L`Italia che vogliamo!
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L`Italia che vogliamo!
n.7/8 luglio 2013 IL COLTIVATORE o n a l u i fr POSTE ITALIANE S.P.A. SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE . D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27.02.2004 N° 46) ART. 1. COMMA 1, CNS UD M e n s i l e d e l l a Fe d e r a z i o n e R e g i o n a l e C o l d i re t t i d e l F r i u l i Ve n e z i a G i u l i a L’Italia che vogliamo! ERMACORA: “Difendere l’agroalimentare da scandali e fughe in avanti” Ecco la nuova centrale cooperativa promozione mutui 2013 IL MUTUO FRIULADRIA TI REGALA UN FRIGORIFERO SMEG. Scopri il mutuo a taSSo fiSSo del 2,50% per i primi 24 meSi. per te un frigorifero Smeg in regalo. nUMero Verde 800 88 15 88 www.friUladria.it Vieni in filiale e Chiedi a p e rt i a l t U o M o n d o . 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Sommario REGISTRAZIONE DEL TRIBUNALE DI UDINE N. 55 DEL 10.04.1951 ISCRITTO AL ROC (Registro degli operatori di comunicazione) AL NUMERO 16747 COLTIVATORE FRIULANO N. 7/8 23 Luglio 2013 EDITORE Federazione Regionale Coldiretti del Friuli Venezia Giulia Via Morpurgo, 34 . 33100 Udine T. 0432.595811 . F. 0432.595807 [email protected] DIRETTORE RESPONSABILE Angelo Corsetti COMITATO DI REDAZIONE Angelo Corsetti, Ivo Bozzatto, Claudio Bressanutti, Marco Malison, Fabrizio Pressacco COORDINATORE DI REDAZIONE Mauro Nalato IMPAGINAZIONE e GRAFICA Elisabetta Tavano STAMPA Grafiche Filacorda Viale Palmanova, 464/28 . 33100 Udine www.grafichefilacorda.it INSERZIONI Federazione Regionale Coldiretti del Friuli Venezia Giulia ABBONAMENTO Costo abbonamento annuo 2,00 euro Il Coltivatore Friulano viene inviato in abbonamento ai soci delle Federazioni provinciali Coldiretti di Udine, Pordenone, Gorizia e Trieste Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana EDITORIALE 04 NAZIONALE 05 06 REGIONALE 07 08 19 10 11 12 13 14 16 17 UDINE 19 20 21 22 PORDENONE 23 24 25 26 GORIZIA 27 28 TRIESTE 29 TIPICAMENTE... 30 PERSONALE BACHECA 31 difendere l’agroalimentare da scandali e fughe in avanti SPECIALE ASSEMBLEA SPECIALE ASSEMBLEA Bolzonello, agroalimentare centrale per il rilancio del FVG CIBO OGM? NO GRAZIE! CIBO OGM? NO GRAZIE! latte: coldiretti plaude i nas ecco la nuova centrale cooperativa UECOOP DON BONETTI: famiglia soggetto sociale e risorsa della comunità VITIVINICOLO: documenti di accompagnamento EPACA corsia preferenziale per le pratiche PSR agevolazioni sul gasolio Coldiretti in assemblea Mattia Bertossi alla guida di Giovani Impresa di coldiretti Udine con coldiretti nella battaglia OGM FREE OGM: coldiretti incontra il comune di Mereto di Tomba l’attività sindacale su tutto il territorio in centocinquanta all’assemblea nazionale il nuovo direttore ai consigli di zona Michele Biscontin delegato di Giovani Impresa formazione per i gestori delle Botteghe di Campagna Amica costituita l’associazione agrimercato Gorizia - Trieste Piccole Produzioni Locali un mese intenso con la visione al futuro compro vendo IL PUNTO COLDIRETTI GIORNALE ON LINE PER LE IMPRESE AGRICOLE LEGGILO E STAMPALO DAL SITO WWW.COLDIRETTI.IT O CHIEDILO AL TUO UFFICIO ZONA IL COLTIVATORE FRIULANO è scaricabile all’indirizzo www.friuliveneziagiulia.coldiretti.it editoriale 4 Editoriale I casi delle semine Ogm e del latte non conforme danneggiano tutti DIFENDERE L’AGROALIMENTARE DA SCANDALI E FUGHE IN AVANTI La fragilità del sistema agroalimentare, che rappresenta da solo il 15% del Pil del Fvg, l’unico che cresce in termini di occupati e di export, è stata ancora una volta evidenziata drammaticamente. Costa impegno e fatica, investimenti e lavoro costruire una immagine di qualità, di serietà, di salubrità ai prodotti agroalimentari del made in Italy, e basta l’atteggiamento scriteriato di alcuni per demolirla. In Italia è successo più volte: recentemente è successo al Chianti e al Barbera. Ancora più recentemente è successo da noi. E questo ci preoccupa fortemente, anche perché ritenevamo, evidentemente a torto, che il Fvg fosse una regione ligia al rispetto delle regole e delle leggi. Per la verità, e Coldiretti ha da subito denunciato il fenomeno, assistiamo nel latte ad almeno 20 anni di comportamenti scorretti, che sono sfociati ora nella vicenda di alcune partite di prodotto non conforme. Non voglio qui esprimere giudizi – spetta alla magistratura rilevare se sono stati commessi o meno dei reati – ma mi sia consentito evidenziare che per troppo tempo le istituzioni hanno tollerato che alcuni non rispettassero le regole condivise e applicate dalla maggior parte. Così facendo si dà l’idea che se si può lavorare border-line si può fare un po’ tutto. Le analisi del latte, per esempio, dovrebbero essere svolte da un organismo terzo, pubblico, come l’Associazione Allevatori del Fvg, delegata dallo Stato e dalla Regione ad effettuarle e non certo da un laboratorio privato la cui sopravvivenza dipende da chi commissiona le analisi. Qui si aprirebbero poi molti altri scenari come, per esempio, il sostegno adeguato del pubblico a laboratori che sono a fianco degli allevatori ma che sono indipendenti: non possono dipendere dal privato, debbono essere sostenuti dalla Regione. Se il latte non è conforme non ci deve essere spazio per accomodamenti: si deve intervenire. La stessa assenza delle istituzioni, questa volta della politica, in verità, l’abbiamo sperimentata anche nel caso delle semine di mais Ogm a Vivaro. Tutti sapete benissimo cosa pensi Coldiretti su questo argomento, quindi non è il caso di tornarci sopra. Solo l’11 luglio il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto interministeriale che vieta, sul territorio nazionale, a salvaguardia della diversità biologica, la coltivazione di varietà di mais MON810, provenienti da sementi geneticamente modificate, decreto che porta la firma del ministro delle Politiche Agricole Nunzia De Girolamo, del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin e del Ministro dell’Ambiente Andrea Orlando. Siamo lontani dall’approvazione di quella clausola di salvaguardia già approvata da Francia, Germania, Lussemburgo, Ungheria, Grecia, Bulgaria, Polonia e Austria per impedire la contaminazione dei propri terreni. Ma nel Paese immobile che è l’Italia il decreto è già qualcosa. Ora però ci attendiamo dalla Regione un atteggiamento più fermo e deciso anche perché i suoi vertici hanno sempre manifestato netta contrarietà all’ipotesi di culture Ogm. In definitiva chiediamo regole certe e istituzioni che le facciano rispettare. Il sistema agroalimentare del Fvg di tutto ha bisogno ma non certo di buchi neri nei quali si possano sviluppare agricolture parallele. Se vogliamo far crescere l’agroalimentare c’è bisogno di diventare un Paese serio, nel quale sia chiaro cosa si possa e cosa non si possa fare. Ce la faremo mai? Dario Ermacora Presidente Coldiretti Friuli Venezia Giulia 5 SPECIALE ASSEMBLEA MARINI: “L’AGRICOLTURA ASSUME ED ESPORTA, UNA RICCHEZZA PER IL PAESE” In 500 dal Fvg all’assemblea nazionale di Coldiretti È di quasi 500 fra imprenditori e funzionari la delegazione di Coldiretti Fvg che ha partecipato, giovedì 4 luglio al Palalottomatica di Roma Eur all’assemblea nazionale della Coldiretti con la relazione del presidente Sergio Marini alla presenza di coltivatori italiani provenienti dalle campagne di tutte le regioni. La delegazione, guidata dal presidente di Coldiretti Fvg Dario Ermacora, dal direttore regionale Angelo Corsetti, dai presidenti provinciali e dai direttori provinciali, ha assistito con interesse alla relazione del presidente Sergio Marini, alla presenza dei maggiori esponenti del mondo accademico, rappresentanti istituzionali, responsabili delle forze sociali, economiche, sindacali e politiche, nazionali ed estere. Ma ecco cosa ha dichiarato il presidente Marini. L’agricoltura, con il + 9% di giovani, è l’unica che assume: l’occupazione giovanile cresce solo in agricoltura che fa segnare un aumento record del 9% nelle assunzioni di giovani under 35 anni nel primo trimestre del 2013, nonostante gli effetti negativi sulle coltivazioni provocati dal maltempo e i segnali depressivi sui consumi che hanno interessato anche l’agroalimentare. Secondo Marini dal ricambio generazionale in agricoltura è possibile l’inserimento di 200mila gio- vani nelle campagne. L’agricoltura è l’unico settore che dimostra segni di vitalità economica con una variazione tendenziale positiva del Pil (+0,1%) ed un aumento degli occupati dipendenti complessivi (+0,7%), in netta controtendenza rispetto agli altri comparti nel primo trimestre dell’anno. Una conferma della validità e della modernità del modello di sviluppo agricolo made in Italy che è fondato sul valorizzazione dell’identità, della qualità, delle specificità e che - ha sostenuto Marini - può rappresentare un riferimento anche per gli altri settori per affrontare e vincere la competizione internazionale. Dentro l’agricoltura non c’è ancora un reddito adeguato ma c’è legittimamente quella visione di futuro e di prospettive e di fiducia che non c’è negli altri settori”. Oggi si registra un profondo cambiamento rispetto al passato quando la vita in campagna era considerata spesso sinonimo di arretratezza e ritardo culturale nei confronti di quella in città. Il contatto con la natura ed i suoi prodotti è diventato premiante rispetto all’impegno negli strumenti finanziari di un istituto di credito o nei prodotti fortemente pubblicizzati di una grande multinazionale. Si tratta di una vera rivoluzione culturale con il 38% dei giovani che preferirebbe gestire Speciale assem blea SPECIALE ASSEMBLEA 6 un agriturismo piuttosto che lavorare in una multinazionale (28%) o fare l’impiegato in banca (26%), secondo una recente indagine Coldiretti/Swg. La crescita di opportunità nel settore agricolo è resa evidente dal boom del 29% delle iscrizioni negli istituti professionali agricoli e del 13% negli istituti tecnici di agraria, agroalimentare ed agroindustria, secondo una analisi della Coldiretti sui dati relativi alle iscrizioni al primo anno delle scuole secondarie di II grado statali e paritarie per l’anno scolastico 2012/2013 divulgati dal Ministero dell’ Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Si tratta - ha sottolineato la Coldiretti - di una conferma del fatto che in agricoltura il lavoro c’è sia per chi vuole trovare una opportunità di occupazione, magari stagionale, sia per chi vuole intraprendere. Circa il 70% delle imprese giovani - ha continuato la Coldiretti opera in attività multifunzionali: dall’agriturismo alle fattorie didattiche fino agli agriasilo, dalla vendita diretta dei prodotti tipici e del vino alla trasformazione aziendale del latte in formaggio, dell’uva in vino, delle olive in olio, ma anche pane, birra, salumi, agrigelati e addirittura agricosmetici.. Recor: volano le esportazioni di prodotti agroalimentari italiani che nel 2013 fanno segnare il record storico di 34 miliardi fatturati all’estero, se verrà mantenuto il trend di crescita del 7% realizzato nel primo trimestre rispetto allo scorso anno. Anche se la crescita è debole (+3%) nei paesi dell’Unione Europea che sono il principale mercato, il made in Italy va forte nelle Americhe (+9%) e soprattutto nei mercati emergenti come quelli asiatici dove si è avuto un incremento del 13% e in Africa, con un boom addirittura del 31%. Tra i principali settori del made in Italy, il prodotto più esportato è l’ortofrutta fresca, che aumenta del 7%), seguita dal vino che però cresce il 10%. Aumenta peraltro anche la pasta che rappresenta una voce importante del Made in Italy sulle tavole straniere con un + 7%, ma anche l’olio d’oliva, il cui balzo in avanti dell’11 per cento è anche l’effetto dell’entrata in vigore della legge salva extravergine, fortemente voluta da Coldiretti, che tutela il vero made in Italy da tarocchi e concorrenza sleale. . All’assemblea di Coldiretti sono intervenuti i ministri dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato; della Salute Beatrice Lorenzin; dell’Ambiente Andrea Orlando; delle Politiche Agricole Nunzia De Girolamo; il procuratore Giancarlo Caselli, Renzo Arbore, il presidente di Federconsumatori Rosario Trefiletti e il direttore Generale di Iper Stefano Albertazzi. Speciale assem blea 7 regionale BOLZONELLO, AGROALIMENTARE CENTRALE PER IL RILANCIO DEL FVG “L’agroalimentare è centrale per il rilancio dell’economia del Fvg. Con i suoi prodotti di alta qualità, che dovranno essere allargati, rappresenterà al meglio il Fvg anche nelle campagne promozionali. In questa ottica di qualità alla quale il Fvg deve tendere, dannose sono le semine di mais Ogm contro le quali la Regione, sapendo di non aver alcun potere per intervenire, ha prontamente informato e sollecitato il 6 giugno il governo nazionale ad approvare una norma che ne regolamenti la semina”. Lo ha detto l’assessore regionale all’agricoltura e vice presidente della Giunta regionale Sergio Bolzonello all’assemblea ordinaria della Coldiretti del Fvg convocata il 17 giugno dal presidente Dario Ermacora nella sala riunioni della Bcc di Manzano a Udine. Bolzonello ha inoltre annunciato l’intenzione di togliere la promozione all’Ersa, che dovrà tornare alle origini assicurando assistenza alle imprese, ha assicurato il massimo impegno nell’affrontare l’emergenza posta dalla crisi del settore lattiero caseario, attraverso la creazione di un unico polo lattiero-caseario ed ha annunciato l’intenzione di far aprire le finanziarie regionali al mondo agricolo. Accolte dall’assessore le richieste del presidente Ermacora su concertazione, ruolo e funzioni del Tavolo Verde, revisione della promozione e nuova regolamentazione degli impianti di produzione di energie elettrica che uti- lizzano produzioni agricole, il finanziamento dei Consorzio di bonifica e dell’Associazione Allevatori e sulle criticità evidenziate dal settore lattiero caseario. “Il settore agroalimentare – ha detto Ermacora, affiancato dal direttore di Coldiretti Angelo Corsetti – rappresenta il 15% del Pil regionale, percentuale che potrebbe essere superiore se si calcolassero gli effetti positivi sull’economia degli agriturismo e del turismo legato al vino e alla ristorazione di qualità. Occorre però sostenere maggiormente il primario”, ha concluso Ermacora ricordando che ad oggi si faticano a trovare i 200 milioni di euro necessari per finanziare un piano irriguo che riduca il consumo di acqua e allarghi le aree servite, ma se ne sono spesi in 5 anni oltre 250 per i soli impianti di risalita e per la loro gestione. Particolare attenzione Ermacora l’ha posta sulla burocrazia e sui tempi troppo lunghi in cui in Fvg Agea versa le risorse dell’Ue agli agricoltori ed ha chiesto di snellire i tempi attraverso il trasferimento di una serie di competenze ai Caa, sulla scorta di quanto la Regione ha fatto per l’artigianato con il Cata. L’assemblea, dopo la lettura del presidente Ermacora della relazione sull’attività svolta nel 2012, ha approvato il rendiconto al 31 dicembre 2012 e l’approvazione del preventivo di spesa per il 2013. Coldiretti in assemblea approva i bilanci Intervento sul sito www.friuliveneziagiulia.coldiretti.it OGM ADESSO CHE C’È IL DECRETO regionale 8 INTERVENGA LA FORESTALE Dopo le mobilitazione di Coldiretti, il Governo vieta la coltivazione di MON810 Dopo Francia, Germania, Lussemburgo, Ungheria, Grecia, Bulgaria, Polonia e Austria, che hanno adottato la clausola di salvaguardia per impedire la contaminazione dei propri terreni, anche l’Italia prende un provvedimento sugli Ogm, anche se non definitivo. Lo evidenzia il presidente di Coldiretti Fvg Dario Ermacora che plaude all’approvazione in Consiglio dei Ministri del decreto interministeriale che vieta, sul territorio nazionale, a salvaguardia della diversità biologica, la coltivazione di varietà di mais MON810, provenienti da sementi geneticamente modificate, decreto che porta la firma del ministro delle Politiche Agricole Nunzia De Girolamo, del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin e del Ministro dell’Ambiente Andrea Orlando. Ed ora che c’è il decreto frutto delle battaglie e della mobilitazione di Coldiretti – occorre che intervenga la Forestale per la distruzione delle piante Ogm. “La difesa della distintività italiana – aggiunge Ermacora - deve essere una priorità della politica perché da essa dipende l’esistenza stessa del made in Italy che è il nostro petrolio, il nostro futuro, la nostra leva per tornare a crescere nell’alimentare e non l’unico strumento di cui disponiamo per risolvere definitivamente e rapidamente la questione”. Il decreto consente, finalmente, l’adozione - spiega Coldiretti - di misure provvisorie di emergenza che si sostanziano nel divieto di coltivazione ai sensi dell’art. 34 del regolamento 1829/2003 e dell’art. 54 del regolamento 178/2002, in conformità con la procedura di cui all’art. 53 del regolamento 178/2002, in attesa che l’Ue intervenga con specifiche azioni entro 18 mesi dalla data di pubblicazione del provvedimento. L’Italia si allinea, pertanto, al quadro degli interventi assunti dal Ministro dell’agricoltura francese il 16 marzo 2012 per impedire anche nel proprio territorio la messa a coltura del mais MON810. La soddisfazione delle associazione contro gli OGM Dopo mesi di estenuante attesa e continui cambiamenti di rotta, nonostante l’unanimità d’intenti, finalmente è stato firmato il decreto interministeriale dai ministri delle Politiche Agricole Nunzia De Girolamo, della salute Beatrice Lorenzin e dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, Andrea Orlando. “Finalmente ci si risveglia dal lungo letargo con la firma auspicata sul decreto – dichiarano le associazioni Aiab, Coldiretti, Isde, Legambiente, Slowfood e Wwf e tante altre. Questo strumento, a lungo richiesto per fare chiarezza e porre fine al lungo e incompiuto iter, chiamato a sbarrare la strada alla coltivazione di Ogm in Italia, ha visto nel corso del tempo i voti unanimi di tutte le istituzioni parlamentari e territoriali, oltre che il consenso stramaggioritario delle organizzazioni sociali, che necessitava solo di essere suggellato dalla firma dei ministri competenti. Non è ancora la clausola di salvaguardia che le associazioni auspicavano ma un primo importante mattone nella costruzione dell’agricoltura che vogliamo. Importante però ora procedere spediti nella costruzione delle altre parti, sia per dire no in modo definitivo agli Ogm che per dare strada a quell’agricoltura amica dell’ambiente, della salute e degli agricoltori (ed in grado di dare loro reddito) che tutti i cittadini friulani vogliono. “ECCO PERCHÈ SONO CONTRARIO AGLI OGM” Il parere del Prof. Gianni Tamino, docente di biologia all’Università di Padova Coldiretti ha chiesto al prof. Gianni Tamino, docente di biologia all’Università di Padova, un suo intervento sugli Ogm. Ecco una sintesi del documenti che ci ha inviato. Gli organismi transgenici sono modificati a livello genetico (in sigla Ogm), inserendo geni provenienti da un qualunque altro organismo, con tecniche di ingegneria genetica, per far loro sviluppare nuove proprietà, di solito di interesse economico. Nella realizzazione degli Ogm si ritiene sufficiente inserire un gene estraneo per determinare un nuovo specifico carattere, ma i geni agiscono come una rete di un sistema complesso, in cui ogni gene interagisce con gli altri. Così, anche se nel trasferimento di geni da un organismo ad un altro non ci sono limiti, tuttavia l’ingegneria genetica non è in grado di operare con precisione e non è possibile prevedere quali saranno le interazioni con gli altri geni e con il metabolismo dell’organismo. A questo proposito, già nel 2002, il premio Nobel Dulbecco, ha dichiarato che “introducendo un nuovo gene in una cellula, la funzione di un gran numero di altri geni viene alterata: non è sufficiente introdurre un gene nell’organismo per determinarne l’effetto, che invece dipende da quali altri geni sono già presenti.” Le piante geneticamente modificate oggi diffuse nel mondo sono poche e con limitati geni inseriti: dunque in 30 anni non ci sono stati grandi successi per le piante transgeniche dato che sono diffuse solo 4 piante (soia, 9 regionale mais, colza e cotone) con essenzialmente due soli geni inseriti. La propaganda che affermava che si potevano coltivare piante Ogm in ambienti aridi, in ambienti freddi e in ogni altro ambiente particolare, con produttività maggiori non è risultata vera. L’Italia importa, è vero, per i mangimi soprattutto soia transgenica e un po’ di mais, prodotti che comunque possiamo tranquillamente produrre anche noi senza ricorrere agli Ogm. La presenza di aflatossine (tossine prodotte da muffe) nel mais italiano non dipende dal fatto che non sia transgenico, ma da particolari condizioni climatiche, da metodi discutibili di coltivazione e soprattutto da come viene insilato o stoccato, condizioni che poco hanno a che fare con la possibile riduzione dell’attacco della piralide, una larva di insetto, che si può combattere oltre che con insetticidi, anche con metodi biologici (utilizzando l’insetto parassitoide Trichogramma o il batterio Bacillus thuringensis). Infatti, come aveva spiegato già nel 2005 Amedeo Reyneri, docente di coltivazioni all’università di Torino, responsabile del Progetto micotossine della Regione, la piralide scava minuscole gallerie nel mais convenzionale, ma ciò “non è correlato con la presenza della muffa produttore delle aflatossine”; si veda a questo proposito anche il recente documento di VenetoAgricoltura “Lotta biologica alle micotossine”. Aflatossine presenti anche nel mais Ogm Comunque le aflatossine sono ben presenti anche nella frutta secca e i limiti di legge per le aflatossine negli Usa sono molto più alti che in Europa, forse perché anche nel mais da loro coltivato, spesso Ogm, le aflatossine sono ben presenti (Chicago Tribune 29/08/2012). Quali alterazioni la diffusione nell’ambiente di Ogm potrebbe provocare non è facilmente prevedibile, ma sicuramente si dovrebbero adottare criteri cautelativi, che però sono stati rifiutati dagli Stati Uniti, principali produttori di Ogm, che non hanno sottoscritto il protocollo di Cartagena sulla biodiversità e sulla diffusione in ambiente naturale degli Ogm. Proprio negli Usa è stato però possibile fare una ricerca sugli impatti ambientali di tali coltivazioni. Con gli Ogm aumenta l’uso di erbicidi e di pesticidi Nel lavoro, pubblicato nel novembre del 2009, coordinato da Charles Benbrook, viene ampiamente documentato che tra il 1996 e il 2008, nelle aree coltivate con soia o mais transgenici, l’uso di erbicidi e di insetticidi è aumentato in misura notevole. Lo studio dimostra non solo che i semi transgenici non riducono l’uso di pesticidi, ma anche che vi è un veloce adattamento di alcune infestanti al glifosato, il principale insetticida a cui sono resistenti molti OGM, aumentando i costi degli agricoltori e diminuendo la produzione. Inoltre, in una ricerca dell’Istituto federale svizzero di tecnologia, pubblicata nel 2012, la dott.ssa Hilbeck ha confermato studi precedenti che dimostravano effetti dannosi della tossina presente nel mais transgenico resistente agli insetti, anche in insetti utili, come le coccinelle. Vi è poi il rischio della contaminazione sia di piante selvatiche compatibili (come per colza e altre specie spontanee della stessa famiglia) che di piante coltivate, attraverso la diffusione del polline. Infatti, secondo il rapporto del 2002 del Centro congiunto di ricerche dell’UE, con sede a Ispra, , se si volesse mantenere una presenza “accidentale” di sementi OGM dentro la soglia dello 0,3% “occorre cambiare i sistemi di coltivazione ed i costi di questi cambiamenti sono sproporzionatamente alti per quanti producono in azienda le proprie sementi”. Anche in tema di salute i cibi derivati da Ogm, nascondono rischi per l’uomo: ogni volta che si ingerisce un prodotto alimentare transgenico, questo può provocare allergie o intossicazioni, che magari non vediamo immediatamente, ma che possono produrre effetti a distanza di tempo, come è successo negli Stati Uniti con il mais “starlink”. Sappiamo inoltre che per identificare i geni introdotti negli organismi transgenici e renderli riconoscibili, si inserisce come marcatore un fattore di resistenza agli antibiotici; questo marcatore però, una volta arrivato nell’apparato digerente attraverso un alimento che lo contiene, potrebbe trasferire tale resistenza ai batteri che normalmente convivono con l’uomo e questi a loro volta potrebbero trasferire questa resistenza a batteri patogeni; a quel punto quel fattore di resistenza renderebbe nullo l’utilizzo dell’antibiotico specifico privandoci di una delle potenziali armi di difesa più importanti contro le malattie infettive. E’ il caso, ad esempio, della patata “Amflora” della BASF, recentemente autorizzata dalla Commissione Europea per usi industriali, ma con sottoprodotti impiegabili come mangimi. Questa patata transgenica contiene fattori di resistenza a ben due antibiotici, kanamicina e neomicina, ancora utilizzati in medicina umana. Per queste ragioni l’Organizzazione Mondiale della Sanità e l’Agenzia europea per i farmaci erano contrarie all’autorizzazione. Un ulteriore problema è posto dall’impiego dei diserbanti associati agli Ogm: oltre l’80% delle piante transgeniche sono rese infatti resistenti ad un diserbante. Il più comune è il Roundup della Monsanto o glifosato, che è stato pubblicizzato come quasi innocuo perché rapidamente metabolizzato. Ma Hardell ed. Eriksson, nel 1999, hanno evidenziato sulla rivista Cancer un aumento di linfomi non Hodgkin correlati all’uso di glifosato e agli effetti dei suoi metaboliti. Ma il rischio forse più rilevante dell’utilizzo di Ogm è dato dal fatto che i geni esogeni, inseriti in modo casuale, determinino un’instabilità genica, che può favorire un’alterazione dell’espressione dei geni dell’organismo reso transgenico. Una conferma a tale ipotesi viene da un recente studio australiano che indica come piante non contenenti allergeni possano provocare allergie dopo la transgenesi (Prescott et al., 2005). Infatti i ricercatori del centro di ricerche Csiro (Commonwealth scientific and industrial research organization) hanno evidenziato che inserendo geni di fagioli nei piselli si possono ottenere effetti del tutto imprevedibili: i fagioli che contenevano naturalmente geni di resistenza agli insetti non provocano allergie, ma, inseriti per transgenesi questi geni nei piselli, li rendevano allergenici. L’allarme ha imposto l’immediato stop al progetto. Per queste ragioni è giusto fare come altri paesi europei: Francia, Grecia, Austria, Germania, Lussemburgo, Ungheria, Bulgaria e, più recentemente, Polonia, hanno invocato la clausola di salvaguardia a tutela della salute dei cittadini, dell’ambiente o di entrambi, in base all’art. 23 della direttiva 2001/18/CE, sulla base di evidenze e dati scientifici. GLI UFFICI DELLA FEDERAZIONE COLDIRETTI DEL FRIULI VENEZIA GIULIA RIMARRANNO CHIUSI DAL 16 AL 23 AGOSTO 2013 L’ATTIVITÀ RIPRENDERÀ REGOLARMENTE IL 26 AGOSTO regionale 10 LATTE COLDIRETTI PLAUDE I NAS PER IL LORO LAVORO A TUTELA MADE IN ITALY Ermacora, ma ora bisogna pensare alle aziende sane Una importante azione a tutela della salute dei consumatori e del made in Italy alimentare contro chi mette a rischio l’immagine in Italia e nel mondo di uno dei nostri formaggi più tipici come il Montasio. Così il presidente di Coldiretti del Fvg Dario Ermacora ha commenta l’azione dei Nas dei carabinieri di Udine che dimostra come la mancanza del rispetto delle regole nella vicenda delle quote latte ponga gravi rischi anche sul piano della sicurezza alimentare. Il formaggio Montasio – sottolinea Ermacora – è al sesto posto tra i formaggi di latte di vacca italiani, per produzione e vendite. Nel 2012 sono state prodotte 944.000 forme dal peso compreso tra i 6 e gli 8 chili, ma il dato più significativo è quello relativo all’export, che vede la classe doganale del Montasio (comprendente anche Asiago, Caciocavallo e Ragusano) segnare un + 2,04% nell’Ue e un + 15,14% a livello globale. Nel mercato statunitense il solo Montasio ha triplicato le vendite e il fatturato (+200%) raggiungendo circa 500.000 euro per 70.000 chilogrammi di prodotto. Un successo che – conclude Ermacora - va difeso da comportamenti irresponsabili che mettono a rischio le opportunità economiche e occupazionali di quasi 1400 allevatori. Ermacora, che non vuole entrare nel merito della vicenda giudiziaria, fa invece una riflessione sulle imprese zootecniche sane e corrette che sono state coinvolte loro malgrado e a loro insaputa in questa vicenda che ha danneggiato tutto il sistema lattiero caseario. “Occorre pensare a un progetto con la Regione per non perdere quella parte che si è comportata correttamente. Le aziende zootecniche sono un patrimonio di tutto il Fvg e sarebbe un grave errore se fossero lasciate a loro stesse”. MARCO DE MUNARI ALLA GUIDA DI GIOVANI IMPRESA COLDIRETTI FVG Marco De Munari è il nuovo delegato di Coldiretti Giovani Impresa del Friuli Venezia Giulia. Ventinove anni, perito agrario, conduce a San Vito al Tagliamento con il papà e il fratello un’azienda agricola altamente specializzata ad indirizzo frutticolo, viticolo e tabacchicolo. Lo ha eletto l’assemblea alla quale hanno partecipato tra gli altri la presidente della Coldiretti di Udine Rosanna Clocchiatti il direttore della Coldiretti regionale Angelo Corsetti, i direttori di Pordenone e Gorizia rispettivamente Claudio Bressanutti e Ivo Bozzato. “Sono orgoglioso – ha detto De Munari subito dopo la nomina - di rappresentare i giovani imprenditori agricoli della nostra regione. Lavoreremo – ha aggiunto - sul progetto della Coldiretti sulla filiera agricola tutta italiana. Contiamo - ha detto ancora - sulla collaborazione della Regione e dell’assessorato alle Attività produttive, con i quali la nostra associazione ha avviato un proficuo lavoro. Come giovani – ha concluso De Munari - siamo disponibili a dare il nostro contributo perché l’agricoltura sia centrale e strategica per risollevare l’economia del nostro Paese”. La Clocchiatti nel suo intervento ha sottolineato il ruolo dei giovani all’interno dell’organizzazione e l’attenzione che Coldiretti sta dedicando proprio in una logica di rafforzare il ruolo del settore primario. Dal canto suo Corsetti ha evidenziato come attraverso i giovani, Coldiretti sarà determinate per realizzare il progetto per il Paese. “A livello regionale – ha spiegato - con il Consorzio agrario, stiamo avviando importanti progetti di filiera. L’obiettivo – ha concluso - è dare risposte alle aziende, per recuperare valore aggiunto e restituire reddito alle imprese”. In apertura il delegato uscente Marco Tonutti ha fatto una relazione sui quattro anni di attività del suo mandato. 11 regionale ECCO LA NUOVA CENTRALE COOPERATIVA ED HA GIÀ 4000 SOCI IN ITALIA Presentata il 10 luglio a Udine la nuova centrale con Honsell e Bolzonello È stata tenuta a battesimo il 10 luglio UECOOP FVG che associa in regione già 80 cooperative: un successo che supera le migliori previsioni e che replica il boom di adesioni registrato a livello nazionale dove in soli 2 mesi UECOOP ha associato 4.000 imprese cooperative con oltre 300 mila soci. “Un successo strettamente legato – come ha spiegato il coordinatore nazionale di UECOOP Vincenzo Sette – al fatto che alla spalle c’è una organizzazione importante come Coldiretti”. Vincenzo Gesmundo, segretario nazionale organizzativo di Coldiretti: “Se siamo qui è per la grande presa di posizione della rete territoriale di Coldiretti che ha saputo mettere in campo la sua forza e i suoi rapporti affinché un diritto costituzionale nel nostro Paese, quello della rappresentanza, potesse prendere corpo anche in Italia”. Ringraziato il presidente di Coldiretti Fvg Dario Ermacora e il direttore Angelo Corsetti per aver voluto mettere la loro faccia, assieme a quella di tutti i presidenti e direttori provinciali, in questa partita, ha evidenziato la decisione di Coldiretti di lavorare in silenzio, di non scendere in polemica per creare una entità a servizio non solo dell’agricoltura ma di tutti i settori dei vivere civile della società”. Non a caso Gesmundo era affiancato da Angelo Chiorazzo, responsabile del settore socio sanitario, da Romano Magrini, responsabile nazionale servizi alle imprese, e Paolo Scarpa Bonazza Buora, responsabile del settore agricolo, a dimostrazione di come UECOOP FVG aderiscono cooperative che operano in tutti i 14 settori dell`albo competente, dal lavoro al sociale, dall’edilizia fino all’agricoltura. “UECOOP – ha concluso Gesmundo – non assocerà cooperative che importano materia prima agricola dall’e- stero, ma soltanto quelle che utilizzano materia prima italiana, dando vita un una filiera agricola tutta italiana”. Il sindaco di Udine Furio Honsell ha portato i saluti della città ed ha ricordato che il sistema cooperativo è quello che resiste meglio nelle difficoltà perché ha valori universali di partecipazione e di democrazia economica. “Sono lieto che questa nuova realtà sia stata presentata a Udine e sono lieto che sia stata sostenuta da Coldiretti con la quale abbiamo fatto molte iniziative importanti in questi 5 anni”. L’assessore regionale alle attività produttive del Fvg Sergio Bolzonello si è congratulato per la nascita di UECOOP: “Ogni nuovo soggetto che si affaccia sulla scena economica e politica del Fvg è il benvenuto perché è portatore di novità e di concorrenza. Quanto c’è un attore in più c’è una opportunità in più”. “UECOOP – ha spiegato Ermacora - nasce per volontà di tanta gente che crede nel ruolo della cooperazione e nei valori forti di solidarietà, sussidiarietà e sostenibilità e mette al centro delle proprie azioni persone e territori, capitale umano e sociale, ricchezze naturali e culturali, risorse uniche del nostro Paese, sul quale fondare una nuova stagione di crescita che coniughi Pil e qualità della vita”. Fra gli altri sono intervenuti i rappresentanti di alcune cooperativew che si sono associate a UECOOP: Claudio Fasano della cooperativa CleanEco, Paola Gandin della cooperative Terranova, Roberto Cicuto della cooperativa Soloservizi, Pierangelo Spagnolo della cooperativa Agroenergia, Enzo Bernardel di Aprolaca. Fra i presenti i presidenti e i direttori delle federazioni provinciali, il consulente ecclesiastico don Paolo Bonetti. regionale 12 FAMIGLIA SOGGETTO SOCIALE E RISORSA DELLA COMUNITÀ di don Paolo Bonetti . Consigliere ecclesiastico Coldiretti Fvg La famiglia è elemento fondamentale per la coesione sociale. Nella famiglia crescono le future generazioni, è soggetto vitale perché produce beni relazionali, è scuola di umanità e della vita affettiva, è risorsa civile ed economica, un riferimento centrale per il bene del Paese. Nella famiglia si costruiscono i destini degli uomini e dei cittadini. Non può essere lasciata sola la famiglia, va sostenuta mettendola al centro di ogni progetto di sviluppo. La ripresa della famiglia è condizione di ogni altra ripresa. Indebolire la famiglia è rendere più fragili i suoi componenti. Non ci sarebbe crisi della famiglia se non ci fossero intelligenze, volontà e cuori in crisi. C’è una famiglia tipica del mondo rurale: è da sempre ritenuta una risorsa perché soggetto economico con numerose opzioni di investimento anche nel sociale. Nella famiglia impresa agricola aumenta la responsabilità sociale, si trasmettono le tradizioni famigliari, le generazioni si incontrano e si sostengono reciprocamente. Anche la fede si trasmette da una generazione all’altra, anche se questa trasmissione si è indebolita a causa di un vissuto quotidiano sempre più secolarizzato e materialista. L’impresa agricola non è solo un luogo dove si produce o si compra un prodotto ma un luogo relazionale e di vita sociale, strade nuove per generare prossimità e comunità. Cosa si aspetta la società dalla famiglia impresa agricola? Attende che cresca la fiducia tra produttori e consumatori per la salvaguardia del territorio e per la sicurezza alimentare. C’è una famiglia che nasce dal Vangelo: l’impresa famigliare trova nei valori del cristianesimo l’etica della vita con le sue risorse spirituali, quelle che aprono alla relazione del bene comune e della solidarietà. C’è una famiglia che si costruisce con l’aiuto della fede: è il matrimonio, come via esigente per la vita di coppia. E’ un valore aggiunto che genera enormi benefici: la stabilità al posto dell’instabilità, il futuro al posto del solo presente, coinvolge tutta la persona e non solo gli affetti, il sentimento, il cuore ma anche l’intelligenza, la volontà, le relazioni umane. Oggi è importante questo aiuto perché è in atto la logica del possesso, dell’egoismo, elementi disumanizzanti che sporcano la vita. Più famiglia e più Italia per il presente e per il futuro, perché la famiglia non è centrale soltanto per l’impresa agricola ma anche per il sistema Paese, generatore di bene comune e preziosa risorsa per la vita delle nostre comunità. Sostegno della BCC del FVG alla microfinanza cooperativa dell’Ecuador Il Credito Cooperativo regionale contribuisce al progetto con un finanziamento di un milione di dollari. È il terzo rinnovo Rinnovato, per la terza volta, il finanziamento in pool delle 15 Bcc del Fvg al Progetto di microfinanza campesina avviato in Ecuador nel 2002. Pochi giorni fa, infatti, il sistema del Credito Cooperativo regionale ha riconfermato il proprio impegno nella microfinanzia equadoregna concedendo alla locale Cooperativa di credito “Codesarollo” un nuovo finanziamento per la somma complessiva di un milione di dollari, con una durata di tre anni. L’anno scorso, in occasione del decennale, era stato firmato a Quito (Ecuador) il nuovo accordo tra Federcasse (l’Associazione delle Banche di Credito Cooperativo italiane) e Codesarrollo (la banca di secondo livello del sistema delle oltre 700 piccole banche di villaggio) finalizzato a sostenere il processo di sviluppo dell’economia solidale e delle finanze popolari nel Paese sudamericano, a dieci anni dalla precedente intesa con la quale prese avvio il Progetto “Microfinanza Campesina”. A sottoscrivere l’intesa, a tempo indeterminato, erano stati il presidente di Federcasse, Alessandro Azzi e il presidente della Cooperativa di Credito Codesarrollo, Bepi Tonello, alla presenza del Ministro dell’Economia solidale e dell’Ambasciatore d’Italia in Ecuador, Gianni Piccato. Occasione della firma, il convegno organizzato nella capitale ecuadoriana per celebrare il decennale del Progetto. Un momento di verifica puntuale dei risultati raggiunti e di conferma di un impegno che ha contribuito in maniera sostanziale allo sviluppo del Paese. In dieci anni, oltre 200 Bcc italiane (Fvg compreso) hanno messo a disposizione di Codesarrollo (per piccoli prestiti erogati dalle banche locali cooperative alle proprie comunità) oltre 40 milioni di dollari a favore di 150 mila famiglie di contadini e indios. I punti cardine dell’operatività della banca cooperativa restano orientati verso il sostegno alla nascita di attività produttive di trasformazione dei prodotti agricoli e l’impulso a creare imprese comunitarie. Si tratta di finanziamenti erogati da Iccrea Banca e dalle Bcc al tasso del 4 per cento fisso, senza garanzie reali, assumendosi il “rischio di cambio” e il “rischio Paese”, puntualmente restituiti a scadenza. Codesarollo, infatti, è un soggetto economicamente sano, con un portafoglio crediti molto buono, un discreto assetto organizzativo, un profilo reddituale non trascurabile e presenta pure alcune potenzialità di crescita. L’intento è quello di promuovere - attraverso la microfinanza – la cooperazione di credito e i valori che ne sono alla base: il primato della persona, l’auto-aiuto, la democrazia economica e – più in generale - il dialogo e lo scambio reciproco tra comunità all’interno del Paese e tra Paesi del Nord e del Sud del mondo. In dieci anni, il Progetto è diventato un caso di scuola a livello internazionale rappresentando uno dei progetti più importanti di cooperazione allo sviluppo in chiave mutualistica e partecipata, attivato e sostenuto con fondi esclusivamente privati. 13 vitivinicolo DOCUMENTI DI ACCOMPAGNAMENTO VINO Firmato il decreto in vigore dal 1° agosto ma manca la circolare esplicativa di Marco Malison Il 2 luglio scorso il Ministro per le politiche agricole ha firmato il decreto titolato “Disposizioni nazionali applicative del Reg.CE 1234/2007 del Consiglio e del Reg.CE 436/2009 della Commissione per quanto concerne i documenti di accompagnamento che scortano taluni prodotti vitivinicoli” ora in fase di pubblicazione e che entrerà in vigore già il prossimo 1° agosto. Il testo di fatto disciplina una fase transitoria prima dell’avvio definitivo del documento di accompagnamento telematico (MW) per il quale si attende un ulteriore decreto direttoriale e l’approntamento degli applicativi informatici nell’ambito del SIAN. Le novità sono numerose e non qui sintetizzabili. Vista la complessità della materia e i continui rimandi alla normativa nazionale e comunitaria - con particolare riferimento alle accise - il Ministero si era impegnato ad accompagnare il decreto con una circolare esplicativa. Purtroppo, mentre andiamo in stampa e a meno di due settimane dalla entrata in vigore del decreto, tale nota ministeriale non è ancora stata emanata. Ciò premesso, poiché le nuove disposizioni interesseranno inevitabilmente tutti i produttori vitivinicoli, consapevoli della necessità di una tempestiva informazione, ci impegniamo a pubblicare ogni eventuale novità in materia sul sito internet http://www.friuliveneziagiulia.coldiretti.it che vi invitiamo a monitorare giornalmente. I nostri uffici sono comunque a disposizione per fornire ai soci copia della norma e la circolare ministeriale non appena sarà disponibile. EXPORT DI VINO IN CINA Indagine anti-dumping e anti-sovvenzioni Secondo alcuni osservatori economici si tratterebbe di una ritorsione nei confronti dei dazi imposti dall’Unione Europea per l’importazione di pannelli solari cinesi - notizia questa che le diplomazie ufficialmente non confermano - sta di fatto che in pochi giorni la Repubblica Popolare Cinese ha prima paventato e poi messo in atto una indagine sulle importazioni di vino comunitario per verificare che se siano state praticate politiche di doppio prezzo (dumping) o concorrenza sleale da parte di alcuni produttori europei. Al termine dell’indagine – per la quale è stata chiesta la collaborazione degli esportatori – saranno stabiliti i dazi da applicare in futuro al vino dell’UE che oltrepassa le frontiere cinesi. È stato consentito alle imprese che hanno esportato vino in Cina nel 2012 – solo per l’Italia si parla di 1500 ditte - di collaborare all’indagine attraverso una laboriosa procedura di registrazione (con moduli tradotti in cinese!) dal 1° al 20 luglio scorsi. Chi ha collaborato con le autorità dovrebbe poter godere in futuro di dazi di favore. Compatibilmente con i tempi ristretti e con le poche informazioni disponibili Coldiretti ha cercato di informare tutte le imprese associate che risultano aver esportato in Cina lo scorso anno. L’ufficio vitivinicolo della Federazione Regionale (Malison 0432-595817) resta comunque a disposizione per eventuali chiarimenti. DANNI AI VIGNETI DA ECCESSO DI PIOGGIA E SBALZO TERMICO INCONTRO TECNICO A CIVIDALE Il 5 luglio scorso, presso la sede cividalese del “Consorzio Vini Ramandolo e Friuli Colli Orientali” si è svolto un interessante incontro promosso da Condifesa FVG ed avente come oggetto la valutazione dei danni sulla produzione di uva a causa di eccesso di pioggia e/o sbalzo termico. L’incontro era indirizzato principalmente agli ispettori delle diverse compagnie assicurative che in questo periodo sono impegnati nella valutazione dei danni denunciati da chi ha contratto polizze multi o pluri-rischio che coprono anche questo tipo di sinistri. I tecnici del gruppo di lotta guidata ed integrata Giovanni Bigot e Francesco Degano hanno illustrato i dati meteorologici registrati dalla rete di rilevamento distribuita su tutto il territorio regionale che dimostrano come quest’anno, nel periodo di fioritura della maggior parte delle varietà di vite, si siano effettivamente verificate condizioni eccezionali di pioggia e basse temperature. Sulla base della bibliografia scientifica e delle rilevazioni in loco i tecnici hanno spiegato che questi fattori hanno sicuramente agito in modo sinergico determinando significative colature del grappolo e danni di produzione molto rilevanti. Peraltro non è possibile ripartire con certezza, in termini percentuali, la causa della colatura all’uno o all’altro fattore e le diverse situazioni aziendali andranno verificate caso per caso. Indipendentemente dalla compagnia e dalle condizioni di polizza l’incontro ha messo in evidenza l’utilità dello strumento assicurativo – per la cui scelta Condifesa può svolgere una utile consulenza – nei confronti di eventi climatici avversi che negli ultimi anni si stanno verificando con sempre maggiore frequenza (gelo, vento, basse temperature, eccesso di pioggia) e per i quali non è più possibile contare sull’intervento del fondo di solidarietà. EPACA 14 di David Mucci DENUNCIA D’INFORTUNIO E MALATTIA PROFESSIONALE DEVE ESSERE TELEMATICA DAL PRIMO LUGLIO Dal 1° luglio è entrato in vigore l’obbligo di utilizzo esclusivo dei servizi telematici Inail per le comunicazioni con le imprese. Pertanto, tutte le imprese e le pubbliche amministrazioni in regime ordinario di assicurazione con l’Istituto devono inviare le denunce/comunicazioni di infortunio esclusivamente in forma telematica. Datori di lavoro: per gli infortuni occorsi alla generalità dei lavoratori dipendenti o assimilati, prognosticati non guaribili entro tre giorni, escluso quello dell’evento, il datore di lavoro ha l’obbligo di inoltrare la denuncia/comunicazione di infortunio entro due giorni dalla ricezione del certificato medico. In caso di infortunio mortale o con pericolo di morte, il datore di lavoro deve segnalare l’evento entro ventiquattro ore. Per i lavoratori autonomi del settore agricoltura: in caso di infortunio, il lavoratore autonomo deve provvedere sia per sé che per gli appartenenti al nucleo famigliare costituenti la forza lavoro. Ove questi si trovi nell’impossibilità di provvedervi direttamente, l’obbligo di denuncia nei termini di legge si ritiene assolto con l’invio del certificato medico da parte di tale lavoratore o del medico curante entro i termini previsti, ferma restando la necessità di inoltrare comunque la denuncia/comunicazione per le relative finalità assicurative. Per gli infortuni prognosticati non guaribili entro tre giorni, escluso quello dell’evento, il datore di lavoro e/o il lavoratore autonomo deve inviare una copia della denuncia/comunicazione di infortunio anche all’Autorità locale di Pubblica Sicurezza. In caso di mancate, tardive, inesatte oppure incomplete denunce di infortunio, l’Inail può applicare sanzioni amministrative o perdite di diritto all’indennità di temporanea per i giorni antecedenti l’inoltro della denuncia. Per questo motivo, gli operatori Epaca sono a disposizione per gestire al meglio tutti gli obblighi che si innescano in caso di infortunio ed adoperarsi per richiedere quanto spettante. La gestione degli infortuni (e delle conseguenti revisioni) è supportata anche dal medico legale convenzionato con il Patronato Epaca, presente settimanalmente all’Ufficio Provinciale di Udine. MODELLI RED, PROROGATI I TERMINI L’Inps ha comunicato la proroga fino al 31 ottobre 2013 per la presentazione dei modelli RED (italiano ed estero), dell’integrazione RED 2010 – campagna RED 2011, dei modelli di dichiarazione per i titolari di prestazioni assistenziali (ICRIC, ICRIC-indennità di frequenza, ICLAV e ACCAS-PS) e del modello per l’Indennità di frequenza - denominazione della scuola. ESENTATO DAL TICKET CHI HA UNA MALATTIA PROFESSIONALE Chi si infortuna sul lavoro e o è affetto da malattie professionali riconosciute dall’Inail, limitatamente alle prestazioni correlate alla patologia invalidante, è esentato dal pagamento di un ticket, con esclusione comunque dei farmaci diversi da quelli inclusi nel prontuario. L’attestato di esenzione è rilasciato dall’Unità sanitaria locale sulla base della certificazione redatta dall’Inail. Tale attestato deve indicare, sia pure in for- ma codificata, la patologia che dà luogo all’esenzione. In caso di presenza di patologie, che potrebbero essere in qualche modo correlate all’attività lavorativa svolta, contattare l’Ufficio del patronato Epaca per valutare la possibilità di iniziare l’iter per il riconoscimento di una malattia professionale. Eventuale documentazione medica sarà vagliata dal nostro medico convenzionato. www.epaca.it 15 redazionale regionale 16 La novità è stata introdotta con il Decreto del fare del Governo Letta CORSIA PREFERENZIALE PER LE PRATICHE PSR ISTRUTTORIA AMMINISTRATIVA ACCELERATA di Giorgio Piccagli Il Decreto del fare approvato dal Governo Letta per imprimere una sensibile accelerazione alla ripresa del sistema economico del Paese, prevede anche importanti novità per lo Sviluppo Rurale. E’ ormai patrimonio comune la consapevolezza della complessità amministrativa che presiede alla valutazione delle domande e alla erogazione dei corrispondenti aiuti comunitari richiesti a fronte di investimenti realizzati nell’ambito del secondo pilastro della Pac, quello appunto dello Sviluppo Rurale. A livello nazionale, diverse sono le Regioni che si trovano in grave ritardo nell’erogazione degli aiuti richiesti; a tale proposito, considerato che l’attuale programmazione 20072013 sta ormai giungendo al capolinea, dovranno essere attribuiti e quindi liquidati nei prossimi mesi e sino al 31 dicembre, ben 1,4 miliardi di aiuti, pena il rischio concreto di disimpegno dei fondi (circa 740 milioni di euro di Fondi Feasr) con obbligo di restituzione alla Comunità europea delle risorse non distribuite. Per scongiurare questa nefasta prospettiva ed accelerare l’erogazione delle risorse già assegnate in ambito PSR, il Decreto del fare, già pienamente operativo, ha stabilito che le amministrazioni e le aziende dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, le Camere di Commercio, gli enti pubblici non economici nazionali, le agenzie, sono tenuti a dare precedenza ai procedimenti, provvedimenti e atti relativi alle attività in qualsiasi modo connesse all’utilizzazione dei fondi strutturali europei, compresi quelli inerenti allo sviluppo rurale, alla pesca e alla realizzazione dei progetti realizzati con i medesimi fondi. Il decreto prevede inoltre l’attivazione di una sorta di meccanismo di sussidiarietà amministrativa, in base al quale lo Stato o le amministrazioni regionali potranno convocare una sorta di Conferenza dei Servizi, attraverso la quale individuare cause e responsabilità relativamente agli eventuali ritardi nella liquidazione dei fondi Psr, al fine di rimuovere ostacoli e disservizi amministrativi o procedurali e così velocizzare la distribuzione delle risorse disponibili. Il dispositivo attivato, che giunge dopo reiterate e costanti sollecitazioni presso i Ministeri competenti anche da parte di Coldiretti, rappresenta indubbiamente un nuovo importante strumento a tutela e beneficio soprattutto di quelle imprese agricole che, avendo concluso e già pagato interamente gli investimenti strutturali Psr richiesti a contributo, non sono però ancora state liquidate. 17 regionale Il Decreto del fare, approvato recentemente dal Governo Letta e contenente una serie di disposizioni finalizzate a consentire una prima sensibile accelerazione alla ripresa economica e quindi allo sviluppo del Paese, ha introdotto un deciso incremento dello sconto fiscale sul prezzo di acquisto del carburante agricolo per l’impiego nelle serre adibite all’attività di orto-floro vivaismo. La maggiorazione dello sconto sul prezzo di acquisto del carburante decorrerà dal 1 agosto 2013 sino al 31 dicembre 2015. La misura consente, ad un settore già pesantemente penalizzato a livello di mercato e di costi di produzione dai continui incrementi del prezzo di acquisto delle fonti energetiche, di ritrovare competitività in un mercato decisamente selettivo all’interno del quale è necessario confrontarsi anche con le produzioni dei paesi extracomunitari caratterizzati da climi certamente più caldi . La nuova norma introdotta stabilisce che, limitatamente al gasolio utilizzato per il riscaldamento delle serre adibite all’orto-floro-vivaismo , si applichi dal 1 agosto 2013 al prezzo di acquisto del carburante una accisa ridotta corrispondente a 0,025 euro per litro. Attualmente invece, al prezzo del gasolio si applica la stessa accisa prevista per tutti i prodotti petroliferi destinati agli usi agricoli, pari a 0,1349 euro il litro e corrispondente al 22% dell’accisa ordinaria. Le nuove agevolazioni potranno venire corrisposte a condizione che i richiedenti risultino serricoltori, iscritti nella gestione previdenziale Inps per i quali l’attività agricola rappresenta la esclusiva o prevalente fonte di reddito. SI DEL GOVERNO LETTA ALLE AGEVOLAZIONI SUL GASOLIO PER L’ATTIVITÀ ORTO-FLOROVIVAISTICA IN SERRA Banche e Imprese: firmato nuovo “Accordo per il credito 2013” Al via nuove misure per le Pmi condivise dall’ABI e dalle altre Associazioni delle imprese Un nuovo accordo in favore delle Pmi italiane è stato sottoscritto in data 01/07/2023 a Roma dall’Abi (Associazione Bancaria Italiana) e da varie Associazioni di imprese tra cui Coldiretti. Considerata l’attuale congiuntura economica, all’interno della quale non si attenuano le tensioni finanziare delle imprese, l’Abi e le Associazioni delle imprese, hanno aggiornato le misure di sospensione e allungamento dei finanziamenti previste dai precedenti accordi, focalizzando maggiormente il bacino dei potenziali utilizzatori su quelle Pmi che, per quanto economicamente sane, manifestano un’eccessiva incidenza degli oneri finanziari sul fatturato in conseguenza della diminuzione di quest’ultimo per effetto della crisi economica. Gli interventi finanziari introdotti dal nuovo accordo prevedono in sintesi: - Soggetti beneficiari: PMI operanti in Italia appartenenti a tutti i settori (in temporanea tensione finanziaria), che al momento della presentazione della domanda non devono avere posizioni debitorie classificate come “sofferenze”, “esposizioni scadute/sconfinamenti” da oltre 90 giorni, né procedure esecutive in corso; - Operazioni di sospensione dei finanziamenti per una durata di 12 mesi: sospensione del pagamento della quota capitale delle rate in scadenza (o scadute da non più di 90 giorni) inerenti i finanziamenti a medio/lungo termine. Tale intervento è realizzato allo stesso tasso di interesse previsto dal contratto originario. Come noto tale operazione determina una traslazione del piano di ammortamento per un analogo periodo e gli interessi sul capitale sospeso devono essere corrisposti alle scadenze originarie. - Operazioni di allungamento dei finanziamenti: La durata dei finanziamenti può essere allungata fino a 36 mesi per i finanziamenti chirografari e fino a 48 mesi per i mutui ipotecari (a condizione che il periodo residuo di ammortamento sia pari o superiore all’allungamento richiesto); Allungamento per un massimo di 120 giorni delle scadenze del credito agrario di conduzione. Le richieste per l’attivazione degli strumenti introdotti dal nuovo “Accordo per il credito 2013”, dovranno essere presentate dalle imprese entro il 30 giugno 2014 presso le banche che hanno erogato i finanziamenti e che hanno aderito all’accordo. - Informazioni ed assistenza presso la segreteria Creditagri Italia Friuli Venezia Giulia, sede di Sacile (PN), via Garibaldi 36/A, recapito centralino 0434-738105, e/o Direzione Regionale Fvg Creditagri Italia [email protected]; referente provinciale Udine Ugo Totis, al 334-6051412, [email protected] creditagri.com; referente provinciale Pordenone Vinicio Milan, al 335 5978466, [email protected]; referente provinciale Gorizia Emilio Tomasin, al 334 6825978, [email protected] Maggiori informazioni riguardo ai servizi sono disponibili consultando i siti: www.friuliveneziagiulia.coldiretti.it e www.creditagri.com redazionale 18 MENO ACQUA E PIÙ TERRITORIO SERVITO AVVIATI TRE NUOVI IMPIANTI Le novità della stagione irrigua del Consorzio di Bonifica Ledra Tagliamento La stagione irrigua del Consorzio di Bonifica Ledra Tagliamento quest’anno ha segnato il debutto di nuovi impianti irrigui che consentono all’ente di centrare una molteplicità di obiettivi: uso sempre più razionale della risorsa idrica, risparmio di consumi a parità di territorio irrigato e, in un caso, addirittura un notevole ampliamento (più del doppio) della superficie servita con la stessa quantità d’acqua. “Tutto ciò – evidenzia il presidente del Consorzio, Dante Dentesano – nonostante i pesanti rallentamenti nei lavori dei cantieri determinati dalla stagione invernale particolarmente piovosa. I tecnici consortili e le imprese aggiudicatarie dei lavori hanno operato tutto l’inverno – continua Dentesano – sotto la pioggia e anche la neve per fare in tempo”. Significativa, e pressoché unica a livello nazionale, la realizzazione dei lavori inerenti l’intervento per la “Razionalizzazione dell’utilizzo delle risorse idriche e del territorio agricolo nei comuni di Basiliano e Mereto di Tomba”. Il progetto, finanziato mediante contributo del ministero Economia e Finanze per un importo complessivo di 8,5 milioni, ha previsto la costruzione di una rete irrigua in pressione con contestuale intervento di ricomposizione fondiaria e qualificazione del paesaggio rurale mediante l’intensificazione delle formazioni forestali e ricostituzione del paesaggio agrario friulano e sistemazione della viabilità del territorio mediante la sistemazione e costruzione di alcune strade a servizio della viabilità agricola. La nuova rete irrigua (lunga oltre 45 km) e la nuova viabilità (lunga oltre 30 km) sono già fruibili e servono 750 ettari anziché 269 ettari come in origine; nella prossima stagione autunnale troveranno completamento le piantumazioni e le opere a verde, già avviate nella prima fase dei lavori. Altra innovazione significativa è stata l’installazione, nei giardini e negli orti già serviti dal vecchio impianto a scorrimento, di rubinetti muniti di un contatore per la valutazione dei consumi e di un modulo radio per la raccolta dei dati da parte del personale consortile, che potrà in tal modo avvenire senza effettuare la lettura diretta presso il punto di consegna. I lavori inerenti la “Trasformazione irrigua da scorrimento ad aspersione e realizzazione opere di irrigazione nei comuni di Pozzuolo del Friuli, Mortegliano e Pavia di Udine” rappresentano, invece, un’ulteriore tappa del processo di trasformazione irrigua che il Consorzio di Bonifica Ledra Tagliamento sta attuando con successo nel proprio comprensorio. Il progetto, finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia per un importo complessivo di 5.093.948,52 euro, ha previsto la trasformazione irrigua su una superficie di circa 475 ettari ed irrigua di 450 ettari nei Comuni di Mortegliano e Pozzuolo del Friuli, al cui interno insistevano anche aree servite da impianti irrigui aziendali non allacciati alla rete consortile. Le apparecchiature elettroidrauliche e la rete irrigua sono state dimensionate per un ulteriore ampliamento di circa 75 ettari che potrà trovare parziale compimento già nel corso della prossima stagione invernale. Le attività consortili non hanno riguardato solo la realizzazione di nuovi impianti irrigui in pressione: nella scorsa stagione invernale è stato attuato un importante intervento di ristrutturazione della rete irrigua a scorrimento nella zona dell’Alto Friuli. Il progetto, denominato “Ristrutturazione rete irrigua di Gemona e Osoppo su una superficie di 1.200 ettari circa nei comuni di Gemona e Osoppo” finanziato dal ministero delle Politiche Agricole per un importo complessivo di 4,6 milioni, ha previsto la sostituzione dei canali irrigui principali con tubazioni a pressione di diverso diametro in Pfrv ed acciaio con pozzetti di derivazione completi di organi di intercettazione, la sistemazione di due opere di presa nelle quali concentrare le derivazioni per il settore a Est del Canale sussidiario; la sostituzione di tratti di canalette nelle zone ove più precarie risultano le condizioni statiche e di tenuta idrica con nuove canalette prefabbricate e interventi di sistemazione (sigillatura, messa in quota) nelle tratte meno compromesse. I lavori, finalizzati al risparmio idrico ed alla messa in sicurezza della rete esistente, saranno completati nella stagione invernale 2013-2014. Viabilità e piantumazioni Irrigazione 19 udine COLDIRETTI IN ASSEMBLEA APPROVA I BILANCI E LA RELAZIONE SULL’ATTIVITÀ Clocchiatti: “È stato un anno difficile, speriamo ora nella ripresa” Coldiretti Udine in assemblea, giovedì 20 giugno nella sala Valduga della Camera di Commercio di Udine per l’esame e l’approvazione dei bilanci 2012 e 2013 (di previsione) e per ascoltare la relazione sull’attività del presidente Rosanna Clocchiatti. “E’ stato un anno non facile – ha detto il presidente – un anno nel quale la crisi ha continuato a mordere le imprese ed anche se il settore agricolo nel suo complesso è in controtendenza rispetto a tutti gli altri e continua ad evidenziare segni positivi sul fronte dell’occupazione e dell’export, ci sono settori, come quello della zootecnia, che continuano a soffrire per l’effetto congiunto di una ulteriore flessione dei prezzi della materia prima e per un continuo costante incremento dei prezzi dei mezzi di produzione”. Clocchiatti, che ha evidenziato anche come la tassazione (Imu) abbia appesantito ulteriormente le imprese, si è augurata in un cambiamento di marcia sia del governo nazionale sia di quello regionale: “I primi segnali positivi – ha detto – sia a livello regionale sia a livello nazionale, ci sono, ed anche se è troppo presto per esprimere un giudizio definitivo, possiamo evidenziare che con la nuova giunta regionale si è tornati a discutere assieme delle priorità e delle possibili soluzioni ai problemi”. I dati, illustrati dal responsabile amministrativo di Coldiretti Silva Valle testimoniano la solidità di Coldiretti Udine che ha presentato un bilancio equilibrato, sano e che consente di affrontare le sfide del futuro con speranza. Fra i presenti il direttore di Coldiretti Udine e Fvg, Angelo Corsetti, dirigenti e funzionari. I bilanci così come le relazioni sono state approvate all’unanimità. VIA AI CORSI PER LA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Il tema della sicurezza dei luoghi di lavoro è divenuto ormai un aspetto fondamentale della gestione delle imprese e ad esso vi si associa un’ampia e complessa normativa che recentemente è stata articolata con il Testo Unico sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, ovvero il D.Lgs. 81/2008 che nello specifico trova la sua applicazione nell’ambito delle imprese che occupano lavoratori subordinati, in qualunque forma siano essi configurati (dipendenti a tempo pieno, part time, lavoratori a progetto, voucher). Sono parificati ai lavoratori dipendenti tutti i soci lavoratori di una qualsiasi società ad esclusione, purché non abbiano dipendenti, delle società semplici agricole. Premesso tutto ciò e alla luce delle recenti novità introdotte dall’Accordo emanato in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra Stato e Regioni e Province Autonome di Trento e Bolzano, in materia di formazione dei dipendenti e dei datori di lavoro, i soggetti coinvolti debbono ottemperare, in base alle funzioni svolte, ad una serie di momenti formativi. Eccoli. Corso per responsabile del servizio prevenzione e protezione (RSPP): (32 ore); corso di primo soccorso: (12 ore); corso antincendio di basso rischio - (4 ore) (aziende non soggette al “vecchio” certificato prevenzione incendi); corso antincendio di medio rischio - (8 ore) (aziende soggette al “vecchio” certificato prevenzione incendi); Formazione per dipendenti impiegati più di 50 giornate all’anno – (12 ore); addetti alla conduzione trattori agricoli e/o forestali – (8 ore); addetti conduzione carrelli elevatori con conducente a bordo – (12 ore). Coldiretti Udine, nell’intento di dare un supporto concreto alle proprie imprese, intende realizzare in autunno, con la collaborazione del Cefap, un percorso formativo allo scopo di dare una risposta organica a tutte le esigenze formative dei propri associati. La localizzazione degli appuntamenti, la calendarizzazione dei corsi così come i costi degli stessi, saranno definiti sulla base delle adesioni raccolte. Per poter aderire all’iniziativa e/o ricevere maggiori informazioni in merito, potete riferirvi all’addetto tecnico economico della zona più vicina a voi o alla sede di Impresa Verde Coldiretti Friuli nella persona di Raffaella Tassotti 0432 595947, [email protected] MATTIA BERTOSSI udine 20 NUOVO DELEGATO DI GIOVANI IMPRESA DI COLDIRETTI Il nuovo delegato sarà affiancato da Elena Tavano e da Andrea Listuzzi È Mattia Bertossi, nato a Palmanova nel 1988 e residente a Bagnaria Arsa, il nuovo delegato provinciale di Giovani Impresa della Coldiretti. Diplomato perito agrario nel 2007, dal 2009 è socio dell’azienda agricola di famiglia, la società agricola Mulino delle Tolle di Bertossi Giorgio & C. L’elezione di Bertossi si è svolta il 25 giugno nel corso dell’assemblea elettiva di Giovani Impresa Coldiretti Udine nell’agriturismo Km6 a Martignacco alla presenza del presidente di Coldiretti Udine Rosanna Clocchiatti che si è congratulata per la preparazione e la serietà dimostrata dai giovani partecipanti l’assemblea. Bertossi sarà affiancato da due vice delegati: Elena Tavano di Lestizza e Andrea Listuzzi di Pavia di Udine. Bertossi, che subentra a Denis Novello (32 anni) di Pozzuolo del Friuli, ha ringraziato il suo predecessore per il lavoro svolto e l’assemblea per la fiducia. “Mi impegnerò per far crescere ulteriormente il movimento di Giovani Impresa – ha detto Bertossi – che rappresenta una palestra insostituibile sia per chi volesse fare un percorso all’interno dell’associazione di categoria ma anche per chi volesse solo condurre la propria azienda. Le occasioni di confronto e di formazione sono infatti molte”. Sono stati oltre 200 i giovani imprenditori coinvolti nella fase preassembleare sul territorio. Imprenditore agricolo, fortemente impegnato nelle attività dell’azienda familiare, Bertossi in particolare si occupa dell’allevamento del bestiame, delle lavorazioni nei vigneti e a pieno campo ed è valido supporto anche nell’attività agrituristica (ristorazione e pernottamenti). Roma - 4 luglio 2013 Palalottomatica - assemblea nazionale delegazione Coldiretti Udine 21 udine IL COMUNE E LA PROVINCIA DI UDINE CON COLDIRETTI NELLA BATTAGLIA OGM FREE Incontri con il sindaco Honsell, il presidente Fontanini e il prefetto Salemme “Il Comune di Udine è a fianco di Coldiretti e di tutte le associazioni che si battono contro la diffusione degli Ogm sul territorio del Fvg”. Lo ha detto il sindaco di Udine Furio Honsell incontrando il 18 giugno a palazzo D’Aronco il presidente di Coldiretti Udine Rosanna Clocchiatti e il direttore Angelo Corsetti nel corso di un incontro istituzionale voluto da Coldiretti per rinsaldare e rilanciare gli ottimi rapporti di collaborazione avuti con l’amministrazione comunale del capoluogo friulano. All’incontro erano presenti anche i nuovi assessori comunali alla Pianificazione Territoriale, Carlo Giacomello, al Commercio e Turismo, Alessandro Venanzi oltre all’assessore all’Ambiente Enrico Pizza. “Le istituzioni non possono assistere inermi alla provocazione e all’arroganza di un solo agricoltore che, sfruttando la terra di nessuno venutasi a creare da una sentenza e dal- la mancanza di un provvedimento legislativo nazionale – hanno evidenziato Clocchiatti e Corsetti –, decide di piantare sementi che andranno a contaminare quelle dei suoi vicini, creando danni diretti ai maiscoltori e danni d’immagine ingenti a una regione che crede nell’importanza delle produzioni tipiche e di qualità e sulla quali sta investendo risorse importanti sul fronte della promozione”. Come accennato, piena è stata la solidarietà del sindaco Honsell e degli assessori, che si sono impegnati a sostenere la posizione di Coldiretti e delle associazioni che si riconoscono nel movimento “Ogm free” oltre, ovviamente, alla collaborazione che ha consentito la nascita di diversi mercati di Campagna Amica nel territorio del Comune di Udine, lo sviluppo del progetto “merenda sicura” con le scuole della città e molte altre iniziative ancora. GRAZIE A TU T TI PER LA PAR TECIPAZION E! OGM udine 22 Incontrati il sindaco Cecchini e il vice sindaco Cisilino COLDIRETTI INCONTRA IL COMUNE DI MERETO DI TOMBA Dopo le manifestazioni del 20 giugno a Udine, Coldiretti Udine ha incontrato il 21 giugno anche il sindaco di Mereto di Tomba Andrea Cecchini e il vice sindaco Eros Cisilino. “Ci siamo mobilitati – hanno spiegato il presidente di Coldiretti Udine Rosanna Clocchiatti e il direttore Angelo Corsetti – per sensibilizzare la politica a trovare una soluzione e per collaborare con le amministrazioni comunali a bloccare una situazione che sta creando un danno d’immagine enorme al Fvg oltre a danni diretti da contaminazione ai maiscoltori i cui terreni confinano con quello seminato a Ogm in comune di Mereto di Tomba”. Cecchini e Cisilino hanno apprezzato l’attenzione e la collaborazione di Coldiretti, che ha dichiarato di essere disponibile a metter loro a disposizione l’ufficio legale, e hanno ribadito la netta contrarietà del consiglio comunale alle coltivazioni Ogm come risulta anche dal voto espresso a favore del documento di Coldiretti e della task force anti Ogm. “Purtroppo il vuoto normativo denunciato da Coldiretti – hanno spiegato – impedisce anche a noi di assumere provvedimenti stringenti. Ma non appena il Governo approverà i provvedimenti attesi – hanno aggiunto – anche noi faremo subito dopo la nostra parte per fermare questa deriva”. GLI UFFICI CENTRALI E PERIFERICI DELLA FEDERAZIONE PROVINCIALE COLDIRETTI DI UDINE E DI IMPRESA VERDE COLDIRETTI FRIULI S.R.L. RIMARRANNO CHIUSI DAL 16 AL 23 AGOSTO 2013 15^ FIESTE DE BLAVE E MOSTRA DEL MAIS GRIONS DEL TORRE - POVOLETTO dall’11 al 27 ottobre Al via le iscrizioni per il concorso sul mais Per ulteriori informazioni o per concordare altri orari di consegna è possibile contattare i signori: Bartolomeo Belasini: 0432-679724 e Renato Bonin 0432-679305 cell. 339-1916564 23 pordenone L’ATTIVITà SINDACALE SU TUTTO IL TERRITORIO Fondamentale trasmettere quello che stiamo facendo Cesare Bertoia Presidente Coldiretti Pordenone . L’attività sindacale è stata particolarmente intensa. L’assemblea nazionale, che ci ha visti partecipi con una importante delegazione, è diventata un appuntamento fondamentale per fare il punto sui progetti della filiera agricola tutta italiana, inoltre diventa un momento di condivisione sui punti ai quali dobbiamo continuare a lavorare per dare sviluppo alle nostre imprese e al nostro settore, ma soprattutto per dare futuro al nostro paese attraverso l’agricoltura. In questo periodo abbiamo avuto il cambio di direzione un altro stimolo, un’opportunità di crescita importante per la nostra federazione. Gli incontri organizzati in tutte le zone hanno dimostrato la valenza di continuare a lavorare con la base, con la dirigenza che ha una sensibilità e sente le esigenze di chi vive sul proprio territorio. Dobbiamo proseguire su questa strada e in maniera spe- dita, consapevoli che ci stiamo muovendo con determinazione su alcune filiere che interessano anche la nostra regione e quindi le nostre imprese. La semplificazione è un altro tema importante una questione fortemente dibattuta ma anche in questo casono l’azione sindacale messa in atto da Coldiretti è costante e continua. Abbiamo bisogno che le imprese non sia continuamente assillate da nuovi adempimenti burocratici, ci aspettiamo che la politica metta veramente mano a un intreccio di normative che appesantiscono e penalizzano fortemente le nostre imprese e che rendono la macchina pubblica estremamente lenta. Come ha detto il nostro presidente Marini dobbiamo essere orgogliosi di quello che siamo e stiamo facendo. Di questo dobbiamo essere consapevoli e dobbiamo metterlo in pratica tutti i giorni. Fondamentale è trasmettere tutto questo. Le cose sono cambiate. L’agricoltura oggi ha una prospettiva più solida rispetto ad altri settori. Ci siamo ripresi ciò che eravamo e avevamo. Ora bisogna avere il coraggio di cambiare veramente ma per fare questo, lo sforzo deve essere di tutti. DOBBIAMO PREPARARCI ALLE NUOVE SFIDE Claudio Bressanutti Direttore Coldiretti Pordenone rappresenta vanno pertanto tutelati e difesi, preservando la capacità delle nostre aziende di produrre alimenti sani e genuini che rappresentano uno straordinario momento d’impresa. . Buon giorno a tutti. Da alcune set- Dobbiamo prepararci, aziende, territorio ed organizzazione timane sono stato nominato direttore a raccogliere le nuove sfide ed opportunità che si affacciano della Federazione Provinciale Coldiretti all’orizzonte: dal Piano di Sviluppo Rurale, alla nuova Politidi Pordenone, vorrei con queste poche ca Agricola Comune, quali momenti per poter far crescere le righe esprimere da un lato la gioia di nostre imprese. Servirà creare una rete territoriale che leghi lavorare e contribuire alla crescita del ulteriormente la aziende agricole ai territori e alle amministrasettore primario in questa provincia ma zioni locali per costruire progettualità adeguate, dobbiamo, anche indicare alcuni percorsi che ritengo degni di attenzione. essere parte integrante della società con una rappresentativiGli anni passati a Udine, mi hanno permesso di conoscere, e tà diffusa e non puntuale. Per fare tutto questo serve unità condividere i vari scenari agricoli, con le loro potenzialità e con d’intenti e di pensiero, serve un lavoro e una ricerca costanle loro problematiche. Scenari rappresentati anche e soprat- te della qualità. Il reddito si costruisce con il lavoro di tutti tutto in questa provincia con livelli di e con la capacità di rappresentare il agricoltura eccellenti. È mio intento sin nostro territorio attraverso i prodotti da subito dare il via ad un percorso di agricoli e attraverso il percorsi di inpersonale conoscenza dei territori, del- Claudio Bressanutti ha quarantaquat- ternazionalizzazione. Non esistono di le eccellenze agricole, ma soprattutto tro anni, risiede a Codroipo, laureato per se percorsi semplici di redditività. delle aziende e dei soci che formano la in agraria con la lode, dal 2000 è en- Essa va ricercata nell’integrazione e Coldiretti di Pordenone. trato nella Coldiretti di Udine dove ha nella risposta alle esigenze di salubriViviamo un momento economico e so- maturato un percorso lavorativo pri- tà, qualità e legalità che la società sta ciale delicato e preoccupante, la capa- ma come impiegato, poi come segre- chiedendo. Pensare di trovare la redcità e la possibilità di fare impresa è in tario di zona, per diventare responsa- ditività all’interno di semplici alchiforte difficoltà, la situazione economica bile del servizio tecnico ed economico mie geniche rappresenta una visiocertamente non è delle migliori. Nono- e quindi vice direttore della Coldiretti ne semplicistica dell’agricoltura ma stante tutto il settore agroalimentare di Udine e direttore del Ciase (Centro anche della società contemporanea, italiano manifesta chiari elementi di regionale per l’istruzione e l’assisten- delle sue esigenze e dei suoi pensieri tenuta e per molti aspetti anche di cre- za socio economica in agricoltura). profondi. scita. Il made in italy e i prodotti che [email protected] IL CURRICULUM pordenone 24 IN CENTOCINQUANTA ALL’ASSEMBLEA NAZIONALE Da Pordenone a Roma una nutrita delegazione In centocinquanta da Pordenone a Roma all’assemblea nazionale della Coldiretti. Guidati dal presidente Cesare Bertoia e dal direttore Claudio Bressanutti, la numerosa delegazione della Coldiretti di Pordenone ha raggiunto la capitale per assistere al più importante appuntamento che l’associazione agricola organizza nell’arco dell’anno. Soddisfatto Bertoia che ha affermato: “dopo l’assemblea i nostri dirigenti, la nostra base penso non abbiano più dubbi su che cosa la nostra organizzazione sta facendo e dove vuole andare. Il presidente nazionale Sergio Marini –ha affermato il presidente- ci ha stimolato dicendoci di essere orgogliosi e quando serve di andare contro corrente soprattutto quando le scelte sono a favore delle nostre imprese e dei consumatori” . Dello stesso avviso il direttore che ha dichiarato: “questa assemblea ha segnato un’altra tappa della progettualità che Coldiretti da alcuni anni sta proponendo e realizzando. Nonostante la congiuntura economica molto delicata –ha sottolineato Bressanutti- la nostra organizzazione ha dimostrato di avere una visione diversa, scommettendo su politiche vere che hanno riportato l’agricoltura al centro dell’attenzione e -ha concluso Bressanutti- perché il settore primario è strategico per la nostra economia e il nostro Paese”. 25 pordenone Il NUOVO DIRETTORE AI CONSIGLI DI ZONA I primi ad Azzano Decimo, Spilimbergo e Maniago . Primi incontri di zona per il nuovo direttore Claudio Bressanutti. A presentarlo è stato il presidente provinciale Cesare Bertoia che ha colto l’occasione anche per fare il punto con i dirigenti locali sullo stato dell’arte riguardo al progetto Coldiretti sulla filiera agricola tutta italiana e per ribadire la forza del messaggio sindacale che Coldiretti è riuscita ad esprime in questi anni. In proposito ha ricordato anche la collaborazione avviata con l’associazione dei consumatori, con una parte della grande distribuzione, ma anche quanto è stato fatto in campo sociale. Dal canto suo Bressanutti dopo aver affermato di essere orgoglioso dell’incarico ricevuto ha introdotto il suo discorso parlando delle prospettive per il settore agricolo. In particolare ha fatto una riflessione sulla Pac dove non sono state fatte scelte importanti a livello comunitario in quanto le decisioni sono state demandate ai singoli stati eperatnto la Coldiretti ha chiesto che le risorse del primo pilastro siano destinate a chi vive di agricoltura. Per quanto riguarda gli Ogm ha spiegato come si sia in attesa di provvedimenti che definiscano la questione. Il direttore ha inoltre parlato sul caso latte inquinato e di burocrazia. Su quest’ultima ha auspicato che la semplificazione inizi proprio dalla Regione. Infine ha annunciato che subito dopo la pausa estiva saranno organizzati degli incontri monotematici che interesseranno tutti i settori. L’incontro del consiglio di zona di Azzano Decimo L’incontro del consiglio di zona di Spilimbergo gli uffici di Coldiretti Pordenone e Impresa Verde Naonis resteranno chiusi dal 12 al 16 agosto L’incontro del consiglio di zona di Maniago pordenone 26 MICHELE BISCONTIN DELEGATO DI GIOVANI IMPRESA Eletti anche i due vice delegati e il comitato provinciale Michele Biscontin, è il nuovo delegato provinciale di Coldiretti Giovani Impresa Pordenone. È stato eletto all’unanimità dall’assemblea, che ha nominato anche i due vice delegati nelle figure di Giorgio Bertuzzi di Rauscedo e Francesco Nocente di Valvasone. Fanno inoltre parte del comitato Mauro Avoledo (Spilimbergo), Stefano Bertolin (Casarsa delMichele Biscontin le Delizia), Eric Bigatton (Maniago), Alex Bignolin (Pinzano al Tagliamento), Mattia Boz (Barcis), Filippo D’Andrea (Rauscedo), Ilario D’Andrea (Rauscedo), Ilario De Fort (Polcenigo), Marco De Munari (San Vito al Tagliamento), Guido Filipuzzi (San Giorgio della Richinvelda), Alessio Marchi (Rauscedo), Ezio Stefani (Maniago) e Matteo Zolin (Maniago). Biscontin conduce un’azienda Porcia a indirizzo cerealicolo vivaistico, ha ventiquattro anni, è perito agrario e dal 2008 è titolare del vivaio Gardini Biscontin. Subito dopo essere stato eletto ha assicurato il suo impegno per conoscere le problematiche di tutti i comparti che compongono il settore primario. “La mia attenzione –ha affermato- sarà rivolta in particolare alle esigenze delle giovani imprese. Tutto questo –ha aggiunto- cercherò di farlo insieme all’intero comitato ma soprattutto –ha concluso- con la progettualità e il supporto dell’intera struttura di Coldiretti”. Presenti tra gli altri all’assemblea il presidente provinciale di Coldiretti Cesare Bertoia e il direttore Claudio Bressanutti. Il delegato uscente, Marco De Munari, ha rivolto un invito I componenti del neo comitato provinciale di Giovani Impresa a tutti i giovani a continuare sulla strada intrapresa. “Rappresentiamo il futuro –ha detto- abbiamo la responsabilità di garantire sviluppo all’agricoltura settore strategico per la nostra economia e non solo”. Bertoia ha ricordato il ruolo fondamentale dei giovani e ha posto l’accento sul forte rinnovamento improntato negli ultimi dieci in Coldiretti. Bressanutti ha infine ricordato come un giovane decida di fare l’imprenditore agricolo per passione e per cogliere le opportunità che nonostante la crisi il settore è ancora in grado di offrire. “Siate consapevoli –ha concluso il direttore rivolgendosi all’assemblea- che se saprete far crescere il vostro gruppo, farete crescere la prossima classe dirigente”. OGM: DAL PREFETTO E IN PROVINCIA La Coldiretti di Pordenone rappresentata dal presidente Cesare Bertoia e dal direttore Claudio Bressanutti ha incontrato il prefetto di Pordenone Pierfrancesco Galante e il presidente della Provincia Alessandro Ciriani. L’iniziativa è stata organizzata per sensibilizzare le istituzioni affinché provvedano a colmare il vuoto legislativo che ha permesso ad un agricoltore di seminare con sementi transgeniche. Ai rappresentanti delle istituzioni è stato consegnato un documento che contiene cinque punti che riassumono le indicazioni a sostegno di una agricoltura senza Ogm. Il Prefetto ha assicurato il proprio interessamento nei confronti dei rappresentanti del Governo mentre Ciriani ha confermato il sostegno e la collaborazione all’azione che Coldiretti sta mettendo in atto. 2a Fast Pulling GARA in notturna Unica in Friuli Venezia Giulia Pro San Lorenzo SAN LORENZO DI ARZENE (Pn) La visita dal Prefetto Venerdì 9 AGOSTO 2013 Gara di tiro non competitiva aperta a tutti i trattori agricoli dagli 80 HP in su muniti di roll bar e in regola per la circolazione su strada; - Vince chi riesce a trainare la slitta per 50 m nel minor tempo possibile - Iscrizioni entro le ore 17:00, inizio gara ore 18:00 . - Info: [email protected] La visita dal presidente della Provincia Ingresso libero In caso di maltempo la gara sarà rinviata a sabato 10 Agosto alla stessa ora Il ritrovamento del presente volantino è da ritenersi puramente casuale. 27 gorizia FORMAZIONE PER I GESTORI DI BOTTEGHE CAMPAGNA AMICA Si è svolto a fine giugno, nella sede nazionale della Fondazione Campagna Amica a Roma, il corso di formazione per i gestori delle Botteghe di Campagna Amica, intitolato “Il punto vendita come piattaforma relazionale” a cui ha partecipato anche il gestore della Bottega di Grado, Alessandro Bibalo. Due le giornate in cui è stato organizzato il corso: nella prima, con docente il dott. Weber della Swg, s’è parlato dei sentiment dei consumatori attraverso i sondaggi e le statistiche elaborate dalla stessa Swg; nella seconda, con relatore il prof. Della Casa docente all’Università di Bologna e titolare di Agroter, le tecniche di vendita e di fidelizzazione del cliente, il marketing e le scelte imprenditoriali. Le conclusione dei lavori sono state affidate al direttore della Fondazione ed ai suoi collaboratori, che hanno illustrato i grandi passi che Campagna Amica sta facendo in pochi anni e l’importanza del progetto che coltiva gli stessi interessi di consumatori e produttori agricoli. di Paolo Cappelli SI COMUNICA CHE gli uffici delle Federazioni di Gorizia e Trieste resteranno chiusi dal 12 al 17 agosto. I recapiti territoriali resteranno chiusi dal 1 agosto al 6 settembre. Roma - 4 luglio 2013 Palalottomatica - assemblea nazionale delegazione Coldiretti Gorizia e Trieste GRAZIE PER LA PASSION E DIMOSTRATA gorizia 28 COSTITUITA L’ASSOCIAZIONE AGRIMERCATO GORIZIA – TRIESTE di Paolo Cappelli Un nuovo tassello del progetto di Campagna Amica È nata l’associazione Agrimercato Gorizia – Trieste che raccoglie i produttori delle provincie di Gorizia e Trieste. Nel corso dell’assemblea i produttori hanno eletto come propri rappresentanti nel consiglio dell’Associazione Francesca Feruglio ed Andrea Felchero, per le federazione di Gorizia e, per quella di Trieste, Dimitri Zbogar, Alessandro Muzina, Paolo Blasizza. Presidente della associazione è stato eletto Dimitri Zbogar. Nel corso dell’incontro è stata data lettura dello statuto e del regolamento che è stato illustrato dettagliatamente dal direttore Ivo Bozzatto. Presenti all’incontro i presidenti delle federazioni di Gorizia e Trieste Bressan e Zbogar che hanno sottolineato l’importanza della costituzione dell’Associazione che testimonia l’importanza dei Mercati di Campagna Amica che in questi 3 anni sono cresciuti in numero ed importanza. In provincia di Gorizia sono stati aperti i mercati di Gorizia e Gradisca d’Isonzo, a Monfalcone e a Mossa, l’estivo a Grado, a Trieste bisettimanale a piazza Vittorio Veneto, piazza Goldoni e piazza San Giacomo. Molteplici poi gli eventi a cui le aziende hanno partecipato. “I mercati di Campagna Amica – hanno aggiunto – sono l’espressione più tangibile della riuscita del progetto, visto che migliaia sono stati i cittadini che hanno acquistato direttamente dai produttori e visto che le amministrazioni comunali delle due provincie richiedono sempre più la presenza del marchio di Campagna Amica nelle piazza in quanto segno evidente del riconoscimento della serietà dell’iniziativa. La sicurezza alimentare, la tracciabilità, l’origine dei prodotti rigorosamente agricoli ed italiani, sono valori aggiunti che contraddistinguono l’azione di Coldiretti. Filiera corta, chilometri zero, tipicità sono tanti i modi per de- finire la valorizzazione del prodotto locale. Coldiretti in tal senso ha scelto la via più concreta per avvicinarsi al consumatore: cioè quella di aprire nuovi punti di vendita diretta. In azienda e nelle piazze. “Puntare sulla qualità, offrendo ai consumatori garanzie sulla tracciabilità del prodotto è un’ottima occasione per le aziende agricole. I punti vendita Campagna Amica ed i mercati sono la risposta al furto di valore e di identità subito dal Made in Italy agroalimentare e alla legittima richiesta dei consumatori di tutela della salute. Puntare sulle eccellenze e le tipicità è la strada giusta per dare nuovo vigore a questo settore”. L’idea di creare una rete di punti vendita ed i mercati è vincente. In questo modo si realizza, la concezione di agricoltura come attività multifunzionale, di incontro con i cittadini ed i consumatori. Oggi gli imprenditori agricoli hanno di fronte una serie di opportunità che spaziano in una gamma molto ampia di attività: da quelle tradizionali di coltivazione ed allevamento, a quelle della trasformazione aziendale, alla vendita diretta, all’agriturismo, all’organizzazione di attività didattiche e culturali, alla manutenzione del territorio. In un momento difficile diventa importante trovare la giusta nicchia dove esercitare la propria capacità di essere imprenditori, avvalendosi anche e soprattutto delle reti di collaborazione e delle possibilità di sinergia che la Coldiretti sta costruendo attraverso il progetto della filiera tutta agricola e tutta italiana, dove i soci possono essere protagonisti del recupero di valore dei propri prodotti e di un modo nuovo di fare agricoltura in stretta relazione con le richieste dei consumatori. COLDIRETTI GORIZIA SALUTA IL CAV. LUCIANO GRUDINA I coltivatori del Collio e soprattutto di Dolegna hanno salutato per l’ultima volta Luciano Grudina, esponente di una delle famiglie più note del territorio, alla guida di una azienda agricola leader nel settore della vitivinicoltura con annesso agriturismo, fondata da Giuseppe Grudina , fornitore privilegiato di frutta e di vino alle osterie dell’impero Austro Ungarico. Luciano, con la moglie Margherita, i figli Michele e Caterina, e la nuora Tatiana, avevano consolidato l’azienda arricchendola con un agriturismo (denominato, appunto, “Il Granatiere”) con testimonianze ricchissime: cantina e locali sono tappezzati da documenti fotografici o da riconoscimenti d’Associazioni d’Arma. Coldiretti rivolge un grazie e un saluto a Luciano, sempre impegnato, assieme al figlio Michele, nella Coldiretti di Gorizia ed attivo in tutte le iniziative della sezione di Dolegna del Collio . 29 trieste di Deborah Zuliani PICCOLE PRODUZIONI LOCALI: L’ASS TRIESTINA PRESENTA IL PROGETTO AI SOCI COLDIRETTI Riguarda le carni suine, quelle avicole, miele e formaggi di malga Si è svolto ad Opicina, il 17 giugno, l’incontro per la presentazione del progetto regionale sulle PPL (piccole produzioni locali), presentato dal direttore veterinario dell’ASS Fvg, dott. Palei, dal responsabile regionale del progetto dott. Sisto e dal funzionario dell’ASS di Trieste dott.ssa Ferone. Il progetto, nato nel 2007 a Montebelluna, ha visto il suo sviluppo nella nostra regione nel 2010 ed interessa esclusivamente gli operatori primari di carni suine trasformate, carni avicunicole fresche e trasformate, miele e formaggi di malga. La presentazione del progetto ha riguardato i produttori di carne trasformata, prodotti di maggior interesse per il territorio carsico. Il progetto nasce per dare la possibilità a coloro che hanno poca produzione e vecchi laboratori, di poter vendere il loro prodotto tranquillamente , senza dover fare grossi investimenti, pur garantendo la massima sicurezza alimentare. Prevede quindi la possibilità, ad esempio, dell’uso dei servizi igienici di casa senza dover rivoluzionare tutti i locali, con l’obbligo però di un maggior numero di controlli degli organi competenti. È consentita la trasformazione di massimo 30 suini, alle- vati in loco per almeno 4 mesi (non è prevista la soccida), e la trasformazione può essere fatta in locali accessori dell’abitazione esclusivamente nel periodo compreso tra fine ottobre ed il 28 febbraio. Tutti i lotti prodotti vengono controllati ed anche l’animale. Questo programma vuol far emergere il valore dei prodotti locali, legandoli soprattutto al territorio, con il fine di valorizzare il prodotto locale, sicuro. Il progetto è gratuito e l’adesione prevede la disponibilità da parte del produttore di sottoporre il prodotto ad analisi gratuite sul campione di feci dell’animale vivo, sui linfonodi dell’animale in macello, sull’impasto e sul prodotto finito, all’autocontrollo. In caso di non conformità l’azienda non è sottoposta a sanzioni. I prodotti saranno contraddistinti da un marchio con il logo delle PPL e le aziende aderenti, compariranno assieme ai loro prodotti e alla descrizione aziendale, sul sito della Regione Fvg. Coloro che fossero interessati ad aderire al progetto possono rivolgersi direttamente agli uffici di Coldiretti Trieste (dott.ssa Deborah Zuliani) per la compilazione dei moduli forniti dall’ASS. GIOVANI IMPRENDITORI, SI AL DIALOGO CON TUTTE LE CATEGORIE ECONOMICHE ASSEMBLEA NAZIONALE COLDIRETTI: TRIESTE E GORIZIA FANNO TAPPA AD ORVIETO I giovani imprenditori delle principali categorie economiche di Trieste hanno voluto incontrarsi in un locale della città capoluogo regionale per un primo incontro. E così, in modo diretto e informale, si sono dati appuntamento in un locale cittadino per conoscersi e gettare le basi per possibili future alleanze e collaborazione a vantaggio del tessuto economico e produttivo della città e della provincia. A questo primo incontro hanno partecipato cinque giovani imprenditori “Abbiamo voluto incontrarci – ha spiegato Alice Crepaldi di Giovani Impresa Coldiretti Trieste – per la prima volta a livello provinciale per studiare se e come sviluppare assieme progetti a beneficio dei giovani imprenditori di tutte le categorie, anche in sinergia”. All’incontro erano presenti Alessandro Doria per Cna, Elisabetta Cividin per Confindustira, Theo Cossuta per Confartigianato e Andrea Gerli per Confcommercio. Gerli è anche rappresentante dei giovani in Camera di Commercio a Trieste. I soci della federazione di Trieste e quelli di Gorizia, in occasione dell’assemblea nazionale di Coldiretti a Roma, hanno prolungato il soggiorno per trascorrere due giornate assieme e visitare la città medioevale di Orvieto. Il pomeriggio, trascorso tra le vie del centro storico e la visita esterna del bellissimo Duomo, ha entusiasmato tutti i partecipanti. A tutti i soci un grazie per aver partecipato alla nostra assemblea e appuntamento al prossimo anno. Le foto delle due giornate sono disponibili sui siti provinciali di Trieste e di Gorizia. È mancata prematuramente a soli 42 anni Paola Urizio, dell’azienda agricola Vigna sul Mar di Muggia, consigliere provinciale della Federazione di Trieste fino al 2006. Partecipe, prima della malattia, agli eventi ed alle attività della federazione e sempre disponibile nella collaborazione con le altre aziende del territorio triestino e goriziano, ha lasciato un caro ricordo. Coldiretti Trieste esprime cordoglio per la scomparsa della cara Paola, che ringrazia per gli anni trascorsi assieme. tipicamente personale 30 tipicamente... di Angelo Corsetti personale Direttore Coldiretti Friuli Venezia Giulia UN MESE INTENSO CON LA VISIONE AL FUTURO Abbiamo vissuto gli ultimi quarantacinque giorni con grande intensità: latte, mais OGM, scelte politiche della nuova giunta, UeCoop, tutte questioni salienti descritte in modo puntuale nell’editoriale del Presidente Ermacora. E, mentre trascorrevano i giorni con impeto ed impegno organizzativo, non abbiamo mai perso di vista il nostro futuro. Lo abbiamo fatto con lo sguardo attento rivolto ai rinnovi delle cariche e dei comitati dell’articolazione organizzativa giovanile di Coldiretti: quelli di Giovani Impresa provinciali e, proprio in queste ore, mentre sto scrivendo, quelli di Giovani Impresa regionale. L’iter dei rinnovi ci ha permesso di incontrare molti ragazzi e di trovare nei movimenti giovanili e nello spirito dei giovani imprenditori che li compongono quell’entusiasmo, quel coraggio e quella voglia di partecipazione che contribuiscono fortemente alla crescita della Coldiretti tutta. Abbiamo visto emergere l’imprenditoria under trenta, quella con l’interesse e le capacità nell’affrontare gli argomenti posti e le strategie conseguenti che hanno rafforzato quanto le Federazioni stanno facendo. Abbiamo incontrato una generazione di talenti, fatta di giovani preparati che sviluppano progetti e, con la dedizione e l’impegno, fanno crescere insieme alle loro aziende l’intero settore agricolo ed agroalimentare del Friuli Venezia Giulia. Aggregare oggi non è cosa facile in generale e nei giovani in particolare, ma noi, che nella forza associativa ci crediamo, abbiamo trovato in loro il valore aggiunto per affrontare i temi e le sfide future di Coldiretti e ciò può non essere sorprendente, ma è la chiave verso il futuro, quello che vogliamo, per l’Italia che vogliamo. 31 annunci INSERZIONI GRATUITE solo per soci - REFERENTE EZIO COLLE TEL. 0432.595956 ORARIO. dalle 9.00 alle 13.00 per mancanza di spazio non tutte potranno essere pubblicate MACCHINE, ATTREZZATURA AGRICOLA E DI VINIFICAZIONE REGALO 2 carri agricoli pianale e sponde in legno. 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