Offerta formativa

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Offerta formativa

Offerta
formativa
Laboratori rivolti alle scuole
dell’ infanzia, primarie e
secondarie di primo grado.
LABORATORI
FOTOGRAFIA E DIVERSITA’
Osservare e assumere come risorsa la diversità,
sviluppando il proprio punto di vista.
<< Noi vediamo, come si dice, secondo l’educazione che abbiamo ricevuto.
Nel mondo vediamo solo ciò che abbiamo imparato a credere che il mondo contenga.
Siamo stati condizionati ad "aspettarci" di vedere.
Come fotografi però, dobbiamo imparare a vedere senza preconcetti. >>
Aaron Siskind.
RIVOLTO A
Classi scuola primaria – secondaria di primo grado
DESCRIZIONE
Lo stesso soggetto può essere raccontato tramite la fotografia in modi molto diversi tra loro, questa
differenza la fa chi scatta la fotografia, perché utilizza il suo punto di vista, che è sicuramente unico rispetto
a tutti gli altri. Se consideriamo la diversità come una risorsa e non come un elemento da cui prendere le
distanze, abbiamo la possibilità di arricchirci sempre più. Con l’avvento della fotografia digitale, questo
strumento è diventato accessibile alla maggior parte delle persone, ed è possibile sperimentare a costi zero.
Attraverso i ritratti per esempio, si può far cogliere sin da piccoli che la diversità è nelle piccole cose e farla
accettare come strumento per prendere consapevolezza del proprio punto di vista e allo stesso tempo
rispettando l’altro senza imbattersi in diffidenza e astio nei confronti di ciò che “non è uguale a me”.
Durante le ore di laboratorio si passerà da una breve carrellata della storia della fotografia, alla
sperimentazione pratica della fotografia.
E’ previsto l’ausilio di materiale audio/video per la narrazione della storia, materiale cartaceo per collage,
macchine fotografiche digitali per la sperimentazione e pc per la restituzione degli elaborati.
OBIETTIVI
-
Esprimere la propria individualità e realizzare il proprio essere.
-
Accrescere la consapevolezza di più punti di vista e il rispetto delle differenze.
-
Promuovere una proficua relazione con l’altro.
-
Conoscere le regole base della fotografia.
METODOLOGIA
“Imparare facendo” è la metodologia che verrà utilizzata, quindi dal primo approccio al mondo della
fotografia, la sua nascita e sviluppo, per passare alle basi teoriche sui tempi, luce e inquadrature, ed infine
avere un soggetto da fotografare, si utilizzeranno attività di gruppo ludico formative. Tutte le attività saranno
modulate ed adattate in base all’età della classe in cui verrà scelto il laboratorio.
DURATA
n. 3 incontri di 2 ore
INDICAZIONI SPECIFICHE
Le attività verranno svolte all’interno delle aule delle scuole, là dove possibile, in caso di buone condizioni
meteo, possibilità di effettuare alcuni momenti del laboratorio all’aperto.
LABORATORI
LUDOPOP
Alla scoperta del valore e della cultura del gioco di una volta, ai tempi
dei nostri genitori e soprattutto dei nostri nonni.
RIVOLTO A
Classi scuola primaria
DESCRIZIONE
Recuperare le memorie perdute, riconoscersi in un ritmo di generazioni, ricostruire saperi sovrapponendo i
propri stili di vita a quelli di coloro che ci hanno preceduti, senza nostalgia o improbabili desideri di ritorno al
passato, ma con una progressiva acquisizione di forme di esperienza del mondo utili per un futuro possibile,
lasciando perdere anche solo per poco tempo lo sviluppo tecnologico che sta prendendo il sopravvento. La
scuola primaria, per la particolare fascia di età, costituisce il luogo privilegiato ove più facilmente e
consapevolmente possono cogliersi identità e differenze a livello spaziale e temporale. I laboratori si
propongono di contribuire al processo di crescita attraverso la conoscenza e la pratica dei giochi tradizionali
attinti dal patrimonio culturale dei nonni e sperimentati attraverso la dimensione del gioco motorio, che è
espressione privilegiata dell’interiorità infantile, capace di investire pienamente il piano delle potenzialità
affettive, intellettive e creative. Il ricorso alle tradizioni popolari nelle attività didattico/educative della
primaria si colloca, così, in un ambito relazionale e riflessivo, in un percorso del “diventare grandi” che aiuta i
bambini a costruire la propria storia personale, radicata nel passato, immersa nel presente ed orientata al
futuro.
1°incontro: presentazione del percorso – confronto con la classe – presentazione del 1°gioco – suddivisione
a gruppi – sperimentazione pratica del 1°gioco – curiosità e origini del 1°gioco – presentazione del 2°gioco –
sperimentazione pratica del 2°gioco – curiosità e origini del 2°gioco.
2°incontro: Introduzione al laboratorio – visione breve film/documentario con testimonianze – presentazione
del 3°gioco – sperimentazione pratica del 3°gioco – curiosità e origini del 3°gioco – presentazione mini
giochi – suddivisione a gruppi – sperimentazione pratica mini giochi – mandato alla classe
3° incontro: introduzione al laboratorio – confronto con la classe sul mandato – sperimentazione pratica
mandato – presentazione 4° gioco – sperimentazione pratica del 4° gioco – curiosità e origini del 4° gioco –
conclusione.
OBIETTIVI
Educativi – didattici – sportivi
-
Favorire una migliore conoscenza di sé.
-
Attivare modalità relazionali positive con il gruppo.
-
Capire la necessità dell’intesa e della cooperazione nel gioco di squadra.
-
Acquisire maggiore sicurezza e fiducia in sé attraverso l’utilizzo di abilità personali.
-
Sollecitare nei bambini la curiosità per qualcosa che è appartenuto ai loro genitori ed ai loro nonni.
METODOLOGIA
Durante le ore di laboratorio verranno proposti vari giochi del passato, verranno presentati storicamente per
poi essere sperimentati. E’ previsto l’ausilio di materiale audio/video per la presentazione di alcuni giochi.
DURATA
3 incontri di 2 ore
INDICAZIONI SPECIFICHE
Le attività verranno svolte all’interno delle palestre delle scuole, là dove possibile e accessibile e in caso di
buone condizioni meteo, possibilità di effettuare alcuni laboratori all’aperto.
LABORATORI
MATABUMPAMPAM
Ascoltare e suonare la musica con il corpo.
Laboratorio di emozioni, musica e movimento.
"Sogno un`educazione musicale in cui il corpo stesso
svolga il ruolo di intermediario tra i suoni
e il nostro pensiero, diventando lo strumento
diretto dei nostri sentimenti".
E. Jacques-Dalcroze: RITMO, MUSICA, EDUCAZIONE Ed. Hoepli/Torino
RIVOLTO A
Scuole materne, classi primarie e secondarie, insegnanti.
DESCRIZIONE
Si gioca insieme sin dal primo momento delle presentazioni. Si comunica e si ascolta con il corpo e con la
gestione dello spazio.
Il corpo parla. Il corpo suona.
I bambini si muovono in uno spazio che può essere il salone, immaginano di essere in un bosco (diversi
animali, posture e versi) mettendo l’energia che vogliono. Un registratore registra la scena, e poi i bambini
tornati alla posizione di partenza (cerchio) si riascoltano.
Il corpo ascolta.
I incontro: giochi musicali di conoscenza, stimolo sull'uso dei diversi linguaggi, le emozioni, il corpo, il suono
e il colore; e di scoperta dell'universo sonoro e della conoscenza di sé, la natura e l'ambiente circostante,
l'utilizzo del corpo come primo strumento di ascolto, lavoro sul gruppo
II incontro: la body percussion e il movimento, che cosa possiamo scoprire e cosa vogliamo esprimere e
raccontare? si condurrà i partecipanti nel mondo delle musiche etniche legate alla danza e alle emozioni;
approccio interculturale; approfondimento dei contrasti (ad esempio tra musica e silenzio, tra movimento e
immobilità, veloce lento, piano e forte...)
III incontro: l'ascolto, l'attenzione e la concentrazione, tecniche di improvvisazione semplice; scoperta degli
strumenti musicali, esperienza concreta di emissione del suono, registrazione e riascolto, riproduzione, ritmo,
armonia e melodia, espressione musicale;
IV incontro: il lavoro di gruppo e il piacere di esprimersi e di fare musica insieme, il “volo” dei singoli e
l'improvvisazione del solista; esperienza diretta e confronto con le altre culture e con la natura e l'ambiente
non artificiale; follow-up finale.
OBIETTIVI
Partendo dalla considerazione che il bambino è movimento, nel movimento si esprime, si manifesta, si fa
conoscere, nel laboratorio si intendono perseguire le seguenti finalità.
-
Scoprire ed utilizzare le proprie possibilità motorie, sensitive ed espressive in relazione alla musica (la
fisicità del suono).
-
Sapersi esprimere attraverso il movimento e la musica
-
Saper comunicare emozioni, sentimenti attraverso la musica e il movimento
-
Arricchire e diversificare le possibilità espressive del bambino mediante l'utilizzo delle risorse e mezzi alla
sua portata, come apprezzare differenti stili musicali
-
Avvicinarsi al concetto che l’espressione musicale fa parte della storia dell’uomo
-
Percepire la musica come mezzo interculturale che avvicina e differenzia le varie culture ed etnie.
LABORATORI
Utilizzando la musica e il movimenti in una dimensione ludica, il laboratorio di musica si
prefigge i seguenti obiettivi:
-
Collaborare nel creare un ambiente tranquillo e libero da rumori (distinzione tra suono e rumore,
controllo vocale e posturale).
-
Percepire l'importanza della diminuzione del rumore ambientale, che ha per una migliore qualità di vita e
collaborare nel suo conseguimento.
-
Imparare a “comandare” il proprio corpo (restare nell’immobilità per alcuni secondi, imparare a muoversi
secondo determinate posture ecc.) favorendo gradatamente il controllo, la gestione e la coordinazione dei
movimenti corporei.
-
Attraverso l’utilizzo dello strumentario (tamburi, cembali, maracas, legnetti ecc.) e di materiali poveri
imparare ritmi e sequenze ritmiche.
-
Manifestare progressivamente sentimenti, emozioni e preferenze a partire dalle audizioni musicali.
-
Mostrare interesse e curiosità per il mondo della musica, per i differenti generi musicali e compositori e
cantanti di varie epoche.
-
Stimolare l'uso dei distinti linguaggi: corporeo,
rappresentare idee, pensieri, sentimenti, emozioni.
plastica e musicale per comunicare, esprimere e
METODOLOGIA
Metodologia del “gioco-danza” e della “body percussion”
Per realizzare la ricerca della musica che nasce nell’uomo spontaneamente come forma di comunicazione e
di espressione del “ dentro” dei popoli si condurrà i partecipanti nel mondo delle musiche etniche legate alla
danza e alle emozioni.
Il laboratorio si avvale per la realizzazione degli obiettivi di giochi di movimento, danze, musiche di diversi
generi.
E’ un accompagnarli nel “volo” fino al momento in cui sanno “volare” da soli, a questo punto il direttore
assumerà un ruolo di “presenza passiva”, di “conduttore non partecipante”, per lasciare a loro ed a loro
soltanto la soddisfazione ed il piacere di “camminare” da soli nel “mondo della musica, del movimento e del
gioco”.
Metodologia dell’ascolto musicale:
-
Esplorazione delle proprietà sonore del proprio corpo, di oggetti quotidiani e di strumenti musicali e
produzione di suoni e ritmi semplici.
-
Utilizzo adeguato di strumenti musicali semplici per accompagnare il canto, la danza ed il movimento.
-
Ascolto collettivo di brevi brani musicali e commento di esso
Distinzione degli strumenti musicali: a fiato, a percussione, tastiere e collocazione degli strumenti prodotti
nelle varie famiglie di appartenenza.
DURATA
4 incontri di 2 ore
LABORATORI
MI CONOSCO TI CAPISCO
Conoscere se stessi giocando con le emozioni.
“...non si vede bene che con il cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi...”
A. de S. Exupery, Il piccolo principe
“La paura è come un cane, se scappi ti morde”
proverbio arabo
RIVOLTO A
Scuole materne, classi primarie e secondarie, insegnanti.
DESCRIZIONE
Il benessere emotivo degli alunni è una delle tematiche maggiormente considerate nell’ambito di progetti
finalizzati alla prevenzione del disagio giovanile e della dispersione scolastica. Nella scuola troviamo un
numero sempre maggiore di alunni che presentano difficoltà comportamentali ed emotive. Basti pensare a
problematiche quali aggressività, incapacità di accettare le regole, bullismo. Le cause di tali problematiche,
sono proprio riconducibili a una scarsa alfabetizzazione emotiva, vale a dire a un’incapacità di riconoscere,
gestire ed esprimere le emozioni; tale incapacità porta il ragazzo a trasformare tutto ciò che prova in rabbia
e aggressività. Al contempo, l’analisi dei motivi sottesi alla depressione in età adolescenziale e al disagio
giovanile, fa rilevare, ancora una volta, carenze in alcune aree di competenza sociale ed emozionale.
Molte delle nostre performance dipendono dallo stato emozionale con cui le affrontiamo e dire che un alunno
è uno studente modello non ci dice nulla circa la sua capacità di reagire alle vicissitudini della vita. Bensì, gli
individui che sono capaci di controllare i sentimenti e leggere quelli degli altri saranno avvantaggiati nel
cogliere le regole che portano al successo!
Il laboratorio aiuterà ad armonizzare il rapporto tra ragione ed emozioni. Le attività saranno differenti
dipendentemente dall’età dei partecipanti, ma seguiranno tutte lo stesso metodo ludico. L’apprendimento
sarà esperienziale.
Impareremo ad esprimerci attraverso il movimento e la musica, a comunicare emozioni e sentimenti.
Verranno utilizzate principalmente tecniche attive (disegno, mimo, teatro, musica, sagome..); giochi musicali
e corporei (tecniche di Jaques Emile Dalcroze); la narrazione musicata; letture (come ad esempio “il
nascondino delle emozioni”); la pittura e il gioco degli occhiali che colorano il mondo e la realtà; tecniche per
abbassare la tensione; esercizi di role-play, di circle-time, di dialogo ed ascolto; interviste; visione di filmati;
attività motorie, manipolative, creative, pittoriche.
I incontro: giochi di conoscenza, che cosa sono le emozioni e loro scoperta, dichiarazione iniziale e giochi
corporei per scoprire cosa proviamo, attività di narrazione
II incontro: abbassare la tensione, tecniche ludiche ed esercizi, dare un nome e abitare le emozioni, giochi di
dialogo ed ascolto
III incontro: emozioni amiche o nemiche? Giocando scopriamo che cosa ci insegnano!
IV incontro: gli occhiali che indossiamo, le emozioni colorano la realtà, esperienze di intelligenza emotiva
intra-personale ed inter-personale.
OBIETTIVI
L’emozione (dal latino e-movere cioè “muovere da”) è energia in movimento. Se ne seguiamo la scia,
l’emozione si trasformerà in una rappresentazione visiva, uditiva, cinestetica o olfattiva, inviata dalla
memoria affettiva del muscolo, del tessuto connettivo e del corpo stesso. Partendo dalla considerazione che
le persone sono movimento, nel movimento ci esprimiamo, ci manifestiamo, ci facciamo conoscere, nel
LABORATORI
laboratorio si intendono perseguire le seguenti finalità in maniera ludica e divertente:
-
Riconoscere e accettare le proprie emozioni, i propri sentimenti e quelli altrui (empatia).
-
Abitare le proprie emozioni e imparare a “farsele amiche”.
-
Scoprire ed utilizzare le proprie possibilità sensitive ed espressive.
-
Lavorare per ottenere consapevolezza delle proprie emozioni. Non aver paura o vergogna delle proprie
emozioni.
-
Usare le emozioni per stare bene nelle relazioni.
-
Conoscere e imparare a utilizzare strumenti per abbassare la tensione emotiva.
-
Dare parola alle emozioni, saperle comunicare anche verbalmente.
METODOLOGIA
Daniel Goleman evidenzia nell’Intelligenza Emotiva la capacità di conoscere le proprie emozioni, di gestirle,
di superare le frustrazioni, di comprendere gli altri e di creare sintonia. L’Intelligenza Emotiva offre strumenti
che consentono di gestire la nostra parte emozionale in accordo con la parte logica, aiutando la ragione a
comprendere il cuore ed il cuore a sostenere la ragione. L’Intelligenza Emotiva è un’abilità che si può
migliorare nel corso della vita!
DURATA
4 incontri di 2 ore
LABORATORI
RADIO MADIBA
Conoscere se stessi giocando con le emozioni.
RIVOLTO A
Classi primarie e secondarie
DESCRIZIONE
La radio sarà la “scusa” per affrontare in maniera divertente e ludica un lavoro autobiografico, un pensiero di
gruppo o qualsiasi argomento si preferisca e venga concordato insieme agli insegnanti. Ci sarà la possibilità
di parlare di temi importanti ma anche di inventarsi “spot” divertenti. Il prodotto delle riflessioni svolte verrà
rielaborato dai ragazzi in forma di trasmissione radio o di spot radiofonici che utilizzino in forma “corretta” i
linguaggi comunicativi analizzati durante il percorso, in modo da creare un supporto concreto e accessibile,
pubblicabile sul sito della scuola ed utile come strumento di educazione tra pari, in quanto appartenente ad
un linguaggio condiviso da tutti i ragazzi.
Verranno utilizzate principalmente tecniche attive (mimo, teatro, musica...); giochi musicali e corporei
(tecniche di Jaques Emile Dalcroze); la narrazione musicata; letture.
Dopo il primo incontro che verterà su giochi e tecniche teatrali per stimolare l’attitudine all’invenzione e
all’espressione di ciascuno dei partecipanti, e per dare inizio alla costruzione di un gruppo, negli incontri
successivi verrà montato un vero e proprio studio radiofonico che all’inizio emetterà solo musica ma che col
passare dei minuti e degli incontri si arricchirà di voci, di racconti, di rubriche.
1 incontro: la radio nel teatro –giochi di ritmo e di invenzione di parole, dalla radio all’improvvisazione- e
lavoro sul gruppo
con sottofondo musicale o radiofonico.
2° incontro: ascolto critico di alcune trasmissioni radio per prendere spunti e suggestioni; montaggio e uso
di uno studio
radiofonico mobile.
3°incontro: esperimenti di voce al microfono e primi programmi e spot; fine dell’elaborazione dei
programmi e puntata 0 (o pilota) di ognuno
4° incontro: definizione e messa in onda di un palinsesto e registrazione.
OBIETTIVI
-
Imparare a lavorare in gruppo
-
Stimolare l’espressione di ognuno dei partecipanti sulle proprie “emergenze” (emozionali, sociali,
artistiche ecc..), per indagare le sue speranze nel futuro, la sua visione del quotidiano.
-
Incentivare l’autogestione creativa nell’invenzione dei programmi e degli “spot” , facilitare la
socializzazione e creare, entro l’ultimo incontro, un vero e proprio “palinsesto”: per “pubblicizzare”
emozioni invece di prodotti.
-
Parlare di sé tra una musica e l’altra.
-
Scoprire ed utilizzare le proprie possibilità sensitive ed espressive.
-
Lavorare per ottenere consapevolezza delle proprie emozioni. Non aver paura o vergogna delle proprie
emozioni.
-
Dare parola alle emozioni, saperle comunicare anche verbalmente.
METODOLOGIA
Verranno utilizzate tecniche teatrali, giochi di gruppo e di relazione, verranno ascoltate le proprie voci e le
LABORATORI
voci degli altri, verranno decisi i “programmi” e i vari stili di conduzione. La metodologia adottata sarà di tipo
partecipativo, i contenuti del laboratorio emergeranno a seguito di momenti di confronto e di focus group; i
ragazzi, una volta affrontato il percorso formativo-conoscitivo avranno il compito di partecipare
all'elaborazione del materiale radiofonico, sotto la supervisione di un tecnico specializzato. Nelle singole
classi verrà allestito un vero e proprio studio di registrazione mobile con cui i ragazzi potranno sperimentarsi
nell'uso delle nuove tecnologie digitali.
DURATA
4 incontri frontali di 2 ore
+ 2 ore di editing e missaggio
Totale 10 ore
LABORATORI
SPORT 360
Avvicinare i giovani allo sport praticato da atleti con disabilità,
eliminando la diffidenza e la paura.
Occorre andare oltre ciò che l’occhio vede.
RIVOLTO A
Classi scuola primaria.
DESCRIZIONE
Ci sorprendiamo ad apprendere che i disabili praticano sport, non immaginiamo come possano fare a
superare le proprie disabilità per praticare un determinato sport, per esempio il calcio praticato dai non
vedenti, oppure il basket in carrozzina, eppure il disabile riesce ad eccellere nello sport, ad essere
determinato nei suoi obiettivi, ad ottenere i successi prefissati grazie alla sua capacità, alla sua
determinazione, alla sua voglia di emergere, di stare con gli altri, di riscattarsi, comunque tutte motivazioni
in comune allo sportivo non disabile. Importante sarebbe rendere merito a queste abilità, e questo è
possibile attraverso diversi canali. L’intento è di rendere visivamente fruibili ai non disabili le attività sportive
svolte dai disabili, in modo da potersi sorprendere rispetto a quello che i disabili riescono a combinare in
campo, in modo da potersi sorprendere rispetto allo spettacolo che riescono a dare. Il rapporto tra sport e
disabilità non è sempre chiaro e conosciuto: i giovani spesso non sanno che i coetanei con disabilità possono
praticare sport, anche a livello professionistico e con risultati che sono – nei contenuti e nei valori – identici a
quelli ottenuti da persone “normodotate”.
1° incontro: presentazione del percorso – confronto con la classe – riscaldamento adattato –
sperimentazione pratica sport paralimpici in palestra – mini workshop finale – sensazioni.
2°incontro: visione film/documentario sport paralimpici con testimonianze e mini interviste degli atleti
protagonisti – dibattito e confronto con la classe – riscaldamento adattato – sperimentazione pratica sport
paralimpici in palestra – mandato alla classe divisa per gruppi.
3° incontro: confronto con la classe sul mandato – testimonianza esterna diretta (a seconda della
disponibilità di giorno e orario) – riscaldamento adattato – sperimentazione pratica sport paralimpici in
palestra – conclusione.
OBIETTIVI
-
Esprimere la propria individualità e realizzare il proprio essere. A prescindere da ogni barriera, fisica o
sociale.
-
Attivare modalità relazionali positive con il gruppo.
-
Il rispetto dell’avversario e delle regole del gioco.
-
Promuovere le discipline paralimpiche.
-
Promuovere lo sport come portatore di valori quali l’inclusione e l’integrazione.
METODOLOGIA
Durante le ore di laboratorio verranno proposti e sperimentati dall’intera classe sport paralimpici. Facendo
sperimentare ai non disabili di essere per un breve tempo disabile, si permette ai bambini di entrare in un
mondo che non si conosce e che si avvicini all’altro. E’ previsto l’ausilio di materiale audio/video per la
presentazione di alcuni sport e del progetto in genere.
DURATA
3 incontri di 2 ore
INDICAZIONI SPECIFICHE
Le attività verranno svolte all’interno delle palestre delle scuole, là dove possibile e accessibile e in caso di
buone condizioni meteo, possibilità di effettuare alcuni laboratori all’aperto.
LABORATORI
WE-MUSIC
"L'educazione non può limitarsi a trasmettere agli allievi solo nozioni di
carattere umanistico e scientifico ma deve agire sulla formazione del
carattere, permettere di scoprire i propri difetti e le qualità, dare la
possibilità di correggere gli uni e potenziare le altre"
Emile Jaques-Dalcroze (1865-1950)
RIVOLTO A
Classi primarie e secondarie.
DESCRIZIONE
Il laboratorio prenderà inizialmente vita dallo sviluppo di un corretto atteggiamento di ascolto, di ricezione
attenta e consapevole dell'universo sonoro. Successivamente si utilizzeranno altri fondamentali campi
dell'esperienza sonora: il corpo e la voce. Il corpo verrà inoltre utilizzato come elemento centrale ed
essenziale per la “body percussion”, un sistema didattico di carattere ritmico dove si integrano, da un punto
di vista pedagogico, la percussione corporale e il movimento. La dimensione ritmica e musicale verrà
sperimentata e interiorizzata attraverso il corpo - ossia la memoria muscolare – e andrà a stimolare gli
aspetti di attenzione e di concentrazione utili all’apprendimento globale dell’individuo. L’obiettivo è quello di
alternare diversi aspetti come la coordinazione, la lateralità, la precisione ritmica, la voce e il gioco ritmico
singolo e in gruppo. Inoltre quello di favorire lo sblocco motorio, il dialogo (la comunicazione e l’ascolto) nel
gruppo attraverso il piacere condiviso “del fare musica” in una modalità innovativa ed attraente.
Infine verrà montato in classe un vero e proprio studio di registrazione mobile capace di
registrare la composizione creativa frutto del lavoro dell'intera classe.
In questa fase verranno sfruttate le possibilità che le nuove tecnologie offrono alla libera creazione artistica.
Le tecnologie odierne consentono un ulteriore approccio pratico al mondo della musica anche a coloro che
non sono in grado di suonare nessuno strumento musicale, esse permettono quindi di concretizzare in un
prodotto finale le intuizioni musicali che diversamente andrebbero perdute. Non si tratta solo di imparare
nozioni o di incrementare le proprie capacità tecniche, ma soprattutto di vederle realizzate compiutamente.
I incontro: giochi di conoscenza e di scoperta dell'universo sonoro, la body percussion e il movimento, che
cosa vogliamo scoprire e cosa vogliamo esprimere e raccontare?
II incontro: l'utilizzo del corpo come primo strumento di ascolto e di creazione musicale, l'attenzione e la
concentrazione, tecniche di improvvisazione semplice, “we music” e l'esecuzione di gruppo
III incontro: scelta dello strumentario, tutto suona! La precisione ritmica, l'armonia del tutto e la narrazione
melodica
IV incontro: il piacere di esprimersi e di fare musica, si concretizza e si registra per avere memoria futura
dell'esperienza vissuta! Follow-up finale
OBIETTIVI
-
Trasferire ai ragazzi competenze e capacità spendibili in contesti sociali extra-scolastici, con ricadute
positive sull'autostima.
-
Incoraggiare l'iniziativa personale ed il lavoro individuale attraverso una libera esplorazione sonora
sviluppando la capacità di ascolto, il senso del ritmo e la creatività.
-
Esaltare le diversità culturali come valore positivo ed il linguaggio non verbale.
-
Trasmettere gli elementi storici e musicali per un approccio più maturo nei confronti della musica.
-
Fornire un ampio 'know-how' degli aspetti concernenti la creazione del suono e l'audio professionale.
-
Prendere confidenza con l’espressività ritmica e musicale in maniera giocosa e rilassante ed apprendere
semplici tecniche di coordinamento per la conduzione di esperienze musicali di gruppo.
-
Sviluppare la musicalità e l’intelligenza musicale: il linguaggio universale della musica e del ritmo
costituisce un potente strumento espressivo per la comunicazione diretta di idee, concetti ed emozioni,
importantissimo per lo sviluppo armonico della personalità e dell’intelligenza sociale.
LABORATORI
-
Utilizzare la musica come medium non verbale per favorire l'instaurazione di migliori rapporti
interpersonali, il superamento di paure, fobie, di tendenze all'isolamento per favorire la socializzazione, lo
scioglimento delle difese e l’instaurarsi di legami positivi.
-
Creare un atmosfera gioiosa e rilassata per consentire il rifugio attivo nella fantasia, inteso non come
estraniamento e perdita del senso di realtà, ma come creatività personale, stimolazione e soddisfazione.
METODOLOGIA
Come sappiamo, l'essenza della musica è il suono; il percorso dovrà dunque prendere vita dallo sviluppo di
un corretto atteggiamento di ricezione attenta, consapevole e analitica dell'universo sonoro; atteggiamento
non certo diffuso in una società dove l'inflazione acustica è alle stelle e crea una fastidiosa colonna sonora
della nostra quotidianità. Ascoltare significa sviluppare la curiosità verso i suoni, mettere in moto i
meccanismi cognitivi e porsi conseguentemente in atteggiamenti tipici della mente attiva.
Si utilizzeranno oltre alle attrezzature tradizionali anche gli strumenti informatici oggi disponibili. Si attuerà
un'impostazione didattica frutto di un'esperienza professionale fatta sul campo, con particolare attenzione
agli aspetti di emissione vocale, di consapevolezza corporea e di bilanciamento corpo/mente. Si
affronteranno le varie tecniche di ascolto (ear training), di composizione e gioco creativo, sfruttando al
meglio strumenti acustici e strumenti digitali: hardware (sintetizzatori, microfoni, piatti, cd-player, mixer ed
effetti) e software (Ableton live), senza trascurare le possibilità creative offerte dall’interazione con il
sequencer. L'educazione è attiva quando offre al soggetto la possibilità di un libero esercizio di tutte le sue
inclinazioni naturali e a tutti i ragazzi le medesime condizioni di partenza assicurando un progresso relativo
alle naturali capacità.
DURATA
4 incontri di 2 ore
LABORATORI
La cooperativa sociale Madiba, promuove, organizza e
sviluppa progetti rivolti a infanzia, adolescenza e giovani,
principalmente sul territorio dell'area metropolitana Sud
Ovest di Torino.
In particolare si occupa di educazione, formazione,
orientamento, attraverso metodologie ludico-formative e
dell'educazione non formale.
Ogni laboratorio ha un costo che sarà concordato in base
al luogo di svolgimento e alle esigenze del committente.
La nostra offerta formativa è in continuo sviluppo,
potrebbero esserci nuove proposte o attività, visita:
www.coopmadiba.com
madiba
Società Cooperativa Sociale
P.Iva 11101910013
366.4276313
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