11.consolare.afflitti
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11.consolare.afflitti
ParrocchiaS.MariaAssunta–Bibione GIUBILEO DELLAMISERICORDIA 11.Consolaregliafflitti Gesù consola gli apostoli: egli ritornerà da loro(Gv14,2-14) «Ilvostrocuorenonsiaturbato;credeteinDio, e credete anche in me!2Nella casa del Padre LaParola miocisonomoltedimore;seno,viavreidetto forse che io vado a prepararvi un luogo? 3 Quando sarò andato e vi avrò preparato un luogo,torneròeviaccoglieròpressodime,affinchédovesonoio,siateanche voi;4edelluogodoveiovado,sapeteanchelavia».12Inverità,inveritàvidico chechicredeinmefaràanch’eglileoperechefaccioio,enefaràdimaggiori, perchéiomenevadoalPadremio 13equellochechiederetenelmionomelo farò,affinchéilPadresiaglorificatonelFiglio.14Semichiederetequalchecosa nelmionome,iolafarò. IlbranodelVangelononmiratantoaporre l’attenzionesuGesù,quantoallacondizione deisuoidiscepoli,cheintuisconocheilloro Maestro non sarà sempre con loro. “Chi ha visto me ha visto il Padre” sono le parole che Gesù rivolge ai suoi discepoli. Ma come provare questo? Non esiste una prova che possa dispensare dalla fede. Le parole di Gesù hanno in sé una forzadiconvinzione,eancorpiùlasuavitaelesueopere.Matuttoquestonon toglieilvelo“dell’umanità”,del“sensibile”entroilqualeDioPadreoperanelsuo Figlio Gesù, fatto carne (Gv 1,1). Unica prova che Gesù lascia e indica ai suoi discepoli è il fatto che con la fede potranno fare opere anche più grandi delle sue. LaconsolazionecheGesùoffre,dunque,nonrisolveilturbamentodeidiscepoli, non dà ricette preconfezionate, ma indica percorsi. Indica impegno di vita che ciascun discepolo sarà chiamato a far suo. Ecco la consolazione secondo Dio: aiutareadusciredall’angoloperrimettersiingioco,sapendocheLuicontinuaad operarenellavitadeicredenti.Unaconsolazionechenonrendeschiavol’altro, malorendecapacedilibertà,artigianodellavitadacostruirsigiornopergiorno. L’operadimisericordia: “Consolate, consolate consolare il mio popolo, dice il gliafflitti Signore Dio” (Is 40,1). Dio consola il suo popolo con la sollecitudinediunpastore(Is40,11),conl’affettodiunpadre,coniltrasportodi unfidanzato(Is54),conlatenerezzadiunamadre(Is49,14ss).Tuttoquestofasì chelosconfortovengasuperatosapendovivereconsperanza. Gesù sarà il Consolatore (1 Gv 2,1) e ricorderà che “beati sono coloro che piangono, perché saranno consolati” (Mt 5,4). E Paolo aggiungerà: “Dio, Padre delnostroSignoreGesùCristo,PadremisericordiosoeDiodiogniconsolazione,il qualeciconsolainogninostratribolazione”(2Cor1,3-5).Diquestaconsolazione faremoesperienzamassimainCielo,quandoDiostesso“asciugheràognilacrima” (Ap 7,17). Vivere il ministero della consolazione diventa un farsi “altro Cristo” in terra,imparandoacommuoversidifronteaquantisonoafflittidalleprovedella vita.ComeCristoconsolanoi,cosìanchenoisiamochiamatiaconsolarequanti sononellanecessità. Lameditazione BenedettaBianchiPorro(1936-1964) LaTestimone Giovane studentessa universitaria, Benedetta frequenterà l’Università non nelle aule della Facoltà di Medicina di Milano, ma nel “letto”, che diventerà gradualmente la sua stabile dimora a causa di una malattia che lei stessa – studentessa di medicina – diagnosticherà. Dopo un periodo di ribellione e incomprensione,BenedettasisentiràconsolatadalDiodiogniconsolazione, Gesù,cheleichiameràil“SuoSposo”.Ericcadiquestaconsolazione,saprà affiancarsi alle fatiche dei suoi amici come alle sofferenze di quanti incontrerà nel cammino della vita, anche fosse solo tramite un articolo di giornale.ÈilcasodiNatalino… Caro Natalino, in «Epoca» è stata riportata una tua lettera che la mamma mi ha trasmessa per mezzo delle mani. Sono sorda e cieca, perciò le cose,perme,diventanoabbastanzadifficoltose.Anch’iocomete,hoventisette anni,esonoinfermadatempo.Finoatremesifagodevoancoradellavista:ora è notte. Però nel mio calvario non sono disperata. Io so che in fondo alla via, Gesù mi aspetta. Prima nella poltrona, ora nel letto che è la mia dimora, ho trovato una sapienza più grande di quella degli uomini. Ho trovato che Dio esisteedèAmore,Fedeltà,Gioia,fortezzafinoallaconsumazionedeisecoli.Fra pocoiononsaròpiùcheunnome;mailmiospiritovivrà,quifraimiei,frachi soffre,enonavròneppureiosoffertoinvano.Etu,Natalino,nonsentirtisolo, mai.Procediserenamentelungoilcamminodeltempoericeverailuce,verità:la stradasullaqualeesisteveramentelaGiustizia,chenonèquelladegliuomini, malagiustiziacheDiosolopuòdare.Lemiegiornatenonsonofacili:sonodure, madolci,perchéGesùèconme,colmiopatire,emidàsoavitànellasolitudinee lucenelbuio.LuimisorrideeaccettalamiacooperazioneconLui.CiaoNatale, la vita è breve, passa velocemente. Tutto è una brevissima passerella, pericolosa per chi vuole sfrenatamente godere, ma sicura per chi coopera con Lui,pergiungereinPatria.Tiabbraccio.TuasorellainCristo L’impegno - M’impegno a star vicino a coloro che sono stanchi, demotivati…cercando di offrire loro, con verità e maturità,percorsidisperanza. -M’impegnoanondireparole inutili davanti a una persona afflitta: anche la cordiale vicinanzafabene. Lapreghiera Per i bambini Se vedo un compagno solo e triste, mi avvicinerò per capire e consolarlo con la mia amicizia e gioia. Ognigiornoripeterò,piùvoltealgiorno: “Gesùinsegnami latuatenerezza”