1 RIEPILOGO PROGETTO MAPPATURA SCUOLE PROVINCIA
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1 RIEPILOGO PROGETTO MAPPATURA SCUOLE PROVINCIA
RIEPILOGO PROGETTO MAPPATURA SCUOLE PROVINCIA RIETI L’INAIL, in collaborazione con il Centro Regionale Amianto della Regione Lazio (CRA), il Ministero della Salute e l’Istituto Superiore di Sanità (ISS), ha avviato a partire da giugno 2012 un progetto con l’obiettivo di realizzare la mappatura dei materiali contenenti amianto (MCA) presenti nelle scuole in tutto il territorio della Regione Lazio in analogia alle fasi precedenti della mappatura regionale - attivata dalla D.G.R.458/07. L’amianto o asbesto, materiale minerale naturale fibroso, è stato largamente utilizzato negli edifici e negli impianti industriali fino agli anni ‘80 (alla fine degli anni '60 si trovano in commercio oltre 3.000 prodotti contenenti amianto: tessuti, corde e guanti di protezione; guarnizioni per motori; serbatoi, tubi per acquedotti e fognature, canne fumarie, comignoli, pannelli e tessuti resistenti al fuoco), ma la evidenza di gravi rischi per la salute che può provocare a causa dell’inalazione delle fibre che lo compongono, ha spinto le Autorità Sanitarie a emanare norme stringenti per vietare le applicazioni industriali e domestiche. Con l'emanazione della L. 257/92 – “Norme relative alla cessazione dell'impiego dell'amianto”, è stato posto in Italia l'obiettivo generale del superamento dell'uso dell'amianto, in particolare per quanto riguarda la prevenzione delle esposizioni lavorative, ponendosi comunque l'obiettivo di "quantificare" il problema amianto negli ambiente di vita e di lavoro per procedere ad una graduale, ma progressiva, dismissione di questo materiale. Quindi a partire dal 1992 è stata vietata l'importazione, l'estrazione, la lavorazione e la commercializzazione di ogni MCA, ma non è invece posto alcun divieto all’uso dell'amianto e dei materiali e/o prodotti che lo contengono se già in possesso dell’utilizzatore al momento del divieto e se in buono stato di conservazione. Le fibre di amianto possono essere libere o debolmente legate: si parla in questi casi di amianto in matrice “friabile”, oppure essere fortemente legate in una matrice stabile e solida (come il cemento-amianto o il vinil-amianto): si parla in questo caso di amianto in matrice “compatta”. In base alla potenzialità di rilascio di fibre nell’ambiente, i MCA possono essere quindi classificati in: • • Friabili: materiali che possono essere facilmente sbriciolati o ridotti in polvere con la semplice pressione manuale; Compatti: materiali duri che possono essere sbriciolati o ridotti in polvere solo con l'impiego di attrezzi meccanici. La sola presenza dell'amianto non rappresenta sempre un pericolo: lo può diventare se è il materiale che lo contiene è degradato o danneggiato in modo tale da disperdere le sue fibre nell'ambiente circostante, ad esempio per effetto di sollecitazioni meccaniche, oppure per stress termici o per dilavamento di acqua. 1 I materiali friabili possono liberare fibre più facilmente per la scarsa coesione interna e risultano di conseguenza i più pericolosi per la salute: se collocati in aree facilmente accessibili e non segnalate adeguatamente, possono essere danneggiati, ad esempio, nel corso di interventi di manutenzione, liberando in aria fibre respirabili. L’inalazione di fibre di amianto aumenta infatti la probabilità di insorgenza di tumori maligni a carico del polmone, della pleura, del peritoneo e probabilmente di altre sedi dell’apparato respiratorio. Tali tumori si sviluppano molti anni dopo l’inalazione delle fibre, anche a seguito di esposizioni basse; non è mai stata dimostrata l’esistenza di “concentrazioni sicure”, per cui occorre adottare misure precauzionali, “preventive”, anche per lavori occasionali che apparentemente determinano pochissima liberazione di fibre. Il progetto in questione permetterà di ottenere un quadro complessivo relativamente alla conoscenza di materiali contenenti amianto (MCA) ancora installati negli istituti scolatici regionali e allo stesso tempo l’analisi dei dati forniti (anno di costruzione della scuola, n. di studenti presenti, tipologia dei MCA, etc.) consentirà di identificare le situazioni più critiche, nei confronti delle quali saranno attivate, gratuitamente, azioni di sopralluogo, di valutazione del rischio e di supporto per gestire in sicurezza la problematica. Fig. 1: Poster di presentazione del progetto 2 A partire da elenchi (aggiornati al 2012) forniti dall’Ufficio Scolastico Regionale e dal Provveditorato agli Studi di Rieti sono state inviate comunicazioni ed informative a mezzo fax ed email ai direttori di 203 istituti scolastici della Provincia di Rieti (dalle scuole dell’infanzia alle scuole secondarie di secondo livello), chiedendo di compilare una semplice scheda online (raggiungibile dal sito www.prevenzioneonline.net attraverso credenziali di accesso personalizzate rilasciate preventivamente dal Centro Regionale Amianto) ed offrendo un supporto sia a distanza (email, telefono, …) sia, a richiesta, sul posto. Fig. 2: Scheda informativa online 3 I risultati a giugno 2013 (12 mesi di progetto), per quanto riguarda la Provincia di Rieti, sono i seguenti: 124 (61%) istituti hanno risposto 203 istituti scolastici contattati 79 (39%) istituti non hanno risposto Gli istituti scolastici che hanno aderito al progetto di mappatura (124 scuole) hanno inserito nel database online un totale di 158 schede (1 scheda = 1 edificio), che danno il seguente quadro: • • • • 4 edifici con presenza MCA dichiarata 96 edifici con assenza MCA dichiarata 7 richieste di sopralluogo e verifica 51 schede con informazioni non attendibili (*) I tecnici del Centro Regionale Amianto hanno effettuato i 7 sopralluoghi richiesti, in base alla priorità segnalate, prelevando ed analizzando 4 campioni di materiali sospetti che hanno dato i seguenti risultati: o o o edifici con presenza MCA riscontrata: 3 edifici ispezionati in cui non risultano MCA: 2 edifici con presenza “ragionevolmente presunta” (**) :2 (*) informazioni non attendibili: schede inserite, dopo sollecito da parte del CRA, non riportando nessun dato relativo alla presenza o meno di MCA e non richiedendo nessun accertamento in loco. (**) presenza “ragionevolmente presunta”: coperture o manufatti (cassoni idrici e canne fumarie) in cemento-amianto ma non accessibili per prelievo di controllo. 4 La tipologia di MCA riscontrata è in larga parte riferita a materiali compatti, spesso in discreto stato di conservazione, quali coperture, cassoni idrici, linoleum. Fig. 3: Report fotografico di MCA in matrice compatta più diffusi Coperture Cassoni idrici Pavimentazione in linoleum Canna Fumaria Gli unici casi di materiale friabile trovato, sono alcune guarnizioni di caldaie (da specificare che tutte le centrali termiche non sono accessibili agli studenti e al personale docente). 5 Fig. 4: esempi di MCA in matrice friabile Guarnizioni caldaia Complessivamente le quantità e le tipologie riscontrate nella Provincia di Rieti sono state: TIPOLOGIE DI MCA PRESENTI Coperture Pavimentazioni Canne fumarie Serbatoi idrici Guarnizioni (caldaie) (*) QUANTITA’ STIMATE IN TOTALE 120 mq + 366 mq (*) 190 mq n. 1 (*) n. 1 (*) n. 2 presenza MCA ragionevolmente presunta Elenco scuole della Provincia di Rieti con MCA risultante dopo sopralluogo Scuola Località Indirizzo MCA riscontrati Secondaria di Primo Grado di Greccio Greccio Via Limiti Nord, 15 n°2 guarnizioni bruciatore caldaia Primaria di Greccio Greccio Via Limiti Nord, snc 120 mq copertura spogliatoio + 362 mq copertura palestra* Media “Vignoli” Scandriglia Via Carducci, 14 I.C. Rocca Sinibalda Rocca Sinibalda Via Roma, snc I.C. Rocca Sinibalda distaccamento Rocca Sinibalda Via Dell’Antica, snc * 4 mq copertura* 190 mq pavimentazione in linoleum + n°1 cassone idrico* + n°1 canna fumaria* n°1 comignolo* presenza MCA ragionevolmente presunta. 6 Fig. 5: Sopralluoghi effettuati in Provincia di Rieti Legenda presenza MCA riscontrata presenza MCA ragionevolmente presunta assenza MCA riscontrata Ricordiamo che a tutte le scuole oggetto di sopralluogo è stato rilasciato apposito verbale con i risultati delle eventuali analisi eseguite sui campioni prelevati, ed è stata inviata apposita relazione finale di chiusura progetto da parte dell’INAIL. 28/06/2013 7