Photolangage ADOLESCENZA Locandina retro

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Photolangage ADOLESCENZA Locandina retro
E
C.s.d. - KALEIDOS
Strumenti Operativi Nel Lavoro Socioeducativo e Assistenziale
L’adolescenza: il caleidoscopio delle emozioni
Proposta di Photolangage
Metodo e Strumenti
Lavoro di gruppo;
Photolangage;
Esercitazioni e giochi di vario tipo;
Materiali di lettura vari
Premessa
L’adolescenza è una fase costruttiva della vita contrassegnata dal bisogno di darsi coerenza, unità e senso di sé. E’ fatta di stagnazioni, di azioni che
si esauriscono in gesti e di progetti che rimangono sogni. L’adolescenza è definita anche “età dell’oro” in quanto è caratterizzata non solo da crisi e
disagio ma anche da una spinta vitale verso il cambiamento da cui attingere ed imparare. L’operatore che lavora con gli adolescenti offre la
possibilità di uno sguardo che tollera la provvisorietà e le oscillazioni e che permette la ricerca e la scoperta di parti nuove ed inesplorate di sé.
L’operatore, quindi, grazie all’incontro con l’adolescente può contribuire a promuovere la crescita e l’autonomia attraverso la relazione di aiuto e
può diventare, così, facilitatore, costruttore e testimone di cambiamento.
Il Photolangage è un metodo di gruppo che nasce in Francia nel 1965 in modo del tutto casuale ed intuitivo. Rapidamente si estende al campo della
formazione degli adulti e in campo terapeutico. Il Photolangage permette di rispondere ad una domanda attraverso la scelta di una foto. Consente ad
ogni partecipante di prendere coscienza di ciò che lo interessa, lo colpisce e lo coinvolge. E’ un metodo che può essere utilizzato per creare nuove
forme di comunicazione e di riflessione e può rappresentare un mezzo di conoscenza di sé e di relazione con gli altri. L’operatore, dunque, inteso
come facilitatore e testimone del cambiamento può scoprire attraverso il metodo del Photolangage strumenti che ha dentro di sé, ed affinare le
proprie abilità di cura soprattutto dal punto di vista relazionale e della comunicazione emotiva.
Programma incontri
1) L’adolescente e il cambiamento
a) L’operatore: traghettatore di cambiamento; b) L’adolescente: apprendista di vita: da chi non è più a chi non è ancora;
d) Il gioco, uno strumento per ampliare il contatto.
c) Photolangage
2) L’adolescente e la relazione
a) Gli ingredienti della relazione: L’empatia: sintonizzarsi sul passo dell’Altro; La fiducia: sfumature e declinazioni: fidarsi, affidarsi, confidarsi;
b) L’ascolto attivo ed empatico che genera cambiamento; c) L’ascolto del tempo interno, della propria storia e della storia dell’Altro;
d) L’ascolto dei propri significati e dei significati dell’Altro; e) Photolangage; f) La favola, uno strumento per ampliare il contatto.
3) L’adolescente dalla vulnerabilità alla resilienza
a) Il concetto di resilienza: Personale; Familiare; Collettiva; reciproca; b) La resilienza: costruire sulle risorse e sulle possibilità;
occhiali nuovi per affrontare le difficoltà; d) Photolangage; e) La favola, uno strumento per ampliare il contatto.
c) Occhi e
4) L’adolescente e la famiglia: un’impresa evolutiva congiunta tra 2 generazioni
a) Dalla foto di famiglia alla fototessera: il processo di separazione e individuazione dell’adolescente; b) La famiglia dell’adolescente: dalla cura
responsabile alla protezione flessibile; c) Photolangage; d) Il gioco, uno strumento per ampliare il contatto.
5) L’adolescente straniero: diverso da sé diverso dagli altri
a) La definizione e ridefinizione della propria identità; b) La gestione delle separazioni; c) La gestione della definizione e ridefinizione dei ruoli
e dei legami familiari; d) La gestione della propria differenza: sospeso tra 2 mondi e 2 culture; e) Photolangage; f) La favola, uno strumento
per ampliare il contatto.
6) I mondi abitati dell’adolescente
a) L’ adolescente, esploratore di sé: trovare un luogo, uno spazio e un tempo interno per dar voce alla parola e all’azione; b) L’ adolescente,
scopritore dell’altro: dal mondo interno al mondo esterno, la scoperta di nuovi alfabeti e significati; c) L’ adolescente, conoscitore del mondo: il
mondo fuori, il reale si carica di senso; d) Photolangage; e) La favola, uno strumento per ampliare il contatto.
7) Il contributo personale nella relazione di aiuto: lavorare con gli utenti , lavorare con il riflesso di noi stessi
a) L’incontro con le nostre emozioni: emozioniamoci; b) Apriamo la nostra valigia emotiva: Riconosciamo le nostre emozioni; Diamo nome e
voce a ciò che sentiamo; Gestiamo le nostre emozioni; c) Vite a posteriori attraverso le emozioni narrate; d) Photolangage; e) Il gioco, uno
strumento per ampliare il contatto; f) Pillole di allegria; g) Antidoti alla tristezza.
DOCENTE: Dott.ssa Sara Alberti
Durata e organizzazione
DURATA: 7 incontri di 2 ore DATE: 30 novembre 2010, 7-14-21 dicembre 2010, 11-18-25 gennaio 2011 ORE 17 - 19
Destinatari
Il Percorso Formativo è rivolto a chi lavora, o è interessato a lavorare, in campo socioeducativo e assistenziale
(Assistenti, Educatori, Operatori ecc.) con adolescenti
Informazioni ed iscrizioni
Le schede di iscrizione devono pervenire entro il 19 Novembre 2010 all’Agenzia Formativa Kaleidos – via Serragli 49, 50124 Firenze
Per informazioni: Agenzia Formativa Kaleidos tel. 055213574 - fax 0554640060 - e-mail: [email protected] – web: www.kaleidosforma.it