carlino - Unione dei Comuni del Frignano
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17 SABATO 10 AGOSTO 2013 APPENNINO RIOLUNATO BIMBO CADE, SOCCORSO CON L’ELICOTTERO IERI in piazza del Trebbo un bambino di 8 anni è caduto mentre stava giocando, e ha battuto la testa. Ha riportato da subito i segni evidenti di un trauma cranico. È stato soccorso dai volontari dell’A.v.s.a. di Riolunato, e trasportato con l’elisoccorso all’ospedale di Baggiovara per accertamenti. FRASSINORO LA LINEA DELLA CURIA DOPO LE NUMEROSE PROTESTE SUL CASO PAZZAGLIA ZOCCA IL PROGETTO «Il trasferimento di don Luca si farà, la decisione del vescovo è presa» Monteombraro Così rinasce l’antica chiesa del 1100 «Gualtieri salta fuori ogni volta che vicende tristi e disgrazie coinvolgono il nostro paese — precisa —. Non perde mai occasione per tornare a evidenziare fatti che hanno fatto soffrire le persone che li hanno subiti». Il riferimento è alle polemiche risalenti a una decina di anni fa che coinvolsero don Pazzaglia e le sue presunte minacce di querele ad alcuni cittadini, che divisero il paese in due opposte fazioni: i sostenitori e gli oppositori. «Tutte le volte che Gualtieri si presenta in paese, tre volte all’anno, scatena polemiche. Ora c’è la vicenda del parroco, e si allea con gente che guarda caso non vuole fare i propri nomi. Ma perché tanta reticenza? Che si tratti forse di un’esigua minoranza di oppositori al don?». — FRASSINORO — LA VICENDA del parroco di Frassinoro ha letteralmente acceso gli animi del piccolo paese di montagna. Non bastava, infatti, la notizia del trasferimento di don Luca Pazzaglia a Bastiglia, decisa dall’arcivescovo e prevista tra settembre e ottobre, a mettere sul piede di guerra i parrocchiani di Frassinoro, Piandelagotti, Riccovolto, Sassatella e Lago, le cinque parrocchie rette da don Pazzaglia, che in pochi giorni hanno messo insieme 500 firme per dire ‘no’ all’allontanamento del loro pastore. Ad animare la discussione ha contribuito anche l’intervento di un cittadino, Angelo Gualtieri, apparso ieri sul nostro giornale, sce- LE OPINIONI DEI CITTADINI Continua lo scontro tra favorevoli e contrari allo spostamento del don so in campo contro don Pazzaglia. Nella foto grande a sinistra, don Luca Pazzaglia, destinato a Bastiglia Accando, destra, la canonica di Frassinoro, sotto Stefania Manattini TRA CHI SOSTIENE il parroco a spada tratta, e chi non vede l’ora che sia trasferito, intanto sembra che la posizione della curia in merito sia irrevocabile. Interpellata telefonicamente, questa la linea che esce in merito alla vicenda. «Le diverse posizioni assunte dai cittadini di Frassinoro in questi giorni non condizionano assolutamente i movimenti dei sacerdoti – è la politica ecclesiastica —. Il vescovo ha preso una decisione circa il trasferimento di don Pazzaglia a Bastiglia, e la porterà avanti. Sarà trasferito a Bastiglia dopo la sagra paesana, quindi dopo la metà di settembre». Mentre Modena continua, quindi, per la sua strada, in montagna si anima la discussione pro e contro don Pazzaglia. A RISPONDERE alle critiche al parroco di Gualtieri è intervenuta Stefania Manattini, residente nella frazione di Piandelagotti, tra le più battagliere sostenitrici di don Luca. «Certa gente torna solo per fare del male al proprio paese» replica decisa ad Angelo Gualtieri, che vive e lavora a Sassuolo, ma che a Piandelagotti, suo paese d’origine, torna periodicamente. QUANTO ALLE LITI risalenti al 2003, dice: «Alcune delle diatribe citate da Gualtieri trovano riscontro nella realtà, ma proprio l’averle superate delinea il gran lavoro fatto dal parroco, non certo da Gualtieri,non presente nella realtà paesana. Le grandi persone si vedono quando superano le diatribe e non quando le alimentano. Se l’unico problema di Gualtieri è quello di essere seppellito da un altro parroco, ci impegneremo tutti ad assecondarlo, sollevando don Luca dall’officiare la cerimonia. Ma chi lo vorrà accanto al cimitero?». Poi conclude: «Intanto ribadiamo che don Luca non si tocca». Milena Vanoni PAVULLO DOMANI ALL’AUDITORIUM ZOCCA ROLANDO BALUGANI, STORICO E SCRITTORE ‘Una famiglia per il cielo’, la festa di Santa Chiara «Bossoli davanti a casa, non mi faccio intimidire» — PAVULLO — FESTA della patrona Santa Chiara domani al Centro servizi per la terza età ‘Francesco e Chiara’ a Pavullo. Alle 15,30 all’Auditorium ‘Giovanni Paolo II’, sarà solennemente celebrata con il musical ‘Una famiglia per il cielo’, ispirato ai coniugi Servi di Dio Sergio e Domenica Bernardini, per i quali è in corso la causa di beatificazione. Ideato da Marika Teresa Montorsi e da Filippo Barbi, «trasmette un messaggio chiaro e forte: un esempio di vita da imitare. Gli autori e protagonisti — è stato scritto — con l’aiuto di varie famiglie, di strumentisti e di giovani cantori mettono bene in evidenza i tratti spirituali di Sergio e Domenica e della loro bella e numerosa famiglia che riassume in sé la ricchezza della Chiesa e la varietà delle vocazioni in particolare quella matrimoniale e quella religiosa». w. b. — ZOCCA — «NON HO PAURA e non mi faccio intimidire». Il modenese Rolando Balugani risponde a muso duro all’intimidazione ricevuta con quattro bossoli abbandonati davanti al cancello della sua casa a Montombraro di Zocca dove sta trascorrendo un periodo di vacanza con la famiglia. Lui stesso, la mattina del 31 luglio scorso, ha visto per terra i quattro bossoli, distanti circa mezzo metro l’uno dall’altro. Sono di una pistola calibro 3.80 di marca ‘Fiocchi’, già esplosi. Ha presentato una denuncia querela contro ignoti alla Procura della repubblica. Rolando Balugani, molto conosciuto non solo nel modenese, è un ex commissario di polizia, uno storico che da anni si occupa del fascismo e dell’antifascismo, autore di libri sul periodo della Resistenza che hanno portato alla luce fatti e nomi legati a stragi nazifasciste. È anche pubblico ministero presso il giudice di Pace. In passato si è occupato anche di un terrorista legato alla strage di Bologna, che è stato oggetto di recenti indagini a Palermo, nell’ambito dell’inchiesta stato – mafia. LA CHIESA Vecchia, o Chiesa di sotto, la più antica costruzione di Monteombraro di Zocca, sta per essere riportata agli antichi splendori dopo il degrado subito, secolo dopo secolo, a partire dalla fine del ‘500. L’edificio, che risale al 1100, è di proprietà della parrocchia del Santissimo Salvatore, la cosiddetta Chiesa Nuova, eretta nel 1619. Ed è stata proprio la parrocchia, nella persona del canonico don Anselmo Manni, 86 primavere, che ha incaricato l’architetto Fabio Massimo Pozzi, di nota esperienza nel campo dei recuperi e dei restauri in città e in provincia, di realizzare il progetto della chiesa situtata lungo le pendici del monte, sulla cui sommità sorgeva un tempo il castello che la inglobava. La circostanza può far supporre che l’edificio religioso ne costituisse la cappella. Il progetto è stato approvato dalla Soprintendenza. Unitamente alla Chiesa vecchia dovrebbe essere restaurata anche una sala delle adiacenti opere parrocchiali, la ‘Sala Don Bosco’, al fine di realizzare un piccolo Museo diocesano. Il progetto di restauro verrà presentato in una mostra nell’oratorio del Collegio San Carlo, che ospitava un liceo classico fin dall’unità d’Italia, oggi purtroppo dismesso. La mostra sarà aperta al pubblico il 17 e il 18 agosto, in occasione della sagra dedicata a San Luigi Gonzaga., che avrà il suo momento culminante nella solenne processione. Nella foto: ecco come sarà la Chiesa Vecchia, dopo i restauri dell’architetto Pozzi. Roberto G. Rolando ••