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Epidemiologia e sorveglianza di gastroenteriti infettive e episodi di MTA Luca Busani Dipartimento di Sanita’ Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare Department Of Veterinary Public Health and Food Safety SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA Definizione O.M.S. “…Esercizio di continuo scrutinio e di vigilanza sulla distribuzione e diffusione delle infezioni e dei fattori ad esse correlati, di sufficiente completezza ed accuratezza da essere pertinente per un controllo efficace” Requisiti fondamentali della SE • Avere obiettivi chiari e continuità di azione • Fornire informazioni per programmare interventi • Permettere di definire azioni in risposta ad eventi (anche emergenze) • Consentire “scelte” di politica sanitaria, verifiche degli interventi, valutazioni di alternative di intervento ed i loro costibenefici Pianificazione di un sistema di sorveglianza • Definire la popolazione da sorvegliare • Definire cosa sorvegliare (definizione di caso) • Definire come sorvegliare (sorveglianza attiva o passiva) • Definire chi partecipa • Definire cosa comunicare, a chi e quando • Definire cosa fare in caso di… • Definire (se del caso) quando terminare Aspetti del sistema di sorveglianza • Rappresentatività del sistema • Chi sorveglia • Dove sorveglia • Quando sorveglia • Sensibilità e specificità del sistema • Chi entra nel sistema di sorveglianza • Proporzione di casi segnalati su casi totali • Proporzione di casi veri su casi segnalati Flusso di dati: schema ASL IIZZSS Centro Naz. Referenza, ISS Regione Livello Locale Regionale Nazionale Ministero Salute Reti di Epidemiosorveglianza EFSA, ECDC, OIE Sorveglianza delle GA 1. Sistema Informativo delle Malattie Infettive (SIMI - D.M. 15/12/1990 e D.M. 29/07/1998) 2. Sistema di Sorveglianza Speciale per le Tossinfezioni Alimentari (D.G.R. 06/04/1999 e D.G.R. 01/06/1999) 3. Sistema di Sorveglianza di Laboratorio per le Diarree Infettive (D.G.R. 04/08/1998). Sorveglianza delle GA Secondo il SIMI: 1.Botulismo e trichinosi (Classe prima) 2.gastroenteriti acute (Classe Seconda se singoli casi) 3.Focolai di tossinfezione alimentare (Classe Quarta) 4.Altre zoonosi (Classe quinta) Normativa EU sulle zoonosi • Dir 2003/99/EC • L’attività di monitoraggio si basa sui sistemi attualmente attivi negli Stati membri • Tra gli obiettivi: raccogliere dati rilevanti per l’analisi del rischio • Fornisce la base legale per l’armonizzazione degli schemi di monitoraggio • Valutazione della “quantità di malattie” e delle fonti d’infezione • Valutazione dell’esposizione e dei trend • Uso dei dati per pianificare interventi o valutare gli effetti di interventi Report Sorveglianza EU • L’EFSA ha in carico la raccolta dati armonizzati sulle zoonosi a livello comunitario • L’EFSA e l’ECDC producono report integrati su zoonosi e focolai epidemici di tossinfezione alimentari • Gli stati membri sono tenuti a fornire le informazioni richieste e le fonti di dati sono varie (per Italia, SIMI, ENTER-NET, più i dati del settore veterinario) • Nel report è inclusa anche l’antibioticoresistenza come zoonosi trasversale Le tossinfezioni alimentari I • Più di 250 agenti differenti di tossinfezioni alimentari (batteri, virus, parassiti…) • Differenti serbatoi d’infezione, differenti alimenti coinvolti (in rilievo ambiente e acqua) • Differenti quadri clinici ed impatto economico • Differenti modalità di controllo Zoonosi alimentari: negli animali Non sempre gli agenti di zoonosi danno malattia negli animali (salmonella, E. coli O157, Campylobacter…) Le condizioni d’allevamento possono favorire la diffusione dell’infezione negli animali Il trasporto e lo stress possono amplificare ulteriormente il fenomeno di portatore Zoonosi alimentari from Farm to Fork Ambiente Allevamento Macello Lavorazione Preparazione e consumo Infezione nell’uomo Fattori che favoriscono le zoonosi alimentari Allevamento intensivo Produzione e distribuzione su larga scala degli alimenti Ristorazione collettiva Capacità degli agenti di adattarsi alle tecnologie d’allevamento Capacità degli agenti di adattarsi alle tecnologie di produzione degli alimenti Nuovi scenari • • • • • • Nuovi agenti patogeni Nuovi veicoli d’infezione Nuove abitudini alimentari Nuove situazioni epidemiche Nuovi approcci alla prevenzione (Es. di tutto questo: E.coli O104) Alimenti Uomo Sorveglianza integrata Ambiente Animali Dati EFSA-ECDC sui principali agenti SCIENTIFIC REPORT OF EFSA AND ECDC The European Union Summary Report on Trends and Sources of Zoonoses, Zoonotic Agents and Food-borne Outbreaks in 2010 Dati EFSA-ECDC: Salmonellosi Dati EFSA-ECDC:campilobacteriosi Dati EFSA-ECDC:listeriosi Fonti dati SIMI → notifiche ufficiali di salmonellosi non tifoidee, diarrea infettiva non da salmonella e focolai tossinfezione alimentare ENTER-NET → sorveglianza di laboratorio: informazioni su tipizzazione/antibioticoresistenza degli enteropatogeni SDO → casi ospedalizzati di GA (es. Lopman et al., 2011) Altre fonti Survey di popolazione: risultati (1.1 episodi di gastroenterite per persona/anno) (Scavia et al. 2011 in press) Vigilanza prescrizioni mediche → consumo di farmaci antidiarroici/antiemetici (es. Bounoure et al., 2010) Gastroenteriti Infettive in Italia Stagionalità → estate: 32%; autunno: 35% → inverno:23%; primavera: 31%; estate: 25% Distribuzione per età e sesso N. di focolai di tossinfezione alimentare 2000 10000 1800 9000 N. casi coinvolti 8000 1400 7000 1200 6000 1000 5000 800 4000 600 3000 400 2000 200 1000 0 0 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 N. casi coinvolti N. outbreaks N_Outbreaks 1600 Sottonotifica delle Gastroenteriti Le GA sono soggette a forte sottonotifica. 1) La maggior parte dei casi di GA si manifesta con sintomi blandi e/o autolimitanti che non motivano il malato a rivolgersi ad un medico 2) Un esame diagnostico non sempre viene prescritto dal medico e una diagnosi eziologica definitiva non viene sempre raggiunta. 3) Le capacità diagnostiche dei laboratori differiscono enormemente tra di loro (es. Del Manso et al., 2009). 4) La notifica da parte del medico è, in generale, fortemente disattesa. Studio MedVetNet: IT, DK, NL, UK, PL • Studio: indagine trasversale retrospettiva; persone con utenza di telefonica residenziale • Campione: casuale (compleanno prossimo), almeno 3460 persone, per età, sesso, area geografica, per ciascun mese di indagine • Raccolta delle informazioni: all’inizio di ciascun mese per 12 mesi, questionario telefonico standardizzato (metodo CATI) • Definizione di caso di MGA: almeno un episodio di diarrea (almeno tre scariche in 24 h.) o vomito, non dovuti a malattie croniche o gravidanza o abuso di alcol/stupefacenti nei 30 giorni precedenti The burden of self-reported acute gastrointestinal illness in Italy: a retrospective survey, 2008-2009. Scavia G. et al. Epidemiol Infect. 2012 Frequenza MGA Casi di malattia gastroenterica acuta: 310 • Incidenza cumulativa mensile: 8,9% (95% IC: 8,0% – 9,9%) • N. medio episodi MGA per anno per persona: 1,08 (95%IC: 0,8% – 1,1%) P=0.005 P=0.03 MGA per mese in base ai sintomi 1,2 1 1,4 0,8 Incidence of AGI per person-year Incidence of AGI per person-year 1,4 1,2 0,6 0,4 1 0,8 0,2 0,6 0 0,4 jun 08 jul 08 aug 08 sep 08 oct 08 nov 08 dec 08 jan 09 feb 09 mar 09 apr 09 may 09 0,2 month of study 0 vomiting only* jun 08 all julcases 08 aug 08 sep 08 oct 08 only* nov 08 diarrhoea dec 08 jan 09 month of study feb 09vomiting mar 09and aprdiarrhoea* 09 may 09 MGA per mese e classe di età Incidence of acute GII per person-year 3,5 3 2,5 2 1,5 1 0,5 0 jun-08 jul-08 aug-08 sep-08 oct-08 nov-08 dec-09 jan-09 feb-09 mar-09 apr-09 may-09 month of study 0 - 4 years ≥ 5years MGA impatto e percezione delle cause burden of illness casi GE acuta ospedalizzati non ha svolto le normali attività non si è recato al lavoro /scuola giorni di lavoro/scuola persi per caso GE N 319 1 143 103 media: 3,1 % 0,3% 44,8% 32,3% mediana: 2 range: 1 - 20 Motivo di MGA secondo gli intervistati (N=319) Infezione da alimenti, acqua 14% mangiato in eccesso 16% altre cause 33% persona – persona 37% MGA stima sottonotifica femmine 43% esame delle feci eseguito 1 caso 2% dei casi di MGA 9% consigliato esame delle feci 3% dei casi di MGA 2,43 casi maschi (IC95%: 8% - 78%) (IC95%: 5% - 13%) visitati da un medico avere visitato da unper medico diagnosi 30% dei casi di MGA 25,83 casi 68% (IC95%: 32% - 41%) 36% 37,99 casi36% dei casi di MGA contattato il SSN (IC95%: 32% - 41%) 105,55 casi casi 0 25 50 75 100 125 150 175 200 Conclusioni dallo studio • Possibile distorsione dei risultati legati a bias di selezione e di ricordo • Incidenza di GA in Italia è simile ad altri Paesi Europei • Impatto complessivo rilevante (oltre 4 milioni di casi attesi/mese) • Necessità di validazione dei dati con altri “strati” (es. MMG, laboratori) e miglioramento della precisione della stima della sottonotifica • Esigenza di dati sulla frazione eziologica per stimare l’impatto dei patogeni zoonotici a trasmissione alimentare, il livello di sottonotifica complessivo e la sensibilità degli attuali sistemi di sorveglianza Sorveglianza di Laboratorio I sistemi di sorveglianza basati sul laboratorio: • Forniscono informazioni essenziali sull’eziologia (stima della frazione eziologica) • Possono fornire dettagli sull’agente eziologico (tipizzazione, subtipizzazione) • Possono operare in modo integrato (uomo, animale, alimenti, ambiente) • Possono collegarsi a livello internazionale per emergenze transfrontaliere • EPIS (Epidemic Intelligence Information System) Rispondono alle direttive comunitarie Supporto all’indagine: ipotesi sulla causa Esempio: Esempio: • Giugno 2004 – La rete di sorveglianza EnterNet registra svariati casi d’infezione nell’uomo da Salmonella Typhimurium DT104A, mai segnalati in precedenza in Italia ipotesi: consumo di cioccolata, carne suina. •isolamento di un ceppo ST DT104A in un suino in Veneto nel gennaio 2004 • studio caso controllo • il consumo di un salume tipico fortemente associato alla malattia (OR=25.5) Valutazione qualitativa della sorveglianza delle gastroenteriti acute e degli episodi di tossinfezione alimentare utilizzando l’analisi SWOT Analisi SWOT strenghts, weaknesses, opportunities,threats Punti forti Punti deboli contesto del sistema/intervento Op por tun ità Peri c oli Sistema/Int ervento Temi della valutazione Il sistema consente: 1) la raccolta delle informazioni rilevanti? 2) la valutazione del rischio? 3) l’intervento tempestivo? Raccomandazioni: raccolta informazioni • Promuovere intese nazionali per indirizzo sulla sorveglianza delle GA • Formazione mirata alle figure professionali coinvolte • Promozione dell’integrazione con i sistemi sanitari regionali e con i piani di salute • Verificare periodicamente le applicazioni dei protocolli del sistema e valutare sistematicamente le performance del sistema • Identificare figura regionale di riferimento per la raccolta e l’aggregazione delle informazioni e dei laboratori di riferimento regionali • Integrare in modo più efficace i laboratori nel sistema di notifica e migliorare la condivisione dei dati • Produzione e divulgazione di linee guida • Feedback ai soggetti del sistema, ai medici, ad altri soggetti che possono interagire sul sistema Raccomandazioni:valutazione del rischio • Istituzionalizzare la valutazione del rischio nelle attività del sistema • Indirizzare le azioni di sanità pubblica anche con dati di laboratorio (sub-tipizzazione) • Attivare il ritorno dell’informazione ai medici di base • Approfondire i fattori e i comportamenti a rischio nell’indagine • Migliorare la preparazione dell’indagine e formare il personale su aspetti scientifici e normativi • Costituire sistemi di raccolta di informazioni tecniche e scientifiche sulle GA e TA • Migliorare il collegamento dei casi singoli ad episodi epidemici • Migliorare l’integrazione tra i clinici e il laboratorio per la qualità dei dati • Lettura integrata dei dati del sistema con quelli prodotti dal controllo degli alimenti Raccomandazioni:supporto all’intervento • Armonizzazione delle modalità di presentazione dei dati di autocontrollo • Applicazione delle linee guida (in particolare per l’interpretazione dei dati microbiologici) • Diffusione delle procedure operative più capillarmente • Miglioramento delle capacità d’analisi epidemiologica periferiche • Adozione di indicatori della qualità e valutazione sistematica delle performance del sistema • Valutazione (Audit) dell’intervento e della risposta in seguito ad emergenze gravi di territorio, ospedale e le altre strutture coinvolte • Miglioramento della gestione della comunicazione in caso di emergenza • Indirizzare la formazione per gli operatori della produzione alimentare del territorio con le informazioni prodotte dal sistema grazie per l’attenzione… [email protected] Capacità di raccogliere informazioni rilevanti sui casi di gastroenterite e sugli episodi di tossinfezione alimentare Punti di forza Punti di debolezza Molteplicità delle fonti d’informazione e attivazione del sistema a livello regionale Difficoltà a definire gli obiettivi specifici Coinvolgimento dei laboratori diagnostici pubblici della regione La capacità diagnostica dei laboratori è disomogenea e limitata/vincolata dalla tipologia di richiesta e dalla qualità del campione Notifica di patologie non infettive (intossicazioni) che altrimenti non sarebbero raccolte Lo scambio di informazioni tra servizio di prevenzione e servizio veterinario non sempre è efficace a livello di territorio Identificazione di referenti locali (aziendali) con competenze specifiche Il sistema informativo utilizzato è “rigido” (non raccoglie informazioni considerate rilevanti o non genera allerte verso i soggetti del servizio sanitario) Armonizzazione e gestione integrata dei casi ed esistenza di linee guida Gestione centralizzata di reportistica, formazione e informazione A livello regionale manca un punto di aggregazione dei dati generati dalle varie fonti Scarso ritorno delle informazioni Difficoltà di interazione con le forze dell’ordine (NAS) Capacità di laboratorio 1. 2. a. b. c. d. Quali metodi diagnostici vengono usati rutinariamente per gli enteropatogeni. Quali criteri vengono utilizzati nelle analisi diagnostiche dei patogeni ricercati. Gli ospedali usano protocolli d’indagine differenti e ricercano rutinariamente solo Salmonella, Shigella e Campylobacter mediante esame colturale. Altri patogeni come E. coli VTEC, Yersinia, virus e parassiti vengono ricercati solo se richiesti o sospettati. Nessun laboratorio applica metodi molecolari per la sierotipizzazione. Ricerca di patogeni sulla base delle caratteristiche dei campioni. N° di test effettuati per patogeno e % di positivi Patogeno Salmonella spp Shigella spp Campylobacter spp Giardia spp Entamoeba histolytica Cryptosporidium Rotavirus Cyclospora cajetanensis Microsporidi Yersinia enterocolitica VTEC O157 Listeria Monocytogenes VTEC ≠ da O157 Norovirus Aeromonas spp Astrovirus E. coli enteropatogeno Vibrio spp E. coli enterotossigenico E. coli enteroaggregativo E. coli enteroinvasivo Clostridium perfrigens Bacillus cereus Stafilococcus aureus Numero di test totali effettuati 509350 N° test 109402 101395 91940 64151 42931 24248 20107 17509 12020 8511 4024 2516 1768 1752 1550 1374 1087 783 589 589 589 450 35 30 % positivi 2,49 0,04 2,04 1,22 0,21 0,15 16,94 0,00 0,00 0,46 0,57 0,48 0,40 16,61 7,10 5,53 1,75 0,13 0,00 0,00 0,00 3,56 5,71 0,00 * Numero di campioni testati ry p ba hi rd i a sto ia te r p p p sp sp sp to s lyt ic p Cy or a id clo i sp R um o or ta a vir ca us je ta Ye M nen ic rs ro sis in sp ia or en id te i ro Li co st V T lit er ia EC ica V T Mo O 15 E C no c 7 ot yto ge he n rt ha e s n O N o 1 57 Ae ro ro vir m on us as E. s co As pp li E t ro nt vi er ru op s E. at o co g li E V i en br o E. nt io e co sp li E r oto p ss nt i e g ro e E. co agg nico li E re C ga los nte t iv r tr i di oinv o um a pe sivo B a rf r cil ige St af l i lo us c ns co er cc eu us s au re us C G ac lla sp p 0% lo b la 10% oe py ig e el 20% ta m am on Sh lm 30% En C Sa % dei campioni analizzati per agente patogeno e per criterio di indagine Test di routine Test su richiesta Solo se negativi per altri Test solo in <6 anni Test in base alle caratteristiche del campione Test secondo altri criteri 100% 90% 80% *450 70% 60% 50% *1768 40% *35 *30 *589 *589 *589 *1087 *783 *1550 *1374 *1752 *4024 *2516 *12020 *17509 *20107 *24248 *42931 *64151 *91940 *101395 *109402 *8511 N° di laboratori che effettuano la ricerca per agente patogeno e per criterio di indagine Patogeno N° (di routine) Età <6 anni Su richiesta Altri criteri Salmonella spp/ Shigella spp 36 (31) 0 5 0 Campylobacter spp 35 (24) 2 11 2 Giardia spp 35 (18) 0 17 0 Yersinia enterocolitica 33 (5) 0 27 3 Rotavirus 32 (7) 3 22 1 Entamoeba histolytica 30 (13) 0 17 0 VTEC O157 27 (1) 0 24 8 Cryptosporidium 25 (3) 1 21 4 Aeromonas spp 22 (1) 0 18 7 Vibrio spp 21 (2) 0 17 4 Listeria Monocytogenes 13 (2) 0 10 1 Cyclospora cajetanensis 12 (4) 0 5 2 VTEC 11 (1) 0 9 2 Clostridium perfrigens 11 (0) 0 11 1 Norovirus, Microsporidi, E. coli Enteropatogeni, Bacillus cereus, E. coli enteroinvasivi, E. coli enterotossigenici, Staphilococcus aureus, Astrovirus, E. coli enteroaggregativi (SONO RICERCATI IN MENO DI 10 LAB E QUASI NESSUNO ROUTINARIAMENTE) N° di laboratori che effettuano la ricerca diretta nel campione per agente patogeno e tipo di indagine Patogeno N° di laboratori Ricerca Antigene/Tossina Microscopia Genotipizzazione Giardia spp 33 15 29 0 Rotavirus 32 31 0 1 Entamoeba histolytica Cryptosporidium Cyclospora cajetanensis 31 10 29 0 25 13 22 0 14 0 14 0 VTEC 8 8 0 0 VTEC O157 8 7 1 0 Norovirus 8 8 0 1 Microsporidi 7 1 7 0 Campylobacter spp Clostridium perfrigens Salmonella spp 5 4 2 0 5 5 0 1 4 3 1 0 Astrovirus 4 4 0 0 Shigella spp Listeria monocytogenes Vibrio spp Yersinia enterocolitica Stafilococcus aureus 2 1 1 0 2 2 0 1 1 0 1 0 1 0 1 0 1 0 1 0 Per E. coli enteroinvasivo, E. coli enterotossigenico, E. coli enteropatogeno, E. coli enteroaggregativo, Aeromonas spp, Bacillus cereus NON VIENE MAI EFFETTUATA LA RICERCA DIRETTA N° di laboratori che effettuano la ricerca colturale nel campione per agente patogeno e tipo di indagine Coltura 36 34 32 32 22 19 18 10 9 8 6 6 Arricchimento 36 3 2 13 3 7 1 2 0 7 0 0 ID presuntiva 36 31 16 20 17 17 11 9 6 6 5 5 ID genere/specie 36 28 31 26 20 17 14 6 8 7 3 5 Tossine/fattori di virulenza 0 0 0 0 1 0 0 0 0 4 0 3 ATB 26 18 20 23 12 10 11 7 6 7 1 2 E. coli enteroinvasivo 4 4 2 4 0 4 E. coli enterotossigenico 4 0 2 4 0 3 E. coli enteroaggregativo 4 0 2 4 0 3 Stafilococcus aureus 2 0 1 2 0 2 Entamoeba histolytica 1 0 6 3 0 0 Patogeno Salmonella spp Campylobacter spp Yersinia enterocolitica Shigella spp VTEC O157 Vibrio spp Aeromonas spp Listeria monocytogenes E. coli enteropatogeno VTEC Bacillus cereus Clostridium perfrigens Livello di identificazione (ID) per agente patogeno Identificazione/tipizzazione Identificazione di specie di Shigella Identificazione di specie di Campylobacter Sierotipizzazione di Salmonella Identificazione di specie di Aeromonas Identificazione sierogruppo O157 Identificazione di specie di Vibrio Identificazione di specie di Listeria monocytogenes Identificazione biotipo di Yersinia enterocolitica Identificazione di specie di Bacillus cereus Identificazione di specie di Clostridium perfrigens Sierotipizzazione di Yersinia enterocolitica Identificazione sierogruppo E. patogeni Identificazione sierogruppo di VTEC Identificazione di specie di S. aureus Sierotipizzazione di Listeria monocytogenes Identificazione sierogruppo E. invasivi Identificazione sierogruppo E. tossigenici Identificazione sierogruppo E. aggregativi Identificazione enterotossina di S. aureus Identificazione tossina di Bacillus cereus Routinariamente 29 27 21 18 15 15 12 10 8 7 6 5 4 4 4 2 2 2 1 0 Possibile 1 3 2 1 3 2 1 2 0 1 1 1 1 1 0 0 1 0 0 0 Non disponibile 6 6 13 17 18 19 23 24 28 28 29 30 31 31 32 34 33 34 35 36 Livello di identificazione (ID) per agente patogeno Identificazione/tipizzazione Routinariamente Possibile Non disponibile ID sequenza genomica di Norovirus 2 1 33 ID sequenza genomica di Astrovirus 1 0 35 ID sequenza genomica di Rotavirus 1 1 34 ID sequenza genomica di Cryptosporidium 0 0 36 ID sequenza genomica di Microsporidi 1 0 35 ID sequenza genomica di Giardia 0 0 36 ID sequenza genomica di Cyclospora cajetanensis 0 0 36 ID sequenza genomica di E. Histolotytica 1 0 35 ID zimodemi di E. Histolotytica 1 0 35 Notifica dei laboratori per singolo patogeno Patogeno Salmonella spp Campylobacter spp Shigella sp Rotavirus Giardia spp Yersinia enterocolitica Entamoeba histolytica VTEC O157 Cryptosporidium Vibrio spp Aeromonas spp VTEC Listeria monocytogenes Norovirus Cyclospora cajetanensis Bacillus cereus Clostridium perfrigens E. coli enteropatogeno Microsporidi E. coli enteroinvasivo E. coli enterotossigenico E. coli enteroaggregativo Astrovirus Stafilococcus aureus Laboratori che notificano Clinico Sistema Pubblico Nazionale Monitoraggio 34 29 28 24 24 22 21 20 15 14 13 10 9 8 8 7 7 7 7 5 5 5 4 2 28 23 23 22 23 18 20 18 15 11 11 9 7 8 8 5 5 6 7 4 4 4 4 2 20 10 13 3 1 4 1 5 0 4 2 3 3 2 0 1 2 1 0 1 1 1 1 0 14 8 7 6 0 5 0 5 0 4 3 1 3 3 0 1 1 0 0 0 0 0 1 1 Conclusioni I laboratori hanno dimostrato diverse capacità diagnostiche per: numero di agenti, numero di test effettuati e criteri per indirizzo della diagnosi; livello di identificazione/tipizzazione degli agenti investigati. Sottostima differenziata Scarsità di informazioni soprattutto per collegare casi di epidemie e per studiare i fattori di rischio. Scarsa tendenza alla notifiche delle GA. Raccomandazioni Armonizzare l’attività diagnostica considerando che esistono già indicazioni e linee guida per la ricerca dei patogeni causa di gastroenterite. Migliorare la gestione del campione al fine di migliorare l’efficacia diagnostica. Aumentare l’attenzione alla notifica dei patogeni identificati da parte dei laboratori di diagnostica. Le fonti di infezione salmonellosi Casi di salmonellosi e sierotipi riportati in EU % di casi di salmonellosi attribuiti a fonti alimentari per paese % di casi di Salmonellosi In Italia attribuiti alle diverse fonti negli anni FWD-2007 Infezioni da: • Salmonella • Campylobacter • E.coli VT+ • Shigella • Yersinia • Listeria (casi x 100.000 ab) 34,3 46,7 2,1 2,9 0,6 0,4 Infezioni trasmesse da alimenti: agenti patogeni • Numerosi agenti causali (batteri, virus, parassiti) • Molti sono considerati “emergenti” • Norovirus • Opistorchis felineus • ……………………… • La maggior parte ha un’origine zoonosica (animali come serbatoio naturale o come veicolo) • Ruolo importante della cooperazione medico-veterinaria nella prevenzione e controllo NUOVE ABITUDINI ALIMENTARI “Sushi ” e altri prodotti ittici Norovirus, HVA Vibrioni, Listeria Opistorchis Insalate, germogli …… Salmonella, VTEC Yersinia pseudotubercolosis Latte crudo E.coli O157 Campylobacter Infezioni trasmesse da alimenti nei paesi industrializzati • Sempre alti costi socio-economici • • • • Forte impatto sull’opinione pubblica Danni economici e di immagine Settore alimentare Turismo Sviluppare programmi di sorveglianza per indirizzare e verificare le misure di prevenzione e controllo VENDITA LATTE CRUDO 1336 distributori 84 province 6.000 / 10.000 ton. Motivi del successo della vendita latte crudo VANTAGGI della “FILIERA CORTA” AMBIENTALI ! • Trasporto: Km 0 Diminuzione traffico x trasporto • Diminuzione contenitori da smaltire Motivi del successo della vendita latte crudo VANTAGGI della “FILIERA CORTA” ECONOMICI !!! 1€ 2009, 48: 93-100 SEU in Italia - indagine caso-cotrollo 2009, 48: 1637-1638 …………………… Situazioni epidemiche tradizionali Eventi ben delimitati (feste familiari, pranzi nuziali, ………. Alimenti contaminati poco prima del consumo, elevato livello di contaminazione Elevati tassi d’ attacco, persone coinvolte immediatamente consapevoli Nuove situazioni epidemiche Prodotti commerciali a larga distribuzione Aree geografiche molto vaste Capacità di raccogliere informazioni rilevanti sui casi di gastroenterite e sugli episodi di tossinfezione alimentare Opportunità Pericoli Formazione mirata e crescita culturale degli operatori e dei medici Restrizioni e limitazioni dell’attività diagnostica per vincoli regionali e richieste poco appropriate Revisione delle richieste di analisi di laboratorio ed estensione della diagnostica su richiesta della sanità pubblica Produzione/adozione di linee guida specifiche per medici e laboratoristi Sviluppo di interazioni e canali di informazione con altri soggetti esterni al sistema (es. NAS) e opinione pubblica. Dati anche se incompleti di indirizzo per la pianificazione Identificare una struttura centrale per raccolta e aggregazione dei dati Identificazione di laboratori di riferimento per agenti patogeni a livello regionale Mancanza di attenzione nel notificare i casi da parte dei medici generici e demotivazione degli operatori Scarsa percezione della rilevanza e dell’efficacia del sistema da parte di cittadini, operatori, direzioni sanitarie Difficoltà di comunicazione tra i dipartimenti coinvolti a livello regionale Assenza di orientamenti nazionali La razionalizzazione delle risorse sanitarie a livello regionale può mettere in pericolo il sistema Informazioni di rilievo sul paziente (cliniche/anamnestiche) non sempre sono disponibili a livello di laboratorio Salmonella Agona e semi di ……… Salmonella Enteritidis e mandorle ……… Salmonella Stanley, Salmonella Newport e arachidi ……… Nuove situazioni epidemiche Prodotti commerciali a larga distribuzione Aree geografiche molto vaste Basso livello di contaminazione, bassi tassi d’attacco, legame tra i casi difficile da stabilire PULSENET Elettroforesi in campo pulsato (PFGE) Detect foodborne disease case clusters by PFGE Facilitate early identification of common source outbreaks Nuove situazioni epidemiche Prodotti commerciali a larga distribuzione Aree geografiche molto vaste Bassi tassi d’attacco, legame tra i casi difficile da stabilire Contaminazione nelle fasi precoci del processo produttivo, a bassi livelli Nuove situazioni epidemiche Contaminazione dei vegetali Salmonella Agona e pomodori ……… E.coli O157 e spinaci ……… Nuove situazioni epidemiche Environmental contamination Soil Surface water Nuove situazioni epidemiche Waterborne: Drinking and recreational water Contamination of spring and well water MALATTIE TRASMESSE DA ALIMENTI: NUOVI SCENARI Nuovi agenti patogeni Nuove situazioni epidemiche NOROVIRUS Mode of transmission: Norovirus outbreaks FBVE Network N = 1338 In crociera con il Norovirus E.coli O26, Italia, 2005 Impatto mediatico! conseguenze socio-economiche: Industria agroalimentare Turismo ……….. Outbreak of Shiga toxin-producing E. coli in Germany Oltre 3.000 casi 800 casi di sindrome emolitico uremica 35 decessi Coinvolgimento verdure crude (insalate miste) Evidenza epidemiologica per germogli di specie varie Andamento (%) dei principali sierotipi di Salmonella (infezioni umane) %di di Salmonella multiresistenti Stima dell’incidenza di gastro-enterite acuta EU1 EU2 Italy EU3 4 11 11 9 N 683 21 744 3 199 2 700 Prevalenza di GE acuta (%) 14,6 8,03 8,85 7,63 Casi GE 101 84% 4% 53% 1747 100% 3% 23% 283 76% 0% 57% 206 63% 2% 72% 1,74 0,94 1,04 0,89 Mesi di rilevazione Diarrea acquosa Diarrea emorragica Nausea o vomito N.episodi GE anno/persona Italia Tutte le età =13.9% 1 episodio /26.5% anno29.1% 44.6% Pazienti con GE che si rivolgono al medico Pazienti con GE ospedalizzati 2.0% 3.9% 0.4% 3.9% Età pediatrica = xx episodi / anno