola è aperta al territorio e desidera essere un punto di riferimento anche per le famiglie; è possibile su
richiesta organizzare corsi e accedere ai locali dell’Istituto, secondo le modalità previste dalla legge.
Nell’ambito del Progetto Biblioteca, da alcuni anni si è deciso di dedicare alcuni incontri con gli autori,
spettacoli musicali, lettura di poesie, a un pubblico più vasto, invitando docenti e studenti anche di altre scuole
e residenti del quartiere;inoltre è attivo per il secondo anno
5.9 Uscite didattiche e visite guidate
La programmazione didattico educativa annuale dei Consigli di classe prevede l’organizzazione di visite
guidate a mostre e musei, la visione di spettacoli teatrali e cinematografici, la partecipazione a conferenze,
convegni e altre attività culturali e sportive. Tali iniziative vengono decise nell’ambito del Consiglio di classe
tenendo conto dell’attività didattica e degli interessi, per offrire agli studenti l’opportunità di partecipare ad
eventi significativi.
5.10
Progetto Officina Didattica
Coordinatori: Prof. Paola Ivano, prof.ssa Rosaria Giuffrida
Trattasi di un progetto finanziato dalla Fondazione CRC e finalizzato ad integrare la didattica tradizionale con
le opportunità offerte dalle nuove tecnologie informatiche.
Si realizza tramite una rete di 11 scuole, ha durata triennale.
5.11
Progetto Educare alla cittadinanza mondiale
Coordinatori: Prof. Paola Ivano
Finalità


Educare alla cittadinanza significa anche educare alla convivenza e questo aspetto diventa oggi di
fondamentale importanza nella società multiculturale e multireligiosa che ci circonda; è indispensabile
“convivere civilmente” non solo con chi ha ed esercita la cittadinanza, ma anche con chi non ce l’ha,
con chi non gode i diritti politici e spesso fatica persino a realizzare le condizioni minime di esercizio
dei diritti umani più elementari.
Convivere civilmente significa accettare, rispettare,aiutare gli altri e i “diversi da sé”, mettersi in
relazione e dimostrarsi disponibili al rispetto, alla tolleranza, alla cooperazione e alla solidarietà.
L’esperienza dell’altro in quanto singolo e in quanto cultura deve diventare occasione per riconoscersi
e per arricchirsi. Obiettivo del nostro percorso didattico è dunque guidare i ragazzi alla scoperta degli
altri attraverso un approccio alle loro culture, istituzioni, costumi, idee, credenze, storie e narrazioni..
5.12 Progetto IFTS
L’Istituto è il capofila del Polo IFTS (Istruzione e Formazione Tecnica Superiore) “Piccole, medie e grandi
economie: il primato enogastronomico del Piemonte”.
Il Polo, che coinvolge, oltre all’I.I.S, altri istituti scolastici, centri di formazione professionale, l’Università di
Scienze Gastronomiche di Pollenzo ed imprese private, si propone l’obiettivo di formare figure professionali
specializzate nella promozione delle potenzialità enogastronomiche del territorio e dei suoi prodotti.
Nel caso in cui verranno erogati i finanziamenti,per l’a.s. 2014-2015 presso l’I.I.S. “Mucci”, verrà organizzato il
corso di “Tecnico superiore per la ristorazione e la valorizzazione dei prodotti territoriali e delle produzioni
37
tipiche” avente come obiettivo la formazione di personale altamente specializzato nei processi aziendali legati
alla produzione, organizzazione ed erogazione dei servizi ristorativi e nei processi legati alla valorizzazione e
promozione dei prodotti tipici locali
Il corso prevede un totale di 800 ore di cui: 480 ore di lezioni frontali, 280 ore di stage e, limitatamente ad
alcune Unità Formative, 40 ore in modalità di formazione a distanza attraverso l’impiego della piattaforma
informatica del Polo.
Le lezioni saranno tenute in parte da docenti dell’istituto ed in parte da professori universitari ed esperti del
settore.
5.13 Progetto Civici
Progetto “A Scuola di Pace”
Il progetto in questione mira a dare attuazione all'insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione” creando un
collegamento stabile tra l'Istituto e due soggetti, come l'Ufficio Pace del Comune di Bra e la Scuola di Pace,
attivi nell'organizzare iniziative capaci di contribuire alla formazione di una coscienza civile in capo alla
popolazione residente nel territorio. Si ricorda peraltro che già da qualche anno il locale Ufficio Pace collabora
con il nostro Istituto.
Il progetto considerato prende le mosse dal calendario di incontri con personalità e studiosi che la Scuola
Pace predispone per sensibilizzare la popolazione cittadina attorno a tematiche come la pace, la democrazia,
la giustizia ed i diritti. Si prevede, pertanto, che per ciascuno di questi incontri, il responsabile dell'Ufficio Pace,
a sua volta in stretto contatto con la Scuola Pace, tenga delle lezioni di approfondimento con le classi
interessate, in presenza dei docenti, circa le tematiche trattate nei vari incontri. Ciò anche nell'ottica di
incentivare gli alunni del nostro Istituto a presenziare direttamente agli incontri di cui sopra.
Il progetto in questione, finalizzato esclusivamente al recupero delle ore a debito, sarà svolto dai docenti di
diritto ma sarà aperto, in ogni momento, a tutti i docenti che volessero aderire.
Progetto “Diventiamo cittadini europei”
Ogni anno la Consulta Europea Giovani del Piemonte indice il concorso “Diventiamo cittadini europei”,
consistente nello svolgimento da parte degli alunni di un tema dedicato a problematiche attinenti l'Unione
Europea. Ai partecipanti al concorso ritenuti più meritevoli è poi data l'opportunità di visitare a Strasburgo le
istituzioni comunitarie.
Con questo progetto il nostro Istituto intende prendere parte attivamente a questo concorso.
A parte la possibilità di seguire una delle conferenze organizzate nell'ambito del concorso, i docenti interessati
svolgeranno con le classi coinvolti lezioni di approfondimento in ordine agli argomenti oggetto del concorso in
modo da preparare gli allievi alla stesura del tema. A quest'ultima seguirà, poi, la correzione ad opera degli
insegnanti degli elaborati predisposti dagli studenti.
Il progetto in questione, orientato esclusivamente al recupero delle ore a debito, sarà svolto dai docenti di
diritto ma sarà aperto, in ogni momento, a tutti i docenti che volessero aderire.
6 Composizione dell'Istituto
6.1. Comitato di valutazione
Dirigente scolastico: Prof.ssa Brunella Margutta, Prof.ssa Elena Vallerotto, Prof.ssa Renata De Matteis, Prof.
Bruno Olivero, Prof.ssa Carmelina Di Liberto.
Ha il compito di valutare il servizio dei docenti durante l'anno di prova.
38
6.2 Collegio Docenti
E’ composto dagli insegnanti in servizio nell'Istituto ed è presieduto dal Dirigente scolastico. Il Collegio ha
potere deliberante in materia di funzionamento didattico; in particolare cura la programmazione educativa
adeguando i programmi d'insegnamento alle specifiche esigenze ambientali, nel rispetto della libertà
d'insegnamento garantita a ciascun insegnante. Provvede all'adozione dei libri di testo; promuove iniziative di
sperimentazione e di aggiornamento dei docenti; elegge i suoi rappresentanti nel Consiglio d'Istituto; elegge i
docenti che fanno parte del Comitato per la Valutazione del Servizio del Personale Insegnante; esamina i casi
di scarso profitto o di irregolare comportamento degli alunni. Si insedia all'inizio di ciascun anno scolastico e si
riunisce ogni volta che se ne avvisi la necessità.
Obiettivi: il Collegio docenti attribuisce importanza prioritaria al raggiungimento di una corretta socializzazione
(all’interno dei vari gruppi classe e all’interno della scuola) in quanto sintesi di valori etici e civili irrinunciabili
perché indispensabili per un proficuo inserimento degli allievi nella realtà sociale contemporanea. A questo
scopo ritengono prioritari i seguenti obiettivi educativi:







Rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente (rispetto e cura del materiale proprio, altrui e della scuola,
cura e pulizia degli ambienti scolastici, rispetto degli orari)
Accettazione degli altri (imparare a vedere nell’altro non una minaccia ma un’opportunità; accogliere la
diversità degli altri e la propria);
Accettazione delle regole della vita comunitaria (mantenere un comportamento corretto, rispettoso ed
educato con chiunque, compagni, docenti e non docenti, sia all’interno della scuola sia fuori),
Sviluppo di un atteggiamento costruttivo nei confronti dell’attività scolastica (eseguire il proprio lavoro
con continuità e precisione, non assumere atteggiamenti che disturbino il lavoro degli insegnanti e/o
dei compagni, intervenire in modo coerente ed equilibrato, rispettando il proprio turno, collaborare
attivamente con insegnanti e compagni);
Autonomia personale (essere in grado di risolvere problemi individuali, pianificare con ordine gli
impegni scolastici);
Sviluppo delle capacità di scelta (essere in grado di distinguere le priorità, saper valutare
atteggiamenti e scelte, saper assumere un proprio ruolo, accettare le conseguenze delle proprie
scelte, assumersi le responsabilità);
Sviluppo dell’ auto-orientamento (saper valutare le proprie risorse di fronte a situazioni precise, saper
valutare il livello delle proprie prestazioni, sviluppare progressivamente la propria personalità in
rapporto alle scelte effettuate).
6.3 Le classi e gli studenti
La scuola accoglie studenti provenienti da realtà diverse, in un raggio molto ampio, che comprende Bra,
Carmagnola, Alba, il loro hinterland e comuni diversi del bacino Langa e Roero. Il primo anno di studio, spesso
difficoltoso per molti, è quindi prevalentemente orientato all’accoglienza, all’orientamento, al recupero dello
svantaggio e all’omogeneizzazione dei livelli di apprendimento. Negli anni successivi gli studenti riescono a
inserirsi adeguatamente nella vita dell’istituto, conseguendo alla fine una professionalità e un buon livello di
preparazione e maturazione inserendosi nel mondo del lavoro e per alcuni proseguire gli studi universitari,
secondo la loro predisposizione.
Nell’anno scolastico 2013-14 le classi sono le seguenti:
CLASSI PRIME
N° 2
classi prime grafica
N° 7
classi prime alberghiero
N° 1
classi prime aziendale
39
CLASSI SECONDE
N° 1
classi seconde grafica
N° 6
classe seconda alberghiero
N° 1
classe seconda aziendale
CLASSI TERZE
N° 1
classi terze grafica
N° 5
classe terza alberghiero
N° 1
classe terza aziendale
CLASSI QUARTE
N° 1
classi quarta grafica
N° 6
classe quarta alberghiero
N° 1
classe quarta aziendale
CLASSI QUINTE
N° 2
classi quinta grafica
N° 5
classe quinta alberghiero
N° 1
classe quinta aziendale
In totale 41 classi
6.4 Orario delle lezioni
Per delibera del consiglio d’Istituto l’orario per l’anno scolastico è il seguente:
Dal Lunedì al Venerdì - Diurno
Ora
Inizio
Fine
Entrata
7.45
I ora
7.50
8.45
II ora
8.45
9.35
Intervallo
9.35
9.45
III ora
9.45
10.35
IV ora
10.35
11.25
Intervallo
11.25
11.35
V ora
11.35
12.25
VI ora
12.25
13.20
40
Pomeriggi Lunedì Martedì Giovedì
Ora
Inizio
Fine
VII ora
14.15
15.10
VIII ora
15.10
16.05
6.5. Consigli di classe
La programmazione didattica, concordata a priori nelle riunioni di progettazione per materia, è coordinata poi
nei singoli Consigli di classe. La programmazione dovrà essere necessariamente trasversale e caratterizzata
da flessibilità, in base alla situazione della classe, alle potenzialità degli studenti e alla trasparenza
nell’esplicitazione degli obiettivi, dei criteri di verifica, dei metodi e degli strumenti.
Il Consiglio di Classe è sovrano nella metodologia, nella scelta degli obiettivi, nella valutazione degli alunni
negli scrutini finali e di ammissione agli esami di qualifica e di maturità e deve fissare criteri comuni da seguire
nello svolgimento degli scrutini al fine di evitare situazioni di non omogeneità e squilibrio all’interno dell’Istituto.
Il C.d.C., inoltre, pur assicurando nel corso dell’anno scolastico sostegno agli studenti in difficoltà, non può in
sede di valutazione finale tener conto di tali difficoltà dovendo guardare al raggiungimento degli obiettivi
didattici minimi prefissati.
Nel formulare le valutazioni finali i docenti devono tener conto anche dei risultati conseguiti dagli studenti nei
corsi integrativi di recupero.
La promozione alla classe successiva avviene con voto non inferiore a 6/10 in ciascuna disciplina; nel caso in
cui gli alunni presentino una o più insufficienze “non gravi” i Consigli di Classe possono sospendere il giudizio
in non più di tre materie nelle quali dovranno sostenere un esame prima dell’inizio dell’anno scolastico
successivo.
6.6 Il Consiglio d'Istituto
(CdI) è l'organo collegiale (D.P.R. 416/1974) formato dalle varie componenti dell'Istituto e si occupa della
gestione e dell'amministrazione trasparente degli istituti scolastici pubblici e parificati statali italiani. Tale
organo elabora e adotta atti di carattere generale che attengono all'impiego delle risorse finanziarie erogate
dallo Stato, dagli Enti pubblici e privati. In esso sono presenti: rappresentanti degli studenti (per le scuole
secondarie di secondo grado), rappresentanti degli insegnanti, rappresentanti dei genitori e rappresentanti
del personale ATA. Il Dirigente scolastico ne fa parte come membro di diritto.
Il numero dei componenti del C.d.I. varia a seconda del numero di alunni iscritti all'Istituto.
Ogni rappresentanza viene eletta all'interno della sua componente mediante consultazioni elettorali
regolarmente effettuate all'interno dell'Istituto. La presidenza del Consiglio d'Istituto spetta ad un genitore
eletto da tutte le componenti del Consiglio ed avviene con votazione segreta. Il Consiglio, nel suo seno,
esprime mediante elezione, una giunta esecutiva, presieduta dal Dirigente scolastico. Essa ha di norma il
compito di preparare i lavori del Consiglio e di curare la corretta esecuzione delle delibere del Consiglio
stesso. Pur tuttavia nulla vieta al Consiglio di Istituto di integrare o prendere iniziative autonome rispetto alle
indicazioni della giunta, che peraltro non ha potere deliberante su alcuna materia. Per i componenti
dell'Assemblea non spetta alcun compenso a nessun titolo.
6.6.1 I parametri di valutazione sono così definiti:
VOTI GIUDIZIO SIGNIFICATO DEL VOTO
41
9/10
Conoscenza corretta, ampia ed approfondita
Analisi personale sicura
Agganci interdisciplinari appropriati e critici
Forma scorrevole e corretta
Originalità e creatività
Linguaggio specifico
8,50
Conoscenza ampia ed approfondita
Analisi personale sicura
Alcuni agganci interdisciplinari appropriati
Forma scorrevole
Linguaggio rigoroso e specifico
8
Conoscenza ampia ed approfondita
Analisi personale sicura
Forma scorrevole e corretta
7,50
Buona conoscenza degli argomenti
Esposizione sicura e lineare
7
Qualche imprecisione nella conoscenza degli argomenti
Esposizione lineare
6,50
Conoscenza essenziale degli argomenti
Esposizione ed applicazione esecutive
6
Conoscenza superficiale degli argomenti
Esposizione parzialmente lineare
Errori sintattici nella struttura del periodo
5,50
Conoscenza sommaria degli argomenti
Esposizione incerta
5
Conoscenza scarsa degli argomenti
Esposizione frammentaria e lacunosa
4
Conoscenza confusa degli argomenti
Esposizione meccanica e lacunosa
Errori sintattici nella struttura del periodo
3/2
Nessuna conoscenza degli argomenti
2/1
Lavoro non svolto
Mancate risposte
VALUTAZIONE CONDOTTA
9/10
Comportamento corretto e responsabile, rispettoso delle regole;
42
partecipazione attiva e propositiva alla vita scolastica;
frequenza scolastica assidua.
8
Comportamento corretto, ma non sempre rispettoso delle regole (da 1 a 3 ammonizioni);
partecipazione a volte non propositiva;
frequenza scolastica assidua.
7
Comportamento non sempre corretto
(ammonizioni superiori a 3);
partecipazione discontinua;
frequenza discontinua.
6
Comportamento non corretto
(sospensioni);
partecipazione poco assidua;
frequenza discontinua.
5
Comportamento scorretto e poco responsabile (sospensioni superiori a 3 gg.);
partecipazione e frequenza molto discontinua.
6.7 I compiti dei coordinatori di classe

Ad ogni classe è stato assegnato dalla Presidenza un coordinatore e un segretario. I compiti attribuiti
al coordinatore sono i seguenti:
 Raccoglie informazioni sul profilo e sul curricolo precedente degli alunni (nelle classi prime)
 Controlla periodicamente (ogni 15 giorni) le giustificazioni
 Convoca consigli di classe straordinari
 Contatta le famiglie e/o segnala i casi problematici
 Favorisce la collaborazione dei rappresentanti dei genitori e degli studenti
 Cura che i verbali delle riunioni vengano stilati chiaramente (entro tre giorni dalla riunione)
 Ritira le ricevute degli avvisi da far firmare ai genitori e le conserva fino alla fine dell’anno scolastico
 Rappresenta la classe nei rapporti con gli altri livelli gestionali e con le classi collaterali per possibili
attività comuni
 Facilita l’inserimento nella programmazione di classe dei “ docenti nuovi”
 All’inizio di ogni consiglio di classe trasmette agli altri docenti informazioni significative in suo
possesso
 Verifica periodicamente nell’ambito dei consigli di classe i recuperi individuali
 In stretta collaborazione con il consiglio di classe individua e attiva strumenti e risorse adeguati alle
difficoltà riscontrate
Il segretario dovrà redigere il verbale delle riunioni (entro tre giorni dalla riunione).
6.8. La progettazione dipartimentale
L’attività relativa alla didattica delle varie discipline viene progettata e coordinata nelle riunioni di materia, con
incontri ordinari o straordinari, ogni volta siano necessari. Obiettivo prioritario è la ridefinizione dei curricoli
disciplinari.
Sono stati nominati dei coordinatori di materia, con i seguenti compiti:



Curare la raccolta dei documenti sulla programmazione (piani di lavoro, proposte, schede) prodotte
individualmente o collegialmente nelle riunioni
Essere referenti delle necessità e dei problemi generali dei docenti di materia (in Collegio,...)
Coordinare le richieste di materiali occorrenti
43




Presiedere le riunioni per materia e prepara le schede riassuntive per l’adozione dei libri di testo
Sollecitare lo scambio culturale tra i docenti e favorire la stesura dei piani di lavoro, della
programmazione modulare e di verifiche comuni
Fornire informazioni ai colleghi su convegni, attività culturali, corsi di aggiornamento
Facilitare l’inserimento nella programmazione comune dei colleghi “nuovi”
Nelle riunioni il coordinatore di materia:




è garante del rispetto dell’O.d.G.
è garante del rispetto dei tempi
è garante delle decisioni prese verificandone l’attuazione
cura la verbalizzazione, che sarà svolta alternatamente dai vari docenti
6.9. Le strutture e gli spazi
Nel complesso le strutture scolastiche sono le seguenti:
Ufficio DS, Ufficio DSGA, Ufficio personale, Ufficio Affari Generali, Ufficio didattica
1 Laboratori di computer grafica (emac)
4 Laboratorio di informatica
1 Laboratorio di fotografia
2 Laboratorio di cucina
1 Laboratorio di pasticceria
2 Laboratorio di sala
2 Laboratori di accoglienza turistica
3 Bar didattico
1 Biblioteca
2 Palestre coperte
2 Aula Magna di cui 1 attrezzata per conferenze/proiezione
2 Aula Multimediale (Lim)
2 Aule professori
7 Criteri di Formazione Classi
A seguito della delibera del Consiglio d’Istituto i criteri da adottare qualora risultasse impossibile formare un
numero di classi prime pari a quello risultante dalle indicazioni di organico, si adottino i seguenti criteri di
accettazione delle domande da applicare nell’ordine:
1. studenti con disabilità fisiche o psicofisiche certificate ASL;
2. studenti con fratelli/sorelle frequentanti la sede richiesta;
3. studenti residenti nel comune di ubicazione dell’Istituto;
4. studenti residenti nei comuni confinanti viciniori.
Per quanto riguarda le iscrizioni corso d’anno:

alunni residenti o che assumono la residenza in corso d’anno;

casi particolari presentati dai Dirigenti delle scuole sul territorio.
Per le iscrizioni tardive varrà l’ordine cronologico di presentazione della domanda d’iscrizione.
44
8 Verifica e valutazione del POF
La valutazione dell’efficacia e dell’efficienza dell’azione didattica e organizzativa, viene effettuata tramite
questionario sul servizio erogato e con questionari specifici relativi alle singole iniziative, nell’ambito del
Progetto Qualità.
45