Diapositiva 1 - Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali

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Diapositiva 1 - Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali
Corso di Laurea in Servizio Sociale
Istituzioni di Economia
Introduzione allo studio dell’Economia
I DIECI PRINCIPI DELL’ECONOMIA
(Capitolo 1)
Il termine economia . . .
Deriva da una parola greca che significa
“colui che si occupa della gestione della
famiglia”.
L’etimologia non è strana: famiglie e
sistemi economici hanno molto in comune.
Una famiglia e una società devono affrontare
molte decisioni:
Chi lavorerà?
Quali e quanti beni
dovrebbero essere prodotti?
Quali risorse dovrebbero
essere impiegate?
A quali prezzi i beni
dovrebbero essere venduti?
?
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Scarsità . . .
. . . significa che la società può offrire ai
propri componenti meno di quanto questi
desiderino.
La gestione delle risorse di una società è
importante proprio perché le risorse sono
scarse.
L’economia è lo studio del modo con cui
la società gestisce le proprie scarse
risorse.
Gli economisti studiano. . .
A. Come gli individui formulano le proprie
decisioni: quanto lavorano? Quanto consumano?
Quanto risparmiano? Come impiegano i risparmi?
B. Come gli individui interagiscono tra loro: come
compratori e venditori definiscono prezzi e quantità.
C. Le forze e le tendenze che influenzano
l’economia nel suo complesso: crescita del reddito,
disoccupazione, inflazione….
Gli economisti studiano. . .
Lo studio dell’economia presenta molte
sfaccettature, ma tutte accomunate da
alcuni concetti fondamentali:
«i dieci principi dell’economia»
I dieci principi dell’economia
A. Le decisioni individuali
1. Gli individui devono affrontare scelte
alternative.
2. Il costo di qualcosa è ciò a cui si deve
rinunciare per ottenerla.
3. Gli individui razionali pensano “al
margine”.
4. Gli individui rispondono agli incentivi.
I dieci principi dell’economia
B. L’interazione tra individui
5. Lo scambio può rappresentare un
vantaggio per tutti.
6. I mercati rappresentano di solito uno
strumento efficace per organizzare l’attività
economica.
7. L’intervento pubblico, a volte, può
migliorare il risultato del mercato.
I dieci principi dell’economia
C. Il funzionamento delle economie
8. Il livello di benessere di un paese
dipende dalla sua capacità di produrre beni
e servizi.
9. I prezzi aumentano quando si stampa troppa
moneta.
10. Nel breve periodo i sistemi economici sono
costretti a scegliere tra inflazione e
disoccupazione.
1. Gli individui devono affrontare scelte
alternative (1/3)
Per ottenere qualcosa di solito siamo costretti a
rinunciare a qualcos’altro.
 COME ALLOCARE IL REDDITO: Cibo vs. abbigliamento
 COME ALLOCARE IL TEMPO: Tempo libero vs. lavoro
 A LIVELLO SOCIALE:
Cannoni vs. burro (difesa / migliore tenore di vita)
OPPURE
Efficienza vs. equità
1. Gli individui devono affrontare scelte
alternative (2/3)
Efficienza è la proprietà grazie alla quale una società
ottiene il massimo possibile dalle proprie scarse
risorse.
Equità è la proprietà grazie alla quale i benefici che
discendono dalle risorse di una società vengono
distribuiti in parti uguali tra i suoi membri.
Esempio. Un sussidio a chi ha bisogno implica + imposte a chi
guadagna :
(+) maggiore equità
(-) riduce premio a chi lavora di più che sarà meno motivato e
produrrà meno beni.
1. Gli individui devono affrontare scelte
alternative (3/3)
Riconoscere che gli individui devono scegliere
tra alternative non basta in sé a stabilire quale
decisione prendere.
MA riconoscere il trade-off è importante perché
è più facile prendere decisioni giuste se
si comprendono le alternative possibili.
2. Il costo di qualcosa è ciò a cui si deve
rinunciare per ottenerla
Affrontando le proprie scelte, gli individui devono
confrontare i costi e i benefici connessi con
comportamenti alternativi.
 Università vs. lavoro
Benefici: arricchimento intellettuale, + opportunità di lavoro
Costi: tasse iscrizione + libri + casa+……MA il costo maggiore è il
tempo (!). Dedicarsi allo studio vuol dire rinunciare
implicitamente a un lavoro retribuito!!!!
Costo opportunità è ciò a cui si è costretti a rinunciare
per ottenere un determinato bene.
3. Gli individui razionali pensano “al margine”
(1/2)
Le variazioni marginali sono modesti
cambiamenti incrementali rispetto a un piano
d’azione predefinito.
 Gli individui prendono le decisioni confrontando
costi e benefici “al margine”.
Es. le decisione non sono del tipo: digiuno assoluto o
«abbuffata»? Studiare 24 ore o abbandonare studi?
Vedi esempio del biglietto aereo last minute.
3. Gli individui razionali pensano “al margine”
(2/2)
Esempio del biglietto aereo last minute
Un aereo di 200 posti da Lamezia a Milano costa 100.000 euro.
Ogni posto in media costa 500 euro (100.000 euro/200).
La compagnia aerea farebbe bene a non vendere i biglietti a meno di 500 euro?
Se si, perché la compagnia propone biglietti a 30 euro?
Perché la compagnia può realizzare profitti maggiori se pensa al
margine.
Se l’aereo ha posti liberi, il costo di un passeggero in più (costo
marginale) è trascurabile: carburante aggiuntivo? Caffè? …??? Il
passeggero è redditizio se paga un prezzo maggiore del costo
marginale e non del costo medio.
In generale, CHI DECIDE intraprende un’azione se il beneficio
marginale che ne se trae è > del costo marginale che si sostiene.
4. Gli individui rispondono agli incentivi
Gli individui razionali prendono decisioni
mettendo a confronto costi e benefici marginali.
La decisione di scegliere un’alternativa piuttosto
che un’altra avviene quando
Benefici marginali > Costi Marginali
Es. europei guidano auto di minore cilindrata rispetto
agli americani a causa delle imposte sulla benzina
Es. le cinture di sicurezza (pag. 6 del libro)
5. Lo scambio può rappresentare un
vantaggio per tutti
Gli individui traggono beneficio dalla capacità
di intrattenere reciproci rapporti di scambio.
La competizione si risolve in guadagni quando
vi è possibilità di scambio.
Il commercio permette a ogni individuo di
specializzarsi in ciò che sa fare meglio e avere
accesso a una maggiore varietà di beni e
servizi.
(questo aspetto è trattato nel capitolo 3,
ma noi non ce ne occuperemo)
6. I mercati rappresentano di solito uno strumento
efficace per organizzare l’attività economica (1/2)
In una economia di mercato gli individui decidono a chi
offrire il proprio lavoro e che cosa acquistare con il
reddito che ne ricavano.
Le imprese decidono chi assumere e che cosa produrre.
Individui e imprese che interagiscono su un mercato si
comportano come se fossero guidati da una mano
invisibile che li conduce verso il migliore risultato
possibile.
I prezzi sono lo strumento con cui la mano invisibile
coordina l’attività economica.
6. I mercati rappresentano di solito uno strumento
efficace per organizzare l’attività economica (2/2)
Vedremo nel corso delle prossime lezioni come sia
possibile che
individui e imprese, cercando di massimizzare il
proprio benessere, è come se fossero guidati da una
mano invisibile che li conduce verso il migliore risultato
possibile per la società nel suo complesso.
La mano invisibile riesce a produrre effetti
«magici» !!!
7. L’intervento pubblico, a volte, può
migliorare il risultato del mercato
A. Quando il mercato fallisce il governo può
intervenire per promuovere l’efficienza
Si definisce fallimento del mercato una situazione nella quale il
mercato non riesce ad allocare le risorse in modo efficiente. Il
fallimento del mercato può essere causato da esternalità, beni
pubblici, asimmetrie informative e potere di mercato.
B. Lo Stato può intervenire per garantire una più equa
distribuzione delle risorse
8. Il livello di benessere di un paese dipende
dalla sua capacità di produrre beni e servizi
La qualità della vita può essere misurata in
diversi modi: confrontando i redditi individuali e/o il
valore della produzione di una nazione.
Quasi tutte le differenze nel tenore di vita sono dovute
a differenze di produttività.
La produttività è la quantità di beni e di servizi prodotti da un
individuo in un’ora di lavoro.
Alta produttività  Alto tenore di vita
Conseguenza: occorre stimolare produttività (+
istruzione, + tecnologia, ….)
9. I prezzi aumentano quando si stampa
troppa moneta
L’inflazione è la crescita generalizzata del livello
dei prezzi in un sistema economico.
 Una causa dell’inflazione è la crescita della
quantità di moneta
10. Nel breve periodo i sistemi economici sono
costretti a scegliere tra inflazione e disoccupazione
La curva di Phillips
Inflazione  Disoccupazione
E’ un rapporto di scambio nel breve periodo.
Il governo può sfruttare questo trade-off con la
politica monetaria e fiscale, ma ci sono molte
controindicazioni!
(questo aspetto è trattato nel cap. 36, ma noi non ce ne
occuperemo)
Conclusione
Quando gli individui prendono delle decisioni, essi devono
affrontare scelte alternative.
Gli individui razionali prendono decisioni mettendo a confronto
costi e benefici marginali.
Lo scambio può rappresentare un vantaggio per tutti
I mercati rappresentano di solito uno strumento efficace per
organizzare l’attività economica.
L’intervento pubblico può migliorare il risultato del mercato.
La produttività di una nazione determina il suo tenore di vita.
Nel breve periodo esiste un rapporto di scambio tra inflazione e
disoccupazione
Lettura: «Usare gli incentivi» (pag. 12)
I DIECI PRINCIPI DELL’ECONOMIA
Fine del capitolo 1