Liberi dalla guida e sempre connessi sarà questo il
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Liberi dalla guida e sempre connessi sarà questo il
SCENARIO Liberi dalla guida e sempre connessi sarà questo il futuro della mobilità Isaac Asimov aveva profetizzato, negli anni 50, che avremmo viaggiato su auto senza il guidatore e che i robot avrebbero sostituito l’uomo in numerose attività quotidiane. Un visionario di oggi, Elon Musk, lavora con il suo marchio Tesla a un’autovettura senza conducente ed è sicuro di arrivarci nel giro di pochi anni. E non è il solo. È recente la notizia di Uber, che prevede di lanciare i taxi senza guidatore per garantire il trasporto verso qualsiasi destinazione, semplicemente digitando un codice dal proprio smartphone. Tecnologie al servizio della mobilità che hanno attratto anche aziende come Google, finora rimaste lontane dal settore dell’automotive, che adesso vogliono essere protagoniste. I colossi del web ci vogliono liberi dalla guida, sempre connessi, per aumentare di miliardi di ore al giorno l’attività sulla rete, intercettare e indirizzare i nostri bisogni e i nostri percorsi. Molti di noi possono ignorare o minimizzare la portata di questi cambiamenti, ma come ci ha dimostrato la storia di questi ultimi vent’anni, le nostre abitudini cambiano sempre di più è sempre più velocemente, dal lavoro alla vita privata. È un meccanismo noto: il consumatore più consumatore “smart” l’84% dei possessori di una macchina attribuisce all’auto un valore soprattutto funzionale. 28 evoluto adotta per primo strumenti e servizi, si qualifica tra amici e colleghi come “quello più avanti” e influenza le scelte future di chi gli sta intorno. Parlando a questo target di early adopters, lavorando su casi come Virgilio e Fineco, abbiamo contribuito a cambiare per sempre il mondo dei media e delle banche, con una velocità che il mercato dell’auto Paolo Torchetti, deve prepararsi Fondatore di Brand Portal ad affrontare. L’Italia sta sposando questo cambiamento e i dati lo dimostrano: il 60% della popolazione utilizza attivamente internet con 28 milioni di account attivi sui social media. L’80% delle aziende prevede di incrementare i propri investimenti sul marketing digitale nei prossimi 18 mesi. La ragione? La tecnologia ha fatto nascere un nuovo consumatore che non è solo fruitore di un servizio, ma si sente parte attiva della sua evoluzione. Anche quando sale in macchina. La prova arriva dai dati della Survey internazionale “Automotive demand” di Nielsen condotta nel terzo trimestre 2013, da cui emerge il profilo di un consumatore definito “smart” che considera l’auto sempre meno uno status symbol e sempre più un mezzo di trasporto. È così per l’84% dei possessori di auto, che usa le quattro ruote principalmente per spostarsi e attribuisce all’auto un valore soprattutto funzionale. La tecnologia ha fatto nascere e nutre dei consumatori più esigenti, pragmatici, costantemente alla ricerca del cosiddetto value for money, di un’esperienza di consumo personalizzata, “condivisa” e che sfrutta i vantaggi dell’essere costantemente connessi con il mondo. In altre parole, oggi conta di più l’uso dell’auto che il suo possesso. Per questo non sorprende il dato boom registrato nel 1° trimestre 2015 dal noleggio, che sempre di più guarda al cliente privato: +37% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Ed è ormai un fatto acquisito il successo del car sharing: l’italiana Enjoy, per esempio, in poco più di un anno di attività conta qua- 60% degli italiani utilizza attivamente internet 28 milioni gli account attivi sui social media 80% delle aziende prevede di incrementare i propri investimenti sul marketing digitale nei prossimi 18 mesi l’Italia e il cambiamento si 1.500 auto in circolazione, 250mila iscritti con una crescita di 500 nuovi iscritti ogni giorno e quasi 2,6 milioni di noleggi eseguiti. Per queste centinaia di migliaia di nuovi utenti lo status symbol sono le tessere del car sharing nel portafoglio, oppure sorprendere chi passeggia accanto a loro salendo su un’auto non propria, trovata dietro l’angolo. E le aziende del settore, comprese quelle della comunicazione, sono pronte a questi nuovi scenari? A sentirci parlare nei convegni e nelle in- L’autore Paolo Torchetti, comunicatore, musicista e imprenditore, nel 1999 fonda insieme a Matrix (Gruppo Telecom) la prima agenzia Italiana di Marketing Digitale. Nel 2001 Fonda Brand Portal, il primo gruppo italiano di comunicazione integrata. È membro dell’Advisory Board dell’American University of Rome e della Villanova School of Business di Philadelphia. Ha tenuto corsi e interventi presso le principali università italiane. Anno XXVI - N. 4 - Aprile 2015 SCENARIO ‘‘ FUTURE noleggio car sharing l’italiana Enjoy in poco più di un anno conta quasi: +37% noleggio rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente 1° TRIMESTRE 2014 1° TRIMESTRE 1.500 auto in circolazione crescita: 500 iscritti al giorno 2015 2,6milioni noleggi eseguiti Anno XXVI - N. 4 - Aprile 2015 terviste, siamo tutti favorevoli al cambiamento, ma se al bar ci servono il caffè macchiato caldo invece che freddo, perdiamo la testa. Come reagiremo allora a un veicolo senza guidatore? L’auto sta affrontando un cambiamento inarrestabile, ma stenta a interpretarne l’evoluzione, fa fatica a trovare nuovi codici di comunicazione per entrare nella conversazione sulla mobilità. Da uomo e da operatore della comunicazione vedo affermarsi un nuovo concetto di automobile, tutto da esplorare e da sperimentare. Si sta aprendo l’era della Social Car, dove social può significare condivisa, connessa, ma anche attenta al sociale, con un minor impatto sull’ambiente, grazie a motori di nuova generazione. L’auto sta già cambiando la società attraverso formule di utilizzo più efficienti e convenienti, e il successo del car sharing testimonia l’utilità di nuovi modelli di business che si fondano sulla diffusione del Mobile. Oggi con un telefono possiamo ricercare l’auto più vicina da affittare, percorrere ogni genere di tratto urbano e parcheggiarla senza preoccuparci delle spese di gestione e manutenzione, dei costi di parcheggio, delle coperture assicurative, delle limitazioni alla circolazione. Le marche più sensibili - gli esempi non mancano - investono per creare e mantene- re vivo il dialogo con gli utenti, approfittando di strumenti che alimentano le loro community, per fare di un cliente seguito anche nei momenti più critici - un vero e proprio testimonial della marca. È la sfida nella sfida: trovare il giusto linguaggio per costruire un rapporto di fiducia tra i produttori e questo nuovo consumatore, che ha scelto per primo il cambiamento e lo considera ormai parte integrante della sua vita. Un percorso che ho appreso al fianco di aziende che credono nell’innovazione e non la subiscono, anzi, ne fanno una bandiera, una chiave di sviluppo in tutti i settori, dalla finanza all’energia, dalle telecomunicazioni all’automotive. C’è una frase molto bella di Albert Einstein sulle opportunità del cambiamento e sulle scelte che abbiamo davanti: La logica vi porterà da A a B. L’immaginazione vi porterà dappertutto ‘‘ ‘‘ ‘‘ Si sta aprendo l’era della Social Car @PTorchetti it.linkedin.com/in/paolotorchetti www.brandportal.it 29