Le opere di Yasuda finite nel degrado dopo la prima notte

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Le opere di Yasuda finite nel degrado dopo la prima notte
Le opere di Yasuda
finite nel degrado
dopo la prima notte
L'inciviltà della movida pisana e dei clochard
danno il "benvenuto" allo scultore giapponese
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di Danilo Renzullo
1 PISA
Probabilmente qualcuno avrà
preso troppo sul serio l'invito
dell'artista a "toccare le sculture per sentire voi stessi e l'essenza del sogno". Sicuramente
chi si è reso responsabile dell'
abbandono di bottiglie, bicchieri e rifiuti vari alla base e sopra quelle sculture che rappresentano un nuovo e diverso
modo di vivere l'arte ne ha violato l'anima e la loro essenza.
Appena installate, le opere di
arte contemporanea finiscono
sommerse sotto i rifiuti della
movida e si trasformano in po-
stazioni per riposi mattutini.
Le sculture del maestro giapponese Kan Yasuda posizionate in piazza dei Cavalieri, parte
delle venti opere della mostra a
cielo aperto "Toccare il tempo"
inaugurata nel tardo pomeriggio di giovedì scorso, si sono
trasformate dopo poche ore in
una sorta di pattumiera. Decine di bottiglie, di vetro e di plastica. Decine di bicchieri e di
lattine. Resti di cibo consumati
fugacemente in piazza. Cartoni
e rifiuti vari. Le opere posizionate in piazza dei Cavalieri (tre,
in totale) si sono "risvegliate"
tra centinaia di rifiuti, gettati
nei pressi o direttamente sulle
sculture di bronzo e marmo. A
pochi metri, lo stesso degrado
avvolge le scale della monumentale chiesa dei Cavalieri,
dove è rimasto anche un carrello utilizzato probabilmente dai
venditori abusivi di alcol. Dall'
altra parte della città, le opere
di arte contemporanea si sono
trasformate invece in una sorta
di letto, nemmeno tanto comodo. Ieri mattina, un giovane ne
ha approfittato per adagiarsi su
una delle due sculture posizionate in piazza Vittorio Emanuele per rilassarsi e schiacciare un
pisolino, nonostante il passaggio di migliaia di persone.
Arte deturpata. Non una novità per la città e soprattutto
per piazza dei Cavalieri, dove la
movida ha inferto l'ennesimo
schiaffo alla cultura e all'immagine di Pisa. Ieri, la seconda
piazza monumentale della città si è risvegliata invasa dai rifiuti, dai quali spiccavano le
opere dell'artista giapponese.
Le foto pubblicate su Facebook
hanno fatto il giro del web ed
indignato gli internauti. «Ospitiamo a Pisa? la mostra di uno
dei principali artisti mondiali
di arte contemporanea, l'amministrazione comunale lavora perché le migliaia e migliaia
di persone che visitano il nostro centro storico possano ammirare ulteriore bellezza e al risveglio dobbiamo assistere a
questo. Ovviamente è già parti to lo sciacallaggio contro il Comune, ma questa si chiama in
un solo modo: inciviltà. E, purtroppo, va ben oltre il colore politico», commenta Antonio
Mazzeo, consigliere regionale
del Pd.
«Siamo indignati, ma non
sorpresi - aggiunge Francesco
Pozzi del comitato di Santa Maria -. Le opere posizionate in
piazza dei Cavalieri hanno subìto quello che da anni subisce
la piazza a causa di una movida
incontrollabile. Lo stesso avviene anche per la chiesa. Monumenti, anch'essi, sistematicamente imbrattati in una piazza
dove non c'è una sufficiente illuminazione, né un adeguato
sistema di videosorveglianza. E
tutto ciò favorisce comportamenti di illegalità. Che ornai
non avvengono più solo nei fine settimana, ma quasi tutti i
giorni».
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