connect car: in continua evoluzione le app al servizio della

Transcript

connect car: in continua evoluzione le app al servizio della
connect car: in continua evoluzione le app al servizio della sicurezza stradale
m&ss informazione/formazione
3 novembre 2014
La tecnologia informatica è in quotidiana trasformazione e sempre più coinvolge gli autoveicoli. La nuova frontiera è il dialogo
tra gli stessi veicoli e di questi con le “infrastrutture stradali intelligenti”e le info delle smart cities.
dal sito “le strade dell’informazione”
roma, 31 ottobre 2014
Sempre più “Connect car”. Perché il futuro dei veicoli è ormai direttamente connesso alle novità tecnologiche e informatiche.
Il risultato, come noto, sono vetture “intelligenti” e performanti, in grado di dialogare tra di loro e con l’infrastruttura che
percorrono. “Smart car”, inserite, magari, in “Smart cities”. La rivoluzione delle “Connect car” ha avuto, negli ultimi anni,
un’accelerazione impressionante. Tanto da coinvolgere ogni tipo di veicolo.
Se prima la tecnologia era ad appannaggio delle super-car, e quindi della fascia alta del mercato, adesso non c’è mezzo che
non abbia a bordo un navigatore satellitare, un sistema vivavoce, strumentazione dedicata alla sicurezza o quant’altro è,
attualmente, a disposizione dell’automotive. Fatto nuovo, o relativamente nuovo, delle ultime settimane, sono le notizie che
evidenziano l’attenzione dei colossi della tecnologia mobile e di Apple, Google, Microsoft e BlackBerry per offrire prodotti da
utilizzare sulle vetture.
I computer di bordo diventano più sofisticati, le connessioni più veloci, la gestione delle chiamate più sicura. Il connubio
smartphone e macchina, in particolare, riserva quotidiane e sorprendenti novità. Tracimano, inoltre, dai play-store le app che
permettono di scaricare mappe stradali, strumenti di navigazione e d’informazione. Si è connessi, volendo, h24. E, quindi, pure
quando si viaggia.
La mobilità, intanto, registra le nuove aspettative del mercato europeo. Come evidenzia lo studio condotto dal team Deloitte
Global Automotive“2014 Global Automotive Consumer Study: Exploring European consumer mobility choices”, il 25% dei
consumatori europei appartenenti alla “Generazione Y” (i nati tra il 1977 e il 1994) non progetta di comprare un’automobile
prima del 2019. “I giovani acquirenti appartenenti alla Gen Y opteranno per modalità di trasporto quali i mezzi pubblici, taxi,
agenzie di noleggio e lo spostamento a piedi o in bicicletta, considerando queste modalità più convenienti rispetto al costo
complessivo legato al possesso di un’automobile personale”, ha evidenziato lo studio.
Inoltre, desiderano integrare la tecnologia nei propri veicoli, a condizione che questo offra vantaggi concreti di costi e di
sicurezza. Ovviamente, ci pare il caso di sottolineare, tutta questa “intelligenza artificiale” deve essere utilizzata con accortezza.
Non vorremmo che tra le cause e le concause degli incidenti ci siano inopportuni tentativi di usare lo smartphone o il tablet per
collegarsi a qualche social network. Magari, semplicemente per aggiornare il proprio profilo o rispondere a un post.
Carlo Sgandurra
Pag. 1 a 1