«L`istruzione è la più valida difesa della libertà». di Carlo Cattaneo.
Transcript
«L`istruzione è la più valida difesa della libertà». di Carlo Cattaneo.
«L'istruzione è la più valida difesa della libertà». di Carlo Cattaneo. Molti di voi, più o meno palesemente, bistrattano l’istruzione. Non sapete che molti uomini hanno lottato per cercare di permettere a tutti di raggiungere un adeguato livello culturale fino ad ottenere che nella Costituzione fosse sancito il diritto allo studio per ogni singolo cittadino. Il che vuol dire che lo Stato deve garantire che ognuno possa accedere, senza esborsi economici, ad una istruzione di base sufficiente a garantirgli “la difesa della libertà”. In effetti la conoscenza, il possesso dell’informazione, è potere, cioè colui che possiede maggiore informazione su un determinato argomento ha di fatto un controllo che altri non possono avere, perciò maggiore potere. La scuola cerca di garantire a ognuno una stessa base di conoscenza per mettere tutti sullo stesso piano, poi ciascuno potrà diventare esperto in un determinato settore e solo in quel settore farla da padrone, ma per i normali rapporti sociali se tutti hanno le stesse conoscenze difficilmente ci potranno essere prevaricazioni. Un ragazzo adolescente non si rende conto di questa verità così importante per la sua vita futura, e tende a vedere lo studio solo come una fatica, dedicando così poco tempo ad esso e rimanendo, più o meno volontariamente, ignorante e potenzialmente soggiogabile da persone senza scrupoli, che purtroppo esisteranno sempre. So di sbagliare se dicessi che la valutazione dovrebbe essere del tutto abolita, ma è praticamente impossibile inventare un sistema di valutazione che sia scevro da errori e la cosa peggiore è che spesso essa è l'unica motivazione allo studio per la maggior parte degli studenti. Non è facile far comprendere ad un adolescente che l'istruzione ha un valore per se stessa e non per essere tradotta in un voto. In ogni Stato sussistono tre poteri, legislativo, esecutivo e giudiziario, ma con l’avvento della stampa si è venuto a costituire, di fatto, un quarto potere, in quanto si ritiene, che la stessa possa condizionare pesantemente le scelte, soprattutto politiche, della popolazione. In seguito con la nascita della radio e poi della televisione si è aggiunto un quinto potere. La televisione utilizzando, come canali di veicolazione dell’informazione, sia la vista che l’udito ha un potere di condizionamento ancora più incisivo rispetto alla stampa. Per cercare di difendersi da questo potere è necessaria una capacità critica molto elevata che può essere sviluppata solo con una istruzione avanzata. Le tecniche per condizionare le persone attraverso i media sono così sofisticate che é addirittura impossibile riconoscerle. Rimarrebbe soltanto un rimedio radicale: tenere spento il televisore. Cari ragazzi il consiglio che posso darvi è: se vi manca il tempo e dovete scegliere, preferite di seguire una partita di calcio in meno e utilizzate quel tempo per leggere un libro in più.