IN VIAGGIO TRA BIOLOGICO, KM 0 E PRESIDI SLOW FOOD
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IN VIAGGIO TRA BIOLOGICO, KM 0 E PRESIDI SLOW FOOD
IN VIAGGIO TRA BIOLOGICO, KM 0 E PRESIDI SLOW FOOD Fare la spesa è un’azione che compiamo tutte le settimane e, alcuni di noi, anche quotidianamente. Tuttavia spesso ci troviamo a dover scegliere tra prezzo e qualità, senza avere per altro la certezza della seconda. Come districarsi dunque tra le varie proposte del supermercato o del mercato? I PRODOTTI BIO Per alcune persone è una filosofia di vita, per alcuni una moda del momento. Sebbene i ricercatori della Stanford University, a seguito di una revisione sistematica della letteratura scientifica, abbiano concluso che non ci sono ad oggi dati sufficienti per attribuire al consumo di alimenti biologici ruoli benefici per la salute, è indubbio che scegliere alimenti bio significa ridurre l'esposizione a pesticidi, contaminanti e batteri resistenti agli antibiotici. Il marchio “biologico” si riferisce infatti ad alimenti prodotti e trasformati senza l'uso di pesticidi sintetici, fertilizzanti, antibiotici, ormoni della crescita, irradiazioni e OGM. Devono essere biologici soprattutto gli oli, i grassi, i cereali, le spezie e le uova. Le uova da agricoltura biologica sono le migliori anche per il contenuto di sostanze nutritive. Per quanto riguarda frutta e verdura, bisogna fare qualche precisazione: se la carota si può spazzolare bene e un cetriolo si può lavare, con le foglie verdi (in particolare spinaci, cavolo e lattuga) non si può fare più di tanto. Qualunque spray venga spruzzato su di esse viene consumato quando mangiamo ed è impossibile rimuoverlo. Quindi sarebbe meglio acquistare al biologico o comunque in un mercato o da un contadino di fiducia almeno questi prodotti. Un’altra regola è comprare al biologico l’alimento che si consuma più spesso. La mela, ad esempio, è il frutto più coltivato e, ahimè, è anche quello più irrorato di pesticidi. Il 98% di tutti i campioni convenzionali di mela esaminati aveva residui di pesticidi. Inoltre le mele biologiche hanno più polifenoli e una maggiore capacità antiossidante rispetto alle mele convenzionali. LA FILIERA CORTA E I PRODOTTI A KM 0: TANTI VANTAGGI PER TUTTI Vengono definiti “a Km 0” gli alimenti e le bevande a filiera corta, prodotti e venduti nella stessa zona geografica ristretta. Si tratta dunque di alimenti freschi e di stagione, che passano spesso direttamente dal campo alla tavola, garantendo sia il contenuto di nutrienti che la qualità. Per le verdure, ad esempio, è da sottolineare come il taglio produca un progressivo depauperamento delle sostanze antiossidanti a noi tanto care; consumare insalata recisa da qualche giorno o addirittura tagliata e conservata in busta, spesso può voler dire fare il pieno di radicali liberi e sostanze ossidate! Senza contare il fatto che molti disturbi gastro-intestinali che spesso ci regalano pance gonfie e stipsi derivano dal fatto che la nostra flora intestinale non riesce più a sostenersi adeguatamente a causa del consumo di verdure sterili (pessima, da questo punto di vista, l'abitudine di lavare l'insalata con amuchina o bicarbonato!). Alimenti più “ruspanti”, colti a maturazione e consumati entro breve tempo, ci garantiscono quindi salute e sapore. Altro importante fattore da sottolineare è l'importanza della stagionalità. Non è un caso che la natura ci metta a disposizione carciofi e cardi (piante utili alla depurazione del fegato) piuttosto che asparagi (ottimi drenanti) nei cambi di stagione, quando depurare l'organismo risulta necessario; non è un caso che cavoli e cavolfiori (ricchi di Vit.C e composti organici di zolfo che stimolano la termogenesi) crescano in inverno e pomodori, peperoni (ricchi di carotene), cetrioli, zucchine, anguria (ricchi di acqua) ci vengano in aiuto in estate. Il nostro organismo si è evoluto in stretto rapporto con l'ambiente circostante ed è quasi banale vedere come il cibo di stagione ci fornisca esattamente quello che ci serve nel momento in cui ci serve! Date dunque la precedenza a frutta e verdura scegliendo quella di stagione e preferibilmente a Km 0 . Se avete voglia di prodotti “fuori stagione” allora acquistate quelli surgelati piuttosto che quelli di importazione. Cercate di alternare frutta e verdura di tutti i colori per sfruttare al meglio le proprietà di ciascuno e verificate che non presentino segni di deperimento (muffe, rigonfiamenti, parti annerite, ammaccamenti). I prodotti a Km 0, inoltre, premiano i tanti piccoli produttori di cui il nostro Paese è ricco e che, pur lavorando eticamente e nel respetto del territorio, non possono sostenere i costi della certificazione bio. Tuttavia, essendo “a portata di mano”, è facile per il consumatore visitare l'azienda e valutare di persona la qualità dei prodotti e delle persone che ci sono dietro. I PRESIDI SLOW: TRA CULTURA E QUALITA' Marchio di garanzia per produttori e consumatori, i presidi Slow Food garantiscono qualità e cultura. Per Slow Food bisogna tornare a dare il giusto valore al cibo, rispettando chi lo produce, chi lo mangia, l’ambiente e il palato. Dal 1986 la Fondazione sostiene e promuove un’agricoltura sostenibile, rispettosa dell’ambiente e delle tradizioni dei territori. Per questo, tra le sue iniziative, ha istituito i Presìdi, degli esempi virtuosi di economie di nicchia di prodotti agroalimentari provenienti da piccole comunità territoriali e da piccoli produttori. Il motto di Slow Food è buono, pulito e giusto. Tre aggettivi che definiscono in modo elementare le caratteristiche che deve avere il cibo. Buono relativamente al senso di piacere derivante dalle qualità organolettiche dell'alimento; pulito, ovvero prodotto nel rispetto degli ecosistemi e dell’ambiente; giusto ossia conforme ai concetti di giustizia sociale negli ambienti di produzione e di commercializzazione. L’impegno sta quindi nella salvaguardia di un cibo tradizionale, sostenibile e di qualità. Per questo tutelare la biodiversità agroalimentare e culturale è di fondamentale importanza. Anche se questa sorta di certificazione non è ufficiale (è assegnata da un comitato scientifico di Slow Food), conservando le specificità del cibo locale e delle tradizioni contadine, i saperi delle comunità possono giocare un ruolo fondamentale per proteggere gli ecosistemi e per promuovere una produzione sostenibile. BOX1: GLI INDIRIZZI UTILI Ecco i canali di vendita a Km0 più diffusi sul territorio: – i Farmer's market: a differenza dei mercati rionali dove il venditore è in genere un intermediario, nei farmer's market è il contadino a vendere direttamente i propri prodotti – i Gruppi di Acquisto Solidale (GAS): nascono come aggregazioni spontanee di famiglie e singole persone che si organizzano per individuare piccoli produttori selezionati che possano rifornirli di prodotto freschi e/o biologici – i mercati di Campagna Amica: raccolgono i produttori del territorio che aderiscono al progetto di Coldiretti di costruire filiere di prodotti agroalimentari di origine esclusivamente nazionale – i Mercati della Terra: sponsorizzati da Slow Food, propongono prodotto freschi e trasformati prodotti entro un raggio di 40 km dal luogo di mercato BOX2: Dott.ssa Cecilia Scalabrino Biologa Nutrizionista • Studio Eirene via F.lli Rosselli 25, Cesena tel. 377.23.21.480 • Poliambulatorio Rimedical via F. Montevecchi 18, Santarcangelo tel. 0541.199.99.09 • Ospedale Privato Villa Laura via Emilia levante 137, Bologna tel. 051. 62.46.411 • Poliambulatorio Csp via T. Edison 19, Castel San Pietro Terme tel. 051 4126356