Progetto CLIL IC-Beato Angelico
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Progetto CLIL IC-Beato Angelico
Progettazione di un modulo CLIL Scuola: I.C. BEATO ANGELICO - PRIMARIA VAMBA Classe/i: 5^ B Insegnante/i: BARBARA DE MARCO Motivazione: potenziamento dell’apprendimento delle lingue straniere in una dimensione interculturale e multidisciplinare. L’obiettivo principale è l’educazione plurilingue. Percorso CLIL (titolo/tema): PLACES IN ART Disciplina/e coinvolta/e: LINGUA INGLESE – GEOGRAFIA – ARTE – TECNOLOGIA - ITALIANO Lingua/e: INGLESE – ITALIANO Destinatari Età: Livello di competenza Livello di competenza nella L2/LS: Numero alunni Prerequisiti 10/11 ANNI A1 ELEMENTARY – A2 PRE-INTERMEDIATE 19 Disciplinari: • essere in grado di eseguire in maniera semplice una lettura iconografica di un'opera d'arte • essere in grado di leggere la carta politica d'Italia Linguistici: • conoscere i meccanismi di funzionamento della lingua inglese ad un livello elementare • essere in grado di capire i punti chiave di un video 1 Contenuti disciplinari dettagliati • saper esporre oralmente in modo sintetico, semplice ma efficace, testi orali di tipo descrittivo • saper ricercare immagini su internet e utilizzarle sulla piattaforma di presentazione del lavoro assieme ad un breve testo descrittivo dell'opera Le opere d'arte nel contesto italiano. Disciplinari • saper leggere autonomamente un’immagine • usare correttamente ed autonomamente il lessico e le categorie essenziali della tradizione artistica Linguistiche Competenze • essere in grado di riformulare testi sulla base di quelli letti e/o ascoltati in un video • saper collegare il linguaggio visivo al linguaggio verbale Trasversali (relazionali, cognitive, relative ad abilità di studio) • Durata / Tempi Modello operativo saper riutilizzare autonomamente i contenuti appresi in attività di produzione scritta Bimestre marzo – aprile 2016 / 12 ore totali (LEZIONI DI 2 ORE) docenti insegnamento gestito dal docente di disciplina insegnamento gestito dal docente di lingua scambio docenti insegnamento in co-presenza 2 altro: insegnamento gestito dal docente di disciplina che coincide con il docente di lingua. Alternanza L1/L2 no sì – in quale forma __________________________________________________ WARMING UP and SPEAKING: presentazione di differenti tipi di opere d'arte (affresco, ritratto, scultura, dipinto, ecc.). PRE-LISTENING ACTIVITY and GUESSING GAME: presentazione di opere d'arte di famosi luoghi italiani (Di che tipo di opera d'arte si tratta? Prova ad indovinare il suo titolo). Articolazione in unità di apprendimento (titoli delle U.A.) BUILD UP YOUR VOCABULARY with PAIR WORK: riepilogo dei colori (primari/secondari, caldi/freddi, ecc.) e introduzione dei vocaboli sulle caratteristiche delle linee (curve, tratteggiate, verticali, a zig zag, lunghe/corte, a spirale, ecc.) con relativo test finale da svolgere a coppie. IMPROVE YOUR KNOLEDGE with GROUP WORK: presentazione di varie tecniche e correnti artistiche attraverso la riproduzione di video da internet, soprattutto You Tube (street art, land art, art nouveau, illustration, ceramic, mannerism, ecc.); introduzione dei piani di un'immagine e ripasso delle preposizioni di luogo. ASSESSMENT: somministrazione del cruciverba relativo alle conoscenze dell'ultima unità. WRITING: descrizione schematica delle immagini in gruppo con l'aiuto di una tabella predisposta dall'insegnante. PRESENTATION: realizzazione di una presentazione delle descrizioni prodotte tramite la piattaforma interattiva ThingLink. Metodologia / Modalità di lavoro frontale individuale a coppie in piccoli gruppi utilizzo di particolari metodologie didattiche: lezione partecipata (importantissima perché è il momento in cui lo studente si mette in gioco ma può sbagliare) 3 Risorse (materiali, sussidi) Prodotto finale e la sua diffusione • IMMAGINI E VIDEO DA INTERNET (IN PARTICOLARE DA YOU TUBE) • DOCUMENTI GOOGLE DRIVE • STAMPE DI FOTO DI OPERE D'ARTE • PRESENTAZIONE LIM DELLE LEZIONI • SCHEDE FORNITE DALL'INSEGNANTE Presentazione delle lezioni e degli esercizi in formato pdf. La presentazione contiene collegamenti ipertestuali verso video, animazioni, approfondimenti, test, giochi e pagine presenti in rete. Realizzazione da parte degli alunni di un prodotto digitale sulla piattaforma interattiva “ThingLink”. In itinere Modalità e strumenti di verifica COMPRENSIONE ORALE: saper ascoltare e rispondere alle domande dell'insegnante, capire semplici video dal web supervisionati dall'insegnante. PRODUZIONE ORALE: saper conversare sull'argomento (osservazione del grado di intervento in classe). PRODUZIONE SCRITTA: chart). saper presentare con un linguaggio semplice e chiaro le opere d'arte (worksheet, Finale PRODUZIONE SCRITTA: al termine del percorso, agli studenti verrà sottoposto un test di verifica atto a sondare le competenze linguistiche e concettuali sull’argomento (crossword); particolare risalto verrà dato all’acquisizione della terminologia specifica. Le attività di consolidamento e verifica verranno proposti in modo graduale cominciando con l’ascolto e la lettura per arrivare alla scrittura e all’espressione orale. Modalità di recupero non presenti presenti – quali _________________________________________________________________________________________ 4 Progetto CLIL A.S. 2015/2016 Descrizione del contesto Scuola: Istituto Comprensivo Beato Angelico, Via Leoncavallo n. 12, 50127, Firenze. Insegnanti: Prof.ssa Manola Spinelli (matematica e scienze); Prof.ssa Beatrice Taci (inglese). Classe: I D Tempi: 10 ore Descrizione dell’esperienza Aree disciplinari coinvolte La materia interessata per il progetto CLIL è stata scienze. Contenuto scelto Il contenuto scelto è l’acqua. Nel programma di scienze di prima media l’argomento era stato inserito nella progettazione nel secondo quadrimestre. Obiettivi formativi Saper affrontare una parte di un argomento di una disciplina in lingua inglese. Obiettivi linguistici Imparare vocaboli specifici. Saper descrivere con semplici frasi le caratteristiche principali dell’acqua. Descrivere i passaggi di semplici esperienze di laboratorio. Obiettivi disciplinari Descrivere gli stati dell’acqua. Conoscere la distribuzione dell’acqua sulla superficie terrestre. Acquisire consapevolezza dei consumi e degli sprechi dell’acqua. Svolgere semplici esperienze di laboratorio, descriverne le fasi e spiegarne le osservazioni e conclusioni. Docenti partecipanti Prof.ssa Manola Spinelli (matematica e scienze); Prof.ssa Beatrice Taci (inglese). La Prof.ssa Taci non è l’insegnante curricolare della classe ma fa parte dell’organico di potenziamento della scuola. Metodologia Le lezioni in copresenza si sono svolte in modo frontale ma i ragazzi hanno partecipato in modo attivo intervenendo spesso durante la lezione sia per fare domande sia per provare a rispondere ad eventuali domande poste in inglese. Organizzazione didattica Le prime cinque ore sono state svolte in copresenza fra le due insegnanti mentre le altre cinque ore sono state effettuate dalla docente di scienze. Spazi e ambienti utilizzati Le ore in copresenza sono state svolte nell’aula della classe e nel laboratorio di scienze, mentre le cinque ore con la sola docente di scienze sono state effettuate nel laboratorio di informatica. Materiali e sussidi utilizzati Per spiegare l’argomento è stato utilizzato un Power Point preparato dalla docente di scienze nel quale erano riportate solo alcune informazioni dell’argomento trattato. Nelle slides sono stati inseriti grafici ed immagini per facilitare la comprensione di ciò che veniva detto in lingua. E’ stato utilizzato il laboratorio di scienze per svolgere le esperienze sulla tensione superficiale, sulla capillarità e sulla polarità dell’acqua. Prodotto finale e sua diffusione Il prodotto finale è una presentazione Power Point preparata dagli alunni della classe. Il prodotto finale è stato spedito alla scuola di riferimento per il progetto Istituto Comprensivo Statale “Amerigo Vespucci” di Firenze. Criteri di valutazione adottati I criteri sono riferiti alla correttezza della lingua inglese e dei concetti esposti. Prove di verifica previste In sede di progettazione era stata prevista una verifica del percorso svolto ma non si erano scelte le modalità di svolgimento. Durante il percorso si è preferito evitare una verifica tradizionale. E’ stato valutato invece il prodotto finale. La preparazione del prodotto finale è stata svolta dagli alunni in coppia oppure in tre alunni per gruppo. E’ stato così possibile valutare il lavoro svolto e l’impegno profuso. Racconto dell’esperienza Fase 1 (5 ore): Nella prima fase le docenti di scienze e di inglese hanno svolto le lezioni in copresenza. E’ stato introdotto l’argomento trattato utilizzando delle slides preparate dalla docente di scienze. Le slides sono state costruite inizialmente in italiano e poi tradotte in lingua dalla docente di inglese e poi sono state sostituite completamente da slides in inglese. Le esperienze di laboratorio sono state svolte spiegando completamente lo svolgimento in inglese. Ovviamente la docente di scienze svolgeva l’esperienza in modo sincrono alla spiegazione. Durante le lezioni gli alunni hanno preso appunti solo in inglese aiutati dalle docenti che ripetevano più volte i vocaboli nuovi e li scrivevano alla lavagna. Fase 2 (1 ora): In questa ora tutti gli alunni della classe dopo aver assistito alle lezioni in classe si sono suddivisi in gruppi ed hanno scelto l’argomento da trattare nelle proprie slides da costruire in seguito in laboratorio di informatica. Fase 3 (3 ore): Gli alunni suddivisi in gruppi di due o tre ragazzi hanno lavorato nel laboratorio di informatica. Ciascun gruppo ha preparato due o tre slides in inglese sull’argomento che avevano stabilito. Fase 4 (1 ora): I ragazzi hanno deciso in quale ordine inserire le diapositive che erano state preparate. Con l’aiuto della docente di scienze è stato costruito il prodotto finale. Riflessioni sul progetto e criticità Il progetto è stato davvero molto interessante e soprattutto proficuo sia per gli alunni sia per le docenti. I ragazzi hanno svolto questa attività in modo curioso e partecipe ed anche gli alunni con più difficoltà si sono impegnati attivamente per il buon esito del progetto. Tutti gli alunni hanno trovato inoltre stimolante affrontare un argomento di una disciplina in modo diverso dal solito. E’ stato molto interessante anche far progettare ai ragazzi il prodotto finale in modo da renderli partecipi di tutto il percorso formativo. Per quanto riguarda le criticità sono da ricercarsi sull’organizzazione oraria per riuscire a trovare le ore di copresenza e dal punto di vista didattico talvolta è stato complicato “calibrare” la difficoltà delle frasi e dei termini introdotti durante la trattazione dell’argomento. Integrare lo studio di una disciplina con lo studio di una lingua migliora sicuramente le competenze degli alunni e soprattutto la loro motivazione e, non in secondo piano, può stimolare anche la motivazione degli insegnanti. Prof.ssa Manola Spinelli Progetto CLIL A.S. 2015/2016 Descrizione del contesto Scuola: Istituto Comprensivo Beato Angelico, Via Leoncavallo n. 12, 50127, Firenze. Insegnanti: Prof.ssa Fabiola De Paoli (tecnologia); Prof.ssa Sara Riezzo (inglese). Classe: I F Tempi: 10 ore Descrizione dell’esperienza Aree disciplinari coinvolte La materia interessata per il progetto CLIL è stata tecnologia. Contenuto scelto Il contenuto scelto è il vetro. Nel programma di tecnologia di prima media l’argomento era stato inserito nella progettazione nel secondo quadrimestre. Obiettivi formativi Saper affrontare una parte di un argomento di una disciplina in lingua inglese. Obiettivi linguistici Imparare vocaboli generici ed elementi del lessico propri della tecnologia del vetro. Saper descrivere con semplici frasi la storia e il processo produttivo del vetro. Comprendere documentari in lingua sulla fabbricazione del vetro. Obiettivi disciplinari Conoscere l’origine, le materie prime, i vari processi di fabbricazione del vetro, la geografia produttiva. Conoscere le proprietà meccaniche, fisiche e tecnologiche del vetro in modo da poterle impiegare in ambito progettuale. Acquisire consapevolezza della completa riciclabilità del vetro e della necessità di non sprecare questa risorsa. Apprendere l’utilizzo del webware Padlet per la creazione cooperativa di cartelloni digitali e condivisibili. Docenti partecipanti Prof.ssa Fabiola De Paoli (tecnologia); Prof.ssa Sara Riezzo (inglese). La Prof.ssa Riezzo non è l’insegnante curricolare della classe ma fa parte dell’organico di potenziamento della scuola. Metodologia Lezioni frontali dialogate, in compresenza, mediante il supporto di una Presentazione in Powerpoint con esercizi interattivi. Attività di gruppo in laboratorio d’informatica con la presenza della sola insegnante di tecnologia per la produzione dei cartelloni digitali. Contributi da casa mediante il gruppo virtuale. Organizzazione didattica Le prime quattro ore sono state svolte in compresenza fra le due insegnanti mentre le altre sei ore sono state effettuate dalla docente di tecnologia. Spazi e ambienti utilizzati Aula e laboratorio d’informatica. Materiali e sussidi utilizzati LIM e Power Point preparato dalla docente di tecnologia, tradotto dalla docente di lingua. Fotocopie per la verifica. Internet per il Padlet. Prodotto finale e sua diffusione I prodotti finali sono sei Padlet impostati dall’insegnante con password fornite ai componenti dei vari gruppi e successivamente elaborati da questi ultimi, anche contribuendo da casa, sempre mantenendo la modalità di gruppo virtuale. I link dei padlet, successivamente salvati in modalità pubblica, sono stati comunicati alla scuola di riferimento per il progetto, l’Istituto Comprensivo Statale “Amerigo Vespucci” di Firenze. Criteri di valutazione adottati I criteri sono riferiti all’ arricchimento del lessico generico e specifico in lingua inglese, ai contenuti tecnologici, all’uso del webware proposto e alla capacità di relazionarsi positivamente nel gruppo classe e nel gruppo di lavoro. Prove di verifica previste Test a risposta multipla, esercizi vero o falso e di completamento; valutazione della partecipazione alle lezioni dialogate e valutazione del prodotto finale. Racconto dell’esperienza Fase 1 (4 ore): Nella prima fase le docenti di tecnologia e di inglese hanno svolto le lezioni in compresenza. E’ stato introdotto l’argomento trattato utilizzando una apposita presentazione in Powerpoint in inglese. Gli alunni sono stati coinvolti nel leggere le slides, capirne il senso, risolvere gli esercizi. Hanno visionato filmati in lingua, compilato sul quaderno una lista di vocaboli, ricopiato alcuni piccoli schemi. Le parti in inglese sono state spiegate dall’insegnante di lingua, mentre l’insegnante di tecnologia è intervenuta con spiegazioni schematiche alla lavagna dei processi produttivi e dei concetti più complessi. Fase 2 (1 ora): Verifica scritta (40’) e immediata correzione. Non sono stati assegnati voti ma solo 3 icone con significato di: molto bene, alcuni errori, meglio riprovare. Fase 3 (4 ore): Gli alunni suddivisi in gruppi di quattro/cinque hanno lavorato nel laboratorio di informatica ai padlet che l’insegnante aveva predisposto da casa; la spiegazione di come usare il programma è stata molto sintetica al videoproiettore e si è preferito lasciare liberi gli alunni di sperimentare e scoprire le altre potenzialità del programma. E’ stato spiegato all’inizio della seconda ora come effettuare la ricerca di immagini libere dal copyright. Fase 4 (non quantificabile): Gli alunni si sono collegati da casa per creare il gruppo virtuale e arricchire di altri contributi i padlet. Fase 5 (1 ora): Abbiamo rivisto alla LIM della classe tutti i padlet, facendoli presentare ai singoli gruppi, e gli alunni hanno corretto alcuni errori. Infine l’insegnante è intervenuta sui padlet, dei quali è rimasta l’amministratrice per modificarli eliminando i contributi non adatti. Gli errori di inglese sono stati comunque lasciati. Riflessioni sul progetto e criticità Il progetto ha suscitato l’interesse dei ragazzi per la novità, ma anche la preoccupazione di non essere all’altezza. Soprattutto è stata temuta la verifica intermedia, che, in effetti, per difficoltà organizzative, non è stata adeguatamente rivista ed è risultata troppo complessa per una classe di prima media. Infatti si è deciso di tenerne conto solo parzialmente. Le lezioni frontali sono state molto partecipate e si è evidenziato un alto tasso di interesse e un riscontro positivo nella comprensione delle parti in lingua. La parte dell’attività in aula d’informatica è stata molto apprezzata e ha catturato completamente l’attenzione degli alunni, che hanno gradito molto anche la sua versione cooperativa. In generale l’esperienza del CLIL risulta davvero convincente per l’apprendimento della lingua e dei singoli contenuti e molto motivante anche nei confronti degli insegnanti. Unica criticità, averla dovuta svolgere con insegnanti di lingua esterni alla classe e quindi non aver potuto utilizzare una compresenza tra docenti dello stesso consiglio di classe. La stessa valutazione degli alunni è stata presa in considerazione solo nella disciplina di tecnologia e non in quella d’inglese. Prof.ssa Fabiola De Paoli