L`adolescente tra risorse e vulnerabilità

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L`adolescente tra risorse e vulnerabilità
IL PERCORSO della VITA e la SALUTE PSICO-FISICA
L'adolescente tra risorse e vulnerabilità
Padova, 29.4.16
Michela Gatta, Neuropsichiatra Infantile –Lorenza Svanellini, Psicologa e Psicoterapeuta- Ida
Bertin, psichiatra
Classicamente alcuni Autori sintetizzano la condizione dell'adolescenza attorno a tre
grandi gruppi di problemi o interrogativi che definiscono i compiti evolutivi di questa
fase della vita e, sempre classicamente, alcuni pensano che questa fase possa essere
adeguatamente percorsa solo se a questi problemi viene data risposta dallo stesso
adolescente, pena non solo una adolescenza accidentata e difficile ma anche una
adolescenza interminabile.
Questi tre compiti possono essere così sintetizzati:
l) Le mutazioni corporee e cognitive alla luce non solo dei cambiamenti ma anche
delle nuove possibilità e capacità che l'adolescente viene ad acquisire. È’ in questo
gruppo di interrogativi che si pongono e attendono risposte la crescita e le
trasformazioni puberali, l' acquisizione di una identità sessuale (essere maschio,
essere femmina), la progressiva consapevolezza della capacità di scambio d'intimità
con l' altro, del piacere dello stare assieme, dell'accettazione dell'altro come
sufficientemente separato e con tante aree di identificazione-condivisione.
2) Il gruppo dei pari che comporta un allentamento dei legami con i genitori e il
trasferimento dell’energia di tali legami su nuovi rapporti extrafamiliari con nuove
possibilità di identificazione, confronto e sostegno all’autostima.
3) I processi di separazione/autonomia che implicano una differenziazione psicoemotiva rispetto ai propri genitori, con la capacità di definire un sistema normativo e
di valori proprio, costruito sulla base di un’interiorizzazione selettiva di schemi
esterni e che rende la visione del mondo e la progettualità dell’adolescente unica ed
autentica.
La fragilità somatica e psicologica del soggetto, in questa fase, è evidente e
facilmente spiegabile se si tiene conto del lavoro in atto finalizzato al consolidamento
delle sue strutture fisico-psichiche, lavoro che va a sostanziare quel che si è soliti
definire come crisi adolescenziale.
Il concetto di crisi adolescenziale è ben formulato da K.Jaspers (1964): "l'adolescenza
è un momento in cui tutto subisce un cambiamento da cui l'individuo esce
trasformato sia dando origine ad una nuova soluzione sia andando verso la
decadenza".
L'adolescenza è dunque da un lato grande potenzialità e dall’altro transitoria fragilità,
potendo questa ultima costituire terreno fertile per il radicarsi di situazioni che
evolveranno nell'età adulta come vere e proprie patologie mentali e comportamentali.