Notiziario del 15/12/2009
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Notiziario del 15/12/2009
PROGETTO LA STRADA DELLE BAMBINE DICEMBRE 2009 Il merito dell’amministrazione Lula è aver contribuito a ridurre il divario sociale L’ECONOMIA È POTENTE MA LA DISEGUAGLIANZA PIÙ FORTE Carissimi sostenitori, secondo le previsioni il Brasile crescerà del 5% nel 2010. Ma il merito più importante dell’amministrazione Lula è aver efficacemente contribuito a ridurre le disuguaglianze sociali in Brasile. Infatti, se nel 2002 il Paese risultava al 3° posto nella graduatoria dei Paesi con i più gravi problemi di disuguaglianza, oggi è sceso al 10°. Tale posizionamento, che non può essere considerato certamente motivo d’orgoglio, costituisce comunque un passo importante per questa nazione dove sono ancora pochi i brasiliani nelle condizioni di immaginare un futuro libero e sereno. Potremmo cominciare a festeggiare solo quando vedremo i primi frutti della riforma agraria, visto che questo settore sarebbe in grado di assorbire la maggior parte della forza lavoro diminuendo così i problemi di disoccupazione e di sovraffollamento delle città, dove il fenomeno della “favelizzazione” è in continua crescita. ProgettoMondo Mlal continua a essere presente a Rio con il Programma La Strada delle Bambine, cofinanziato dal Ministero degli Affari Esteri e giunto già al suo primo anno di attività con importanti risultati raggiunti nel campo educativo dove il Programma ha cercato di favorire la continuità e la collaborazione tra le organizzazioni attive nel mondo della scuola. A questo scopo, sono state anche create partnership rilevanti, a partire da quelle con le Segreterie di Educazione fino alla collaborazione con le scuole municipali e statali del territorio e la Segreteria Municipale, attraverso i programmi Projovem. Da ultimo, il Progetto, ha raggiunto risultati importanti anche nelle iniziative a favore del reinserimento scolastico, della formazione professionale, dell’educazione alla salute e della cittadinanza delle bambine e ragazze in condizioni di marginalità e a rischio. Infine, a Recife va avanti con il consueto entusiasmo il nostro Progetto Casa Melotto, anch’esso finanziato dal nostro Ministero e sostenuto dalla Pia Società Don Mazza di Verona. Il programma sta affrontando il suo secondo anno di attività e, anche in questo caso i risultati sono incoraggianti, soprattutto nell’ambito della formazione scolastica e professionale dei ragazzi. Silvia Ayon Programmi Cono Sud ProgettoMondo Mlal Il progetto procede a pieno ritmo con i primi corsi per prevenzione, riconoscimento e gestione dei casi di sfruttamento sessuale DALLA PARTE DELLE VITTIME CON LA FORMAZIONE E L’AIUTO LEGALE Il progetto La Strada Delle Bambine procede a pieno ritmo con la realizzazione dei primi corsi di formazione per la prevenzione, il riconoscimento e la gestione dei casi di sfruttamento sessuale nei municipi di Rio de Janeiro e Duque di Caxias, nell’area metropolitana della Grande Rio. Nel municipio di Duque de Caxias gli sforzi dell’equipe si sono concentrati innanzitutto nell’iniziativa politica e di consolidamento della partnership con altri enti o realtà che risultano fondamentali nel contesto di intervento, ovvero le Segreterie di Educazione, le scuole municipali e statali del territorio e la Segreteria Municipale di Assistenza Sociale di Duque de Caxias. Un lavoro fatto attraverso i programmi statali Projovem, investendo perciò nella formazione degli insegnanti come promotori della difesa dei diritti di bambini, adolescenti e giovani. In questa prima fase, il corso era rivolto a 35 insegnanti della rete del Programma Projovem, e ha impegnato i partecipanti in 7 distinti incontri su tematiche quali la diversità sessuale, lo sfruttamento sessuale e il traffico di persone, e infine su una riflessione sul ruolo dei giovani come veicoli per la diffusione di informazioni. A Rio de Janeiro, sempre nell’ambito della formazione, l’equipe ha poi promosso un corso per professionisti dell’area sanitaria, principalmente rivolto agli infermieri. Anche in questo caso, sono stati sviluppati temi connessi con lo sfruttamento sessuale, la prevenzione del traffico di persone, la diversità sessuale, la promozione della salute, l’assistenza in casi di violenza e la conoscenza del sistema di protezione legale. L’obiettivo di questi corsi è poi sempre uno: alternare la formazione teorica a quella sugli interventi pratici, che poi, se elaborati dagli stessi partecipanti al corso, potranno essere replicati nelle comunità e nelle strutture sanitarie pubbliche. Il terzo corso proposto ha invece visto il coinvolgimento diretto di un gruppo di 15 giovani donne, provenienti dalle zone periferiche della città di Rio de Janeiro e della Baxiada Fluminense, il cui profilo rispecchia una situazione di vulnerabilità economica e sociale dovuta a mancanza di opportunità formative professionali. Con queste giovani si è lavorato per rafforzare l’autostima e superare alcuni aspetti che accrescono la loro vulnerabilità. Parallelamente è stato creato un servizio di accompagnamento per l’inserimento e la partecipazione ai programmi pubblici di formazione professionale e di inserimento lavorativo. Mentre, l’equipe é stata impegnata nella ricerca di contatti con le agenzie formative riuscendo a individuare diverse opportunità di inserimento in corsi professionalizzanti, principalmente nell’area del turismo considerata di sicuro sviluppo visto che il Brasile ospiterà i Mondiali di Calcio del 2014 e le Olimpiadi del 2016. Ma quella della formazione non é l’unica area di intervento del Progetto. A partire dalle mappature realizzate nei primi mesi, sono infatti state scelte le diverse altre aree di intervento sui temi della prevenzione dello sfruttamento sessuale, del traffico umano e delle malattie sessualmente trasmissibili. Un lavoro che occupa gli educatori di strada, coinvolgendo ogni notte circa 50 professionisti del sesso, tutti tra i 17 e 30 anni di età. Infine, va sottolineato l’impegno investito dal Progetto anche nell’azione di lobbing a livello istituzionale e giuridico. Tutte iniziative portate avanti dal nostro partner Progetto Trama. In questo senso siamo già riusciti ad offrire l’assistenza legale in tre casi, esemplari nella loro drammaticità, di sfruttamento sessuale, traffico di persona e prostituzione. Il primo caso ha come vittima una giovane portata in Danimarca e lì obbligata a prostituirsi. Rientrata in Brasile, Progetto Trama ne sta accompagnando il reinserimento sociale. Il secondo caso riguarda il sostegno in un’azione penale contro tre stranieri, due cittadini olandesi e uno canadese, accusati di pedofilia e di sfruttamento sessuale ai danni di giovani adolescenti brasiliane, adescate tramite internet. I tre uomini sono riusciti a fuggire con l’aiuto delle rispettive ambasciate e ora Trama, oltre a rappresentare le ragazze durante il processo, ha avviato una causa contro la sede diplomatica olandese che li ha favoriti nella fuga. Il terzo caso riguarda, invece, una causa civile pubblica seguita a una controversa retata antiprostituzione della polizia a Copacabana, in cui si può configurare la violazione dei diritti umani, tra cui quello alla privacy. Il nostro lavoro non è contro o a favore della prostituzione, ma si muove nel solco del rispetto delle persone e dei loro diritti, pensando ad alternative diverse da azioni repressive che non affrontano realmente il problema. Enrica Carnevali capoprogetto La Strada delle Bambine L ’ I N I Z I A T I VA ProJovem, Programma Nazionale di Inclusione LO STATO A SOSTEGNO DEI GIOVANI In Brasile il 24% della popolazione totale è costituita da giovani tra 15 e 24 anni, la maggior parte dei quali entra nel mondo del lavoro prematuramente, più per la necessità di contribuire al reddito familiare che per la conclusione di un percorso scolastico. Spesso quindi il lavoro si traduce in impieghi di bassa qualità o nell’ambito del mercato informale. Le ragazze in particolare denunciano di subire discriminazioni durante la ricerca del lavoro e di ricevere proposte di occupazioni senza le adeguate garanzie contrattuali. Questo scenario ha portato il governo brasiliano a costruire un Piano Nazionale di Politiche della Gioventù. Così, dal 2005, la Segreteria Nazionale della Gioventù coordina i programmi portati avanti dai diversi ministeri, in particolare il Programma Nazionale di Inclusione dei Giovani (ProJovem). Rivolto ai giovani dai 15 ai 29 anni, il Programma prevede un corso di 18 mesi per aumentare il livello di istruzione dei giovani e portarli a concludere l’ensino fundamental (la scuola media italiana), e altri corsi di qualificazione professionale e di iniziative sociali utili a rafforzare la partecipazione giovanile e rispondere soprattutto alla loro difficoltà di orientamento nel mondo del lavoro, anche a causa del difficile accesso a informazioni chiare e coerenti. Secondo la relazione di valutazione del ProJovem, e divulgata nell’aprile 2009, le adesioni all’apertura delle iscrizioni sono state 213 mila in tutto il paese. Tra gli immatricolati, e coloro che poi hanno concluso il Programma, si rileva la maggior presenza di ragazze (56,4% e 59%) e di neri (circa 75%). In generale, la prevalenza di impieghi a basso salario e un’alta precarietà hanno confermato l’insufficienza di opportunità di inserimento sociale dei giovani anche dopo la partecipazione al ProJovem. Aspetti che indicano con chiarezza le difficoltà che il Programma dovrà affrontare. Ilaria Bessone casco bianco ProgettoMondo Mlal a Rio primo piano IO, TRA GLI OPERATORI DI STRADA CHE OFFRONO PREVENZIONE E UN SORRISO È un mercoledì di fine luglio, quindi a Rio de Janeiro è pieno inverno. La pioggia che è continuata a cadere fino a poche ore fa, ha abbassato la temperatura. Scelgo la giacca più pesante che ho a disposizione. Ricordando i consigli di Vanderley, operatore di strada di Progetto Trama, indosso scarpe comode per camminare: il programma della serata è infatti quantomeno insolito. Ci incontriamo nel centro della città, la figura alta e il passo lento di Vanderley sono inconfondibili. Destinazione Barra da Tijuca, quartiere conosciuto per l’alto numero di prostitute e travestiti che di notte affluiscono ovunque. Il taxi ci lascia vicino ad una fermata dell’autobus dove il mio accompagnatore è solito iniziare il suo lavoro: Vanderley distribuisce a ragazze, travestiti e transessuali, preservativi e volantini informativi sulle malattie sessualmente trasmissibili e sul rischio di cadere vittima della tratta di persone. Ha un approccio scherzoso e si intuisce quanto ami il suo lavoro e quanto lo ritenga utile. Conosce tutti i protagonisti della notte, compresi taxisti, parcheggiatori, camerieri perché anche loro sono preziosi per il suo lavoro! A causa del freddo, i clienti stasera sono pochi. Così, molte ragazze trovano il tempo e la voglia di chiacchierare con me: mi chiedono dell’Italia, raccontano delle loro famiglie, delle loro preoccupa- zioni quotidiane. Tutte sognano l’Europa per potere guadagnare di più o solo per conoscere Paesi di cui sentono tanto parlare. Con noi c’è anche Sara, della Lega Italiana per la Lotta contro l’Aids, sezione di Piacenza. I due operatori si scambiano opinioni ed esperienze sulla situazione delle professioniste del sesso nelle strade delle due città, e sulla differenza del loro approccio al contesto. Sara incontra ogni notte gruppi di diverse nazionalità: le nigeriane, sfruttate da donne connazionali, le donne dell’est, truffate da uomini dalle false promesse, e infine le transessuali brasiliane, sfruttate da trans connazionali. Al contrario, a Rio, le professioniste del sesso pagano una sorta di tassa alla “responsabile del territorio”, cui però, secondo Vanderley, non sono vincolate in altri modi. La rete di Sara ha a disposizione un furgone per muoversi nella notte, Vanderley invece può contare solo sulle sue lunghe gambe, e difficilmente può permettersi un taxi per raggiungere le aree più lontane. Rientrando, attraversiamo zone di prostituzione, più a ridosso del centro della città, e decisamente più degradate. Qui, mi spiega Vanderley, non arriva nessun operatore. Ilaria Bessone casco bianco ProgettoMondo Mlal a Rio B R E V I •STAFFETA TRA CASCHI BIANCHI. Lo scorso mese di ottobre è rientrata in Italia Ilaria Bessone, 26 anni di Torino, che per un anno ha svolto il servizio civile con la nostra Organizzazione a Rio de Janeiro, lavorando nell’equipe del Programma La Strada delle bambine. Il suo ruolo non è stato semplice, anche perché tanti piccoli fattori previsti e imprevisti, spesso fisiologici in Programmi di sviluppo di questo tipo, hanno di fatto rallentato e reso più difficile il suo lavoro. Ringraziamo perciò a nome di tutto ProgettoMondo ancora di più Ilaria per la sua serietà e passione e le auguriamo tante altre soddisfazioni! A Sarah Reggianini, di 26 anni, di Bologna, da novembre nuovo operatore in servizio civile internazionale nello stesso progetto, e che appunto ha dato il cambio pochi giorni fa ad Ilaria, facciamo invece un grosso in bocca al lupo per l’esperienza appena cominciata • DOLCE ATTESA IN CASA MLAL. Altra grande notizia, che sta coinvolgendo emotivamente la nostra equipe a Rio, è la dolce attesa della capoprogetto Enrica Carnevali che si prepara all’arrivo di Tiago, atteso per gennaio. Alla nostra amica, tanti auguri di felicità! viale Palladio 16, 37138 Verona, tel. 045 8102105, e-mail: [email protected], www.progettomondomlal.org Versamenti (intestati a ProgettoMondo Mlal): c/c postale 12808374 c/c bancario, Banca Popolare Etica (IBAN IT 66 G 05018 12101 000000512855), causale “La strada delle bambine”