Sezione III, Architettura. Il pensiero di Camillo Boito e le origini della

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Sezione III, Architettura. Il pensiero di Camillo Boito e le origini della
Sezione III, Architettura.
Il pensiero di Camillo Boito e le origini della Città Moderna
Con la sua opera e il suo pensiero Camillo Boito assume un ruolo ambiguo ma per certi versi d’avanguardia
nello sviluppo della Città Moderna. La sua figura contribuisce a costruire un contesto che si rivela centrale
nel panorama culturale europeo. Con lui, l’Accademia di Brera e i circoli culturali coevi presenti a Milano a
cavallo tra Ottocento e Novecento, contribuiranno al dibattito su carattere architettonico e dimensione
urbana in rapporto al costruito.
Contigua alla città boitiana prende forma la “Città Nuova” disegnata da Sant’Elia. Ma ad entrambe sottende
una tensione di ricerca ancor più importante degli ismi e delle evidenze stilistiche formulate nel “disegno”:
il superamento di una “architettura nazionale” di carattere Neoclassico sulla quale lo stesso Boito si era
formato ai tempi del suo percorso di apprendimento all’Accademia di Venezia. Ciò che Boito cerca nel
significato del passato, anche attraverso la sua cosciente conservazione, Sant’Elia lo intravede nel futuro. Il
cambiamento dei caratteri urbani è innanzitutto il mutamento di una sociètà nei suoi aspetti .
Così tra racconti e profezie agli inizi del Novecento all’interno dell’Accademia di Brera si pianta il seme del
dibattito architettonico italiano del Novecento.
Camillo Boito muore a Milano il 28 giugno del 1914. L’11 luglio dello stesso anno Antonio Sant’Elia pubblica
il suo Manifesto dell’Architettura Futurista in cui sono presenti i disegni della “Citta Nuova” che lo avevano
impegnato nel corso del biennio 1913-1914 a lato del suo percorso accademico. Se sul piano del disegno
andrebbero indagati i rapporti dello studente comasco con la lezione di Angelo Cattaneo (insegnante di
disegno a Brera) dall’altra l’impostazione boitiana continuata da Gaetano Moretti ci spiega in un quadro di
espressioni antitetiche l’origine della cultura architettonica Moderna in seno alla Scuola di Architettura di
Brera.
Giovanni Luca Ferreri
Docente a contratto presso il Politecnico di Milano; Scuola di Architettura Civile, Milano – Bovisa.