L`Italia che vogliamo!

Transcript

L`Italia che vogliamo!
n.7/8 luglio 2013
IL COLTIVATORE
o
n
a
l
u
i
fr
POSTE ITALIANE S.P.A. SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE . D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27.02.2004 N° 46) ART. 1. COMMA 1, CNS UD
M e n s i l e d e l l a Fe d e r a z i o n e R e g i o n a l e C o l d i re t t i d e l F r i u l i Ve n e z i a G i u l i a
L’Italia che vogliamo!
ERMACORA:
“Difendere l’agroalimentare da scandali
e fughe in avanti”
Ecco la nuova centrale
cooperativa
promozione mutui 2013
IL MUTUO FRIULADRIA
TI REGALA
UN FRIGORIFERO SMEG.
Scopri il mutuo a taSSo fiSSo del 2,50% per i primi 24 meSi.
per te un frigorifero Smeg in regalo.
nUMero Verde 800 88 15 88
www.friUladria.it
Vieni in filiale e Chiedi
a p e rt i a l t U o M o n d o .
Messaggio proMozionale. offerta riserVata a ConsUMatori e Valida per MUtUi stipUlati fino al 31/12/2013. taeg: 4,895% per Un MUtUo di 100.000 eUro aVente dUrata di 15 anni, tasso fisso iniziale per i priMi 24
Mesi 2,50%, dal 25° Mese tasso fisso 5,29% deterMinato da irs di riferiMento per stipUle Mese di giUgno pari a 2,19% + spread 3,10%. per Maggiori inforMazioni sU tassi e Condizioni ConsUlta il foglio inforMatiVo e il regolaMento CoMpleto dell’operazione a preMi, disponibili in filiale e sUi siti delle banChe del grUppo. il preMio sopra raffigUrato CostitUisCe soltanto Un’iMMagine d’eseMpio non indiCatiVa del
Modello di elettrodoMestiCo. la ConCessione del MUtUo è soggetta ad approVazione della banCa.
Sommario
REGISTRAZIONE DEL TRIBUNALE DI UDINE N. 55 DEL 10.04.1951
ISCRITTO AL ROC (Registro degli operatori di comunicazione)
AL NUMERO 16747
COLTIVATORE FRIULANO N. 7/8
23 Luglio 2013
EDITORE
Federazione Regionale Coldiretti del Friuli Venezia Giulia
Via Morpurgo, 34 . 33100 Udine
T. 0432.595811 . F. 0432.595807
[email protected]
DIRETTORE RESPONSABILE
Angelo Corsetti
COMITATO DI REDAZIONE
Angelo Corsetti, Ivo Bozzatto, Claudio Bressanutti,
Marco Malison, Fabrizio Pressacco
COORDINATORE DI REDAZIONE
Mauro Nalato
IMPAGINAZIONE e GRAFICA
Elisabetta Tavano
STAMPA
Grafiche Filacorda
Viale Palmanova, 464/28 . 33100 Udine
www.grafichefilacorda.it
INSERZIONI
Federazione Regionale Coldiretti del Friuli Venezia Giulia
ABBONAMENTO
Costo abbonamento annuo 2,00 euro
Il Coltivatore Friulano viene inviato in abbonamento
ai soci delle Federazioni provinciali Coldiretti
di Udine, Pordenone, Gorizia e Trieste
Questo periodico è associato
all’Unione Stampa Periodica Italiana
EDITORIALE 04 NAZIONALE 05 06 REGIONALE 07 08 19 10 11 12 13 14 16 17 UDINE 19 20 21 22 PORDENONE 23 24 25 26 GORIZIA 27 28 TRIESTE 29 TIPICAMENTE... 30 PERSONALE
BACHECA 31 difendere l’agroalimentare da scandali e fughe in avanti
SPECIALE ASSEMBLEA
SPECIALE ASSEMBLEA
Bolzonello, agroalimentare centrale per il rilancio del FVG
CIBO OGM? NO GRAZIE!
CIBO OGM? NO GRAZIE!
latte: coldiretti plaude i nas
ecco la nuova centrale cooperativa UECOOP
DON BONETTI: famiglia soggetto sociale e risorsa della comunità
VITIVINICOLO: documenti di accompagnamento
EPACA
corsia preferenziale per le pratiche PSR
agevolazioni sul gasolio
Coldiretti in assemblea
Mattia Bertossi alla guida di Giovani Impresa di coldiretti
Udine con coldiretti nella battaglia OGM FREE
OGM: coldiretti incontra il comune di Mereto di Tomba
l’attività sindacale su tutto il territorio
in centocinquanta all’assemblea nazionale
il nuovo direttore ai consigli di zona
Michele Biscontin delegato di Giovani Impresa
formazione per i gestori delle Botteghe di Campagna Amica
costituita l’associazione agrimercato Gorizia - Trieste
Piccole Produzioni Locali
un mese intenso con la visione al futuro
compro vendo
IL PUNTO COLDIRETTI
GIORNALE ON LINE
PER LE IMPRESE AGRICOLE
LEGGILO E STAMPALO DAL SITO
WWW.COLDIRETTI.IT
O CHIEDILO AL TUO UFFICIO ZONA
IL COLTIVATORE FRIULANO
è scaricabile all’indirizzo
www.friuliveneziagiulia.coldiretti.it
editoriale 4
Editoriale
I casi delle semine Ogm e del latte non conforme danneggiano tutti
DIFENDERE L’AGROALIMENTARE
DA SCANDALI E FUGHE IN AVANTI
La fragilità del sistema agroalimentare, che rappresenta
da solo il 15% del Pil del Fvg, l’unico che cresce in termini di
occupati e di export, è stata ancora una volta evidenziata
drammaticamente. Costa impegno e fatica, investimenti
e lavoro costruire una immagine di qualità, di serietà, di
salubrità ai prodotti agroalimentari del made in Italy, e
basta l’atteggiamento scriteriato di alcuni per demolirla.
In Italia è successo più volte: recentemente è successo al
Chianti e al Barbera. Ancora più recentemente è successo da noi. E questo ci preoccupa fortemente, anche perché ritenevamo, evidentemente a torto, che il Fvg fosse
una regione ligia al rispetto delle regole e delle leggi.
Per la verità, e Coldiretti ha da subito denunciato il fenomeno, assistiamo nel latte ad almeno 20 anni di comportamenti scorretti, che sono sfociati ora nella vicenda di
alcune partite di prodotto non conforme. Non voglio qui
esprimere giudizi – spetta alla magistratura rilevare se
sono stati commessi o meno dei reati – ma mi sia consentito evidenziare che per troppo tempo le istituzioni hanno
tollerato che alcuni non rispettassero le regole condivise
e applicate dalla maggior parte. Così facendo si dà l’idea
che se si può lavorare border-line si può fare un po’ tutto.
Le analisi del latte, per esempio, dovrebbero essere svolte da un organismo terzo, pubblico, come l’Associazione
Allevatori del Fvg, delegata dallo Stato e dalla Regione
ad effettuarle e non certo da un laboratorio privato la cui
sopravvivenza dipende da chi commissiona le analisi. Qui
si aprirebbero poi molti altri scenari come, per esempio,
il sostegno adeguato del pubblico a laboratori che sono
a fianco degli allevatori ma che sono indipendenti: non
possono dipendere dal privato, debbono essere sostenuti
dalla Regione. Se il latte non è conforme non ci deve
essere spazio per accomodamenti: si deve intervenire.
La stessa assenza delle istituzioni, questa volta della politica, in verità, l’abbiamo sperimentata anche nel caso
delle semine di mais Ogm a Vivaro. Tutti sapete benissimo cosa pensi Coldiretti su questo argomento, quindi
non è il caso di tornarci sopra. Solo l’11 luglio il Consiglio
dei Ministri ha approvato il decreto interministeriale che
vieta, sul territorio nazionale, a salvaguardia della diversità biologica, la coltivazione di varietà di mais MON810,
provenienti da sementi geneticamente modificate, decreto che porta la firma del ministro delle Politiche Agricole
Nunzia De Girolamo, del Ministro della Salute Beatrice
Lorenzin e del Ministro dell’Ambiente Andrea Orlando.
Siamo lontani dall’approvazione di quella clausola di
salvaguardia già approvata da Francia, Germania, Lussemburgo, Ungheria, Grecia, Bulgaria, Polonia e Austria
per impedire la contaminazione dei propri terreni. Ma nel
Paese immobile che è l’Italia il decreto è già qualcosa.
Ora però ci attendiamo dalla Regione un atteggiamento più fermo e deciso anche perché i suoi vertici hanno
sempre manifestato netta contrarietà all’ipotesi di culture Ogm. In definitiva chiediamo regole certe e istituzioni che le facciano rispettare. Il sistema agroalimentare del Fvg di tutto ha bisogno ma non certo di buchi
neri nei quali si possano sviluppare agricolture parallele.
Se vogliamo far crescere l’agroalimentare c’è bisogno
di diventare un Paese serio, nel quale sia chiaro cosa
si possa e cosa non si possa fare. Ce la faremo mai?
Dario Ermacora
Presidente Coldiretti Friuli Venezia Giulia
5 SPECIALE ASSEMBLEA
MARINI:
“L’AGRICOLTURA ASSUME ED ESPORTA,
UNA RICCHEZZA PER IL PAESE”
In 500 dal Fvg all’assemblea nazionale di Coldiretti
È di quasi 500 fra imprenditori e funzionari la delegazione di Coldiretti Fvg che ha partecipato, giovedì
4 luglio al Palalottomatica di Roma Eur all’assemblea
nazionale della Coldiretti con la relazione del presidente Sergio Marini alla presenza di coltivatori italiani provenienti dalle campagne di tutte le regioni. La
delegazione, guidata dal presidente di Coldiretti Fvg
Dario Ermacora, dal direttore regionale Angelo Corsetti, dai presidenti provinciali e dai direttori provinciali,
ha assistito con interesse alla relazione del presidente Sergio Marini, alla presenza dei maggiori esponenti
del mondo accademico, rappresentanti istituzionali,
responsabili delle forze sociali, economiche, sindacali
e politiche, nazionali ed estere. Ma ecco cosa ha dichiarato il presidente Marini.
L’agricoltura, con il + 9% di giovani, è l’unica che
assume: l’occupazione giovanile cresce solo in agricoltura che fa segnare un aumento record del 9% nelle
assunzioni di giovani under 35 anni nel primo trimestre del 2013, nonostante gli effetti negativi sulle coltivazioni provocati dal maltempo e i segnali depressivi
sui consumi che hanno interessato anche l’agroalimentare. Secondo Marini dal ricambio generazionale
in agricoltura è possibile l’inserimento di 200mila gio-
vani nelle campagne. L’agricoltura è l’unico settore che
dimostra segni di vitalità economica con una variazione tendenziale positiva del Pil (+0,1%) ed un aumento
degli occupati dipendenti complessivi (+0,7%), in netta controtendenza rispetto agli altri comparti nel primo trimestre dell’anno. Una conferma della validità e
della modernità del modello di sviluppo agricolo made
in Italy che è fondato sul valorizzazione dell’identità,
della qualità, delle specificità e che - ha sostenuto Marini - può rappresentare un riferimento anche per gli
altri settori per affrontare e vincere la competizione
internazionale. Dentro l’agricoltura non c’è ancora un
reddito adeguato ma c’è legittimamente quella visione
di futuro e di prospettive e di fiducia che non c’è negli
altri settori”.
Oggi si registra un profondo cambiamento rispetto al
passato quando la vita in campagna era considerata
spesso sinonimo di arretratezza e ritardo culturale nei
confronti di quella in città. Il contatto con la natura ed
i suoi prodotti è diventato premiante rispetto all’impegno negli strumenti finanziari di un istituto di credito
o nei prodotti fortemente pubblicizzati di una grande
multinazionale. Si tratta di una vera rivoluzione culturale con il 38% dei giovani che preferirebbe gestire
Speciale assem
blea
SPECIALE ASSEMBLEA 6
un agriturismo piuttosto che lavorare in una multinazionale (28%) o fare l’impiegato in banca (26%), secondo una recente indagine Coldiretti/Swg. La crescita
di opportunità nel settore agricolo è resa evidente dal
boom del 29% delle iscrizioni negli istituti professionali agricoli e del 13% negli istituti tecnici di agraria,
agroalimentare ed agroindustria, secondo una analisi
della Coldiretti sui dati relativi alle iscrizioni al primo
anno delle scuole secondarie di II grado statali e paritarie per l’anno scolastico 2012/2013 divulgati dal Ministero dell’ Istruzione, dell’Università e della Ricerca.
Si tratta - ha sottolineato la Coldiretti - di una conferma del fatto che
in agricoltura il
lavoro c’è sia per
chi vuole trovare una opportunità di occupazione,
magari
stagionale,
sia
per chi vuole intraprendere. Circa il 70% delle
imprese giovani
- ha continuato la Coldiretti opera in attività
multifunzionali:
dall’agriturismo
alle fattorie didattiche fino agli
agriasilo,
dalla
vendita
diretta
dei prodotti tipici e del vino alla trasformazione aziendale del latte in formaggio, dell’uva in vino, delle olive
in olio, ma anche pane, birra, salumi, agrigelati e addirittura agricosmetici..
Recor: volano le esportazioni di prodotti agroalimentari italiani che nel 2013 fanno segnare il record storico
di 34 miliardi fatturati all’estero, se verrà mantenuto il
trend di crescita del 7% realizzato nel primo trimestre
rispetto allo scorso anno. Anche se la crescita è debole
(+3%) nei paesi dell’Unione Europea che sono il principale mercato, il made in Italy va forte nelle Americhe
(+9%) e soprattutto nei mercati emergenti come quelli asiatici dove si è avuto un incremento del 13% e in
Africa, con un boom addirittura del 31%. Tra i principali settori del made in Italy, il prodotto più esportato
è l’ortofrutta fresca, che aumenta del 7%), seguita dal
vino che però cresce il 10%. Aumenta peraltro anche la
pasta che rappresenta una voce importante del Made
in Italy sulle tavole
straniere
con un + 7%,
ma anche l’olio d’oliva, il cui
balzo in avanti
dell’11 per cento
è anche l’effetto
dell’entrata in vigore della legge
salva extravergine, fortemente
voluta da Coldiretti, che tutela
il vero made in
Italy da tarocchi
e
concorrenza
sleale. .
All’assemblea di
Coldiretti
sono
intervenuti i ministri dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato; della
Salute Beatrice Lorenzin; dell’Ambiente Andrea Orlando; delle Politiche Agricole Nunzia De Girolamo; il procuratore Giancarlo Caselli, Renzo Arbore, il presidente
di Federconsumatori Rosario Trefiletti e il direttore Generale di Iper Stefano Albertazzi.
Speciale assem
blea
7 regionale
BOLZONELLO,
AGROALIMENTARE
CENTRALE PER IL RILANCIO
DEL FVG
“L’agroalimentare è centrale per il rilancio dell’economia
del Fvg. Con i suoi prodotti di alta qualità, che dovranno
essere allargati, rappresenterà al meglio il Fvg anche
nelle campagne promozionali. In questa ottica di qualità
alla quale il Fvg deve tendere, dannose sono le semine di mais Ogm contro le quali la Regione, sapendo di
non aver alcun potere per intervenire, ha prontamente
informato e sollecitato il 6 giugno il governo nazionale
ad approvare una norma che ne regolamenti la semina”. Lo ha detto l’assessore regionale all’agricoltura e
vice presidente della Giunta regionale Sergio Bolzonello
all’assemblea ordinaria della Coldiretti del Fvg convocata il 17 giugno dal presidente Dario Ermacora nella
sala riunioni della Bcc di Manzano a Udine. Bolzonello ha
inoltre annunciato l’intenzione di togliere la promozione
all’Ersa, che dovrà tornare alle origini assicurando assistenza alle imprese, ha assicurato il massimo impegno
nell’affrontare l’emergenza posta dalla crisi del settore lattiero caseario, attraverso la creazione di un unico
polo lattiero-caseario ed ha annunciato l’intenzione di
far aprire le finanziarie regionali al mondo agricolo.
Accolte dall’assessore le richieste del presidente Ermacora su concertazione, ruolo e funzioni del Tavolo Verde,
revisione della promozione e nuova regolamentazione
degli impianti di produzione di energie elettrica che uti-
lizzano produzioni agricole, il finanziamento dei Consorzio di bonifica e dell’Associazione Allevatori e sulle criticità evidenziate dal settore lattiero caseario.
“Il settore agroalimentare – ha detto Ermacora, affiancato dal direttore di Coldiretti Angelo Corsetti – rappresenta il 15% del Pil regionale, percentuale che potrebbe essere superiore se si calcolassero gli effetti positivi
sull’economia degli agriturismo e del turismo legato al
vino e alla ristorazione di qualità. Occorre però sostenere maggiormente il primario”, ha concluso Ermacora
ricordando che ad oggi si faticano a trovare i 200 milioni
di euro necessari per finanziare un piano irriguo che riduca il consumo di acqua e allarghi le aree servite, ma
se ne sono spesi in 5 anni oltre 250 per i soli impianti
di risalita e per la loro gestione. Particolare attenzione
Ermacora l’ha posta sulla burocrazia e sui tempi troppo
lunghi in cui in Fvg Agea versa le risorse dell’Ue agli
agricoltori ed ha chiesto di snellire i tempi attraverso il
trasferimento di una serie di competenze ai Caa, sulla
scorta di quanto la Regione ha fatto per l’artigianato con
il Cata.
L’assemblea, dopo la lettura del presidente Ermacora
della relazione sull’attività svolta nel 2012, ha approvato il rendiconto al 31 dicembre 2012 e l’approvazione
del preventivo di spesa per il 2013.
Coldiretti in assemblea approva i bilanci
Intervento sul sito
www.friuliveneziagiulia.coldiretti.it
OGM
ADESSO CHE C’È IL DECRETO
regionale 8
INTERVENGA LA FORESTALE
Dopo le mobilitazione di Coldiretti,
il Governo vieta la coltivazione di MON810
Dopo Francia, Germania, Lussemburgo, Ungheria, Grecia, Bulgaria, Polonia e Austria, che hanno adottato la
clausola di salvaguardia per impedire la contaminazione dei propri terreni, anche l’Italia prende un provvedimento sugli Ogm, anche se non definitivo. Lo evidenzia
il presidente di Coldiretti Fvg Dario Ermacora che plaude
all’approvazione in Consiglio dei Ministri del decreto interministeriale che vieta, sul territorio nazionale, a salvaguardia della diversità biologica, la coltivazione di varietà
di mais MON810, provenienti da sementi geneticamente
modificate, decreto che porta la firma del ministro delle
Politiche Agricole Nunzia De Girolamo, del Ministro della
Salute Beatrice Lorenzin e del Ministro dell’Ambiente Andrea Orlando. Ed ora che c’è il decreto frutto delle battaglie e della mobilitazione di Coldiretti – occorre che intervenga la Forestale per la distruzione delle piante Ogm.
“La difesa della distintività italiana – aggiunge Ermacora
- deve essere una priorità della politica perché da essa
dipende l’esistenza stessa del made in Italy che è il nostro petrolio, il nostro futuro, la nostra leva per tornare
a crescere nell’alimentare e non l’unico strumento di cui
disponiamo per risolvere definitivamente e rapidamente
la questione”.
Il decreto consente, finalmente, l’adozione - spiega Coldiretti - di misure provvisorie di emergenza che si sostanziano nel divieto di coltivazione ai sensi dell’art. 34
del regolamento 1829/2003 e dell’art. 54 del regolamento 178/2002, in conformità con la procedura di cui
all’art. 53 del regolamento 178/2002, in attesa che l’Ue
intervenga con specifiche azioni entro 18 mesi dalla data
di pubblicazione del provvedimento. L’Italia si allinea,
pertanto, al quadro degli interventi assunti dal Ministro
dell’agricoltura francese il 16 marzo 2012 per impedire
anche nel proprio territorio la messa a coltura del mais
MON810.
La soddisfazione
delle associazione contro gli OGM
Dopo mesi di estenuante attesa e continui cambiamenti di rotta, nonostante l’unanimità d’intenti, finalmente
è stato firmato il decreto interministeriale dai ministri
delle Politiche Agricole Nunzia De Girolamo, della salute Beatrice Lorenzin e dell’ambiente e della tutela del
territorio e del mare, Andrea Orlando. “Finalmente ci
si risveglia dal lungo letargo con la firma auspicata sul
decreto – dichiarano le associazioni Aiab, Coldiretti, Isde,
Legambiente, Slowfood e Wwf e tante altre. Questo strumento, a lungo richiesto per fare chiarezza e porre fine
al lungo e incompiuto iter, chiamato a sbarrare la strada
alla coltivazione di Ogm in Italia, ha visto nel corso del
tempo i voti unanimi di tutte le istituzioni parlamentari e territoriali, oltre che il consenso stramaggioritario
delle organizzazioni sociali, che necessitava solo di essere suggellato dalla firma dei ministri competenti. Non
è ancora la clausola di salvaguardia che le associazioni
auspicavano ma un primo importante mattone nella costruzione dell’agricoltura che vogliamo. Importante però
ora procedere spediti nella costruzione delle altre parti,
sia per dire no in modo definitivo agli Ogm che per dare
strada a quell’agricoltura amica dell’ambiente, della salute e degli agricoltori (ed in grado di dare loro reddito)
che tutti i cittadini friulani vogliono.
“ECCO PERCHÈ
SONO CONTRARIO AGLI OGM”
Il parere del Prof. Gianni Tamino,
docente di biologia all’Università di Padova
Coldiretti ha chiesto al prof. Gianni Tamino, docente di
biologia all’Università di Padova, un suo intervento sugli
Ogm. Ecco una sintesi del documenti che ci ha inviato.
Gli organismi transgenici sono modificati a livello genetico (in sigla Ogm), inserendo geni provenienti da un qualunque altro organismo, con tecniche di ingegneria genetica, per far loro sviluppare nuove proprietà, di solito
di interesse economico. Nella realizzazione degli Ogm si
ritiene sufficiente inserire un gene estraneo per determinare un nuovo specifico carattere, ma i geni agiscono
come una rete di un sistema complesso, in cui ogni gene
interagisce con gli altri. Così, anche se nel trasferimento
di geni da un organismo ad un altro non ci sono limiti,
tuttavia l’ingegneria genetica non è in grado di operare
con precisione e non è possibile prevedere quali saranno le interazioni con gli altri geni e con il metabolismo
dell’organismo. A questo proposito, già nel 2002, il premio Nobel Dulbecco, ha dichiarato che “introducendo un
nuovo gene in una cellula, la funzione di un gran numero
di altri geni viene alterata: non è sufficiente introdurre
un gene nell’organismo per determinarne l’effetto, che
invece dipende da quali altri geni sono già presenti.”
Le piante geneticamente modificate oggi diffuse nel
mondo sono poche e con limitati geni inseriti: dunque
in 30 anni non ci sono stati grandi successi per le piante
transgeniche dato che sono diffuse solo 4 piante (soia,
9 regionale
mais, colza e cotone) con essenzialmente due soli geni
inseriti. La propaganda che affermava che si potevano
coltivare piante Ogm in ambienti aridi, in ambienti freddi e in ogni altro ambiente particolare, con produttività
maggiori non è risultata vera.
L’Italia importa, è vero, per i mangimi soprattutto soia
transgenica e un po’ di mais, prodotti che comunque possiamo tranquillamente produrre anche noi senza ricorrere agli Ogm. La presenza di aflatossine (tossine prodotte
da muffe) nel mais italiano non dipende dal fatto che
non sia transgenico, ma da particolari condizioni climatiche, da metodi discutibili di coltivazione e soprattutto
da come viene insilato o stoccato, condizioni che poco
hanno a che fare con la possibile riduzione dell’attacco
della piralide, una larva di insetto, che si può combattere
oltre che con insetticidi, anche con metodi biologici (utilizzando l’insetto parassitoide Trichogramma o il batterio
Bacillus thuringensis).
Infatti, come aveva spiegato già nel 2005 Amedeo
Reyneri, docente di coltivazioni all’università di Torino,
responsabile del Progetto micotossine della Regione, la
piralide scava minuscole gallerie nel mais convenzionale, ma ciò “non è correlato con la presenza della muffa
produttore delle aflatossine”; si veda a questo proposito
anche il recente documento di VenetoAgricoltura “Lotta
biologica alle micotossine”.
Aflatossine presenti anche nel mais Ogm
Comunque le aflatossine sono ben presenti anche nella
frutta secca e i limiti di legge per le aflatossine negli Usa
sono molto più alti che in Europa, forse perché anche nel
mais da loro coltivato, spesso Ogm, le aflatossine sono ben
presenti (Chicago Tribune 29/08/2012).
Quali alterazioni la diffusione nell’ambiente di Ogm potrebbe provocare non è facilmente prevedibile, ma sicuramente
si dovrebbero adottare criteri cautelativi, che però sono stati rifiutati dagli Stati Uniti, principali produttori di Ogm, che
non hanno sottoscritto il protocollo di Cartagena sulla biodiversità e sulla diffusione in ambiente naturale degli Ogm.
Proprio negli Usa è stato però possibile fare una ricerca sugli
impatti ambientali di tali coltivazioni.
Con gli Ogm aumenta l’uso di erbicidi
e di pesticidi
Nel lavoro, pubblicato nel novembre del 2009, coordinato da Charles Benbrook, viene ampiamente documentato
che tra il 1996 e il 2008, nelle aree coltivate con soia o
mais transgenici, l’uso di erbicidi e di insetticidi è aumentato in misura notevole. Lo studio dimostra non solo
che i semi transgenici non riducono l’uso di pesticidi, ma
anche che vi è un veloce adattamento di alcune infestanti
al glifosato, il principale insetticida a cui sono resistenti
molti OGM, aumentando i costi degli agricoltori e diminuendo la produzione.
Inoltre, in una ricerca dell’Istituto federale svizzero di
tecnologia, pubblicata nel 2012, la dott.ssa Hilbeck ha
confermato studi precedenti che dimostravano effetti
dannosi della tossina presente nel mais transgenico resistente agli insetti, anche in insetti utili, come le coccinelle.
Vi è poi il rischio della contaminazione sia di piante selvatiche compatibili (come per colza e altre specie spontanee della stessa famiglia) che di piante coltivate, attraverso la diffusione del polline. Infatti, secondo il rapporto
del 2002 del Centro congiunto di ricerche dell’UE, con
sede a Ispra, , se si volesse mantenere una presenza
“accidentale” di sementi OGM dentro la soglia dello 0,3%
“occorre cambiare i sistemi di coltivazione ed i costi di questi cambiamenti sono sproporzionatamente alti per quanti
producono in azienda le proprie sementi”.
Anche in tema di salute i cibi derivati da Ogm, nascondono
rischi per l’uomo: ogni volta che si ingerisce un prodotto
alimentare transgenico, questo può provocare allergie o intossicazioni, che magari non vediamo immediatamente, ma
che possono produrre effetti a distanza di tempo, come è
successo negli Stati Uniti con il mais “starlink”.
Sappiamo inoltre che per identificare i geni introdotti negli organismi transgenici e renderli riconoscibili, si
inserisce come marcatore un fattore di resistenza agli
antibiotici; questo marcatore però, una volta arrivato
nell’apparato digerente attraverso un alimento che lo
contiene, potrebbe trasferire tale resistenza ai batteri
che normalmente convivono con l’uomo e questi a loro
volta potrebbero trasferire questa resistenza a batteri
patogeni; a quel punto quel fattore di resistenza renderebbe nullo l’utilizzo dell’antibiotico specifico privandoci
di una delle potenziali armi di difesa più importanti contro le malattie infettive.
E’ il caso, ad esempio, della patata “Amflora” della BASF,
recentemente autorizzata dalla Commissione Europea
per usi industriali, ma con sottoprodotti impiegabili come
mangimi. Questa patata transgenica contiene fattori di
resistenza a ben due antibiotici, kanamicina e neomicina,
ancora utilizzati in medicina umana. Per queste ragioni
l’Organizzazione Mondiale della Sanità e l’Agenzia europea per i farmaci erano contrarie all’autorizzazione.
Un ulteriore problema è posto dall’impiego dei diserbanti
associati agli Ogm: oltre l’80% delle piante transgeniche
sono rese infatti resistenti ad un diserbante. Il più comune è il Roundup della Monsanto o glifosato, che è stato
pubblicizzato come quasi innocuo perché rapidamente
metabolizzato. Ma Hardell ed. Eriksson, nel 1999, hanno
evidenziato sulla rivista Cancer un aumento di linfomi
non Hodgkin correlati all’uso di glifosato e agli effetti dei
suoi metaboliti.
Ma il rischio forse più rilevante dell’utilizzo di Ogm è dato
dal fatto che i geni esogeni, inseriti in modo casuale,
determinino un’instabilità genica, che può favorire un’alterazione dell’espressione dei geni dell’organismo reso
transgenico. Una conferma a tale ipotesi viene da un
recente studio australiano che indica come piante non
contenenti allergeni possano provocare allergie dopo la
transgenesi (Prescott et al., 2005). Infatti i ricercatori del
centro di ricerche Csiro (Commonwealth scientific and
industrial research organization) hanno evidenziato che
inserendo geni di fagioli nei piselli si possono ottenere
effetti del tutto imprevedibili: i fagioli che contenevano
naturalmente geni di resistenza agli insetti non provocano allergie, ma, inseriti per transgenesi questi geni nei
piselli, li rendevano allergenici. L’allarme ha imposto l’immediato stop al progetto.
Per queste ragioni è giusto fare come altri paesi europei: Francia, Grecia, Austria, Germania, Lussemburgo,
Ungheria, Bulgaria e, più recentemente, Polonia, hanno
invocato la clausola di salvaguardia a tutela della salute
dei cittadini, dell’ambiente o di entrambi, in base all’art.
23 della direttiva 2001/18/CE, sulla base di evidenze e
dati scientifici.
GLI UFFICI DELLA FEDERAZIONE COLDIRETTI DEL FRIULI VENEZIA GIULIA
RIMARRANNO CHIUSI DAL 16 AL 23 AGOSTO 2013
L’ATTIVITÀ RIPRENDERÀ REGOLARMENTE IL 26 AGOSTO
regionale 10
LATTE
COLDIRETTI PLAUDE I NAS
PER IL LORO LAVORO
A TUTELA MADE IN ITALY
Ermacora, ma ora bisogna pensare alle aziende sane
Una importante azione a tutela della salute dei consumatori e del made in Italy alimentare contro chi mette a
rischio l’immagine in Italia e nel mondo di uno dei nostri
formaggi più tipici come il Montasio. Così il presidente di
Coldiretti del Fvg Dario Ermacora ha commenta l’azione
dei Nas dei carabinieri di Udine che dimostra come la
mancanza del rispetto delle regole nella vicenda delle
quote latte ponga gravi rischi anche sul piano della sicurezza alimentare. Il formaggio Montasio – sottolinea
Ermacora – è al sesto posto tra i formaggi di latte di
vacca italiani, per produzione e vendite. Nel 2012 sono
state prodotte 944.000 forme dal peso compreso tra i 6
e gli 8 chili, ma il dato più significativo è quello relativo all’export, che vede la classe doganale del Montasio
(comprendente anche Asiago, Caciocavallo e Ragusano)
segnare un + 2,04% nell’Ue e un + 15,14% a livello
globale. Nel mercato statunitense il solo Montasio ha triplicato le vendite e il fatturato (+200%) raggiungendo
circa 500.000 euro per 70.000 chilogrammi di prodotto. Un successo che – conclude Ermacora - va difeso
da comportamenti irresponsabili che mettono a rischio
le opportunità economiche e occupazionali di quasi 1400
allevatori.
Ermacora, che non vuole entrare nel merito della vicenda
giudiziaria, fa invece una riflessione sulle imprese zootecniche sane e corrette che sono state coinvolte loro
malgrado e a loro insaputa in questa vicenda che ha danneggiato tutto il sistema lattiero caseario. “Occorre pensare a un progetto con la Regione per non perdere quella
parte che si è comportata correttamente. Le aziende zootecniche sono un patrimonio di tutto il Fvg e sarebbe un
grave errore se fossero lasciate a loro stesse”.
MARCO
DE MUNARI
ALLA GUIDA
DI GIOVANI IMPRESA COLDIRETTI FVG
Marco De Munari è
il nuovo delegato
di Coldiretti Giovani Impresa del Friuli
Venezia Giulia. Ventinove anni, perito
agrario, conduce a
San Vito al Tagliamento con il papà e
il fratello un’azienda
agricola altamente
specializzata ad indirizzo frutticolo, viticolo e tabacchicolo.
Lo ha eletto l’assemblea alla quale hanno partecipato tra
gli altri la presidente della Coldiretti di
Udine Rosanna Clocchiatti il direttore
della Coldiretti regionale Angelo Corsetti,
i direttori di Pordenone e Gorizia rispettivamente Claudio
Bressanutti e Ivo Bozzato.
“Sono orgoglioso – ha detto De Munari subito dopo la
nomina - di rappresentare i giovani imprenditori agricoli
della nostra regione. Lavoreremo – ha aggiunto - sul progetto della Coldiretti sulla filiera agricola tutta italiana.
Contiamo - ha detto ancora - sulla collaborazione della
Regione e dell’assessorato alle Attività produttive, con
i quali la nostra associazione ha avviato un proficuo lavoro. Come giovani – ha concluso De Munari - siamo
disponibili a dare il nostro contributo perché l’agricoltura
sia centrale e strategica per risollevare l’economia del
nostro Paese”.
La Clocchiatti nel suo intervento ha sottolineato il ruolo
dei giovani all’interno dell’organizzazione e l’attenzione
che Coldiretti sta dedicando proprio in una logica di rafforzare il ruolo del settore primario.
Dal canto suo Corsetti ha evidenziato come attraverso i
giovani, Coldiretti sarà determinate per realizzare il progetto per il Paese.
“A livello regionale – ha spiegato - con il Consorzio agrario, stiamo avviando importanti progetti di filiera. L’obiettivo – ha concluso - è dare risposte alle aziende, per
recuperare valore aggiunto e restituire reddito alle imprese”.
In apertura il delegato uscente Marco Tonutti ha fatto una
relazione sui quattro anni di attività del suo mandato.
11 regionale
ECCO LA NUOVA
CENTRALE COOPERATIVA
ED HA GIÀ 4000 SOCI IN ITALIA
Presentata il 10 luglio a Udine la nuova centrale con Honsell e Bolzonello
È stata tenuta a battesimo il 10 luglio UECOOP FVG
che associa in regione già 80 cooperative: un successo
che supera le migliori previsioni e che replica il boom
di adesioni registrato a livello nazionale dove in soli 2
mesi UECOOP ha associato 4.000 imprese cooperative con oltre 300 mila soci. “Un successo strettamente
legato – come ha spiegato il coordinatore nazionale di
UECOOP Vincenzo Sette – al fatto che alla spalle c’è una
organizzazione importante come Coldiretti”. Vincenzo
Gesmundo, segretario nazionale organizzativo di Coldiretti: “Se siamo qui è per la grande presa di posizione della rete
territoriale
di Coldiretti
che ha saputo
mettere
in campo la
sua forza e i
suoi rapporti
affinché un
diritto
costituzionale
nel
nostro
Paese, quello della rappresentanza, potesse
prendere
corpo anche
in Italia”.
Ringraziato
il presidente
di Coldiretti Fvg Dario
Ermacora
e il direttore
Angelo
Corsetti per
aver voluto
mettere la loro faccia, assieme a quella di tutti i presidenti e direttori provinciali, in questa partita, ha evidenziato la decisione di Coldiretti di lavorare in silenzio, di non scendere in polemica per creare una entità a
servizio non solo dell’agricoltura ma di tutti i settori dei
vivere civile della società”. Non a caso Gesmundo era
affiancato da Angelo Chiorazzo, responsabile del settore socio sanitario, da Romano Magrini, responsabile
nazionale servizi alle imprese, e Paolo Scarpa Bonazza
Buora, responsabile del settore agricolo, a dimostrazione di come UECOOP FVG aderiscono cooperative che
operano in tutti i 14 settori dell`albo competente, dal
lavoro al sociale, dall’edilizia fino all’agricoltura.
“UECOOP – ha concluso Gesmundo – non assocerà cooperative che importano materia prima agricola dall’e-
stero, ma soltanto quelle che utilizzano materia prima
italiana, dando vita un una filiera agricola tutta italiana”.
Il sindaco di Udine Furio Honsell ha portato i saluti
della città ed ha ricordato che il sistema cooperativo
è quello che resiste meglio nelle difficoltà perché ha
valori universali di partecipazione e di democrazia economica. “Sono lieto che questa nuova realtà sia stata
presentata a Udine e sono lieto che sia stata sostenuta
da Coldiretti con la quale abbiamo fatto molte iniziative
importanti in questi 5 anni”.
L’assessore regionale alle attività produttive del Fvg
Sergio Bolzonello si è
congratulato
per la nascita di UECOOP:
“Ogni
nuovo soggetto
che
si
affaccia
sulla scena
economica e politica
del Fvg è il
benvenuto perché è
portatore di
novità e di
concorrenza. Quanto
c’è un attore in più
c’è una opportunità in
più”.
“UECOOP –
ha spiegato
Ermacora
- nasce per
volontà di tanta gente che crede nel ruolo della cooperazione e nei valori forti di solidarietà, sussidiarietà
e sostenibilità e mette al centro delle proprie azioni
persone e territori, capitale umano e sociale, ricchezze
naturali e culturali, risorse uniche del nostro Paese,
sul quale fondare una nuova stagione di crescita che
coniughi Pil e qualità della vita”.
Fra gli altri sono intervenuti i rappresentanti di alcune
cooperativew che si sono associate a UECOOP: Claudio
Fasano della cooperativa CleanEco, Paola Gandin della
cooperative Terranova, Roberto Cicuto della cooperativa Soloservizi, Pierangelo Spagnolo della cooperativa
Agroenergia, Enzo Bernardel di Aprolaca. Fra i presenti
i presidenti e i direttori delle federazioni provinciali, il
consulente ecclesiastico don Paolo Bonetti.
regionale 12
FAMIGLIA SOGGETTO SOCIALE
E RISORSA DELLA COMUNITÀ
di don Paolo Bonetti . Consigliere ecclesiastico Coldiretti Fvg
La famiglia è elemento fondamentale per la coesione sociale. Nella
famiglia crescono le future generazioni, è soggetto vitale perché
produce beni relazionali, è scuola
di umanità e della vita affettiva, è risorsa civile ed economica, un riferimento centrale per il bene del Paese. Nella
famiglia si costruiscono i destini degli uomini e dei cittadini.
Non può essere lasciata sola la famiglia, va sostenuta mettendola al centro di ogni progetto di sviluppo. La
ripresa della famiglia è condizione di ogni altra ripresa.
Indebolire la famiglia è rendere più fragili i suoi componenti. Non ci sarebbe crisi della famiglia se non ci fossero
intelligenze, volontà e cuori in crisi. C’è una famiglia tipica del mondo rurale: è da sempre ritenuta una risorsa perché soggetto economico con numerose opzioni di
investimento anche nel sociale. Nella famiglia impresa
agricola aumenta la responsabilità sociale, si trasmettono
le tradizioni famigliari, le generazioni si incontrano e si
sostengono reciprocamente. Anche la fede si trasmette
da una generazione all’altra, anche se questa trasmissione si è indebolita a causa di un vissuto quotidiano sempre
più secolarizzato e materialista. L’impresa agricola non
è solo un luogo dove si produce o si compra un prodotto ma un luogo relazionale e di vita sociale, strade nuove per generare prossimità e comunità. Cosa si aspetta
la società dalla famiglia impresa agricola? Attende che
cresca la fiducia tra produttori e consumatori per la salvaguardia del territorio e per la sicurezza alimentare.
C’è una famiglia che nasce dal Vangelo: l’impresa famigliare trova nei valori del cristianesimo l’etica della vita
con le sue risorse spirituali, quelle che aprono alla relazione del bene comune e della solidarietà. C’è una famiglia che si costruisce con l’aiuto della fede: è il matrimonio, come via esigente per la vita di coppia. E’ un
valore aggiunto che genera enormi benefici: la stabilità al
posto dell’instabilità, il futuro al posto del solo presente,
coinvolge tutta la persona e non solo gli affetti, il sentimento, il cuore ma anche l’intelligenza, la volontà, le
relazioni umane. Oggi è importante questo aiuto perché
è in atto la logica del possesso, dell’egoismo, elementi disumanizzanti che sporcano la vita. Più famiglia e
più Italia per il presente e per il futuro, perché la famiglia non è centrale soltanto per l’impresa agricola ma
anche per il sistema Paese, generatore di bene comune e preziosa risorsa per la vita delle nostre comunità.
Sostegno della BCC del FVG
alla microfinanza cooperativa dell’Ecuador
Il Credito Cooperativo regionale contribuisce al progetto
con un finanziamento di un milione di dollari. È il terzo rinnovo
Rinnovato, per la terza volta, il finanziamento in pool delle 15 Bcc del Fvg al Progetto di microfinanza campesina
avviato in Ecuador nel 2002. Pochi giorni fa, infatti, il sistema del Credito Cooperativo regionale ha riconfermato
il proprio impegno nella microfinanzia equadoregna concedendo alla locale Cooperativa di credito “Codesarollo”
un nuovo finanziamento per la somma complessiva di un
milione di dollari, con una durata
di tre anni.
L’anno scorso, in occasione del decennale, era stato firmato a Quito (Ecuador) il nuovo accordo tra
Federcasse (l’Associazione delle
Banche di Credito Cooperativo italiane) e Codesarrollo (la banca di
secondo livello del sistema delle
oltre 700 piccole banche di villaggio) finalizzato a sostenere il processo di sviluppo dell’economia
solidale e delle finanze popolari nel
Paese sudamericano, a dieci anni
dalla precedente intesa con la quale prese avvio il Progetto “Microfinanza Campesina”.
A sottoscrivere l’intesa, a tempo indeterminato, erano
stati il presidente di Federcasse, Alessandro Azzi e il presidente della Cooperativa di Credito Codesarrollo, Bepi Tonello, alla presenza del Ministro dell’Economia solidale e
dell’Ambasciatore d’Italia in Ecuador, Gianni Piccato.
Occasione della firma, il convegno organizzato nella capitale ecuadoriana per celebrare il decennale del Progetto.
Un momento di verifica puntuale dei risultati raggiunti e
di conferma di un impegno che ha contribuito in maniera
sostanziale allo sviluppo del Paese. In dieci anni, oltre 200
Bcc italiane (Fvg compreso) hanno messo a disposizione
di Codesarrollo (per piccoli prestiti erogati dalle banche
locali cooperative alle proprie comunità) oltre 40 milioni di
dollari a favore di 150 mila famiglie di contadini e indios.
I punti cardine dell’operatività della banca cooperativa
restano orientati verso il sostegno alla nascita di attività produttive di trasformazione dei
prodotti agricoli e l’impulso a creare imprese comunitarie.
Si tratta di finanziamenti erogati
da Iccrea Banca e dalle Bcc al tasso
del 4 per cento fisso, senza garanzie reali, assumendosi il “rischio di
cambio” e il “rischio Paese”, puntualmente restituiti a scadenza.
Codesarollo, infatti, è un soggetto economicamente sano, con un
portafoglio crediti molto buono, un
discreto assetto organizzativo, un
profilo reddituale non trascurabile
e presenta pure alcune potenzialità di crescita.
L’intento è quello di promuovere - attraverso la microfinanza – la cooperazione di credito e i valori che ne sono
alla base: il primato della persona, l’auto-aiuto, la democrazia economica e – più in generale - il dialogo e lo scambio reciproco tra comunità all’interno del Paese e tra Paesi
del Nord e del Sud del mondo. In dieci anni, il Progetto è
diventato un caso di scuola a livello internazionale rappresentando uno dei progetti più importanti di cooperazione
allo sviluppo in chiave mutualistica e partecipata, attivato
e sostenuto con fondi esclusivamente privati.
13 vitivinicolo
DOCUMENTI
DI ACCOMPAGNAMENTO VINO
Firmato il decreto in vigore dal 1° agosto
ma manca la circolare esplicativa di Marco Malison
Il 2 luglio scorso il Ministro per le politiche agricole ha firmato
il decreto titolato “Disposizioni nazionali applicative del Reg.CE
1234/2007 del Consiglio e del Reg.CE 436/2009 della Commissione per quanto concerne i documenti di accompagnamento
che scortano taluni prodotti vitivinicoli” ora in fase di pubblicazione e che entrerà in vigore già il prossimo 1° agosto.
Il testo di fatto disciplina una fase transitoria prima dell’avvio
definitivo del documento di accompagnamento telematico
(MW) per il quale si attende un ulteriore decreto direttoriale
e l’approntamento degli applicativi informatici nell’ambito del
SIAN. Le novità sono numerose e non qui sintetizzabili.
Vista la complessità della materia e i continui rimandi alla normativa nazionale e comunitaria - con particolare riferimento
alle accise - il Ministero si era impegnato ad accompagnare il
decreto con una circolare esplicativa. Purtroppo, mentre andiamo in stampa e a meno di due settimane dalla entrata in
vigore del decreto, tale nota ministeriale non è ancora stata
emanata.
Ciò premesso, poiché le nuove disposizioni interesseranno
inevitabilmente tutti i produttori vitivinicoli, consapevoli della
necessità di una tempestiva informazione, ci impegniamo a
pubblicare ogni eventuale novità in materia sul sito internet http://www.friuliveneziagiulia.coldiretti.it che vi
invitiamo a monitorare giornalmente. I nostri uffici sono
comunque a disposizione per fornire ai soci copia della
norma e la circolare ministeriale non appena sarà disponibile.
EXPORT DI VINO IN CINA
Indagine anti-dumping e anti-sovvenzioni
Secondo alcuni osservatori economici si tratterebbe di una
ritorsione nei confronti dei dazi imposti dall’Unione Europea
per l’importazione di pannelli solari cinesi - notizia questa
che le diplomazie ufficialmente non confermano - sta di
fatto che in pochi giorni la Repubblica Popolare Cinese ha
prima paventato e poi messo in atto una indagine sulle
importazioni di vino comunitario per verificare che se siano state praticate politiche di doppio prezzo (dumping) o
concorrenza sleale da parte di alcuni produttori europei.
Al termine dell’indagine – per la quale è stata chiesta la
collaborazione degli esportatori – saranno stabiliti i dazi
da applicare in futuro al vino dell’UE che oltrepassa le
frontiere cinesi. È stato consentito alle imprese che hanno esportato vino in Cina nel 2012 – solo per l’Italia si
parla di 1500 ditte - di collaborare all’indagine attraverso una laboriosa procedura di registrazione (con moduli
tradotti in cinese!) dal 1° al 20 luglio scorsi. Chi ha collaborato con le autorità dovrebbe poter godere in futuro
di dazi di favore. Compatibilmente con i tempi ristretti e
con le poche informazioni disponibili Coldiretti ha cercato
di informare tutte le imprese associate che risultano aver
esportato in Cina lo scorso anno. L’ufficio vitivinicolo della Federazione Regionale (Malison 0432-595817) resta
comunque a disposizione per eventuali chiarimenti.
DANNI AI VIGNETI DA ECCESSO DI PIOGGIA E SBALZO TERMICO
INCONTRO TECNICO A CIVIDALE
Il 5 luglio scorso, presso la sede cividalese del “Consorzio Vini
Ramandolo e Friuli Colli Orientali” si è svolto un interessante
incontro promosso da Condifesa FVG ed avente come oggetto la valutazione dei danni sulla produzione di uva a causa di
eccesso di pioggia e/o sbalzo termico. L’incontro era indirizzato
principalmente agli ispettori delle diverse compagnie assicurative che in questo periodo sono impegnati nella valutazione dei
danni denunciati da chi ha contratto polizze multi o pluri-rischio
che coprono anche questo tipo di sinistri.
I tecnici del gruppo di lotta guidata ed integrata Giovanni Bigot e Francesco Degano hanno illustrato i dati meteorologici
registrati dalla rete di rilevamento distribuita su tutto il territorio regionale che dimostrano come quest’anno, nel periodo di
fioritura della maggior parte delle varietà di vite, si siano effettivamente verificate condizioni eccezionali di pioggia e basse
temperature. Sulla base della bibliografia scientifica e delle rilevazioni in loco i tecnici hanno spiegato che questi fattori hanno
sicuramente agito in modo sinergico determinando significative colature del grappolo e danni di produzione molto rilevanti.
Peraltro non è possibile ripartire con certezza, in termini percentuali, la causa della colatura all’uno o all’altro fattore e le
diverse situazioni aziendali andranno verificate caso per caso.
Indipendentemente dalla compagnia e dalle condizioni di polizza l’incontro ha messo in evidenza l’utilità dello strumento
assicurativo – per la cui scelta Condifesa può svolgere una utile
consulenza – nei confronti di eventi climatici avversi che negli ultimi anni si stanno verificando con sempre maggiore frequenza (gelo, vento, basse temperature, eccesso di pioggia) e
per i quali non è più possibile contare sull’intervento del fondo
di solidarietà.
EPACA 14
di David Mucci
DENUNCIA D’INFORTUNIO
E MALATTIA PROFESSIONALE
DEVE ESSERE TELEMATICA DAL PRIMO LUGLIO
Dal 1° luglio è entrato in vigore l’obbligo di utilizzo
esclusivo dei servizi telematici Inail per le comunicazioni
con le imprese. Pertanto, tutte le imprese e le pubbliche amministrazioni in regime ordinario di assicurazione con l’Istituto devono inviare le denunce/comunicazioni di infortunio esclusivamente in forma telematica.
Datori di lavoro: per gli infortuni occorsi alla generalità dei lavoratori dipendenti o assimilati, prognosticati non guaribili entro tre giorni, escluso quello dell’evento, il datore di lavoro ha l’obbligo di inoltrare la
denuncia/comunicazione di infortunio entro due giorni
dalla ricezione del certificato medico. In caso di infortunio mortale o con pericolo di morte, il datore di lavoro deve segnalare l’evento entro ventiquattro ore.
Per i lavoratori autonomi del settore agricoltura:
in caso di infortunio, il lavoratore autonomo deve provvedere sia per sé che per gli appartenenti al nucleo famigliare costituenti la forza lavoro. Ove questi si trovi
nell’impossibilità di provvedervi direttamente, l’obbligo
di denuncia nei termini di legge si ritiene assolto con
l’invio del certificato medico da parte di tale lavoratore o del medico curante entro i termini previsti, ferma
restando la necessità di inoltrare comunque la denuncia/comunicazione per le relative finalità assicurative.
Per
gli
infortuni
prognosticati
non
guaribili entro tre giorni, escluso quello dell’evento, il datore di lavoro e/o il lavoratore autonomo deve
inviare una copia della denuncia/comunicazione di infortunio anche all’Autorità locale di Pubblica Sicurezza.
In caso di mancate, tardive, inesatte oppure incomplete denunce di infortunio, l’Inail può applicare sanzioni
amministrative o perdite di diritto all’indennità di temporanea per i giorni antecedenti l’inoltro della denuncia.
Per questo motivo, gli operatori Epaca sono a disposizione per gestire al meglio tutti gli obblighi che si innescano in caso di infortunio ed adoperarsi per richiedere
quanto spettante. La gestione degli infortuni (e delle
conseguenti revisioni) è supportata anche dal medico legale convenzionato con il Patronato Epaca, presente settimanalmente all’Ufficio Provinciale di Udine.
MODELLI RED, PROROGATI I TERMINI
L’Inps ha comunicato la proroga fino al 31 ottobre 2013 per la presentazione dei modelli RED (italiano ed estero), dell’integrazione RED 2010 – campagna RED 2011, dei modelli di dichiarazione per i titolari di prestazioni assistenziali (ICRIC,
ICRIC-indennità di frequenza, ICLAV e ACCAS-PS) e del modello per l’Indennità di frequenza - denominazione della scuola.
ESENTATO DAL TICKET CHI HA
UNA MALATTIA PROFESSIONALE
Chi si infortuna sul lavoro e o è affetto da malattie
professionali riconosciute dall’Inail, limitatamente
alle prestazioni correlate alla patologia invalidante, è
esentato dal pagamento di un ticket, con esclusione
comunque dei farmaci diversi da quelli inclusi nel prontuario. L’attestato di esenzione è rilasciato dall’Unità
sanitaria locale sulla base della certificazione redatta
dall’Inail. Tale attestato deve indicare, sia pure in for-
ma codificata, la patologia che dà luogo all’esenzione.
In caso di presenza di patologie, che potrebbero essere in qualche modo correlate all’attività
lavorativa svolta, contattare l’Ufficio del patronato Epaca per valutare la possibilità di iniziare
l’iter per il riconoscimento di una malattia professionale.
Eventuale
documentazione
medica sarà vagliata dal nostro medico convenzionato.
www.epaca.it
15 redazionale
regionale 16
La novità è stata introdotta
con il Decreto del fare del Governo Letta
CORSIA PREFERENZIALE PER
LE PRATICHE PSR
ISTRUTTORIA AMMINISTRATIVA
ACCELERATA
di Giorgio Piccagli
Il Decreto del fare approvato dal Governo Letta per imprimere una sensibile accelerazione alla ripresa del sistema economico del Paese, prevede anche importanti novità per lo Sviluppo Rurale. E’ ormai patrimonio comune
la consapevolezza della complessità amministrativa che
presiede alla valutazione delle domande e alla erogazione dei corrispondenti aiuti comunitari richiesti a fronte
di investimenti realizzati nell’ambito del secondo pilastro
della Pac, quello appunto dello Sviluppo Rurale. A livello
nazionale, diverse sono le Regioni che si trovano in grave ritardo nell’erogazione degli aiuti richiesti; a tale proposito, considerato che l’attuale programmazione 20072013 sta ormai giungendo al capolinea, dovranno essere
attribuiti e quindi liquidati nei prossimi mesi e sino al 31
dicembre, ben 1,4 miliardi di aiuti, pena il rischio concreto di disimpegno dei fondi (circa 740 milioni di euro
di Fondi Feasr) con obbligo di restituzione alla Comunità
europea delle risorse non distribuite.
Per scongiurare questa nefasta prospettiva ed accelerare l’erogazione delle risorse già assegnate in ambito PSR, il Decreto del fare, già pienamente operativo,
ha stabilito che le amministrazioni e le aziende dello
Stato, anche ad ordinamento autonomo, le Camere di
Commercio, gli enti pubblici non economici nazionali, le
agenzie, sono tenuti a dare precedenza ai procedimenti, provvedimenti e atti relativi alle attività in qualsiasi
modo connesse all’utilizzazione dei fondi strutturali europei, compresi quelli inerenti allo sviluppo rurale, alla
pesca e alla realizzazione dei progetti realizzati con i
medesimi fondi.
Il decreto prevede inoltre l’attivazione di una sorta di
meccanismo di sussidiarietà amministrativa, in base al
quale lo Stato o le amministrazioni regionali potranno
convocare una sorta di Conferenza dei Servizi, attraverso la quale individuare cause e responsabilità relativamente agli eventuali ritardi nella liquidazione dei fondi
Psr, al fine di rimuovere ostacoli e disservizi amministrativi o procedurali e così velocizzare la distribuzione
delle risorse disponibili.
Il dispositivo attivato, che giunge dopo reiterate e costanti sollecitazioni presso i Ministeri competenti anche da
parte di Coldiretti, rappresenta indubbiamente un nuovo
importante strumento a tutela e beneficio soprattutto di
quelle imprese agricole che, avendo concluso e già pagato interamente gli investimenti strutturali Psr richiesti a
contributo, non sono però ancora state liquidate.
17 regionale
Il Decreto del fare, approvato recentemente dal Governo
Letta e contenente una serie di disposizioni finalizzate a
consentire una prima sensibile accelerazione alla ripresa
economica e quindi allo sviluppo del Paese, ha introdotto
un deciso incremento dello sconto fiscale sul prezzo di
acquisto del carburante agricolo per l’impiego nelle serre
adibite all’attività di orto-floro vivaismo. La maggiorazione dello sconto sul prezzo di acquisto del carburante
decorrerà dal 1 agosto 2013 sino al 31 dicembre 2015.
La misura consente, ad un settore già pesantemente
penalizzato a livello di mercato e di costi di produzione
dai continui incrementi del prezzo di acquisto delle fonti energetiche, di ritrovare competitività in un mercato
decisamente selettivo all’interno del quale è necessario
confrontarsi anche con le produzioni dei paesi extracomunitari caratterizzati da climi certamente più caldi .
La nuova norma introdotta stabilisce che, limitatamente al gasolio utilizzato per il riscaldamento delle serre
adibite all’orto-floro-vivaismo , si applichi dal 1 agosto
2013 al prezzo di acquisto del carburante una accisa ridotta corrispondente a 0,025 euro per litro. Attualmente
invece, al prezzo del gasolio si applica la stessa accisa
prevista per tutti i prodotti petroliferi destinati agli usi
agricoli, pari a 0,1349 euro il litro e corrispondente al
22% dell’accisa ordinaria.
Le nuove agevolazioni potranno venire corrisposte a condizione che i richiedenti risultino serricoltori, iscritti nella
gestione previdenziale Inps per i quali l’attività agricola
rappresenta la esclusiva o prevalente fonte di reddito.
SI
DEL GOVERNO LETTA
ALLE AGEVOLAZIONI
SUL GASOLIO
PER L’ATTIVITÀ
ORTO-FLOROVIVAISTICA IN SERRA
Banche e Imprese: firmato nuovo “Accordo per il credito 2013”
Al via nuove misure per le Pmi condivise dall’ABI e dalle
altre Associazioni delle imprese
Un nuovo accordo in favore delle Pmi italiane è stato sottoscritto in data 01/07/2023 a Roma dall’Abi (Associazione Bancaria Italiana) e da varie Associazioni di imprese
tra cui Coldiretti.
Considerata l’attuale congiuntura economica, all’interno
della quale non si attenuano le tensioni finanziare delle
imprese, l’Abi e le Associazioni delle imprese, hanno aggiornato le misure di sospensione e allungamento dei finanziamenti previste dai precedenti accordi, focalizzando
maggiormente il bacino dei potenziali utilizzatori su quelle
Pmi che, per quanto economicamente sane, manifestano
un’eccessiva incidenza degli oneri finanziari sul fatturato
in conseguenza della diminuzione di quest’ultimo per effetto della crisi economica.
Gli interventi finanziari introdotti dal nuovo accordo prevedono in sintesi:
- Soggetti beneficiari: PMI operanti in Italia appartenenti
a tutti i settori (in temporanea tensione finanziaria), che
al momento della presentazione della domanda non devono avere posizioni debitorie classificate come “sofferenze”,
“esposizioni scadute/sconfinamenti” da oltre 90 giorni, né
procedure esecutive in corso;
- Operazioni di sospensione dei finanziamenti per una durata di 12 mesi: sospensione del pagamento della quota
capitale delle rate in scadenza (o scadute da non più di 90
giorni) inerenti i finanziamenti a medio/lungo termine.
Tale intervento è realizzato allo stesso tasso di interesse
previsto dal contratto originario.
Come noto tale operazione determina una traslazione del
piano di ammortamento per un analogo periodo e gli interessi sul capitale sospeso devono essere corrisposti alle
scadenze originarie.
- Operazioni di allungamento dei finanziamenti:
La durata dei finanziamenti può essere allungata fino a
36 mesi per i finanziamenti chirografari e fino a 48 mesi
per i mutui ipotecari (a condizione che il periodo residuo
di ammortamento sia pari o superiore all’allungamento
richiesto); Allungamento per un massimo di 120 giorni
delle scadenze del credito agrario di conduzione.
Le richieste per l’attivazione degli strumenti introdotti dal
nuovo “Accordo per il credito 2013”, dovranno essere presentate dalle imprese entro il 30 giugno 2014 presso le
banche che hanno erogato i finanziamenti e che hanno
aderito all’accordo.
- Informazioni ed assistenza presso la segreteria Creditagri Italia Friuli Venezia Giulia, sede di Sacile (PN), via Garibaldi 36/A, recapito centralino 0434-738105, e/o Direzione Regionale Fvg Creditagri Italia [email protected].; referente provinciale Udine Ugo Totis, al 334-6051412, ugo.totis@
creditagri.com; referente provinciale Pordenone Vinicio Milan, al 335 5978466, [email protected]; referente provinciale Gorizia Emilio Tomasin, al 334 6825978, [email protected]. Maggiori informazioni
riguardo ai servizi sono disponibili consultando i siti: www.friuliveneziagiulia.coldiretti.it e www.creditagri.com
redazionale 18
MENO ACQUA
E PIÙ TERRITORIO SERVITO
AVVIATI TRE NUOVI IMPIANTI
Le novità della stagione irrigua del Consorzio di Bonifica Ledra Tagliamento
La stagione irrigua del Consorzio di Bonifica Ledra Tagliamento quest’anno ha segnato il debutto di nuovi impianti
irrigui che consentono all’ente di centrare una molteplicità
di obiettivi: uso sempre più razionale della risorsa idrica,
risparmio di consumi a parità di territorio irrigato e, in un
caso, addirittura un notevole ampliamento (più del doppio) della superficie servita con la stessa quantità d’acqua.
“Tutto ciò – evidenzia il presidente del Consorzio, Dante
Dentesano – nonostante i pesanti rallentamenti nei lavori
dei cantieri determinati dalla stagione invernale particolarmente piovosa. I tecnici consortili e le imprese aggiudicatarie dei lavori hanno operato tutto l’inverno – continua Dentesano – sotto la pioggia e anche la neve per fare in tempo”.
Significativa, e pressoché unica a livello nazionale, la realizzazione dei lavori inerenti l’intervento per la “Razionalizzazione dell’utilizzo delle risorse idriche e del territorio
agricolo nei comuni di Basiliano e Mereto di Tomba”. Il progetto, finanziato mediante contributo del ministero Economia e Finanze per un importo complessivo di 8,5 milioni,
ha previsto la costruzione di una rete irrigua in pressione
con contestuale intervento di ricomposizione fondiaria e
qualificazione del paesaggio rurale mediante l’intensificazione delle formazioni forestali e ricostituzione del paesaggio agrario friulano e sistemazione della viabilità del
territorio mediante la sistemazione e costruzione di alcune
strade a servizio della viabilità agricola. La nuova rete irrigua (lunga oltre 45 km) e la nuova viabilità (lunga oltre
30 km) sono già fruibili e servono 750 ettari anziché 269
ettari come in origine; nella prossima stagione autunnale
troveranno completamento le piantumazioni e le opere a
verde, già avviate nella prima fase dei lavori. Altra innovazione significativa è stata l’installazione, nei giardini e negli
orti già serviti dal vecchio impianto a scorrimento, di rubinetti muniti di un contatore per la valutazione dei consumi
e di un modulo radio per la raccolta dei dati da parte del
personale consortile, che potrà in tal modo avvenire senza
effettuare la lettura diretta presso il punto di consegna.
I lavori inerenti la “Trasformazione irrigua da scorrimento ad
aspersione e realizzazione opere di irrigazione nei comuni
di Pozzuolo del Friuli, Mortegliano e Pavia di Udine” rappresentano, invece, un’ulteriore tappa del processo di trasformazione irrigua che il Consorzio di Bonifica Ledra Tagliamento sta attuando con successo nel proprio comprensorio.
Il progetto, finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia
per un importo complessivo di 5.093.948,52 euro, ha
previsto la trasformazione irrigua su una superficie di circa
475 ettari ed irrigua di 450 ettari nei Comuni di Mortegliano e Pozzuolo del Friuli, al cui interno insistevano anche
aree servite da impianti irrigui aziendali non allacciati alla
rete consortile. Le apparecchiature elettroidrauliche e la
rete irrigua sono state dimensionate per un ulteriore ampliamento di circa 75 ettari che potrà trovare parziale compimento già nel corso della prossima stagione invernale.
Le attività consortili non hanno riguardato solo la realizzazione di nuovi impianti irrigui in pressione: nella scorsa
stagione invernale è stato attuato un importante intervento di ristrutturazione della rete irrigua a scorrimento
nella zona dell’Alto Friuli. Il progetto, denominato “Ristrutturazione rete irrigua di Gemona e Osoppo su una
superficie di 1.200 ettari circa nei comuni di Gemona e
Osoppo” finanziato dal ministero delle Politiche Agricole
per un importo complessivo di 4,6 milioni, ha previsto
la sostituzione dei canali irrigui principali con tubazioni a pressione di diverso diametro in Pfrv ed acciaio con
pozzetti di derivazione completi di organi di intercettazione, la sistemazione di due opere di presa nelle quali
concentrare le derivazioni per il settore a Est del Canale sussidiario; la sostituzione di tratti di canalette nelle
zone ove più precarie risultano le condizioni statiche e di
tenuta idrica con nuove canalette prefabbricate e interventi di sistemazione (sigillatura, messa in quota) nelle
tratte meno compromesse. I lavori, finalizzati al risparmio idrico ed alla messa in sicurezza della rete esistente,
saranno completati nella stagione invernale 2013-2014.
Viabilità e piantumazioni
Irrigazione
19 udine
COLDIRETTI IN
ASSEMBLEA
APPROVA I BILANCI E LA RELAZIONE
SULL’ATTIVITÀ
Clocchiatti: “È stato un anno difficile, speriamo ora nella ripresa”
Coldiretti Udine in assemblea, giovedì 20 giugno nella sala
Valduga della Camera di Commercio di Udine per l’esame e l’approvazione dei bilanci
2012 e 2013 (di previsione) e
per ascoltare la relazione sull’attività del presidente Rosanna
Clocchiatti. “E’ stato un anno
non facile – ha detto il presidente – un anno nel quale la crisi ha
continuato a mordere le imprese
ed anche se il settore agricolo
nel suo complesso è in controtendenza rispetto a tutti gli altri
e continua ad evidenziare segni
positivi sul fronte dell’occupazione e dell’export, ci sono settori,
come quello della zootecnia, che
continuano a soffrire per l’effetto
congiunto di una ulteriore flessione dei prezzi della materia prima e per un continuo
costante incremento dei prezzi dei mezzi di produzione”.
Clocchiatti, che ha evidenziato anche come la tassazione
(Imu) abbia appesantito ulteriormente le imprese, si è augurata in un cambiamento di marcia sia del governo nazionale sia di quello regionale: “I
primi segnali positivi – ha detto –
sia a livello regionale sia a livello
nazionale, ci sono, ed anche se è
troppo presto per esprimere un
giudizio definitivo, possiamo evidenziare che con la nuova giunta
regionale si è tornati a discutere assieme delle priorità e delle
possibili soluzioni ai problemi”.
I dati, illustrati dal responsabile amministrativo di Coldiretti
Silva Valle testimoniano la solidità di Coldiretti Udine che ha
presentato un bilancio equilibrato, sano e che consente di affrontare le sfide del futuro con
speranza. Fra i presenti il direttore di Coldiretti Udine e
Fvg, Angelo Corsetti, dirigenti e funzionari. I bilanci così
come le relazioni sono state approvate all’unanimità.
VIA AI CORSI PER LA SICUREZZA
NEI LUOGHI DI LAVORO
Il tema della sicurezza dei luoghi di lavoro è divenuto ormai un aspetto fondamentale della gestione delle imprese e
ad esso vi si associa un’ampia e complessa normativa che
recentemente è stata articolata con il Testo Unico sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, ovvero il D.Lgs. 81/2008 che nello
specifico trova la sua applicazione nell’ambito delle imprese
che occupano lavoratori subordinati, in qualunque forma siano essi configurati (dipendenti a tempo pieno, part time,
lavoratori a progetto, voucher). Sono parificati ai lavoratori dipendenti tutti i soci lavoratori di una qualsiasi
società ad esclusione, purché non abbiano dipendenti,
delle società semplici agricole. Premesso tutto ciò e alla
luce delle recenti novità introdotte dall’Accordo emanato
in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra Stato
e Regioni e Province Autonome di Trento e Bolzano, in
materia di formazione dei dipendenti e dei datori di lavoro, i soggetti coinvolti debbono ottemperare, in base alle
funzioni svolte, ad una serie di momenti formativi. Eccoli.
Corso per responsabile del servizio prevenzione e protezione (RSPP): (32 ore); corso di primo soccorso: (12
ore); corso antincendio di basso rischio - (4 ore) (aziende non soggette al “vecchio” certificato prevenzione
incendi); corso antincendio di medio rischio - (8 ore)
(aziende soggette al “vecchio” certificato prevenzione
incendi); Formazione per dipendenti impiegati più di
50 giornate all’anno – (12 ore); addetti alla conduzione
trattori agricoli e/o forestali – (8 ore); addetti conduzione carrelli elevatori con conducente a bordo – (12 ore).
Coldiretti Udine, nell’intento di dare un supporto concreto alle proprie imprese, intende realizzare in autunno,
con la collaborazione del Cefap, un percorso formativo allo scopo di dare una risposta organica a tutte le
esigenze formative dei propri associati. La localizzazione degli appuntamenti, la calendarizzazione
dei corsi così come i costi degli stessi, saranno
definiti sulla base delle adesioni raccolte. Per
poter aderire all’iniziativa e/o ricevere
maggiori informazioni in merito, potete riferirvi all’addetto tecnico economico della zona più vicina a voi o alla sede di Impresa
Verde Coldiretti Friuli nella persona di Raffaella Tassotti 0432 595947, [email protected].
MATTIA
BERTOSSI
udine 20
NUOVO DELEGATO
DI GIOVANI IMPRESA
DI COLDIRETTI
Il nuovo delegato sarà affiancato da
Elena Tavano e da Andrea Listuzzi
È Mattia Bertossi, nato a Palmanova nel 1988 e residente
a Bagnaria Arsa, il nuovo delegato provinciale di Giovani
Impresa della Coldiretti. Diplomato perito agrario nel 2007,
dal 2009 è socio dell’azienda agricola di famiglia, la società
agricola Mulino delle Tolle di Bertossi Giorgio & C. L’elezione
di Bertossi si è svolta il 25 giugno nel corso dell’assemblea
elettiva di Giovani Impresa Coldiretti Udine nell’agriturismo
Km6 a Martignacco alla presenza del presidente di Coldiretti
Udine Rosanna Clocchiatti che si è congratulata per la preparazione e la serietà dimostrata dai giovani partecipanti
l’assemblea. Bertossi sarà affiancato da due vice delegati:
Elena Tavano di Lestizza e Andrea Listuzzi di Pavia di Udine.
Bertossi, che subentra a Denis Novello (32 anni) di Pozzuolo
del Friuli, ha ringraziato il suo predecessore per il lavoro
svolto e l’assemblea per la fiducia. “Mi impegnerò per far
crescere ulteriormente il movimento di Giovani Impresa –
ha detto Bertossi – che rappresenta una palestra insostituibile sia per chi volesse fare un percorso all’interno dell’associazione di categoria ma anche per chi volesse solo condurre
la propria azienda. Le occasioni di confronto e di formazione sono infatti molte”. Sono stati oltre 200 i giovani imprenditori coinvolti nella fase preassembleare sul territorio.
Imprenditore agricolo, fortemente impegnato nelle attività dell’azienda familiare, Bertossi in particolare si occupa dell’allevamento del bestiame, delle lavorazioni
nei vigneti e a pieno campo ed è valido supporto anche
nell’attività agrituristica (ristorazione e pernottamenti).
Roma - 4 luglio 2013
Palalottomatica - assemblea nazionale
delegazione Coldiretti Udine
21 udine
IL COMUNE
E LA PROVINCIA DI UDINE
CON COLDIRETTI
NELLA BATTAGLIA OGM FREE
Incontri con il sindaco Honsell, il presidente Fontanini e il prefetto Salemme
“Il Comune di Udine è a fianco di Coldiretti e di tutte
le associazioni che si battono contro la diffusione degli Ogm sul territorio del Fvg”. Lo ha detto il sindaco
di Udine Furio Honsell incontrando il 18 giugno a palazzo D’Aronco il presidente
di Coldiretti Udine Rosanna
Clocchiatti e il direttore Angelo Corsetti nel corso di un
incontro istituzionale voluto
da Coldiretti per rinsaldare e
rilanciare gli ottimi rapporti
di collaborazione avuti con
l’amministrazione comunale del capoluogo friulano.
All’incontro erano presenti
anche i nuovi assessori comunali alla Pianificazione
Territoriale, Carlo Giacomello, al Commercio e Turismo,
Alessandro Venanzi oltre
all’assessore all’Ambiente Enrico Pizza. “Le istituzioni
non possono assistere inermi alla provocazione e all’arroganza di un solo agricoltore che, sfruttando la terra
di nessuno venutasi a creare da una sentenza e dal-
la mancanza di un provvedimento legislativo nazionale – hanno evidenziato Clocchiatti e Corsetti –, decide
di piantare sementi che andranno a contaminare quelle dei suoi vicini, creando
danni diretti ai maiscoltori
e danni d’immagine ingenti a una regione che crede
nell’importanza delle produzioni tipiche e di qualità
e sulla quali sta investendo risorse importanti sul
fronte della promozione”.
Come accennato, piena è
stata la solidarietà del sindaco Honsell e degli assessori, che si sono impegnati
a sostenere la posizione di
Coldiretti e delle associazioni che si riconoscono nel
movimento “Ogm free” oltre, ovviamente, alla collaborazione che ha consentito la nascita di diversi mercati di Campagna Amica nel territorio del Comune di
Udine, lo sviluppo del progetto “merenda sicura” con
le scuole della città e molte altre iniziative ancora.
GRAZIE A TU
T TI
PER LA PAR
TECIPAZION
E!
OGM
udine 22
Incontrati il sindaco Cecchini e il vice sindaco Cisilino
COLDIRETTI INCONTRA IL COMUNE
DI MERETO DI TOMBA
Dopo le manifestazioni del 20 giugno a Udine, Coldiretti
Udine ha incontrato il 21 giugno anche il sindaco di Mereto di Tomba Andrea Cecchini e il vice sindaco Eros Cisilino. “Ci siamo mobilitati – hanno spiegato il presidente di Coldiretti Udine Rosanna Clocchiatti e il direttore
Angelo Corsetti – per sensibilizzare la politica a trovare
una soluzione e per collaborare con le amministrazioni
comunali a bloccare una situazione che sta creando un
danno d’immagine enorme al Fvg oltre a danni diretti da
contaminazione ai maiscoltori i cui terreni confinano con
quello seminato a Ogm in comune di Mereto di Tomba”.
Cecchini e Cisilino hanno apprezzato l’attenzione e la collaborazione di Coldiretti, che ha dichiarato di essere disponibile a metter loro a disposizione l’ufficio legale, e hanno
ribadito la netta contrarietà del consiglio comunale alle coltivazioni Ogm come risulta anche dal voto espresso a favore del documento di Coldiretti e della task force anti Ogm.
“Purtroppo il vuoto normativo denunciato da Coldiretti –
hanno spiegato – impedisce anche a noi di assumere provvedimenti stringenti. Ma non appena il Governo approverà
i provvedimenti attesi – hanno aggiunto – anche noi faremo subito dopo la nostra parte per fermare questa deriva”.
GLI UFFICI CENTRALI E PERIFERICI DELLA FEDERAZIONE PROVINCIALE COLDIRETTI
DI UDINE E DI IMPRESA VERDE COLDIRETTI FRIULI S.R.L.
RIMARRANNO CHIUSI DAL 16 AL 23 AGOSTO 2013
15^ FIESTE DE BLAVE E MOSTRA DEL MAIS
GRIONS DEL TORRE - POVOLETTO dall’11 al 27 ottobre
Al via le iscrizioni per il concorso sul mais
Per ulteriori informazioni o per concordare altri orari di consegna
è possibile contattare i signori:
Bartolomeo Belasini: 0432-679724 e Renato Bonin 0432-679305 cell. 339-1916564
23 pordenone
L’ATTIVITà SINDACALE
SU TUTTO IL TERRITORIO
Fondamentale trasmettere quello che stiamo facendo
Cesare Bertoia
Presidente Coldiretti Pordenone
. L’attività sindacale è stata particolarmente intensa. L’assemblea
nazionale, che ci ha visti partecipi
con una importante delegazione, è
diventata un appuntamento fondamentale per fare il punto sui progetti della filiera agricola tutta italiana,
inoltre diventa un momento di condivisione sui punti ai
quali dobbiamo continuare a lavorare per dare sviluppo
alle nostre imprese e al nostro settore, ma soprattutto
per dare futuro al nostro paese attraverso l’agricoltura.
In questo periodo abbiamo avuto il cambio di direzione
un altro stimolo, un’opportunità di crescita importante
per la nostra federazione.
Gli incontri organizzati in tutte le zone hanno dimostrato
la valenza di continuare a lavorare con la base, con la
dirigenza che ha una sensibilità e sente le esigenze di chi
vive sul proprio territorio.
Dobbiamo proseguire su questa strada e in maniera spe-
dita, consapevoli che ci stiamo muovendo con determinazione su alcune filiere che interessano anche la nostra
regione e quindi le nostre imprese.
La semplificazione è un altro tema importante una questione fortemente dibattuta ma anche in questo casono
l’azione sindacale messa in atto da Coldiretti è costante e
continua. Abbiamo bisogno che le imprese non sia continuamente assillate da nuovi adempimenti burocratici, ci
aspettiamo che la politica metta veramente mano a un
intreccio di normative che appesantiscono e penalizzano
fortemente le nostre imprese e che rendono la macchina
pubblica estremamente lenta.
Come ha detto il nostro presidente Marini dobbiamo essere orgogliosi di quello che siamo e stiamo facendo.
Di questo dobbiamo essere consapevoli e dobbiamo metterlo in pratica tutti i giorni.
Fondamentale è trasmettere tutto questo. Le cose sono
cambiate. L’agricoltura oggi ha una prospettiva più solida
rispetto ad altri settori. Ci siamo ripresi ciò che eravamo
e avevamo. Ora bisogna avere il coraggio di cambiare
veramente ma per fare questo, lo sforzo deve essere di
tutti.
DOBBIAMO PREPARARCI
ALLE NUOVE SFIDE
Claudio Bressanutti
Direttore Coldiretti Pordenone
rappresenta vanno pertanto tutelati e difesi, preservando la
capacità delle nostre aziende di produrre alimenti sani e genuini
che rappresentano uno straordinario momento d’impresa.
. Buon giorno a tutti. Da alcune set- Dobbiamo prepararci, aziende, territorio ed organizzazione
timane sono stato nominato direttore a raccogliere le nuove sfide ed opportunità che si affacciano
della Federazione Provinciale Coldiretti all’orizzonte: dal Piano di Sviluppo Rurale, alla nuova Politidi Pordenone, vorrei con queste poche ca Agricola Comune, quali momenti per poter far crescere le
righe esprimere da un lato la gioia di nostre imprese. Servirà creare una rete territoriale che leghi
lavorare e contribuire alla crescita del ulteriormente la aziende agricole ai territori e alle amministrasettore primario in questa provincia ma zioni locali per costruire progettualità adeguate, dobbiamo,
anche indicare alcuni percorsi che ritengo degni di attenzione. essere parte integrante della società con una rappresentativiGli anni passati a Udine, mi hanno permesso di conoscere, e tà diffusa e non puntuale. Per fare tutto questo serve unità
condividere i vari scenari agricoli, con le loro potenzialità e con d’intenti e di pensiero, serve un lavoro e una ricerca costanle loro problematiche. Scenari rappresentati anche e soprat- te della qualità. Il reddito si costruisce con il lavoro di tutti
tutto in questa provincia con livelli di
e con la capacità di rappresentare il
agricoltura eccellenti. È mio intento sin
nostro territorio attraverso i prodotti
da subito dare il via ad un percorso di
agricoli e attraverso il percorsi di inpersonale conoscenza dei territori, del- Claudio Bressanutti ha quarantaquat- ternazionalizzazione. Non esistono di
le eccellenze agricole, ma soprattutto tro anni, risiede a Codroipo, laureato per se percorsi semplici di redditività.
delle aziende e dei soci che formano la in agraria con la lode, dal 2000 è en- Essa va ricercata nell’integrazione e
Coldiretti di Pordenone.
trato nella Coldiretti di Udine dove ha nella risposta alle esigenze di salubriViviamo un momento economico e so- maturato un percorso lavorativo pri- tà, qualità e legalità che la società sta
ciale delicato e preoccupante, la capa- ma come impiegato, poi come segre- chiedendo. Pensare di trovare la redcità e la possibilità di fare impresa è in tario di zona, per diventare responsa- ditività all’interno di semplici alchiforte difficoltà, la situazione economica bile del servizio tecnico ed economico mie geniche rappresenta una visiocertamente non è delle migliori. Nono- e quindi vice direttore della Coldiretti ne semplicistica dell’agricoltura ma
stante tutto il settore agroalimentare di Udine e direttore del Ciase (Centro anche della società contemporanea,
italiano manifesta chiari elementi di regionale per l’istruzione e l’assisten- delle sue esigenze e dei suoi pensieri
tenuta e per molti aspetti anche di cre- za socio economica in agricoltura). profondi.
scita. Il made in italy e i prodotti che
[email protected]
IL CURRICULUM
pordenone 24
IN CENTOCINQUANTA
ALL’ASSEMBLEA NAZIONALE
Da Pordenone a Roma una nutrita delegazione
In centocinquanta da Pordenone a
Roma all’assemblea nazionale della
Coldiretti. Guidati dal presidente Cesare Bertoia e dal direttore Claudio
Bressanutti, la numerosa delegazione
della Coldiretti di Pordenone ha raggiunto la capitale per assistere al più
importante appuntamento che l’associazione agricola organizza nell’arco
dell’anno.
Soddisfatto Bertoia che ha affermato:
“dopo l’assemblea i nostri dirigenti,
la nostra base penso non abbiano più
dubbi su che cosa la nostra organizzazione sta facendo e dove vuole andare. Il presidente nazionale Sergio
Marini –ha affermato il presidente- ci
ha stimolato dicendoci di essere orgogliosi e quando serve di andare contro
corrente soprattutto quando le scelte
sono a favore delle nostre imprese e
dei consumatori” .
Dello stesso avviso il direttore che ha
dichiarato: “questa assemblea ha segnato un’altra tappa della progettualità che Coldiretti da alcuni anni sta
proponendo e realizzando. Nonostante la congiuntura economica molto
delicata –ha sottolineato Bressanutti- la nostra organizzazione ha dimostrato di avere una visione diversa,
scommettendo su politiche vere che
hanno riportato l’agricoltura al centro
dell’attenzione e -ha concluso Bressanutti- perché il settore primario è
strategico per la nostra economia e il
nostro Paese”.
25 pordenone
Il NUOVO DIRETTORE
AI CONSIGLI DI ZONA
I primi ad Azzano Decimo, Spilimbergo e Maniago
. Primi incontri di zona per il nuovo
direttore Claudio Bressanutti.
A presentarlo è stato il presidente
provinciale Cesare Bertoia che ha colto l’occasione anche per fare il punto
con i dirigenti locali sullo stato dell’arte riguardo al progetto Coldiretti sulla
filiera agricola tutta italiana e per ribadire la forza del messaggio sindacale che Coldiretti è riuscita ad esprime
in questi anni.
In proposito ha ricordato anche la collaborazione avviata con l’associazione
dei consumatori, con una parte della
grande distribuzione, ma anche quanto è stato fatto in campo sociale.
Dal canto suo Bressanutti dopo aver
affermato di essere orgoglioso dell’incarico ricevuto ha introdotto il suo
discorso parlando delle prospettive
per il settore agricolo. In particolare
ha fatto una riflessione sulla Pac dove
non sono state fatte scelte importanti
a livello comunitario in quanto le decisioni sono state demandate ai singoli
stati eperatnto la Coldiretti ha chiesto
che le risorse del primo pilastro siano
destinate a chi vive di agricoltura.
Per quanto riguarda gli Ogm ha spiegato come si sia in attesa di provvedimenti che definiscano la questione.
Il direttore ha inoltre parlato sul caso
latte inquinato e di burocrazia. Su
quest’ultima ha auspicato che la semplificazione inizi proprio dalla Regione.
Infine ha annunciato che subito dopo
la pausa estiva saranno organizzati
degli incontri monotematici che interesseranno tutti i settori.
L’incontro del consiglio di zona di Azzano Decimo
L’incontro del consiglio di zona di Spilimbergo
gli uffici di
Coldiretti Pordenone
e Impresa Verde Naonis
resteranno chiusi
dal 12 al 16 agosto
L’incontro del consiglio di zona di Maniago
pordenone 26
MICHELE BISCONTIN
DELEGATO DI GIOVANI IMPRESA
Eletti anche i due vice delegati e il comitato provinciale
Michele Biscontin, è il nuovo delegato provinciale di Coldiretti Giovani
Impresa Pordenone. È stato eletto
all’unanimità dall’assemblea, che ha
nominato anche i due vice delegati nelle figure di Giorgio Bertuzzi di
Rauscedo e Francesco Nocente di
Valvasone. Fanno inoltre parte del
comitato Mauro Avoledo (Spilimbergo), Stefano Bertolin (Casarsa delMichele Biscontin
le Delizia), Eric Bigatton (Maniago),
Alex Bignolin (Pinzano al Tagliamento), Mattia Boz (Barcis),
Filippo D’Andrea (Rauscedo), Ilario D’Andrea (Rauscedo),
Ilario De Fort (Polcenigo), Marco De Munari (San Vito al Tagliamento), Guido Filipuzzi (San Giorgio della Richinvelda),
Alessio Marchi (Rauscedo), Ezio Stefani (Maniago) e Matteo
Zolin (Maniago).
Biscontin conduce un’azienda Porcia a indirizzo cerealicolo
vivaistico, ha ventiquattro anni, è perito agrario e dal 2008
è titolare del vivaio Gardini Biscontin.
Subito dopo essere stato eletto ha assicurato il suo impegno per conoscere le problematiche di tutti i comparti che
compongono il settore primario.
“La mia attenzione –ha affermato- sarà rivolta in particolare alle esigenze delle giovani imprese. Tutto questo –ha
aggiunto- cercherò di farlo insieme all’intero comitato ma
soprattutto –ha concluso- con la progettualità e il supporto
dell’intera struttura di Coldiretti”.
Presenti tra gli altri all’assemblea il presidente provinciale di
Coldiretti Cesare Bertoia e il direttore Claudio Bressanutti.
Il delegato uscente, Marco De Munari, ha rivolto un invito
I componenti del neo comitato provinciale di Giovani Impresa
a tutti i giovani a continuare sulla strada intrapresa. “Rappresentiamo il futuro –ha detto- abbiamo la responsabilità
di garantire sviluppo all’agricoltura settore strategico per la
nostra economia e non solo”.
Bertoia ha ricordato il ruolo fondamentale dei giovani e ha
posto l’accento sul forte rinnovamento improntato negli ultimi dieci in Coldiretti.
Bressanutti ha infine ricordato come un giovane decida di
fare l’imprenditore agricolo per passione e per cogliere le
opportunità che nonostante la crisi il settore è ancora in
grado di offrire.
“Siate consapevoli –ha concluso il direttore rivolgendosi
all’assemblea- che se saprete far crescere il vostro gruppo,
farete crescere la prossima classe dirigente”.
OGM: DAL PREFETTO
E IN PROVINCIA
La Coldiretti di Pordenone rappresentata dal presidente Cesare Bertoia e
dal direttore Claudio Bressanutti ha
incontrato il prefetto di Pordenone
Pierfrancesco Galante e il presidente
della Provincia Alessandro Ciriani.
L’iniziativa è stata organizzata per
sensibilizzare le istituzioni affinché
provvedano a colmare il vuoto legislativo che ha permesso ad un agricoltore
di seminare con sementi transgeniche.
Ai rappresentanti delle istituzioni è
stato consegnato un documento che
contiene cinque punti che riassumono
le indicazioni a sostegno di una agricoltura senza Ogm.
Il Prefetto ha assicurato il proprio interessamento nei confronti dei rappresentanti del Governo mentre Ciriani ha
confermato il sostegno e la collaborazione all’azione che Coldiretti sta mettendo in atto.
2a
Fast Pulling
GARA
in notturna
Unica in Friuli
Venezia Giulia
Pro
San Lorenzo
SAN LORENZO
DI ARZENE
(Pn)
La visita dal Prefetto
Venerdì
9 AGOSTO 2013
Gara di tiro non competitiva aperta a tutti i trattori agricoli
dagli 80 HP in su muniti di roll bar
e in regola per la circolazione su strada;
- Vince chi riesce a trainare la slitta per 50 m nel minor tempo possibile
- Iscrizioni entro le ore 17:00, inizio gara ore 18:00
.
- Info: [email protected]
La visita dal presidente della Provincia
Ingresso libero
In caso di maltempo la gara sarà rinviata a sabato 10 Agosto alla stessa ora
Il ritrovamento del presente volantino
è da ritenersi puramente casuale.
27 gorizia
FORMAZIONE PER I GESTORI
DI BOTTEGHE CAMPAGNA AMICA
Si è svolto a fine giugno, nella sede nazionale della Fondazione Campagna Amica a Roma, il corso di formazione
per i gestori delle Botteghe di Campagna Amica, intitolato “Il punto vendita come piattaforma relazionale” a cui
ha partecipato anche il gestore della Bottega di Grado,
Alessandro Bibalo.
Due le giornate in cui è stato organizzato il corso: nella
prima, con docente il dott. Weber della Swg, s’è parlato
dei sentiment dei consumatori attraverso i sondaggi e
le statistiche elaborate dalla stessa Swg; nella seconda,
con relatore il prof. Della Casa docente all’Università di
Bologna e titolare di Agroter, le tecniche di vendita e di
fidelizzazione del cliente, il marketing e le scelte imprenditoriali.
Le conclusione dei lavori sono state affidate al direttore
della Fondazione ed ai suoi collaboratori, che hanno illustrato i grandi passi che Campagna Amica sta facendo
in pochi anni e l’importanza del progetto che coltiva gli
stessi interessi di consumatori e produttori agricoli.
di Paolo Cappelli
SI COMUNICA CHE
gli uffici delle Federazioni di Gorizia e Trieste resteranno chiusi dal 12 al 17 agosto.
I recapiti territoriali resteranno chiusi dal 1 agosto al 6 settembre.
Roma - 4 luglio 2013
Palalottomatica - assemblea nazionale
delegazione Coldiretti Gorizia e Trieste
GRAZIE PER
LA PASSION
E
DIMOSTRATA
gorizia 28
COSTITUITA L’ASSOCIAZIONE
AGRIMERCATO
GORIZIA – TRIESTE
di Paolo Cappelli
Un nuovo tassello del progetto di Campagna Amica
È nata l’associazione Agrimercato Gorizia – Trieste che
raccoglie i produttori delle provincie di Gorizia e Trieste.
Nel corso dell’assemblea i produttori hanno eletto come
propri rappresentanti nel consiglio dell’Associazione Francesca Feruglio ed Andrea Felchero, per le federazione di
Gorizia e, per quella di Trieste, Dimitri Zbogar, Alessandro
Muzina, Paolo Blasizza. Presidente della associazione è
stato eletto Dimitri Zbogar. Nel corso dell’incontro è stata
data lettura dello statuto e del regolamento che è stato illustrato dettagliatamente dal direttore Ivo Bozzatto.
Presenti all’incontro i presidenti delle federazioni di Gorizia e Trieste Bressan e Zbogar che hanno sottolineato
l’importanza della costituzione dell’Associazione che testimonia l’importanza dei Mercati di Campagna Amica che in
questi 3 anni sono cresciuti in numero ed importanza. In
provincia di Gorizia sono stati aperti i mercati di Gorizia
e Gradisca d’Isonzo, a Monfalcone e a Mossa, l’estivo a
Grado, a Trieste bisettimanale a piazza Vittorio Veneto,
piazza Goldoni e piazza San Giacomo. Molteplici poi gli
eventi a cui le aziende hanno partecipato. “I mercati di
Campagna Amica – hanno aggiunto – sono l’espressione
più tangibile della riuscita del progetto, visto che migliaia
sono stati i cittadini che hanno acquistato direttamente
dai produttori e visto che le amministrazioni comunali
delle due provincie richiedono sempre più la presenza del
marchio di Campagna Amica nelle piazza in quanto segno
evidente del riconoscimento della serietà dell’iniziativa.
La sicurezza alimentare, la tracciabilità, l’origine dei prodotti rigorosamente agricoli ed italiani, sono valori aggiunti che contraddistinguono l’azione di Coldiretti. Filiera
corta, chilometri zero, tipicità sono tanti i modi per de-
finire la valorizzazione del prodotto locale. Coldiretti in
tal senso ha scelto la via più concreta per avvicinarsi al
consumatore: cioè quella di aprire nuovi punti di vendita
diretta. In azienda e nelle piazze. “Puntare sulla qualità, offrendo ai consumatori garanzie sulla tracciabilità del
prodotto è un’ottima occasione per le aziende agricole.
I punti vendita Campagna Amica ed i mercati sono la
risposta al furto di valore e di identità subito dal Made in
Italy agroalimentare e alla legittima richiesta dei consumatori di tutela della salute. Puntare sulle eccellenze e le
tipicità è la strada giusta per dare nuovo vigore a questo
settore”.
L’idea di creare una rete di punti vendita ed i mercati
è vincente. In questo modo si realizza, la concezione di
agricoltura come attività multifunzionale, di incontro con
i cittadini ed i consumatori. Oggi gli imprenditori agricoli hanno di fronte una serie di opportunità che spaziano in una gamma molto ampia di attività: da quelle
tradizionali di coltivazione ed allevamento, a quelle della
trasformazione aziendale, alla vendita diretta, all’agriturismo, all’organizzazione di attività didattiche e culturali,
alla manutenzione del territorio. In un momento difficile
diventa importante trovare la giusta nicchia dove esercitare la propria capacità di essere imprenditori, avvalendosi anche e soprattutto delle reti di collaborazione e
delle possibilità di sinergia che la Coldiretti sta costruendo
attraverso il progetto della filiera tutta agricola e tutta
italiana, dove i soci possono essere protagonisti del recupero di valore dei propri prodotti e di un modo nuovo
di fare agricoltura in stretta relazione con le richieste dei
consumatori.
COLDIRETTI GORIZIA SALUTA IL CAV. LUCIANO GRUDINA
I coltivatori del Collio e soprattutto di Dolegna hanno salutato per l’ultima volta Luciano Grudina, esponente di una delle famiglie più note del territorio, alla guida di una
azienda agricola leader nel settore della vitivinicoltura con annesso agriturismo, fondata
da Giuseppe Grudina , fornitore privilegiato di frutta e di vino alle osterie dell’impero
Austro Ungarico. Luciano, con la moglie Margherita, i figli Michele e Caterina, e la nuora
Tatiana, avevano consolidato l’azienda arricchendola con un agriturismo (denominato,
appunto, “Il Granatiere”) con testimonianze ricchissime: cantina e locali sono tappezzati
da documenti fotografici o da riconoscimenti d’Associazioni d’Arma. Coldiretti rivolge un
grazie e un saluto a Luciano, sempre impegnato, assieme al figlio Michele, nella Coldiretti
di Gorizia ed attivo in tutte le iniziative della sezione di Dolegna del Collio .
29 trieste
di Deborah Zuliani
PICCOLE PRODUZIONI LOCALI:
L’ASS TRIESTINA
PRESENTA IL PROGETTO AI SOCI COLDIRETTI
Riguarda le carni suine, quelle avicole, miele e formaggi di malga
Si è svolto ad Opicina, il 17 giugno, l’incontro per la
presentazione del progetto regionale sulle PPL (piccole
produzioni locali), presentato dal direttore veterinario
dell’ASS Fvg, dott. Palei, dal responsabile regionale del
progetto dott. Sisto e dal funzionario dell’ASS di Trieste
dott.ssa Ferone. Il progetto, nato
nel 2007 a Montebelluna, ha visto
il suo sviluppo nella nostra regione nel 2010 ed interessa esclusivamente gli operatori primari
di carni suine trasformate, carni
avicunicole fresche e trasformate, miele e formaggi di malga.
La presentazione del progetto ha
riguardato i produttori di carne
trasformata, prodotti di maggior
interesse per il territorio carsico.
Il progetto nasce per dare la possibilità a coloro che hanno poca
produzione e vecchi laboratori, di
poter vendere il loro prodotto tranquillamente , senza
dover fare grossi investimenti, pur garantendo la massima sicurezza alimentare. Prevede quindi la possibilità, ad
esempio, dell’uso dei servizi igienici di casa senza dover
rivoluzionare tutti i locali, con l’obbligo però di un maggior numero di controlli degli organi competenti.
È consentita la trasformazione di massimo 30 suini, alle-
vati in loco per almeno 4 mesi (non è prevista la soccida),
e la trasformazione può essere fatta in locali accessori
dell’abitazione esclusivamente nel periodo compreso tra
fine ottobre ed il 28 febbraio. Tutti i lotti prodotti vengono controllati ed anche l’animale.
Questo programma vuol far
emergere il valore dei prodotti locali, legandoli soprattutto al territorio, con il fine di valorizzare il
prodotto locale, sicuro. Il progetto è gratuito e l’adesione prevede
la disponibilità da parte del produttore di sottoporre il prodotto
ad analisi gratuite sul campione
di feci dell’animale vivo, sui linfonodi dell’animale in macello,
sull’impasto e sul prodotto finito,
all’autocontrollo. In caso di non
conformità l’azienda non è sottoposta a sanzioni.
I prodotti saranno contraddistinti da un marchio con il
logo delle PPL e le aziende aderenti, compariranno assieme ai loro prodotti e alla descrizione aziendale, sul
sito della Regione Fvg. Coloro che fossero interessati ad
aderire al progetto possono rivolgersi direttamente agli
uffici di Coldiretti Trieste (dott.ssa Deborah Zuliani) per
la compilazione dei moduli forniti dall’ASS.
GIOVANI IMPRENDITORI,
SI AL DIALOGO
CON TUTTE LE CATEGORIE ECONOMICHE
ASSEMBLEA NAZIONALE COLDIRETTI:
TRIESTE E GORIZIA
FANNO TAPPA AD ORVIETO
I giovani imprenditori delle
principali categorie economiche di Trieste
hanno voluto
incontrarsi in
un locale della
città capoluogo
regionale per
un primo incontro. E così, in modo diretto e informale, si
sono dati appuntamento in un locale cittadino per conoscersi
e gettare le basi per possibili future alleanze e collaborazione a
vantaggio del tessuto economico e produttivo della città e della
provincia. A questo primo incontro hanno partecipato cinque
giovani imprenditori “Abbiamo voluto incontrarci – ha spiegato
Alice Crepaldi di Giovani Impresa Coldiretti Trieste – per la prima volta a livello provinciale per studiare se e come sviluppare
assieme progetti a beneficio dei giovani imprenditori di tutte le
categorie, anche in sinergia”.
All’incontro erano presenti Alessandro Doria per Cna, Elisabetta
Cividin per Confindustira, Theo Cossuta per Confartigianato e
Andrea Gerli per Confcommercio. Gerli è anche rappresentante
dei giovani in Camera di Commercio a Trieste.
I soci della federazione di Trieste e quelli di Gorizia, in
occasione dell’assemblea nazionale di Coldiretti a Roma,
hanno prolungato il soggiorno per trascorrere due giornate assieme e visitare la città medioevale di Orvieto. Il
pomeriggio, trascorso tra le vie del centro storico e la visita esterna del bellissimo Duomo, ha entusiasmato tutti
i partecipanti. A tutti i soci un grazie per aver partecipato
alla nostra assemblea e appuntamento al prossimo anno.
Le foto delle due giornate sono disponibili sui siti provinciali di Trieste e di Gorizia.
È mancata prematuramente a soli 42 anni Paola Urizio, dell’azienda agricola Vigna sul Mar di Muggia, consigliere
provinciale della Federazione di Trieste fino al 2006.
Partecipe, prima della malattia, agli eventi ed alle attività della federazione e sempre disponibile nella collaborazione
con le altre aziende del territorio triestino e goriziano, ha lasciato un caro ricordo. Coldiretti Trieste esprime cordoglio
per la scomparsa della cara Paola, che ringrazia per gli anni trascorsi assieme.
tipicamente personale 30
tipicamente...
di Angelo Corsetti
personale
Direttore Coldiretti Friuli Venezia Giulia
UN MESE INTENSO CON LA VISIONE AL FUTURO
Abbiamo vissuto gli ultimi quarantacinque giorni con grande intensità: latte, mais OGM, scelte politiche della nuova giunta, UeCoop, tutte questioni salienti descritte in modo puntuale nell’editoriale
del Presidente Ermacora.
E, mentre trascorrevano i giorni con impeto ed impegno organizzativo, non abbiamo mai perso di
vista il nostro futuro. Lo abbiamo fatto con lo sguardo attento rivolto ai rinnovi delle cariche e dei
comitati dell’articolazione organizzativa giovanile di Coldiretti: quelli di Giovani Impresa provinciali e,
proprio in queste ore, mentre sto scrivendo, quelli di Giovani Impresa regionale.
L’iter dei rinnovi ci ha permesso di incontrare molti ragazzi e di trovare nei movimenti giovanili e nello
spirito dei giovani imprenditori che li compongono quell’entusiasmo, quel coraggio e quella voglia di
partecipazione che contribuiscono fortemente alla crescita della Coldiretti tutta.
Abbiamo visto emergere l’imprenditoria under trenta, quella con l’interesse e le capacità nell’affrontare gli argomenti posti e le strategie conseguenti che hanno rafforzato quanto le Federazioni stanno
facendo.
Abbiamo incontrato una generazione di talenti, fatta di giovani preparati che sviluppano progetti e,
con la dedizione e l’impegno, fanno crescere insieme alle loro aziende l’intero settore agricolo ed
agroalimentare del Friuli Venezia Giulia.
Aggregare oggi non è cosa facile in generale e nei giovani in particolare, ma noi, che nella forza associativa ci crediamo, abbiamo trovato in loro il valore aggiunto per affrontare i temi e le sfide future
di Coldiretti e ciò può non essere sorprendente, ma è la chiave verso il futuro, quello che vogliamo,
per l’Italia che vogliamo.
31 annunci
INSERZIONI GRATUITE solo per soci -
REFERENTE EZIO COLLE TEL. 0432.595956
ORARIO. dalle 9.00 alle 13.00
per mancanza di spazio non tutte potranno essere pubblicate
MACCHINE, ATTREZZATURA
AGRICOLA E DI VINIFICAZIONE
REGALO 2 carri agricoli pianale e
sponde in legno. Tel 338.7650165
VENDO Laverda 524 3000h lavoro;
barra mais Dominoni 6 file pieghevole con trinciastocchi; barra mais
Olimac 6 file pieghevole; barra soia
Cressoni flessibile 4,4m con carrello
Nardi. Tel 335.8206804
CERCO trattore Fiat 450; Fiat 550;
Fiat 850. Tel 347.9761892
VENDO motocoltivatore Goldoni
16hp. Tel 366.3401044
VENDO 27 tubi in alluminio ø10
6m; curva, tappo finale, aprivalvola, 7 irrigatori K1. tel 0432.916337
– 333.8087627 ore serali
VENDO
autocaricante
Menghele LW180 DUO con 6 lame omologato; spandiletame Bernardi 2 giranti nastro nuovo omologato. Tel
0433.80394 340.1640386
VENDO rimorchio Cum ribaltabile
trilaterale; trinciastocchi da 2m; aratro 18 Ora idraulico. Tel 0432.778098
ore pasti
VENDO Landini 100hp dt aria condizionata seminuovo 1500h lavoro;
aratro 6,5 Moro; estirpatore. Tel
0434.648675 ore pasti
VENDO 2 frigolatte da 2hl; vaso latte 20l con pulsante 4 tettarelle nuove. Tel 0434.919355
VENDO attrezzatura agricola antica; 4 portoni e 6 finestre. Tel
0434.68214 ore pasti
VENDO
piatto
tosaerba
Berti
BMP180 per trattore reversibile con
3 lame. Tel 320.3030019
VENDO rimorchio ribaltabile trilaterale Cum; falciatrice laterale Superior; girello voltafieno 4 giranti;
erpice; spandiconcime a imbuto;
spandiconcime a cassone 4 file; rullo; botte diserbo; estirpatore. Tel
0432.729408 ore pasti
VENDO aratro voltaorecchio 16 per
50/60hp. Tel 338.3097387 ore pasti
CERCO
aratro
bivomere
per
70/80hp. Tel 338.3097387 ore pasti
CERCO
imballatrice
rotoballe
da 120 o a camera variabile. Tel
349.6665970
VENDO pigiadiraspatrice con pompa
e tubo. Tel 0434.733578 ore pasti
VENDO Same Drago 120 ottime
condizioni; decimale in legno; carro
d’epoca anni 30 con ruote in gomma; cisterne gasolio da 27 e 50q in
vetroresina; trivella spaccalegna. Tel
349.3905759
VENDO attrezzature per coltivazione cereali per 50hp circa con mulino
per cereali; attrezzature per cantina
per 50hl circa. Tel 0432.997480 ore
pasti
VENDO cisterna per gasoilio 10hl
non omologata. Tel 0431.970580
ore pasti
CERCO vecchio carro agricolo con
ruote in legno. Tel 0431.970580 ore
pasti
VENDO frangizolle; tarup Allego
zona bassa friulana. Tel 339.38 52
388
VENDO cisterna da 8hl gasolio;
estirpatore. Tel 0432.677402 ore
pasti
VENDO trattore OM 850dt 100hp
cabinato. Tel 339.8029429
VENDO Massey Ferguson 3090 dt
125hp 5000h freni ad aria, aria condizionata, sollevatore elettronico;
aratro trivomere no stoc ala striscia
Pietro Moro con ruota; vibrocultore
4,5m duble record; condizionatrice
Fort 2m; carro spandiletame Annovi
70q.tel 347.4318196
VENDO Massey Ferguson 650 3880h
lavoro; estirpatore 2,35m ; 2 spandiconcime; rimorchio a 2 ruote; rimorchio portato su sollevatore; frangizolle; trabattello da 5m; carro in
legno 1,4x2,6m; carrello barca uso
cantiere. Tel 333.4885611
VENDO 300m di tubi zincati ø10;
pompa Caprari Mec DMR80-3/2C
rapporto 1:5,69; rimorchio Macoratti ribaltabile trilaterale 50q freni
balestra; gomme strette 9.5-44 per
75hp circa. Tel 340.2576312
VENDO pressa CMA S70, 350Kg/cm
1hp; 2 gabbie e carrelli 700x800. tel
0431.91419 ore pasti
VENDO Class CL2AS 470 Lexion;
Class 460 Lexsion; Class Jaguar940.
tel 338.1381707
VENDO autocaricante Faar omologato. Tel 349.2966551
CERCO diritti di reimpianto vigneto.
Tel 339-4123229
QUOTE, ANIMALI E PRODOTTI
VENDO diritti reimpianto vigneti da
1 o più ha. Tel 348.8022771
VENDO
caprette
giovani.
Tel
348.5179708
VENDO capretti da riproduzione o
da carne scamosciati delle alpi esenti caev. Tel 347.4318196
IMMOBILI E FABBRICATI
VENDO O AFFITTO villa ampia a
destinazione agricola con 3 appartamenti + magazzino di 400m2 +
capannone da 300m2 + 12000m2
di terreno recintato Ideale per az
agr, agriturismo, maneggio o allevamento cani, Su ss Napoleonica. Tel
339.2534416
VENDO azienda zona San Giorgio di
Nogaro di 12ha seminativi; attrezzatura relativa; capannone ricovero attrezzi; fabbricato exstalla. Tel
349.6967358
VENDO rustico e terreno adiacente
zona Pavia di Udine. Tel 0431.998633
ore pasti
VARIE
VENDO sala da pranzo stile veneziano in radica di noce nuova. Tel
340.7039899
Macchine di successo
in Friuli
Consorzio Agrario FVG Ufficio Macchine
www.consorzioagrariofvg.it
Telefono 0432 838827-88