carlino - Unione dei Comuni del Frignano

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SABATO 10 AGOSTO 2013
APPENNINO
RIOLUNATO BIMBO CADE, SOCCORSO CON L’ELICOTTERO
IERI in piazza del Trebbo un bambino di 8 anni è caduto mentre stava
giocando, e ha battuto la testa. Ha riportato da subito i segni evidenti di un
trauma cranico. È stato soccorso dai volontari dell’A.v.s.a. di Riolunato, e
trasportato con l’elisoccorso all’ospedale di Baggiovara per accertamenti.
FRASSINORO LA LINEA DELLA CURIA DOPO LE NUMEROSE PROTESTE SUL CASO PAZZAGLIA
ZOCCA IL PROGETTO
«Il trasferimento di don Luca si farà,
la decisione del vescovo è presa»
Monteombraro
Così rinasce
l’antica chiesa
del 1100
«Gualtieri salta fuori ogni volta
che vicende tristi e disgrazie coinvolgono il nostro paese — precisa
—. Non perde mai occasione per
tornare a evidenziare fatti che
hanno fatto soffrire le persone
che li hanno subiti». Il riferimento è alle polemiche risalenti a una
decina di anni fa che coinvolsero
don Pazzaglia e le sue presunte
minacce di querele ad alcuni cittadini, che divisero il paese in due
opposte fazioni: i sostenitori e gli
oppositori. «Tutte le volte che
Gualtieri si presenta in paese, tre
volte all’anno, scatena polemiche.
Ora c’è la vicenda del parroco, e si
allea con gente che guarda caso
non vuole fare i propri nomi. Ma
perché tanta reticenza? Che si tratti forse di un’esigua minoranza di
oppositori al don?».
— FRASSINORO —
LA VICENDA del parroco di
Frassinoro ha letteralmente acceso gli animi del piccolo paese di
montagna. Non bastava, infatti, la
notizia del trasferimento di don
Luca Pazzaglia a Bastiglia, decisa
dall’arcivescovo e prevista tra settembre e ottobre, a mettere sul piede di guerra i parrocchiani di
Frassinoro, Piandelagotti, Riccovolto, Sassatella e Lago, le cinque
parrocchie rette da don Pazzaglia,
che in pochi giorni hanno messo
insieme 500 firme per dire ‘no’
all’allontanamento del loro pastore. Ad animare la discussione ha
contribuito anche l’intervento di
un cittadino, Angelo Gualtieri, apparso ieri sul nostro giornale, sce-
LE OPINIONI DEI CITTADINI
Continua lo scontro
tra favorevoli e contrari
allo spostamento del don
so in campo contro don Pazzaglia.
Nella foto grande a sinistra, don Luca Pazzaglia, destinato a Bastiglia
Accando, destra, la canonica di Frassinoro, sotto Stefania Manattini
TRA CHI SOSTIENE il parroco a spada tratta, e chi non vede
l’ora che sia trasferito, intanto
sembra che la posizione della curia in merito sia irrevocabile. Interpellata telefonicamente, questa
la linea che esce in merito alla vicenda. «Le diverse posizioni assunte dai cittadini di Frassinoro
in questi giorni non condizionano assolutamente i movimenti
dei sacerdoti – è la politica ecclesiastica —. Il vescovo ha preso
una decisione circa il trasferimento di don Pazzaglia a Bastiglia, e
la porterà avanti. Sarà trasferito a
Bastiglia dopo la sagra paesana,
quindi dopo la metà di settembre». Mentre Modena continua,
quindi, per la sua strada, in montagna si anima la discussione pro
e contro don Pazzaglia.
A RISPONDERE alle critiche al
parroco di Gualtieri è intervenuta
Stefania Manattini, residente nella frazione di Piandelagotti, tra le
più battagliere sostenitrici di don
Luca. «Certa gente torna solo per
fare del male al proprio paese» replica decisa ad Angelo Gualtieri,
che vive e lavora a Sassuolo, ma
che a Piandelagotti, suo paese
d’origine, torna periodicamente.
QUANTO ALLE LITI risalenti
al 2003, dice: «Alcune delle diatribe citate da Gualtieri trovano riscontro nella realtà, ma proprio
l’averle superate delinea il gran lavoro fatto dal parroco, non certo
da Gualtieri,non presente nella realtà paesana. Le grandi persone si
vedono quando superano le diatribe e non quando le alimentano.
Se l’unico problema di Gualtieri è
quello di essere seppellito da un altro parroco, ci impegneremo tutti
ad assecondarlo, sollevando don
Luca dall’officiare la cerimonia.
Ma chi lo vorrà accanto al cimitero?». Poi conclude: «Intanto ribadiamo che don Luca non si tocca».
Milena Vanoni
PAVULLO DOMANI ALL’AUDITORIUM
ZOCCA ROLANDO BALUGANI, STORICO E SCRITTORE
‘Una famiglia per il cielo’,
la festa di Santa Chiara
«Bossoli davanti a casa,
non mi faccio intimidire»
— PAVULLO —
FESTA della patrona Santa
Chiara domani al Centro
servizi per la terza età
‘Francesco e Chiara’ a
Pavullo.
Alle 15,30 all’Auditorium
‘Giovanni Paolo II’, sarà
solennemente celebrata con
il musical ‘Una famiglia per
il cielo’, ispirato ai coniugi
Servi di Dio Sergio e
Domenica Bernardini, per i
quali è in corso la causa di
beatificazione.
Ideato da Marika Teresa
Montorsi e da Filippo Barbi,
«trasmette un messaggio
chiaro e forte: un esempio di
vita da imitare. Gli autori e
protagonisti — è stato scritto
— con l’aiuto di varie
famiglie, di strumentisti e di
giovani cantori mettono
bene in evidenza i tratti
spirituali di Sergio e
Domenica e della loro bella
e numerosa famiglia che
riassume in sé la ricchezza
della Chiesa e la varietà
delle vocazioni in particolare
quella matrimoniale e quella
religiosa».
w. b.
— ZOCCA —
«NON HO PAURA e non mi faccio intimidire». Il modenese
Rolando Balugani risponde a muso duro all’intimidazione ricevuta
con quattro bossoli abbandonati davanti al cancello della sua casa
a Montombraro di Zocca dove sta trascorrendo un periodo di
vacanza con la famiglia. Lui stesso, la mattina del 31 luglio scorso,
ha visto per terra i quattro bossoli, distanti circa mezzo metro l’uno
dall’altro. Sono di una pistola calibro 3.80 di marca ‘Fiocchi’, già
esplosi. Ha presentato una denuncia querela contro ignoti alla
Procura della repubblica. Rolando Balugani, molto conosciuto non
solo nel modenese, è un ex commissario di polizia, uno storico che
da anni si occupa del fascismo e dell’antifascismo, autore di libri
sul periodo della Resistenza che hanno portato alla luce fatti e
nomi legati a stragi nazifasciste. È anche pubblico ministero
presso il giudice di Pace. In passato si è occupato anche di un
terrorista legato alla strage di Bologna, che è stato oggetto di
recenti indagini a Palermo, nell’ambito dell’inchiesta stato –
mafia.
LA CHIESA Vecchia, o
Chiesa di sotto, la più
antica costruzione di
Monteombraro di Zocca,
sta per essere riportata agli
antichi splendori dopo il
degrado subito, secolo
dopo secolo, a partire dalla
fine del ‘500. L’edificio,
che risale al 1100, è di
proprietà della parrocchia
del Santissimo Salvatore,
la cosiddetta Chiesa
Nuova, eretta nel 1619. Ed
è stata proprio la
parrocchia, nella persona
del canonico don Anselmo
Manni, 86 primavere, che
ha incaricato l’architetto
Fabio Massimo Pozzi, di
nota esperienza nel campo
dei recuperi e dei restauri
in città e in provincia, di
realizzare il progetto della
chiesa situtata lungo le
pendici del monte, sulla
cui sommità sorgeva un
tempo il castello che la
inglobava. La circostanza
può far supporre che
l’edificio religioso ne
costituisse la cappella. Il
progetto è stato approvato
dalla Soprintendenza.
Unitamente alla Chiesa
vecchia dovrebbe essere
restaurata anche una sala
delle adiacenti opere
parrocchiali, la ‘Sala Don
Bosco’, al fine di realizzare
un piccolo Museo
diocesano. Il progetto di
restauro verrà presentato
in una mostra nell’oratorio
del Collegio San Carlo, che
ospitava un liceo classico
fin dall’unità d’Italia, oggi
purtroppo dismesso. La
mostra sarà aperta al
pubblico il 17 e il 18
agosto, in occasione della
sagra dedicata a San Luigi
Gonzaga., che avrà il suo
momento culminante nella
solenne processione.
Nella foto: ecco come sarà
la Chiesa Vecchia, dopo i
restauri dell’architetto
Pozzi.
Roberto G. Rolando
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