Si (ri)comincia in sei per il titolo
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Si (ri)comincia in sei per il titolo
GIORNALEdelPOPOLO GIOVEDÌ 19 FEBBRAIO 2015 hockey + La frustrazione di Elias Bianchi per i playoff mancati dall’Ambrì sport in breve «Un treno perso durante i mesi scorsi» hockey Josi e Nashville vincono ancora Roman Josi e i suoi Predators hanno festeggiato un sesto successo consecutivo contro San Jose, battuti 5-1. Bilancio personale di +1 per il difensore rossocrociato di Nashville, mentre nelle fila degli Sharks non è stato schierato Mirco Müller. Negativa pure la serata di Mark Streit: Philadelphia ha rimediato una sconfitta in casa contro Columbus (2-5). Bilancio di -2 per l’elvetico. hockey Koistinen out per 6-8 settimane Il Davos dovrà fare a meno di Ville Koistinen per 6-8 settimane. Il 32enne difensore finlandese, che martedì a Ginevra ha rimediato una frattura alla clavicola ed una commozione cerebrale sbattendo contro la balaustra, potrà tornare a giocare nella corrente stagione solo nel caso in cui i grigionesi raggiungessero la finale dei playoff. di flavio maddalena Dopo la batosta casalinga di martedì, che ha sancito la matematica esclusione della truppa biancoblù dai prossimi giochi per il titolo, in Leventina c’è stato il tempo per tirare il fiato. «Abbiamo disputato tre partite in cinque giorni: ci voleva», ha commentato Elias Bianchi. Già, ieri la squadra di Serge Pelletier non si è allenata, e così anche il generoso attaccante numero 20 ha avuto la possibilità di staccare, di pensare ad altro. «Oggi pomeriggio sto lavorando alla mia campagna – ci ha spiegato il 25enne, nel pomeriggio di ieri, alludendo al progetto di sensibilizzazione delle tifoserie di Lugano e Ambrì promosso da “Sport For Peace” e di cui è responsabile – Certo, occupare il mio tempo lontano dalle piste aiuta a non rimuginare troppo su quello che non funziona sul ghiaccio. Però è impossibile dimenticare del tutto la delusione per l’obiettivo mancato: un sentimento che adesso come adesso è ancora forte». Poi, però, non bisogna dimenticare che da metà stagione in poi avevamo faticato parecchio, e c’era stato un grande calo. In tutta sincerità, avevo trovato molto deludente il nostro finale di stagione: insomma, dopo sette anni di playout e contro una delle avversarie più abbordabili che ci potevano capitare (il Friborgo), avremmo potuto fare ben altro. Un vero peccato. E anche quest’anno, dunque, la stagione non finirà in bellezza. Giocheremo i playout: è frustrante, e purtroppo, da quando sono ad Ambrì (dal 2009/10, ndr), questa non è un’eccezione ma il ripetersi di una situazione. Chiaro, è facile immaginare che ci saranno sempre delle squadre più forti di noi, e che l’Ambrì dovrà sempre sudarseli i playoff, però... guardate il Bienne: se dovesse farcela anche quest’anno, sarebbero i terzi playoff in quattro stagioni malgrado non sia una delle “grandi” e nonostante alcune partenze importanti. Cosa vi è mancato, contro lo Zurigo, per far risultato e continuare a sperare di rientrare nelle prime otto? Anche se credo che lo 0-5 di martedì sia stato un risultato severo, forse un po’ bugiardo per quanto abbiamo fatto, va detto che abbiamo perso contro una squadra davvero di ottimo livello. La differenza si è vista allora dal profilo della concretezza: lo Zurigo ha tirato meno di noi (42-34 i tiri in favore dell’HCAP, ndr) eppure ha trovato la via del gol a cinque riprese. Noi abbiamo avuto le nostre occasioni, ad esempio nel periodo centrale sullo 0-2, ma non siamo riusciti a sfruttarle. Per contro, nonostante gli impegni degli scorsi giorni non credo si sia visto un calo di energie fisiche. E a livello personale, come valuti la tua stagione 2014/15? Il treno dei playoff, comunque, non l’avete perso (solo) martedì... Sono d’accordo. Abbiamo lasciato per strada molti punti durante tutto l’arco della stagione, in cinque mesi. Sono deluso, ma lo sono di tutto il nostro campionato. A ben guardare, non siamo praticamente mai stati sopra la linea. Per poter ambire ad un obiettivo come i playoff in un campionato equilibratissimo come questo ci è mancata in particolare la continuità. Salvo a fine gennaio, quando ci siamo riportati sotto, fino a tre punti dalla linea: a quel punto, allora, era lecito crederci... E forse proprio per questo, per esserci arrivati così vicini ad un certo momento, adesso fa così male. Un anno fa eravate in verde sul Teletext. Oggi invece siete in rosso. Cos’è cambiato, in questi dodici mesi, ad Ambrì? La scorsa stagione tutto era girato per il verso giusto sin dall’inizio. Avevamo trovato presto la giusta chimica nelle linee, gli stranieri “giravano” e non avevamo subìto troppi infortuni. salto con gli sci Pronto sci alpino Svindal chiude la sua stagione Elias Bianchi spera di tornare presto ad esultare con i colori biancoblù. È senza molti dubbi la peggiore da quando vesto la maglia biancoblù. D’accordo, c’è stato quell’infortunio alla caviglia ad inizio stagione, e poi la lunga assenza di Dani (Grassi, ndr) con cui mi trovavo bene in linea, ma nessuna di queste ragioni può giustificare il mio rendimento. Non sono riuscito a trovare il mio gioco, intanto... Ora non c’è tempo per abbattervi, però. Ogni punto conquistato rimane pesantissimo, a (ri)partire da domani contro lo Zugo... Per ora non abbiamo ancora avuto il tempo di fare un’analisi della situa- (fotogonnella) zione con la squadra: immagino che avremo modo di farlo domani (oggi, ndr). Certo è che dovremo guardare in faccia alla realtà e, con maggiore compattezza, focalizzarci in fretta su un nuovo obiettivo: quello di evitare la serie contro il Rapperswil. Sulla carta, Friborgo e Kloten – se saranno davvero queste le nostre avversarie nel girone playout – sono messe meglio rispetto a noi. Però se si trovano a soli 4 punti di distanza (a tre partite dal termine, ndr) un motivo c’è: pure loro stanno faticando a trovare una certa costanza. Elemento che farà poi la differenza, in una serie “best of 7”... per Falun, dopo un mese e mezzo di stop La scommessa mondiale di Simon Ammann «Non voglio guardare indietro, vi prego di capirmi». Per la prima volta davanti alla stampa, dopo la sua caduta a Bischofshofen (era il 6 gennaio, aveva rimediato una commozione cerebrale), Simon Ammann si è mostrato allo stesso tempo disponibile e prudente. Nessun accenno al suo infortunio, insomma, a tre giorni dal concorso dal piccolo trampolino, ai Mondiali di Falun, per i quali non si è messo nessun obiettivo preciso. Il salto con gli sci, del resto, è una disciplina in cui la componente psicologica ha una parte molto importante. «Per questo il quattro volte campione olimpico ha preferito evitare di... ruminare le sensazioni negative», ha spiegato il suo allenatore Martin Künzle. Proprio lo stesso coach ha comunque fornito qualche dettaglio in più, al riguardo: «Simon ha voluto vedere le immagini della caduta due giorni dopo l’incidente, in modo da capire meglio quel che era successo. Così gliele ho mostrate, in ospedale. Le sue prime parole sono state: “Ma non sembra una caduta così grave: perché mi trovo all’ospedale?”». In altre parole, Ammann parrebbe non ricordare nulla dell’incidente. il campione belga aveva 58 anni Il ciclismo piange “Crique” Vittima di un’emorragia cerebrale domenica scorsa, Claude Criquielion si è spento ieri all’età di 58 anni. “Crique” aveva corso tra il 1979 e il 1991. Campione del mondo su strada nel 1984, in carriera ottenne una sessantina di vittorie – tra cui anche il Giro delle Fiandre (1987), la Classica di San Sebastian (1983), la Freccia Vallone a due riprese (1985 e 1989) e il Tour de Romandie (1986) – prima di diventare direttore sportivo e uomo di politica. > foto keystone sport 20 Nessun ricordo della caduta. (Key) Quest’oggi, a Falun, il 33enne sangallese effettuerà un primo ed unico allenamento (per risparmiare le energie), prima delle qualificazioni di domani e del concorso di sabato, dal piccolo trampolino. Se tutto andrà per il verso giusto, lo rivedremo quindi all’opera fra una settimana esatta dal grande trampolino, e poi ancora sabato 28 febbraio in occasione della prova a squadre. Per il concorso di dopodomani, Simon Ammann ha deciso di lanciarsi una sfida per molti versi notevole: atterrare con il piede destro davanti sinistro, esattamente il contrario di come faceva negli scorsi volley Playoff anni. Per lui, sotto questo punto di vista, si tratta di un ritorno agli inizi della carriera: mossa non certo scontata, ma neppure impossibile considerata la sua classe. Perché questo improvviso cambiamento? «Dopo le sue due cadute nel corso della Tournée dei Quattro Trampolini (è caduto pure a Oberstdorf, ndr), Simon non si fida a continuare come prima, e ritiene di dover cambiare qualcosa». Parlando di risultati, quanto in alto sarà in grado di puntare Ammann? «Non mi sono posto degli obiettivi – le parole del diretto interessato – Sono felice di trovarmi a Falun e sono qui senza alcuna pressione. Spero semplicemente di realizzare un buon salto». Qualcosa in più, anche a questo proposito, l’ha detto il suo allenatore: «Siamo degli outsider, a questi Mondiali. Con Simon comunque tutto è possibile: se è qui è perché ama profondamente il salto con gli sci. Abbiamo avuto poco tempo per prepararci, ma gli ultimi test si sono rivelati soddisfacenti». Chissà allora che non riesca a ripetere l’exploit di Salt Lake City 2002, quando vinse due ori olimpici al rientro da un mese di stop per una commozione cerebrale subìta in allenamento... di LNA: in campo i Dragoni Si (ri)comincia: in sei per il titolo Tre, due, uno, partenza, via: ci si gioca il titolo. Tre, due, uno sono anche i punti assegnati ai primi tre classificati (Lugano, Losanna e Näfels) al termine della stagione regolare, che prenderanno parte alla fase dei playoff tra le migliori sei squadre del campionato. Ieri sera sono già caduti i primi verdetti, mentre questa sera (alle ore 20.00) il Lugano ospiterà al Palamondo lo Schönenwerd per la terza sfida della prima giornata. Un déjà vu, visto che i solettesi erano già scesi in Ticino quasi tre settimane fa per il terz’ultimo atto delle qualificazioni. A fine gennaio la squadra di Dervisaj piegò quella di Motta al termine di un combattutissimo tiebreak, infliggendole così la seconda sconfitta della stagione. Da ieri, i dati e gli obiettivi sono cambiati. Per tutte. I Dragoni vorrebbero riempire il ruolo di primi della classe e di campioni svizzeri in carica, il Losanna vorrebbe riconquistare un titolo che manca dal 2008. LNA, FASE PLAYOFF, 1ª GIORNATA Amriswil - Chênois ieri 1-3 Losanna - Näfels ieri 3-1 Lugano - Schönenwerd oggi 20.00 Aksel Lund Svindal ha deciso di chiudere anzitempo la sua stagione agonistica, che di fatto lo ha visto prendere parte a due sole gare ufficiali (ai Mondiali di Vail/Beaver Creek: 6° sia nel super G che in gigante). Il 32enne norvegese, già due volte vincitore della generale di CdM, lo ha annunciato ieri sulla sua pagina Facebook, spiegando di aver bisogno di più tempo per ritrovare i suoi migliori livelli. calcio Un rinforzo serbo a San Gallo Il San Gallo, attuale quinta forza di Super League, ha annunciato l’ingaggio – con un contratto valido sino al giugno 2018 – del centrocampista offensivo serbo Danijel Aleksic (23 anni), in arrivo dalla Polonia, dove vestiva la maglia del Legia Gdansk. Nel frattempo, il Losanna (Challenge League) ha ceduto il centrocampista Freddy Mveng al Neuchâtel Xamax, leader in Promotion League: per l’ex internazionale U21, un anno e mezzo di contratto. ciclismo Doppio colpo di Cancellara Fabian Cancellara ha colto la sua prima vittoria dell’anno, al Giro dell’Oman, dove ha fatto sua la seconda tappa, corsa tra Al Hazm Castle e Al Bustan (195,5 km) e chiusa allo sprint davanti allo spagnolo Alejandro Valverde e al belga Greg Van Avermaet. Grazie a questo successo, il rossocrociato è balzato al comando della classifica generale, con 4’’ di margine su Valverde e 5’’ sull’austriaco Patrick Konrad. ciclismo Pista: elvetici in semifinale Ottima prestazione da parte della squadra svizzera di inseguimento, ai Mondiali su pista di St-Quentin-en-Yvelines (Francia). Stefan Küng, Théry Schir, Oliver Beer e Frank Pasche si sono infatti qualificati per le semifinali – dove oggi se la vedranno con i forti neozelandesi – grazie al quarto miglior tempo nelle qualifiche: 3’58’’887, sui 4 km. Solo in altre due occasioni una squadra svizzera era riuscita a scendere sotto i 4’. concorsi lotto: 14 26 27 34 41 42 (6) Rep. 6 Nessun vincitore con 6+1 e con 6. 15 vinc. con 5 +1 vincita fr. 5.098,05; 43 con 5 fr. 1.000; 392 con 4+1 fr. 139,45; 1.994 con 4 fr. 68,45; 5.025 con 3+1 fr. 27,45; 28.726 con 3 fr. 9,60. Prossimo Jackpot: 7.200.000. toto-x: 484 843 - Nessun 6; 1 con 5 vincita fr. 10.000; 13 con 4 fr. 1.000; 104 con 3 fr. 100; 1.213 con 2 fr. 10. Prossimo Jackpot: 440.000. quarti di finale di Prima Lega GDT vs. Biasca, atto secondo Questa sera (inizio alle ore 20.15), a Bellinzona, va in scena gara-2 della sfida tutta ticinese tra GDT e Biasca, valida per i quarti di finale di Prima Lega. Martedì, in gara-1, si erano imposti i rivieraschi di Omar Tognini (per 4-2), grazie in particolare ad una doppietta di Mauro Zanetti nel periodo conclusivo. > foto crinari