mortalità evitabile
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Mortalità evitabile La mortalità evitabile è un indicatore sentinella: si analizzano le morti che intervengono prematuramente e dovute a cause che possono essere attivamente contrastate dal sistema pubblico, in particolare sanitario, ma non solo. Ad esempio le morti per tumore del polmone potrebbero essere drasticamente ridotte attraverso la riduzione del numero dei fumatori, le morti per incidenti stradali, attraverso misure come la patente a punti o l’uso del casco per le moto. L’indicatore della mortalità evitabile è quindi un rilevante indicatore di politica sanitaria, perché permette oggettivamente di segnalare le situazioni più a rischio, di studiare contromisure e di verificare, nel tempo, il successo delle politiche intraprese. La recente pubblicazione dell’”Atlante 2006 Mortalità evitabile e contesto demografico per USL”, e della sua revisione “Atlante 2007 Mortalità evitabile per genere e USL” realizzate da ERA, (www.e-r-a.it), cioè da un consorzio tra l’Università Tor Vergata, ISTAT, ISS e Nebo, considera le Aziende Sanitarie italiane in base a una serie di parametri di popolazione e di mortalità evitabile ed elabora una classifica in base ai giorni perduti per cause evitabili pro capite. Tale studio consente di passare dalle cause di morte evitabile alle politiche ed alle azioni da intraprendere. Ogni causa di morte è infatti classificata per la tipologia di intervento prevalentemente suggerita dalla letteratura scientifica per contrastare attivamente le morti evitabili, e cioè in: • Prevenzione primaria • Diagnosi precoce e relativa terapia • Igiene e assistenza sanitaria, in particolare vaccinazioni, assistenza clinica, anche in termini di organizzazione e rapidità di intervento. Tale chiave di lettura ha il compito di sottolineare dove è maggiormente opportuno attirare l’attenzione delle autorità sanitarie in sede di dibattito finalizzato a formulare le grandi scelte di priorità. Come ogni strumento questa lettura va utilizzata in modo appropriato avendone ben chiari i limiti; in particolare ricondurre una causa di morte ad una specifica politica porta a trascurare l’impatto delle altre politiche. Ad esempio se è pur vero che un miglioramento degli stili di vita riduce significativamente la probabilità di una ischemia cardiaca, una politica di diagnosi precoce degli stati di rischio e una buona organizzazione della rete di pronto soccorso, dall’altro, contribuiscono incontestabilmente la miglioramento delle probabilità di sopravvivenza in caso di infarto. Si deve inoltre tenere presente che in molti casi le politiche di contrasto possono avere effetti sulla riduzione della mortalità dilazionati nel tempo, in particolare gli investimenti più rilevanti e di maggior ritorno atteso, cioè le politiche volte a migliorare gli stili di vita o di riduzione del rischio, hanno bisogno di decadi per sviluppare il loro potenziale. Si rinvia alle pubblicazioni e al sito citati per approfondimenti e per la metodologia utilizzata, che comunque risultano fondati dal punto di vista scientifico e metodologico. Nell’edizione del 2007 dell’Atlante sono incluse le morti avvenute prima dei 75 anni aventi causa considerata “evitabile” in base a una rilettura della letteratura internazionale. Per alcune cause di morte le età considerate sono diverse: ad esempio, per le polmoniti e l’influenza sono considerate solo quelle avvenute tra 1 e 14 anni. Nelle tabelle dalla 11 alla 16 sono comunque riportate le età considerate. Di seguito si riportano alcuni dati, estratti o rielaborati dalla edizione del 2007, con un commento che permette di valutare la posizione dell’ASL di Sondrio nel contesto italiano e lombardo e di valutare le azioni per contrastare la mortalità evitabile. In Italia dal 1996 al 2002 la mortalità evitabile si è ridotta del 15% negli uomini, passando da 83.500 a 71.200 e del 16% nelle donne, passando da 42.700 a 36.000. La mortalità evitabile resta comunque doppia negli uomini rispetto alle donne; i sessi si differenziano anche nell’analisi per cause di morte. Nell’anno 2002 nei maschi il 42.8% delle morti evitabili erano dovute a tumori (16.169 dovute a tumori polmonari), il 34.1% a malattie del sistema cardiocircolatorio (15.562 dovute a malattie ischemiche del cuore), il 14.8% a traumatismi ed avvelenamenti e l’ 8.3% ad altre cause. Nelle donne il 49,9% delle morti evitabili erano dovute a tumori (con 8.150 tumori della mammella e apparato riproduttivo e 5.008 tumori dell’apparato digerente), il 32,3 a malattie del sistema cardiocircolatorio, l’8,6% a traumatismi ed avvelenamenti e il 9,2% ad altre cause. Sempre nello stesso anno, la mortalità sarebbe stata evitabile nei maschi per il 66.7% con interventi di prevenzione primaria, il 25.1% di igiene e assistenza sanitaria e l’8.2% di diagnosi precoce e terapia, mentre nelle femmine per il 36.5% con interventi di prevenzione primaria, il 30.2% di igiene e assistenza sanitaria e il 33.3% di diagnosi precoce e terapia Se per il genere femminile le tre misure di intervento sono sostanzialmente equilibrate, per gli uomini l’investimento in termini di politiche attive è da indirizzarsi nella prevenzione primaria: infatti è nella prevenzione primaria la migliore strategia per ridurre le morti per tumori del polmone, infarti e incidenti, in particolare stradali. Nelle tabelle 6 e 7 si riporta la classifica regionale dei giorni perduti per mortalità evitabile, suddivisa anche per cause e tipo di intervento. Emerge una polarizzazione geografica: le regioni favorite sono per lo più del centro-sud e quelle meno favorite nel nord. La Lombardia si situa la 14° posto su 21 per gli uomini e al 13° per le donne. La situazione di svantaggio è influenzata soprattutto dalla mortalità evitabile per tumori (penultimo posto per i maschi e 5° ultima in classifica per le femmine). Gli interventi prioritari emersi sono quelli di diagnosi precoce e relativa terapia, in quanto si situa, per quest’aspetto, alla 4° ultima posizione per i maschi e alla 7° per le femmine. Tabella 6. Giorni perduti per mortalità evitabile (classifica e indicatori) - Maschi Per Regione Diagnosi precoce e terapia * Igiene e assistenza sanitaria * Tumori ** Sistema cardiocircolatorio ** Traumatismi e avvelenamenti ** Altre cause ** Tutte le cause** (1996-1998) 18 21 14 20 17 10 16 3 13 1 4 2 12 7 11 15 6 8 5 9 19 Prevenzione primaria * Piemonte Valle d'Aosta Lombardia p.a. Bolzano p.a. Trento Veneto Friuli Venezia Giulia Liguria Emilia Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna Italia Tutte le cause ** Regione Posizione in classifica Giorni perduti per cause evitabili pro capite (0-74 anni) 24.81 32.25 23.85 25.92 24.50 23.08 24.37 20.58 23.32 20.20 20.66 20.33 23.19 22.22 23.08 24.20 21.17 22.37 20.91 22.40 25.34 22.98 17.06 24.25 16.11 18.98 17.61 16.27 16.59 13.31 16.22 13.65 14.12 14.02 15.54 14.56 14.52 14.98 13.57 13.90 13.11 13.82 17.44 15.28 1.61 1.96 1.68 1.61 1.57 1.72 1.85 1.64 1.59 1.60 1.66 1.52 1.63 1.63 1.57 1.29 1.21 1.25 1.09 1.27 1.32 1.51 6.14 6.04 6.06 5.33 5.33 5.09 5.93 5.62 5.52 4.95 4.88 4.79 6.02 6.03 6.99 7.94 6.39 7.22 6.71 7.31 6.59 6.19 8.10 9.00 9.00 6.80 8.70 8.36 8.71 7.89 7.25 7.24 6.31 6.10 7.60 6.53 5.77 8.75 7.02 6.12 5.75 6.72 8.21 7.76 6.08 7.33 5.89 5.48 5.72 5.22 5.69 5.31 5.83 5.08 5.96 5.26 6.66 5.83 6.85 8.15 5.45 6.26 6.24 7.09 5.81 6.15 7.28 12.21 5.89 9.97 6.75 6.85 6.89 4.01 7.04 5.47 5.86 6.29 5.53 6.48 6.76 3.68 5.29 6.15 5.28 4.87 7.53 5.81 3.34 3.72 3.08 3.68 3.33 2.66 3.07 3.37 3.20 2.41 2.54 2.68 3.40 3.38 3.70 3.63 3.41 3.84 3.63 3.72 3.78 3.25 28.00 32.77 27.43 28.13 28.63 27.22 28.63 23.63 26.47 22.85 23.96 22.66 25.17 23.09 24.09 27.43 23.68 24.62 24.07 24.93 28.81 25.98 Fonte: Elaborazioni ERA su dati ISTAT - Triennio 2000-2002 * Giorni perduti per causa di morte ** Giorni perduti per tipologia di intervento La riproduzione e l'utilizzo a fini non commerciali sono liberamente consentiti a condizione che venga esplicitamente citata la fonte. Tabella 7. Giorni perduti per mortalità evitabile (classifica e indicatori) - Femmine Per Regione Diagnosi precoce e terapia * Igiene e assistenza sanitaria * Tumori ** Sistema cardiocircolatorio ** Traumatismi e avvelenamenti ** Altre cause ** Tutte le cause** (1996-1998) 17 21 13 5 4 9 18 14 15 3 1 6 16 2 12 20 11 7 10 19 8 Prevenzione primaria * Piemonte Valle d'Aosta Lombardia p.a. Bolzano p.a. Trento Veneto Friuli Venezia Giulia Liguria Emilia Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna Italia Tutte le cause ** Regione Posizione in classifica Giorni perduti per cause evitabili pro capite (0-74 anni) 12.74 15.08 11.83 10.79 10.76 11.23 12.87 11.95 12.09 10.74 10.71 10.86 12.43 10.73 11.72 13.43 11.64 11.05 11.38 13.23 11.19 12.04 4.81 5.63 4.39 4.62 3.84 4.47 4.78 3.91 4.96 3.90 4.23 4.15 4.55 3.45 4.52 4.10 3.47 3.66 3.19 3.86 3.88 4.21 4.06 3.93 3.93 3.52 3.97 3.85 4.47 4.03 3.95 3.55 3.64 3.71 3.82 3.42 2.91 3.70 3.59 2.99 3.20 3.71 3.78 3.78 3.87 5.52 3.51 2.65 2.95 2.91 3.62 4.00 3.18 3.29 2.84 3.00 4.07 3.86 4.29 5.63 4.58 4.40 4.99 5.65 3.53 4.05 5.70 6.03 5.75 4.84 5.46 5.57 6.26 5.77 5.70 5.07 4.91 5.13 5.79 4.39 3.66 5.48 4.72 4.03 4.24 5.05 5.04 5.37 2.58 3.11 2.36 1.95 2.22 2.03 2.31 2.47 2.28 2.13 2.24 2.04 2.80 2.52 3.14 4.12 2.78 3.05 3.16 3.64 2.35 2.73 2.30 2.10 1.79 2.34 1.36 2.00 2.22 1.34 2.34 1.67 1.97 2.03 1.57 1.76 2.56 1.07 1.50 1.87 1.22 1.45 1.80 1.72 2.16 3.85 1.92 1.66 1.71 1.62 2.08 2.37 1.77 1.87 1.60 1.67 2.27 2.05 2.36 2.75 2.64 2.09 2.76 3.08 2.00 2.22 14.46 14.81 13.31 12.91 12.27 12.49 14.03 13.02 13.72 12.13 12.92 11.79 13.79 12.42 12.98 14.89 12.75 12.40 12.46 14.81 12.82 13.47 Fonte: Elaborazioni ERA su dati ISTAT - Triennio 2000-2002 * Giorni perduti per tipologia di intervento prevalente ** Giorni perduti per causa di morte La riproduzione e l'utilizzo a fini non commerciali sono liberamente consentiti a condizione che venga esplicitamente citata la fonte. Nelle tabelle 8 e 9 sono riportati i dati inerenti le ASL della Lombardia, che mostrano andamenti piuttosto eterogenei, con Sondrio al 180° posto per i maschi e al 157° per le femmine. Sondrio ha 29.17 giorni perduti pro capite per mortalità evitabile nei maschi e 13.12 nelle femmine. La mortalità evitabile dovuta a tumori è responsabile di 9.18 giorni pro capite persi nei maschi e di 5.81 giorni nelle femmine, seguiti da 9.90 giorni persi per traumatismi ed avvelenamenti nei maschi e di 3.00 giorni nelle femmine. Tabella 8. Giorni perduti per mortalità evitabile (classifica e indicatori) - Maschi Per ASL Tutte le cause ** Prevenzione primaria * Diagnosi precoce e terapia * Igiene e assistenza sanitaria * Tumori ** Sistema cardiocircolatorio ** Traumatismi e avvelenamenti ** Altre cause ** Tutte le cause** (1996-1998) ASL Bergamo Brescia Como Cremona Lecco Lodi Mantova Citta' di Milano Milano 1 Milano 2 Milano 3 Pavia Sondrio Varese VallecamonicaSebino Posizione in classifica Giorni perduti per cause evitabili pro capite (0-74 anni) 153 160 60 174 79 173 113 80 99 82 37 175 180 68 25.22 25.92 21.34 27.94 22.04 27.91 23.41 22.04 22.72 22.10 20.67 28.40 29.17 21.62 17.45 17.52 14.68 18.51 14.75 19.18 16.14 14.23 15.22 15.14 13.52 19.47 21.24 14.83 1.43 1.56 1.61 1.74 1.55 2.10 1.62 1.77 1.77 1.64 1.83 1.68 1.20 1.52 6.35 6.84 5.04 7.70 5.73 6.62 5.65 6.04 5.74 5.31 5.33 7.25 6.73 5.27 9.79 9.49 7.90 9.81 7.70 11.31 7.00 8.44 9.15 8.72 8.69 10.20 9.18 7.89 6.19 5.94 5.28 6.75 5.61 6.17 6.09 5.48 5.78 5.69 5.08 7.42 6.74 5.70 6.52 7.00 5.62 7.39 5.77 7.17 7.16 4.58 5.01 4.93 4.16 7.69 9.90 5.10 2.73 3.49 2.54 3.99 2.95 3.26 3.15 3.54 2.78 2.76 2.74 3.10 3.34 2.93 28.88 29.35 26.70 30.90 27.40 31.53 27.40 25.78 25.93 25.29 24.60 30.60 33.83 26.22 188 36.48 23.98 2.42 10.09 13.73 7.22 10.81 4.72 42.50 Tabella 9. Giorni perduti per mortalità evitabile (classifica e indicatori) - Femmine Per ASL Tutte le cause ** Prevenzione primaria * Diagnosi precoce e terapia * Igiene e assistenza sanitaria * Tumori ** Sistema cardiocircolatorio ** Traumatismi e avvelenamenti ** Altre cause ** Tutte le cause** (1996-1998) ASL Bergamo Brescia Como Cremona Lecco Lodi Mantova Citta' di Milano Milano 1 Milano 2 Milano 3 Pavia Sondrio Varese VallecamonicaSebino Posizione in classifica Giorni perduti per cause evitabili pro capite (0-74 anni) 97 115 70 181 49 109 99 139 84 73 43 173 157 81 11.63 11.96 11.13 14.16 10.61 11.81 11.65 12.53 11.35 11.16 10.45 13.90 13.12 11.31 4.60 4.34 4.06 5.16 4.25 3.97 4.72 4.66 3.86 4.08 3.59 5.33 5.81 4.12 3.63 3.93 4.07 4.73 3.37 3.24 3.29 4.30 4.04 3.62 3.65 4.00 3.63 3.99 3.40 3.68 3.00 4.28 2.99 4.59 3.65 3.57 3.46 3.46 3.21 4.57 3.68 3.19 5.61 5.64 5.86 6.63 5.10 5.57 4.48 6.38 5.72 5.44 5.33 6.07 5.45 5.58 2.58 2.33 2.06 2.91 2.50 2.01 2.37 2.21 2.40 2.40 1.87 2.76 2.49 2.52 1.94 1.84 1.60 2.20 1.48 1.51 2.47 1.82 1.43 1.41 1.40 2.54 3.00 1.63 1.49 2.15 1.61 2.43 1.53 2.73 2.34 2.11 1.81 1.91 1.85 2.53 2.18 1.58 14.62 13.46 12.31 13.53 12.31 14.04 12.04 14.27 12.50 13.13 12.02 15.57 13.36 12.20 160 13.37 6.26 4.41 2.70 6.43 2.85 2.62 1.48 18.60 Fonte: Elaborazioni ERA su dati ISTAT - Triennio 2000-2002 * Giorni perduti per tipologia di intervento prevalente ** Giorni perduti per causa di morte La riproduzione e l'utilizzo a fini non commerciali sono liberamente consentiti a condizione che venga esplicitamente citata la fonte. Un’analisi più di dettaglio è possibile tramite il confronto di tassi standardizzati della mortalità evitabile tra l’ASL di Sondrio e quella regionale, riportata nella tabella 10. Nei maschi il tasso di mortalità evitabile per tutte le cause è nettamente superiore; ciò è dovuto in particolare alle morti violente e all’infarto cardiaco e in misura molto minore ai tumori dell’apparato digerente, mentre per le femmine il tasso di mortalità totale è di poco superiore alla media regionale, con tassi di morti per tumori inferiori alla media regionale e tassi per morti violente nettamente superiori. Rientrano nel gruppo delle morti da traumatismi ed avvelenamenti tutte quelle da cause violente o accidentali: comprendono quindi anche omicidi, incidenti domestici, sul lavoro, in montagna, ma soprattutto suicidi ed incidenti stradali. Queste ultime due tipologie hanno in Provincia un impatto rilevante: i casi di suicidio rappresentano il 37% delle morti accidentali e i tassi standardizzati sono, secondo l’ultima pubblicazione dall’ISS del 2005, riferita ai casi del periodo 1996 2000, significativamente superiori alla media italiana. I morti per incidenti stradali costituiscono il 40% di tutte le morti accidentali e il rapporto di mortalità per incidenti stradali è stato del 270/00 nel 2002 e del 440/00 nel 2004, mentre in Lombardia esso si è ridotto nello stesso periodo dal 190/00 al 17,80/00 . Tabella 10. Confronto dei tassi st. x 100.000 ab. di mortalità evitabile tra l’ASL di Sondrio e la Regione Lombardia anni 2000-2002 Causa di morte Maschi Sondrio Maschi Regione Femmine Sondrio Femmine Regione Tutte le cause 289.6 243.4 108.7 103.7 Tumori app. digerente 40.9 38.9 11.1 14.6 Tumori app, 57.8 57.0 9.1 10.9 respiratorio Tumori femminili 24.9 26.1 (mammella e organi genitali) Malattie ischemiche 55.9 49.7 13.5 12.8 del cuore Traumarismi ed 63.6 37.4 16.3 10.7 avvelenaenti Fonte: Elaborazioni ERA su dati ISTAT L’utilizzo dei dati di mortalità dell’ASL permette una valutazione dei trend temporali suddivisi per ognuna delle cause di morte evitabile e per tipologie di intervento. Sono prese in considerazione le stesse fasce di età utilizzate nel rapporto ERA 2007 (2° colonna delle tabelle), ma per il periodo 1995-2008 e, per evitare l’effetto confondente dovuto a numeri piccoli, si è ricorsi all’analisi di regressione lineare. Si riportano nelle tabelle tutte le cause di morte evitabili considerate nel rapporto ERA 2007, anche nel caso in cui in Provincia non ci siano decessi attribuiti a dette cause, in quanto è da considerare come evento positivo non avere avuto casi di morte evitabile. Nelle tabelle 11 e 12 sono riportati i totali di decessi per anno e per cause che hanno come tipologia di intervento teso a contrastarle la prevenzione primaria, rispettivamente nei maschi e nelle femmine. Globalmente si evidenzia un trend in riduzione, più evidente nei maschi, dovuto a una diminuzione in entrambi i sessi dei decessi per tumori delle vie aeree e digestive superiori, per malattie ischemiche cardiache e per traumatismi e avvelenamenti. Le morti per tumori della trachea e dei polmoni sono in riduzione nei maschi, ma stabili nelle femmine. In entrambi i sessi non si sono verificati decessi attribuibili a cardiopatie e gastriti alcoliche e nelle femmine anche a deficienze nutrizionali. L’ultimo caso di morte improvvisa del lattante si è registrato nel 1999. Tabella 10. Numero casi di morte evitabile ASL di Sondrio. Maschi. Tipologia intervento prevenzione primaria morte evitabile Età 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 Tumori maligni delle labbra, della cavità orale, della laringe e dell’esofago Tumori maligni della trachea, dei bronchi e del polmone Tumori maligni della vescica Deficienze nutrizionali Malattie ischemiche del cuore Cardiomiopatia alcolica Gastrite alcolica Malattia epatica cronica e cirrosi Sindrome della morte improvvisa del lattante Traumatismi e avvelenamenti Totale prevenzione primaria 0-74 26 16 21 16 10 21 11 14 20 12 20 15 18 7 0-74 58 62 74 59 81 64 64 51 62 63 71 52 43 46 0-74 0-74 5 1 8 4 8 7 4 7 6 10 6 6 4 8 1 0-74 0-74 0-74 68 64 63 66 55 65 43 46 46 64 56 56 40 50 0-74 3 10 4 1 2 5 6 5 4 7 3 3 6 8 0-74 0-74 3 1 50 67 64 66 56 50 57 64 59 58 41 44 47 55 211 230 230 216 212 209 188 186 201 210 191 176 158 175 Tabella 11. Numero casi di morte evitabile ASL di Sondrio. Femmine. Tipologia intervento prevenzione primaria morte evitabile Età 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 Tumori maligni delle labbra, della cavità orale, della laringe e dell’esofago Tumori maligni della trachea, dei bronchi e del polmone Tumori maligni della vescica Deficienze nutrizionali Malattie ischemiche del cuore Cardiomiopatia alcolica Gastrite alcolica Malattia epatica cronica e cirrosi Sindrome della morte improvvisa del lattante Traumatismi e avvelenamenti Totale prevenzione primaria 0-74 3 0-74 11 12 0-74 0-74 2 1 0-74 0-74 0-74 19 13 0-74 1 2 2 3 4 2 6 3 3 18 17 10 11 7 12 10 12 1 2 1 2 1 2 13 12 13 14 18 21 14 2 1 1 17 0-74 0-74 2 1 4 2 16 16 14 1 2 4 9 16 10 4 2 2 1 4 5 5 1 8 21 13 13 13 10 14 18 11 8 9 13 13 13 44 49 50 49 41 39 42 55 46 38 26 47 49 42 Nelle tabella 13 e 14 sono riportati i totali di decessi per anno e per cause che hanno come tipologia di intervento teso a contrastarle la diagnosi precoce e le relative terapie. L’analisi di regressione indica nei maschi un trend globalmente in riduzione, dovuto in particolare a una riduzione dei tumori del grosso intestino, retto e ano, mentre nelle femmine il trend è in crescita, nonostante una riduzione dei decessi per tumori del colon, retto e ano, per l’aumento di quelli della pelle e della mammella e di quelli dell’utero. Nei maschi non si sono registrati decessi per tumori del testicolo. Tabella 13. Numero casi terapia morte evitabile Tumori maligni del colon, della giunzione rettosigmidea, del retto e dell'ano Tumori maligni della cute Tumori maligni del testicolo Malattia di Hodgkin di morte evitabile ASL di Sondrio. Maschi. Tipologia intervento diagnosi precoce e Età 0-74 0-74 0-74 0-74 Totale diagnosi precoce e terapia Tabella 14. Numero casi e terapia morte evitabile Tumori maligni del colon, della giunzione rettosigmidea, del retto e dell'ano Tumori maligni della cute e tumori maligni della mammella della donna Tumori maligni dell'utero Malattia di Hodgkin Totale diagnosi precoce e terapia 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 18 2 16 1 15 1 18 2 2 20 17 18 20 11 2 12 2 8 3 1 3 2 14 17 13 14 3 15 4 21 5 16 2 11 3 13 2 1 17 19 27 12 1 2 18 14 15 15 di morte evitabile ASL di Sondrio. Femmine. Tipologia intervento diagnosi precoce Età 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 0-74 12 16 10 11 17 9 6 8 6 13 8 10 10 12 0-74 0-74 0-74 29 4 16 5 16 2 15 4 1 13 2 1 23 2 24 4 22 3 2 28 6 17 6 27 4 14 3 24 6 28 5 2 45 37 28 31 33 34 34 35 40 36 39 27 40 47 Nelle tabelle 15 e 16 sono riportati i totali di decessi per anno e per cause che hanno come tipologia di intervento teso a contrastarle l’igiene a l’assistenza sanitaria. L’analisi di regressione indica un trend globalmente in riduzione, in particolare per la riduzione delle morti dovute a malattie cerebrovascolari; sono in riduzione anche i decessi per tumori del fegato nelle donne, mentre essi sono stabili nei maschi: Le altre cause di morte evitabile di questo gruppo presentano pochi o nulli casi, ma si riportano ugualmente, in quanto rappresentano comunque eventi che è necessario monitorare. Tabella 15. Numero casi di morte evitabile ASL di Sondrio. Maschi. Tipologia intervento diagnosi igiene e assistenza sanitaria morte evitabile Età 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 Malattie infettive intestinali 0-14 1 Tubercolosi o postumi di tubercolosi Altre malattie batteriche Malattie virali con esantema e morbillo Altre malattie da virus e clamidia Tumori maligni del fegato e delle vie biliari intraepatiche Leucemia Disturbi della ghiandola tiroidea Diabete mellito Anemie da carenza Altre e non specificate anemie Dsiturbi psichici (escl. stati psicotici organici senili e presenili) Meningite Epilessie Cardiopatie reumatiche croniche Ipertensione arteriosa Malattie cerebrovascolari Polmoniti e influenza 0-74 3 1 0-74 1-14 23 23 0-74 0-49 0-74 1 0-74 0-74 0-74 0-44 0-74 0-74 1-14 Nefrite, sindrome nefrosica e nefrosi Iperplasia della prostata 0-74 0-74 Totale igiene e assistenza sanitaria 1 4 2 26 1 19 19 1 1 1 2 1 2 5 1 1 3 2 29 23 19 19 3 3 24 1 25 1 2 2 23 26 2 20 1 1 1 1 1 0-74 0-74 0-74 0-74 0-74 0-74 Alcune condizioni morbose di origine perinatale 1 1 1-14 Altre malattie dell'apparato respiratorio Ulcera gastrica o duodenale Appendicite Ernie di cavità addominale Colelitiasi Osteomielite, periostite e altre infezioni ossee Anomalie congenite del sistema nervoso e spina bifida Anomalie congenite del cuore e del sistema circolatorio 1 3 0-74 0-74 1 1 3 1 2 2 1 4 3 2 2 1 2 1 1 1 2 3 21 6 28 6 20 3 15 1 6 16 2 17 2 2 4 18 9 13 1 3 19 2 20 4 16 1 5 14 12 3 12 1 1 1 0-74 0-74 1-14 0-74 3 1 1 1 2 5 57 65 60 44 53 59 4 54 48 55 51 41 40 1 1 57 49 Tabella 16. Numero casi di morte evitabile ASL di Sondrio. Femmine. Tipologia intervento diagnosi igiene e assistenza sanitaria morte evitabile Età 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 Malattie infettive intestinali 0-14 Tubercolosi o postumi di tubercolosi Altre malattie batteriche Malattie virali con esantema e morbillo Altre malattie da virus e clamidia Tumori maligni del fegato e delle vie biliari intraepatiche Leucemia Disturbi della ghiandola tiroidea Diabete mellito Anemie da carenza Altre e non specificate anemie Dsiturbi psichici (escl. stati psicotici organici senili e presenili) Meningite Epilessie Cardiopatie reumatiche croniche Ipertensione arteriosa Malattie cerebrovascolari Polmoniti e influenza Altre malattie dell'apparato respiratorio Ulcera gastrica o duodenale Appendicite Ernie di cavità addominale Colelitiasi Nefrite, sindrome nefrosica e nefrosi Complicazioni della gravidanza, del parto e del puerperio Osteomielite, periostite e altre infezioni ossee Anomalie congenite del sistema nervoso e spina bifida Anomalie congenite del cuore e del sistema circolatorio Alcune condizioni morbose di origine perinatale Totale igiene e assistenza sanitaria 0-74 0-74 2 2 1 2 1 1 4 1 3 4 4 1 1 1 1 1 6 2 4 1-14 0-74 1 1 0-74 1-14 5 7 0-74 0-49 0-74 1 1 1 4 0-44 0-74 0-74 1-14 1 2 3 10 0-74 0-74 0-74 0-74 0-74 5 3 4 3 1 0-74 0-74 0-74 0-74 6 1 1 1 5 13 1 1 1 1 1 2 1 1 3 12 5 13 2 1 2 1 1 1 1 1 10 4 9 3 8 2 15 2 10 1 2 3 4 1 10 2 1 10 1 8 1 0-74 0-74 0-74 0-74 1-14 0-74 1 1 1 1 1 26 31 25 30 2 20 20 15 2 1 2 4 1 2 1 28 19 18 15 21 17 16