P. Clerico - Valutazione del rischio tubercolare
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P. Clerico - Valutazione del rischio tubercolare
DIAGNOSI della INFEZIONE TUBERCOLARE LATENTE: LUCI e OMBRE Torino, 2020-21 settembre 2012 valutazione del rischio tubercolare nei pazienti affetti da reumatismi infiammatori cronici Paolo Clerico SSD Orto-Reumatologia Dipartimento di Ortopedia e Traumatologia A.O. Città della Salute e della Scienza di Torino reumatismi infiammatori cronici Artrite reumatoide + Spondiloartriti reumatismi infiammatori cronici • • • • • • • • malattie a patogenesi autoimmune alta prevalenza soggetti in età lavorativa evoluzione cronica invalidante trattamento medico, chirurgico e riabilitativo elevati costi sociali frequenti gravi comorbilità elevato rischio infettivo reumatismi infiammatori cronici 1 Rischio infettivo in generale 2 Rischio specifico tubercolare 3 Problemi diagnostici 4 Quando eseguire lo Screening Tubercolare 1 Rischio infettivo nei pazienti affetti da reumatismi infiammatori cronici Rischio infettivo nei pazienti affetti da reumatismi infiammatori cronici • Patogenesi autoimmune • Comorbilità • Terapia medica • Disabilità • Interventi chirurgici Patogenesi autoimmune patogenesi del danno articolare CD20 Immune complexes Plasma cell B cell T cell CD28 Antigenpresenting cell Rheumatoid factors IL-6 Soluble factors and direct contact TNFTNF-α IFN-g Osteoclast Synoviocytes Macrophage TNF-α α IL-1 IL-6 Chondrocytes Pannus Articular cartilage Collagenases/Metalloproteinases Adapted from Smolen JS Nature Rev Drug Dis 2003;2:473-88. Rischio infettivo elevato In caso di malattia attiva ed aggressiva – Artrite reumatoide: DAS28 > 5 – Spondiloartriti: ASDAS-CRP > 3,5 Comorbilità Rischio infettivo elevato • • • • • • • diabete Hb < 9 g/dl ulcere trofiche arti inferiori cistite BPCO fibrosi polmonare diverticoli intestinali Terapia medica Rischio infettivo elevato • Terapia cortisonica > 7,5 mg/die di equivalente prednisonico • Terapia immunosoppressiva Ciclosporina Methotrexate Leflunomide • Terapia con farmaci biologici Anti TNF alfa Anti IL1 Anti IL6 Anti CD20 Anti CD28 Disabilità Rischio infettivo elevato il rischio infettivo è direttamente proporzionale alla disabilità del paziente la disabilità aumenta con l’ età del paziente Il rischio infettivo è elevato nei pazienti con: HAQ >2 Età > 75 anni Interventi chirurgici Rischio infettivo elevato • tipologia dell’ intervento programmato • caratteristiche della sala operatoria • esperienza dell’ equipe chirurgica Il rischio infettivo è elevato in caso di chirurgia protesica e in particolare nei reimpianti protesici Sospensione della terapia immunosoppressiva prima dell’ dell intervento chirurgico • • • Ciclosporina Methotrexate Leflunomide • • • • • Infliximab Etanercept Adalimumab Golimumab Certolizumab • Anakinra • Tocilizumab • Abatacept • Rituximab • Tocilizumab in relazione all’ all emivita del farmaco 2 Rischio tubercolare nei pazienti affetti da reumatismi infiammatori cronici TB - Epidemiologia • • • • Prevalenza dell’ dell’infezione: Nuovi casi per anno: Morti per anno: Morti evitabili: 2 8 2 ~ miliardi milioni milioni (esclusi HIV) 30% nonostante l’ l’efficacia dei farmaci la TB è la prima causa di morte da singolo agente infettivo Global Tuberculosis Control: Surveillance, Planning, Financing. WHO Report 2003 Epidemiologia della TB in Italia dati Ministero della Salute TB – Patogenesi • Inalazione dei MTB • Fagocitrosi da parte dei macrofagi e replicazione intracellulare dei MTB • Infezione di altri macrofagi • I linfociti T CD4+ riconoscono gli antigeni presentati e amplificano la risposta immune verso il MTB mediante la produzione di IFN-γ • Fattori che possono ridurre l’efficienza dei linfociti T CD4+ – coinfezione da HIV – farmaci ad azione immunosoppressiva – età avanzata Rook G.A.W. et al. Eur Respir J 2001 TB – Patogenesi Lo sviluppo dell’immunità specifica e l’accumulo di macrofagi porta alla formazione di un granuloma (tubercolo) nel sito della lesione primaria che è formato da linfociti, macrofagi, cellule epiteloidi e cellule giganti Nella formazione del granuloma il TNF ha un ruolo fondamentale La necrosi caseosa centrale impedisce la moltiplicazione dei MTB, che vi rimangono confinati Anche a guarigione avvenuta, per anni o per tutta la vita i MTB possono restare quiescenti all’interno dei macrofagi o del materiale necrotico Chan J. et al. Clin Immunol 2004 Fattori di rischio per il contagio Carica batterica del paziente Ritardo di diagnosi e di inizio della terapia Presenza di caverne Frequenza/durata di esposizione Coabitazione in spazi piccoli e poco ventilati Condizioni di recettività recettività individuale Infezione tubercolare • Infezione tubercolare latente Infezione subclinica con bacilli tubercolari senza segni clinici, batteriologici o radiologici di malattia manifesta. Tipicamente si tratta di individui con intradermoreazione tubercolinica positiva ed un Rx torace normale. • Infezione tubercolare in fase attiva Stato di malattia manifesta dal punto di vista clinico, batteriologico e/o radiologico. – Polmonare • Malattia primaria • Malattia postpost-primaria – Extrapolmonare World Health Organization TB: infezione latente vs infezione attiva TB attiva 8 milioni di casi all’anno: la punta dell’iceberg LTBI 2 miliardi di persone: l’epidemia nascosta American Thoracic Society. Am J Respir Crit Care Med 2000 Horsburgh C.R. Jr. N Engl J Med 2004 Rischio tubercolare nei pazienti affetti da reumatismi infiammatori cronici infezione tubercolare latente in paziente potenzialmente recettivo Fattori di rischio per riattivazione • • • • • • • • Diabete mellito Silicosi Neoplasie Immunodeficienze Età Età avanzata Corticosteroidi sistemici per lungo tempo Farmaci immunosoppressori Farmaci anti TNF alfa Il paziente affetto da artrite è a rischio di riattivazione TB Il paziente affetto da artrite in terapia con farmaci anti TNF ha un rischio elevato di riattivazione TB perché perché il TNF è essenziale per la “tenuta” tenuta” del granuloma TB 3 Problemi diagnostici TB: malattia primaria Manifestazioni di interesse reumatologico 1. Sindrome del lobo medio Atelectasia da linfoadenite ilare 2. Fenomeni di tipo “iperergico” iperergico” Pleurite essudativa sterile Eritema nodoso Artralgie Cheratocongiuntivite flittenulare Eritema nodoso + Artralgie 1. Tubercolosi 2. Sarcoidosi 3. Infezioni streptococciche 4. Mononucleosi infettiva 5. Artrite reattiva 6. M. Di Crohn 7. Rettocolite ulcerosa 8. Morbo di Behcet 9. Leucemie 10. Linfomi 11. Reazioni da farmaci TB postpost-primaria • Forme circoscritte oligosintomatiche o (malessere, astenia) • Forme disseminate (miliare) – acuta – subacuta o cronica – TB extrapolmonare Forme subacute o croniche – esordio spesso aspecifico ed insidioso – diagnosi difficile – colpiscono soprattutto anziani e immunodepressi – sintomi sistemici presenti ma sfumati – rara una focalità evidente TB extra polmonare – Linfonodi – Pericardio – Meningi – Peritoneo – Tratto genito urinario – Scheletro • Vertebre • Articolazioni periferiche Localizzazioni scheletriche: metodiche diagnostiche – Imaging osteo articolare – Biopsia artroscopica – Biopsia Tc guidata o eco guidata – Ricerca del MB nei liquido sinoviale – Esame colturale – PCR 4 Quando eseguire lo screening tubercolare Screening per la TB latente PPD test PPD positivo Rx torace negativo Diagnosi di TB latente Pretrattamento della TB latente 40 TB - Diagnosi di infezione latente Pai M. et al. Lancet Infect Dis 2004 lo screening tubercolare deve essere eseguito in tutti i pazienti affetti da artrite in trattamento immunosoppressivo che presentano una sintomatologia generabile da possibile riacutizzazione tubercolare lo screening è obbligatorio nei pazienti che devono essere sottoposti a terapia con farmaci biologici con particolare riferimento ai farmaci anti TNF L’ importanza dei registri DrugDrug-specific risk of tuberculosis in patients with rheumatoid arthritis treated with antianti-TNF therapy: results from the British Society for Rheumatology Biologics Register (BSRBR) W G Dixon, K L Hyrich, K D Watson, et al. Ann Rheum Dis 2010 69: 522-528 L’ importanza dei registri Methods Registerr Data from the British Society for Rheumatology Biologics Registe (BSRBR), a national prospective observational study, were used to compare TB rates in 10712 antianti-TNF treated patients (3913 ETA, 3295 INF, 3504 ADA) and 3232 patients with active RA treated with traditional DMARDs L’ importanza dei registri Results To April 2008 40 cases of TB were reported all in the antianti-TNF cohort The rate of TB was higher for the monoclonal antibodies ADA (144 events/100 000 personperson-years) and INF (136/100 000 personperson-years) than for ETA (39/100 000 personperson-years) After adjustment, the incidence rate ratio compared with ETAETA-treated patients was 3.1 (95% CI 1.0 to 9.5) for INF and 4.2 (1.4 to 12.4) for ADA L’ importanza dei registri Results The median time to event was lowest for INF (5.5 months) compared with ETA (13.4 months) and ADA (18.5 months) 13/40 cases occurred after stopping treatment 25/40 cases were extrapulmonary of which 11 were disseminated Patients of nonnon-white ethnicity had a sixfold increased risk of TB compared with white patients treated with antianti-TNF therapy Evidenze cliniche Dall’esperienza dei registri nazionali e da case reports è emersa l’associazione tra utilizzo di anti-TNF e TB acuta (in particolare con gli anticorpi monoclonali infliximab e adalimumab) L’ infezione TB è generalmente legata alla riattivazione di una infezione latente e solo di rado ad una nuova infezione La presentazione clinica può essere atipica con coinvolgimento polmonare di tipo miliare oppure extra-polmonare E’ fondamentale individuare mediante screening i soggetti a rischio di riattivazione mediante appropriata anamnesi personale e lavorativa, intradermoreazione di Mantoux ed RX torace Evidenze cliniche Per ridurre il numero di falsi positivi dovuto alla pregressa vaccinazione e di falsi negativi legato a condizioni di immunocompromissione si possono utilizzare metodiche in vitro recentemente introdotte in commercio, basate sulla determinazione e quantificazione del rilascio di INF gamma da parte dei linfociti T del paziente in risposta ad antigeni tubercolari specifici Studi osservazionali inoltre sembrano suggerire che la terapia profilattica con farmaci antitubercolari nei pazienti candidati A terapia con anti-TNF può ridurre significativamente ma non eliminare il rischio di riattivazione tubercolare Evidenze cliniche La profilassi (es: isoniazide) dovrebbe essere iniziata almeno un mese prima dell’inizio del trattamento con antiTNF e proseguita secondo le linee guida locali Non ci sono dati controllati in merito alla durata ottimale di tale profilassi Sino ad ora non sono stati pubblicati dati che dimostrino un incrementato rischio di TB con RTX, ABA, ANK, TCZ Anche nel caso di utilizzo di tali farmaci è previsto comunque uno screening tubercolare e una eventuale chemioprofilassi in presenza di TB latente Raccomandazioni Lo screening per infezione latente da TB (anamnesi, intradermoreazione di Mantoux, RX torace) deve essere effettuato in tutti i casi prima di iniziare la terapia con anti-TNF e con altri farmaci biologici (grado di raccomandazione B) In pazienti selezionati (vaccinati anti TB, immunodepressi) il programma di screening può essere ulteriormente implementato mediante test specifici in vitro (grado di raccomandazione C) ??? Raccomandazioni I pazienti con screening positivo per infezione latente da TB devono essere trattati con farmaco antitubercolare (es: isoniazide 300 mg/die per 9 mesi) da intraprendere almeno un mese prima dell’inizio della terapia biologica (grado di raccomandazione B) La ripetizione dello screening in corso di trattamento con anti-TNF dovrebbe essere considerata solo in aree ad alta prevalenza della TB (grado di raccomandazione C) ??? L’ esperienza del nostro centro: pazienti trattati con farmaci biologici (dal 2000 ad oggi) 178 pazienti trattati con farmaci biologici • tutti i pazienti sono stati sottoposti a screening TB prima del trattamento • dal 2009 eseguiamo di routine il Quantifron TB Gold in sostituzione del PPD • 168 pazienti in follow up - 10 persi in corso di trattamento • di questi: – 122 pazienti sono stati trattati con farmaci anti TNF – 46 pazienti sono stati trattati al altri farmaci biologici 178 pazienti trattati con farmaci biologici abbiamo riscontrato 2 casi di riacutizzazione TB (entrambi i pazienti erano stati trattati con farmaci anti TNF ed erano stati sottoposti a chemioprofilassi per TB latente prima del trattamento) 1 caso di pleurite specifica in paziente affetto da spondilite anchilosante in terapia con adalimumab con precedente TB in età giovanile 1 caso di morbo di Pott in paziente affetto da artrite reumatoide in trattamento con etanercept senza evidenze TB in anamnesi Valutazione del rischio tubercolare nei pazienti affetti da reumatismi infiammatori cronici TB attiva la punta dell’iceberg LTBI Il rischio "nascosto" Screening tubercolare in corso di trattamento con antianti-TNF • PPD ? • QUANTIFERON ? • Quantiferon solo nei pazienti PPD+ ? • Ha senso ripetere il QUANTIFERON ? Screening tubercolare in corso di trattamento con antianti-TNF • Se la risposta è si in quali pazienti ? – in tutti i pazienti trattati con farmaci anti TNF ? – nei pazienti provenienti da aree ad alta prevalenza TB ? – nei pazienti con indici di flogosi persistentemente elevati ? – nei pazienti con Quantiferon vicino al valore di cut off ? – nei pazienti sottoposti a chemioprofilassi TB ? GRAZIE ! 58