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DAILY
11 giugno 2013
L’incertezza Fed pesa sui mercati
Punti Principali
Tassi –Attesa per l’audizione alla Corte tedesca
Valute – Valute emergenti sotto pressione
Commodity – I dati macro cinesi pesano sul settore
Azionario – Apertura in calo per i listini europei
Principali indicatori
Ora
Paese
Dato
Cons
Prec
CIN
Mercati chiusi per festività
GER
Audizione Bce/Buba presso Corte Cost.tedesca
10:30 GBR
Prod. industriale m/m APR
0%
0.7%
Eventi del giorno
Tassi & Congiuntura: in area Euro ieri si è assistito ad un rialzo dei
tassi governativi, movimento che sta continuando anche in mattinata.
Il tasso decennale italiano si è portato sopra il 4,3% e quello tedesco
sopra l’1,6%, con lo spread tornato oltre i 270 pb. In Germania oggi e
domani si terrà l’udienza alla Corte Costituzionale tedesca sulle
misure non convenzionali della BCE, in primo luogo il piano BCE di
acquisto di bond denominato OMT. Oggi interverranno Asmussen in
qualità di rappresentante della BCE e quindi a difesa del programma
ed il capo della Bundesbank, Weidmann, fautore della tesi opposta.
C’è ancora incertezza sulla tempistica di emanazione della sentenza,
se cioè arriverà prima o dopo le elezioni del 22 settembre. Draghi, alla
vigilia dell’udienza ha rilasciato un’intervista alla televisione pubblica
tedesca, ribadendo che la BCE non userà il programma per salvare
singoli paesi ma per garantire la stabilità della valuta unica. Draghi ha
inoltre ribadito che grazie all’annuncio del programma i rischi per i
contribuenti tedeschi sono inferiori rispetto ad un anno fa. Il
governatore della banca centrale spagnola, Linde, non ha smentito le
indiscrezioni di El Pais che parlavano di una proroga fino al 31
dicembre del programma a sostegno del sistema bancario spagnolo.
A settembre o ottobre ci sarà una nuova visita della Troika ed a quel
punto le autorità valuteranno la possibilità di prolungare o meno il
piano. In Germania oggi è attesa la riapertura di un titolo decennale
legato all’inflazione fino a 1 Mld€, mentre ieri il tesoro italiano ha
annunciato che giovedì effettuerà emissioni di titoli a medio lungo
termine fino a 8 Mld€ (con scadenza 2016, 2028 e Ccteu 2018).
Sempre in Italia ieri Poste italiane, dopo undici anni è tornata sui
mercati emettendo 750 Mln€ di un bond a tasso fisso a 5 anni a
fronte di una domanda di oltre 3,5 Mld€. Negli Usa continua la fase di
rialzo dei tassi governativi, in un contesto in cui il focus degli operatori
rimane sull’evoluzione della politica monetaria della Fed. La notizia
della revisione migliorativa dell’outlook sugli Usa da parte di S&P (da
negativo a stabile) ha rappresentato un ulteriore motivo di pressioni
in vendita sui mercati obbligazionari, nell’ipotesi che il miglioramento
delle condizioni economiche possa condurre la Fed almeno a
rallentare (cosiddetto tapering) il programma di acquisto di asset.
S&P, a supporto della sua decisione, ha citato proprio la tenuta
dell’economia, la credibilità della politica monetaria e lo status del
dollaro come valuta di riserva mondiale. In questo contesto si può
allora meglio comprendere come mai i tassi sia del Treasury a 10 sia
di quello a 30 anni abbiano raggiunto il massimo da oltre un anno.
Bullard, membro votante Fed, ha lasciato intendere che le basse
condizioni d’inflazione potrebbero garantire la prosecuzione del piano
di acquisti aggiungendo però che un rallentamento del piano stesso
vi potrebbe essere per tenere conto del miglioramento del mercato
del lavoro. L’incertezza sulle prossime mosse Fed, sta contribuendo
in generale a mettere sotto pressione ribassista le quotazioni anche
del comparto obbligazionario high yield ed emergente. In quest’ultimo
caso l’indice Emibi+ spread che misura il differenziale di tasso del
comparto emergente rispetto ai Treasury, è arrivato ai massimi dallo
scorso agosto.
Valute: l’euro ieri si è apprezzato verso dollaro Usa, con il
movimento proseguito nel corso della notte nonostante la revisione
migliorativa dell’outlook Usa. Per oggi la resistenza da monitorare si
colloca a 1,3310, con il supporto più vicino presso 1,3175. Questa
notte lo yen si è apprezzato verso tutte le principali valute dopo il
nulla di fatto della BoJ che ha lasciato la politica monetaria invariata
senza menzionare eventuali misure per calmierare la volatilità nel
mercato obbligazionario. Verso euro la resistenza si colloca presso
area 132, con supporto in area 130 e 127,50. E’ proseguita la
debolezza del dollaro australiano calato ai minimi dal settembre
2010 verso quello Usa, sotto soglia 0,94. Sulla valuta hanno pesato i
prestiti immobiliari di aprile saliti molto meno delle attese in Australia.
Segnaliamo che proseguono le forti vendite sulle valute emergenti:
tra le più vendute della notte figurano infatti la rupia indiana, il rand
sudafricano, il ringgit malese, il peso messicano, il baht tailandese ed
il won sudcoreano, penalizzate dal proseguimento delle vendite dei
bond di tali paesi. Nuovo minimo storico per il peso filippino verso
dollaro Usa.
Commodity: dopo 5 giornate consecutive di rialzo, ieri si è interrotta
la serie positiva dell’indice GSCI penalizzato dai dati cinesi pubblicati
nel fine settimana che hanno confermato la situazione di
rallentamento della seconda economia mondiale. I cali sono stati
piuttosto generalizzati con solamente i metalli preziosi ed alcuni
agricoli (caffè e cotone) che si sono mossi in controtendenza. Gli altri
componenti dell’indice hanno tutti registrato ribassi: i cali più marcati
hanno colpito mais (-2,4%) e soia (-1,2%) a cause di condizioni
climatiche favorevoli ai raccolti attesi nel Midwest Usa. Cali più
contenuti hanno interessato il settore energia ed i metalli industriali,
quest’ultimi guidati da nichel e rame che hanno perso circa l’1%.
Questa mattina si assiste ad un lieve calo generalizzato, inclusi i
metalli preziosi.
A cura del team Market Strategy
MPS Capital Services
MPS CAPITAL SERVICES S.P.A. Sede Legale:Via Pancaldo, 4 - 50127 Firenze - Direzione Generale: Via Panciatichi, 48 - 50127 Firenze - www.mpscapitalservices.it - Tel. 055.24981 - Fax 055.240826 - Cap. Soc. €276.434.746,28 - Cod. Fisc.,P.IVA e N. Iscr. Reg. Imp. Di Firenze 00816350482
Società soggetta all'attività di direzione e coordinamento di Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. - Codice banca 10643.5 - Codice Gruppo 1030.6 - Aderente al Codice di comportamento del settore bancario e finanziario - Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi e al Fondo
Nazionale di Garanzia - Iscritta all'Albo delle Banche della Banca d'Italia n.4770
DAILY
Azionario: seduta interlocutoria per i listini azionari europei con la
maggior parte degli indici che hanno chiuso in calo, mentre si sono
mossi in controtendenza le borse tedesca e svizzera. L’indice Dax si è
infatti contraddistinto in Europa con un rialzo di oltre lo 0,5% spinto dai
titoli del settore chimico ed industriale. Le vendite hanno invece
colpito principalmente i listini periferici, Ftsemib in testa, penalizzati
dall’andamento negativo dei titoli finanziari e telefonici. In Italia infatti
sono stati i titoli del settore bancario a spingere al ribasso l’indice
anche se i peggiori cali sono stati registrati da Fiat (-4,7%) e Telecom
Italia (-4,5%). Questa mattina i listini europei stanno aprendo con cali
generalizzati. Negli Usa seduta di apertura di settimana all’insegna
del segno negativo per i listini azionari che dopo una partenza in
positivo grazie alla notizia della revisione dell’outlook sul rating USA
da parte dell’agenzia S&P, hanno perso forza nel corso della giornata
chiudendo poco sotto la parità. Gli operatori preferiscono al momento
mantenere un atteggiamento cauto dopo i forti rialzi visti nelle ultime
sedute della scorsa settimana. I titoli ad alto dividendo, quali telefonici
ed health care sono stati i beneficiari degli acquisti nella giornata di
ieri, mentre le vendite hanno interessato principalmente energetici ed
industriali. Sul fronte emergente, quarta seduta consecutiva in calo
per l’indice MSCI EM che, dai massimi raggiunti lo scorso gennaio, ha
messo a segno una correzione di oltre il 10%. Prosegue la
penalizzazione del listino turco (-2,5%) anche se le vendite hanno
interessato tutti i listini principali. Da segnalare i nuovi minimi
dall’ottobre del 2011 messi a segno dall’indice brasiliano Bovespa su
timori di una crescita ancora debole. In mattinata andamento piuttosto
negativo per i listini asiatici guidati dalla borsa giapponese che ha
11 giugno 2013
gruppo editoriale sta lavorando per trovare la migliore soluzione
possibile.
TELECOM ITALIA – Il presidente della Cassa depositi e prestiti,
Franco Bassanini , ritiene che Telecom Italia possa avere la
maggioranza del consiglio di amministrazione della società in cui
verrebbe scorporata la rete di accesso fissa ma con alcuni limiti.
Secondo quanto riferito da un consigliere, il consiglio di
amministrazione si riunirà il 5 luglio.
UNICREDIT – Secondo quanto detto dal Ceo, Federico Ghizzoni, per
risolvere il problema del credito alle piccole e medie imprese l'istituto
ha contattato nei mesi scorsi oltre 12.000 imprese mettendo sul piatto
circa 4 Mld€ di nuovi impieghi, a fronte dei quali sono state effettuate
richieste solo per 1,5Mld€.
UNIPOL – Le offerte non vincolanti per gli asset che il gruppo Unipol
– Fonsai deve cedere per ottemperare alle richieste dell'Antitrust
dovranno essere presentate entro venerdì prossimo.
Fonte: infoproviders
scontato la delusione per il nulla di fatto dalla riunione BoJ. Forte cali
anche per i listini indiani in seguito alla debolezza della rupia.
INFORMAZIONI DI STAMPA SU TITOLI
ENEL – Secondo quanto riportato da tre dei lead manager
dell’operazione, la società non ha fretta di emettere il bond ibrido
preannunciato le scorse giornate, in attesa che le condizioni di
mercato siano ottimali, con possibile rinvio anche alla prossima
settimana.
FIAT – Chrysler sta richiamando 14.800 modelli della nuova auto
compatta Dodge Dart a causa di alcuni problemi che possono causare
un arresto del motore subito dopo l'avvio.
MEDIOLANUM – La raccolta netta totale nel mese di maggio della
controllata Banca Mediolanum è stata pari a 83 Mln€. La raccolta
netta di Fondi e gestioni si attesta a 501 Mln€, portando il totale da
inizio anno a 2,04 Mld€.
RCS – Secondo quanto detto dall'A.D. della società, Pietro Scott
Jovane, sul piano di cessione dei periodici c'è un forte interesse e il
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