regolamento di convivenza e tutela degli animali
Transcript
regolamento di convivenza e tutela degli animali
Comune di Cavallino –Treporti (Provincia di Venezia) ------------ REGOLAMENTO DI CONVIVENZA E TUTELA DEGLI ANIMALI Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 67 del 29.11.2009 1 Il Comune di Cavallino-Treporti in recepimento ed applicazione delle Leggi, Normative e Convenzioni, Europee, Nazionali e Regionali vigenti in materia di protezione, benessere e di riconoscimento del ruolo e del diritto esistenziale degli animali presenti nel territorio, con delibera n. 67 del 29.11.2006 ha emanato il seguente regolamento. Indice articoli: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. Ambito di applicazione. Profili istituzionali. Detenzione e maltrattamento di animali. Cattura animali, cattura e detenzione fauna autoctona. Avvelenamenti. Divieto di offrire animali in premio oppure in omaggio. Esposizione e commercializzazione animali. Norme per mostre, fiere, esposizioni e spettacoli circensi. Detenzione e conduzione animali nei pubblici esercizi e attività ricettive. Circolazione dei cani. Colonie feline. Detenzione equini. Detenzione volatili. Detenzione specie acquatiche. Detenzione di mammiferi non convenzionali e rettili. Applicabilità. Sanzioni e disposizioni finali. Art. 1 - Ambito di applicazione Le norme di cui al presente regolamento, si applicano a tutte le specie di animali che si trovano o dimorano, stabilmente o temporaneamente, nel territorio comunale. Art. 2 - Profili istituzionali 1. Il Sindaco esercita la tutela delle specie animali presenti allo stato libero nel territorio comunale, vigila sulla osservanza delle Leggi e delle Norme vigenti relative alla protezione ed al benessere degli animali, attua le disposizioni previste nel presente Regolamento. 2. Il Comune riconosce validità etica e morale a tutte le forme di pensiero che si richiamano al dovere del rispetto e della sopravvivenza delle specie animali e si adopera a diffondere e promuovere quelle garanzie giuridiche attribuite agli animali dalle leggi dello Stato. 3. Il Comune promuove e disciplina la tutela degli animali da affezione e condanna gli atti di crudeltà contro di essi, i maltrattamenti e il loro abbandono; recepisce e verifica tutte le segnalazioni in merito a maltrattamenti o detenzioni dia n i ma l i ,pr opos t edaEn t ie dAs s oc i a z i on ia n i ma l i s t er i c onos c i u t ee / oi s c r i t t ea l l ’ Al boRe g i onale e/o Comunale. 4. Il Comune condanna e persegue ogni manifestazione laddove si ravvisi il maltrattamento verso gli animali. 5. I lComu n epr omu ov e ,i nc ol l a bor a z i on ec oni lSe r v i z i oVe t e r i n a r i ode l l ’ ULSSel eAs s oc i a z i on iAn i ma l i s t ee Protezionistiche iscrit t ea l l ’ Al boRe g i on a l ee / oComun a l e ,pi a n ia n nu a l ipe rl ’ obbl i g ode l l ’ i s c r i z i on ea l l ’ a n a g r a f e canina; predispone il controllo mirato di verifica tramite il Corpo di Polizia Municipale; promuove e predispone programmi di informazione e di educazione rivolti alla scuola ed ai cittadini e se proposti corsi di aggiornamento e di formazione. 6. Il Comune promuove programmi di pet-t h e r a py ,e f f e t t u a t ii nc ol l a bor a z i on ec onEn t ie dAs s oc i a z i on ic on l ’ a us i l i o dipe r s on ec ompe t e n t iequ a l i f i c a t e ;di s pon el ’ a c c e s s i bi l i tà degli animali a tutti i luoghi pubblici ivi compresi i mezzi di trasporto per le persone diversamente abili e non vedenti. Art. 3 - Detenzione e maltrattamento animali 1. E’s e v e r a me n t evi e t a t oa bba n don a r equ a l s i a s it i podia n i ma l ei nqu a l u n qu epa r t edel territorio comunale. 2 2. Chi detiene un animale è responsabile dello stato fisico e comportamentale dello stesso: deve averne cura, rispettare le norme dettate per la sua tutela; deve garantire le fondamentali esigenze relative alle caratteristiche anatomiche, fisiologiche ed etologiche individuali e di specie; deve mantenerlo in buone condizioni igienico-sanitarie e se malato o ferito deve provvedere a farlo curare da un veterinario. 3. E’vi e t a t ot e n e r ec a n ie da l t r ia n i ma l ia l l ’ e s t e r n os pr ovv i s t idiu ni doneo riparo, in particolare il ricovero deve essere a de g u a t oa l l edi me n s i on iea l l at i pol og i ade l l ’ a n i ma l e ;de v ee s s e r epos i z i on a t on e lr i s pe t t ode l l emi g l i or ic on di z i on i climatiche; il tetto deve essere sporgente e impermeabilizzato; i materiali devono dare sufficienti garanzie di i s ol a me n t ot e r mi c o;de v ee s s e r er i a l z a t odat e r r aa du n’ a l t e z z at a l edag a r a n t i r ec h el ’ a n i ma l edi mor ii nl u og o a s c i u t t o;l ’ a l t e z z ami n i made l l ar e c i n z i on ede v ee s s e r et a l edai mpe di r el af u or i u s c i t ade l l ’ a n i ma l e ;l ama g l i ao tramatura della stessa recinzione deve essere della misura tale che non consenta la fuoriuscita del muso de l l ’ a ni ma l e .Per i cani custoditi in aree, le cui superfici non rientrino nelle misure minime stabilite in allegato A e pe rl equ a l is i ac ompr ov a t al ’ i mpossibilità di adeguamento, i detentori, tenuto conto dei bisogni etologici, f i s i ol og i c i ,die t àedis pe c i e ,ha n n ol ’ obbl i g odic ons e n t i r ea l l ’ a n i ma l euna de g u a t oe s e r c i z i of i s i c og i or n a l i e r o.Pe ri cani, che per ragioni di comprovata necessità, non hanno un ’ a de g u a t apos s i bi l i t àdie s e r c i z i of i s i c og i or n a l i e r o,l e superfici minime non dovranno essere inferiori a quelle stabilite in allegato A. 4. Pur ritenendo la catena uno strumento non idoneo alla detenzione di animali, viene consentito di adottare tale sistema solo in via provvisoria e transitoria: non deve attorcigliarsi conseguentemente al movimento del cane e nel raggio di movimento non deve avere possibilità di impigliarsi in ostacoli anche se naturali. La lunghezza deve essere in misura minima di metri 5, 00;i lc a n eac a t e n ade v epot e rs e mpr er a g g i un g e r ei lr i pa r o,l ec i ot ol ede l l ’ a c qu a e del cibo. 5. E’f a t t odi v i e t ot e n e r ea n i ma l i :i nc on di z i on ii n c ompa t i bi l ic onl el or oc a r a t t e r i s t i c h ee t ol og i c h e ,i ns pa z ia n gu s t i , scarsamente aerati; scarsamente o eccessivamente illuminati, senza possibilità di adeguata deambulazione, privi de l l ’ a c qu aede lc i bon e c e s s a r i ,s ot t opor l iar i g or ic l i ma t i c in oc i v ia l l al or os a l u t e ,s ot t opor l ias f or z ie c c e s s i v ie prolungati o contrari alla loro naturale predisposizione; condizioni diverse potranno essere ammesse solo se certificate dal medico veterinario. 6. E’v i e t a t al ac e s s i on ec omme r c i a l edia n i ma l ia de c c e z i on ede l l es t r u t t u r eede l l ei s t i t u z i on ia u t or i z z a t e . 7. E’v i e t a t oa dde s t r a r ea ni ma l ipe rc omba t t i me n t i .Pe rqu a l s i a s ialtro tipo di addestramento e severamente vietato ricorrere a violenze, percosse, costrizione fisica, utilizzo di strumenti lesivi o che inducano o causino sofferenze a l l ’ a n i ma l e . 8. E’v i e t a t ou t i l i z z a r ea n i ma l ipe rpu bbl i c odi v e r t i me n t o,i npa r t i c ol a rmodo è vietato eseguire gare a qualsiasi titolo ad eccezione di quelle ammesse ed autorizzate in conformità alle normative e leggi vigenti in materia. 9. E’v i e t a t ot r a s por t a r ea n i ma l ii nc on di z i on iec onme z z it a l idapr oc u r a r el or os of f e r e n z a ,f e r i t eoda n n ifisici. Il c on du c e n t edia u t ov e i c ol oc het r a s por t ia n i ma l ide v ea s s i c u r a r e :l ’ a e r a z i on ede lv e i c ol o;l as ommi n i s t r a z i on edi acqua e cibo in caso di viaggi prolungati; la protezione da condizioni di eccessivo calore o di freddo per periodi comunque tali da c ompr ome t t e r ei lbe n e s s e r ee / oi ls i s t e maf i s i ol og i c ode l l ’ a n i ma l e .Al t r ec a s i s t i c h ev a n n ot r a t t a t e in conformità del D. Lgs. n. 352 del 30.12.92 (protezione degli animali durante il trasporto –Dir. CEE 91/628) 10. E’v i e t a t oc on du r r ea ni ma l ia lgu i n z a gl i otramite mezzi di locomozione ad esclusione delle biciclette; rimane il di v i e t oa de s s e r et r a i n a t ida l l ’ a n i ma l ea lg ui n z a g l i os equ e s t oède lt i poac ol l oen e lr i s p e t t ode l l en or mepr e v i s t e a l l ’ a r t .3( pu n t o2,1° e 2° capoverso). 11. E’f a t t oa s s ol u t o di v i e to su tutto il territorio comunale di utilizzare animali quali mezzi per la pratica de l l ’ a c c a t t on a gg i o. 12. E’v i e t a t opr ov oc a r el amor t edia n i ma l idama c e l l oode s t i na t ia l l ’ a l i me n t a z i on ei nma n i e r ac h en ons i ai mme di a t a ; spellare o spennare animali ancora vivi. 13. E’ v i e t a t ou c c i de r eos oppr i me r ea n i ma l idac ompa gn i aod’ a f f e z i on e ,ad eccezione dei casi previsti dalla normativa vigente, per i quali non dovranno essere utilizzati metodi diversi di quelli eutanasici, praticati esclusivamente dai medici veterinari. 14. Gli animali devono essere detenuti e condotti da persone idonee in modo da non creare condizioni di pericolo alle stesse. Art. 4 - Cattura animali; cattura e detenzione fauna autoctona 3 E’f a t t odi v i e t on e lt e r r i t or i oc omun a l e ,dimol e s t a r e ,c a t t ur a r ee detenere e/o commerciare le specie appartenenti alla fauna selvatica autoctona o in migrazione nonché distruggerne i siti di riproduzione, fatto salvo quanto stabilito da l l el e gg ien or ma t i v evi g e n t ic h edi s c i pl i n a n ol ’ e s e r c i z i ode l l ac a c c i a .E’f a t t oa ssoluto divieto catturare con l ’ a u s i l i odit r a ppol e ,l a c c ie / oa l t r o,s pos t a r e ,a l l on t a n a r ea n i ma l is e n z apr e v e nt i v av a l u t a z i on ee da u t or i z z a z i on ed a pa r t ede g l iEn t ipr e pos t ii nma t e r i a ,iqu a l ipos s on oa l l ’ u opoa v v a l e r s idipe r s on a l equ a l i f i c a t o,ope r a n t e in strutture pu bbl i c h ei nc onv e n z i on eoa ppa r t e n e n t ea da s s oc i a z i on ia n i ma l i s t ei s c r i t t ea l l ’ Al boRe g i on a l ee / oComun a l e . Art. 5 - Avvelenamenti E’s e v e r a me n t epr oi bi t oac h i u n qu es pa r g e r eode pos i t a r ei nqu a l s i a s imodoes ot t oqu a l s i a s if or ma ,s ut u t to il territorio comunale, alimenti contaminati da sostanze velenose o tossiche dove possono accedervi animali; sono escluse le operazioni di derattizzazione e disinfestazione, che devono essere eseguite con modalità e sostanze tali da non nuocere in alcun modoa da l t r es pe c i ea n i ma l i .Aif i nidit u t e l ade l l as a l u t epu bbl i c aede l l ’ a mbi e n t e ,ic a s i c e r t i f i c a t idimor t edia n i ma l ipe ra v v e l e n a me n t o,de bbon oe s s e r ec omu ni c a t ia lSe r v i z i oVe t e r i n a r i ode l l ’ ULSSe agli Enti preposti. Art. 6 - Divieto di offrire animali in premio oppure in omaggio E’f a t t oa s s ol u t odi v i e t os ut u t t oi lt e r r i t or i oc omun a l ediof f r i r ea n i ma l iv i v ii npr e mi oe / oi noma gg i ope rl ot t e r i eo vincite di giochi. Art. 7 - Esposizione e commercializzazione animali 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. In caso di commercializzazione nei negozi o altre attività di vendita di animali, questi devono essere tenuti in modo che non vengano turbate ed alterate le loro funzioni corporee e il loro naturale comportamento e che non venga superata la loro possibilità di adattamento. E’f a tto divieto, agli esercizi commerciali fissi, di esporre al pubblico, per più di otto ore giornaliere, animali in g a bbi e ,r e c i n t i ,v e t r i n e ,t e r r a ie da l t r o;i lSe r v i z i oVe t e r i na r i ode l l ’ ULSSi nqu a l s i a s imome n t opu òdi s por r el e modalità ed i tempi di esposizione. De v ee s s e r ea s s i c u r a t oi lbe ne s s e r ede l l ’ a n i ma l ei n di pe n de n t e me n t ede l l adu r a t at e mpor a l ede l l os t e s s oa l l ’ i nt e r n o de l l ’ e s e r c i z i oc omme r c i a l e ,g a r a n t e n don es e mpr el ’ a bbe v e r a t oi oei lc i bos e c on dol ee s i g e n z ede l l as pe c i e . Nelle ore notturne deve ess e r ea s s i c u r a t o,pe rl es pe c i ep r e v i s t e ,l ’ a de gu a t oos c u r a me n t oda l l ef on t il umi n os e . E’v i e t a t al ’ e s pos i z i on epr ol u ng a t ai nv e t r i n aa ir a g gis ol a r idi r e t t i ;l av e t r i n ade v ee s s e r emun i t aa l l ’ e s t e r n oo a l l ’ i n t e r n odit e n deoa l t r es t r ut t u r ei don e eac r e a r eu n’ ombr aa r t i f i c i a l e . Durante i giorni di chiusura previsti per le attività commerciali debbono essere assicurati la somministrazione di acqua e cibo e la giusta illuminazione come previsto ai punti precedenti. E’v i e t a t al as ommi n i s t r a z i on edia n i ma l iv i vi ad altri animali in presenza o in vista di persone estranee alla c on du z i on ede l l ’ a t t i v i t àc omme r c i a l e . Le gabbie e/o voliere devono essere adeguate alla mole ed al numero degli animali ospitati e devono risultare igienicamente pulite e in ordine; generalmente gli esemplari appartenenti alle specie grandi vanno mantenuti singolarmente in una voliera; pe rl emi s u r emi n i medide t e n z i on ede g l iu c c e l l iv e da s il ’ a l l e g a t oA. Art. 8 –Norme per mostre, fiere, esposizioni e spettacoli circensi 1. Le strutture circensi e le mostre faunistiche sono soggette al rispetto dei criteri individuati dal Ministero de l l ’ Ambi e n t es e r v i z i oc ons e r v a z i on ede l l an a t u r a-Autorità Scientifica CITES- ai sensi della legge 150/92 e successive integrazioni, oltrechè ad ogni normativa emessa per la tutela e salvaguardia delle specie in estinzione e della pubblica sicurezza. 2. I lr i l a s c i o de l l ’ a ut or i z z a z i onea mmi ni s t r a t i v ape rl os v ol g i me nt o dimos t r e ,f i e r ee de s pos i z i on i ,n on c h épe r l ’ a t t e n da me n t odis pe t t a c ol ic i r c e n s ios i mi l i ,ès og g e t to al parere igienico-sanitario rilasciato dai servizi Veterinari de l l ’ ULSS.Ne lc a s odic i r c h ic h epr e v e da n oa t t i v i t àdov es ie s i bi s c on oa n i ma l i ,l ar i c hi e s t adinu l l aos t ade v ee s s e r e presentata al Comune in tempo utile onde consentire agli uffici compete n t il ’ e s a mede l l apr a t i c a . Art. 9 - Detenzione e conduzione animali nei pubblici esercizi e/o attività turistico ricettive 1. E’v i e t a t o de t e n e r eec on s e n t i r el ’ i n t r odu z i on edic a n ie da l t r ia n i ma l in e il oc a l ide s t i n a t ia l l apr odu z i on e , preparazione, confezionamento, deposito e vendita di generi alimentari. 4 2. Lapos s i bi l i t àdide t e n e r eel ’ i n t r odu z i on edic a n ie da l t r ia n i ma l in e ir i s t or a n t i ,ba r ,a l be r g h ie da t t i v i t àt u r i s t i c o ricettive, è riservata alla libera disponibilità del titolare o gestore che, in ca s odiun ’ e v e nt u a l edi v i e t o,de v ea ppor r e s u l l apor t ad’ i n g r e s s o,a l l er e c e pt i on suna ppos i t oa v v i s o. 3. Al l ’ i n t e r n ode l l ea t t i v i t àt u r i s t i c or i c e t t i v el ac on du z i on edia n i ma l ide v ee s s e r ec on f or mea lpr e s e n t eRe g ol a me n t o. Art. 10 - Circolazione cani 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. E’f a t t o obbl i g o,a lpr opr i e t a r i ooa da l t r o de t e n t or e ,d ipr ov v e de r ee n t r o it e r mi n idil e g g e ,a l l ’ i s c r i z i on e a l l ’ a n a g r a f ec a n i n ae da l l ai d e n t i f i c a z i on ede lc a n eme di a nt emi c r oc h i pa ppl i c a t oda ime di c iv e t e r i n a r ipu bbl i c io privati. E’f a t t oobbl i g odis e g n a l are al corpo di Polizia Municipale lo smarrimento del cane; tale segnalazione deve essere fatta entro 24 (ventiquattro) ore dalla scomparsa. Pe rg a r a n t i r el apu bbl i c ai n c ol umi t àet u t e l a r ei lbe n e s s e r ede l l ’ a n i ma l e ,èf a t t odi v i e t odil a s c i a r es pr ovv i s t idi guinzaglio cani in aree pubbliche, se non previste per tali scopi, o in aree private sprovviste di adeguate recinzioni. Pe ric a n ia c c ompa gn a t ida lpr opr i e t a r i oodaa l t r ode t e n t or e ,èc on s e n t i t ol ’ a c c e s s o,c onl ’ u t i l i z z ode lgu i n z a g l i o,a tutte le aree pubbliche e di uso pubblico compresi i giardini ed i parchi, fatto salvo il divieto di accesso alle aree già normate, destinate ed attrezzate per particolari scopi, quando a tal fine siano chiaramente delimitate e segnalate con appositi cartelli di divieto. E’f a t t oobbl i g o,ov en e c e s s a r i o,l ’ u t i l i z z odia ppos i t amus e r u ol a ,qu a l or ag l ia n i ma l ipos s a n ode t e r mi n a r epe rl a loro natura o indole condizioni di pericolo o danni; è fatta eccezione per i casi certificati dal medico veterinario; comunque in tutti i casi previsti e per le specie individuate dal Ministero della Sanità con ordinanza avente ad og g e t t o“ Tut e l ade l l ’ i nc ol umi t àpub bl i c ad alr i s c hi odiaggressioni da parte di cani potenzialmente pericolosi”è fatto altresì obbligo per i proprietari di cani rientranti in tale ordinanza, in presenza o incrociando altre specie, di detenerli o condurli al guinzaglio corto; in prossimità di luoghi affollati, scuole, asili, ritrovo di culto parchi ecc. tali razze devono essere detenute o condotte da persone competenti e idonee, mantenendo il cane al guinzaglio corto e provvisto di museruola. Ne l l ’ a mbi t odig i a r di n i ,pa r c h ie da l t r ea r e ev e r didius opu bbl i c opos s on oe s s e r ei n di v i du a t i ,me di a n t ea ppos i t i cartelli e delimitazioni, spazi destinati ai cani e agli altri animali da compagnia e dotati delle opportune attrezzature; il Comune in collaborazione con gli Enti preposti e le Associazioni animaliste, nel territorio comunale, individua e determina apposite aree di sgambamento. Negli spazi a loro destinati, i cani possono muoversi e correre liberamente senza costrizioni di sorta sotto la vigile responsabilità dei loro accompagnatori, fatto salvo quanto disposto al punto 5. Ne lpe r i ododa l1°n ov e mbr ea l l ’ u l t i mog i or n ode lme s edif e bbr a i ode l l ’ a n n os u c c e s s i v oèc on s entita la conduzione di esemplari canini al guinzaglio nelle aree degli arenili con esclusione di quelle protette. Ipr o pr i e t a r iode t e n t or iaqu a l s i a s it i t ol odic a n i ,h a nn ol ’ obbl i g odie s s e r emun i t idia ppos i t apa l e t t aos a c c h e t t oo altro apposito strume n t ope ru n ai g i e n i c ar a c c ol t ade l l ede i e z i on ide ipr op r ia n i ma l i ;h a n n oa l t r e s ìl ’ obbl i g ode l l a rimozione degli escrementi prodotti dai propri animali, su qualsiasi area pubblica e privata ad uso pubblico de l l ’ i n t e r ot e r r i t or i oc omun a l e . Art. 11 - Colonie feline 1. 2. 3. 4. 5. I gatti che vivono allo stato libero sul territorio sono protetti come da disposizioni delle leggi vigenti; è fatto divieto a chiunque di maltrattarli o allontanarli dal loro habitat. Si intende per habitat qualsiasi territorio o porzione di esso, urbano e non, edificato e non, sia esso pubblico o privato, nel quale risultino vivere stabilmente dei gatti randagi che siano o meno accuditi da cittadini. Le colonie feline sparse nel territorio, non possono essere spostate dal luogo dove abitualmente sono presenti; e v e n t u a l is pos t a me n t iv a nn oe f f e t t u a t is ol os udi s pos i z i on ede lSe r v i z i oVe t e r i n a r i ode l l ’ ULSSe de s c l us i v a me n t e per comprovate e documentate esigenze specifiche o sanitarie. Il censimento delle colonie feline, viene effettuato in collaborazi on et r ai lSe r v i z i oVe t e r i n a r i ode l l ’ ULSS,l e As s oc i a z i on ia n i ma l i s t ei s c r i t t ea l l ’ Al boRe gi on a l ee / o Comu n a l ee di lComun e ,i lqu a l epe rt u t e l a r ei ln on propagarsi della popolazione felina nel proprio territorio, su proposta ed in collaborazione con le Associazioni animaliste di volontariato, stabilisce e promuove accordi e convenzioni per cure, sterilizzazioni e prevenzioni; i n di v i du as pa z ii don e iel u oghidir i f e r i me n t ope rl ’ a l i me n t a z i on eec on t r ol l ode ig a t t ir a n da g i . La cattura dei gatti che vivono in stato di libertà, è consentita unicamente per motivi sanitari legati alle cure e/o s t e r i l i z z a z i on i ;v i e n eor g a n i z z a t ai nc ol l a bor a z i on et r a Se r v i z i oVe t e r i n a r i ode l l ’ ULSSe dAs s oc i a z i on ia n i ma l i s t e n e l l ’ a mbi t odipr og r a mmic onl emoda l i t àc on c or da t eenel rispetto delle norme vigenti; la cattura deve avvenire con me t odic ompr ov a t ieme n ot r a uma t i c ipos s i bi l epe rl ’ a ni ma l e ;if e l i n ic a t t u r a t is on os u c c e s s i v a me n t er i me s s i a l l ’ i n t e r n ode l l ac ol on i adipr ov e n i e n z a . Alf i n edic on t e n e r ee de v i t a r el ’ i n c r e me n to della popolazione felina, è fatto obbligo ai proprietari/detentori di gatti, che vengono lasciati liberi di vagare sul territorio, di provvedere alla loro sterilizzazione/castrazione. 5 6. 7. I gatti che vivono in stato di libertà possono essere soppressi solo se gravemente ammalati o incurabili; la soppressione deve avvenire con metodo eutanasico e praticata unicamente da medici veterinari; ogni altra pratica di soppressione eseguita da comuni cittadini con qualsiasi altro metodo, viene perseguita dalle normative e leggi vigenti. I lComun er i c on os c eet u t e l al ’ a t t i v i t às v ol t ada ic i t t a di n ic h es ia dope r a n ope rl ac u r aei ls os t e n t a me n t ode l l e colonie feline e che gli stessi sono tenuti al rispetto delle norme di igiene e di decoro mediante la pulizia dei luoghi utilizzati. Art. 12 - Detenzione equini 1. 2. 3. 4. 5. 6. Gl ie qu i n ic h ev i v on oa l l ’ a pe r t ode v on odi s por r ediu n as t r u t t u r ac ope r t aa t t aar i pa r a r l i ,de v on oa v e r es e mpr ea disposizione acqua fresca e devono essere nutriti in modo adeguato alla loro razza. E’f a t t odi v i eto di tenere equini sempre legati in posta; i box di ricovero devono essere di misura minima come previsto per le razze specifiche in allegato A. E’f a t t odi v i e t odil a s c i a r ea ni ma l ii nc on di z i on ii g i e n i c h es a n i t a r i epr e c a r i e ;l ede i e z i onide v on oe s s e r erimosse giornalmente ed allontanate dal luogo del ricovero. Le aree di stabulazione devono rientrare nelle misure minime previste in allegato A. E’f a t t oa s s ol u t odi vi e t oome t t e r el ec on di z i on imi n i medipu l i z i a ,dipr e s e r v a z i on ede l l os t a t odibe n e s s e r eper l ’ a n i ma l ea l l ’ i nt e r n ode ibox . E’f a t t oobbl i g odipu l i z i ade l l ede i e z i on ie f f e t t u a t eda ipr opr ia n i ma l idu r a n t eu s c i t e(a n c h es ec on c e s s eo autorizzate quali manifestazioni pubbliche) sulle pubbliche vie o zone adibite a suolo pubblico. Art. 13 - Detenzione volatili 1. 2. 3. 4. 5. 6. Le gabbie dei volatili non potranno essere esposte a condizioni climatiche sfavorevoli. Lev ol i e r ei ns t a l l a t ei nma n i e r ape r ma n e nt ea l l ’ e s t e r n ode von og a r a n t i r el os t a t odibe n e s s e r epe riv ol a t i l ic h ev i dimorano. La pulizia delle gabbieev ol i e r ede v ee s s e r es e mpr eg a r a n t i t a ;ic on t e ni t or ide l l ’ a c qu aede lc i bod ov r a n n oe s s e r e sempre riforniti. Le disposizioni del presente articolo si applicano anche nei confronti degli esercizi e delle attività commerciali. E’ f a t t odi v i e t odil i be r a r ev ol a t i l ic h epe rl al or on a t u r an ons on oa da t t a bi l ia lt e r r i t or i ooc h el ’ a bi t u di n ea l l adi mor a i ng a bbi an epr e g i u di c h il ’ e s i s t e n z aa l l os t a t ol i be r oon ede t e r mi ni n ope r i c ol ope rl es pe c i ea u t oc t on ee s i s t e nt i . Le misure minime di detenzione volatili vengono riportate in allegato A Art. 14 - Detenzione specie acquatiche 1. 2. 3. 4. Gli animali acquatici appartenenti a specie sociali, dovranno essere tenuti possibilmente in coppia. E’v i e t a t ol ’ u s odia c qu a r idif or mas f e r i c aoc omu n qu ec onpa r e t idic u il ec u r v es i a no pronunciate. I n og n ia c qu a r i o de v on oe s s e r eg a r a n t i t i :l ’ a l i me n t a z i onemi s u r a t ag i or n a l i e r a ,i lr i c a mbi o,l ade pu r a z i on ee l ’ os s i g e n a z i on ede l l ’ a c qu a ,l ec u ic a r a t t e r i s t i c h ec h i mi c o-fisiche e di temperatura devono essere conformi alle esigenze fisiologiche delle specie ospitate. E’ f a t t odi v i e t odil i be r a r es pe c i ea c qu a t i c h ec h epe rl al or on a t u r an ons on oa da t t a bi l ia l l ’ a mbi e n t eoc h el ’ a bi t u di n e a l l adi mor ai na c qu a r in epr e g i u di c h i n ol ’ e s i s t e n z aa l l os t a t ol i be r oon ede t e r mi n i n ope r i c ol ope rl es pe c i eautoctone esistenti. Art. 15 - Detenzione mammiferi non convenzionali e rettili 1. 2. Per mammiferi non convenzionali, rettili ed altre specie di cui la detenzione non sia espressamente vietata da c on v e n z i on i ,n or ma t i v eol e gg i ,i nqu a n t o“ s pe c i epr ot e t t eope r i c ol os e ” ,s el ai n e vi t a bi l ede t e n z i on ea vv i e n ei n gabbia, dovrà essere tenuto conto delle esigenze fisiologiche specifiche per specie; le misure minime vengono riportate in allegato A. E’ f a t t odi v i e t odil i be r a r es pe c i ec h epe rl al or on a t u r an ons on oa da t t a bi l ia l l ’ a mbi e n t ede lt e r r i t or i ooc h e l ’ a bi t u di n ea l l adi mor ai ng a bbi et e r r a r ioda l t r on epr e g i u di c h i n ol ’ e s i s t e n z aa l l os t a t ol i be r oon ede t e r mi ni n o pericolo per le specie autoctone esistenti. Art. 16 - Applicabilità 1. De l l ’ os s e r v a n z ade l l en or me prescritte dal presente regolamento sono incaricati gli agenti e gli ufficiali di Polizia Gi u di z i a r i aope r a n t in e lt e r r i t or i oc omun a l e ,g l is t e s s ih a n n ol ’ obbl i g odir e c e pi r ede n un c i ees e gn a l a z i onin e i termini e modalità come previsti dalle leggi e dal Codice di Procedura Penale vigenti; vengono istituiti piani di controllo annuali per il rispetto delle normative vigenti in materia di Polizia Veterinaria. 6 2. 3. 4. Ledi s pos i z i onidic u ia l l ’ a r t .3s on oa ppl i c a bi l ia g l ia r t t .4,7, 11,1 2,1 3,1 4e1 5. Le disposizioni di cui agli articoli 13, 14 e 15 si applicano anche nei confronti degli esercizi e delle attività commerciali e turistiche ricettive. Qu a n t os t a bi l i t oa l l ’ a r t .10pun t i4e8,n ons ia ppl i c aa l l epe r s on en onv e de n t i ;l an or madic u ia lpu nt o8n ons i applica alle persone diversamente abili. Art. 17 - Sanzioni e disposizioni finali 1. 2. 3. Ais e ns ide l l ’ a r t .7de lD.Lg s .18/ 08/ 00,n .267ede lCa poIde l l al e g g e689de l24/ 11/ 1 9 81,pe rl ev i ol a z i on ide l l e norme di cui al presente Regolamento, se non punite o sanzionate da altre normative legislative o regolamentari e f a t t es a l v ei nogn ic a s ol edi s pos i z i on ipe n a l ii nma t e r i a ,s ia ppl i c a n ol es a n z i onia mmi n i s t r a t i v ei n di c a t ea l l ’ a l l e g a t o B. Il presente Regolamento potrà essere successivamente modificato o integrato al fine di uniformarlo ad eventuali future normative provinciali, regionali, nazionali in tema di tutela e benessere degli animali. Il presente Regolamento, viene applicato relativamente alla parte sanzionatoria di cui al numero 1) del presente articolo, successivamente al decorrere di dodici mesi dalla sua entrata in vigore. Dalla data di entrata in vigore del presente Regolamento, decadono tutte le norme con esso incompatibili eventualmente contenute in altre disposizioni comunali. 7 Regolamento Comunale di convivenza e tutela degli animali ALLEGATO A: Dimensioni minime -Cani; art.3.3Cucce o ricoveri s a r a nnopr opor z i ona l me nt ea da t t a t ea l l ’ a l t e z z ade lc a ne ;l ’ a pe r t ur adia c c e s s ode ve preferibilmente essere posta in un lato; la misura in altezza e larghezza del foro è pari alle dimensioni del cane aumentate del 5%. Sollevamento minimo da terra ,della base della cuccia e pedane, cm. 6. La sporgenza del tetto deve essere della misura idonea a proteggere la parte posteriore, laterale e s o pr a t t ut t ol ’ a pe r t ur ada gl ia g e nt ic l i ma t i c is f a vor e vol i( e s . : pi ogg i at r a ve r s a l e ,ba t t e nt e ,e c c . ) . Le dimensioni delle eventuali pedane esterne,debbono essere almeno pari a quelle della superficie interna della cuccia. Recinti: le misure minime sono standardizzate in relazione alla taglia approssimativa delle specie : Piccola = m2 8,0 Media = m2 15,0 Grande = m2 21,0 Og niul t e r i or ec a nea dul t o( >1a nnodie t à )a l l ’ i nt e r node lr e c i nt ocomporterà un aumento minimo della superficie pari a 1/3 dello stesso. -Uccelli;art.7.8La distanza tra le sbarre deve essere abbastanza ravvicinata per impedire che un uccello vi rimanga incastrato con la testa. I lpos a t oi ous a t opr i nc i pa l me nt eda l l ’ uc c e l l ode vee s s e r epos i z i ona t oa dun’ a l t e z z ac hei mpe di s c ai l c o nt a t t ode l l ac odac oni lf ondode l l aga bbi a .I lpos a t oi ode vee s s e r ede ldi a me t r oc hel ’ uc c e l l o circonda con la zampa per circa 2/3, possibilmente in legno. Tabella indicativa per negozi od attivit commerciali: Specie animale e misura (esempi di riferimento) 10 cm. Esotici,Canarini,Passeriformi Pappagallini ondulati N° uccelli Superficie voliera Superficie per animale in più Altezza della voliera in cm Lunghezza posatoio per individuo 10 60 x 45 120 cm2 30/40 10 cm 250 cm2 40 15 cm 450 cm2 60 25 cm 600 cm2 60 25 cm 2.000 cm2 60 40 cm 2700 cm 20 cm. Agapornis (inseparabili), Neophema, Piccoli Lori 8 25 cm. Calopsitte, Poicephalus (P.senegalus,rufiventris, meyeri, rueppellii) Lori Grandi, Conuri, Neophema spp., Pyrrhura 30 cm. Roselle (Platycercus eximius), Parrocchetti dal collare (Psittacula cyanocephala, alexandri), Pionus spp, Pionites spp, Parrocchetto monaco, Nandayus nenday, Aratinga spp, Poicephalus (P.robustus, gulielmi, cryptoxanthus 40 cm. Ara (nobilis, auricollis,maracana), Cacatua(roseicapillus, sulphurea, s.citrinocristata, leadbeateri, goffini,sanguinea, ducorpsii), Rosella (Platycercus elegans, adelaidae, flaveolus), Cenerini, Amazona spp., grandi Lori, Eclectus, Alisterus, Polytelis spp., Psittacula (krameri, cyanocephala, alexandri), Cyanoliseus p. Lapatagonus 6 2 60 x 45 2700 cm 2 75 x 60 4500 cm 2 75 x 60 4 4500 cm 2 75 x 60 2 4500 cm 8 2 La taglia delle specie elencate va intesa come indicati va ;f a r àf e del ’ e f f e t t i vat a g l i ade is i ng ol i esemplari. La tabella sottostante riguarda gli uccelli tenuti in gabbie da privati Specie animale e misura (esempi di riferimento) N° uccelli 1000 cm2 2 20 cm. Agapornis (inseparabili), Neophema, Piccoli Lori 25 cm. Calopsitte, Poicephalus (P.senegalus,rufiventris, meyeri, rueppellii) Lori Grandi, Conuri, Neophema spp., Pyrrhura 30 cm. Roselle (Platycercus eximius), Parrocchetti dal collare (Psittacula cyanocephala, alexandri), Pionus spp, Pionites spp, Parrocchetto monaco, Nandayus nenday, Aratinga spp, Poicephalus (P.robustus, gulielmi, cryptoxanthus 40 cm. Ara (nobilis, auricollis,maracana), Cacatua(roseicapillus, sulphurea, s.citrinocristata, leadbeateri, goffini,sanguinea, ducorpsii), Rosella (Platycercus elegans, adelaidae, flaveolus), Cenerini, Amazona spp., grandi Lori, Eclectus, Alisterus, Polytelis spp., Psittacula (krameri, cyanocephala, alexandri), Cyanoliseus p. Lapatagonus Altezza min. della voliera in cm. Lunghezza posatoio per individuo in cm. 40 10 40 10 50 15 60 25 70 25 80 40 140 30 40x25 Esotici 10 cm. Canarini,Passeriformi Pappagallini ondulati Superficie minima voliera 45 x 25 2 1200 cm2 2 1500 cm2 50 x 30 60 x 40 2 2400 cm2 2 2800 cm2 2 4800 cm2 1 2800 cm2 70 x 40 80 x 60 70 x 40 Maina (Merlo indiano) Nel caso di due esemplari che vengono mantenuti nella stessa gabbia o voliera, la larghezza minima deve essere incrementata del 60%. Le misure minime sottostanti vanno applicate per detenzioni in attività commerciali e di privati. 50 cm. Cacatua (galerita, ophthalmica, moluccensis, alba) Ara (severa, manilata) 1 4 m2 200 Trespolo in proporzione Da 50 cm a 100 cm. Anodorhynchus hyacinthinus, Ara (ararauna, militaris, ambigua, macao,chloroptera) 1 6 m2 250 Trespolo in proporzione Lat a g l i ade l l es pe c i ee l e nc a t evai nt e s ac omei ndi c a t i va ,f a r àf e del ’ e f f e t t i vat a g l i ade is i ng ol i esemplari. 9 -Equini; art.12.2-4- Esempi di razze Pony Shett. Asino nano, ecc. Pony e asini Ha f l i ng e r , c a v . d’ I s l a nda, diMe r r e ns , di Fjord e della Camargue, bardotto, pony Connemara, asino grande, ecc. Cavallo Franches-Montagnes,arabo, frisone,Andaluso,Quarterhorse, Polo, Paso,muli, asini giganti,ecc. Cavallo di sangue caldo da sella e da tiro,purosangue inglese, trottatore,ecc. Shire-Horse ed altri cavalli di grandi dimensioni Altezza al garrese in cm. (da - a) Altezza minima soffitto in m. Superficie minima per box individuale in m2 Superficie minima per il movimento libero in m2 79 –106 107 - 127 128 –145 2,0 2,0 2,2 4,0 6,0 8,0 10,0 18,0 24,0 146 - 162 2,4 10,0 30,0 163 –176 2,6 12,0 36,0 177 - 203 2,8 -3,0 16,0 48,0 ________________________________________________________________________________________________________ _______ Note: Lal a r gh e z z ami ni made lboxde v ee s s e r e1, 5v ol t el ’ a l t e z z aa lg a r r e s ea r r ot on da t ai ne c c e s s o. Per gruppi di cavalli (se ben adattati e affiatati) la superficie totale dei box può essere ridotta del 20%. Per giumente con puledro di più di due mesi o box adibite per il parto la superficie minima viene aumentata almeno del 130%. -Mammiferi non convenzionali e rettili; art.15.1Misure minime strutture di stabulazione Ma mmi f e r id’ a f f e z i one Specie animale N° esemplari Superficie della gabbia Altezza della gabbia Per animale in più Coniglio 1 75 x 45 40 Aumentato di 1/3 Cavie e ratti 1 60 x 40 30 Aumentato di 1/3 Cincillà 1 80 x 50 70 Aumentato di 1/3 Cane della prateria 1 80 x 50 40 Aumentato di 1/3 Scoiattolo striato giapponese 1 60 x 40 70 Aumentato di 1/3 1-2 45 x 25 30 Aumentato di 1/3 1-2 40 x 20 20 Aumentato di 1/3 1 80 x 50 60 Aumentato di 1/3 (esempio di riferimento) Criceto dorato, Lemming, Gerbillo Topo Furetto Animali di una certa dimensione e di una certa vitalità abbisognano quotidianamente di movimento a l l ’ e s t e r node l l aga bbi a .Que s t odi ve nt ai ndi s pe ns a bi l eequi ndiobbl i g a t or i ope ri lf ur e t t o 10 TERRARI DIMENSIONI MINIME PER I SERPENTI: Terrestre di grande taglia: 120 x 120 x 60 cm Terrestre di piccola taglia (400 g): 60 x 30 x 30 cm Arboricolo: Abbastanza alto per contenere i rami Neonato o molto piccolo: 25 x 25 x 25 cm DIMENSIONI MINIME PER SAURI DI GRANDE TAGLIA Per terrari temporanei per animali in età di sviluppo Lunghez z a:a l me nounavol t aeme z z a( 1, 5)l al ung he z z ade l l ’ a ni ma l ec hevidi mor a La r g he z z a :a l me noduet e r z i( 2/ 3)de l l al u ng he z z ade l l ’ a ni ma l ec hevidi mor a Al t e z z a :a l me nol al ung he z z ade l l ’ a ni ma l ec hevidi mor a Per terrari definitivi le misure come sopra de bbonoe s s e r er i f e r i t ea l l ’ a ni ma l ei ne t àa dul t a TARTARUGHE N° Misura carapace Terrestri “ “ “ 1 1 1 1 5 10 15 20 Misura minima del terrario in cm o misura minima della sup. in cm2 50 x 30 = 1500 cm2 70 x 40 = 2800 cm2 100 x 50 = 5000 cm2 120 x 60 = 7200 cm2 1/3 1/3 1/3 1/3 15 25 35 50 TARTARU GHE N° acquatiche 1 5 50 x 40 = 2000 cm2 3 volte superf. carapace Lungh. carapace Aum.1/3 “ 1 10 70 x 50 = 3500 cm2 3 volte superf. carapace Lungh. carapace Aum.1/3 “ 1 15 100 x 60 = 6000cm2 3 volte superf. carapace Lungh. carapace Aum.1/3 20 120 x 70 = 8400cm2 3 volte superf. carapace Lungh. carapace 1 Misura minima superficie zona emersa Aumentato di Aumentato di Aumentato di Aumentato di Altezza ternario in cm. Misura carapace “ Misura min. totale in cm2 Per esemplare in più Misura min. sommersa profondità H2O Per esemp. in più Obbli gatorio Risc.+ lamp. Risc.+ lamp. Risc.+ lamp. Risc.+ lamp. Aum.1/3 Per le misure eccedenti a quelle di riferimento si deve passare alla misura superiore. Per negozi o altro laddove la detenzione è temporanea o nei casi dichiarati dove la detenzione di esemplari ha dato origine a procreazioni in cattività le misure saranno singolarmente valutate dagli organi competenti. 11 Altez za in cm. 20 35 45 55 Regolamento Comunale di convivenza e tutela degli animali ALLEGATO B: Sanzioni Ais e ns ide l l ’ a r t .7/ bi sde lD. Lgs .18/ 08/ 2000n.267ede lCa poIde l l aLe gge689de l24/ 11/ 1981,de g l ia r t t .2-3 del Regolamento per le applicazioni delle sanzioni amministrative per violazioni a disposizioni dei regolamenti e ordinanze del Comune approvato con delibera C.C. n°33 del 30 maggio 2003, per le violazioni alle norme di cui al presente Regolamento, se non punite più severamente da altre normative legislative o regolamentari e fatte salve in ogni caso le disposizioni penali in materia, si applicano le sanzioni amministrative indicate. ticolo 3 nzioni * 4 5 6 Riferim.sanzo ni Leggi vigenti Riferim.sanzio ni Leggi vigenti 25-500 7 8 9 10 11 12 13 14 15 1 Riferim.sanzioni Leggi vigenti - - - 25-500 euro - - 25-500 25-500 25-500 25-500 - 25-500 2 Riferim.sanzioni Leggi vigenti 3 4 25-500 25-500 - - - 25-500 25-500 25-500 - 25-500 - 25-500 25-500 25-500 - 25-500 25-500 25-500 25-500 25-500 25-500 25-500 25-500 25-500 - Riferim.sanzi oni Leggi vigenti - 5 Riferim.sanzioni Leggi vigenti - - - 25-500 - - Riferim.sanzioni Leggi vigenti 25-500 25-500 25-500 - 25-500 - - - 25-500 25-500 25-500 - - - 25-500 - - 25-500 - - - unto 6 7 8 9 10 11 12 13 Riferim.sanzioni Leggi vigenti Riferim.sanzioni Leggi vigenti 25-500 25-500 Riferim.sanzioni Leggi vigenti Riferim.sanzioni Leggi vigenti icabile per ogni singola infrazione esposta nel punto. 12