concorso 16 – 20
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concorso 16 – 20
Via Cattori 3 / C.P. 1239 | CH – 6500 Bellinzona tel. +4191 825 35 11 | fax +4191 825 41 01 [email protected] | www.castellinaria.ch 26. Castellinaria.Festival internazionale del cinema giovane Bellinzona 16 – 23 novembre 2013 CONCORSO 16 – 20 CINEMA FORUM, BELLINZONA ORE 8.30 Via Cattori 3 / C.P. 1239 | CH – 6500 Bellinzona tel. +4191 825 35 11 | fax +4191 825 41 01 [email protected] | www.castellinaria.ch NOVITÀ Il sito di Castellinaria.Festival internazionale del cinema giovane Bellinzona è stato completamente rinnovato. ISCRIZIONE DELLE CLASSI ALLE PROIEZIONI DEL FESTIVAL L’ iscrizione delle classi alle proiezioni del Festival si fa tramite un formulario online. Nell’area “scuole” si troverà la voce “iscrivi la tua classe” e per ogni film si compilerà il formulario online cliccando sul bottone “iscrivi la classe”. Verrà inviata una conferma da parte del Festival dell’avvenuta iscrizione. VALUTAZIONE DEI FILM Per ogni film è stata preparata una scheda di valutazione. La scheda è scaricabile dal sito del festival. L’ARTE DI QUENTIN BLAKE Dal 4 al 24 novembre 2013 è allestita, nella sala Patriziale del Municipio di Bellinzona, una mostra di illustrazioni di Quentin Blake, l’illustratore di tanti libri di Roald Dahl. Informazioni per gli orari di vista su: www.castellinaria.ch Via Cattori 3 / C.P. 1239 | CH – 6500 Bellinzona tel. +4191 825 35 11 | fax +4191 825 41 01 [email protected] | www.castellinaria.ch LUNEDÌ 18 NOVEMBRE – 8.30 | CINEMA FORUM LA MIA CLASSE Italia 2013 regia: Daniele Gaglianone sceneggiatura: Gino Clemente, Daniele Gaglianone fotografia: Gherardo Gossi montaggio: Enrico Giovannone interpreti: Valerio Mastrandrea, la classe (Bassirou Ballde, Mamon Bhuiyan, Gregorio Cabral, Jessica Canahuire Laura, Metin Celik, Pedro Savio De Andrade, Ahmet Gohtas, Benabdallha Oufa, Shadi Ramadan, Easther Sam Shujan Shahjalal, Lyudmyla Temchenk, Moussa Toure, Issa Tunkara, Nazim Uddin, Mahbobeh Vatankhah, Remzi Yucel) produzione: Axelotil Film, Kimerafilm, Relief [email protected] v.o. italiano, colore, 92' PRIMA INTERNAZIONALE Un attore impersona un maestro che dà lezioni a una classe di stranieri che mettono in scena se stessi. Sono extracomunitari che vogliono imparare l'italiano, per avere il permesso di soggiorno, per integrarsi, per vivere in Italia. Arrivano da diversi luoghi del mondo e ciascuno porta in classe il proprio universo. Ma durante le riprese accade un fatto per cui la realtà prende il sopravvento. Il regista dà lo "stop", ma l'intera troupe entra in campo: ora tutti diventano attori di un'unica vera storia, in un unico film di "vera finzione": La mia classe. Dichiarazione del regista “Quando Valerio Mastandrea mi ha detto guardandomi negli occhi: ‘Gaglia, nel film ci devi essere anche tu’, l’ho mandato a quel paese. Ma poi ho capito che aveva ragione, che non potevo dire ad un altro che cosa il regista del film doveva dire e fare, dovevo letteralmente metterci la faccia. Fare questo film è stata un’esperienza unica: tutti i giorni ripetevo sul set che stavamo rischiando grosso ma per qualcosa che ne valeva la pena, perché il film o funzionava od era inguardabile. Non c’erano vie di mezzo. Mi ha accompagnato e dato coraggio la riflessione di un poeta e scrittore russo del Novecento, Daniil Charms: le uniche poesie che vale la pena scrivere sono quelle con dei versi che se si prendono e si tirano contro una finestra il vetro si deve rompere.” Daniele Gaglianone Nato nel 1966 ad Ancona, vive a Torino dall'età di sei anni. Dopo essersi diplomato in ragioneria e aver tentato di studiare informatica, decide di frequentare il corso di Storia e critica del cinema tenuto da Gianni Rondolino all'Università di Torino, laureandosi in Lettere Moderne nel 1991. Dal 1989 al 2000 gira alcuni cortometraggi di fiction e documentari ma collabora anche con l'Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza dove si occupa in riprese, montaggi, interviste e raccolta dei materiali video dell'epoca. Nel 1998, è lo sceneggiatore e l'aiuto regista di Gianni Amelio in Così ridevano. Il lungometraggio di esordio alla regia è I nostri anni, ultimato nel 2000 e presentato l'anno successivo al Festival di Cannes nella sezione Quinzaine des Réalisateurs. Con stile scabro, flashback, fotografia in bianco e nero, Gaglianone racconta la vita di ex militanti della Resistenza italiana, fra fatica, dolore, commozione, fierezza italiana ormai persa. Il suo secondo film è Nemmeno il destino, presentato alla 61° Mostra del cinema di Venezia nelle Giornate degli autori. Il film ha ricevuto diversi premi (Premio Arca Cinema Giovani, Premio Lino Micchichè, il Tiger Award). Nel 2008, dopo aver diretto Alle soglie della sera (2005), si mette a lavoro con un altro documentario Rata nece biti! (La guerra non ci sarà), presentato al 61° Festival di Locarno e vincitore al Premio Speciale della Giuria al 26° Torino Film Festival, ma anche del David di Donatello per il miglior documentario. Segue La classe dei gialli (2009), Pietro (2010, in concorso a Locarno) e Ruggine, tratto dall'omonimo romanzo di Stefano Massaron. Via Cattori 3 / C.P. 1239 | CH – 6500 Bellinzona tel. +4191 825 35 11 | fax +4191 825 41 01 [email protected] | www.castellinaria.ch LUNEDÌ 18 NOVEMBRE – 8.30 | CINEMA FORUM DRAUSSEN IST SOMMER Germania/Svizzera 2012 regia: Friederike Jehn sceneggiatura: Lara Schützsack, Friederike Jehn fotografia: Sten Mende montaggio: Isabel Meier musica: Diego Baldenweg, Lionel Vincent Baldenweg, Nora Baldenweg, Philippe Graber interpreti: Maria Victoria Dragus, Nicolette Krebitz, Wolfram Koch, Joel Basman produzione: Zum Goldenen Lamm GmbH, C-Films AG, SWR – Südwestrundfunk, ARTE, Schweizer Radio und Fernsehen www.zum-goldenen-lamm.com, www.c-films.com v.o. tedesco/svizzero-tedesco, st. italiano, colore, 95' Un’estate straordinariamente calda. La quattordicenne Wanda parte con la famiglia da Berlino per raggiungere la Svizzera. Tutto andrà meglio lì. Il cambiamento dovrebbe aiutare a lenire le ferite aperte della famiglia. Anna, la madre, ha perso l’autostima avendo scoperto una relazione che il marito ha avuto a Berlino. La grande casa con un grande giardino e una cittadina graziosa sembrano una grande promessa. Ma il nuovo inizio si presenta difficile per tutti. I genitori, entrambi quarantenni si gettano l’uno in una sorta di attivismo familiare e l’altra in un tentativo di rafforzamento die legami attraverso nuovi rituali. Friederike Jehn È nata a Fulda, in Germania, nel 1977. Ha studiato Theatre, Film and Television Sciences presso l’Universität zu Köln, e Directing and Screenwriting alla Filmakademie Baden-Württemberg. Tra le opere della sua filmografia ricordiamo i corti Schluesselkinder (2002) e Piratenleben/nichts weiter als (2005), il mediometraggio Fliehendes Land (2004), e il film Weitertanzen/Dancing On and On (2008). È inoltre guest lecturer in Screenwriting alla Filmakademie BadenWürttemberg, e insegna Screenwriting and Directing al Raindance Institut Berlin. Draussen ist Sommer è il suo secondo film. Via Cattori 3 / C.P. 1239 | CH – 6500 Bellinzona tel. +4191 825 35 11 | fax +4191 825 41 01 [email protected] | www.castellinaria.ch MARTEDÌ 19 NOVEMBRE – 8.30 | CINEMA FORUM NEMICO DI CLASSE Slovenia 2013 regia: Rok Biček sceneggiatura: Nejc Gazvoda, Rok Biček, Janez Lapajne fotografia: Fabio Stoll montaggio: Janez Lapajne, Rok Biček musica: Mozart interpreti: Daša Cupevski, Jan Zupančič, Voranc Boh, Robert Prebil, Maša Derganc, Tjaša Železnik, Nataša Barbara Gračner, Igor Samobor produzione: Aiken Veronika Prosenc, Janez Lapajne Triglav film www.triglavfilm.si v.o. sloveno, st. italiano, colore, 112' PRIMA SVIZZERA Il rapporto tra il nuovo professore di tedesco e i suoi studenti si fa sempre più teso a causa di un’incolmabile differenza fra i loro modi di intendere la vita. Quando una studentessa si suicida, i compagni accusano l’insegnante di essere responsabile della sua morte. La grave accusa genera dinamiche contraddittorie ove non tutto appare così definito. Dichiarazione del regista “La storia si basa su un evento realmente accaduto che ho vissuto al liceo, quando una studentessa del terzo anno si è suicidata. Il fatto ebbe come conseguenza una rivolta spontanea dei suoi compagni di classe contro il sistema scolastico e i professori., ma già dopo una settimana ha cominciato a placarsi. L’insurrezione della classe non aveva un nemico ben definito contro cui combattere, dal momento che della morte della loro compagna non si poteva accusare direttamente nessuno. Le candele accese sulle scale della scuola, la lettura del manifesto alla radio scolastica e i boicottaggi delle lezioni sono diventati dei mezzi per lo sfogo delle frustrazioni personali. Così dieci anni più tardi ho preso ispirazione dalle stesse immagini. Trovavo interessante la dinamica dei rapporti tra i compagni di classe, come utilizzassero la tragedia personale per la loro ribellione e la facilità con cui incolpavano il professore.” Rok Biček Rok Biček nasce nel 1985 a Novo Mesto, Slovenia. Si laurea presso l’Università di Lubiana e entra nel mondo del cinema partecipando a PoEtika, seminario di regia di Janez Lapajne. I suoi cortometraggi – Življenje (Life, 2004), Družina (The Family, 2007), Dan v Benetkah (Day in Venice, 2008), Lov na race (Duck Hunting, 2010), Nevidni prah (Invisible Dust, 2010) – hanno ricevuto premi in numerosi festival. Razredni sovražnik (Nemico di classe) è il suo lungometraggio di esordio. Via Cattori 3 / C.P. 1239 | CH – 6500 Bellinzona tel. +4191 825 35 11 | fax +4191 825 41 01 [email protected] | www.castellinaria.ch MARTEDÌ 19 NOVEMBRE – 8.30 | CINEMA FORUM ROCK THE CASBAH Israele/Francia 2012 regia: Yariv Horowitz sceneggiatura: Guy Meirson, Yariv Horowitz fotografia: Amnon Zalait montaggio: Isaac Sehayek musica: Assaf Amdursky interpreti: Yon Tumarkin, Yotam Ishay, Angel Bonanni, Roy Nik produzione: Michael Sharfstein, Moshe Edery, Leon Edery Topia Communations, United King Films, 13 Production [email protected] v.o. ebraico, st. italiano/inglese, colore, 93' PRIMA SVIZZERA La Striscia di Gaza all’inizio dell’estate del 1969. Una compagnia di giovani soldati israeliani viene inviata nell’area occupata. I continui scontri con la popolazione palestinese portano presto alla prima morte: uno dei soldati, Iliya, viene ucciso da una lavatrice gettata dal terrazzo di una casa. Il responsabile fugge. Il comandante ordina allora ai soldati di prendere posizione sul terrazzo per tutto il fine settimana. Nonostante le veementi proteste del proprietario palestinese dello stabile , che teme di essere considerato un collaboratore, Aki, Ariel, Haim e Tomer iniziano la loro vigilanza. Si installa una sedia a sdraio e si ascolta rock dalla radio a transistor. Ma quando il padre di Iliya, ora un uomo distrutto dal dolore, li raggiunge capiscono che ognuno di loro perderà la propria innocenza in quel luogo. Dichiarazione del regista “Non potevo attribuirmi il diritto di parlare per gli Arabi, così ho dato agli attori arabi ampia libertà di improvvisare i loro dialoghi. Convincerli ad accettare un ruolo nel film è stato difficile. Tutti gli Arabi pensavano che fosse un film israeliano mentre gli Israeliani pensavano si trattasse di un film arabo ma la fiducia è cresciuta man mano che la produzione prendeva corpo. Gli attori arabi hanno anche aggiunto storie che venivano dalla loro esperienza diretta del conflitto che hanno dato luogo ad alcuni dei fatti che accadono nel film ampliando la sua prospettiva”. Yariv Horowitz Nato a Pardes Hanna in Israele nel 1971, Yariv ha trascorso tre anni a Parigi durante il suo percorso di studi prima di tornare in Israele per studiare cinematografia. Ha completato il servizio militare come fotografo e regista nel Film Department of the Educational Corps ed è stato in prima linea nei Territori Occupati. Regista di molti video musicali, pubblicità e programmi TV israeliani e internazionali, nel 2012 è stato eletto Chairman of the Directors Guild of Israel. Vive e lavora a Tel-Aviv. Rock The Casbah è il suo primo film. Via Cattori 3 / C.P. 1239 | CH – 6500 Bellinzona tel. +4191 825 35 11 | fax +4191 825 41 01 [email protected] | www.castellinaria.ch MERCOLEDÌ 20 NOVEMBRE – 8.30 | CINEMA FORUM ROMEO AND JULIET: A LOVE SONG Nuova Zelanda 2013 regia: Tim van Dammen sceneggiatura: Michael A.J. O'Neill, Peter Van Der Fluit, Tim van Dammen, scritto da William Shakespeare fotografia: Tim Flower montaggio: Jonathan Woodford-Robinson musica: Michael A.J. O'Neill, Peter Van Der Fluit interpreti: Sarah Valentine, Sarah Houbolt, Cameron Rhodes, Dallas Barnett, Derya Parlak, Anton Tennet, Dan Veint, Ricky McLennan produzione: Alastair Carruthers, Michael O'Neill, Tim van Dammen, Peter van der Fluit Factory Fiction www.moviehouseent.com v.o. inglese, st. italiano, colore, 97' PRIMA SVIZZERA La tragedia di Romeo e Giulietta riletta in versione musical che attraversa diversi generi musicali, dal rock all’hip hop e ambientata in un parcheggio neozelandese per caravan. Dichiarazione del regista Ogni generazione reinventa Romeo e giulietta in un modo che tocchi le corde della sua specifica sensibilità, esperienze e sguardo verso l’esterno. Questo, allora, è un Romeo e Giulietta per la generazione di You Tube, un film che mette a confronto i gusti ad ampio raggio di una gioventù abituata ad accostare lo stilisticamente affascinante con il sudicio, il comico con il tragico, il bello con il mostruoso e il venale con l’elevato. Tim van Dammen Più conosciuto per i suoi video musicali, Tim van Dammen, diplomato alla Elam, ha iniziato a dilettarsi in recitazione, composizione (band) e fotografia fin da ragazzo. Mentre era batterista dei Collapsing Cities, Tim ha diretto due opere senza budget e oltre 130 video, tra cui i videoclip per Sola Rosa, Boh Runga e Kids of 88. La sua terza opera: Romeo and Juliet: A Love Song, presentata al New Zealand International Film Festival 2013, ha unito in un trailer trash Shakespeare e canzoni. Via Cattori 3 / C.P. 1239 | CH – 6500 Bellinzona tel. +4191 825 35 11 | fax +4191 825 41 01 [email protected] | www.castellinaria.ch GIOVEDÌ 21 NOVEMBRE – 8.30 | CINEMA FORUM STA PER PIOVERE Italia/Iraq /Emirati Arabi/Kuwait 2013 regia: Haider Rashid sceneggiatura: Haider Rashid fotografia: Alessio Valori montaggio: Haider Rashid musica: Tom Donald produzione: Haider Rashid Radical Plans www.staperpiovere.com interpreti: Lorenzo Baglioni, Mohamed Hanifi, Giulia Rupi, Amir Ati v.o. italiano, colore, 91' PRIMA SVIZZERA Dove è casa mia? In Italia, dove vivo da quando sono nato, o in quel Paese lontano che non conosco da dove vengono mamma e papà?". Queste le parole di Said, nome esotico per un caparbio ragazzo di 26 anni che parla toscano ed è nato a Firenze da genitori algerini. Quando suo padre perde improvvisamente il lavoro, Said si vedrà negato il permesso di soggiorno e sarà costretto insieme al padre e al fratello a "tornare in patria", in Algeria, un posto che lui non ha mai neanche visto. La sua natura combattente lo spingerà dunque ad appellarsi agli avvocati e alla stampa, nel tentativo di attirare l'attenzione sul problema degli immigrati di seconda generazione, intrappolati nei meandri dall'assurda e anacronistica legislazione italiana. Dichiarazione del regista “In questo caso c’è un problema legislativo poiché in Italia esiste una legge vecchia e scritta male che purtroppo viene interpretata dai giudici di pace e ogni funzionario ministeriale in maniera totalmente soggettiva. Di conseguenza si fatica ad avere fiducia nel sistema. Quando ho scritto il film, mi sono consultato con dei legali che si occupano dei temi della cittadinanza perché pensavo di aver descritto un caso limite. In realtà loro mi hanno confermato quanto la storia di Said sia un caso comune con il quale loro si confrontano quotidianamente. Paradossalmente Said è fortunato ad avere la forza d’animo di combattere perché ci sono persone che non hanno la forza né i mezzi per poter reagire ad una condizione così drammatica. In qualche modo Said ricalca l’archetipo dell’eroe classico per cercare di diventare un simbolo di cambiamento.” Haider Rashid Haider Rashid è nato a Firenze nel 1985 da padre iracheno e madre italiana. All'età di 19 anni si trasferisce a Londra per studiare cinema ma decide in seguito di abbandonare gli studi e continuare a lavorare sul campo con il documentario Between Two Lands che affronta le storie della seconda generazione di esiliati iracheni di Londra e con il lungometraggio Tangled Up in Blue la prima co-produzione italo-irachena, che ha scritto, prodotto e diretto e continua la sua ricerca della patria perduta attraverso la storia di un iracheno di seconda generazione. Il film è stato distribuito in sala in Gran Bretagna ed ha partecipato ad oltre quindici festival internazionali, ottenendo i favori del pubblico e della critica e vincendo premi al Gulf Film Festival di Dubai e all’ I've Seen Films International Film Festival di Milano. Il suo secondo lungometraggio Silence: All Roads Lead to Music segue un gruppo di musicisti internazionali durante la creazione del gruppo The Silence Project. Il film, definito dalla rivista Variety come un lavoro "splendidamente e magistralmente costruito", è stato presentato in anteprima mondiale al Dubai International Film Festival e più recentemente al Seattle International Film Festival. Via Cattori 3 / C.P. 1239 | CH – 6500 Bellinzona tel. +4191 825 35 11 | fax +4191 825 41 01 [email protected] | www.castellinaria.ch GIOVEDÌ 21 NOVEMBRE – 8.30 | CINEMA FORUM GRAND COMME UN BAOBAB Senegal/USA 2012 regia: Jeremy Teicher sceneggiatura: Jeremy Teicher, Alxi Pappas fotografia: Chris Collins montaggio: Sofi Marshall musica: Jay Wadley interpreti: Alpha Dia, Cheikh Dia, Nboural Dia, Mouhamed Diallo, Dior Kâ, Oumul Kâ produzione: Jeremy Teicher v.o. pulaar, st. italiano/inglese, colore, 82’ PRIMA SVIZZERA Coumba e la sorella minore Debo sono le prime che lasceranno il solitario villaggio in cui sono nate e in cui vive la loro famiglia per raggiungere la scuola nella movimentata città così diversa da un luogo in cui i pasti vengono cotti su fuochi e l’acqua viene raccolta dai pozzi. Quando però un incidente mette improvvisamente in pericolo gli elementi base di sussistenza della famiglia il padre decide di vendere l’undicenne Debo con un matrimonio combinato. Divisa tra la lealtà dovuta agli anziani e i suoi sogni per il futuro, Coumba organizza un piano segreto per salvare la sorella da un destino che non ha scelto. Dichiarazione del regista Grand comme un baobab offre una nuova e potente voce che proviene dalla giovane generazione dell’Africa rurale e che così non si era mai udita prima. Mentre molti film contemporanei girati in Africa attirano l’attenzione mediante violenza e sensazionalismo io volevo comunicare con il pubblico attraverso empatia ed onestà. Ho lavorato con un cast di abitanti di un villaggio che recitano in ruoli che rispecchiano le loro vite reali. Non avevano recitato in un film prima. Molti di loro avevano la mia età (22 anni quando ho iniziato a girare. Ispirato dalle loro storie vere, volevo esplorare le emozioni di due mondi (l’ancestrale e il moderno) che entrano in collisione per la prima volta. Jeremy Teicher Il primo lungometraggio del regista Jeremy Teicher, Grand comme un baobab (2012), ha riscosso grande successo in numerosi festival cinematografici di tutto il mondo. Nel luglio 2013, Jeremy è entrato a far parte della classifica ‘25 New Faces of Independent Film’ elaborata da Filmmaker Magazine. Grand comme un baobab si ispira al suo rivoluzionario documentario This Is Us (2011), che ha ottenuto il prestigioso Lombard Public Service Fellowship, supportato da Kodak, ed è stato nominato allo Student Academy Award. Jeremy si è laureato con lode al Dartmouth College dove ha studiato cinema, inglese e teatro. Via Cattori 3 / C.P. 1239 | CH – 6500 Bellinzona tel. +4191 825 35 11 | fax +4191 825 41 01 [email protected] | www.castellinaria.ch VENERDÌ 22 NOVEMBRE – 8.30 | CINEMA FORUM HALB SO WILD Svizzera 2013 regia: Jeshua Dreyfus sceneggiatura: Jeshua Dreyfus fotografia: Robert Schramm, Louis F. Golay montaggio: Daniel Gibel, Gregor Brändli musica: Tim Ten Yen, Raphael Albisser interpreti: Anna von Haebler, Jamila Saab, Karen Dahmen, Oliver Russ, Stefan Leonhardsberger produzione: Joshua Dreyfus Octav Filme co-produzione: Alex Chung www.halbsowildfilm.ch v.o. tedesco, st. italiano /francese, colore, 80' Vacanze estive: cinque amici raggiungono una remota valle della Svizzera. Lontani dalla civilizzazione iniziano un gioco in cui ognuno deve essere brutalmente onesto con gli altri. Ben presto vecchie ferite si riaprono. Le cose dette danno il via a un difficile processo e dopo un paio di giorni nulla è più come prima. Il film è stato girato nel bosco della Comunella del Comune di Isorno. Dichiarazione del regista Pensare a come è stato girato il film mi fa ancora rabbrividire. Eravamo 15 persone che sono andate su una montagna isolata, hanno iniziato a girare e non hanno smesso per 30 giorni. E’ stato incredibilmente intenso. A un certo punto tutti avevano raggiunto il loro limite; non potevamo più trovare differenze tra le liti dei personaggi e le nostre personali dispute sul set. Territorio pericoloso. Più tardi, in sala di montaggio, abbiamo visto che il sangue, il sudore e le lacrime avevano dato frutto. L’autenticità e l’immediatezza del nostro materiale erano molto intense. Avevamo ottenuto ciò che volevamo.” Jeshua Dreyfus Jeshua Dreyfus è nato nel 1985 ed è cresciuto nelle alpi svizzere. All’età di 18 anni ha completato il suo primo film degno di nota, un documentario di 25 minuti sulla diversità culturale in India. Mentre studiava filosofia ed economia all’Università di Basilea, ha assistito note personalità del mondo del cinema e del teatro e realizzato tre cortometraggi, dei quali l’ultimo (The Back Door) si è aggiudicato numerosi premi. Halb so wild è il primo film di Dreyfus.