GSE: conto termico e certificati bianchi per l`efficienza

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GSE: conto termico e certificati bianchi per l`efficienza
GSE: conto termico e certificati bianchi per l’efficienza energetica
L’ing. Valenzano intervenuto come referente del GSE Alla Prima Giornata Nazionale dell’Energia ha parlato
di un imminente potenziamento del conto termico, non di un suo superamento: si tratta di uno strumento
ancora da sviluppare, necessario per l’efficienza energetica. A questo proposito, l’ing. Valenzano ha
approfondito due principali strumenti di incentivazione gestiti dal GSE: il CONTO TERMICO, per i settore
residenziale, dei servizi e della p.a., e i CERTIFICATI BIANCHI (soprattutto per l’industria, ma anche per il
settore residenziale).
La promozione dell’efficienza energetica negli edifici viene e verrà realizzata soprattutto grazie ad una
cabina di regia tra Ministero Sviluppo Economico e Ambiente, ENEA e GSE, attuata con lo scopo di favorire
sinergie tra enti, anche con le regioni, per sostenere il dialogo. Molti progetti della Pubblica
Amministrazione legati all’efficienza energetica sono già arrivati al GSE.
In particolare, il decreto 102 sull’efficienza energetica prevede anche di valorizzare risparmi energetici
legati a misure comportamentali, ad esempio l’introduzione di misure “smart” negli edifici.
Per quanto riguarda il conto termico, si tratta di incentivi che coprono una parte del costo sostenuto per
realizzare gli interventi, mediante rate erogate nel corso dell’anno, e vale sia per amministrazioni pubbliche
che per privati.
Interventi ammessi:
-
Interventi di incremento dell’efficienza energetica, ad esempio isolamento termico di superfici
opache o sostituzione di chiusure trasparenti, comprensive di infissi;
-
interventi di piccola dimensione di produzione di energia da fonti rinnovabili e sistemi ad alta
efficienza (anche sostituzione di impianti di climatizzazione con pompe di calore più efficienti,
scaldacqua elettrici e installazione di collettori solari termici).
Per le pubbliche amministrazioni, si tratta di interventi tutti incentivabili, mentre per i privati è incentivabile
solo la categoria 2. La richiesta di incentivo deve essere corredata da una diagnosi energetica ante operam
e da una certificazione energetica post operam.
Sono previste principalmente tre modalità di accesso al conto termico:
-
diretto (si richiede incentivo entro 60 gg da fine lavori);
-
prenotazione incentivi prima dell’avvio dei lavori (nel caso della Pubblica Amministrazione);
-
iscrizione a registri nel caso di interventi di sostituzione di impianti con generatore a biomassa o
pompe di calore di una certa potenza.
I certificati bianchi sono invece titoli commercializzabili su un mercato che si basa sull’introduzione di un
obbligo posto in capo ai distributori di energia e gas, che devono implementare interventi di efficienza
energetica oppure possono acquistare certificati bianchi. Vale in particolare per le società di servizi
energetici, le società che hanno nominato energy manger, le società locali con sistemi di gestione
dell’energia qualificati ISO 50001. In questo meccanismo si prevede una valorizzazione degli interventi che
durano nel tempo.
Dal 2006 al 2014 sono stati misurati oltre 20 milioni di TEP di risparmio su efficienza energetica. Si parla di
risparmi addizionali, ovvero al netto di quelli che si sarebbero comunque realizzati a fronte di un’evoluzione
normativa. Nel 2014, sono stati emessi 7,5 milioni e mezzo di titoli (certificati bianchi) per l’industria. Il 18%
dei titoli totali emessi è relativo al settore residenziale. Per accedere al meccanismo dei certificati bianchi,
sono richiesti almeno 20 TEP di efficienza energetica, ottenuti mediante la somma di più interventi di
efficienza energetica.
Redazione INGENIO