I REPERTI DEL NAUFRAGIO DEL 3 OTTOBRE ESPOSTI AL

Transcript

I REPERTI DEL NAUFRAGIO DEL 3 OTTOBRE ESPOSTI AL
Comune di Lampedusa e Linosa
I REPERTI DEL NAUFRAGIO DEL 3 OTTOBRE ESPOSTI
AL MUSEO DELLA FIDUCIA DI LAMPEDUSA.
DAL 7 al 10 LUGLIO #MILIONIDIPASSI EXPERIENCE IL VIAGGIO A 360 GRADI
CON MSF NELLA REALTÀ DELLE PERSONE IN FUGA
Dal 7 luglio i reperti del naufragio del 3 ottobre verranno esposti nel Museo della Fiducia e del Dialogo
per il Mediterraneo di Lampedusa.
Fotografie, lettere, documenti, gli oggetti personali delle 368 vittime del naufragio che per la prima volta
ha mostrato al mondo la forma della morte nel mare saranno in mostra accanto al Caravaggio arrivato
dagli Uffizi, alle opere del Bardo di Tunisi e degli altri musei che hanno scelto di essere a Lampedusa.
I reperti sono stati affidati al Comune di Lampedusa ed al Comitato 3 ottobre dalla Corte d'Appello di
Palermo.
"Il museo ora è completo, afferma Giusi Nicolini, sindaco di Lampedusa. I reperti del 3 ottobre
aiuteranno l'esercizio di memoria attraverso l'arte che abbiamo voluto mettere in moto e che in questi
giorni in cui in Italia il razzismo uccide, si rivela ancor più necessario".
I reperti del 3 ottobre assieme ai disegni di Adal delle torture subite in Eritrea, agli oggetti personali delle
vittime del naufragio raccontato in Fuocoammare, ai disegni di Sherazade la bimba siriana del campo di
Idomeni, esposti nel museo sono strumenti per rilanciare la necessità di proteggere le persone e non i
confini e rilanciare l'esigenza di canali di accesso sicuro all'Europa per fermare la strage nel Mediterraneo.
Il 7 luglio al Museo di Lampedusa arriva un altro strumento per prendere coscienza della realtà delle
persone in fuga: la #Milionidipassi Experience, il tour virtuale di Medici Senza Frontiere che grazie a
speciali visori a 360 gradi consentirà agli utenti di vivere, oltre che conoscere, i drammatici viaggi terramare dalla Siria verso Grecia e Balcani o le inumane condizioni di vita nei campi profughi africani, per
rilanciare l’appello che sia garantito il diritto di tutti ad avere salva la vita.
“Vogliamo immergere le persone comuni nella vita di chi fugge, di chi ha rischiato la vita di suo figlio su
un barcone perché era l’unico modo per dargli un futuro, di chi ha intrapreso viaggi disperati perché
semplicemente non aveva altra scelta" ha detto la dr. Valentina Mazzeo, operatrice umanitaria che ha
lavorato a bordo della nave di MSF Bourbon Argos e sarà presente a Lampedusa.
"Ci auguriamo che chiunque sentirà sulla propria pelle quell’esperienza guarderà queste persone con
nuova umanità e ci aiuterà nella nostra richiesta di vie legali e sicure, e condizioni dignitose di
accoglienza, per tutte le persone in fuga."
Tutte le informazioni su www.milionidipassi.it Mail [email protected]