Carlino - Comunità Montana del Frignano

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Carlino - Comunità Montana del Frignano
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GIOVEDÌ 8 AGOSTO 2013
RIOLUNATO SEDUTA DI STUDIO SULL’EMIGRAZIONE
APPENNINO
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SI TERRÀ oggi alle 16.30 una seduta di studio dell’accademia
Scoltenna nella chiesa dell’emigrante a Groppo di Riolunato. Il tema:
‘L’Emilia nel cuore dell’Europa’, con la partecipazione di Silvia
Bartolini, presidente Consulta emiliano-romagnoli nel mondo.
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Noi fedeli inascoltati
Siamo cresciuti con lui
E’ il punto di riferimento della comunità
BARBARA PIERACCI
GIANLUCA CASINI E GIANMARCO REGGIANI
UN GRUPPO DI PARROCCHIANI ‘STORICI’
«La Curia ha preso una
decisione contraria alla
volontà di noi parrocchiani,
non mi sembra giusto»
«Don Luca e’ uno di noi, siamo cresciuti con lui. Ci ha
portato in gita, in piscina... Se avevamo bisogno di parlare,
di confidarci, c’era sempre. Insomma, non devono mandarlo
via dalla nostra parrocchia»
L’intera comunità, dai più giovani agli anziani, gravita
attorno al parroco e le opere buone che ha compiuto non si
contano, dal gemellaggio con una città francese alla Via
Crucis vivente. E’ davvero insostituibile
«Il vescovo ci ripensi, don Luca non si tocca»
Frassinoro, levata di scudi dei parrocchiani contro il trasferimento del sacerdote
riuscirebbe a fare come lui», dichiara Giovanni Guidi. «È un sostegno per giovani e anziani – dice Barbara Pieracci –. Non è giusto che sia trasferito contro la sua
volontà. Il vescovo ha preso una
decisione contro il pensiero di
noi parrocchiani».
— FRASSINORO —
«IL NOSTRO parroco è il punto
di riferimento di giovani e anziani. Ha fatto rinascere chiese e tradizioni dimenticate da secoli – dice Brunetta Cervetti -. Non accettiamo il suo trasferimento». Si sono
dati appuntamento ieri davanti alla canonica, i parrocchiani di
Frassinoro, Piandelagotti, Riccovolto, Sassatella e Lago (le 5 parrocchie di don Pazzaglia), per far
sentire ancora una volta la loro voce contro il trasferimento di don
Luca Pazzaglia (nella foto a lato)
a Bastiglia, deciso dall’arcivescovo e in programma, pare, per ottobre.
LA ‘BATTAGLIA’, che ha raccolto 500 firme in pochissimi giorni, è appena iniziata. «Nessuno ci
ha dato una spiegazione chiara
sul motivo del suo trasferimento
– dice Giuseppe Fontana –. Mi auguro che don Pazzaglia disobbedisca e rimanga vicino alla sua gente. Ha restaurato tutte le chiese e i
campanili, ed è vicino a chiunque
abbia bisogno, indistintamente».
L’elenco delle opere buone svolte
dal parroco in 20 anni sembra dav-
vero infinito. E i parrocchiani
non si stancano di ribadirlo. «Ha
fatto uscire Frassinoro dal silenzio – racconta una parrocchiana –
facendolo conoscere a livello nazionale. Ha favorito il gemellaggio con un comune francese e ha
promosso la Via Crucis Vivente».
«Ha pubblicato libri sulla storia
ecclesiastica locale, aiutandoci a
conoscere la nostra memoria storica – ricorda Flavio Biondini -. Non
ha mai fatto mancare un servizio
in nessuna delle sue parrocchie,
garantendo messe e benedizioni
nelle case», sfidando neve, gelo e
le strade dissestate di montagna:
«Non credo che un altro parroco
«DON LUCA è arrivato in punta
di piedi e ci ha capiti – dichiara
Ermido Medici -. Mi auguro che
sua eccellenza torni sui suoi passi». «Qui ci sono molti anziani, e
don Luca ha saputo avvicinarci»
sono le parole di Antonio Balducchi. «Ha saputo unire paesi storicamente rivali. E oggi siamo qui a
combattere insieme per salvare
quello che abbiamo», dice Stefania Manattini di Piandelagotti,
parrocchia dove «don Luca ha costruito palestre, campi sportivi, piscine», punto di riferimento per i
giovani, che oggi scendono in
campo per difenderlo. Gianmarco
Reggiani e Gianluca Casini, di 23 e
24 anni, dicono: «Siamo cresciuti
con lui, è uno di noi. Ci ha portati
in gita, in piscina, se avevamo bisogno di parlare c’era. Non devono mandarlo via».
Milena Vanoni
FRASSINORO DURA REPLICA ALLE ILLAZIONI
Il sindaco: «Mai caldeggiato
lo spostamento del parroco»
— FRASSINORO —
«L’AMMINISTRAZIONE comunale si guarda bene
dall’intervenire su argomenti e decisioni di carattere
esclusivamente ecclesiastico». Il sindaco di Frassinoro,
Gianni Fontana, risponde alle accuse di un cittadino, che
peraltro è rimasto anonimo, che ha riferito al Resto del
Carlino di ieri che ‘qualcuno all’interno dell’amministrazione
comunale’ starebbe appoggiando il trasferimento di don
Luca Pazzaglia da Frassinoro a Bastiglia.
«Questi temi sono, come è ovvio, esclusivamente di
competenza degli organi della Chiesa che, ne sono sicuro,
sapranno decidere per il meglio – replica Fontana -. Come
sindaco non posso fare altro che sottolineare l’ottimo
rapporto con l’attuale parroco con il quale, in questi anni,
abbiamo sempre collaborato in modo serio, corretto e
nell’interesse degli abitanti di Frassinoro»
«Le maldicenze e le velate accuse che sostengono che il
possibile trasferimento sia candeggiato o da me o
dall’amministrazione comunale di Frassinoro – continua il
primo cittadino - oltre che del tutto false sono oltremodo
calunniose».
m.v.
PRIMI BILANCI STAGIONALI CRISI ECONOMICA E MALTEMPO HANNO PENALIZZATO UN PO’ TUTTE LE LOCALITA’ MONTANE
Licom e albergatori: «In giugno e in luglio turismo a picco»
TURISMO a picco in Appennino. Secondo i primi dati dell’associazione di categoria Licom il calo è evidente in tutte
le località di soggiorno, anche se alcune
sembrano più colpite di altre. Giugno e
luglio scorsi, complici anche le basse temperature e il maltempo, non hanno visto
le presenze sperate, e il turismo registrato, a causa della crisi, è sempre più quello
di prossimità e dei weekend.
neano Pier Paolo Guerri della pensione
Guerri di Pievepelago e Gian Matteo Baisi dell’hotel Firenze di Fanano – è che ormai la stagione è ridotta, si lavora prevalentemente ad agosto e i margini di guadagno sono sempre più ridotti. Il calo delle presenze coincide con un costante aumento dei costi di gestione, del prezzo
delle materie prime e della pressione fiscale».
«IL DATO costante e comune – sottoli-
«ANCHE la forza trainante, il turismo
sportivo – dice Gianluca Biolchini della
Locanda Zita di Sestola – quest’anno ha
visto una diminuzione».
«È ASSOLUTAMENTE necessaria
una promozione della montagna attraverso una sua valorizzazione, dell’ambiente
e della ricettività che necessità di più qualità e servizi - conclude Licom -. L’Appennino rimane una meta a bassa spesa
ricca di attività, cultura in un ambiente
naturale di grande valore».
Un gruppo di turisti durante un’escursione sui
nostri monti