Policy E-Safety I.C. Turoldo Introduzione La Policy di E

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Policy E-Safety I.C. Turoldo Introduzione La Policy di E
Policy E-Safety I.C. Turoldo
Introduzione
La Policy di E-Safety, o "Linee-guida per la sicurezza elettronica" è un documento
autoprodotto che detta le norme comportamentali e le procedure per l’utilizzo delle
Tecnologie di Informazione e Comunicazione (d'ora in poi: TIC) in ambiente scolastico, e
definisce le misure per la prevenzione e quelle per la rilevazione e gestione dei problemi
derivanti da un uso non consapevole delle TIC, partendo da una migliore conoscenza e una
maggiore loro integrazione nella didattica. E’ necessario che tutti i membri della comunità
educante (insegnanti, alunni, famiglie) condividano un sistema di valori, atteggiamenti,
attitudini e attenzione ai rischi e alla prevenzione, attraverso un costante monitoraggio.
Un team misto di insegnanti di scuola primaria e secondaria, con la supervisione del
Dirigente Scolastico, si è occupato della stesura della policy, la cui definitiva approvazione
è di competenza del Collegio dei Docenti, necessaria per rendere il documento
concretamente efficace e applicabile.
Ad oggi, sul sito dell’Istituto, è indicato il progetto in attuazione, legato a “Generazioni
connesse”. Sarà premura della Scuola, portare a conoscenza di tutte le parti interessate il
contenuto del lavoro ultimato, in quanto di grande rilevanza per una maggior tutela di tutti i
membri della comunità scolastica.
Le famiglie, non solo saranno informate dell’esistenza della policy, ma diventeranno parte
integrante dell’attuazione della stessa, sottoscrivendo i moduli di autorizzazione all’uso delle
TIC, da parte dei propri figli, ed impegnandosi, a loro volta, a rispettare tutte le norme di
tutela della privacy previste. La scuola sta progettando percorsi di formazione/informazione
su un uso più consapevole della rete destinato alle famiglie, ai docenti ed agli alunni.
All’interno dell’Istituto è stato individuato un gruppo di lavoro che si occupi di accogliere le
segnalazioni di infrazione della policy; che valuti gli eventuali interventi da adottare; e che
sostenga docenti e genitori nel controllo di situazioni “a rischio”.
La policy integra i regolamenti d’Istituto già esistenti.
Formazione e curricolo
La scuola ha un curricolo orientato verso lo sviluppo delle competenze digitali, che
permette di aiutare bambini/e e ragazzi/e a maturare le conoscenze, le abilità e le attitudini
necessarie a utilizzare Internet e le tecnologie digitali con dimestichezza, creatività e spirito
critico (da: Competenze chiave europee per l’apprendimento permanente Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006).
Agli insegnanti in particolare e, più in generale, a tutto il personale scolastico viene
chiesto, oltre a una concreta conoscenza delle TIC e del loro costruttivo utilizzo nella
didattica, di essere promotori di una costruzione dialogica e di un percorso
formativo partecipato. I docenti devono mettersi nella condizione di accorgersi
tempestivamente di situazioni di disagio e/o pericolo e mettere in atto azioni immediate di
contrasto verso atti di prepotenza, attuando tutte le possibili forme di tutela nei confronti dei
ragazzi. Per tali ragioni è importante una formazione specifica: è necessario un percorso di
sensibilizzazione, coinvolgimento e “formazione” delle famiglie, perché il piano di
prevenzione e contrasto in oggetto possa essere attuato.
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Gestione delle infrastrutture
Scuola primaria:
i due plessi della scuola primaria ospitano laboratori informatici. Ogni macchina ha un
accesso utente e una password, che limita l'utilizzo e l'accesso a Internet. Utente e
password sono differenziati tra docenti e alunni. L’accesso ad internet da parte dei bambini
è limitato e costantemente controllato dagli insegnanti.
E’ previsto il filtraggio dei contenuti, per la navigazione degli alunni.
Il regolamento d'istituto verrà integrato con una parte dedicata all'utilizzo delle TIC, che sarà
inserita nel patto di corresponsabilità.
Scuola secondaria:
ci sono due laboratori informatici. Ogni macchina ha accessi distinti per amministratore e
utente; l’amministratore ha una password, mentre gli utenti hanno accesso libero. La scuola,
al momento, non utilizza reti wireless. Sono tutelati da password personale per i docenti
solo i registri elettronici.
Il potenziamento della rete, l’utilizzo intensivo delle TIC nella didattica, account personali
per l’accesso ai computer e, in base all’età, un indirizzo mail per gli studenti, oltre che per
gli insegnanti, al momento sono solo in fase progettuale.
Per quanto riguarda la tutela della privacy, in entrambi gli ordini di scuola, l’Istituto prevede
l’uso di una liberatoria che autorizzi l’uso e lo scambio delle immagini degli studenti a fini
esclusivamente didattici ed educativi; i dati personali sono utilizzati esclusivamente per i fini
stabiliti dalla legge e l’utilizzo di Internet deve avvenire nel pieno rispetto del regolamento
previsto dalla scuola (si allega modulo al fondo del documento).
Strumentazione personale
Primaria: i/le bambini/e non possono utilizzare a scuola cellulari e/o tablet personali. La
connessione a Internet, nelle aule e nei laboratori, è sempre supervisionata dagli insegnanti.
Secondaria: attualmente, solo in alcuni rari casi, a discrezione dei singoli docenti ed
esclusivamente per fini didattici, è permesso l’utilizzo di strumenti personali per la
navigazione in Internet a scuola (cellulari e tablet); l’utilizzo dei laboratori di informatica è
costantemente supervisionato dagli insegnanti. E' convinzione comune dei docenti
dell'istituto che l’utilizzo delle TIC a fini didattici non solo non vada scoraggiato, ma debba
essere valorizzato, educato, incentivato e orientato costruttivamente.
Prevenzione, rilevazione e gestione dei casi
1. La prevenzione parte dall’educazione affettiva
La complessità della società moderna, la nascita di agenzie di socializzazione alternative
a quelle ufficiali (in primis, i mezzi di comunicazione) e l'intensificarsi di fenomeni di disagio
giovanile quali bullismo, violenza, discriminazione, disordini alimentari, uso di sostanze
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stupefacenti sollecitano la scuola a operare per prevenire, investendo sull'acquisizione delle
cosiddette "abilità di vita" o life skills, competenze relazionali ed emotive, che possiamo
condensare nell'espressione educazione affettiva (si veda l'art. 16 della legge 128/2013
che prevede la formazione e l'aggiornamento del personale scolastico riguardo “all'aumento
delle competenze relative all'educazione all'affettività, al rispetto delle diversità e delle pari
opportunità di genere e al superamento degli stereotipi di genere”).
Possiamo individuare almeno tre ambiti specifici di approfondimento e intervento:
-
educazione al genere: è finalizzata alla decostruzione degli stereotipi e alla
prevenzione e al contrasto delle violenze legate al genere. La dimensione del genere
si presta per approfondire le molteplici differenze dell'identità personale e mette in
luce il ruolo decisivo svolto dall'educazione. L'educazione deve mettere i soggetti in
grado di confrontarsi con i modelli di femminile e maschile senza esserne limitati,
rendendo così la costruzione della propria identità una progettualità consapevole e
libera da stereotipi.
-
educazione sentimentale: ha come obiettivi l'assertività nelle relazioni,
l'autoconsapevolezza, la capacità di comunicare e di gestire le emozioni ed i conflitti,
nonché il contrasto di forme di discriminazione. Affronta le dinamiche relazionali non
solo offline ma anche online, partendo quindi dalla ridefinizione del concetto di
amicizia, intimità, pubblico e privato legate agli ambienti digitali.
-
educazione sessuale: lavora sulla comprensione dei cambiamenti che avvengono
nel corpo durante la pubertà, sulla comprensione del proprio orientamento sessuale,
sulla gestione dell'innamoramento e delle relazioni affettive, anche a fronte di una
continua precocizzazione delle prime esperienze sessuali. Affronta tematiche
connesse con i nuovi ambienti digitali, come la disponibilità online di materiale
pornografico, l'invio di materiali sessualmente espliciti (il cosiddetto "sexting") e
l'adescamento on line.
2. Progettare percorsi di Media Education
-
-
Si tratta di sfruttare il potenziale inclusivo delle TIC a scuola, nei confronti degli
studenti che per varie ragioni non sono in grado di utilizzare gli strumenti tradizionali
di studio; non possono frequentare con regolarità le lezioni; non conoscono o stanno
apprendendo la lingua italiana. Le TIC da sole, però, non hanno la capacità di
abbattere le barriere; per farlo bisogna assumere una prospettiva diversa e
veramente inclusiva.
Guidare gli/le alunni/e verso la consapevolezza che la diversità è una caratteristica
essenziale ed una ricchezza della condizione umana.
Assicurare la partecipazione attiva: inclusione non vuol dire assicurare un posto in
classe. Essere inclusivi richiede uno sforzo continuo che assicuri una partecipazione
attiva dell’alunno nell’ambito pedagogico e sociale.
Sviluppare pratiche di collaborazione: l’inclusione è un processo continuo che
richiede il supporto di tutti gli interessati.
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3. Contribuire a creare e mantenere vivo un gruppo di lavoro interno all’istituto
Il progetto di attuazione della Policy E-Safety prevede l’individuazione di un
gruppo di docenti che possa progettare attività formative di contrasto al
cyberbullismo (“formazione/informazione alle famiglie” e prevenzione),
calendarizzarle per tutta la comunità scolastica e contribuire ad attivare in
concreto tutte le misure necessarie per interrompere gli episodi di cyberbullismo
e/o bullismo che possono coinvolgere la scuola.
L’ I .C. Turoldo ha individuato alcuni docenti per costituire il “gruppo di lavoro sulla
Policy”, che include due insegnanti per ciascuno dei tre plessi interessati,
l’animatore digitale e parte del suo team, e prevede la supervisione del Dirigente
Scolastico.
(Si allega al fondo, l’elenco nominativo dei docenti interessati).
Evidenziazione dei rischi
Le tipologie più ricorrenti di rischi legati alle attività on line sono:
- Cyberbullismo: è una forma di prepotenza virtuale attuata attraverso l’uso di Internet e
delle tecnologie digitali. Come il bullismo tradizionale, è una forma di prevaricazione e di
oppressione reiterata nel tempo, perpetrata da una persona o da un gruppo di persone più
potenti nei confronti di un’altra (o un gruppo) percepita come più debole.
- Adescamento on line: gli adulti interessati sessualmente a bambini/e e adolescenti
possono utilizzare la rete per entrare in contatto con loro e instaurare gradualmente una
relazione intima e/o sessualizzata attraverso il grooming (dall’inglese “groom” - curare,
prendersi cura), una tecnica di manipolazione psicologica, che gli adulti potenziali abusanti
utilizzano per indurre i bambini/e o adolescenti a superare le resistenze emotive.
- Sexting: parola sincratica che unisce i termini inglesi sex e texting, rappresenta la pratica
di inviare o postare messaggi di testo e immagini a sfondo sessuale, come foto di nudo o
semi-nudo, via cellulare o tramite Internet.
- Pornografia: recenti ricerche hanno sottolineato come la maggior parte degli adolescenti
reperisca in rete informazioni inerenti la sessualità, col rischio, spesso effettivo, del
diffondersi di informazioni scorrette e/o l’avvalorarsi di false credenze.
- Pedopornografia: con questo termine si intende qualsiasi foto o video di natura sessuale
che ritrae persone minorenni.
- Gioco d’azzardo: puntare o scommettere una data somma di denaro, o oggetto di valore,
sull’esito di un gioco che può implicare la dimostrazione di determinate abilità o basarsi sul
caso.
- Dipendenza da Internet: i/le ragazzi/e che ne soffrono sono spesso inconsapevoli ma,
lontani dalla Rete, manifestano presto insofferenza, irascibilità e altri sintomi di disagio.
- Esposizione a contenuti dannosi o inadeguati (es. contenuti razzisti, che inneggiano al
suicidio, che promuovono comportamenti alimentari scorretti, ecc.).
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Rilevazione e gestione dei casi.
Che cosa e come segnalare; come gestire le segnalazioni
1. Se si sospetta che un alunno/a possa essere vittima o responsabile di una situazione
di bullismo o di cyberbullismo, ci si deve confrontare prima di tutto con gli altri
insegnanti della classe; Insieme si valuterà se farne segnalazione al team della policy
della scuola.
2. Di qualsiasi situazione anomala, rischiosa o che desti sospetto/preoccupazione si
deve fare immediata segnalazione alla/e famiglia/e interessata/e.
3. La segnalazione ufficiale dei casi si fa compilando il modello apposito, nei modi e nei
tempi che saranno valutati per ciascuna situazione. In un’ottica di facilitazione della
comunicazione del disagio, il modulo potrebbe essere utilizzato anche direttamente
dagli alunni, ma poiché va consegnato ad un team di insegnanti, la mediazione degli
adulti resta imprescindibile.
4. Se si trova in Rete materiale diffamatorio che coinvolga un/a proprio/a alunno/a, i
suoi coetanei, i familiari e/ o il personale scolastico, sarebbe opportuno anche
segnalarlo al servizio “ Clicca e segnala ” disponibile sul sito di “Generazioni
connesse” o rivolgersi alla Polizia Postale.
5. I casi di cyberbullismo effettivamente rilevati dovranno essere denunciati alla polizia
postale, ai contatti indicati dal sito di “Generazioni connesse” ed eventualmente agli
esperti del territorio.
6. Per un consiglio e un supporto ci si può rivolgere alla helpline di Generazioni
connesse: operatori esperti e preparati sono sempre a disposizione degli insegnanti,
del Dirigente e degli operatori scolastici, oltre che dei bambini, degli adolescenti e dei
genitori.
Considerazioni conclusive
Si parta dal presupposto che il "cyberbullo" può essere un estraneo o una persona
conosciuta dalla vittima; può agire singolarmente o essere sostenuto da altri; rivelare la
propria identità o rimanere anonimo, protetto da un avatar o da un soprannome. Poiché non
conosce le reazioni della sua vittima alle sue aggressioni, il "cyberbullo" non è mai
totalmente consapevole delle conseguenze delle proprie azioni e questo ostacola ancor di
più la possibilità, per lui, di provare empatia per ciò che ha fatto, a meno che non
venga aiutato ad esserne consapevole da un amico, da un insegnante o da altri.
E' dunque opportuno accompagnare il più possibile gli alunni nella navigazione in Rete,
coinvolgendoli nell’esplorazione delle opportunità e dei rischi;
insegnare loro a comportarsi responsabilmente e correttamente sia in classe che on line;
approfondire con loro, attraverso attività mirate a scuola, la conoscenza del fenomeno del
bullismo e del cyberbullismo; ricordando/evidenziando che è "cyberbullo" anche chi
condivide una foto o un post - che colpiscono uno o più compagni - inseriti on line da altri e
che è responsabile anche chi assiste al bullismo senza fare nulla.
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Gruppo di lavoro per l’attuazione della Policy E-Safety Dell’I. C. Turoldo;
per la segnalazione e gestione dei casi del cyberbullismo;
per l’organizzazione delle attività per la prevenzione
Primaria
Plesso "G. Leopardi"
Ins. Damiano Carmen
Ins. Errico Agnello Soriana
(Team Digitale)
Primaria
Plesso "G. Gianelli"
Ins. Martinelli Elisa
(Team digitale)
Ins. Pecchiura Paola
(Animatore digitale)
Secondaria di I grado
Plesso "D.M.Turoldo"
Ins. Agostini Emma
Ins. Bruno Laura
Si allegano al documento i seguenti moduli:
-
Modulo di tutela della privacy.
Modulo di segnalazione dei casi.
Curricolo digitale dell’istituto.
Insegnante di riferimento del gruppo per la stesura della policy Soriana Errico Agnello
Torino, 30 aprile 2016
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
f.to Massimo Cellerino*
*firma autografa sostituita a mezzo stampa, ai sensi dell'art.3, comma 2, del d.lgs. 39/1993
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ISTITUTO COMPRENSIVO DAVIDE MARIA TUROLDO
Via Magnolie, 9 – 10151 TORINO Tel. 011/7399425 - Fax 011/4551236
Cod. Mecc. TOIC810002 C.F. 97541030017 E-mail [email protected]
TUTELA DELLA PRIVACY DEI MINORI
LIBERATORIA PER LA PUBBLICAZIONE DI FOTOGRAFIE E RIPRESE VIDEO ANCHE SU INTERNET
CONSENSO PER L’ACCESSO AD INTERNET Reso dai genitori degli alunni minorenni
(D.Lgs. 196/2003 “Codice in materia di protezione dei dati personali”)
Io sottoscritto/a _____________________________ , nato/a a ____________________ ( ____ ),
il _____ / ____ / ________ , residente a _______________________________________ ( ____ ) ,
indirizzo: ________________________________________________________________________
genitore dell'alunno/a _______________________________frequentante la classe ____ sez. ____
scuola_________________________________
1. CONSENSO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI
Manifesto il consenso, in qualità di genitore/tutore, espresso ai sensi dell’ex art. 13 D. Lgs. 196/03, al
trattamento ed alla comunicazione dei dati personali di mio figlio/a da parte della scuola, nei limiti,
per le finalità e con le modalità stabilite dalla legge.
Firma________________________________
2. LIBERATORIA PER LA PUBBLICAZIONE DI FOTOGRAFIE E RIPRESE VIDEO (ANCHE SU INTERNET)
Il sottoscritto genitore/tutore acconsente che siano realizzate immagini (foto, filmati, CD, DVD) che
includono il/la proprio/a figlio/a, per fini didattici (mostre, partecipazioni a concorsi ed eventi, ecc.),
consapevole che le medesime potranno essere distribuite anche ad altri alunni interessati. Si impegna,
inoltre, ad utilizzare, a sua volta, il suddetto materiale, per esclusivo uso domestico e a non diffonderlo
su Internet senza autorizzazione.
Firma________________________________
3.CONSENSO PER L’ACCESSO AD INTERNET
Il sottoscritto genitore/tutore dichiara di consentire al proprio/a figlio/a di utilizzare l’accesso ad
Internet reso disponibile dalla scuola. Dichiara, inoltre, di essere informato che la scuola prenderà
tutte le precauzioni per garantire che gli/le alunni/e non abbiano l’accesso a materiale non adeguato.
Firma_______________________________
Data, _______________________________
Firma_______________________________
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ISTITUTO COMPRENSIVO “D.M. TUROLDO”
Via delle Magnolie, 9 – 10151 TORINO
Tel. 011/7399425 - Fax 011/4551236
Cod. Mecc. TOIC810002 C.F. 97541030017
E-mail
[email protected]
SEGNALAZIONE CASI DI POLICY E-SAFETY
Il/La sottoscritt ___ _____________________________________________________________
in qualità di _______________________________________________ segnala il seguente caso
riguardante l’alunn__ ____________________________________________________________
Plesso ___________________________________ classe _________________ sezione ________
1) Descrizione della situazione di presunto “caso di uso improprio della rete” 1:
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
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______________________________________________________________________________
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2) Cognome e nome delle persone coinvolte: _________________________________________
______________________________________________________________________________
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______________________________________________________________________________
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______________________________________________________________________________
3) Indicazione di chi ha rilevato la situazione di disagio; modalità di rilevazione; tempi di osservazione e
tipologia dei primi interventi (condivisione della problematica con il team di classe, colloqui con gli alunni
coinvolti, segnalazione alle famiglie e al dirigente scolastico):
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4) Segnalazione al gruppo di lavoro sul “caso di uso improprio della rete”.
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5) Altre annotazioni:
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Data__________________________
Firma degli Insegnanti
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Nota: Il presente modulo può essere scaricato sul sito della scuola, e utilizzato, oltre che dagli insegnanti e dai genitori,
anche dagli stessi alunni, che dovranno farlo pervenire al team per la segnalazione e gestione dei casi di uso improprio
della rete o ai propri insegnanti.
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Curricolo delle competenze di tecnologia e informatica: obiettivi di
apprendimento al termine della classe
quinta della scuola primaria
Vedere e osservare
- Leggere e ricavare informazioni utili da guide d’uso o istruzioni di
montaggio.
- Impiegare alcune regole del disegno tecnico per rappresentare semplici
oggetti.
- Effettuare prove ed esperienze sulle proprietà dei materiali più comuni.
- Riconoscere e documentare le funzioni principali di una nuova applicazione
informatica.
- Rappresentare i dati dell’osservazione attraverso tabelle, mappe, diagrammi,
disegni, testi.
Prevedere e immaginare
- Effettuare stime approssimative su pesi o misure di oggetti dell’ambiente.
- Prevedere le conseguenze di decisioni o comportamenti personali o relative
alla propria classe.
- Pianificare la fabbricazione di un semplice oggetto elencando gli strumenti e
i materiali necessari.
- Organizzare una gita o una visita ad un museo usando Internet per reperire
notizie e informazioni.
- Comprendere efficacemente la distinzione tre “Mondo reale e mondo
virtuale” nell’utilizzo degli strumenti tecnologici e multimediali (cellulari,
tablet, computer, televisione e videogiochi…)
Intervenire e trasformare
- Eseguire interventi di decorazione, riparazione e manutenzione sul proprio
corredo scolastico.
- Realizzare un oggetto in cartoncino descrivendo e documentando la
sequenza delle operazioni.
- Cercare, selezionare, scaricare e installare sul computer un comune
programma di utilità.
- Utilizzare programmi di videoscrittura, fogli di calcolo e presentazioni.
Utilizzare correttamente internet
- Conoscere i pericoli/rischi legati all’utilizzo improprio di Internet, social
network, chat e posta elettronica.
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- Sapere come utilizzare le forme di tutela della privacy esistenti sui social
network.
- Conoscere le principali forme di violazione della privacy, per evitare
comportamenti illeciti.
- Conoscere gli effetti negativi dell’abuso di giochi e strumenti tecnologici
(dipendenze).
- Comprendere la bellezza delle relazioni umane reali, sapendo privilegiare la
vitalità del gioco fisico e il valore dell’interazione nella realtà.
Curricolo delle competenze di tecnologia e informatica: obiettivi di
apprendimento al termine della classe
terza della scuola secondaria
Vedere osservare e sperimentare
- Eseguire misurazioni e rilievi grafici o fotografici sull’ambiente
scolastico o sulla propria abitazione.
- Leggere e interpretare semplici disegni tecnici ricavandone
informazioni qualitative e quantitative.
- Impiegare gli strumenti e le regole del disegno tecnico nella
rappresentazione di oggetti o processi.
- Effettuare prove e semplici indagini sulla proprietà fisiche chimiche
meccaniche e tecnologiche di vari materiali.
- Accostarsi a nuove applicazioni informatiche esplorandone le funzioni
e le potenzialità.
Prevedere immaginare e progettare
- Effettuare stime di grandezze fisiche riferite a materiali e oggetti
dell’ambiente scolastico.
- Valutare le conseguenze di scelte e decisioni relative a situazioni
problematiche.
- Immaginare modifiche di oggetti e prodotti di uso quotidiano in relazione a
nuovi bisogni o necessità.
- Pianificare le diverse fasi per la realizzazione di un oggetto impiegando
materiali di uso quotidiano.
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- Progettare una gita di istruzione o la visita a una mostra usando internet per
reperire e selezionare le informazioni utili.
Smontare, trasformare e produrre
- Smontare e rimontare semplici oggetti, apparecchiature elettroniche o altri
dispositivi.
- Utilizzare semplici procedure per eseguire prove sperimentali nei vari settori
della tecnologia (ad esempio: preparazione e cottura degli alimenti).
- Rilevare e disegnare la propria abitazione o altri luoghi anche avvalendosi di
software specifici.
- Eseguire interventi di riparazione e manutenzione sugli oggetti dell’arredo
scolastico o casalingo.
- Costruire oggetti con materiali facilmente reperibili a partire da esigenze e
bisogni concreti.
- Programmare ambienti informatici e elaborare semplici istruzioni per
controllare il comportamento di un robot.
Formare sull’uso dei social networks
- Fornire a tutte le componenti scolastiche (allievi, insegnanti,
amministratori e operatori scolastici) indicazioni per un “uso critico,
consapevole e responsabile” dei social media.
- Favorire la comunicazione, la trasparenza e le conversazioni digitali fra le
diverse componenti della comunità scolastica (Dirigenza, docenti,
studenti, genitori, personale amministrativo) in un'ottica di
amministrazione partecipata e collaborativa, di apertura dei dati e delle
informazioni e alla loro condivisione attraverso le nuove tecnologie
digitali (Internet e il Web in primo piano).
- Educare all’uso dei social media per contrastare non soltanto il
cyberbullismo, ma per accrescere la consapevolezza sulla cautela da avere
nel condividere le proprie informazioni in rete.
- Non tollerare insulti, volgarità, offese, minacce e, in generale,
atteggiamenti violenti che ledano la dignità delle persone e il decoro delle
Istituzioni, i diritti delle minoranze e dei minori, i principi di libertà e
uguaglianza. In particolare:
contenuti che promuovano, favoriscano, o perpetuino la discriminazione
sulla base del sesso, della razza, della lingua, della religione, delle
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opinioni politiche, credo, età, stato civile, nazionalità, disabilità fisica o
mentale o orientamento sessuale;
contenuti o link a contenuti pornografici;
commenti o post che presentino dati sensibili in violazione della Legge
sulla privacy.
- Valutare attentamente il tipo di informazioni da immettere sulla rete, a
salvaguardia della libertà e della necessaria riservatezza di tutti i soggetti.
- Ricordare che ciò che viene pubblicato, spesso, rimane in rete anche se
viene apparentemente rimosso e pertanto che nei social network ognuno è
responsabile dei contenuti che pubblica e delle opinioni che esprime.
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