Rotterdam Contemporanea

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Rotterdam Contemporanea
Rotterdam Contemporanea
Il comune di Rotterdam ha previsto per l’estate un nutrito calendario di eventi volti a confermare
l’impegno delle istituzioni a fare della città un vivace punto di riferimento per l’arte contemporanea.
Città portuale olandese forse leggermente in ombra rispetto alla vicina Amsterdam, dimostra ottime
scelte curatoriali, artisti di innegabile qualità e progetti culturali che guardano al futuro con
ottimismo e novità di approccio. Siamo dunque partite per il nord e abbiamo avuto il piacere di
constatare quanto sia bello visitare un paese che ancora investe in cultura con fiducia ed entusiasmo.
A tirare le fila di gran parte degli eventi presentati è il museo Boijmans Van Beuningen che oltre alla
sezione storica, presenta il progetto Sensory Spaces occupato ora dall’artista americano Oscar
Tuazon, e uno spazio dedicato ai giovani artisti del territorio. La struttura (12.000 metri quadrati)
ospita una notevole collezione che va dal medioevo ai giorni nostri, con un’importanze sezione sul
design europeo nella quale spicca la presenza significativa dell’Atelier Van Lieshout. Importanti
anche le acquisizioni sul contemporaneo tra le quali il maxi “uovo pasquale” di Jeff Koons, Baroque
egg, le suggestive installazioni site specific di Pippilotti Rist e Yayoi Kusama, il famoso untitled di
Maurizio Cattelan, con l’effigie dell’artista che sbuca letteralmente dal pavimento per affacciarsi nel
piano storico della collezione, o A thing called gearbox di Urs Fischer.
Sarkis at Submarine
Wharf, 2012 – XXXL Painting, Ballads, Foto Ernst Moritz
Per la quarta estate consecutiva, il Museo collabora con l’Autorità Portuale di Rotterdam per
trasformare il Deposito Sottomarino in uno spazio espositivo. A seguito delle precedenti mostre
molto apprezzate di Joep van Lieshout, Elmgreen & Dragset e Sarkis, l’enorme struttura industriale
nel porto di Rotterdam si trasforma nel più grande spazio espositivo dei Paesi Bassi. Submarine
Wharf – XXXL Painting espone le opere dei pittori Klaas Kloosterboer (NL), Chris Martin (USA) e Jim
Shaw (USA), e sarà aperta al pubblico fino al 29 settembre. Una mostra dedicata alla pittura su larga
scala con i tre artisti chiamati ad esporre in modo eterogeneo le personali visioni, le peculiari
cosmogonie, occupando gli spazi immensi e industriali sulla riva del fiume. Gran Parte delle opere
sono state realizzate in loco e riflettono sul rapporto con lo stesso, sugli spazi “da riempire” e sugli
spazi altrettanto incommensurabili degli universi creativi. Del tutto rilevante l’apporto di Jim Shaw,
ospite anche dell’attuale Biennale di Venezia, che mette in scena di archetipi e mitologie
contemporanee, visioni e allucinazioni dal sapore surrealista, esoterico, psicotropico e folle.
Jim Shaw, Submarine
Wharf – XXXL Painting
Spostandoci invece nella zona più periferica della città, l’artista di Rotterdam Joep van Lieshout ha
inaugurato l’8 giugno la mostra AVL-Mundo, un nuovissimo spazio situato nell’area industriale. Per
tutta l’estate questa ex fabbrica – che comprende un ingresso di 2000 metri quadrati, silos e terreni
– ospita Territory, una collettiva con scultura, video e installazioni che riflette sul concetto di
“confine” e analizza vari aspetti della territorialità, da quello politico a quello mentale, sessuale,
culturale con artisti internazionali quali il francese Philippe Meste e la spagnola Itziar Okariz,
capaci di concept e poetiche di reale spessore e impatto.
Atelier Van Lieshout, Cow,
2012, Fiberglass
Lo spazio esterno dell’officina/galleria è disseminato inoltre di lavori dello stesso Van Lieshout,
alternati non solo alle opere della mostra, in alcuni casi ospitate in container per il trasporto delle
merci riadattati, ma anche l’atelier a celo aperto e il work in progress degli artisti ospitati di volta in
volta da AVL-Mundo. Di Van Lieshout le sculture che raccontano la vita dell’uomo posizionate
nell’orto biologico le cui raccolte sono destinate alle persone meno abbienti.
Martina Coletti/Cristina Trivellin