Pagina 7 - Coldiretti Torino
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IL COLTIVATORE PIEMONTESE 1-15 NOVEMBRE 2008 ■ ANNO 64 – NUMERO 20 in regione ■ GLI OGM SONO IL SIMBOLO DELL’ECONOMIA CANAGLIA CHE STIAMO VIVENDO I coltivatori devono tornare a essere protagonisti del seme ■■ TORINO – “Senza Ogm si può”, questo il titolo di una delle conferenze organizzate nella sala Gialla del Salone del Gusto. A moderare, il presidente di Slow Food Italia Roberto Burdese, che ha raccolto accanto a sé alcuni tra i protagonisti del dibattito mondiale in materia. “Parlo a nome della Coalizione Italia-Europa Liberi da Ogm”, ha esordito Burdese, che di tale rete è coordinatore: “Contiamo oggi 32 associazioni affiliate, con il sostegno delle quali portiamo avanti da un anno una battaglia in difesa del sistema agroalimentare e degli interessi dei cittadini”. A risolvere ogni dubbio sulla linea perseguita in sala sull’argomento, è entrato subito nel merito Marcello Buiatti, docente di Genetica all’università di Firenze, che in apertura ha affermato: “Dal punto di vista scientifico, gli Ogm sono un assoluto fallimento. Sono tecnologie in uso dal 1987 e in mercato dal 1996, ma nell’arco di questi anni non si sono raggiunti risultati significativi. Le uniche colture Gm a oggi utilizzate sono la soia, il mais, il cotone e la colza, resistenti a certi tipi di insetti e diserbanti: troppo poco per poter dire che la strada Ogm è un successo, per poter pensare che potrà sfamare il mondo”. Buiatti ha spiegato così le ragioni del crescente numero di coltivazioni geneticamente modificate: “Gli organismi geneticamente modificati sono un simbolo dell’economia canaglia che stiamo vivendo: fanno aumentare i flussi di denaro, lievitare quotazioni in Borsa, hanno effetti positivi sul Pil. Tutto ciò in favore dei governi e a scapito dei consumatori di tutto il mondo, ai quali queste agrotecnologie non servono a nulla”. Raúl Hernández Garciadiego, ■ IL COLTIVATORE PIEMONTESE ■ Direttore editoriale: Emilio Fugazzi Direttore responsabile: Filippo Tesio Segreteria di redazione: Patrizia Salerno ■ Periodico quindicinale di informazione agricola e sindacale di Coldiretti Torino ■ Hanno collaborato: Giovanni Rolle Cristoforo Cresta, Mauro D’Aveni Giancarlo Chiesa, Massimo Fogliato Giuseppe Arbrile, Sergio Bunino ■ Direzione e amministrazione: via Pio VII, 97 - 10135 Torino. Telefono 011-617.72.11. ■ Autorizzazione n. 549 4/4/1950 Cancelleria Tribunale di Torino ■ Costo copia euro 3,00. Costo abbonamento annuo euro 30,00. 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Per salvare il nostro territorio e il cibo che produciamo dobbiamo aiutare i contadini, preservare i saperi e i metodi di coltivazione tradizionali. Gli agricoltori devono tornare padroni del seme e della loro vita”. Samuel Karanja Muhunyu, agronomo kenyota, membro Slow Food e coordinatore Necofa, ha posto l’accento sul continente africano, sottolineando come gli Ogm rappresentino una minaccia più che una salvezza: “I nostri scienziati sono nelle mani delle multinazionali, nessuno pensa più al bene della gente, a sfamare la popolazione africana. Per questo stiamo creando reti di coltivatori che preservino la biodiversità del Paese”. Joseph Stockinger, vice presidente della Rete delle regioni europee Ogm-free e assessore all’Agricoltura della regione austriaca Oberösterreich, nel suo intervento si è compiaciuto del numero di nodi che la Rete ha raggiunto proprio qui al Salone del Gusto: “Con l’associazione di una regione della Croazia e una del Belgio siamo arrivati a 46 affiliati: un bel successo”. Marie-Hélène Aubert, parlamentare europea tra le file dei Verdi, ha chiuso così l’incontro: “Stiamo lavorando perché di Ogm si discuta sempre di più, perché diventi possibile per un Paese dell’Unione dichiararsi politicamente Ogm free, opportunità che oggi non esiste”. PAGINA 7 Mille agricoltori da diversi Continenti ospitati nelle case Coldiretti Le proposte dello stand Campagna Amica ❚❙ TORINO – Un migliaio di agricoltori provenienti dai diversi Continenti sono stati ospiti delle case Coldiretti in occasione del Salone del Gusto e di Terra Madre. Un momento di incontro e di scambio su sicurezza alimentare, cambiamenti climatici, economia locale, sementi e biopirateria. La più grande organizzazione degli imprenditori agricoli in Italia è stata protagonista di incontri e manifestazioni per costruire un percorso virtuoso dal sud al nord, dalla produzione al consumo, dagli agricoltori ai gastronomi, fino ai consumatori. Lo stand interattivo di Coldiretti – Campagna Amica ha proposto ai visitatori un viaggio on line per conoscere la prima rete dei farmer market italiani, assaggiare il latte crudo nazionale e scoprire le iniziative a chilometri zero avviate nelle diverse regioni. L’agricoltura in Italia – è stato ricordato nel corso dei vari incontri – è una realtà da primato per qualità e sicurezza alimentare con la leadership di ben 174 Denominazioni di origine italiane riconosciute nell'albo comunitario (il 21% del totale), con un'impresa biologica europea su tre italiana, con una superficie nazionale coltivata a biologico che, con oltre un milione di ettari, rappresenta più di un quarto del totale coltivato a livello Ue, senza dimenticare il divieto sancito a livello nazionale di coltivare produzioni biotech. Ma anche con il record assoluto del 99 per cento di campioni regolari di frutta, verdura, vino e olio, con residui chimici al di sotto dei limiti di legge che conferma che la frutta e la verdura Made in Italy sono le più sicure in Europa. Fondazione Campagna Amica: a Torino raccolte 3mila firme ■■ TORINO – La presenza della “Fondazione Campagna Amica” presso lo stand allestito da Coldiretti all’ultima edizione del Salone del Gusto è stata un’occasione importante per continuare la raccolta di firme a sostegno del progetto. Sono state raccolte, infatti, tremila nuove adesioni, trasformando l’evento in un ulteriore momento di incontro con quei consumatori e cittadini sempre più orientati verso un nuovo stile di vita, basato sulla valorizzazione del patrimonio naturale e cultu- rale, all’insegna di scelte più consapevoli, nella costante ricerca della qualità. Grazie anche a questo successo presso il Salone del Gusto, il Piemonte può vantare oltre 40 mila adesioni al progetto “Fondazione Campagna Amica”.