Relazione 2012 - Fisac CGIL Banca d`Italia
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Relazione 2012 - Fisac CGIL Banca d`Italia
Commissione paritetica per le pari opportunità Aprile 2012 INDICE 1. PREFAZIONE…………………………………………………………....... 3 2. I PASSI COMPIUTI……………………………………………………….. 6 3. I NUOVI APPROFONDIMENTI………...……………………………..… 11 3.1. Il questionario sulle esigenze di conciliazione vita-lavoro....................... 11 3.2. Il differenziale retributivo di genere (Gender Pay Gap)………………… 24 3.3. Le buone prassi - Una ricognizione in ambito nazionale e internazionale…………………………………………………………… 29 3.3.1. Rassegna nazionale....................................................................... 29 3.3.2. Rassegna internazionale………………………………………… 32 4. L’ANALISI DEI DATI................................................................................ 38 4.1. La presenza delle donne in Banca d’Italia……………………………… 38 4.2. Il personale del ruolo tecnico………………………………………....... 43 4.3. Gli incarichi……………………………………………………………. 45 4.4. La prestazione a tempo parziale e gli orari di lavoro………………… .. 47 4.5. Le valutazioni………………………………………………………….. 49 4.6. La formazione………………………………………………………….. 49 5. PROPOSTE DI AZIONI POSITIVE E ATTIVITÀ FUTURA………… 50 5.1. Linee guida di comportamento organizzativo per la gestione e la valorizzazione delle differenze (buone prassi)………………………… 51 APPENDICE STATISTICA – (Tabelle 1-24) ALLEGATO 2 1. PREFAZIONE Abbiamo salutato con piacere l’ingresso della parola “genere” nel lessico ufficiale della Banca. Il Piano Strategico 2011 - 2013 sancisce che nella riforma dei sistemi di gestione del personale si debba tenere conto di profili di carriera, valutazione, motivazione e, appunto, di genere. Ci piace pensare che a questa consapevolezza abbia contribuito anche il lavoro della Commissione per le Pari Opportunità(1). In questi anni, abbiamo cercato di raggiungere e coinvolgere una platea crescente di colleghi e colleghe, tra approfondimenti, sondaggi, seminari, interventi in iniziative formative, sito intranet. La presentazione del Rapporto per il 2012 costituisce l’occasione per sottolineare che nessuna scelta gestionale è “gender neutral” e che quindi ogni intervento richiede un’attenta analisi di impatto in un’ottica di genere, laddove ormai un’ampia letteratura dimostra, oltre ogni ragionevole dubbio, l’effetto positivo che politiche attente alla valorizzazione delle differenze hanno sulla motivazione delle persone e sull’efficienza delle aziende. La nostra Relazione testimonia ancora una volta una volontà di cambiamento che spinge verso la valorizzazione dei tanti talenti, inclusi quelli che rischiano di non svilupparsi pienamente per gli ostacoli ancora esistenti lungo la strada che porta alla completa conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Crediamo fortemente che l’Istituto compirà un vero “passo in avanti”, un reale “salto di discontinuità” se riuscirà ad affermare una cultura di genere che non enfatizzi la contrapposizione uomo-donna bensì il valore che promana da un’efficace sintesi delle diversità: una cultura cioè che non sia a favore delle donne “contro” gli uomini ma a favore delle persone “contro” tutto quello che si frappone alla loro piena realizzazione sul lavoro e nella vita privata. *** Negli ultimi anni la Commissione ha verificato l’attuazione delle precedenti raccomandazioni da parte dell’Amministrazione, continuato a sensibilizzare la cultura aziendale sulle pari opportunità, aggiornato le analisi statistiche sul personale, condotto ulteriori approfondimenti a supporto della definizione di nuove proposte di intervento. Le iniziative dell’Amministrazione per favorire l’accesso, lo sviluppo professionale e la carriera del personale femminile hanno prodotto dei primi, importanti, risultati che vanno però interpretati. La componente femminile del personale è giunta al 35%, ma più per effetto dei pensionamenti della compagine maschile, più anziana, che per i maggiori ingressi di donne dall’esterno. In termini assoluti la compagine femminile risulta infatti stabile, come pure è stabilmente poco significativa la presenza delle donne nelle posizioni di responsabilità e nei 1 La Commissione per le pari opportunità è composta dai seguenti membri effettivi - in rappresentanza dell’Amministrazione: Maria RIZZO (Coordinatrice), Giuseppina AQUINO, Magda BIANCO, Ersilia CIMINO, Franco Maria D’ANDREA, Damiano GUADALUPI, Fabio PECORA, Luisa ZAPPONE; - designati dalle OO.SS.: Virginia GIGLIO (Coordinatrice), Antonietta CACACE, Virginia DI NINO, Chiara FABBRI, Rosanna MARCHI, Daniela MULÈ, Simona PRESUTTI, Cristiana RAMPAZZI; e dai seguenti membri supplenti - in rappresentanza dell’Amministrazione: Giovanna PEDOTE, Paola RONGA, Rita TANTALO; - designati dalle OO.SS.: Liliana CENTODUCATI, Antonella DE SANCTIS, Giuseppe ILARDI, Alessandra MAGGIANI, Patrizia MATRASCIA, Anna Maria PAPALEO, Vincenzo PROFETA, Cristina RETTURA. Le funzioni di segreteria sono svolte da Patrizia DELLA ROCCA, Lucia FRANCO, Roberta FUOCO, Florinda VITAGLIANO. 3 livelli apicali: al 31 dicembre 2011, solo 3 donne avevano la responsabilità di Servizi dell’Amministrazione Centrale (su 34) e al momento nessuna donna è Funzionario Generale, a fronte delle 11 posizioni funzionali esistenti. In alcune aree la presenza delle donne è molto bassa: spicca la situazione del ruolo tecnico dove gli uomini sono l’86%. Positivi segnali di cambiamento nelle dinamiche di carriera si prospettano in presenza di meccanismi di selezione basati sul merito. Le donne che partecipano alle prove di selezione interne a coadiutore e a funzionario conseguono risultati migliori rispetto agli uomini; sono il 36% dei funzionari, che rappresentano il bacino di alimentazione della dirigenza. E’ quindi importante – anche ai fini della concretizzazione delle aspettative di crescita individuali – presidiare i punti di snodo strategici per lo sviluppo dei percorsi di carriera femminili, per evitare che all’aumento della compagine femminile si opponga il cd.“soffitto di cristallo”. E’ significativo il dato relativo all’aumento della presenza delle donne negli organi collegiali interni per gli avanzamenti nel triennio 2009-2011, arrivando al 35% nelle Commissioni, al 32% nelle Giunte e al 27% per le Commissioni dei concorsi pubblici. Sono state approfondite le determinanti sottostanti al divario di genere riscontrato nella performance nei test preselettivi per l’ingresso in Banca d’Italia al grado di coadiutore. Buona parte della differenza nelle prestazioni è spiegata da effetti di composizione dei candidati riconducibili a fattori sociali e familiari; rimane tuttavia una parte non spiegata che segnala la presenza di ulteriori effetti legati a variabili non osservate o di discriminazione implicita non identificata. Segnali positivi emergono dall’impegno posto dall’Amministrazione nella formazione manageriale, ora orientata anche alla sensibilizzazione sulle tematiche di genere; ugualmente incoraggiante e stimolante è il confronto aperto e strutturato che la Banca ha posto in essere con l’esterno sul tema del diversity management. Le politiche già avviate vanno tuttavia ulteriormente rafforzate per consolidarne i risultati. C’è ancora tanta strada da percorrere per creare condizioni più favorevoli per la conciliazione vita-lavoro, attrarre i talenti femminili dall’esterno e consolidare le aspettative di quelli già presenti all’interno. Quanto agli ulteriori approfondimenti condotti dall’uscita del precedente Rapporto, sviluppando spunti formulati nelle precedenti relazioni, abbiamo censito le esigenze di conciliazione tra i tempi di vita e i tempi di lavoro dei dipendenti tramite la diffusione di un questionario; esaminato le politiche di genere poste in essere presso organismi ed enti nazionali ed esteri per individuare le best practices e valutarne la riproposizione all’interno della Banca; avviato i lavori per analizzare la presenza o meno di un differenziale salariale tra uomini e donne. I risultati del questionario somministrato ai dipendenti hanno messo in luce un generale e trasversale gradimento per l’introduzione di misure volte a facilitare la conciliazione tra impegni lavorativi e vita familiare, soprattutto un orario di lavoro più flessibile su base giornaliera e settimanale. Emergono in particolare, due aspetti. Il primo è quello relativo al diverso grado di soddisfazione dei rispondenti sulle concrete possibilità di conciliazione tra vita privata e vita professionale in relazione alla presenza o meno di figli: le donne con figli sono meno soddisfatte su come sia possibile conseguire tale equilibrio. Il secondo è quello concernente il peso, rilevante, che le donne attribuiscono alla necessità di cura dei figli nella propria scelta di rinunciare a opportunità di avanzamento. Genere e presenza di figli si confermano dunque importanti elementi di segmentazione del personale che richiedono adeguate politiche e strumenti efficaci per sostenere una parte importante della forza lavoro nello svolgimento ordinario della sua attività e nello sviluppo del proprio potenziale professionale, in un’ottica di pari opportunità. 4 L’accertamento sull’esistenza e sulle determinanti del differenziale salariale di genere era atteso per dar conto degli effetti economici della diversa “propensione” delle donne a prestare lavoro straordinario, alla carriera e alla mobilità, già accertata nei precedenti lavori della Commissione. I primi risultati, che sono meritevoli di ulteriori approfondimenti, appaiono robusti nel segnalare la presenza, a parità di grado, di un divario di genere sulla retribuzione totale pari all’8,4%. Al netto degli emolumenti corrisposti per le missioni, il divario permane pur diminuendo al 3,9%. Si conferma l’ipotesi che la parte variabile delle retribuzioni sia influenzata dalla diversa disponibilità di uomini e donne a prestare la propria attività oltre il normale orario di lavoro, oltre che dalla diversa percezione delle diarie per missioni e quindi dalla diversa distribuzione dei relativi incarichi tra i dipendenti. Si conferma, inoltre, il peso sulle retribuzioni della diversa dinamica di genere nei percorsi di carriera, in termini sia di ultimo grado raggiunto sia di velocità nella progressione. I fenomeni che abbiamo accertato nel nostro contesto lavorativo non sono unici, anzi. E’ quindi importante apprendere dalle politiche di genere poste in essere presso organismi ed enti nazionali ed internazionali, per individuare le best practices e valutarne l’applicazione anche nel nostro ambito. Le politiche più significative sono quelle in cui il vertice aziendale è stato direttamente coinvolto, dove sono stati definiti obiettivi quantitativi da raggiungere e da monitorare con cadenze temporali predefinite, dove sono stati attuati interventi diretti a porre in essere un’organizzazione del lavoro favorevole alla conciliazione vita-lavoro, allo sviluppo professionale della componente femminile, alla genitorialità e al rientro nel luogo di lavoro dopo la maternità. *** In sintesi, questo nuovo Rapporto della Commissione per le pari opportunità contiene: - - - il riepilogo delle iniziative adottate nell’Istituto negli ultimi due anni in direzione di un maggior equilibrio fra uomini e donne nelle dinamiche aziendali (cfr. par. 2); i risultati dell’indagine condotta – tramite un questionario diffuso tra tutti i dipendenti – sulle esigenze di conciliazione fra vita privata e vita lavorativa (cfr. par. 3.1); i risultati di un’analisi delle retribuzioni percepite dal personale della Banca al fine di verificare la presenza o meno di un differenziale salariale fra uomini e donne (cfr. par. 3.2); una ricognizione delle politiche di genere poste in essere presso organismi ed enti nazionali ed internazionali, allo scopo di individuare le best practices e proporne l’applicazione nell’Istituto (cfr. par. 3.3); l’aggiornamento dei dati sulla compagine femminile in Banca d’Italia (cfr. par. 4), con un focus sulle donne appartenenti al ruolo tecnico (cfr. par. 4.2) e sugli incarichi (cfr. par. 4.3). Infine, il documento contiene – oltre all’indicazione di alcune delle attività future che contiamo di svolgere - anche le nuove raccomandazioni della Commissione, che sono, a nostro avviso, di particolare rilevanza, alla luce della valenza fondamentale che riveste la valorizzazione di tutto il capitale umano. Buona lettura La Commissione per le pari opportunità 5 2. I PASSI COMPIUTI Nell‘aprile 2010, l’Amministrazione ha dato riscontro alle raccomandazioni formulate nella Relazione 2009 della Commissione per le pari opportunità(2) e ha compiuto ulteriori passi in direzione di un maggior equilibrio tra uomini e donne nelle dinamiche aziendali. Con riferimento agli interventi relativi alle strutture pedagogiche, a partire dall’anno 2010-2011 l’Amministrazione ha ottenuto dal Comune di Frascati l’ampliamento da 18 a 20 della riserva dei posti in favore dei figli dei dipendenti della Banca presso l’asilo nido di “Grotte Portella”. Inoltre, in relazione alla richiesta di specifiche misure di sostegno economico a favore del personale non addetto ad Unità dell’area romana, è stato previsto, a partire da settembre 2010, un contributo mensile per un importo massimo di € 250,00, al netto di una franchigia di € 160,00, per l’utilizzo di asili nido da parte dei propri figli. Questo contributo spetta anche ai dipendenti addetti a Unità dell’area romana, provenienti da Filiali chiuse o specializzate, che abbiano titolo agli interventi per favorire il pendolarismo tra la vecchia e la nuova sede di lavoro, per l’utilizzo di asili nido ubicati al di fuori dell’area romana. In caso di pieno utilizzo per un intero anno pedagogico di tutti gli asili nido (Tuscolano, via Panisperna, Grotte Portella), il contributo verrà attribuito nel successivo anno pedagogico anche ai dipendenti addetti a Unità dell’area romana la cui domanda sia in lista d’attesa per i predetti asili. Anche a seguito delle sollecitazioni della Commissione, il 7 giugno 2011 sono stati modificati i Regolamenti per l’ammissione e la frequenza delle strutture di asilo nido e scuola per l’infanzia per migliorare il servizio aziendale e rendere più eque le norme che ne disciplinano l’accesso. In particolare, è stato recepito il principio, già presente in altri regolamenti per l’accesso a nidi comunali e a scuole pubbliche dell’infanzia, di maggiorare i punteggi per l’ipotesi in cui la struttura pedagogica richiesta sia già frequentata da un altro/a figlio/a del genitore richiedente ovvero qualora presso la stessa struttura vengano iscritti contestualmente due o più figli gemelli. In tal modo, continuando a garantire l’accesso prioritario alle strutture da parte del personale femminile, si tiene anche conto delle esigenze delle famiglie con più figli. Inoltre, è ora possibile conservare in lista d’attesa la domanda per la struttura preferita anche dopo l’ammissione del bambino presso altra struttura indicata in via subordinata, al fine di consentire un eventuale cambio di struttura da parte del bambino qualora si rendessero successivamente disponibili dei posti. Nell’ambito delle iniziative promosse per accrescere la flessibilità nell’esecuzione della prestazione lavorativa s’inserisce la definizione della disciplina di base per l’applicazione in Banca del telelavoro, quale modalità che contribuisce alla conciliazione di tempi di vita e tempi di lavoro. Nel corso del 2011 l’istituto ha avuto avvio in forma sperimentale, per 13 posizioni complessive, individuate in specifici settori di attività, assegnate tramite 2 distinte vacancies, relative rispettivamente all’Amministrazione Centrale (2 posizioni attribuite su 7 bandite) e alle Filiali (5 posizioni attribuite su 6 bandite). Delle 7 posizioni in telelavoro complessivamente assegnate, 4 sono state attribuite a uomini. L’Amministrazione ha assunto diverse iniziative per favorire l’accesso, lo sviluppo professionale e la carriera del personale femminile. Alcune di esse costituiscono il continuum di un’azione ormai consolidata, come: l’attenzione posta dall’Amministrazione nel garantire un’equilibrata presenza di personale maschile e femminile nelle commissioni di assunzione e di avanzamento. Nel triennio 2009-2011 si rileva un significativo incremento delle donne negli organi collegiali competenti in materia di avanzamenti: il 35% nelle Commissioni d’esame (esclusa quella a Condirettore nella quale le donne rappresentano il 22% dei componenti) a fronte del 20% del 2008 e il 32% nelle Giunte di scrutinio (esclusa quella direttiva 2 La lettera di risposta è riportata in allegato. 6 nella quale le donne rappresentano il 22% dei componenti) a fronte del 27% del 2008. In crescita anche l’analogo dato per le Commissioni esaminatrici nei concorsi pubblici, che raggiunge il 27% nel triennio 2009-2011 rispetto al 23% rilevato nel 2008. il monitoraggio sui risultati delle procedure selettive per l’accesso dall’esterno e per gli avanzamenti interni svolto dal Servizio Personale Gestione Risorse in un’ottica di genere. I dati, distinti per genere, sulle diverse procedure di avanzamento interno sono pubblicati nella sezione della intranet locale del Servizio Personale Gestione Risorse denominata “Statistiche di genere”, accessibile a tutto il personale; a breve si aggiungerà la sezione concernente i dati delle procedure selettive dall’esterno. Quanto all’adozione di correttivi nei test a risposta multipla utilizzati in sede di assunzione, su proposta della Commissione, il Servizio Personale Gestione Risorse ha effettuato un approfondimento in collaborazione con il Servizio Statistiche economiche e finanziarie, per indagare le cause delle diverse performance tra uomini e donne nei test a risposta multipla utilizzati per la preselezione dei candidati del concorso esterno a coadiutore. L’analisi ha in prima battuta suggerito che la peggiore resa delle donne potesse essere in parte riconducibile a una loro maggiore avversione al rischio. Era stato infatti osservato che la quota di mancate risposte alle domande del test preselettivo era regolarmente più elevata per le donne rispetto a quella degli uomini; si ipotizzava quindi che la formula usata per la valutazione – che premiava la scelta casuale di una risposta rispetto all’omissione della stessa – introducesse una distorsione sfavorevole alle candidate, meno inclini a rispondere sulla base di informazioni parziali indipendentemente dal livello di competenza. Per verificare questa ipotesi, è stata inasprita la penalizzazione per le risposte errate a partire dai concorsi banditi nel 2010; nonostante la misura introdotta abbia condotto a un riallineamento della quota di risposte omesse tra uomini e donne, il tasso di successo femminile è rimasto sensibilmente più basso rispetto a quello maschile. È stato quindi sottoposto ai partecipanti agli ultimi due concorsi un questionario volto a raccogliere ulteriori informazioni potenzialmente correlate con il divario di genere. L’analisi delle risposte ha consentito di verificare che il minore successo delle donne sia da attribuire, per il 40 per cento circa, ad effetti di “autoselezione”: gli uomini che partecipano al test provengono più frequentemente dal Nord Italia, da famiglie ad alto livello di istruzione, da università con elevato rank, vantano una maggiore esperienza lavorativa e di studio al momento del concorso, scelgono strategie di preparazione alla prova migliori. Un ulteriore 34 per cento è spiegato da “effetti differenziali”, cioè fattori che incidono diversamente sui due sessi: avere figli di età inferiore ai 14 anni penalizza le donne ma non gli uomini, avere un impiego a tempo pieno avvantaggia gli uomini ma non le donne. Il rimanente 26 per cento non è spiegato, segnalando la presenza di ulteriori effetti di composizione legati a variabili non ancora osservate o di discriminazione implicita che agisce per canali non identificati. Il lavoro di ricerca è stato presentato il 7 marzo 2012 nell’ambito del “Progetto gender” coordinato dall’Area Ricerca economica e relazioni internazionali. Su impulso della Commissione, che ha raccomandato l’instaurazione di un confronto aperto e strutturato con l’esterno sul tema del diversity management, la Banca (nello specifico, il Servizio Personale Gestione Risorse) ha aderito a: l’associazione “Valore D – Donne al Vertice per l’Azienda di Domani”, rete di imprese sorta per valorizzare i talenti femminili e sostenere la crescita professionale delle donne nelle maggiori aziende italiane tramite l’offerta di servizi di benchmarking e di programmi di sviluppo personalizzati; l’Osservatorio della SDA Bocconi sul Diversity management, network di organizzazioni pubbliche e private connotato da un ampio e diversificato background di 7 ricerca, maturato in collaborazione con importanti business school, nazionali e internazionali. A seguito dell’adesione a Valore D, il Servizio Personale Gestione Risorse ha varato un “progetto pilota” finalizzato alla valorizzazione dei talenti femminili, individuando un campione di 16 donne (giovani dirigenti o funzionari con prospettive di avanzamento al grado di condirettore) che sono state inserite in un percorso di sviluppo manageriale che si sostanzia nella partecipazione a 3 iniziative esterne di skill building. Delle 16 donne individuate, 4 sono addette all’Amministrazione centrale e 12 alla rete territoriale; le iniziative hanno la durata di una giornata e si tengono a Milano, Roma e Firenze. Il programma è iniziato alla fine del 2010 e sinora sono state realizzate 23 partecipazioni, come indicato nella tabella 1. A oggi, solo alcune colleghe hanno ultimato il ciclo delle 3 iniziative previste mentre le altre dovrebbero completarlo nel corso del 2012. Tabella 1 – Situazione partecipazioni Valore D - (dati al 2 marzo 2012) Titolo iniziativa Dietro le quinte come creare energia nel team Influenzare, negoziare, capire le regole del gioco Being a leader in the current competitive arena, a comparison between 2 different leadership styles Essere leader nello scenario competitivo Stili di Leadership Le dee dentro la donna Self confidence: il pensiero e l’azione nella differenza Tema/capacità Team building Numero partecipazioni 4 Negoziazione 8 Leadership 2 Leadership 3 Leadership Archetipi culturali sul tema del “femminile” Empowerment 2 2 2 23 L’adesione all’Osservatorio della SDA Bocconi ha comportato, in particolare, la partecipazione volontaria della Banca a un’indagine di benchmarking, tramite l’inoltro di un questionario a un campione di 150 dipendenti; si tratta di un’indagine che l’Osservatorio conduce annualmente tra aziende appartenenti a differenti settori di attività. Il fine della rilevazione è quello di vagliare le percezioni del personale relativamente all’efficacia delle politiche e delle prassi adottate dall’azienda per gestire le differenze di genere, età, abilità nonché quello di poter operare un confronto trasversale su politiche e prassi aziendali in tali campi. Le prime analisi dei risultati dell’indagine 2011 mostrano per la Banca d’Italia lievi miglioramenti rispetto a quanto emerso nel 2010 nella percezione dei rispondenti riguardo le politiche aziendali di sostegno alle diversità ma, al contempo, il permanere di significative differenze nelle percezioni su tali aspetti tra uomini e donne. Dopo avere ultimato le analisi, i risultati dell’indagine verranno diffusi tra il personale. Forte è stata la sollecitazione della Commissione per la realizzazione di azioni finalizzate alla sensibilizzazione della cultura aziendale sulle tematiche di genere. In tale ambito sono annoverabili una pluralità di iniziative assunte negli ultimi anni dall’Istituto, in particolare sul piano formativo. In dettaglio: all’interno del programma di formazione manageriale per le Filiali (maggio 2009 – fine 2010), realizzato in collaborazione con Sda Bocconi, la tematica della valorizzazione 8 della diversità di genere è stata trattata nel percorso per i Titolari delle Unità di base, strutturato su 7 giorni di durata complessiva, con 3 incontri di 2 giorni ciascuno e una giornata finale. Nel secondo incontro uno spazio di circa un’ora è stato dedicato ad approfondire il tema ed è stata fornita documentazione sull’argomento. Nelle 10 edizioni organizzate, sono state coinvolte 147 persone; nell’ambito del progetto di formazione manageriale per la dirigenza dell’AC (progetto VaLe! – febbraio 2012/2013), realizzato in collaborazione con Luiss Business School, è stato chiesto di: o dedicare una parte del 2° modulo (una giornata) alla motivazione dei collaboratori e alla valorizzazione delle differenze di genere e di età, nel percorso per Capi e Sostituti dei Servizi (Costruire il futuro della Banca). Nello stesso percorso, il coaching individuale prevede un questionario di autovalutazione delle capacità e la successiva possibilità di lavorare nei 3 incontri individuali di coaching sulla capacità di valorizzazione delle differenze di genere e di età. L’iniziativa dovrebbe coinvolgere circa 70 Dirigenti. o riservare una parte del 2° modulo (due giornate) alla motivazione dei collaboratori e alla valorizzazione delle differenze di genere e di età nel percorso per Titolari delle strutture di base (Promuovere e gestire il cambiamento). L’iniziativa dovrebbe coinvolgere circa 280 persone; per quanto concerne l’ulteriore iniziativa di formazione manageriale per il personale direttivo delle Filiali (che verrà svolta da Sda Bocconi a partire dalla fine del 2012), è previsto che il tema della gestione delle differenze e della inclusion venga trattato in aula con un modulo di 1,5 ore nelle iniziative per i Direttori delle Filiali e per i Titolari delle unità di base. Nell’ambito delle ulteriori iniziative in cantiere a favore del personale della rete territoriale, è prevista per il team di Direzione, per i Titolari delle Unità di base e per i loro diretti collaboratori la possibilità di seguire un’iniziativa blended sul tema del diversity management e della inclusion. L’iniziativa si compone di un corso on line di 3 ore da sviluppare ad hoc e di un workshop di 2 giorni in aula (o con un numero equivalente di aule virtuali) per approfondire il tema con esercizi e simulazioni. In tale contesto, la Commissione ha continuato a gestire il modulo dedicato alle pari opportunità nei corsi di inserimento per neo assunti e nei successivi seminari di “richiamo” per coadiutori. E’ emerso un differente livello di sensibilità verso l’argomento, maggiore nei destinatari dei corsi di richiamo che non nei neo-assunti. La Commissione ha promosso l’organizzazione di due convegni incentrati su aspetti specifici della tematica di genere, aperti alla partecipazione di tutto il personale interessato. In particolare: 1. il 30 aprile 2010 si è svolto il convegno, organizzato insieme all’Associazione delle donne della Banca d’Italia, dal titolo “Conciliazione: vincolo o opportunità per le aziende?”(3), per analizzare il tema della conciliazione sotto l’aspetto dei vantaggi aziendali oltre che personali nonché le conseguenze negative scaturenti dal difficile bilanciamento vita privata – vita professionale. L’evento è stato altresì l’occasione per ascoltare importanti esperienze esterne in materia; 3 Al convegno hanno partecipato il Vice Direttore Generale Anna Maria Tarantola, esponenti del mondo aziendale (Simona Scarpaleggia, Vice AD di Ikea Italia e Presidente di Valore D e Giulia Zanichelli in rappresentanza di Intesa SanPaolo), un sociologo del lavoro (Nadio Delai, Presidente della società Ermeneia) nonché un giornalista in qualità di moderatore (Stefania Tamburello de Il Corriere della Sera). 9 2. il 16 dicembre 2010 si è tenuto il convegno sul tema "Donne e informatica. Tendenze, talenti, attitudini"(4) volto ad analizzare la partecipazione delle donne ai corsi di laurea in discipline tecnologico/informatiche alla luce delle attitudini delle stesse in materia, nonché le politiche praticate da aziende private e istituzioni pubbliche, compresa la Banca d’Italia, per attrarre e trattenere personale tecnico femminile e svilupparne il talento. A fronte di stereotipi che vorrebbero le materie scientifiche appannaggio principalmente maschile, la testimonianza resa da esponenti del mondo accademico ha descritto una realtà universitaria più equilibrata in termini di genere. La CPO ha promosso un approfondimento sulla carriera del ruolo tecnico contenuto nel presente documento (cfr. par. 4.2) Di rilievo nell’ottica della modifica della cultura aziendale è anche l’opera di sensibilizzazione dei valutatori istituzionali che l’Amministrazione persegue ormai da anni; in adesione ad una raccomandazione formulata dalla Commissione fin dalla sua prima Relazione, sono stati effettuati interventi nei confronti dei valutatori affinché nella redazione dei rapporti annuali tengano in adeguata considerazione le prestazioni lavorative che, pur ridotte da assenze per maternità o per altre causali meritevoli di particolare tutela, si distinguano per l’elevato livello qualitativo e siano quindi suscettibili di variazione in aumento. In particolare, un’espressa sollecitazione in tal senso è stata formulata nella lettera di avvio della sessione di valutazione delle prestazioni per l’anno 2008. La tabella seguente evidenzia che: la valutazione dei dipendenti che hanno fruito di periodi di assenza superiori a 8 mesi – ovviamente tutte donne – rimane sostanzialmente stabile, pur se nel 2011 si rilevano 2 incrementi su 17 valutazioni attribuite; per coloro che si sono assentati da 3 a 8 mesi si osserva un trend sostanzialmente stabile nel numero delle valutazioni incrementate (intorno al 25%, con un picco del 50% nel 2010); per coloro che si sono assentati per meno di 3 mesi, nell’arco temporale considerato oltre il 50% dei valutati ha visto aumentare la propria valutazione; negli ultimi due anni tale fenomeno si rileva in particolare proprio nei confronti delle donne. '(*) ASSENZE PER MATERNITA SESSIONI VALUTATIVE 2008-2011 2011 ASSENZE conferme inferiori a 90 giorni da 90 a 240 giorni superiori a 240 giorni (*) 2010 incrementi conferme 2009 incrementi conferm e 2008 incrementi decrementi conferm e incrementi decrementi UOMINI 14 17 7 14 12 19 - 7 16 - DONNE 48 65 32 68 50 58 1 43 64 2 UOMINI 2 - 1 - 1 - - 2 - - DONNE 29 10 24 24 30 14 - 36 12 - UOMINI - - - - - - - - - - DONNE 15 2 25 - 22 1 - 27 1 - Sono considerate le causali di assenza relative a malattia per gravidanza, astensione obbligatoria, astensione facoltativa. La Commissione, infine, ha rivisitato i contenuti e la veste grafica del sito Intranet dedicato alle pari opportunità, considerato un fondamentale strumento di comunicazione, da rendere sempre più efficace per veicolare nel modo migliore e più capillare possibile valori e messaggi. 4 Al convegno hanno partecipato esponenti del mondo accademico (Luigia Carlucci Aiello, Professore Ordinario di Intelligenza Artificiale, Preside della Facoltà di Ingegneria dell’Informazione, Informatica e Statistica dell’Università “La Sapienza” di Roma) e aziendale (Santina Franchi, Vice President, Information Management IBM Sales & Distribution, Software Sales, South West Europe), un consulente per la P.A. (Flavia Marzano) e la collega dott.ssa Ebe Bultrini (Titolare dell’Unità di Supporto d’Area Risorse Informatiche e Rilevazioni Statistiche). 10 3. I NUOVI APPROFONDIMENTI 3.1. Il questionario sulle esigenze di conciliazione vita-lavoro(5) Il 27 maggio 2011 è stato proposto a tutti i dipendenti un questionario sulle esigenze di conciliazione vita-lavoro Ha risposto il 27% dei dipendenti contattati; rispetto alla compagine della Banca, si tratta in prevalenza di donne e di colleghi con età inferiore a 40 anni. I risultati principali riguardano: il sufficiente grado di soddisfazione dei rispondenti in merito alle possibilità di conciliazione tra vita privata e lavoro (in una scala da 1 a 10, il giudizio medio si attesta sul valore di 6); il giudizio risulta inferiore per le donne soprattutto in presenza di figli (5,4 in media); la significativa percentuale di rispondenti donne (circa il 37%, comunque significativamente superiore all’analoga percentuale rilevabile per i rispondenti uomini) che dichiarano di aver rinunciato a opportunità di carriera o di avanzamento, in prevalenza per le necessità di cura dei figli; il gradimento trasversale per tutte le iniziative descritte per facilitare la conciliazione tra impegni lavorativi e vita familiare, in particolare degli istituti di flessibilità oraria sia su base giornaliera sia su base settimanale. Il tasso di risposta e le caratteristiche generali dei rispondenti I questionari pervenuti sono stati 1913, pari al 27,6% della popolazione aziendale contattata (i dipendenti a contratto e quelli distaccati all’estero non sono stati coinvolti nella compilazione del questionario). I rispondenti risultano sostanzialmente equidistribuiti tra uomini e donne; considerando però che il 65% della compagine aziendale è composta da uomini, sono quindi le donne ad aver partecipato in maggioranza all’indagine (il 37% della popolazione aziendale rispetto al 22% degli uomini). 5025 Donne 47% 1913 Uomini 53% Per quanto riguarda la distribuzione dei rispondenti per età, si nota la maggiore ricettività delle fasce più giovani del personale (con età inferiore a 40 anni), probabilmente per una maggiore sensibilità per le problematiche di conciliazione vita-lavoro. 5 Le analisi sono state curate da Claudia Paparo del Servizio Personale Gestione Risorse. 11 Tasso di risposta per fasce d'età M F < 40 41% 56% 40-50 25% 40% 50-60 15% 25% >60 10% 12% Come si evince anche dai grafici seguenti, i rispondenti possono essere considerati un campione rappresentativo della distribuzione della compagine complessiva in termini di genere, grado e residenza (AC/Filiali). Distribuzione per grado e genere Uomini Donne 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Pop. BI Risp. Dir. Pop. BI Risp. Funz. Pop. BI Risp. Pop. BI Coad. Risp. Altri op. Pop. BI Risp. Pop. BI Se.ge.si. Risp. Operai Distribuzione per genere e residenza Vermicino AC Filiale 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Pop. BI Rispondenti Pop. BI Uomini Rispondenti Donne Le donne sono però più sensibili alle tematiche di flessibilità indipendentemente dal grado che ricoprono: la percentuale di donne rispondenti è infatti superiore a quella effettivamente presente in Banca in ciascun grado (cfr. tabella seguente). Uomini Donne Dir. 78% 22% Funz. 64% 36% Popolazione BI Coad. Altri op. 61% 55% 39% 45% Se.ge.si. 98% 2% Operai 98% 2% Uomini Donne Dir. 65% 35% Funz. 53% 47% Rispondenti Altri op. Coad. 56% 46% 44% 54% Se.ge.si. 94% 6% Operai 90% 10% 12 Il contesto familiare La maggior parte dei rispondenti ha un partner convivente (74%), che lavora nel 58% dei casi. Il 16% ha un partner che non lavora ed è rappresentato per lo più (74%) da dipendenti uomini. nr 1% SI - che non lavora 16% No 25% SI - che lavora in BI 12% SI - che lavora 46% Il 64% dei rispondenti uomini e il 61% delle rispondenti donne hanno almeno un figlio; dei rispondenti con almeno un figlio, il 41% è in Filiale, il 20% è assegnato a Strutture locate a Vermicino e il rimanente 39% agli altri Servizi di Roma. La distribuzione non è uniforme rispetto al grado che essi ricoprono: le donne con figli sono infatti più degli uomini concentrate nei gradi della carriera operativa (coadiutori e altri operativi)(6). Distribuzione dei rispondenti per genere, grado e presenza di figli Senza figli Con figli 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% uomo donna uomo donna uomo donna uomo donna uomo donna uomo donna Dir Fun Coa Aop Segesi Operai Il questionario ha confermato la sostanziale differenza tra generi con riferimento alla distribuzione per numero di figli, anche a seconda della posizione di carriera(7). Mentre tra i coadiutori e gli altri operativi la percentuale di donne con figli è superiore o pari a quella dei colleghi uomini, ai livelli superiori di carriera sono in maggioranza gli uomini ad avere dei figli; tale risultato rimane valido pur analizzando la distribuzione dei rispondenti per diverse fasce d’età. Ciò risulta ancora più evidente se si considera il numero di figli: la maggioranza dei rispondenti (36%) ha 2 figli; se si considerano solo i dirigenti, sono in maggioranza le donne a 6 Per quanto riguarda la carriera Se.ge.si., si precisa che le donne che hanno risposto sono 2 (su 9 presenti in Banca). 7 Cfr. Report del 2009 e, infra, sub analisi dei dati. 13 non avere figli (pur essendo solo il 35% dei dirigenti che hanno risposto), mentre sono gli uomini ad avere figli - anche più di 3 – pur ricoprendo una posizione di responsabilità. Distribuzione dei rispondenti per genere e numero di figli Uomini Donne 40% 35% 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% 0 1 2 3 3+ numero di figli Distribuzione dei rispondenti dirigenti per genere e numero di figli Donne Uomini 35% 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% 0 1 2 3 3+ nume ro di figli Il 17% dei figli ha un’età inferiore a 3 anni, il 54% ha invece un’età compresa tra i 3 e i 14 anni. I figli con età inferiore a 3 anni vengono affidati prevalentemente a strutture pedagogiche (59%), mentre dai 3 anni in poi la cura dei figli in orario post-scolastico è condivisa prevalentemente con il partner (38%). Le risposte divergono in relazione alla residenza (AC/Vermicino/Filiale) e al genere del rispondente: gli uomini si avvalgono del partner o di altri familiari per la cura dei figli più piccoli, soprattutto in Filiale dove i dipendenti non dispongono dell’asilo nido; anche per la cura dei figli più grandi, gli uomini si avvalgono sistematicamente del partner o dei nonni. 14 Distribuzione dei rispondenti con figli di età inferiore a 3 anni Asilo nido Baby-sitter Nonni o altri familiari Partner Altri 100% 80% 60% 40% 20% 0% Donne Uomini Donne A. C. Uomini Donne Vermicino Uomini Filiale Distribuzione dei rispondenti con figli di età compresa tra 3 e 14 anni Baby-sitter Nonni o altri familiari Partner Altri 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Donne Uomini Donne A. C. Uomini Donne Vermicino Uomini Filiale Il 22% dei rispondenti ha familiari bisognosi di assistenza (disabili, malati cronici, anziani non autosufficienti); essi sono in prevalenza assegnati all’Amministrazione centrale (oltre il 60%), donne (54%), con un’età media di 47 anni. Mentre le donne preferiscono prendersene cura personalmente ovvero insieme al partner o ad altri familiari, gli uomini si avvalgono più spesso della collaborazione del partner ovvero di altri familiari nonché di un/a badante. Si conferma quindi che il carico delle diverse incombenze familiari grava in prevalenza sulle donne. Distribuzione dei rispondenti per genere e affidamento dei familiari a carico 100% 90% 80% 70% Io stesso/a Insieme 60% 50% Familiari 40% Badante 30% 20% 10% 0% Uomini Donne Il contesto lavorativo La maggior parte dei rispondenti ha un orario di lavoro standard (74,6%), impiega meno di un’ora al giorno per gli spostamenti dalla propria abitazione al posto di lavoro (31%) e fornisce frequentemente prestazioni straordinarie (58,3%). 15 Confrontando i tempi di percorrenza dei rispondenti aggregati per residenza, si osserva come le fasce “estreme” (meno di mezz’ora e più di 2 ore rispettivamente) siano più ampie per i dipendenti addetti alle Filiali. Oltre il 70% dei rispondenti trasferiti a seguito della ristrutturazione della rete territoriale impiega oltre un’ora per raggiungere il luogo di lavoro. Per quanto riguarda i dipendenti addetti alle Strutture del CDM, si osserva che, rispetto a quelli addetti alle altre Strutture dell’AC, un maggior numero di dipendenti impiega più di 2 ore o meno di mezz’ora a raggiungere il posto di lavoro. Il sito decentrato, infatti, può essere conveniente a dipendenti che abitano fuori Roma e altrettanto scomodo per coloro che risiedono nella città. Vermicino Roma Filiali Non risponde Meno di 1 ora 174 412 390 Più di 1 ora 156 328 265 % 47,3% 44,3% 40,5% Totale 330 740 655 178 Tempi di percorrenza per residenza dei rispondenti 100% 90% 80% 70% 60% Due ore o più 50% Da 1 ora a meno di 2 ore 40% Da 30 minuti a meno di 1 ora Meno di ½ ora 30% 20% 10% 0% Vermicino Roma Filiali Analizzando le risposte fornite riguardo la frequenza di prestazioni straordinarie, si osserva un diverso comportamento tra uomini e donne, sia rispetto al contesto familiare, sia rispetto al grado ricoperto. Gli uomini infatti dichiarano di fornire frequentemente prestazioni eccedenti il normale orario di lavoro; mentre sono in maggioranza donne coloro che forniscono saltuariamente prestazioni straordinarie. Dal secondo grafico si evince come, osservando esclusivamente i dipendenti senza figli, le donne si uniformino al comportamento dei colleghi di sesso maschile. Frequenza di prestazioni straordinarie - Dipendenti con figli Donne Uomini Frequenza di prestazioni straordinarie - dipendenti senza figli 80% 80% 70% 70% 60% 60% 50% 50% 40% 40% 30% 30% 20% 20% 10% 10% 0% 0% Frequentemente A volte Quasi mai Frequentemente Mai A volte Quasi mai Mai Il grado ricoperto si dimostra significativo nella frequenza di prestazioni straordinarie fornite dai dipendenti: nei gradi più “operativi” la differenza tra uomini e donne appare più evidente; con la progressione in carriera la frequenza di prestazioni straordinarie aumenta, in particolare per le donne. Anche in questo caso, il questionario conferma aspetti già noti. 16 Frequenza di prestazioni straordinarie- Altri operativi Frequenza di prestazioni straordinarie - Coadiutori Mai Quasi mai A volte 100% 90% Frequentemente 100% 90% 80% 80% 70% 70% 60% 60% 50% 50% 40% 40% 30% 30% 20% 20% 10% 10% 0% 0% Donne Uomini Donne Frequenza di prestazioni straordinarie- Funzionari Uomini Frequenza di prestazioni straordinarie- Dirigenti 100% 100% 90% 90% 80% 80% 70% 70% 60% 60% 50% 50% 40% 40% 30% 30% 20% 20% 10% 10% 0% 0% Donne Donne Uomini Uomini Il 34% dei rispondenti dichiara di avere riunioni di lavoro soprattutto nel pomeriggio (di cui il 46% donne); di questi, una piccola percentuale (2%) lamenta riunioni addirittura nel tardo pomeriggio. La maggioranza di coloro che hanno frequentemente riunioni nel pomeriggio (il 73%) è assegnato presso strutture della rete territoriale e di questi il 40% impiega più di un’ora per tornare a casa. Inoltre, il 41% di coloro che hanno spesso riunioni di lavoro nel pomeriggio si dichiara insoddisfatto del proprio livello di conciliazione tra vita privata e impegni lavorativi, soprattutto a causa della mancanza di più tempo per sé o per la famiglia. La conciliazione vita-lavoro e la progressione di carriera Il livello complessivo di soddisfazione che i dipendenti esprimono rispetto alla conciliazione dei tempi della vita privata con quelli del lavoro è pari a 6 in una scala da 1 a 10, come mostra il grafico seguente. Livello di soddisfazione 25,0% 20,0% 15,0% Tutti Donne Uomini 10,0% Media Mediana Moda 5,0% 0,0% 1 2 3 4 5 6 7 8 9 5,7 6 6 10 Il giudizio espresso è peggiore per chi ha rinunciato a opportunità professionali (giudizio medio pari a 5,3), in particolare per le donne (giudizio pari a 5). E’ degna di essere sottolineata la circostanza che, se si analizza il grado di soddisfazione separatamente per uomini e donne, la rinuncia a opportunità professionali risulti significativa in termini negativi solo per i dipendenti di sesso maschile. Tuttavia, per le donne la progressione in carriera ha un’incidenza significativa nell’aumentare il livello di soddisfazione; il grado di 17 apprezzamento delle donne sembra infatti influenzato dal grado ricoperto rispetto al grado di assunzione piuttosto che da eventuali rinunce a opportunità di carriera. La presenza di un partner convivente o di figli a carico sembra incidere negativamente sul livello di soddisfazione nella conciliazione vita-lavoro delle rispondenti donne; ciò non si verifica invece in maniera significativa per i rispondenti uomini. Nel caso in cui il partner lavori in Banca, tale differenza nella percezione del livello di soddisfazione tra uomini e donne tende ad attenuarsi; in presenza di figli, inoltre, il livello di soddisfazione delle donne in questo caso aumenta. Dipendenti con partner convivente Dipendenti senza partner convivente Donne Uomini 0,25 0,25 0,2 0,2 0,15 0,15 0,1 0,1 0,05 0,05 0 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 1 10 2 3 4 5 6 7 8 9 10 L’insoddisfazione (giudizi con valore fino a 5) nel caso delle donne è motivata per la maggioranza (49,1%) dal non avere più tempo per loro stesse e per il 47,4% dal non avere tempo per la famiglia; nel caso degli uomini viene denunciata principalmente la carenza di tempo per la famiglia (67,7%) mentre il 29% riconosce come motivo di insoddisfazione la carenza di tempo per loro stessi. Residuale, per entrambi i generi, la richiesta di tempo per altre attività. Sono ancora prevalentemente le donne a dichiarare di aver dovuto rinunciare a opportunità di carriera ovvero a sostenere prove di avanzamento, per lo più a causa della cura dei figli. A fronte di un 25% rilevato per le dipendenti donne, solo l’11% degli uomini ha dichiarato di aver rinunciato a opportunità di avanzamento per la cura dei figli. Inoltre, la probabilità di rinuncia non risulta influenzata dal possesso di un titolo di laurea o dall’avere un partner convivente. 40% 35% 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% Donne Uomini Donne Rinuncia carriera Uomini Rimando avanzamento Analizzando la progressione di carriera dei rispondenti (intesa come variazione dal grado di assunzione al grado ricoperto attualmente), l’età e il titolo di studio (in particolare la laurea) risultano significativi per i dipendenti di entrambi i sessi. Se l’analisi sulla progressione in carriera viene condotta separatamente su rispondenti con o senza figli, oltre all’età e al titolo di studio, il genere diventa significativo solo in presenza di figli: in particolare, l’essere donna e madre risulta avere un impatto negativo, seppur non particolarmente rilevante, nella progressione in carriera. 18 Le iniziative in tema di conciliazione vita-lavoro ritenute più interessanti sono diverse a seconda del genere e del contesto familiare del rispondente. Gli uomini apprezzerebbero maggiormente interventi radicali sull’orario di lavoro e un più ampio ricorso al telelavoro; le donne sarebbero più interessate a un orario di lavoro più flessibile sia su base giornaliera sia su base settimanale. Le richieste delle donne sembrano influenzate soprattutto dalla presenza di figli, per accudire i quali le dipendenti utilizzerebbero anche nuove forme di part-time. Iniziative di interesse Senza figli Donne Senza figli Uomini Con figli Donne Con figli Uomini 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% orario flex su base sett. orario flex su base giorn. Telelavoro Nuove forme di parttime Per quanto riguarda il telelavoro, sono soprattutto i dipendenti uomini a mostrarsi interessati a tale iniziativa, in particolare dirigenti e coadiutori senza figli (rispettivamente il 55% e il 58%); per quanto riguarda le donne, sono soprattutto coloro che ricoprono il grado di coadiutore e non hanno figli a mostrarsi interessate a tale iniziativa (il 59%). Telelavoro: distribuzione dei rispondenti donne per grado e presenza di figli Senza figli Con figli 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Dir Fun Coa Aop Telelavoro: distribuzione dei rispondenti uomini per grado e presenza di figli Senza figli Con figli 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Dir Fun Coa 19 Aop Segesi I servizi ritenuti più utili riguardano l’assistenza familiare a opera di colf, badanti, babysitter (soprattutto per le donne) e l’assistenza domestica per piccole riparazioni nonché il supporto legale/fiscale (per gli uomini). Servizi di interesse - Tutti i dipendenti Donne Uomini 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% strutture pedagogiche case di riposo Baby-sitting Assistenza familiare Assistenza dom Assistenza legale/fisc. Acquisto pasti presso la mensa az. La richiesta di strutture pedagogiche è significativamente influenzata dall’età del rispondente (naturalmente i più giovani), dal sesso (l’essere uomo è significativo nello sceglierlo come struttura d’interesse, mentre come si dirà più avanti le donne preferiscono avvalersi di una baby-sitter), dal tempo di percorrenza del tragitto casa-lavoro (i dipendenti che impiegano meno tempo hanno più probabilità di avvalersi di questo servizio); altre variabili non risultano incidere in misura significativa. La scelta di poter avvalersi di case di riposo è influenzata dalla maggiore età del rispondente e dal tempo che egli impiega a raggiungere il lavoro (sono soprattutto coloro che impiegano meno di un’ora ad avere più probabilità di usufruire di tale iniziativa); altre variabili non risultano incidere in misura significativa. La preferenza per un servizio di baby-sitting è influenzata significativamente dall’età (sono ovviamente i più giovani a preferire tale iniziativa), dalla residenza del dipendente (in particolare gli addetti all’Amministrazione centrale), dal genere (le donne infatti hanno più probabilità di apprezzare tale iniziativa); altre variabili non risultano incidere in misura significativa. La scelta di servizi di assistenza familiare da parte di colf, badanti, baby-sitter è influenzata dall’età del rispondente (sono i più giovani ad avere più probabilità di apprezzarla), dal sesso (sono ancora una volta le donne ad avere più probabilità di sceglierla), dall’essere genitori; non risulta invece influenzata dal numero di figli, dalla residenza del rispondente ovvero dal tempo impiegato per raggiungere il posto di lavoro. I servizi di assistenza domestica per piccole riparazioni verrebbero scelti più probabilmente da dipendenti meno giovani, assegnati a strutture dell’Amministrazione centrale, senza figli o familiari a carico, a prescindere dal tempo di trasferimento da casa al luogo di lavoro o dal sesso. Dei servizi di assistenza legale e fiscale approfitterebbero soprattutto i dipendenti dell’Amministrazione centrale, uomini e senza figli; altre variabili non risultano incidere in misura significativa. La possibilità di acquistare pasti presso la mensa aziendale verrebbe sfruttata soprattutto da dipendenti assegnati a Strutture della rete territoriale, che impiegano meno di mezz’ora a tornare a casa dopo il lavoro e che hanno figli; al contrario, la scelta di tali servizi non è influenzata dall’età, dal sesso o dall’avere un partner convivente. 20 La Commissione per le pari opportunità L’80% dei rispondenti (di cui il 52% donne) era a conoscenza dell’esistenza della Commissione per le pari opportunità in Banca d’Italia prima di ricevere il questionario. Il 47% delle donne e il 39% degli uomini (pari al 43% dei rispondenti) si dichiarano abbastanza soddisfatti dell’attività finora svolta dalla CPO. E’ comunque alta la percentuale di coloro che rispondono “non so/non voglio rispondere” (circa il 34%). Giudizio sull'attività della CPO Donne Uomini 50% 45% 40% 35% 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% Molto soddisfacente Abbastanza soddisfacente Poco soddisfacente Per nulla soddisfacente Non so/non vuole rispondere Le coppie di BI I dipendenti che dichiarano di avere un partner convivente che lavora in Banca d’Italia sono 239: per lo più donne (59,4%), dipendenti addetti a Strutture dell’Amministrazione Centrale (79%) e appartenenti alla carriera operativa (53,5%), con un’età media di 44,7 anni sia per le donne che per gli uomini. In particolare, le donne che dichiarano di avere un partner in Banca sono per lo più assistenti e coadiutori (60% complessivamente), mentre gli uomini sono equamente distribuiti tra la carriera direttiva e quella operativa. Distribuzione per grado 100% 80% Dir Funz 60% Coa Ass 40% 20% 0% Donne Uomini 21 Distribuzione per residenza 12% 18% Filiale 16% AC Vermicino Non risp. 54% Per quanto riguarda il contesto familiare, il 79% delle coppie di dipendenti ha almeno un figlio (tale valore è pari all’82% per rispondenti con un partner che lavora altrove). A prescindere dal lavoro del partner, la maggior parte dei rispondenti ha 2 figli; per quanto riguarda le donne, coloro che hanno un partner in Banca scelgono più frequentemente delle altre che hanno un partner che lavora altrove di avere un solo figlio oppure più di 3 figli; gli uomini che hanno la partner in Banca scelgono più frequentemente di non avere figli. Il 24% ha figli con meno di 3 anni, che affida prevalentemente a strutture pedagogiche. Rispetto a questa scelta, bisogna sottolineare come i rispondenti con partner in Banca e con figli con meno di 3 anni siano per lo più addetti a Strutture dell’AC, aventi quindi possibilità di usufruire dell’asilo nido aziendale. Inoltre, si avvalgono di nonni o di altri familiari soprattutto gli uomini, mentre le donne prediligono più frequentemente far affidamento su una baby-sitter. Distribuzione dei rispondenti con partner che lavora per numero di figli 0 1 2 3 Distribuzione dei rispondenti con figli con età inferiore a 3 anni Asilo nido Baby-sitter Nonni o altri familiari Partner Altri 90% 3+ 60% 80% 70% 50% 60% 40% 50% 30% 40% 30% 20% 20% 10% 10% 0% 0% Si Si, in Banca d'Italia Donne Si Si, in Banca d'Italia Si Uomini Si, in Banca d'Italia Uomini Si Si, in Banca d'Italia Donne Il 65,4% ha almeno un figlio in età compresa tra 3 e 14 anni, che affida prevalentemente a una baby-sitter. A differenza dei rispondenti con un partner che lavora fuori dalla Banca, per la cura del figlio ci si avvale meno frequentemente della collaborazione del partner, mentre la percentuale di dipendenti che si affida ai nonni o ad altri familiari è costante. Si nota inoltre come sono prevalentemente gli uomini ad avvalersi del partner per la cura dei figli, che rimane quindi prerogativa prevalentemente femminile. 22 Distribuzione dei rispondenti con figli di età compresa tra 3 e 14 anni - Coppie BI Donne Uomini 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Baby-sitter Nonni o altri familiari Partner Altri Per quanto riguarda le iniziative ritenute interessanti per favorire la conciliazione lavoro vita privata, le donne si dimostrano più interessate alla flessibilità oraria, sia su base giornaliera sia su base settimanale; gli uomini, invece, preferirebbero poter lavorare anche da postazioni decentrate (telelavoro). Iniziative di interesse - Coppie BI Donne Uomini 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% orario flex su base sett. orario flex su base giorn. Telelavoro Nuove forme di part-time Anche per quanto riguarda i servizi utili per facilitare la conciliazione vita-lavoro, vengono ritenuti prioritari quelli relativi all’assistenza familiare e domestica. Se si confrontano queste scelte con quelle di tutti i rispondenti, si nota che, mentre le scelte delle donne sono conformi indipendentemente da dove lavori il partner, per gli uomini non è così. Molti di coloro che hanno la partner in Banca utilizzerebbero concretamente strutture pedagogiche e servizi di baby-sitting, oltre a servizi di assistenza familiare; utilizzerebbero al contrario meno degli altri rispondenti i servizi di assistenza legale e fiscale, nonché la possibilità di acquistare pasti presso la mensa aziendale. Servizi di interesse - Coppie BI Donne Uomini 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% strutture pedagogiche case di riposo Baby-sitting Assistenza fam 23 Assistenza dom Assistenza Acquisto pasti legale/fiscale Servizi di interesse - Tutti i dipendenti Donne Uomini 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% strutture case di riposo Baby-sitting pedagogiche Assistenza familiare Assistenza dom Assistenza legale/fisc. Acquisto pasti presso la mensa az. 3.2. Il differenziale retribuito di genere (Gender Pay Gap)(8) Il principio del diritto alla stessa retribuzione per lo stesso lavoro (equal pay for equal work or equal value) è previsto dalla legge. In questo senso, la Direttiva 75/117/CEE del Consiglio sancisce l'applicazione del principio della parità delle retribuzioni tra i lavoratori di sesso maschile e quelli di sesso femminile e pertanto nessun datore di lavoro può legalmente offrire salari differenziati per genere. Esiste, tuttavia, un differenziale sulle retribuzioni di fatto collegato al genere, il cosiddetto gender pay gap (GPG) che è in genere misurato come la differenza relativa nella retribuzione oraria media lorda tra uomini e donne, espressa in termini percentuali rispetto a quella maschile. Il GPG è uno degli indicatori strutturali impiegati per controllare la Strategia Europea per la crescita e l’occupazione. Nel 2010 (ultimo anno disponibile) il valore medio del GPG si è attestato al 16,4 per cento nell’Unione Europea (UE27) e al 5,5 per cento in Italia(9). Il GPG è connesso a numerosi fattori di natura culturale, sociale ed economica che vanno oltre il principio della parità retributiva a parità di lavoro. Esso esprime gli effetti della segregazione orizzontale e verticale e le conseguenze della presenza di periodi di ridotta attività legati allo svolgimento di attività di cura e delle diverse dinamiche dei medesimi percorsi professionali. Tali effetti si esplicano nell’arco della vita lavorativa e si riverberano, conseguentemente, nell’assegno pensionistico percepito. La Commissione per le pari opportunità ha ritenuto opportuno condurre un’analisi sull’eventuale esistenza di un differenziale retributivo tra uomini e donne in Banca d’Italia, nel caso valutando la sua entità e cercando di interpretarne l’origine al fine di porre le basi per l’individuazione di azioni volte alla sua eliminazione. In particolare la Commissione ha cercato di accertare se la presenza di forme di segregazione orizzontale e verticale determinino maggiori difficoltà per le donne di progredire in carriera e, quindi, di vedere riconosciute nel livello retributivo le proprie capacità professionali. Questo paragrafo fornisce un’analisi sul gender pay gap soffermandosi sulla retribuzione percepita nel 2011 da tutti i dipendenti in servizio nel corso dell’anno e sulla gratifica(10). 8 9 10 L’analisi è stata curata da Andrea Mele e Tiziana Abete del Servizio Personale INE e da Roberta Zizza e Giuseppe Ilardi dell’Area Ricerca Economica. Il valore del GPG in Italia è tra i più bassi in Europa. Tale confronto è tuttavia influenzato da un effetto distorsivo di selezione del campione, in presenza di un basso tasso di occupazione femminile nel nostro paese. In particolare le donne che in Italia partecipano al mercato del lavoro sono quelle più istruite o che possiedono abilità o caratteristiche maggiormente remunerate dal mercato. La gratifica viene corrisposta nel mese di marzo di ciascun anno al solo personale appartenente alla carriera direttiva. Il suo ammontare varia in relazione alla valutazione, da parte dell’Amministrazione, del servizio 24 Le differenze retributive osservabili tra le popolazioni femminile e maschile possono essere imputabili o a fattori socio-culturali che inducono le donne ad adottare comportamenti aventi effetti sia diretti sia indiretti sul livello retributivo (ad esempio, il ruolo che la donna svolge all’interno della famiglia può determinare avversione all’effettuazione di lavoro straordinario o turni di lavoro), oppure a fattori discrezionali interni alla Banca. Questi ultimi fattori potrebbero trovare spazio nei percorsi di carriera, nelle voci retributive la cui attribuzione avviene in base a criteri meritocratici (per esempio la gratifica), ma anche in altre voci retributive (quali straordinario, diarie di missione ecc.) la cui percezione è subordinata alla richiesta della prestazione da parte del datore di lavoro e alla disponibilità a svolgerla da parte del lavoratore. Nelle cause che determinano le differenze retributive collegate sia alla parte variabile della retribuzione sia alla progressione in carriera, i fattori discrezionali possono coesistere con quelli culturali cosicché l’attribuzione delle differenze all’una o all’altra causa non è univoca. In una prima analisi descrittiva sono state considerate le diverse voci che costituiscono la retribuzione totale lorda, fornendo il dettaglio del differenziale relativo alle componenti “Premio di presenza(11) e gratifica”, “Straordinario, indennità e compensi”, “Missioni”. Per tenere conto degli effetti di composizione sono state in secondo luogo effettuate alcune regressioni utilizzando diverse definizioni di retribuzione oraria e su diversi sottogruppi della compagine aziendale. Infine, per evidenziare l’eventuale presenza di comportamenti discriminatori in ambiti caratterizzati da discrezionalità, è stata effettuata un’analisi della gratifica erogata nel marzo 2011. La retribuzione in Banca d’Italia: analisi descrittive La retribuzione in Banca d’Italia è costituita da voci fisse e continuative (stipendio, indennità di residenza, premio di laurea, ecc.) e da voci variabili, legate a particolari prestazioni (straordinario, turni e/o particolari mansioni). Alcune voci retributive hanno carattere incentivante, quali il premio di presenza e la gratifica (quest’ultima per i soli direttivi). Le voci retributive che compongono il trattamento economico della Banca sono state esaminate e classificate sulla base del fattore preponderante - discrezionale o culturale - che in via principale ne determina l’attribuzione. Si sono quindi ottenuti tre gruppi: - 1° gruppo denominato 1° totale lordo, costituito da stipendio, indennità di residenza, indennità di rappresentanza, indennità di maggiori prestazioni e premio individuale di produttività, la cui attribuzione dovrebbe essere meno condizionata da fattori discrezionali/culturali(12). - 2° gruppo, denominato 2° totale lordo, costituito dalla somma del primo totale lordo, del premio di presenza e della gratifica. Tale gruppo potrebbe essere condizionato in particolare da componenti discrezionali. - 3° gruppo denominato 3° totale lordo costituito dal secondo totale lordo con l'aggiunta dei compensi per lavoro straordinario e dei restanti compensi e indennità. Rientrano in questo gruppo anche le diarie e indennità di missione. Tale gruppo potrebbe essere influenzato da fattori culturali e non si possono escludere anche fattori discrezionali. Al fine di fornire una prima descrizione del divario esistente nella composizione per genere della popolazione della Banca, l’analisi retributiva è stata condotta a livello di retribuzione (1°, 2° e 3° totale lordo) media pro capite. 11 12 prestato da ciascun dipendente nell’anno precedente. La gratifica attribuita (gratifica potenziale) può differire da quella effettivamente erogata presenza per effetto dell’assenza dal servizio del dipendente. Il premio di presenza viene corrisposto nel mese di aprile di ogni anno a tutto il personale della Banca. La sua misura si accresce in relazione alle presenze fatte registrare nell’anno precedente. In realtà anche in quest’ambito entrano in gioco la scelta della collocazione in part-time e la progressione di carriera. 25 Tav. 1 Differenziale retributivo nel 2011 (numerosità, valori percentuali) Dipendenti Uomini 4.575 Gender gap 1° tot. lordo 5,1 Donne 2.432 2° tot. lordo 7,2 3° tot. lordo 14,1 La media aggregata mostra l’esistenza di un significativo differenziale sul 3° totale lordo pari al 14,1 per cento della retribuzione maschile. Tale differenziale decresce se si eliminano le componenti variabili della retribuzione. Si osserva, infatti, un differenziale del 7,2 per cento relativamente al 2° totale lordo, e pari al 5,1 per cento relativamente al 1° totale lordo. Ciò in parte potrebbe essere dovuto alla maggiore propensione osservata degli uomini a svolgere prestazioni legate a orari di lavoro variabili (prestazioni straordinarie, lavoro su turni, ecc.). Al fine di eliminare possibili effetti distorsivi derivanti da una poco significativa presenza femminile in taluni gradi, l’analisi è stata replicata eliminando dalla popolazione di riferimento i gradi contenenti meno di 6 donne(13). Tav. 2 Differenziale medio retributivo esclusi gradi poco popolati (numerosità, valori percentuali) Dipendenti Uomini Donne 3.849 2.414 Gender gap 1° tot. lordo 5,4 2° tot. lordo 7,5 3° tot. lordo 13,9 La retribuzione totale mostra un lieve attenuarsi della situazione di squilibrio, a differenza di quanto accade per la retribuzione scevra delle parti variabili. Questa evidenza è dovuta sia all’appartenenza al personale di grado superiore di circa la metà delle donne eliminate (6 su 11), con retribuzioni quindi superiori alla media femminile, sia al fatto che circa l’85 per cento degli uomini eliminati dalla popolazione di riferimento (430 su 504) appartiene alla carriera operaia e se.ge.si. con retribuzioni inferiori alla media maschile. In sintesi, l’esclusione dei suddetti gradi comporta un lieve incremento del 1° totale lordo e del 2° totale lordo medi maschili e una diminuzione degli analoghi aggregati medi femminili con il conseguente aumento del gender gap; viceversa si osserva un marginale decremento nel 3° totale lordo. Nella tavola 3 è riportato il differenziale relativo alle sole componenti aggiuntive considerate nel passaggio da un aggregato retributivo all’altro, per meglio evidenziare le differenze di genere relative alle componenti variabili della retribuzione. Tav. 3 Differenziale medio retributivo sulle voci variabili (numerosità, valori percentuali) Componenti variabili Totale Banca Tot. Banca esclusi gradi poco popolati 13 Premio di presenza e gratifica Straordinario, indennità e compensi 22,8 21,0 51,4 43,8 Missioni 48,2 49,6 Tale soglia, seppur di valore basso, consente l’inserimento, nella popolazione considerata, del personale appartenente ad almeno un grado della carriera se.ge.si. (Operatore capo) e operaia (Operaio di 1^ super); in tal modo tutte le carriere sono presenti nella popolazione di riferimento. Sono stati quindi esclusi i dipendenti appartenenti ai gradi di Funzionario generale, Condirettore centrale, Primo capo operatore, Primo Operatore, Operatore, Capo reparto, Capo officina, Operaio di prima, Operaio di seconda e Operaio di terza. 26 Il differenziale relativo alle indennità e ai compensi, compresi i compensi per lavoro straordinario, e quello relativo alle diarie per missioni sono particolarmente elevati: tali componenti aggiuntive della retribuzione maschile rappresentano circa il doppio di quelle delle donne. La retribuzione in Banca d’Italia: analisi di regressione Le precedenti analisi mostrano l’esistenza di un divario di genere che tuttavia sembra riflettere in maniera non secondaria effetti di composizione dei dipendenti della Banca. Pertanto per valutare esistenza ed entità di tale divario a parità di caratteristiche osservabili è stato utilizzato un modello di regressione lineare del logaritmo della retribuzione totale oraria annua del 2011, in funzione delle seguenti variabili di controllo (specificazione I): genere; numero di anni di anzianità in Banca; possesso della laurea o di titoli post-lauream; dummy pari a 1 se l’ingresso in Banca è avvenuto nel ruolo tecnico; dummy rappresentativa del grado di ingresso in Banca (funzionario di seconda, coadiutore, assistente, vice-assistente, gradi iniziali delle carriere Segesi/operaia). Da questa analisi emerge un divario di genere sulla retribuzione totale dell’ordine dell’8,4 per cento (tav. 4)(14). Come lecito attendersi, la retribuzione corrente aumenta al crescere del grado di ingresso; il possesso della laurea si traduce ceteris paribus in un aumento della retribuzione del 7,1 per cento. L’R quadro – l’indice che misura la bontà di adattamento del modello stimato ai dati e che è pari a 1 in caso di perfetto adattamento - è pari a 0,76, indicando una adeguata capacità del modello di descrivere la variazione delle retribuzioni nella compagine aziendale. Il divario di genere resta sostanzialmente inalterato aggiungendo le seguenti variabili esplicative (specificazione II): dummy di intensità dell’orario eccedente quello regolamentare (>=200 ore annue); dummy per il part-time nell’anno considerato dummy pari a 1 se il lavoratore ha avuto una posizione in part-time per almeno tre anni nella sua carriera, volto a identificare eventuali effetti di lungo periodo di una riduzione della durata della prestazione lavorativa( 15 ) dummy pari a 1 se il lavoratore ha effettuato almeno 30 giorni di missione nell’anno area funzionale (dove essere addetto a una filiale è la categoria di riferimento). Tali evidenze empiriche sono influenzate da variazioni sia nelle norme che regolano i tempi minimi di promozione, sia nei corrispondenti tempi medi effettivi di passaggio tra i gradi. Negli ultimi venti anni si è assistito a un progressivo rallentamento dei tempi di promozione e a una riduzione della preponderanza dei maschi nella compagine aziendale (da 77,2 per cento nel 1990 al 65,3 nel 2011). In altre parole, gli uomini erano sovrarappresentati rispetto a oggi nella compagine aziendale negli anni in cui la progressione di carriera era più rapida. Tali dinamiche inducono una sovrastima del divario retributivo che è da ricondurre al solo momento di ingresso delle donne in Banca d’Italia. Per mitigare tale effetto si è deciso di ripetere l’analisi precedente suddividendo la popolazione in due gruppi a seconda dell’anzianità di carriera: al di sopra e al di sotto dei 21 anni, corrispondente all’anzianità mediana (tav. 5). Tra i più anziani il divario si amplia all’11,0 14 15 Il gender pay gap si calcola secondo la seguente formula: GPG 1 1 / exp(ˆ ) dove ˆ è la stima del coefficiente della dummy gender. Questa variabile dummy può cogliere gli effetti di un rallentamento della crescita retributiva dovuto sia alla volontà del lavoratore di disporre di maggior tempo libero, sia di uno stigma regolamentare o discrezionale da parte del datore di lavoro. 27 per cento, mentre tra i più giovani si riduce al 6,4 per cento; va ricordato che il valore per i più giovani è una stima conservativa, poiché potrebbe non considerare l’intero percorso individuale potenziale e attribuisce un maggiore peso alle coorti di recente ingresso in Banca che non hanno ancora maturato i requisiti minimi per accedere a prove di selezione interna. La popolazione è stata ulteriormente suddivisa tra i dipendenti entrati almeno con il grado di coadiutore e i restanti dipendenti. Le differenze tra i due gruppi in termini di divario di genere non sono tuttavia rilevanti. Come visto precedentemente il divario stimato riflette sia il peso differenziale delle componenti variabili della retribuzione (straordinario, gratifica, indennità e compensi, missioni), sia l’eterogeneità nei percorsi di carriera, in termini sia di ultimo grado raggiunto sia di velocità nella progressione. Le analisi seguenti sono volte a investigare quali componenti contribuiscono in misura maggiore a determinarlo. Innanzitutto, escludendo il trattamento economico riconducibile alle missioni il divario si riduce al 6,5 per cento, indipendentemente dal set di controlli utilizzato. Per cercare di scindere l’effetto della progressione in carriera da quello dovuto a emolumenti di natura variabile la regressione è stata stimata anche inserendo il grado attuale come variabile di controllo (specificazione III); la ragionevole endogeneità di tale variabile raccomanda una particolare cautela nella lettura dei relativi risultati. Il divario a parità di grado corrente risulta al netto delle missioni pari al 3,9 per cento. Metà di esso risulta imputabile alle indennità e compensi (compenso per turni, sfalsamento orario e reperibilità, compenso per il Centro Donato Menichella, indennità di rischio, indennità di cassa, indennità di bilinguismo), un ulteriore punto percentuale al premio di presenza, il resto [essenzialmente] alle prestazioni eccedenti l’orario regolamentare e all’assegno di reggenza. Tav. 4 Differenziale di genere: modello di regressione (valori percentuali) Specificazioni (I) (II) (III) Base + Indennità 2,1*** Base + Indennità + presenza 3,0*** 6,5*** 3,9*** Totale al netto di missioni 6,5*** 8,3*** 6,7*** Totale lordo 8,4*** ***: p-value < 0,01 Tav. 5 Differenziale di genere: modello di regressione. Analisi per sottogruppi (valori percentuali) Retribuzione Grado Totale Grado ingresso coadiutori o F2 8,0*** Più di 21 anni di anzianità 11,0*** Meno di 21 anni di anzianità 6,4*** ***: p-value < 0,01 Un approfondimento effettuato per i soli direttivi sulla gratifica ha mostrato che, se si tiene conto del grado corrente, dell’anzianità nel grado e dell’area funzionale di appartenenza, non vi è un’attribuzione di tale componente retributiva differenziata per genere. Resta in ogni caso valida la cautela sull’endogeneità del grado corrente. È anche nullo l’effetto di genere se si considera come variabile dipendente l’insieme delle sole voci fisse e continuative. 28 Conclusioni Circa le determinanti del divario retributivo, sebbene con alcune cautele, le regressioni indicano un ruolo rilevante svolto dalle missioni e dall’erogazione di compensi e indennità. La squilibrata ripartizione di tali voci per genere può derivare sia da un problema di offerta ovvero, sarebbero le lavoratrici ad autoescludersi da questo tipo di emolumenti o da posizioni che le implicano, ad esempio non dando la disponibilità a viaggiare o a effettuare turni - sia da un problema di domanda, laddove siano i responsabili delle strutture ai vari livelli a destinare relativamente più uomini a mansioni o a incarichi che comportino tali erogazioni. Nell’impossibilità di distinguere i due effetti, si ritiene comunque che la consapevolezza del peso svolto da queste componenti, da ritenere non scontata, possa essere utile per orientare le scelte sia delle lavoratrici sia dei loro capi, ad esempio nell’assegnazione di un incarico che da luogo a missioni. I risultati delle regressioni soffrono, come non di rado avviene nella letteratura economica, dell’omissione di variabili rilevanti non direttamente osservabili (ad esempio, l’abilità) e di altre fonti di distorsione derivanti dalla possibile simultaneità di alcune scelte. L’analisi di regressione è inoltre stata condotta su un singolo anno, il 2011. In conclusione, i risultati appaiono robusti nel segnalare la presenza di un divario di genere che si riflette sulla retribuzione. Ciò suggerisce l’opportunità di effettuare dei supplementi di indagine, sia analizzando i dati di più anni con un’analisi per coorte, sia volgendo l’attenzione alle determinanti della progressione in carriera. 3.3. Le buone prassi - Una ricognizione in ambito nazionale e internazionale La ricognizione delle buone prassi contenuta nel presente Rapporto non ha la presunzione di essere esaustiva ma intende fornire una panoramica generale delle metodologie in uso e delle iniziative adottate nel campo del diversity management da parte di istituzioni internazionali ovvero di enti e aziende nazionali. La proposta di adottare metodologie o assumere iniziative analoghe in Banca d’Italia si regge sull’assunto – già più volte richiamato – che una cultura aziendale più inclusiva, una maggiore presenza femminile nelle posizioni di responsabilità, un efficace sistema di conciliazione tra tempo di lavoro e tempo di vita possano contribuire alla piena valorizzazione di tutte le risorse umane (in particolare quelle femminili) e, quindi, al conseguimento di migliori risultati gestionali e incrementi di efficienza. 3.3.1. Rassegna nazionale La ricognizione delle politiche di genere adottate in ambito nazionale evidenzia iniziative riconducibili a cinque categorie: formalizzazione e comunicazione delle politiche gestionali di genere; monitoraggio della presenza femminile in azienda, in particolare nei diversi livelli della scala gerarchica; interventi diretti a favorire la conciliazione tra vita e lavoro e a realizzare un’organizzazione del lavoro inclusiva; interventi diretti a sostenere il percorso di carriera della componente femminile; iniziative a sostegno della maternità e della paternità e progetti diretti a favorire il rientro sul luogo di lavoro. Alcuni fra i maggiori gruppi bancari, come Unicredit e Intesa San Paolo, pongono grande enfasi, nelle strategie aziendali, sui progetti di inclusione, di valorizzazione del personale femminile e di conciliazione vita - lavoro. 29 In particolare Unicredit, con un messaggio esplicito dell’Amministratore Delegato, definisce la “sostenibilità” come chiave di successo del gruppo. Il Gruppo dichiara di ispirarsi ai principi guida contenuti nella Dichiarazione Congiunta sulle Pari Opportunità e la Non Discriminazione, firmato con il Comitato Aziendale Europeo (CAE) il 14 maggio 2009, nella quale vengono delineati tre principi fondamentali diretti a: promuovere una cultura che coinvolga tutti gli stakeholder; considerare la diversità come un valore; garantire a ciascun dipendente l’opportunità di realizzare il proprio potenziale. Il gruppo esplicita con vari mezzi (principalmente attraverso il proprio sito web) le proprie strategie dirette a conseguire parità di trattamento e dignità nella diversità; cultura della diversità come processo organizzativo trasversale e condiviso; meritocrazia alla base delle pari opportunità e la non discriminazione; ed enuncia come obiettivi aziendali quelli di: equilibrare la diversità di genere nelle posizioni di leadership, favorendo la crescita professionale delle donne in azienda; valorizzare il contributo e l’interazione fra colleghi di diverse età che compongono la forza lavoro, sfruttandone al meglio le diverse caratteristiche; supportare i dipendenti nel conciliare efficacemente gli impegni della vita professionale e familiare, per garantirne il benessere. Il bilancio di sostenibilità 2010 enuncia i progetti in tema di “diversità e inclusione”, di “bilanciamento di genere”, di “benessere ed equilibrio fra vita privata e professionale” rientranti nel programma diretto a creare un clima di lavoro che favorisca l’inclusione. UniCredit si è assunto pubblicamente l'impegno di promuovere la diversità di genere, chiedendo a tutte le società di selezione di presentare liste dei candidati equamente rappresentative dei generi per tutte le posizioni manageriali aperte all'interno del Gruppo. UniCredit Women's International Network (UWIN) è attiva già da tre anni per sostenere la leadership femminile e ha promosso numerose attività di formazione e role modeling oltre a iniziative di empowerment e networking, nel costante intento di sostenere lo sviluppo della leadership femminile. Fra le varie iniziative realizzate si annoverano: il programma di mentoring Women4Women; il programma “Come Progetto il Mio Domani” che aiuta le dipendenti più giovani a gestire decisioni relative alla propria carriera; la partecipazione a seminari di esperti in materia di leadership e management di calibro internazionale; il progetto “in merito nel merito” attraverso il quale sono state intervistate oltre 150 donne manager. Il gruppo Intesa San Paolo ha elaborato e pubblicizzato già da tempo il cd. “progetto Gemma” per l’inclusione e valorizzazione del talento femminile. Partendo da un’analisi statistica che evidenziava al 2008 una bassa partecipazione femminile ai ruoli di vertice (solo il 9% di donne dirigenti), la banca ha elaborato un progetto articolato in 4 fasi (definizione, finalità e obiettivi – analisi – progettazione iniziative – implementazione iniziative) per riequilibrare la situazione, prevedendo la realizzazione di un sito per scambiare notizie e informazioni utili, la ridefinizione di uno stile di leadership a favore dell’inclusione e della valorizzazione del talento femminile, la previsione di azioni formative ai vari livelli nonché di azioni inerenti il work life balance (ad es. welcome back dopo lunghe assenze, ecc). Molte aziende italiane (Banca Popolare di Milano, Gruppo Poste Italiano, IBM Italia, Ferrovie dello Stato, Bracco, Unipol gruppo Finanziario, ecc) hanno aderito alla “ Carta per le pari opportunità e l’uguaglianza sul lavoro”, lanciata in Italia il 5 ottobre 2009 sulla scia del successo delle analoghe iniziative francese e tedesca. Si tratta di “una dichiarazione d‘intenti, sottoscritta volontariamente da imprese di tutte le dimensioni, per la diffusione di una cultura aziendale e di politiche delle risorse umane inclusive, libere da discriminazioni e pregiudizi, dirette a valorizzare i talenti in tutta la loro diversità”. La Carta, “fornisce un quadro di 30 riferimento valoriale per guidare le imprese aderenti nella sua applicazione, contenendo non prescrizioni dettagliate ma pochi impegni programmatici basati su principi e programmi di cambiamento, sperimentati con successo dalle imprese impegnate da più tempo nella materia”. Gli obiettivi enunciati mirano a: definire e attuare politiche aziendali che, a partire dal vertice, coinvolgano - anche attraverso l’inclusione nel Codice Etico o Mission aziendale o Carta dei valori aziendale tutti i livelli dell’organizzazione, nel rispetto del principio della pari dignità e trattamento sul lavoro (Gruppo Pirelli, Coop Adriatica hanno esplicitato, in una dichiarazione di policy aziendale, il principio delle pari opportunità); individuare funzioni aziendali alle quali attribuire chiare responsabilità in materia di pari opportunità (Telecom Italia ha istituito un‘apposita struttura operativa come la People Caring per il benessere e le pari opportunità dei dipendenti ); superare gli stereotipi di genere, attraverso adeguate politiche aziendali, di formazione e sensibilizzazione, anche promuovendo e ridisegnando i percorsi di carriera (il Gruppo Pirelli ha ridotto la durata massima per l’espatrio da 5 a 3 anni relativamente a un maggior numero di posizioni manageriali di sviluppo strategico); integrare il principio di parità di trattamento nei processi che regolano tutte le fasi della vita professionale e della valorizzazione delle risorse umane (il gruppo Pirelli effettua delle analisi periodiche sull’andamento salariale per le stesse posizioni relativamente alle diverse popolazioni, al fine di individuare la sussistenza di eventuali gap; Banca Popolare di Milano ha attivato un servizio di supporto psicologico, realizzato indagini di clima e posto in essere interventi di eliminazione delle barriere architettoniche a favore del personale diversamente abile,); sensibilizzare e formare adeguatamente tutti i livelli dell’organizzazione sul valore della diversità e sulle modalità di gestione delle stesse (alcune società realizzano piani di formazione continua e specifica rivolti, a seconda dei casi, a specifici segmenti aziendali o a tutto il personale); monitorare periodicamente l’andamento delle pari opportunità e valutare l’impatto delle buone pratiche (ENI e Unicredit hanno utilizzato un’indagine strutturata, Roche Diagnostics strumenti più informali come un laboratorio di ascolto sulle Pari Opportunità); fornire al personale strumenti interni a garanzia della effettiva tutela della parità di trattamento (il Gruppo Pirelli ha introdotto delle procedure interne di segnalazione e tutela delle pari opportunità; Banca Popolare di Milano nel 2009 ha distribuito a tutto il personale un Codice di buona condotta che illustra le norme di comportamento, chiarisce le responsabilità di ciascuno, indica come segnalare ogni forma di abuso o di disagio); individuare strumenti concreti per favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro: a misure di flessibilità nell’organizzazione del lavoro (es. lavoro part-time, telelavoro, gestione dei permessi) si affianca l’offerta di servizi sociali (es. asili nido aziendali, convenzioni, servizi di trasporto, benefit aziendali) o di servizi che liberano tempo (Telecom, Bracco e alcune BCC offrono servizi di vario tipo quali, a titolo esemplificativo, il disbrigo di pratiche personali e amministrative, servizi assicurativi, il noleggio auto, aree benessere e relax, l’ufficio viaggi, acquisti in farmacia e al supermercato); comunicare al personale l’impegno per una cultura aziendale delle pari opportunità, informandolo sui progetti intrapresi in tali ambiti e sui risultati pratici conseguiti (il Gruppo Pirelli utilizza la “Lettera di accompagnamento alla Dichiarazione del gruppo sulle pari opportunità”; Henkel e Telecom Italia utilizzano delle aree dedicate nella intranet aziendale - sito Welfare di Telecom Italia e Diversity Corner di Henkel Life). Nell’ampio contesto della pubblica amministrazione, l’opera di coordinamento e promozione delle iniziative di inclusione - affidata al Dipartimento per le pari opportunità 31 costituito all’interno della Presidenza del Consiglio dei ministri - si concretizza in una diffusa attività di comunicazione (Rete per le pari opportunità), in una serie di indagini conoscitive (“Work – Family Balance Assessment”) e nella realizzazione di una serie di progetti finanziati dall’Unione Europea. Di particolare interesse sono le iniziative avviate dall’INAIL non solo all’interno della propria organizzazione (quali ad esempio il progetto maternità e lunghe assenze, le 330 postazioni di telelavoro, gli strumenti di flessibilità oraria), ma anche all’esterno, attraverso la diffusione di progetti e studi diretti a ripensare la prevenzione degli incidenti sul lavoro in un’ottica di genere. In particolare, con il progetto “Salute e sicurezza, una questione anche di genere” vengono individuate, anche in applicazione dell’art. 28 del decreto legislativo 81/2008 che ha fatto emergere “il rischio di genere”, metodologie e approcci diretti a evidenziare le specificità – maschili e femminili – rispetto ai pericoli insiti nel mondo del lavoro e pertanto a rilevare le differenze fra uomini e donne nell’esposizione ai rischi, dalle malattie professionali agli infortuni sul lavoro. L’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo (ENEA), molto attiva nelle politiche di genere, oltre a evidenziare nel proprio sito particolareggiate statistiche di genere, ha di recente avviato una Web Tv dedicata esclusivamente al mondo della ricerca scientifica al femminile per dare visibilità e fornire occasioni di confronto alle donne che all’interno dell’Agenzia operano nei settori scientifici e tecnologici. Nel mondo delle Università le politiche di genere presentano aspetti molto eterogenei, dalla costituzione di appositi comitati di parità, alla realizzazione di studi e ricerche sul tema fino alla attivazione di specifici progetti di formazione (ad esempio presso Milano Bicocca, Padova e Trento). 3.3.2. Rassegna internazionale FSA (Financial Services Authority) La politica sulla diversità dell’FSA, autorità di vigilanza del settore finanziario inglese, è in gran parte frutto del quadro normativo(16) che obbliga l’Autorità a considerare otto aree di diversità(17) e ad adottare specifiche azioni al riguardo. Attualmente, l’FSA ha adottato un unico documento (c.d. Single Equality Scheme – schema unico di parità) che orienta in un arco di tempo triennale le azioni dell’organizzazione nel campo delle aree di diversità indicate dalla legge(18). In tale quadro, l’FSA ha adottato quale strumento di raccolta delle informazioni le Valutazioni di Impatto della Parità (Equality Impact Assessments - EIA). Sulla base di tale strumento e delle altre informazioni disponibili, è stato sviluppato un Piano d’azione sullo schema unico di parità, triennale a scorrimento annuale, i cui obiettivi sono oggetto di valutazione trimestrale. Gli EIA sono documenti che devono identificare ogni impatto negativo che le politiche e i servizi dell’FSA possono avere sulle caratteristiche protette(19). La metodologia dell’EIA prevede una valutazione preliminare sul potenziale impatto della politica o del servizio rispetto alla caratteristica protetta (valutazione della rilevanza). In caso positivo, l’organismo valuta la 16 17 18 19 Il quadro normativo in materia di politiche di diversità, non solo di genere, è recentemente cambiato in Inghilterra con l’adozione dell’Equality Act (cfr. FSA, Single Equality Scheme 2010-2013, pagg. 20 e ss.) che rivede e amplia i doveri degli organismi pubblici rispetto a vari profili di diversità, fino a quel momento oggetto di specifica normativa. Le aree di diversità considerate non sono limitate alla diversità di genere. Alla luce dell’Equality Act, l’autorità inglese è tenuta a considerare le seguenti aree di diversità: age; disability; gender; gender reassignment (transgender); pregnancy and maternity; race; religion or belief; sexual orientation (cfr. FSA, Single Equality Scheme 2010-2013, pag. 5). Nell’adottare un approccio unitario per tutte le tipologie di diversità, l’FSA ha superato il precedente schema, che prevedeva l’adozione di uno specifico documento di policy per ciascuna delle aree di interesse. Sono caratteristiche protette le 8 aree di interesse stabilite dalla normativa, cfr. nota 12. 32 necessità di una consultazione esterna o interna, acquisisce i dati necessari per una decisione informata, valuta l’impatto in termini di possibili effetti di discriminazione illegale, diretta o indiretta, modifica la politica o identifica politiche alternative, stabilisce quali azioni siano necessarie per attenuare o rimuovere i possibili effetti discriminanti, decide sull’opportunità di condurre una valutazione più approfondita e pubblica i risultati. Ai fini della verifica periodica delle politiche adottate, l’FSA conduce sistematicamente rilevazioni di dati sulle aree di interesse, convalidandoli anche attraverso l’utilizzo di benchmark esterni(20) e il confronto con organizzazioni rappresentative dei vari gruppi di interesse. I risultati delle azioni intraprese sono pubblicati annualmente. Sebbene la raccolta dei dati necessari alla stesura del documento di policy sia stata condotta dagli addetti alla gestione delle risorse umane della stessa FSA, appare significativo evidenziare che la stesura del documento sia stata curata da un consulente esterno, mentre la sua concreta attuazione resta responsabilità dell’organismo e delle sue funzioni interne. Il documento contiene altri tre aspetti di interesse: 1) la governance delle questioni di diversità è articolatamente descritta, individuando con precisione responsabilità e compiti dal vertice dell’azienda fino al singolo dipendente. Sono in particolare definite le responsabilità dei manager di linea(21), ai quali viene impartita una formazione specifica sulle questioni di diversità; 2) la comunicazione della politica di gestione della diversità è un aspetto centrale del documento e contribuisce a caratterizzare l’FSA come “employer of choice”; 3) il Piano d’azione delineato per il triennio identifica chiaramente il profilo di diversità di cui si occupa, le azioni proposte e i risultati attesi, il responsabile dell’attività e il termine entro cui i risultati devono essere raggiunti, definendo quindi un ordine di priorità nel perseguimento degli obiettivi e nell’allocazione delle risorse necessarie. IMF (International Monetary Fund) Il Fondo Monetario Internazionale attua da tempo un’articolata politica di gestione delle differenze, non centrata sulle sole differenze di genere. Inizialmente, il principale focus era sulle differenze geografiche, ma progressivamente il perimetro delle iniziative si è allargato fino a comprendere le differenze di età, genere, status familiare e orientamento sessuale. Nel 1994 il Fondo ha pubblicato un primo rapporto sullo status delle donne nel Fondo, seguito nel 1995 da un rapporto sulla discriminazione e dalla creazione di un Advisor per la diversità, con competenze relative a tutti i tipi di discriminazione. Nel 1996 il Direttore del Fondo ha pubblicato una dichiarazione sulla diversità, primo passo formale per l’istituzione di una politica delle diversità nella gestione delle risorse umane. La scelta è stata di orientarsi verso l’adozione di linee guida qualitative e quantitative per il raggiungimento di obiettivi di maggiore diversità geografica e di genere, piuttosto che su meccanismi di quote. In particolare, il Fondo ha adottato piani d’azione sulla diversità a livello dipartimentale, che sono stati 20 21 “We also intend to benchmark our performance using relevant and valid external data sources. During the lifetime of this Scheme, we will benchmark against the Stonewall Workplace Equality Index and will benchmark against the Race for Opportunity index, Opportunity Now index, Employers Forum on Religion index, Employers Forum on Age index and Employers Forum on Disability index” cfr. FSA, Single Equality Scheme 2010-2013, ivi. “Managers are responsible for: • ensuring that their teams understand what their duties under this scheme are; • addressing equality and diversity issues in the business plans and performance review of their area of the business; • implementing the strategy as part of day-to-day management (after equality and diversity training) addressing equality and diversity issues in performance appraisal; and • ensuring all staff act in accordance with the diversity strategy, providing necessary support and direction”, FSA, Single Equality Scheme 2010-2013, pag. 54. 33 successivamente incorporati nelle politiche generali di gestione del personale (assunzioni, sviluppo di carriera, promozioni, valutazionianche dei dirigenti). Nel 2003 è stato adottato un Piano d’azione per la promozione della diversità, che per la prima volta ha comportato l’introduzione di benchmark numerici(22) e nuove azioni in materia di assunzioni, sviluppo di carriera e ambiente di lavoro. Nel 2006 il Fondo ha creato un Comitato di alto livello sulla diversità con l’obiettivo di fornire indirizzi su tutte le questioni con un possibile impatto sulla diversità. Nel 2007 il Fondo ha pubblicato una propria dichiarazione sulla diversità e ha adottato una nuova strategia in materia, articolata su quattro obiettivi fondamentali: aumentare le quote di gruppi sottorappresentati, assicurare parità di trattamento per tutti, prestare effettiva attenzione alle problematiche di diversità e ottenere un pieno coinvolgimento di tutto il personale nelle politiche di diversity. Nel 2009 sono stati definiti nuovi obiettivi quantitativi, da raggiungere entro il 2014, definiti sulla base di nuovi benchmark. Nel 2010, per migliorare la trasparenza e la verificabilità dei progressi, è stato introdotto il punteggio sulla diversità (Diversity Scorecard) che registra i risultati dipartimentali rispetto ai quattro obiettivi sulla diversità fissati per il 2014. In particolare, il punteggio costituisce una misura obiettiva sulla base della quale adottare iniziative mirate, come i programmi di formazione sulla diversità e l’inclusione, nei confronti delle strutture che hanno registrato risultati insufficienti, oltre che uno strumento per richiamare la responsabilità dei dirigenti sulle loro scelte gestionali, ove non coerenti con gli obiettivi dichiarati . Banca Mondiale Anche presso la Banca Mondiale le politiche di gestione della diversità non si limitano a tenere in considerazione le diversità di genere ma spaziano in un perimetro più ampio , con un focus particolare sulle diversità geografiche ed etniche che si spiega alla luce della natura internazionale dell’organismo. Il contesto di riferimento è formato da due documenti(23) adottati nel 2007, che definiscono la strategia della Banca sulle tematiche dell’inclusione e della diversità per il quinquennio 2007-2012. In particolare, la Banca Mondiale ha formulato una serie di raccomandazioni che forniscono complessivamente l’architettura della politica in materia di diversità e inclusione dell’organizzazione. Inoltre, la Banca ha identificato quattro pilastri attorno ai quali impostare la propria strategia in materia di inclusione e diversità (Leadership and Accountability, Reform of Key Staffing Processes, Learning in Support of Behavior Change, Metrics and Supporting Infrastructure), verificando su base annuale l’attualità delle metodologie adottate e la perseguibilità degli obiettivi nei tempi prefissati. A differenza di altre istituzioni, la Banca Mondiale ricorre ad “azioni positive”, con la fissazione di quote minime da raggiungere in ruoli chiave da parte di gruppi sottorappresentati, tra cui le donne relativamente alle posizioni chiave nelle carriere tecniche e nei ruoli manageriali. La Banca Mondiale si è dotata di un ampio strumentario di metriche per misurare i risultati delle singole strutture in termini di inclusione e gestione della diversità, elaborate sulla 22 IMF, Diversity annual report 2003. In particolare, gli indicatori quantitativi includevano benchmark per il periodo 2003-2008 per la presenza delle donne ai livelli apicali e l’assunzione di donne tra gli economisti e le carriere specialistiche. 23 Cfr. World Bank, What every country manager should know about promoting diversity and inclusion. I due documenti citati sono: The FY07-12 Diversity & Inclusion Strategy and Action Plan (November 16, 2007); e The diversity & Inclusion Task Force report, Recommendations for a FY07-12 Diversity & Inclusion Strategy in the World Bank Group (December 22, 2006). 34 base di periodiche raccolte di dati svolte con varie metodologie (data mining, interviste, questionari etc.). Le metriche sono utilizzate sia come strumenti di rilevazione di eventuali situazioni di tensione in tema di inclusione e gestione delle differenze, sia per l’adozione di specifiche azioni. Costituisce una peculiarità dell’approccio della Banca Mondiale il focus specifico volto alle politiche di retention dei dipendenti, con approfondimenti sui motivi dell’abbandono da parte di personale appartenente a minoranze (ad es. attraverso la somministrazione di interviste post dimissioni) o impiegato presso strutture con un punteggio negativo in materia di inclusione e diversità. Anche la comunicazione presenta aspetti peculiari: la Banca infatti non si limita a fare affidamento su una dichiarazione del Presidente che testimoni l’impegno dei vertici aziendali verso le tematiche dell’inclusione e della gestione delle diversità, ma prevede un flusso continuo di comunicazioni, specie interne, da parte del Presidente e degli altri vertici dell’istituzione . Commissione Europea La Commissione Europea da tempo persegue una politica di gestione delle differenze, non solo di genere(24) . In particolare, nel dicembre 2010 la Commissione ha adottato una strategia per le pari opportunità per il periodo 2010-2014(25) che è basata su tre pilastri: gestione dei talenti, creazione di un ambiente di lavoro improntato alla cultura del rispetto, flessibilità dell’ambiente di lavoro. Quanto alla gestione dei talenti, la Commissione intende perseguire, a prescindere dal genere, una strategia di gestione delle risorse umane a 360 gradi volta a “attrarre, gestire, sviluppare e consolidare il talento”, nella convinzione che un’efficace gestione dei talenti abbia un positivo impatto sui risultati dell’organizzazione nel suo complesso. La politica di prevenzione delle molestie(26) si basa su tre elementi complementari: 1) misure preventive e maggiore attenzione tra il personale; 2) procedura informale per la gestione di casi di possibili molestie, in particolare tramite la creazione di una rete di consulenti; 3) procedura formale per la gestione dei casi denunciati ufficialmente e per la possibile adozione di misure disciplinari. L’adozione di misure di flessibilità presso la Commissione risale al 2007(27), in particolare con l’introduzione del lavoro a distanza; si è così affermato un diverso approccio alla valutazione delle prestazioni, che ha portato a una gestione del personale basata sul raggiungimento di obiettivi e non sulla mera presenza fisica. Banca Centrale Europea La Banca Centrale Europea ha sviluppato un’attenzione crescente alle problematiche di gestione delle differenze di genere. Inizialmente, il focus è stato dedicato alla tutela delle differenze nazionali e linguistiche. Più recentemente, è emersa la problematica delle differenze di genere. In particolare, nel 2006 la Banca Centrale Europea ha declinato in un specifico documento la sua politica ufficiale in tema di gestione delle diversità, anche di genere,(28) costituita da sei aree di intervento: gestione strategica della diversità, creazione di un ambiente di lavoro rispettoso della diversità, un sistema di gestione del personale leale ed efficace, procedure 24 25 26 27 28 Specifiche regole riguardano in particolare, data la natura dell’ente, la composizione multinazionale del personale e la tutela delle diversità linguistiche. Commissione Europea, European Commission Equal Opportunities Strategy (2010 – 2014). Commissione Europea, Decisione sulla prevenzione delle molestie Commissione Europea, Decisione sull’implementazione del lavoro a distanza, 2007. European Central Bank, Managing Diversity in the ECB, September 2006 35 di reclutamento e selezione coerenti ed oggettive, soluzioni lavorative flessibili volte a facilitare le esigenze di conciliazione vita-lavoro, gestione della diversità attraverso la competenza e i valori. Il documento pone in particolare evidenza la necessità di implementare tutte le aree d’intervento individuate attraverso una chiara ripartizione di responsabilità a più livelli, che coinvolge il vertice dell’istituzione, i manager di linea, la funzione di gestione delle risorse umane e infine tutto il personale. Un ruolo specifico viene individuato per i sindacati, che devono fare propri i temi della gestione delle differenze, e per il “consigliere sociale”, cui il personale può rivolgersi per affrontare episodi di gestione inadeguata delle differenze e che può provvedere a una mediazione tra le parti interessate per una risoluzione non conflittuale. Nel corso del 2008, con la collaborazione di un consulente esterno(29), si è tenuto presso la BCE il primo Forum della diversità per manager di linea(30). Lo scopo dell’evento - strutturato come un workshop alternando momenti di lezione frontale, laboratori e sessioni di discussione guidata – è stato quello di fare emergere nei gestori la consapevolezza dei pregiudizi con i quali si affrontano le questioni attinenti le diversità e offrire uno strumentario utile. Nel settembre 2009 la BCE ha avviato un gruppo di lavoro sulle diversità di genere(31). Il gruppo ha prodotto un Rapporto nel quale è stata evidenziata la necessità di dare una base statistica solida alle politiche di genere, adottando e verificando su base regolare una serie di indicatori statistici ritenuti significativi dell’evoluzione delle politiche di genere. Il Rapporto raccomanda inoltre l’adozione immediata di una serie di misure volte a riequilibrare la composizione quali-quantitativa per genere in tutte le fasce del personale, con benefici sia “reputazionali” sia in termini di vantaggio competitivo per l’istituzione. Il Rapporto individua tre aree di azione: elevare l’impegno istituzionale nella gestione delle differenze, attraverso una condivisione pubblica e formale degli obiettivi da parte dei vertici dell’istituzione; aumentare la consapevolezza, creando e mantenendo basi dati robuste per l’analisi dei fenomeni nonché individuando e pubblicizzando modelli positivi; adottare misure concrete in tutte le fasi del processo di gestione delle risorse umane, dal reclutamento alla remunerazione fino alla gestione e manutenzione delle conoscenze. Conclusioni Dall’analisi delle politiche di gestione delle differenze adottate dalle istituzioni esaminate emergono tratti comuni, di notevole interesse: 1) impegno esplicito e pubblico del vertice aziendale sulle politiche di gestione della diversità: tutte le organizzazioni considerate hanno ritenuto necessario pubblicare uno statement del vertice dell’azienda. A volte ciò si è determinato a seguito di una pressione tra pari (IMF e BCE) mentre altre volte da un insieme di vincoli legali e di opportunità contingenti (FSA); in ogni caso, il coinvolgimento dei vertici è parte essenziale di una efficace politica di gestione delle diversità; 2) governance della diversità: tutte le istituzioni considerate hanno introdotto, in diverse fasi, una serie di organi intermedi, composti da membri di elevato grado, ai quali è stato affidato il compito di formulare le politiche in materia di gestione della diversità e vigilare sulla loro attuazione; 3) disponibilità di basi dati: si tratta di uno degli elementi qualificanti delle politiche di gestione della diversità. Le tecniche di acquisizione dei dati sono varie e spesso combinate tra loro (data mining, questionari, interviste, etc.); alcune istituzioni utilizzano specialisti esterni, altre preferiscono mantenere il processo di produzione dei dati a livello interno; 29 30 31 Il Tavistock Institute. ECB – The Tavistock Institute, 1st Diversity forum for line managers – Feedback report, 7 October 2008 ECB, Project group on gender diversity, Report, July 2010 36 4) definizione di un piano di azione sulla base di priorità: tutte le istituzioni considerate hanno formulato piani di azione per la promozione di una maggiore diversità con un numero limitato di obiettivi ritenuti prioritari; in alcuni casi, l’individuazione degli obiettivi è avvenuta sulla base degli indicatori di underperformance rispetto agli standard generali dell’organizzazione su specifici profili di diversità; 5) individuazione delle responsabilità e dell’orizzonte temporale: tutte le organizzazioni considerate hanno individuato chiaramente le linee di azione da intraprendere e i responsabili, definendo l’orizzonte temporale entro cui raggiungere gli obiettivi dichiarati. In alcuni casi (IMF) sono stati introdotti strumenti di rilevazione numerica del grado di attuazione delle politiche di diversità, i cui punteggi sono rilevanti anche ai fini della valutazione della performance dei dirigenti; 6) coinvolgimento dei manager di linea e integrazione delle politiche di gestione della diversità nella gestione quotidiana del personale: tutte le organizzazioni hanno posto l’accento sulla necessità di coinvolgere pienamente i manager di linea nell’attuazione delle politiche di genere, che devono formare parte integrante della gestione quotidiana del personale. Una specifica formazione sulla diversità è riservata quindi ai manager di linea, a volte (IMF) in risposta all’underperformance di determinate strutture rispetto agli obiettivi di periodo. 37 4. L’ANALISI DEI DATI (al 31 dicembre 2011)(32) 4.1. La presenza delle donne in Banca d’Italia L’incidenza delle donne sulla compagine della Banca risulta in ulteriore crescita e raggiunge a fine 2011 un valore pari al 35%. Incidenza delle donne sulla compagine dell'Istituto 36% 35% 34% 32% 30% 28% 26% 24% 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 L’incidenza delle donne risulta in aumento in tutti i ruoli: nel ruolo unificato raggiunge il 43% (rispetto al 40% del 2008), in quello legale si attesta al 41% (a fronte del 37% del 2008), in quello tecnico evidenzia un valore del 14% (12% del 2008). Composizione del personale per sesso e ruolo (2011) uomini donne 57% 43% Ruolo Unificato 86% 14% Ruolo Tecnico 59% 41% Ruolo Legale Carriera Segesi Carriera Operaia 98% 98% 2% 2% In termini assoluti, si conferma il decremento della compagine maschile, più anziana, a fronte della sostanziale stabilità di quella femminile. Consistenze del personale maschile e femminile nel periodo 2002-2011 uomini donne 7000 6000 5000 4000 3000 2000 1000 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 32 Le analisi sono state curate da Claudia Paparo del Servizio Personale Gestione Risorse. 38 Nel periodo preso in considerazione (2009-2011) sono state assunte complessivamente 205 donne, pari al 32% del totale dei nuovi ingressi. Con specifico riferimento al ruolo unificato, l’incidenza delle donne è stata pari al 42% del totale delle assunzioni. Viceversa, il fenomeno delle cessazioni continua a interessare prevalentemente il personale maschile, a motivo dell’età media maggiore. Ne deriva che il tasso di sostituzione del personale femminile continua a essere superiore a quello del personale maschile: nel triennio 2009-2011, per ogni 10 uomini in uscita ne sono entrati 4 mentre per ogni 10 donne cessate ne sono state assunte 7 (turnover pari ad 0,7). Con riferimento alla ripartizione del personale della Banca per gruppi di gradi, l’incidenza delle donne cresce, di alcuni punti percentuali, in tutti gli aggregati. Seppur in miglioramento, permane una sottorappresentazione delle donne nella categoria dei dirigenti (il 22% alla fine del 2011). Composizione per sesso del personale dei diversi gruppi di gradi (2008-2011) uomini 2011 donne 78% 2008 22% 80% 2011 20% 64% 2008 36% 67% 59% 41% 2008 60% 40% 54% 2008 Funzionari 33% 2011 2011 Dirigenti Coadiutori 46% 57% Altri Operativi 43% Prosegue, sebbene lentamente, il riposizionamento delle donne verso la carriera direttiva, che oggi assorbe nel complesso il 26% del personale femminile dell’Istituto, rispetto al 24% rilevato nel 2008 (peraltro anche gli uomini risultano in aumento dal 29% al 31%). Tuttavia le dirigenti continuano a essere solo il 5% delle donne presenti in Banca, a fronte dell’11% rilevato tra il personale maschile (in aumento di un punto percentuale rispetto al dato del 2008). Consistenze per grado/carriera del personale Dirigenti Funzionari Coadiutori Altri operativi Segesi Operai 2008 uomini donne 534 131 974 472 777 509 1853 1397 577 20 471 9 39 2011 uomini donne 475 132 912 507 745 511 1531 1281 385 9 460 9 Composizione per grado/carriera del personale maschile e femminile (2008 – 2011) 5% 10% 5% 11% Dirigenti 19% 21% 19% 20% Funzionari Coadiutori Altri operativi 20% 15% 21% 17% Segesi Operai 2008 2011 36% 34% 55% 52% 11% 9% 9% 10% uomini donne uomini donne Con riguardo alle posizioni di Vertice, si conferma la presenza di una donna nel Direttorio (dal 2008) mentre, a oggi, nessuna donna riveste il grado di Funzionario Generale. Nelle 45 Strutture dell’Amministrazione centrale(33), 5 donne ricoprono la posizione di Titolare mentre altre 5 svolgono la funzione di sostituto; nelle 58 Filiali, le donne ricoprono la posizione di Direttore in 15 realtà e quella di Vice Direttore in 8 realtà. In Amministrazione centrale 2 Servizi (Acquisti e Consulenza legale) hanno un team di vertice (Titolare e Sostituto) interamente femminile; prendendo in considerazione anche le posizioni di titolare di unità di base, una concentrazione di donne in posizioni di responsabilità si riscontra nei Servizi Acquisti e Personale Gestione Risorse (5 posizioni organizzative su 7 sono coperte da donne) mentre una presenza comunque significativa di donne si registra nei Servizi Rapporti con il Tesoro (3 posizioni organizzative su 6 sono coperte da donne), Rapporti esterni e affari generali di vigilanza (5 posizioni su 9), Personale INE (4 posizioni su 9), Operazioni di banca centrale (3 posizioni su 7). Per contro, una bassa presenza di donne in posizioni di responsabilità si registra nei Servizi delle Aree Ricerca economica e relazioni internazionali (su 26 posizioni di responsabilità solo 5 sono coperte da donne; nessuna posizione è coperta da donne presso il Servizio Studi di congiuntura e di politica monetaria) e Circolazione monetaria e affari generali (su 22 posizioni di responsabilità solo 4 sono coperte da donne; nessuna posizione è coperta da donne presso il Servizio Affari Generali). Quanto alla distribuzione sul territorio, a fine 2011 non sussistono differenze significative nella composizione per sesso del personale fra l’Amministrazione Centrale (dove le donne rappresentano il 34% del totale dei dipendenti) e la rete territoriale (dove si attestano sul 37%)(34 ). Nell’ambito dell’Amministrazione Centrale, permangono differenze tra le aree funzionali, dove la presenza femminile varia dai valori minimi delle aree Circolazione monetaria e affari generali (18%) e Patrimonio immobiliare e acquisti (24%) ai valori massimi delle aree Ricerca Giuridica (51%) e Risorse Umane e Comunicazione (49%). 33 Nel dato sono comprese anche le Unità di supporto d’Area. 34 Il personale delle Filiali di Roma è compreso nella compagine della rete territoriale 40 Con riferimento all’intera carriera direttiva, rispetto al 2008 si segnala il significativo incremento registrato dalla compagine femminile nell’Area Controllo ispettivo interno con un aumento di 11 punti percentuali (dal 16% al 27%). Relativamente alla compagine dei soli dirigenti, le donne hanno un’incidenza percentuale apprezzabile nelle Aree Ricerca giuridica (48%), Risorse umane e comunicazione (34%) e nel Servizio Organizzazione (38%). Rispetto al 2008 la presenza femminile tra i dirigenti appare in forte crescita nella dirigenza delle Aree Banca centrale, mercati e sistemi di pagamento (+9 punti percentuali), Controllo ispettivo interno (+9 punti percentuali) e Circolazione monetaria e affari generali (+7 punti percentuali). Ridotta è la presenza di dirigenti donne presso l’Unità di informazione finanziaria (14%), nonché presso l’Area Vigilanza bancaria e finanziaria (15%). Composizione per sesso del personale nelle aree funzionali (2011) n° uomini donne % uomini donne Carriera Direttiva uomini donne Dirigenti uomini donne Area Banca centrale, mercati e sistema dei pag. 254 186 58% 42% 65% 35% 73% 27% Area Bilancio e controllo 90 68 57% 43% 61% 39% 80% 20% Area Circolazione monetaria e affari generali 572 126 82% 18% 78% 22% 79% 21% 25% 73% 27% 75% 25% Area Controllo Ispettivo interno 45 15 75% Area Patrimonio immobiliare e acquisti 302 94 76% 24% 81% 19% 79% 21% Area Ricerca economica e relazioni internazionali 211 157 57% 43% 70% 30% 79% 21% 51% 55% 45% 52% 48% Area Ricerca giuridica 29 30 49% Area Risorse informatiche e rilevazioni statistiche 533 209 72% 28% 74% 26% 78% 22% Area Risorse umane e comunicazione 159 150 51% 49% 55% 45% 66% 34% 41% 68% 32% 85% 15% Area Vigilanza bancaria e finanziaria 405 287 59% 147 44 77% 23% 84% 16% 91% 9% Unità di Informazione Finanziaria 67 48 58% 42% 69% 31% 86% 14% Organizzazione 30 19 61% 39% 67% 33% 63% 38% Segret. tec. Eurosist. stab. finanz. 12 8 60% 40% 80% 20% 67% 33% di cui Ispettorato Vigilanza (*) i Servizi sono raggruppati sulla base dell'attuale articolazione delle Aree funzionali. Relativamente all’età, la popolazione femminile si colloca tuttora in una fascia d’età più giovane rispetto a quella maschile: infatti mentre il 39% degli uomini ha un’età compresa fra i 50 e i 60 anni, il 44% delle donne ha un’età compresa fra i 40 e i 50 anni. Le differenze nella distribuzione per età del personale maschile e femminile si stanno lentamente attenuando. Distribuzione per classi di età del personale maschile e femminile (2011) 25% uomini 20% donne 15% 10% 5% 0% fino a 30 da 30 a anni 35 anni da 35 a 40 anni da 40 a 45 anni da 45 a 50 anni 41 da 50 a 55 anni da 55 a 60 anni da 60 a 65 anni L’età media del personale maschile è sostanzialmente stabile rispetto alla precedente osservazione (49 anni a fine 2011 rispetto a 49,8 anni di fine 2008); in lieve crescita è l’età media delle donne (da 46,9 a 47,1 anni). Rispetto al 2008, si vanno riducendo le differenze tra uomini e donne nella distribuzione per anzianità di servizio. - Distribuzione del personale per classe di anzianità (2008-2011) 25% 25% 20% 20% 15% 15% 10% 10% Uomini Donne 5% 5% 0% fino a 5 da 5 a anni 10 anni da 10 a da 15 a 15 anni 20 anni 0% da 20 a 25 anni da 25 a 30 anni da 30 a 35 anni fino a 5 da 5 a da 10 a da 15 a da 20 a da 25 a da 30 a oltre 35 anni 10 anni 15 anni 20 anni 25 anni 30 anni 35 anni anni oltre 35 anni Circa il livello di scolarizzazione, escludendo il personale operaio, il 50% delle donne presenti in Banca possiede una laurea (stessa quota degli uomini) e il 48% un diploma di scuola media superiore (42% per gli uomini). L’analisi del nucleo familiare del personale in Banca d'Italia mostra che permane una sostanziale differenza tra i due generi con riferimento alla distribuzione per numero di figli. Distribuzione del personale per numero di figli (2011) oltre 4 donne 4 uomini 3 2 1 0 0% 10% 20% 30% 40% Tali differenze si ampliano nell’ambito della compagine della carriera direttiva (il 31% delle donne della carriera direttiva non ha figli contro il 22% degli uomini) e risultano ancor più rilevanti nella popolazione dei dirigenti: l’88% dei dirigenti di sesso maschile ha almeno un figlio e il 52% ne ha due, mentre il 30% dei dirigenti di sesso femminile non ha figli e il 29% ne ha uno solo. 42 Distribuzione del personale della carriera direttiva per numero di figli (2011) oltre 4 donne 4 uomini Distribuzione dei dirigenti per numero di figli (2011) oltre 4 donne 4 uomini 3 3 2 2 1 1 0 0 0% 10% 20% 30% 40% 50% 0% 10% 20% 30% 40% Per i dati di dettaglio si rinvia alle tabelle 1-8. 4.2. Il personale del ruolo tecnico Al 31 dicembre 2011, i dipendenti del ruolo tecnico in Banca d’Italia sono 648. In costante aumento nell’ultimo decennio, i ”tecnici” rappresentano a fine 2011 il 9,3% dell’intera compagine; di questi, ben il 72% appartiene al profilo EAD(35). Rispetto ai dipendenti appartenenti al ruolo unificato, la cui distribuzione rispetto al genere risulta più equilibrata, nel personale del ruolo tecnico si registra una significativa prevalenza di uomini (86%). Consistenze del personale del ruolo tecnico maschile e femminile nel periodo 2002-2011 uomini donne 600 500 400 300 200 100 0 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 Con riferimento alla ripartizione del personale del ruolo tecnico per gruppi di gradi, rispetto alla situazione rilevata nel 2008 l’incidenza delle donne cresce, di alcuni punti percentuali, in tutti gli aggregati ad eccezione dei coadiutori dove cala dal 13% all’11%. 35 Per l’individuazione degli appartenenti al profilo EAD, si è tenuto conto della tipologia di concorso effettuato per l’assunzione in Banca, della specializzazione scelta nei concorsi interni o nelle prove per l’avanzamento di grado (coadiutore, funzionario di 2^, condirettore), della percezione di un assegno ad personam ovvero una tantum per lo svolgimento di competenze EAD. 43 50% Composizione per sesso del personale dei diversi gruppi di gradi (ruolo tecnico) uomini 2011 donne 12% 88% 2008 2011 16% 84% 2008 87% 13% 2011 89% 11% 2008 87% 13% 2011 Funzionari Coadiutori 18% 82% 2008 Dirigenti 9% 91% Altri Operativi 13% 87% Analizzando la composizione per grado del personale di ruolo tecnico, si nota nell’ultimo triennio un aumento significativo della compagine femminile di altri operativi a fronte di una riduzione di quella di coadiutori e funzionari; aumenta, dal 9% al 10%, anche la quota di dirigenti donne. Composizione per grado/carriera del personale maschile e femminile (ruolo tecnico) 9% 13% 10% 12% Dirigenti Funzionari 38% 37% 35% 32% Coadiutori Altri operativi 2008 25% 25% uomini 2011 27% 33% 26% 23% donne uomini 25% 30% donne Nel periodo preso in considerazione (2009-2011) sono state complessivamente assunte nel ruolo tecnico 15 donne, pari al 14% dei nuovi ingressi in tale ruolo (in totale 109). Dal 2009, sono notevolmente aumentate le assunzioni delle donne nel grado di assistente tecnico ead: infatti delle 45 assunzioni in questo grado, 12 sono donne (il 28%); un fenomeno opposto si è verificato con riferimento al grado di coadiutore tecnico ead dove a fronte di 62 assunzioni solo 2 sono donne (il 3%). Mentre la percentuale di donne assunte nel grado di assistente tecnico è lievemente superiore a quella che si è presentata alla prova scritta, la quota di personale femminile assunta nel grado di coadiutore tecnico è significativamente inferiore a quella partecipante alla prova scritta dell’ultimo concorso effettuato. Va comunque detto che nei tre precedenti concorsi per coadiutore tecnico ead (svolti nel 1996, 1999 e 2004) non si rilevano differenze statisticamente significative in termini di genere tra numero di partecipanti alla prova scritta e numero di assunti. 44 Assunti Partecipanti 1996 1999 2004 2008 Uomini 412 82 350 465 Donne 110 34 116 125 Uomini 20 12 24 60 Assunti/Partecipanti Donne 3 3 5 2 Uomini Donne 4,9% 14,6% 6,9% 12,9% 2,7% 8,8% 4,3% 1,6% Relativamente all’età, la popolazione femminile si colloca in una fascia d’età più giovane rispetto a quella maschile: infatti mentre il 55% degli uomini ha un’età compresa fra i 45 e i 60 anni, il 63% delle donne ha un’età compresa fra i 40 e i 55 anni. Distribuzione per classi di età del personale di ruolo tecnico maschile e femminile (2011) 25% uomini 20% donne 15% 10% 5% 0% fino a 30 da 30 a anni 35 anni da 35 a 40 anni da 40 a 45 anni da 45 a 50 anni da 50 a 55 anni da 55 a 60 anni da 60 a 65 anni Sotto il profilo degli avanzamenti, i test statistici effettuati con riferimento alle promozioni disposte nell’ultimo decennio consentono di escludere la sussistenza di differenze significative tra i generi negli avanzamenti ai vari gradi(36); il numero di donne promosse sembra pertanto dipendere dalla numerosità del bacino di alimentazione. Nella sessione di promozioni 2011, la percentuale delle donne promosse è aumentata in quasi tutti gli avanzamenti di grado: a Condirettore tecnico delle 9 donne scrutinate 2 hanno conseguito la promozione (pari al 22% degli scrutinati); delle 4 partecipanti al concorso a Funzionario tecnico di 2^, 2 sono state promosse (il 50%); nell’avanzamento a Coadiutore tecnico 3 colleghe hanno ottenuto la promozione su 4 scrutinate (il 75%). Con riferimento agli avanzamenti nella dirigenza disposti nel 2011, mentre nessuna donna (su 2 promuovibili) è stata scelta per le 5 posizioni disponibili a Direttore tecnico, significativo è il numero di promozioni di donne disposte al grado di Direttore principale tecnico (3 su 4 avanzamenti, pari al 60% delle donne scrutinabili). La presenza di donne nelle posizioni di responsabilità è di rilievo se rapportata al numero di dirigenti di genere femminile: su un totale di 9 donne dirigenti presenti nella compagine del personale a fine 2011, una è Titolare di un’Unità di supporto d’Area, 5 sono Titolari di Divisione (1 presso il Servizio Elaborazioni e infrastrutture, 2 presso il Servizio Fabbricazione carte valori, 1 presso il Servizio Gestioni Immobiliari e 1 presso il Servizio Innovazioni e sviluppo informatico) e una è preposta a un Settore presso il Servizio Acquisti. 4.3. Gli incarichi Sono state analizzate le informazioni relative alla partecipazione a organi collegiali e al coordinamento di gruppi ispettivi. 36 Sono stati effettuati dei test di indipendenza tra percentuali, con un livello di significatività pari al 5%. Considerando l’esigua numerosità del campione, sono stati utilizzati test non parametrici di Irwin-Fisher per numerosità inferiori a 5 e test Chi-quadro per numerosità superiori a 5 e inferiori a 30. 45 Nell’ultimo triennio la presenza femminile negli organi collegiali competenti in materia di avanzamento del personale si è intensificata raggiungendo il 32% nelle giunte di scrutinio (il 27% nel 2008), ad eccezione di quella direttiva dove le donne rappresentano il 22%; nelle commissioni d’esame la presenza femminile nel triennio si attesta al 35% (il 20% nel 2008), ad eccezione della Commissione a Condirettore nella quale si è registrata una presenza media di donne pari al 22%. Rapportando i dati alla base di riferimento (cioè al personale potenzialmente nominabile, in quanto in possesso del grado richiesto), la quota dei componenti di sesso femminile è sostanzialmente in linea con quella di sesso maschile. Anche ampliando il periodo di osservazione al periodo 2002-2011 e focalizzando l’attenzione sui soli membri effettivi delle tre tipologie di Commissione che “osservano” i candidati del ruolo unificato (prove per l’avanzamento a coadiutore, funzionario di 2^ e condirettore), risulta che: a) per la prova integrativa per l’avanzamento a Coadiutore (che si tiene interamente a Roma), solo nel 2002 non vi erano donne in commissione; negli altri anni le donne sono state da una a tre su cinque membri effettivi; nell’insieme del periodo, la presenza delle donne è stata del 32%, sostanzialmente in linea con l’incidenza delle donne sulla compagine del ruolo unificato. b) per il concorso interno a Funzionario di 2a (che fino al 2010 si è tenuto, per la parte orale, a Sadiba), in tre anni su dieci (2004, 2007, 2008) non vi erano donne in commissione; negli altri sette anni sono state presenti una o due donne (in due anni, 2002 e 2003, come presidenti); nell’insieme del periodo, la presenza delle donne è stata del 21%. c) per la prova integrativa a Condirettore (che fino al 2011 si è tenuta a Sadiba), in quattro anni su dieci (2002, 2003, 2008, 2009) non vi erano donne in commissione; negli altri sei anni vi sono state una o due donne (in tre anni, dal 2005 al 2007, come presidenti); nell’insieme del periodo, la presenza delle donne è stata del 18%. Tra i consulenti, nei dieci anni le donne sono state 25 (a fronte di 32 uomini) per la prova a coadiutore; 17 (a fronte di 37 uomini) per il concorso a Funzionario di 2a; 19 (a fronte di 66 uomini) per la prova a condirettore. In ogni caso, nel valutare la composizione anno per anno delle commissioni, è necessario considerare le numerose variabili che incidono sul singolo provvedimento di nomina, quali le esigenze organizzative delle strutture di appartenenza delle persone prese in considerazione quali membri di commissione, le specializzazioni da presidiare in funzione della platea dei candidati, le incompatibilità per tener conto dei problemi di coniugio, parentela ecc. presenti in Banca. Un fattore suscettibile di incidere (e non osservabile ex post) è la disponibilità delle persone a essere inserite in commissione: alcune delle donne contattate per le commissioni a Funzionario di 2a e a Condirettore non hanno dato la propria disponibilità per motivi personali/familiari. L’incidenza di tale fattore potrà sicuramente diminuire ora che è stata abolita la residenzialità delle prove, ma per il passato ha certamente pesato. Con riferimento alle commissioni esaminatrici dei concorsi pubblici indetti dalla Banca le donne hanno rappresentato nel triennio 2009-2011, una quota pari al 27% rispetto al totale dei commissari (tale valore era pari al 18,3% nel biennio 2007-2008). Nei gruppi ispettivi di vigilanza la partecipazione femminile nello scorso triennio (21%) è rimasta stabile rispetto al periodo precedente (2006-2008) e ancora largamente inferiore a quella maschile; la partecipazione nelle ispezioni accentrate (14%) è ben più ridotta rispetto a quella che si registra nelle ispezioni decentrate (32%). Ugualmente stabile è la percentuale di donne che hanno svolto l’incarico di capo gruppo (16%), ma sul fenomeno sicuramente incide la ridotta presenza femminile nel corpo ispettivo. Con riferimento all’attività di audit svolta all’interno della Banca, la partecipazione femminile ai gruppi ispettivi nello scorso triennio si è attestata al 21%, in crescita di 3 punti 46 percentuali rispetto al triennio precedente. Ugualmente in crescita è la presenza di donne tra i capigruppo (pari al 20% nel triennio 2009-2011; +6 punti percentuali rispetto al periodo 20062008). Per i dati di dettaglio sugli incarichi, si confrontino le tabelle 16-18. 4.4. La prestazione a tempo parziale e gli orari di lavoro Nell’ultimo triennio il ricorso al part-time è lievemente aumentato, passando dalle 264 unità del 2009 alle 277 unità del 2011 (di cui 18 Funzionari pari al 6,5%), pur continuando a interessare una percentuale piuttosto esigua della compagine complessiva (inferiore al 4%). Le modalità di part-time preferite sono quelle da 28 e da 30 ore settimanali; continua ad avvalersi di tale strumento prevalentemente il personale femminile (87%). Personale maschile e femminile in part-time (2002-2011) 300 250 200 150 100 50 0 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 UOMINI 25 22 24 21 16 20 24 27 30 37 DONNE 174 213 225 217 216 210 232 237 242 240 % su intera compagine 2,36 2,84 3,09 3,00 3,09 3,12 3,31 3,52 3,82 3,97 Part time orizzontale: Part time verticale: 20 ore 22 ore 24 ore 28 ore 30 ore 30 ore 2011 uomini donne 1 2 7 7 14 8 37 33 73 116 16 240 Con particolare riferimento al part-time orizzontale, nel 2011 il 61% delle 216 posizioni offerte in Amministrazione Centrale e il 36% delle 64 posizioni bandite in Filiale sono rimaste scoperte; analogamente, non è stato assegnato l’83% delle 103 posizioni complessivamente offerte per il part-time verticale. Sempre nel 2011, nell’ambito della sessione annuale, non sono state accolte 6 domande di part-time; si tratta di domande presentate in deroga nelle filiali in cui, date le dimensioni ridotte, non erano state previste posizioni part-time. A decorrere dall’1.1.2009, anche per il personale dei funzionari è stata istituita la “banca delle ore”, alimentata, su richiesta del dipendente, con le prime 60 ore di prestazioni eccedenti il normale orario di lavoro. A differenza del personale appartenente alla carriera operativa, le ore accantonate dal personale inquadrato nel grado di Funzionario devono essere utilizzate obbligatoriamente nell’anno di maturazione, altrimenti vengono utilizzate ai fini del calcolo del premio di presenza. 47 I dati del 2011 mostrano una significativa adesione del personale direttivo di entrambi i sessi alla “banca delle ore”, che sfiora l’80% della compagine femminile dei Funzionari (a fonte del 68% degli uomini). Per quanto riguarda il personale appartenente alle altre carriere, si nota maggiormente la divergenza di comportamento tra uomini e donne aderenti: circa il 50% delle donne a fronte del 31% dei colleghi di sesso maschile. Dipendenti(*) che hanno aderito alla banca delle ore (e che vi hanno versato delle ore) Funzionari Altre carriere uomini 67,9% 31,3% donne 79,9% 49,7% (*)In servizio al 31/12/2011 Per quanto riguarda le ore versate nella “banca delle ore”, i Funzionari (in particolare gli uomini) tendono in media a depositare il tetto massimo, pari a 60 ore; inferiori risultano invece i dati dei versamenti pro-capite effettuati dal personale inquadrato in carriere diverse. Ore versate nella Banca delle ore (media per aderente) uomini 58,98 52,71 Funzionari Altre carriere donne 55,14 48,39 Relativamente alla fruizione, tra il personale direttivo, gli uomini hanno fruito del 70% delle ore accumulate mentre le donne dell’80%. I dati sulle ore fruite nel 2011 da dipendenti appartenenti ad altre carriere non risultano invece significativi in quanto potrebbero riferirsi a ore versate nel 2010. Le prestazioni straordinarie e il plus orario delle donne continuano ad attestarsi su valori inferiori a quelli registrati tra gli uomini. Nel 2011 gli uomini hanno svolto mediamente il doppio delle ore mensili di straordinario rispetto alle donne; il divario tra generi si attenua nella carriera direttiva. Straordinario/Plus orario (dati medi mensili 2011) Straordinario Plus Orario uomini 17,62 23,4 donne 9 19,66 Con riferimento alla fruizione dei congedi parentali previsti dal d.lgs. n. 151/2001 (in vigore dal 2001), nello scorso triennio 125 uomini hanno fruito di tali congedi per complessivi 2051 giorni, a fronte dei 18834 giorni di cui hanno beneficiato 693 donne. Numero di giorni Numero di dipendenti uomini 2051 125 donne 18834 693 2009-2011 uomini 10% 15% donne 90% 85% Per i dati di dettaglio su part time e prestazioni straordinarie/plus orario, si confrontino le tabelle 19-20. 48 4.5. Le valutazioni Con riferimento al 2011, i test effettuati all’interno dei vari gradi consentono di escludere la sussistenza di differenze statisticamente rilevanti tra i generi sotto il profilo delle valutazioni(37). Fanno eccezione le valutazioni riportate dai dipendenti inquadrati nel grado di Assistente superiore e dai Primi Funzionari aventi più di 3 anni di anzianità, per le quali la differenza tra generi appare statisticamente rilevante (in entrambi i casi a favore delle donne). I dati relativi alle valutazioni medie nei diversi gradi distinte per genere sono riportati nella tabella 21. 4.6. La formazione Nel 2011 le ore di formazione media pro-capite non hanno fatto registrare scostamenti sensibili fra i due sessi, attestandosi sulle 25,89 ore per gli uomini e sulle 22,7 ore per le donne. In particolare, le donne hanno svolto un maggior numero di ore pro-capite di formazione “in rete” e “blended” mentre gli uomini hanno svolto in media più ore di formazione “in presenza”. Anche disaggregando i dati per gruppi di gradi non emergono differenze di rilievo, se non un maggior numero di ore di formazione delle donne dirigenti a fronte di un numero maggiore di ore di formazione degli uomini inquadrati nei restanti gradi (ad eccezione della carriera Se.ge.si nella quale la presenza di donne è particolarmente esigua). I principali destinatari della formazione rimangono Coadiutori e Funzionari. Per i dati di dettaglio, si confrontino le tabelle 22-24. 37 Sono stati effettuati dei test di confronto tra medie, con un livello di significatività pari al 5%, laddove la numerosità delle osservazioni ne consentisse l’applicazione (n>30). 49 5. PROPOSTE DI AZIONI POSITIVE E ATTIVITÀ FUTURA Numerose ricerche, condotte in ambito nazionale e internazionale, evidenziano come la gestione e la valorizzazione delle differenze sia una delle tematiche più rilevanti che le organizzazioni sono chiamate ad affrontare e come il suo peso sia destinato a crescere ulteriormente in futuro. Le analisi effettuate mostrano anche come, in particolar modo in Italia, i progressi compiuti sul fronte della realizzazione di effettive pari opportunità nel mondo del lavoro siano ancora lenti, soprattutto laddove siano affidati esclusivamente a dinamiche naturali. Per accelerare la velocità del cambiamento occorrono azioni concrete, in grado di incidere significativamente sui fattori di ordine gestionale, culturale e psicologico che anche in Banca d’Italia ritardano la parità sostanziale e riducono la piena valorizzazione di tutte le risorse aziendali. L’esperienza di altre aziende insegna che strumenti e iniziative isolate non sono sufficienti, ma che solo con un forte impulso del Vertice e con iniziative ad ampio spettro e coordinate tra loro sia possibile conseguire risultati concreti in tempi brevi. La Commissione per le pari opportunità raccomanda quindi l’adozione da parte della Banca (nello specifico a cura della Funzione del Personale) di un Programma strategico sulla Diversity che espliciti le linee guida della politica dell’Istituto in materia di valorizzazione delle differenze, in particolare quelle di genere, e declini una serie di obiettivi rilevanti e interventi concreti, da conseguire in una prospettiva di medio termine (3 anni) e da monitorare attentamente. 1. 2. 3. 4. In proposito, la Commissione ritiene importante: un’organizzazione del lavoro strutturata in chiave di flessibilità della prestazione lavorativa, così da consentire una migliore conciliazione vita-lavoro, fornendo una concreta risposta alle esigenze e alle aspettative delle persone quali emergono dal questionario elaborato dalla Commissione. A questo proposito, si sottolinea che l’approccio largamente “sperimentale” sinora avuto dalla Banca verso la tematica del telelavoro ha determinato un marcato sottoutilizzo di una modalità di prestazione lavorativa ormai largamente diffusa nelle organizzazioni; la Commissione sollecita quindi una maggiore apertura all’innovazione in questo campo, da accompagnare anche a interventi strutturali sulla flessibilità dell’orario di lavoro; la realizzazione di iniziative di comunicazione, informazione e formazione sulle tematiche della diversità, in particolare di genere, in grado di incidere in profondità sulla cultura aziendale e di accrescere la visibilità, anche esterna, dell’impegno della Banca in questo campo. A tale riguardo, la Commissione auspica un miglioramento dell’azione informativa svolta in questo campo dalla Banca e sollecita l’organizzazione di iniziative “dedicate” alle tematiche del diversity, da destinare prioritariamente ai titolari delle Strutture organizzative (Servizi, Filiali) e da estendere poi anche ai responsabili delle unità di base; l’adozione di linee guida di comportamento organizzativo per la gestione e la valorizzazione delle differenze – stilate sul modello delle migliori prassi nazionali e internazionali – per sollecitare chi ha responsabilità gestionali ad adottare comportamenti coerenti e in grado di promuovere un ambiente di lavoro inclusivo, che valorizzi i talenti e motivi i collaboratori (cfr. paragrafo successivo 5.1); il varo di iniziative di valorizzazione dei modelli di leadership femminile a favore della compagine dei funzionari, con il compito di sostenere lo sviluppo professionale delle donne e ridurre il fenomeno dell’autoesclusione (ad esempio attraverso il mentorship o il coaching); 50 5. la fissazione di quote numeriche di riferimento, per assicurare un’adeguata rappresentanza femminile nelle Commissioni d’esame, interne ed esterne, nonché nelle Giunte di scrutinio; 6. la messa a punto di indicatori orientati a misurare i riflessi delle politiche gestionali in materia di diversity, da aggiornare con continuità. Inoltre, la Commissione auspica: la fornitura di servizi di sostegno alla famiglia, quali ad esempio: assistenza tramite colf, baby-sitter, badanti per la cura degli anziani; assistenza domestica per piccole riparazioni; assistenza legale e fiscale, anche per il disbrigo di pratiche amministrative; apertura delle strutture pedagogiche aziendali anche nel mese di agosto; l’ampliamento delle causali di fruizione del congedo straordinario retribuito (es in caso di ricovero ospedaliero per uno stretto congiunto); la previsione della frazionabilità in permessi orari dei giorni di congedo ordinario; la possibilità di prevedere la fruizione in remoto – esclusivamente su base volontaria - di iniziative di aggiornamento e formazione on line nei casi di assenza prolungata (ad es. per maternità). La Commissione ritiene infine che l’attività dei sottogruppi in cui è articolata la sua azione di analisi e proposta potrebbe beneficiare della collaborazione di specialisti delle Aree funzionali. La costituzione di task forces temporanee permetterebbe infatti di corrispondere più rapidamente alle esigenze di approfondimento che via via emergono. L’individuazione degli specialisti sarebbe curata dalle strutture aziendali competenti in base alle tematiche d’interesse; per assicurare la temporaneità dell’incarico, verrebbe indicato un termine per la conclusione dei lavori. A tal proposito, ambiti di indagine potrebbero essere: il numero e la percentuale di donne funzionario di 1^ che sostengono la prova integrativa di avanzamento a condirettore; il numero di voti utili conseguiti dalle donne in tale prova rispetto alle effettive promozioni; i tempi di permanenza in graduatoria delle donne rispetto agli uomini; le promozioni a scelta per merito del personale di grado superiore (da Direttore a Condirettore centrale-Direttore superiore e gradi corrispondenti) al fine di accertare la percentuale di donne promosse a ciascun grado (con separata evidenza del periodo di permanenza trascorso nel grado immediatamente precedente) in relazione sia al totale dei dipendenti promuovibili sia alla sola componente femminile della suddetta platea. Nei prossimi mesi, l’attività della Commissione sarà anche volta ad avviare, tramite interviste o questionari mirati, un’indagine più approfondita sulle cause che portano le donne ad autoescludersi dai percorsi di carriera aziendali o a rinunciare agli incarichi. In quest’ambito, la Commissione realizzerà anche una serie di interviste a dirigenti donne, che sono riuscite a conciliare lavoro e vita privata, carriera e famiglia, da pubblicare su INBANCA. 5.1 Linee guida di comportamento organizzativo per la gestione e la valorizzazione delle differenze (buone prassi) In relazione all’esigenza di promuovere la più ampia diffusione di una cultura organizzativa volta alla piena valorizzazione delle caratteristiche della componente femminile del personale e, più in generale, di ogni forma di diversità, la Commissione per le pari opportunità propone che vengano condivise dalla Banca specifiche linee guida di comportamento organizzativo per la gestione e la valorizzazione delle differenze, stilate sul modello delle migliori prassi nazionali e internazionali. 51 Si tratta di una serie di indicazioni che non esprimono “azioni buone” né “le azioni migliori”, bensì comportamenti organizzativi, gestionali e relazionali virtuosi, improntati al rispetto della diversità di genere. La Commissione ritiene infatti che l’esplicitazione e la diffusione di “buone prassi” in tema di gestione delle differenze solleciti tutti coloro che hanno responsabilità gestionali ad adottare comportamenti coerenti e in grado di promuovere un ambiente di lavoro inclusivo, di valorizzare e motivare i propri collaboratori, di conseguire in misura maggiore l’innovazione e l’efficienza dei processi di lavoro. A titolo di contributo si indicano alcuni suggerimenti in questa direzione, che non possono né intendono essere esaustivi. ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO Nella convinzione che l’organizzazione del lavoro sia un elemento chiave per conseguire i risultati attesi, per aumentare l’efficienza dei processi operativi, per realizzare un clima sereno e collaborativo, sarebbe opportuno: valorizzare le differenze che le persone esprimono, incluse quelle di genere; introdurre soluzioni organizzative dirette a favorire la conciliazione fra tempi di vita e tempi di lavoro, nella convinzione della neutralità delle diverse forme di flessibilità adottate rispetto ad un’efficiente organizzazione del lavoro; attuare una pianificazione attenta delle attività nell’ambito del normale orario di lavoro, prevedendo lo svolgimento degli impegni più rilevanti (ad esempio incontri con soggetti esterni, riunioni dei gruppi di lavoro, riunioni di ufficio) nel corso della giornata e non al suo termine; operare una funzionale ed equa distribuzione del lavoro e degli incarichi (specie quelli con riflessi retributivi), coerente con i profili professionali dei singoli; bilanciare la presenza maschile e femminile nei gruppi di lavoro, nelle commissioni e negli organismi collegiali; promuovere un’organizzazione del lavoro che favorisca la diffusione e l’integrazione di competenze e punti di vista diversi, connessi anche a differenti approcci dovuti alla diversità di genere, di età e di cultura professionale; concordare preventivamente con le risorse interessate una pianificazione degli incarichi che comportano l’allontanamento dalla residenza abituale di lavoro per periodi protratti oltre 5 gg., in modo da prevenire fenomeni di autoesclusione; ricollocare i dipendenti che ritornano in servizio dopo lunghi periodi nelle medesime unità di appartenenza al momento dell’inizio dell’assenza, ove possibile con l’assegnazione delle mansioni e degli incarichi precedentemente svolti ovvero di contenuto analogo. COMUNICAZIONE Nella convinzione dell’importanza di una relazione interpersonale improntata ad apertura e trasparenza, sarebbero opportuni: l’ascolto dei collaboratori, valutando positivamente le esigenze personali e di crescita professionale manifestate, cercando di favorirne la conciliazione con gli impegni aziendali; l’adozione di un linguaggio e di un atteggiamento relazionale scevri da pregiudizi e aperti al dialogo e al confronto. 52 FORMAZIONE Nella convinzione che la formazione nei suoi diversi contenuti (specialistica, manageriale, ecc.) e nelle sue eterogenee modalità di fruizione (accentrata, decentrata, a distanza, in presenza, di base, ecc) sia il presupposto per la crescita e valorizzazione delle singole professionalità, sarebbe opportuno: garantire condizioni di parità (anche di genere) nell’accesso alle iniziative formative interne ed esterne, con particolare riferimento a quelle a più elevato contenuto professionale; favorire la più ampia partecipazione alle diverse iniziative della specie, anche tenendo conto delle esigenze dei singoli (ad esempio, con riferimento agli orari di fruizione delle stesse e ai vincoli di mobilità individuali); promuovere l’aggiornamento del personale assente per lunghi periodi (per maternità, aspettativa, malattia) sulle principali evoluzioni intervenute nelle funzioni istituzionali e aziendali, favorendone al rientro il reinserimento nell’ambiente di lavoro nel modo più efficiente e senza impatti negativi sul mantenimento e sullo sviluppo delle professionalità. VALUTAZIONE In considerazione dei rilevanti effetti che la valutazione esplica sul percorso professionale e sulle motivazioni del personale, sarebbe opportuno: tenere in adeguata considerazione, al momento della redazione del rapporto valutativo sulle prestazioni lavorative rese, anche quelle che, pur ridotte da assenze per maternità, paternità o per altre causali meritevoli di particolare tutela, si distinguano per l’elevato livello qualitativo, modificando in termini migliorativi i riferimenti valutativi dei collaboratori; fondare la valutazione non sulla mera disponibilità del valutato a prolungare l’orario di lavoro ma soprattutto sui risultati della prestazione resa, da apprezzare in base a criteri di merito ed efficienza. 53 APPENDICE STATISTICA TABELLA 1: Consistenza del personale per sesso e grado nel periodo 2002/2011 (*) 2002 uomini donne 2003 uomini donne 2004 uomini donne 2005 uomini donne 2006 uomini donne 2007 uomini donne 2008 uomini donne 2009 uomini donne 2010 uomini donne 2011 uomini donne Gradi superiori (§) Condirettori Funzionari 1^ Funzionari 2^ Carriera direttiva Coadiutori Altri operativi Carriera operativa Carriera Se.Ge.Si. Carriera operaia 355 224 582 395 1556 858 2209 3067 903 553 47 53 186 165 451 442 1395 1837 68 12 355 215 596 384 1550 832 2235 3067 783 524 50 54 194 169 467 445 1379 1824 49 11 341 216 597 362 1516 816 2204 3020 687 495 52 54 202 176 484 450 1376 1826 23 11 332 212 584 350 1478 808 2119 2927 669 483 57 54 221 170 502 456 1371 1827 27 10 298 191 561 348 1398 755 1957 2712 598 483 58 54 226 174 512 453 1330 1783 19 9 307 178 557 343 1385 747 1847 2594 581 475 64 53 233 180 530 449 1327 1776 19 9 357 177 626 348 1508 777 1853 2630 577 471 73 58 280 192 603 509 1397 1906 20 9 363 159 632 336 1490 763 1715 2478 532 493 77 54 298 184 613 510 1346 1856 20 9 341 154 613 322 1430 767 1537 2304 480 470 78 46 309 189 622 510 1284 1794 20 9 334 141 596 316 1387 745 1531 2276 385 460 81 51 307 200 639 511 1281 1792 9 9 Totale 6079 2368 5924 2351 5718 2344 5557 2366 5191 2323 5035 2334 5186 2538 4993 2498 4684 2445 4508 2449 Intero Istituto 2002 uomini donne 2003 uomini donne 2004 uomini donne 2005 uomini donne 2006 uomini donne 2007 uomini donne 2008 uomini donne 2009 uomini donne 2010 uomini donne 2011 uomini donne Gradi superiori (§) Condirettori Funzionari 1^ Funzionari 2^ Carriera direttiva Coadiutori Altri operativi Carriera operativa 314 187 447 308 1256 718 2104 2822 45 44 170 150 409 421 1386 1807 315 179 458 302 1254 691 2121 2812 47 46 179 152 424 426 1370 1796 300 180 455 286 1221 680 2086 2766 49 45 189 156 439 431 1360 1791 289 176 443 273 1181 667 1991 2658 52 46 204 152 454 440 1353 1793 261 155 425 271 1112 615 1820 2435 52 48 208 157 465 434 1310 1744 263 142 421 270 1096 604 1712 2316 55 44 219 162 480 428 1309 1737 306 139 484 277 1206 637 1714 2351 61 51 264 175 551 488 1377 1865 319 120 491 266 1196 615 1580 2195 67 47 279 168 561 491 1322 1813 295 115 485 255 1150 602 1402 2004 66 41 289 173 569 491 1255 1746 288 106 482 245 1121 564 1403 1967 69 44 287 183 583 488 1253 1741 Totale 4078 2216 4066 2220 3987 2230 3839 2247 3547 2209 3412 2217 3557 2416 3391 2374 3154 2315 3088 2324 Ruolo Unificato Ruolo Tecnico 2002 uomini donne 2003 uomini donne 2004 uomini donne 2005 uomini donne 2006 uomini donne 2007 uomini donne 2008 uomini donne 2009 uomini donne 2010 uomini donne 2011 uomini donne Gradi superiori (§) Condirettori Funzionari 1^ Funzionari 2^ Carriera direttiva Coadiutori Altri operativi Carriera operativa 36 34 132 83 285 140 105 245 2 4 11 13 30 21 9 30 35 31 137 78 281 141 114 255 1 5 11 15 32 19 9 28 37 31 141 72 281 136 118 254 1 5 10 18 34 19 16 35 36 34 140 73 283 141 128 269 3 3 15 16 37 16 18 34 31 33 133 73 270 140 137 277 3 2 16 14 35 19 20 39 31 33 132 70 266 143 135 278 4 3 14 15 36 21 18 39 34 35 134 68 271 140 139 279 5 2 14 16 37 21 20 41 34 36 136 67 273 148 135 283 5 2 16 16 39 19 24 43 36 34 124 65 259 165 135 300 5 2 17 16 40 19 29 48 38 30 110 68 246 181 128 309 5 4 18 15 42 23 28 51 Totale 530 60 536 60 535 69 552 71 547 74 544 75 550 78 556 82 559 88 555 93 Ruolo Legale 2002 uomini donne 2003 uomini donne 2004 uomini donne 2005 uomini donne 2006 uomini donne 2007 uomini donne 2008 uomini donne 2009 uomini donne 2010 uomini donne 2011 uomini donne Gradi superiori (§) Condirettori Funzionari 1^ Funzionari 2^ 5 3 3 4 5 5 2 5 5 1 4 2 3 4 2 4 5 1 4 2 4 3 2 7 2 1 4 2 5 2 2 6 3 3 4 3 4 2 3 6 3 4 3 3 6 0 3 8 3 8 3 5 5 2 1 10 3 5 3 5 5 3 10 5 4 2 7 3 3 8 5 4 3 7 3 2 2 Totale 15 12 15 11 14 11 14 11 16 12 16 12 22 13 21 13 21 13 20 14 (*) I dati sulle consistenze del personale sono rilevati al 31 dicembre di ciascun anno. Non è considerato il cd. personale "a contratto". (§) Sono esclusi i Condirettori. 23/04/2012 TABELLA 2: Composizione per grado del personale di sesso maschile e femminile nel periodo 2002/2011 (%) Intero Istituto 2002 uomini donne 2003 uomini donne 2004 uomini donne 2005 uomini donne 2006 uomini donne 2007 uomini donne 2008 uomini donne 2009 uomini donne 2010 uomini donne 2011 uomini donne Gradi superiori (§) Condirettori Funzionari 1^ Funzionari 2^ Carriera direttiva Coadiutori Altri operativi Carriera operativa Carriera Se.Ge.Si. Carriera operaia 6% 4% 10% 6% 26% 14% 36% 50% 15% 9% 2% 2% 8% 7% 19% 19% 59% 78% 3% 1% 6% 4% 10% 6% 26% 14% 38% 52% 13% 9% 2% 2% 8% 7% 20% 19% 59% 78% 2% 0% 6% 4% 10% 6% 27% 14% 39% 53% 12% 9% 2% 2% 9% 8% 21% 19% 59% 78% 1% 0% 6% 4% 11% 6% 27% 15% 38% 53% 12% 9% 2% 2% 9% 7% 21% 19% 58% 77% 1% 0% 6% 4% 11% 7% 27% 15% 38% 52% 12% 9% 2% 2% 10% 7% 22% 20% 57% 77% 1% 0% 6% 4% 11% 7% 28% 15% 37% 52% 12% 9% 3% 2% 10% 8% 23% 19% 57% 76% 1% 0% 7% 3% 12% 7% 29% 15% 36% 51% 11% 9% 3% 2% 11% 8% 24% 20% 55% 75% 1% 0% 7% 3% 13% 7% 30% 15% 34% 50% 11% 10% 3% 2% 12% 7% 25% 20% 54% 74% 1% 0% 7% 3% 13% 7% 31% 16% 33% 49% 10% 10% 3% 2% 13% 8% 25% 21% 53% 73% 1% 0% 7% 3% 13% 7% 31% 17% 34% 50% 9% 10% 3% 2% 13% 8% 26% 21% 52% 73% 0% 0% Totale 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% Ruolo Unificato 2002 uomini donne 2003 uomini donne 2004 uomini donne 2005 uomini donne 2006 uomini donne 2007 uomini donne 2008 uomini donne 2009 uomini donne 2010 uomini donne Gradi superiori (§) Condirettori Funzionari 1^ Funzionari 2^ Carriera direttiva Coadiutori Altri operativi Carriera operativa 8% 5% 11% 8% 31% 18% 52% 69% 2% 2% 8% 7% 18% 19% 63% 82% 8% 4% 11% 7% 31% 17% 52% 69% 2% 2% 8% 7% 19% 19% 62% 81% 8% 5% 11% 7% 31% 17% 52% 69% 2% 2% 8% 7% 20% 19% 61% 80% 8% 5% 12% 7% 31% 17% 52% 69% 2% 2% 9% 7% 20% 20% 60% 80% 7% 4% 12% 8% 31% 17% 51% 69% 2% 2% 9% 7% 21% 20% 59% 79% 8% 4% 12% 8% 32% 18% 50% 68% 2% 2% 10% 7% 22% 19% 59% 78% 9% 4% 14% 8% 34% 18% 48% 66% 3% 2% 11% 7% 23% 20% 57% 77% 9% 4% 14% 8% 35% 18% 47% 65% 3% 2% 12% 7% 24% 21% 56% 76% 9% 4% 15% 8% 36% 19% 44% 64% Totale 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% Ruolo Tecnico 2002 uomini donne 2003 uomini donne 2004 uomini donne 2005 uomini donne 2006 uomini donne 2007 uomini donne 2008 uomini donne 2009 uomini donne 3% 2% 12% 7% 2011 uomini donne 75% 9% 3% 16% 8% 36% 18% 45% 64% 75% 100% 100% 100% 25% 21% 54% 2010 uomini donne 3% 2% 12% 8% 25% 21% 54% 2011 uomini donne Gradi superiori (§) Condirettori Funzionari 1^ Funzionari 2^ Carriera direttiva Coadiutori Altri operativi Carriera operativa 7% 6% 25% 16% 54% 26% 20% 46% 3% 7% 18% 22% 50% 35% 15% 50% 7% 6% 26% 15% 52% 26% 21% 48% 2% 8% 18% 25% 53% 32% 15% 47% 7% 6% 26% 13% 53% 25% 22% 47% 1% 7% 14% 26% 49% 28% 23% 51% 7% 6% 25% 13% 51% 26% 23% 49% 4% 4% 21% 23% 52% 23% 25% 48% 6% 6% 24% 13% 49% 26% 25% 51% 4% 3% 22% 19% 47% 26% 27% 53% 6% 6% 24% 13% 49% 26% 25% 51% 5% 4% 19% 20% 48% 28% 24% 52% 6% 6% 24% 12% 49% 25% 25% 51% 6% 3% 18% 21% 47% 27% 26% 53% 6% 6% 24% 12% 49% 27% 24% 51% 6% 2% 20% 20% 48% 23% 29% 52% 6% 6% 22% 12% 46% 30% 24% 54% 6% 2% 19% 18% 45% 22% 33% 55% 7% 5% 20% 12% 44% 33% 23% 56% 5% 4% 19% 16% 45% 25% 30% 55% Totale 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% Ruolo Legale 2002 uomini donne 2003 uomini donne 2004 uomini donne 2005 uomini donne 2006 uomini donne 2007 uomini donne 2008 uomini donne 2009 uomini donne 2010 uomini donne 2011 uomini donne Gradi superiori (§) Condirettori Funzionari 1^ Funzionari 2^ 33% 20% 20% 27% 0% 42% 42% 17% 33% 33% 7% 27% 18% 27% 36% 18% 29% 36% 7% 29% 18% 36% 27% 18% 50% 14% 7% 29% 18% 45% 18% 18% 38% 19% 19% 25% 25% 33% 17% 25% 38% 19% 25% 19% 25% 50% 0% 25% 36% 14% 36% 14% 38% 38% 15% 8% 48% 14% 24% 14% 38% 38% 23% 0% 48% 24% 19% 10% 54% 23% 23% 0% 40% 25% 20% 15% 50% 21% 14% 14% Totale 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% (*) I dati sulle consistenze del personale sono rilevati al 31 dicembre di ciascun anno. Non è considerato il cd. personale "a contratto". (§) Sono esclusi i Condirettori. TABELLA 3: Composizione per sesso del personale nei vari gradi nel periodo 2002/2011 (%) Intero Istituto 2002 uomini donne 2003 uomini donne 2004 uomini donne 2005 uomini donne 2006 uomini donne 2007 uomini donne 2008 uomini donne 2009 uomini donne 2010 uomini donne 2011 uomini donne Gradi superiori (§) Condirettori Funzionari 1^ Funzionari 2^ Carriera direttiva Coadiutori Altri operativi Carriera operativa Carriera Se.Ge.Si. Carriera operaia 88% 81% 76% 71% 78% 66% 61% 63% 93% 98% 12% 19% 24% 29% 22% 34% 39% 37% 7% 2% 88% 80% 75% 69% 77% 65% 62% 63% 94% 98% 12% 20% 25% 31% 23% 35% 38% 37% 6% 2% 87% 80% 75% 67% 76% 64% 62% 62% 97% 98% 13% 20% 25% 33% 24% 36% 38% 38% 3% 2% 85% 80% 73% 67% 75% 64% 61% 62% 96% 98% 15% 20% 27% 33% 25% 36% 39% 38% 4% 2% 84% 78% 71% 67% 73% 63% 60% 60% 97% 98% 16% 22% 29% 33% 27% 38% 40% 40% 3% 2% 83% 77% 71% 66% 72% 62% 58% 59% 97% 98% 17% 23% 29% 34% 28% 38% 42% 41% 3% 2% 83% 75% 69% 64% 71% 60% 57% 58% 97% 98% 17% 25% 31% 36% 29% 40% 43% 42% 3% 2% 83% 75% 68% 65% 71% 60% 56% 57% 96% 98% 18% 25% 32% 35% 29% 40% 44% 43% 4% 2% 81% 77% 66% 63% 70% 60% 54% 56% 96% 98% 19% 23% 34% 37% 30% 40% 46% 44% 4% 2% 80% 73% 66% 61% 68% 59% 54% 56% 98% 98% 20% 27% 34% 39% 32% 41% 46% 44% 2% 2% Totale 72% 28% 72% 28% 71% 29% 70% 30% 69% 31% 68% 32% 67% 33% 67% 33% 66% 34% 65% 35% Ruolo Unificato 2002 uomini donne 2003 uomini donne 2004 uomini donne 2005 uomini donne 2006 uomini donne 2007 uomini donne 2008 uomini donne 2009 uomini donne 2010 uomini donne 2011 uomini donne Gradi superiori (§) Condirettori Funzionari 1^ Funzionari 2^ Carriera direttiva Coadiutori Altri operativi Carriera operativa 87% 81% 72% 67% 75% 63% 60% 61% 13% 19% 28% 33% 25% 37% 40% 39% 87% 80% 72% 67% 75% 62% 61% 61% 13% 20% 28% 33% 25% 38% 39% 39% 86% 80% 71% 65% 74% 61% 61% 61% 14% 20% 29% 35% 26% 39% 39% 39% 85% 79% 68% 64% 72% 60% 60% 60% 15% 21% 32% 36% 28% 40% 40% 40% 83% 76% 67% 63% 71% 59% 58% 58% 17% 24% 33% 37% 29% 41% 42% 42% 83% 76% 66% 63% 70% 59% 57% 57% 17% 24% 34% 38% 30% 41% 43% 43% 83% 73% 65% 61% 69% 57% 55% 56% 17% 27% 35% 39% 31% 43% 45% 44% 83% 72% 64% 61% 68% 56% 54% 55% 17% 28% 36% 39% 32% 44% 46% 45% 82% 74% 63% 60% 67% 55% 53% 53% 18% 26% 37% 40% 33% 45% 47% 47% 81% 71% 63% 57% 66% 54% 53% 53% 19% 29% 37% 43% 34% 46% 47% 47% Totale 65% 35% 65% 35% 64% 36% 63% 37% 62% 38% 61% 39% 60% 40% 59% 41% 58% 42% 57% 43% Ruolo Tecnico 2002 uomini donne 2003 uomini donne 2004 uomini donne 2005 uomini donne 2006 uomini donne 2007 uomini donne 2008 uomini donne 2009 uomini donne 2010 uomini donne 2011 uomini donne Gradi superiori (§) Condirettori Funzionari 1^ Funzionari 2^ Carriera direttiva Coadiutori Altri operativi Carriera operativa 95% 89% 92% 86% 90% 87% 92% 89% 5% 11% 8% 14% 10% 13% 8% 11% 97% 86% 93% 84% 90% 88% 93% 90% 3% 14% 7% 16% 10% 12% 7% 10% 97% 86% 93% 80% 89% 88% 88% 88% 3% 14% 7% 20% 11% 12% 12% 12% 92% 92% 90% 82% 88% 90% 88% 89% 8% 8% 10% 18% 12% 10% 12% 11% 91% 94% 89% 84% 89% 88% 87% 88% 9% 6% 11% 16% 11% 12% 13% 12% 89% 92% 90% 82% 88% 87% 88% 88% 11% 8% 10% 18% 12% 13% 12% 12% 87% 95% 91% 81% 88% 87% 87% 87% 13% 5% 9% 19% 12% 13% 13% 13% 87% 95% 89% 81% 88% 89% 85% 87% 13% 5% 11% 19% 13% 11% 15% 13% 88% 94% 88% 80% 87% 90% 82% 86% 12% 6% 12% 20% 13% 10% 18% 14% 88% 88% 86% 82% 85% 89% 82% 86% 12% 12% 14% 18% 15% 11% 18% 14% Totale 90% 10% 90% 10% 89% 11% 89% 11% 88% 12% 88% 12% 88% 12% 87% 13% 86% 14% 86% 14% Ruolo Legale 2002 uomini donne 2003 uomini donne 2004 uomini donne 2005 uomini donne 2006 uomini donne 2007 uomini donne 2008 uomini donne 2009 uomini donne 2010 uomini donne 2011 uomini donne Gradi superiori (§) Condirettori Funzionari 1^ Funzionari 2^ 100% 38% 38% 67% 0% 63% 63% 33% 71% 63% 20% 67% 29% 38% 80% 33% 67% 56% 25% 67% 33% 44% 75% 33% 78% 29% 33% 67% 22% 71% 67% 33% 67% 43% 60% 57% 33% 57% 40% 43% 67% 33% 100% 50% 33% 67% 0% 50% 62% 38% 80% 75% 38% 63% 20% 25% 67% 38% 63% 100% 33% 63% 38% 0% 59% 63% 57% 100% 41% 38% 43% 0% 53% 63% 67% 60% 47% 38% 33% 40% Totale 56% 44% 58% 42% 56% 44% 56% 44% 57% 43% 57% 43% 63% 37% 62% 38% 62% 38% 59% 41% (*) I dati sulle consistenze del personale sono rilevati al 31 dicembre di ciascun anno. Non è considerato il cd. personale "a contratto". (§) Sono esclusi i Condirettori. TABELLA 4 a) Consistenza del personale per residenza (A.C./Filiali), sesso e grado nel periodo 2002/2011 (*) 2002 uomini donne 2003 uomini donne 2004 uomini donne 2005 uomini donne 2006 uomini donne 2007 uomini donne 2008 uomini donne 2009 uomini donne 2010 uomini donne 2011 uomini donne Gradi superiori (§) Condirettori Funzionari 1^ Funzionari 2^ Carriera direttiva Coadiutori Altri operativi Carriera operativa Carriera Se.Ge.Si. Carriera operaia 227 143 346 280 996 385 757 1142 252 540 29 36 116 104 285 206 613 819 20 12 222 142 354 271 989 372 770 1142 237 510 30 38 121 113 302 199 614 813 20 11 213 144 365 253 975 380 782 1162 206 480 33 34 127 121 315 202 614 816 10 11 213 145 367 248 973 384 773 1157 201 464 35 36 138 120 329 208 621 829 10 10 192 135 374 236 937 377 732 1109 178 465 36 36 142 122 336 206 601 807 6 9 202 126 375 236 939 389 714 1103 184 456 41 36 149 124 350 217 596 813 6 9 257 135 445 265 1102 442 785 1227 192 452 50 42 190 139 421 287 704 991 8 9 269 131 455 263 1118 442 759 1201 189 476 55 42 207 136 440 287 721 1008 8 9 261 128 446 247 1082 457 711 1168 172 454 59 36 218 141 454 280 706 986 6 9 257 117 436 240 1050 473 704 1177 148 444 60 43 219 138 460 287 708 995 4 9 Totale 2930 1136 2878 1146 2823 1152 2795 1178 2689 1158 2682 1178 2973 1429 2984 1465 2876 1455 2819 1468 A.C. 2002 uomini donne 2003 uomini donne 2004 uomini donne 2005 uomini donne 2006 uomini donne 2007 uomini donne 2008 uomini donne 2009 uomini donne 2010 uomini donne 2011 uomini donne Gradi superiori (§) Condirettori Funzionari 1^ Funzionari 2^ Carriera direttiva Coadiutori Altri operativi Carriera operativa Carriera Se.Ge.Si. Carriera operaia 128 81 236 115 560 473 1452 1925 651 13 18 17 70 61 166 236 782 1018 48 0 133 73 242 113 561 460 1465 1925 546 14 20 16 73 56 165 246 765 1011 29 0 128 72 232 109 541 436 1422 1858 481 15 19 20 75 55 169 248 762 1010 13 0 119 67 217 102 505 424 1346 1770 468 19 22 18 83 50 173 248 750 998 17 0 106 56 187 112 461 378 1225 1603 420 18 22 18 84 52 176 247 729 976 13 0 105 52 182 107 446 358 1133 1491 397 19 23 17 84 56 180 232 731 963 13 100 42 181 83 406 335 1068 1403 385 19 23 16 90 53 182 222 693 915 12 94 28 177 73 372 321 956 1277 343 17 22 12 91 48 173 223 625 848 12 0 80 26 167 75 348 310 826 1136 308 16 19 10 91 48 168 230 578 808 14 0 77 24 160 76 337 272 827 1099 237 16 21 8 88 62 179 224 573 797 5 Totale 3149 1232 3046 1205 2895 1192 2762 1188 2502 1165 2353 1156 2213 1109 2009 1033 1808 990 1689 981 Filiali TABELLA 4 b) Composizione per sesso del personale per residenza (A.C./Filiali) e grado nel periodo 2002/2011 (*) 2002 uomini donne A.C. 2003 uomini donne 2004 uomini donne 2005 uomini donne 2006 uomini donne 2007 uomini donne 2008 uomini donne 2009 uomini donne 2010 uomini donne 2011 uomini donne Gradi superiori (§) Condirettori Funzionari 1^ Funzionari 2^ Carriera direttiva Coadiutori Altri operativi Carriera operativa Carriera Se.Ge.Si. Carriera operaia 89% 80% 75% 73% 78% 65% 55% 58% 93% 98% 11% 20% 25% 27% 22% 35% 45% 42% 7% 2% 88% 79% 75% 71% 77% 65% 56% 58% 92% 98% 12% 21% 25% 29% 23% 35% 44% 42% 8% 2% 87% 81% 74% 68% 76% 65% 56% 59% 95% 98% 13% 19% 26% 32% 24% 35% 44% 41% 5% 2% 86% 80% 73% 67% 75% 65% 55% 58% 95% 98% 14% 20% 27% 33% 25% 35% 45% 42% 5% 2% 84% 79% 72% 66% 74% 65% 55% 58% 97% 98% 16% 21% 28% 34% 26% 35% 45% 42% 3% 2% 83% 78% 72% 66% 73% 64% 55% 58% 97% 98% 17% 22% 28% 34% 27% 36% 45% 42% 3% 2% 84% 76% 70% 66% 72% 61% 53% 55% 96% 98% 16% 24% 30% 34% 28% 39% 47% 45% 4% 2% 83% 76% 69% 66% 72% 61% 51% 54% 96% 98% 17% 24% 31% 34% 28% 39% 49% 46% 4% 2% 82% 78% 67% 64% 70% 62% 50% 54% 97% 98% 18% 22% 33% 36% 30% 38% 50% 46% 3% 2% 81% 73% 67% 63% 70% 62% 50% 54% 97% 98% 19% 27% 33% 37% 30% 38% 50% 46% 3% 2% Totale 72% 28% 72% 28% 71% 29% 70% 30% 70% 30% 69% 31% 68% 32% 67% 33% 66% 34% 66% 34% Filiali Gradi superiori (§) Condirettori Funzionari 1^ Funzionari 2^ Carriera direttiva Coadiutori Altri operativi Carriera operativa Carriera Se.Ge.Si. Carriera operaia Totale 2002 uomini donne 2003 uomini donne 2004 uomini donne 2005 uomini donne 2006 uomini donne 2007 uomini donne 2008 uomini donne 2009 uomini donne 2010 uomini donne 2011 uomini donne 88% 83% 77% 65% 77% 67% 65% 65% 93% 100% 12% 17% 23% 35% 23% 33% 35% 35% 7% 0% 87% 82% 77% 67% 77% 65% 66% 66% 95% 100% 13% 18% 23% 33% 23% 35% 34% 34% 5% 0% 87% 78% 76% 66% 76% 64% 65% 65% 97% 100% 13% 22% 24% 34% 24% 36% 35% 35% 3% 0% 84% 79% 72% 67% 74% 63% 64% 64% 96% 100% 16% 21% 28% 33% 26% 37% 36% 36% 4% 0% 83% 76% 69% 68% 72% 60% 63% 62% 97% 100% 17% 24% 31% 32% 28% 40% 37% 38% 3% 0% 82% 75% 68% 66% 71% 61% 61% 61% 97% 100% 18% 25% 32% 34% 29% 39% 39% 39% 3% 0% 81% 72% 67% 61% 69% 60% 61% 61% 97% 100% 19% 28% 33% 39% 31% 40% 39% 39% 3% 0% 81% 70% 66% 60% 68% 59% 60% 60% 97% 100% 19% 30% 34% 40% 32% 41% 40% 40% 3% 0% 81% 72% 65% 61% 67% 57% 59% 58% 96% 100% 19% 28% 35% 39% 33% 43% 41% 42% 4% 0% 79% 75% 65% 55% 65% 55% 59% 58% 98% 100% 21% 25% 35% 45% 35% 45% 41% 42% 2% 0% 72% 28% 72% 28% 71% 29% 70% 30% 68% 32% 67% 33% 67% 33% 66% 34% 65% 35% 63% 37% (*) I dati sulle consistenze del personale sono rilevati al 31 dicembre di ciascun anno. Non è considerato il cd. personale "a contratto". (§) Sono esclusi i Condirettori. TABELLA 5: Consistenza del personale dell'A.C. per sesso e grado (2011) (*) Area Banca centrale, mercati e sistema dei pagamenti 2011 uomini donne Area Circolazione monetaria e affari generali 2011 uomini donne Controllo Ispettivo interno Gradi superiori (§) Condirettori Funzionari 1^ Funzionari 2^ Carriera direttiva Coadiutori Altri operativi Carriera operativa 27 14 45 28 114 53 83 136 Gradi superiori (§) Condirettori Funzionari 1^ Funzionari 2^ Carriera direttiva Coadiutori Altri operativi Carriera operativa Gradi superiori (§) Condirettori Funzionari 1^ Funzionari 2^ Carriera direttiva Coadiutori Altri operativi Carriera operativa 15 6 6 3 30 8 5 13 Carriera Se.Ge.Si. 4 2 7 8 30 16 61 37 88 125 Carriera operaia Totale 254 186 16 3 26 14 59 26 109 135 Carriera Se.Ge.Si. 57 2 Carriera Se.Ge.Si. Carriera operaia 321 8 Carriera operaia Totale 572 126 Area Ricerca economica e relazioni internazionali 2011 uomini donne Area Ricerca giuridica Gradi superiori (§) Condirettori Funzionari 1^ Funzionari 2^ Carriera direttiva Coadiutori Altri operativi Carriera operativa Gradi superiori (§) Condirettori Funzionari 1^ Funzionari 2^ Carriera direttiva Coadiutori Altri operativi Carriera operativa 6 5 4 3 18 3 29 9 45 33 116 37 33 70 4 6 24 15 49 36 70 106 2 3 7 5 17 14 85 99 2011 uomini donne Carriera Se.Ge.Si. 11 1 Carriera Se.Ge.Si. Carriera operaia 14 1 Carriera operaia Totale 211 157 Totale Area Vigilanza bancaria e finanziaria 2011 uomini donne Organizzazione Gradi superiori (§) Condirettori Funzionari 1^ Funzionari 2^ Carriera direttiva Coadiutori Altri operativi Carriera operativa Carriera Se.Ge.Si. Carriera operaia 56 30 107 44 237 101 55 156 11 1 7 8 57 41 113 72 102 174 Gradi superiori (§) Condirettori Funzionari 1^ Funzionari 2^ Carriera direttiva Coadiutori Altri operativi Carriera operativa Carriera Se.Ge.Si. Carriera operaia Totale di cui Ispettorato Vigilanza 405 147 287 44 Totale 8 8 29 7 3 3 2 15 4 11 15 30 2011 uomini donne 5 1 2 8 3 16 7 6 13 1 5 8 1 10 11 30 19 Totale 2 1 2 4 8 3 1 4 1 2 3 3 6 Totale 12 8 6 1 2 2 11 1 3 4 2011 uomini donne Gradi superiori (§) Condirettori Funzionari 1^ Funzionari 2^ Carriera direttiva Coadiutori Altri operativi Carriera operativa 12 4 13 14 43 8 36 44 Carriera Se.Ge.Si. 3 3 1 17 7 28 9 31 40 Carriera operaia 45 15 Totale 90 68 Area Risorse umane e comunicazione 2011 uomini donne Area Patrimonio immobiliare e acquisti 2011 uomini donne Gradi superiori (§) Condirettori Funzionari 1^ Funzionari 2^ Carriera direttiva Coadiutori Altri operativi Carriera operativa 12 7 16 15 50 24 54 78 6 4 18 13 41 32 76 108 Gradi superiori (§) Condirettori Funzionari 1^ Funzionari 2^ Carriera direttiva Coadiutori Altri operativi Carriera operativa Carriera Se.Ge.Si. 26 1 Carriera operaia 5 Totale 159 150 16 11 44 22 93 37 104 141 Carriera Se.Ge.Si. 11 Carriera operaia 57 Totale 302 6 1 7 8 22 17 55 72 94 Area Risorse informatiche e rilevazioni statistiche 2011 uomini donne Unità di Informazione Finanziaria Gradi superiori (§) Condirettori Funzionari 1^ Funzionari 2^ Carriera direttiva Coadiutori Altri operativi Carriera operativa Carriera Se.Ge.Si. Carriera operaia 24 19 70 39 152 144 179 323 12 46 7 5 27 14 53 41 115 156 Gradi superiori (§) Condirettori Funzionari 1^ Funzionari 2^ Carriera direttiva Coadiutori Altri operativi Carriera operativa Carriera Se.Ge.Si. Carriera operaia 10 2 17 11 40 12 15 27 1 1 6 10 18 11 19 30 Totale 533 209 Totale 67 48 Segret. tec. per l'Eurosis. e la stab. finanz. 2011 uomini donne Gradi superiori (§) Condirettori Funzionari 1^ Funzionari 2^ Carriera direttiva Coadiutori Altri operativi Carriera operativa Carriera Se.Ge.Si. Carriera operaia Area Bilancio e controllo 2011 uomini donne (*) I Servizi sono raggruppati sulla base dell' attuale configurazione delle Aree funzionali. I dati sono rilevati al 31 dicembre di ciascun anno. Non è considerato il cd. personale "a contratto". (§) Sono esclusi i Condirettori. 2011 uomini donne TABELLA 6: Consistenza del personale per classi di anzianità e di età nel periodo 2002/2011 (*) a) Consistenza del personale per classi di anzianità Intero Istituto 2002 uomini donne 2003 uomini donne 2004 uomini donne 2005 uomini donne 2006 uomini donne 2007 uomini donne 2008 uomini donne 2009 uomini donne 2010 uomini donne 2011 uomini donne fino a 5 anni da 5 a 10 anni da 10 a 15 anni da 15 a 20 anni da 20 a 25 anni da 25 a 30 anni da 30 a 35 anni oltre 35 anni 282 663 867 713 1052 1328 1003 171 137 398 530 431 283 371 184 34 225 532 980 606 1068 1085 1236 192 101 329 593 357 340 279 317 35 237 331 1181 390 1039 999 1341 200 99 163 754 203 401 322 357 45 292 277 986 528 868 964 1350 292 132 127 701 221 429 322 347 87 368 230 848 685 736 942 1079 303 167 115 574 357 427 288 314 81 429 224 686 845 672 933 953 293 206 107 417 519 417 272 328 68 464 243 551 969 592 964 900 503 217 124 346 588 393 332 349 189 523 250 351 1170 372 944 791 592 225 131 178 755 210 418 343 238 518 315 295 978 514 796 729 539 224 157 150 702 218 452 297 245 576 378 253 847 667 675 717 395 285 171 137 584 355 454 246 217 Totale 6079 2368 5924 2351 5718 2344 5557 2366 5191 2323 5035 2334 5186 2538 4993 2498 4684 2445 4508 2449 b) Composizione per sesso del personale per classi di anzianità (%) Intero Istituto 2002 uomini donne 2003 uomini donne 2004 uomini donne 2005 uomini donne 2006 uomini donne 2007 uomini donne 2008 uomini donne 2009 uomini donne 2010 uomini donne 2011 uomini donne fino a 5 anni da 5 a 10 anni da 10 a 15 anni da 15 a 20 anni da 20 a 25 anni da 25 a 30 anni da 30 a 35 anni oltre 35 anni 5% 11% 14% 12% 17% 22% 16% 3% 6% 17% 22% 18% 12% 16% 8% 1% 4% 9% 17% 10% 18% 18% 21% 3% 4% 14% 25% 15% 14% 12% 13% 1% 4% 6% 21% 7% 18% 17% 23% 3% 4% 7% 32% 9% 17% 14% 15% 2% 5% 5% 18% 10% 16% 17% 24% 5% 6% 5% 30% 9% 18% 14% 15% 4% 7% 4% 16% 13% 14% 18% 21% 6% 7% 5% 25% 15% 18% 12% 14% 3% 9% 4% 14% 17% 13% 19% 19% 6% 9% 5% 18% 22% 18% 12% 14% 3% 9% 5% 11% 19% 11% 19% 17% 10% 9% 5% 14% 23% 15% 13% 14% 7% 10% 5% 7% 23% 7% 19% 16% 12% 9% 5% 7% 30% 8% 17% 14% 10% 11% 7% 6% 21% 11% 17% 16% 12% 9% 6% 6% 29% 9% 18% 12% 10% 13% 8% 6% 19% 15% 15% 16% 9% 12% 7% 6% 24% 14% 19% 10% 9% Totale 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% c) Consistenza del personale per classi di età Intero Istituto 2002 uomini donne 2003 uomini donne 2004 uomini donne 2005 uomini donne 2006 uomini donne 2007 uomini donne 2008 uomini donne 2009 uomini donne 2010 uomini donne 2011 uomini donne fino a 30 anni da 30 a 35 anni da 35 a 40 anni da 40 a 45 anni da 45 a 50 anni da 50 a 55 anni da 55 a 60 anni da 60 a 65 anni 112 417 756 810 970 1599 1137 278 75 380 522 469 361 404 142 15 65 371 711 748 962 1421 1310 336 40 335 490 484 397 403 182 20 64 319 658 755 907 1254 1406 355 33 266 490 509 403 390 234 19 80 262 580 800 843 1135 1467 390 49 215 465 536 406 373 294 28 95 260 532 804 822 1014 1288 376 64 167 440 555 422 365 283 27 101 266 507 784 805 946 1193 433 66 145 420 531 459 356 312 45 97 253 506 758 763 958 1236 615 61 122 405 525 506 424 409 86 92 253 466 740 777 904 1097 664 48 129 345 527 533 420 396 100 95 243 436 663 826 849 992 580 65 122 285 517 556 422 368 110 119 292 413 622 837 837 907 481 89 160 231 494 580 440 357 98 Totale 6079 2368 5924 2351 5718 2344 5557 2366 5191 2323 5035 2334 5186 2538 4993 2498 4684 2445 4508 2449 d) Composizione per sesso del personale per classi di età (%) Intero Istituto 2002 uomini donne 2003 uomini donne 2004 uomini donne 2005 uomini donne 2006 uomini donne 2007 uomini donne 2008 uomini donne 2009 uomini donne 2010 uomini donne 2011 uomini donne fino a 30 anni da 30 a 35 anni da 35 a 40 anni da 40 a 45 anni da 45 a 50 anni da 50 a 55 anni da 55 a 60 anni da 60 a 65 anni 2% 7% 12% 13% 16% 26% 19% 5% 3% 16% 22% 20% 15% 17% 6% 1% 1% 6% 12% 13% 16% 24% 22% 6% 2% 14% 21% 21% 17% 17% 8% 1% 1% 6% 12% 13% 16% 22% 25% 6% 1% 11% 21% 22% 17% 17% 10% 1% 1% 5% 10% 14% 15% 20% 26% 7% 2% 9% 20% 23% 17% 16% 12% 1% 2% 5% 10% 15% 16% 20% 25% 7% 3% 7% 19% 24% 18% 16% 12% 1% 2% 5% 10% 16% 16% 19% 24% 9% 3% 6% 18% 23% 20% 15% 13% 2% 2% 5% 10% 15% 15% 18% 24% 12% 2% 5% 16% 21% 20% 17% 16% 3% 2% 5% 9% 15% 16% 18% 22% 13% 2% 5% 14% 21% 21% 17% 16% 4% 2% 5% 9% 14% 18% 18% 21% 12% 3% 5% 12% 21% 23% 17% 15% 4% 3% 6% 9% 14% 19% 19% 20% 11% 4% 7% 9% 20% 24% 18% 15% 4% Totale 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% (*) I dati sulle consistenze del personale sono rilevati al 31 dicembre di ciascun anno. Non è considerato il cd. personale "a contratto". TABELLA 6b: Consistenza del personale per classi di anzianità e di età nel periodo 2002/2011 (*) a) Consistenza del personale per classi di anzianità Ruolo Tecnico 2002 uomini donne 2003 uomini donne 2004 uomini donne 2005 uomini donne 2006 uomini donne 2007 uomini donne 2008 uomini donne 2009 uomini donne 2010 uomini donne 2011 uomini donne fino a 5 anni da 5 a 10 anni da 10 a 15 anni da 15 a 20 anni da 20 a 25 anni da 25 a 30 anni da 30 a 35 anni oltre 35 anni 43 85 85 73 132 58 47 7 7 13 16 10 9 3 2 50 71 100 74 117 55 60 9 7 13 16 9 8 4 3 61 52 104 71 96 75 68 8 16 10 15 10 11 4 3 77 46 91 95 83 81 62 17 17 10 13 13 9 7 2 84 45 83 106 78 92 45 14 18 9 14 15 11 5 2 91 44 85 90 69 110 42 13 18 7 13 17 11 7 2 92 49 72 101 73 92 43 28 20 7 14 17 10 8 2 95 61 52 107 69 76 61 35 16 15 11 15 11 11 3 102 74 49 94 93 65 57 25 19 16 11 14 13 9 6 110 84 46 85 100 61 55 14 19 18 9 15 15 11 5 1 Totale 530 60 536 60 535 69 552 71 547 74 544 75 550 78 556 82 559 88 555 93 b) Composizione per sesso del personale per classi di anzianità (%) Ruolo Tecnico 2002 uomini donne 2003 uomini donne 2004 uomini donne 2005 uomini donne 2006 uomini donne 2007 uomini donne 2008 uomini donne 2009 uomini donne 2010 uomini donne 2011 uomini donne fino a 5 anni da 5 a 10 anni da 10 a 15 anni da 15 a 20 anni da 20 a 25 anni da 25 a 30 anni da 30 a 35 anni oltre 35 anni 8% 16% 16% 14% 25% 11% 9% 1% 12% 22% 27% 17% 15% 5% 3% 0% 9% 13% 19% 14% 22% 10% 11% 2% 12% 22% 27% 15% 13% 7% 5% 0% 11% 10% 19% 13% 18% 14% 13% 1% 23% 14% 22% 14% 16% 6% 4% 0% 14% 8% 16% 17% 15% 15% 11% 3% 24% 14% 18% 18% 13% 10% 3% 0% 15% 8% 15% 19% 14% 17% 8% 3% 24% 12% 19% 20% 15% 7% 3% 0% 17% 8% 16% 17% 13% 20% 8% 2% 24% 9% 17% 23% 15% 9% 3% 0% 17% 9% 13% 18% 13% 17% 8% 5% 26% 9% 18% 22% 13% 10% 3% 0% 17% 11% 9% 19% 12% 14% 11% 6% 20% 18% 13% 18% 13% 13% 4% 0% 18% 13% 9% 17% 17% 12% 10% 4% 22% 18% 13% 16% 15% 10% 7% 0% 20% 15% 8% 15% 18% 11% 10% 3% 20% 19% 10% 16% 16% 12% 5% 1% Totale 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% c) Consistenza del personale per classi di età Ruolo Tecnico 2002 uomini donne fino a 30 anni da 30 a 35 anni da 35 a 40 anni da 40 a 45 anni da 45 a 50 anni da 50 a 55 anni da 55 a 60 anni da 60 a 65 anni 17 68 106 91 141 89 18 Totale 530 2003 uomini donne 2004 uomini donne 2005 uomini donne 2006 uomini donne 2007 uomini donne 2008 uomini donne 2009 uomini donne 2010 uomini donne 2011 uomini donne 2 4 14 17 10 10 3 4 18 64 102 89 132 107 20 2 4 9 22 10 9 4 5 18 56 103 90 122 120 21 3 9 9 21 14 10 3 6 22 56 103 98 104 134 29 3 6 13 17 18 8 6 7 21 59 95 101 104 120 40 3 5 15 19 18 10 4 4 29 59 85 111 94 119 43 1 8 12 18 18 10 8 4 28 59 83 108 91 117 60 1 5 16 15 23 10 8 4 29 50 88 110 90 113 72 6 15 15 23 14 9 7 32 61 81 114 96 102 66 6 15 20 18 18 8 3 6 35 64 88 104 100 101 57 6 15 19 22 18 10 3 60 536 60 535 69 552 71 547 74 544 75 550 78 556 82 559 88 555 93 d) Composizione per sesso del personale per classi di età (%) Ruolo Tecnico 2002 uomini donne 2003 uomini donne 2004 uomini donne 2005 uomini donne 2006 uomini donne 2007 uomini donne 2008 uomini donne 2009 uomini donne 2010 uomini donne 2011 uomini donne fino a 30 anni da 30 a 35 anni da 35 a 40 anni da 40 a 45 anni da 45 a 50 anni da 50 a 55 anni da 55 a 60 anni da 60 a 65 anni 0% 3% 13% 20% 17% 27% 17% 3% 3% 7% 23% 28% 17% 17% 5% 0% 1% 3% 12% 19% 17% 25% 20% 4% 3% 7% 15% 37% 17% 15% 7% 0% 1% 3% 10% 19% 17% 23% 22% 4% 4% 13% 13% 30% 20% 14% 4% 0% 1% 4% 10% 19% 18% 19% 24% 5% 4% 8% 18% 24% 25% 11% 8% 0% 1% 4% 11% 17% 18% 19% 22% 7% 4% 7% 20% 26% 24% 14% 5% 0% 1% 5% 11% 16% 20% 17% 22% 8% 1% 11% 16% 24% 24% 13% 11% 0% 1% 5% 11% 15% 20% 17% 21% 11% 1% 6% 21% 19% 29% 13% 10% 0% 1% 5% 9% 16% 20% 16% 20% 13% 0% 7% 18% 18% 28% 17% 11% 0% 1% 6% 11% 14% 20% 17% 18% 12% 0% 7% 17% 23% 20% 20% 9% 3% 1% 6% 12% 16% 19% 18% 18% 10% 0% 6% 16% 20% 24% 19% 11% 3% Totale 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% (*) I dati sulle consistenze del personale sono rilevati al 31 dicembre di ciascun anno. Non è considerato il cd. personale "a contratto". TABELLA 7: Distribuzione per numero di figli del personale maschile e femminile (2011) N° figli 0 Dirigenti Funzionari Carriera direttiva Coadiutori Altri operativi Carriera operativa TOT 1 TOT 3 4 uomini 57 244 301 321 513 834 donne 40 161 201 210 410 620 uomini 112 200 312 129 341 470 donne 38 123 161 101 304 405 uomini 245 376 621 247 520 767 donne 42 187 229 177 481 658 uomini 49 83 132 39 124 163 donne 10 33 43 20 74 94 uomini 10 6 16 7 21 28 donne 2 2 4 2 9 11 1135 821 782 566 1388 887 295 137 44 15 0 Dirigenti Funzionari Carriera direttiva Coadiutori Altri operativi Carriera operativa 2 1 uomini 12% 27% 22% 43% 34% 37% donne 30% 32% 31% 41% 32% 35% uomini 24% 22% 22% 17% 22% 21% 31% 34% 21% Composizione per sesso (%) 2 3 donne uomini donne uomini donne 29% 52% 32% 10% 8% 24% 41% 37% 9% 7% 25% 45% 36% 10% 7% 20% 33% 35% 5% 4% 24% 34% 38% 8% 6% 23% 34% 37% 7% 5% 23% 38% 36% 8% 6% 4 uomini 2% 1% 1% 1% 1% 1% donne 2% 0% 1% 0% 1% 1% 1% 1% oltre 4 uomini donne 2 3 1 5 1 2 1 12 3 14 4 19 5 oltre 4 uomini donne 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 1% 0% 1% 0% 1% 0% TABELLA 8a) Flussi di alimentazione dall'esterno nel periodo 2002-2011 Intero Istituto Funzionari di 2^ Coadiutori Altri operativi Carriera Se.Ge.Si. Operai 3a categoria Totale 2002 uomini donne 6 3 44 19 8 1 3 2 2 63 Ruolo Unificato Funzionari di 2^ Coadiutori Altri operativi Totale 2002 uomini donne 6 3 44 19 2 52 Ruolo Legale 25 22 2003 uomini donne 2 13 6 14 1 3 5 32 12 2003 uomini donne 2 9 5 1 11 6 2004 uomini donne 3 30 12 31 19 4 1 68 32 2004 uomini donne 3 29 12 19 10 51 22 2005 uomini donne 34 47 10 7 24 21 4 98 49 2005 uomini donne 146 61 2006 uomini donne 24 30 24 18 28 51 18 36 54 42 79 54 2007 uomini donne 4 1 51 22 53 47 6 1 10 1 124 72 2007 uomini donne 4 1 44 19 45 47 93 67 2008 uomini donne 27 37 8 5 11 24 1 77 36 2009 uomini donne 4 52 25 32 23 42 2008 uomini donne 24 22 10 22 46 32 130 11 48 2009 uomini donne 4 40 25 23 19 67 2010 uomini donne 2 2 71 29 21 19 44 105 27 50 2010 uomini donne 2 2 48 29 6 13 56 2011 uomini donne 5 3 61 33 104 71 44 197 107 2011 uomini donne 2 1 35 30 95 69 132 100 2002 uomini donne 2003 uomini donne 2004 uomini donne 2005 uomini donne 2006 uomini donne 3 1 2007 uomini donne 2008 uomini donne 2009 uomini donne 2010 uomini donne 2011 uomini donne 3 2 2002 uomini donne 2003 uomini donne 2004 uomini donne 2005 uomini donne 2006 uomini donne 2007 uomini donne 2008 uomini donne 2009 uomini donne 2010 uomini donne 2011 uomini donne Funzionari di 2^ Ruolo Tecnico 2006 uomini donne 3 1 36 20 67 39 9 1 31 Funzionari di 2^ Coadiutori Altri operativi 1 4 14 1 6 Totale 6 1 18 1 1 12 10 17 3 8 16 2 3 7 8 3 9 13 9 27 3 24 5 15 3 3 15 1 2 12 9 4 23 15 6 26 9 3 2 18 3 21 4 38 6 35 5 TABELLA 8b) Composizione per sesso dei flussi di alimentazione dall'esterno nel periodo 2002-2011 (%) Intero Istituto Funzionari di 2^ Coadiutori Altri operativi Carriera Se.Ge.Si. Operai 3a categoria Totale 2002 uomini donne 67% 33% 70% 30% 89% 11% 60% 40% 100% 0% 72% Ruolo Unificato Funzionari di 2^ Coadiutori Altri operativi Totale 2002 uomini donne 67% 33% 70% 30% 100% 0% 70% Ruolo Legale 28% 30% 2003 uomini donne 100% 0% 68% 32% 93% 7% 38% 63% 73% 27% 2003 uomini donne 100% 0% 64% 36% 0% 100% 65% 35% 2004 uomini donne 100% 0% 71% 29% 62% 38% 80% 20% 68% 32% 2004 uomini donne 100% 0% 71% 29% 66% 34% 70% 30% 2005 uomini donne 59% 69% 71% 100% 41% 31% 29% 0% 67% 33% 2005 uomini donne 71% 29% 2006 uomini donne 50% 63% 50% 38% 61% 59% 39% 41% 56% 44% 59% 41% 2007 uomini donne 80% 20% 70% 30% 53% 47% 86% 14% 91% 9% 63% 37% 2007 uomini donne 80% 20% 70% 30% 49% 51% 58% 42% 2008 uomini donne 71% 61% 89% 100% 29% 39% 11% 0% 68% 32% 2008 uomini donne 2009 uomini donne 100% 68% 32% 58% 42% 2010 uomini donne 50% 50% 71% 29% 53% 48% 2011 uomini donne 63% 38% 65% 35% 59% 41% 100% 0% 100% 0% 100% 0% 73% 27% 68% 32% 65% 35% 2009 uomini donne 2010 uomini donne 2011 uomini donne 71% 50% 29% 50% 62% 55% 38% 45% 62% 32% 38% 68% 54% 58% 46% 42% 59% 41% 60% 40% 56% 44% 57% 43% 2002 uomini donne 2003 uomini donne 2004 uomini donne 2005 uomini donne 2006 uomini donne 75% 25% 2007 uomini donne 2008 uomini donne 2009 uomini donne 2010 uomini donne 2011 uomini donne 60% 40% 2002 uomini donne 2003 uomini donne 2004 uomini donne 2005 uomini donne 2006 uomini donne 2007 uomini donne 2008 uomini donne 2009 uomini donne 2010 uomini donne 2011 uomini donne Funzionari di 2^ Ruolo Tecnico 2006 uomini donne 75% 25% 64% 36% 63% 37% 90% 10% 100% 0% Funzionari di 2^ Coadiutori Altri operativi 86% 14% 80% 100% 20% 0% 100% 57% 0% 43% 100% 85% 0% 15% 80% 84% 20% 16% 70% 100% 30% 0% 75% 88% 25% 12% 100% 69% 0% 31% 100% 71% 0% 29% 90% 82% 10% 18% Totale 86% 14% 95% 5% 59% 41% 90% 10% 83% 17% 83% 17% 86% 14% 84% 16% 86% 14% 88% 13% TABELLA 9: AVANZAMENTO AD ASSISTENTE SUPERIORE dal 2002 al 2011 (dati relativi ai Ruoli amministrativo e di cassa fino al 2005, al Ruolo unificato a partire dal 2006) Promossi Selezionati Sessione Promossi/Selezionati Num. posti Uomini Donne Uomini Donne Uomini Donne Tempi medi permanenza nel grado prec. Uomini Donne Anni Mesi Anni Mesi 2002 99 264 229 67 32 25,4% 14,0% 14 6 13 10 2003 123 313 339 70 53 22,4% 15,6% 14 0 13 8 2004 122 292 340 62 60 21,2% 17,6% 13 1 12 5 2005 124 302 325 61 63 20,2% 19,4% 12 6 12 2 2006 124 287 309 60 64 20,9% 20,7% 11 9 13 0 2007 97 233 244 49 48 21,0% 19,7% 11 8 12 3 2008 95 196 215 41 54 20,9% 25,1% 12 6 12 11 2009 76 153 163 33 43 21,6% 26,4% 12 8 13 8 2010 75 121 116 38 37 31,4% 31,9% 13 7 13 7 2011 44 98 83 27 17 27,6% 20,5% 13 8 14 5 TABELLA 9b: AVANZAMENTO AD ASSISTENTE SUPERIORE TECNICO dal 2002 al 2011 Selezionati Sessione Promossi Promossi/Selezionati Num. posti Uomini Donne Uomini Donne 3 Uomini Donne 27,3% Tempi medi permanenza nel grado prec. Uomini Donne Anni Mesi 10 3 2002 3 11 2003 3 18 1 3 0 16,7% 0,0% 9 2 2004 3 20 2 3 0 15,0% 0,0% 11 5 2005 3 26 3 3 0 11,5% 0,0% 11 7 2006 3 22 2 3 0 13,6% 0,0% 12 4 2007 3 18 2 3 0 16,7% 0,0% 11 6 2008 3 12 2 3 0 25,0% 0,0% 13 9 2009 3 11 3 2 1 18,2% 33,3% 12 9 2010 3 11 2 3 0 27,3% 0,0% 13 10 2011 3 12 2 2 1 16,7% 50,0% 13 0 Anni Mesi 14 9 14 3 TABELLA 10: AVANZAMENTO A COADIUTORE dal 2002 al 2011 (dati relativi al ruolo amministrativo fino al 2005, al ruolo unificato a partire dal 2006) Sessione Scrutinati Num. posti Vincitori Vincitori/Scrutinati Promossi (*) Promossi/Scrutinati Uomini Donne Uomini Donne Uomini Donne Uomini Donne Uomini Donne 2002 48 107 104 22 26 20,6% 25,0% 17 24 15,9% 23,1% 2003 45 108 92 24 21 22,2% 22,8% 21 18 19,4% 19,6% 2004 42 98 85 19 23 19,4% 27,1% 14 22 14,3% 25,9% 2005 37 100 74 23 14 23,0% 18,9% 19 9 19,0% 12,2% 2006 35 91 68 20 15 22,0% 22,1% 17 13 18,7% 19,1% 2007 32 67 64 13 19 19,4% 29,7% 13 14 19,4% 21,9% 2008 32 51 52 10 22 19,6% 42,3% 12 17 23,5% 32,7% 2009 34 53 49 14 20 26,4% 40,8% 16 15 30,2% 30,6% 2010 34 40 50 15 19 37,5% 38,0% 15 17 37,5% 34,0% 2011 33 35 45 11 22 31,4% 48,9% 10 20 28,6% 44,4% (*) A seguito dello scorrimento della graduatoria. TABELLA 10b: AVANZAMENTO A COADIUTORE TECNICO dal 2002 al 2011 Sessione Scrutinati Num. posti Vincitori Vincitori/Scrutinati Uomini Donne Uomini Donne Uomini Donne Promossi (*) Promossi/Scrutinati Uomini Donne Uomini Donne 2002 6 30 3 6 0 20,0% 6 0 20,0% 0,0% 2003 7 35 6 7 0 20,0% 7 0 20,0% 0,0% 2004 8 29 6 5 3 17,2% 50,0% 5 3 17,2% 50,0% 2005 8 27 3 7 1 25,9% 33,3% 7 1 25,9% 33,3% 2006 8 25 1 7 1 28,0% 100,0% 7 1 28,0% 100,0% 2007 8 26 2 8 0 30,8% 8 0 30,8% 0,0% 2008 8 22 2 7 1 31,8% 7 1 31,8% 50,0% 2009 8 21 1 8 0 38,1% 8 0 38,1% 0,0% 2010 10 23 1 9 1 39,1% 100,0% 9 1 39,1% 100,0% 2011 11 21 4 8 3 38,1% 75,0% 8 3 38,1% 75,0% (*) A seguito dello scorrimento della graduatoria. 50,0% TABELLA 11: AVANZAMENTO A COADIUTORE PRINCIPALE dal 2002 al 2011 (dati relativi ai Ruoli amministrativo e di cassa fino al 2005, al Ruolo unificato a partire dal 2006) Selezionati Sessione Promossi Promossi/Selezionati Num. posti Uomini Donne Uomini Donne Uomini Donne Tempi medi permanenza nel grado prec. Uomini Donne Anni Mesi Anni Mesi 2002 24 154 87 16 8 10,4% 9,2% 11 1 11 1 2003 26 169 104 20 6 11,8% 5,8% 11 4 11 9 2004 27 186 105 16 11 8,6% 10,5% 12 5 12 0 2005 27 195 113 18 9 9,2% 8,0% 12 8 12 3 2006 28 184 119 18 10 9,8% 8,4% 12 8 12 8 2007 25 156 106 19 6 12,2% 5,7% 13 2 14 3 2008 25 150 120 17 8 11,3% 6,7% 13 11 14 5 2009 25 139 126 13 12 9,4% 9,5% 15 3 15 7 2010 23 114 125 11 12 9,6% 9,6% 15 7 15 6 2011 24 118 128 12 12 10,2% 9,4% 15 8 16 4 TABELLA 11b: AVANZAMENTO A COADIUTORE PRINCIPALE TECNICO dal 2002 al 2011 Promossi Selezionati Sessione Promossi/Selezionati Num. posti Uomini Donne Uomini Donne Uomini Donne Tempi medi permanenza nel grado prec. Uomini Donne Anni Mesi Anni Mesi 2002 4 29 5 3 1 10,3% 20,0% 11 3 10 10 2003 4 29 5 3 1 10,3% 20,0% 11 7 10 1 2004 4 37 5 2 2 5,4% 40,0% 15 1 12 12 2005 4 39 2 3 1 7,7% 50,0% 15 4 13 10 2006 4 39 2 4 0 10,3% 0,0% 13 3 2007 4 36 3 3 1 8,3% 33,3% 14 0 14 5 2008 4 30 2 4 0 13,3% 0,0% 14 4 2009 5 33 3 5 0 15,2% 0,0% 13 2 2010 4 28 2 4 0 14,3% 0,0% 12 9 2011 3 20 1 3 0 15,0% 0,0% 14 8 TABELLA 12: CONCORSO INTERNO A FUNZIONARIO DI 2^ dal 2002 al 2011 (dati relativi al ruolo amministrativo fino al 2003, al ruolo unificato a partire dal 2004) Sessione Domande Partecipanti alla prova scritta Ammessi all'orale Idonei Idonei/Partecipanti Promossi Promossi/Partecipanti Uomini Donne Uomini Donne Uomini Donne Uomini Donne Uomini Donne Uomini Donne Uomini Donne 2002 80 24 68 20 46 12 38 11 55,9% 55,0% 38 11 55,9% 55,0% 2003 73 40 73 40 48 26 38 20 52,1% 50,0% 36 18 49,3% 45,0% 2004 55 57 47 50 28 37 28 30 59,6% 60,0% 25 25 53,2% 50,0% 2005 76 47 66 41 36 28 32 26 48,5% 63,4% 29 21 43,9% 51,2% 2006 81 44 74 42 48 28 44 24 59,5% 57,1% 37 21 50,0% 50,0% 2007 70 53 65 48 36 32 31 29 47,7% 60,4% 30 26 46,2% 54,2% 2008 79 39 70 38 40 24 36 21 51,4% 55,3% 36 21 51,4% 55,3% 2009 68 49 63 43 37 20 35 19 55,6% 44,2% 35 19 55,6% 44,2% 2010 72 71 63 63 30 34 27 30 42,9% 47,6% 27 30 42,9% 47,6% 2011 68 53 62 47 41 32 34 27 54,8% 57,4% 32 24 51,6% 51,1% TABELLA 12b: CONCORSO INTERNO A FUNZIONARIO TECNICO DI 2^ dal 2002 al 2011 Sessione Domande Partecipanti alla prova scritta Ammessi all'orale Idonei Idonei/Partecipanti Promossi Promossi/Partecipanti Uomini Donne Uomini Donne Uomini Donne Uomini Donne Uomini Donne Uomini Donne Uomini Donne 2002 27 3 22 3 14 2 11 1 50,0% 33,3% 9 1 40,9% 33,3% 2003 27 4 20 4 11 4 9 4 45,0% 100,0% 7 3 35,0% 75,0% 2004 25 4 23 4 15 4 14 4 60,9% 100,0% 8 3 34,8% 75,0% 2005 20 4 18 4 11 3 10 3 55,6% 75,0% 7 3 38,9% 75,0% 2006 23 3 19 2 14 1 13 0 68,4% 0,0% 10 0 52,6% 0,0% 2007 23 3 22 3 13 1 10 1 45,5% 33,3% 9 1 40,9% 33,3% 2008 20 3 19 3 12 2 12 1 63,2% 33,3% 9 1 47,4% 33,3% 2009 18 2 17 2 13 2 12 2 70,6% 100,0% 8 2 47,1% 100,0% 2010 22 3 20 3 15 3 12 3 60,0% 100,0% 10 1 50,0% 33,3% 2011 27 4 27 4 23 4 23 4 85,2% 100,0% 11 2 40,7% 50,0% TABELLA 13: AVANZAMENTO A FUNZIONARIO DI 1^ dal 2002 al 2011 (dati relativi ai Ruoli amministrativo e di cassa fino al 2005, al Ruolo unificato a partire dal 2006) Scrutinati Sessione Nominati Nominati/Scrutinati Promossi Promossi/Scrutinati Num. posti Uomini Donne Uomini Donne Uomini Donne Uomini Donne Uomini Donne Tempi medi permanenza nel grado Uomini Donne Anni Mesi Anni Mesi 2002 64 148 84 43 21 29,1% 25,0% 43 19 29,1% 22,6% 6 1 6 0 2003 62 154 88 45 17 29,2% 19,3% 45 16 29,2% 18,2% 6 0 7 0 2004 61 154 91 39 22 25,3% 24,2% 39 21 25,3% 23,1% 6 11 6 8 2005 65 154 93 36 29 23,4% 31,2% 36 25 23,4% 26,9% 6 3 6 10 2006 63 156 79 43 20 27,6% 25,3% 37 16 23,7% 20,3% 6 8 6 11 2007 58 162 86 40 26 24,7% 30,2% 36 24 22,2% 27,9% 7 2 8 0 2008 65 152 86 43 22 28,3% 25,6% 43 22 28,3% 25,6% 7 2 8 4 2009 70 149 92 46 24 30,9% 26,1% 46 24 30,9% 26,1% 7 3 6 11 2010 72 144 93 46 26 31,9% 28,0% 46 26 31,9% 28,0% 7 6 7 3 2011 70 135 97 46 24 34,1% 24,7% 46 24 34,1% 24,7% 6 10 6 5 TABELLA 13b: AVANZAMENTO A FUNZIONARIO TECNICO DI 1^ dal 2002 al 2011 Scrutinati Sessione Nominati Nominati/Scrutinati Promossi Promossi/Scrutinati Num. posti Uomini Donne Uomini Donne Uomini Donne Uomini Donne Uomini Donne Tempi medi permanenza nel grado Uomini Donne Anni Mesi Anni Mesi 2002 13 56 10 10 3 17,9% 30,0% 10 3 17,9% 30,0% 6 10 6 8 2003 13 56 11 12 1 21,4% 9,1% 12 1 21,4% 9,1% 7 6 6 0 2004 13 54 10 13 0 24,1% 0,0% 13 0 24,1% 0,0% 7 4 2005 11 48 11 6 5 12,5% 45,5% 6 5 12,5% 45,5% 8 3 7 0 2006 11 51 7 9 2 17,6% 28,6% 9 2 17,6% 28,6% 8 1 9 0 2007 11 49 8 11 0 22,4% 0,0% 11 0 22,4% 0,0% 8 5 2008 11 44 11 11 0 25,0% 0,0% 11 0 25,0% 0,0% 9 4 2009 11 40 14 9 2 22,5% 14,3% 9 2 22,5% 14,3% 7 11 9 6 2010 11 40 12 10 1 25,0% 8,3% 10 1 25,0% 8,3% 7 5 11 0 2011 11 38 12 8 3 21,1% 25,0% 8 3 21,1% 25,0% 7 8 8 0 TABELLA 14: AVANZAMENTO A CONDIRETTORE DAL GRADO DI FUNZIONARIO DI 1^ dal 2002 al 2011 (dati relativi ai Ruoli amministrativo e di cassa fino al 2005, al Ruolo unificato a partire dal 2006) Sessione Num. posti Scrutinati Nominati Nominati/Scrutinati Promossi Promossi/Scrutinati Uomini Donne Uomini Donne Uomini Donne Uomini Donne Uomini Donne 2002 28 120 49 24 4 20,0% 8,2% 24 4 20,0% 8,2% 2003 31 112 48 27 5 24,1% 10,4% 24 5 21,4% 10,4% 2004 28 108 52 24 9 22,2% 17,3% 18 7 16,7% 13,5% 2005 27 114 51 20 10 17,5% 19,6% 18 8 15,8% 15,7% 2006 23 109 52 13 10 11,9% 19,2% 8 6 7,3% 11,5% 2007 23 126 48 16 7 12,7% 14,6% 14 3 11,1% 6,3% 2008 22 117 55 15 7 12,8% 12,7% 14 7 12,0% 12,7% 2009 24 129 68 20 4 15,5% 5,9% 18 4 14,0% 5,9% 2010 24 134 73 21 3 15,7% 4,1% 21 3 15,7% 4,1% 2011 26 135 79 14 12 10,4% 15,2% 14 12 10,4% 15,2% TABELLA 14b: AVANZAMENTO A CONDIRETTORE DAL GRADO DI FUNZIONARIO DI 1^ dal 2002 al 2011 RUOLO TECNICO Sessione Scrutinati Num. posti Nominati Nominati/Scrutinati Promossi Promossi/Scrutinati Uomini Donne Uomini Donne Uomini Donne Uomini Donne Uomini Donne 2002 4 53 3 4 0 7,5% 0,0% 4 0 7,5% 0,0% 2003 4 57 5 3 1 5,3% 20,0% 3 1 5,3% 0,0% 2004 6 57 4 6 0 10,5% 0,0% 6 0 10,5% 0,0% 2005 5 47 3 5 0 10,6% 0,0% 5 0 10,6% 0,0% 2006 5 40 4 5 0 12,5% 0,0% 5 0 12,5% 0,0% 2007 5 35 5 3 2 8,6% 40,0% 3 2 8,6% 0,0% 2008 5 38 4 5 0 13,2% 0,0% 5 0 13,2% 0,0% 2009 5 39 7 5 0 12,8% 0,0% 5 0 12,8% 0,0% 2010 5 46 8 5 0 10,9% 0,0% 5 0 10,9% 0,0% 2011 6 44 9 5 2 11,4% 22,2% 4 2 9,1% 22,2% TABELLA 15a: PROMOZIONI A SCELTA PER MERITO A CONDIRETTORE CENTRALE - RUOLO UNIFICATO dal 2003 al 2011 Promuovibili Sessione Num. Promossi Uomini Donne Promossi Uomini % su promuovibili Donne Uomini Donne Tempi medi permanenza nel grado prec. Totale Anni Mesi Tempi medi permanenza nel grado prec. Uomini Donne Tempo massimo di permanenza nel grado prec. Uomini Donne Tempo minimo di permanenza nel grado prec. Donne Uomini Anni Mesi Anni Mesi Anni Mesi Anni Mesi Anni Mesi Anni Mesi 2003 99 11 9 9 0 9,09% 0,00% 7 8 7 8 9 9 2004 98 13 8 6 2 6,12% 15,38% 8 2 8 0 8 2005 98 10 8 7 1 7,14% 10,00% 6 4 6 2 7 2006 93 13 13 13 0 13,98% 0,00% 6 1 6 1 2007 84 16 22 20 2 23,81% 12,50% 5 6 5 5 6 2008 92 15 18 17 1 18,48% 6,67% 4 10 4 9 2009 87 21 11 9 2 10,34% 9,52% 4 10 4 2010 75 20 5 4 1 5,33% 5,00% 3 10 2011 78 20 19 18 1 23,08% 5,00% 4 3 6 4 6 8 10 9 0 7 1 8 0 10 7 11 7 10 4 2 7 10 8 10 4 0 2 13 1 7 6 1 2 4 10 5 10 5 10 5 10 3 8 5 10 9 4 11 7 9 6 10 2 10 3 0 3 11 3 10 6 7 3 10 1 8 3 10 4 4 3 4 7 7 3 4 3 1 3 4 TABELLA 15b: PROMOZIONI A SCELTA PER MERITO A DIRETTORE PRINCIPALE - RUOLO UNIFICATO - dal 2003 al 2011 Promuovibili Sessione Num. Promossi Uomini Donne Promossi Uomini % su promuovibili Donne Uomini Donne Tempi medi permanenza nel grado prec. Totale Anni Mesi Tempi medi permanenza nel grado prec. Uomini Donne Tempo massimo di permanenza nel grado prec. Uomini Donne Tempo minimo di permanenza nel grado prec. Donne Uomini Anni Mesi Anni Mesi Anni Mesi Anni Mesi Anni Mesi Anni Mesi 2003 136 28 19 15 4 11,03% 14,29% 7 5 7 3 8 2004 135 26 18 18 0 13,33% 0,00% 6 6 6 6 2005 126 29 12 8 4 6,35% 13,79% 7 11 7 10 8 2006 126 31 20 15 5 11,90% 16,13% 6 8 7 1 2007 124 30 24 21 3 16,94% 10,00% 6 1 5 2008 137 39 25 18 7 13,14% 17,95% 5 3 2009 134 35 18 15 3 11,19% 8,57% 6 2010 142 37 23 19 4 13,38% 10,81% 2011 127 37 27 23 4 18,11% 10,81% 1 9 0 9 10 10 3 11 3 11 5 6 9 1 11 7 2 7 4 10 6 5 3 6 1 6 5 6 5 5 5 6 5 7 0 6 1 7 2 3 10 0 5 11 7 0 7 2 5 10 4 0 9 9 11 3 0 4 9 9 10 13 1 1 1 3 11 8 9 9 8 0 3 0 4 0 6 0 10 9 7 9 3 2 4 1 5 2 9 0 7 3 3 1 4 2 TABELLA 15c: PROMOZIONI A SCELTA PER MERITO A DIRETTORE - RUOLO UNIFICATO dal 2003 al 2011 Promuovibili Sessione Num. Promossi Uomini Donne Promossi Uomini % su promuovibili Donne Uomini Donne Tempi medi permanenza nel grado prec. Totale Anni Mesi Tempi medi permanenza nel grado prec. Uomini Donne Tempo massimo di permanenza nel grado prec. Uomini Donne Tempo minimo di permanenza nel grado prec. Donne Uomini Anni Mesi Anni Mesi Anni Mesi Anni Mesi Anni Mesi Anni Mesi 2003 181 44 28 25 3 13,81% 6,82% 8 5 8 3 9 7 11 6 10 6 6 11 8 9 2004 178 44 21 16 5 8,99% 11,36% 8 10 9 0 8 3 10 9 9 9 6 11 6 11 2005 176 44 22 16 6 9,09% 13,64% 8 10 8 9 8 11 11 6 11 6 6 11 7 10 2006 173 46 28 23 5 13,29% 10,87% 8 4 8 4 8 2 10 8 9 8 6 11 6 11 2007 153 48 35 26 9 16,99% 18,75% 7 10 7 9 8 4 11 6 12 6 2 9 5 9 2008 153 49 31 26 5 16,99% 10,20% 7 9 7 7 8 8 11 7 12 7 5 7 7 7 2009 137 51 41 33 8 24,09% 15,69% 7 6 7 6 7 7 11 6 8 6 2 11 5 11 2010 116 45 30 23 7 19,83% 15,56% 7 2 7 5 6 3 12 6 7 6 2 11 4 11 2011 112 41 30 20 10 17,86% 24,39% 6 9 6 9 6 10 11 6 8 6 3 11 5 9 TABELLA 15d: PROMOZIONI A SCELTA PER MERITO A DIRETTORE PRINCIPALE - RUOLO TECNICO - dal 2003 al 2011 Promuovibili Sessione Num. Promossi Uomini Donne Promossi Uomini % su promuovibili Donne Uomini Donne Tempi medi permanenza nel grado prec. Totale Anni Mesi Tempi medi permanenza nel grado prec. Uomini Donne Tempo massimo di permanenza nel grado prec. Uomini Donne Tempo minimo di permanenza nel grado prec. Donne Uomini Anni Mesi Anni Mesi Anni Mesi Anni Mesi Anni Mesi Anni Mesi 2003 20 2 2 2 0 10,00% 0,00% 6 6 6 6 7 0 6 0 2004 21 1 1 1 0 4,76% 0,00% 7 0 7 0 7 0 7 0 2005 24 1 2 2 0 8,33% 0,00% 6 7 6 7 7 0 6 2 2006 23 3 1 1 0 4,35% 0,00% 7 9 7 9 7 9 7 9 2007 20 3 1 1 0 5,00% 0,00% 8 0 8 0 8 0 8 0 2008 20 4 6 6 0 30,00% 0,00% 6 1 6 1 7 8 4 11 2009 18 5 2 2 0 11,11% 0,00% 5 0 5 0 5 0 5 0 2010 15 5 0 2011 21 5 4 1 3 4,76% 60,00% 4 9 4 10 4 10 4 10 4 9 6 0 3 1 TABELLA 15e: PROMOZIONI A SCELTA PER MERITO A DIRETTORE - RUOLO TECNICO dal 2003 al 2011 Promuovibili Sessione Num. Promossi Uomini Donne Promossi Uomini % su promuovibili Donne Uomini Donne Tempi medi permanenza nel grado prec. Totale Anni Mesi Tempi medi permanenza nel grado prec. Uomini Donne Tempo massimo di permanenza nel grado prec. Uomini Donne Tempo minimo di permanenza nel grado prec. Donne Uomini Anni Mesi Anni Mesi Anni Mesi Anni Mesi Anni Mesi Anni Mesi 2003 34 4 5 5 0 14,71% 0,00% 7 7 7 7 8 9 6 11 2004 31 5 5 5 0 16,13% 0,00% 7 6 7 6 8 9 6 11 2005 30 5 3 1 2 3,33% 40,00% 8 9 8 9 8 9 8 9 8 9 8 9 8 9 2006 34 3 6 5 1 14,71% 33,33% 7 9 7 9 7 8 8 8 7 8 6 11 7 8 2007 33 2 4 3 1 9,09% 50,00% 7 8 7 8 7 9 9 6 7 9 6 9 7 9 2008 33 3 5 4 1 12,12% 33,33% 7 3 7 7 5 10 7 10 5 10 6 10 5 10 2009 34 2 4 4 0 11,76% 0,00% 8 2 8 2 9 6 5 11 2010 35 2 7 7 0 20,00% 0,00% 6 3 6 3 7 6 4 11 2011 33 2 5 5 0 15,15% 0,00% 8 9 8 9 11 6 5 9 TABELLA 16: MEMBRI DI COMMISSIONI E GIUNTE SESSIONI 2007- 2011 Composizione per sesso % rispetto alla base COMMISSIONI (esclusa Condirettore) 2007 U D 2008 U D 2009 U D 2010 U D 2011 U D Presidente 4 0 5 1 4 1 5 0 5 0 Membri effettivi 14 2 19 5 13 7 12 8 17 Membri effettivi ruolo tecnico 2 0 2 0 2 0 2 0 2 Membri supplenti 8 2 9 3 5 6 10 4 Membri supplenti ruolo tecnico 1 0 0 1 0 1 1 Consulenti 9 3 9 7 7 8 11 Tot. Commissioni 38 Triennio U D 2007 2008 2009 2010 2011 U D U D U D U D U D 93% 7% 2,86% 0,00% 2,92% 4,55% 2,21% 3,85% 2,84% 0,00% 3,03% 0,00% 5 68% 32% 3,85% 2,08% 4,90% 4,72% 3,47% 6,42% 3,42% 7,55% 5,06% 4,95% 0 100% 0% 3,33% 0,00% 3,33% 0,00% 3,17% 0,00% 3,08% 0,00% 2,99% 0,00% 6 6 57% 43% 1,39% 0,78% 1,44% 1,01% 0,80% 1,90% 1,67% 1,23% 1,01% 1,83% 0 0 1 33% 67% 0,61% 0,00% 0,00% 5,88% 0,00% 6,25% 0,58% 0,00% 0,00% 5,26% 5 3 5 54% 46% 3,27% 1,88% 3,13% 3,87% 2,50% 4,55% 4,10% 1,87% 1,17% 2,89% 7 44 17 31 23 41 17 33 17 65% 35% 2,40% 1,26% 2,59% 2,69% 1,83% 3,54% 2,51% 2,27% 2,10% 2,59% PROVA A CONDIRETTORE U D U D U D U D U D U D U D U D U D U D U D Presidente 0 1 1 0 1 0 1 0 1 0 100% 0% 0,00% 50,00% 14,29% 0,00% 11,11% 0,00% 10,00% 0,00% 11,11% 0,00% Membri effettivi 4 0 4 0 4 0 3 1 3 1 83% 17% 1,57% 0,00% 1,36% 0,00% 1,32% 0,00% 0,99% 1,54% 1,06% 1,54% Membri effettivi ruolo tecnico 2 0 2 0 2 0 2 0 2 0 100% 0% 6,67% 0,00% 6,45% 0,00% 5,88% 0,00% 5,88% 0,00% 5,56% 0,00% Membri supplenti 2 1 3 0 0 2 2 1 1 1 43% 57% 0,71% 1,27% 1,02% 0,00% 0,00% 2,27% 0,75% 1,18% 0,40% 1,25% Consulenti 8 2 9 1 6 4 9 1 8 2 77% 23% 2,40% 2,38% 2,59% 1,04% 1,79% 4,21% 2,82% 1,09% 2,60% 2,30% Tot. Commissioni 16 4 19 1 13 6 17 3 15 4 78% 22% 1,77% 1,83% 1,95% 0,40% 1,35% 2,39% 1,83% 1,21% 1,69% 1,68% Composizione per sesso 2007 2008 2009 2010 % rispetto alla base 2011 GIUNTE (esclusa Direttiva) 2007 U 2008 2009 2010 2011 D Presidente 2 1 3 0 3 0 3 0 3 0 100% 0% 1,43% 5,26% 1,75% 0,00% 1,66% 0,00% 1,70% 0,00% 1,82% 0,00% Membri effettivi 8 4 8 4 7 5 7 5 10 2 67% 33% 1,89% 3,96% 1,79% 3,54% 1,60% 4,31% 1,68% 4,42% 2,48% 1,85% Membri supplenti 4 1 2 3 2 3 3 2 2 3 47% 53% 0,94% 0,99% 0,45% 2,65% 0,46% 2,59% 0,72% 1,77% 0,50% 2,78% Membri senza diritto di voto 3 1 3 1 3 1 2 2 4 0 75% 25% 5,56% 20,00% 5,56% 14,29% 5,66% 14,29% 3,77% 28,57% 7,14% 0,00% Tot. Giunte 17 7 16 8 15 9 15 9 19 5 68% 32% 1,63% 3,10% 1,43% 3,14% 1,35% 3,40% 1,41% 3,45% 1,85% 1,99% U D Presidente 1 0 1 0 1 0 1 0 0 1 67% 33% 100,00% 0,00% 100,00% 0,00% 100,00% 0,00% 100,00% 0,00% 0,00% 100,00% Membri effettivi 3 1 3 1 3 1 3 1 3 1 75% 25% 1,59% 2,86% 1,44% 2,70% 0,15% 2,50% 1,52% 2,44% 1,65% 2,70% Membri supplenti 2 1 3 0 2 1 2 1 3 0 78% 22% 3,03% 5,88% 4,00% 0,00% 2,86% 4,76% 3,08% 4,76% 4,92% 0,00% Membri senza diritto di voto 1 0 1 0 1 0 1 0 1 0 100% 0% 0,49% 0,00% 0,48% 0,00% 0,48% 0,00% 0,46% 0,00% 0,43% 0,00% 7 2 8 1 7 2 7 2 7 2 78% 22% 1,53% 2,63% 1,63% 1,19% 0,31% 2,25% 1,45% 2,27% 1,46% 2,20% GIUNTA DIRETTIVA Tot. Giunte (*) La base di riferimento comprende, rispettivamente, la Carriera Direttiva e i dipendenti di Grado superiore per le Commissioni e solo i dipendenti di Grado superiore per le Giunte TABELLA 17: Membri e Segreterie di Commissioni esterne (*) Presidente 2007 Uomini Donne 6 1 2008 Uomini Donne 16 2 2009 Uomini Donne 8 1 2010 Uomini Donne 16 1 2011 Uomini Donne 9 2 Membro effettivo 13 3 44 10 29 4 51 18 32 5 Membro supplente 12 3 25 4 9 5 18 13 14 11 Membro aggiunto Totale Commissioni Membri della segreteria 14 45 16 5 12 18 26 111 22 7 23 38 7 46 14 10 92 17 29 7 39 24 6 61 14 6 24 34 Composizione per sesso (%) Presidente 2007 Uomini Donne 11% 2% 2008 Uomini Donne 12% 1% 2009 Uomini Donne 14% 2% 2010 Uomini Donne 12% 1% 2011 Uomini Donne 11% 2% Membro effettivo 23% 5% 33% 7% 52% 7% 39% 14% 38% 6% Membro supplente Membro aggiunto Totale Commissioni 21% 25% 79% 5% 9% 21% 19% 19% 83% 3% 5% 17% 16% 0% 82% 9% 0% 18% 14% 10% 70% 30% 16% 7% 72% 13% 7% 28% Membri della segreteria 47% 53% 37% 63% 45% 55% 55% 45% 29% 71% (*) La tabella considera solo i Membri dipendenti di Banca. I consulenti dei Comitati test sono stati assimilati ai Memrbi aggiunti. TABELLA 18: Risorse impiegate nei gruppi ispettivi dal 2002 al 2011 N. CAPI GRUPPO N. RISORSE ISPETTIVE 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 TOTALE Totale uomini donne 479 141 546 155 544 171 557 159 529 150 508 132 559 156 606 166 622 186 679 154 5629 1570 di cui ACCENTRATE uomini donne 220 22 281 34 279 41 285 42 304 36 329 42 351 60 379 48 352 62 310 54 3090 441 di cui DECENTRATE uomini donne 259 119 265 121 265 130 272 117 225 114 179 90 208 96 227 118 270 124 215 100 2385 1129 Totale uomini donne 166 30 183 34 169 40 149 46 155 39 150 29 169 33 181 37 188 34 159 30 1669 352 di cui ACCENTRATE uomini donne 61 0 75 5 62 6 52 7 62 8 78 10 88 10 104 9 93 5 72 10 747 70 di cui DECENTRATE uomini donne 105 30 108 29 107 34 97 39 93 31 72 19 81 23 77 28 95 29 87 20 922 282 Composizione per sesso (%) % CAPI GRUPPO % RISORSE ISPETTIVE 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 TOTALE Triennio Totale uomini donne 77% 23% 78% 22% 76% 24% 78% 22% 78% 22% 79% 21% 78% 22% 78% 22% 77% 23% 82% 18% 78% 22% 79% 21% di cui ACCENTRATE uomini donne 91% 9% 89% 11% 87% 13% 87% 13% 89% 11% 89% 11% 85% 15% 89% 11% 85% 15% 85% 15% 88% 12% 86% 14% di cui DECENTRATE uomini donne 69% 31% 69% 31% 67% 33% 70% 30% 66% 34% 67% 33% 68% 32% 66% 34% 69% 31% 68% 32% 68% 32% 68% 32% Totale uomini donne 85% 15% 84% 16% 81% 19% 76% 24% 80% 20% 84% 16% 84% 16% 83% 17% 85% 15% 84% 16% 83% 17% 84% 16% di cui ACCENTRATE uomini donne 100% 0% 94% 6% 91% 9% 88% 12% 89% 11% 89% 11% 90% 10% 92% 8% 95% 5% 88% 12% 91% 9% 92% 8% di cui DECENTRATE uomini donne 78% 22% 79% 21% 76% 24% 71% 29% 75% 25% 79% 21% 78% 22% 73% 27% 77% 23% 81% 19% 77% 23% 77% 23% TABELLA 18b: Risorse impiegate nei gruppi ispettivi interni dal 2002 al 2011 (Escluse Reggenze) 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 TOTALE N. RISORSE ISPETTIVE* uomini donne 101 11 87 12 92 13 114 15 78 18 54 14 87 15 91 20 69 21 85 23 858 162 (Reggenze) N. CAPI GRUPPO* uomini donne 35 33 37 1 46 2 32 5 19 4 27 4 30 5 21 5 24 9 304 35 Composizione per sesso (%) 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 TOTALE Triennio % RISORSE ISPETTIVE uomini donne 90% 10% 88% 12% 88% 12% 88% 12% 81% 19% 79% 21% 85% 15% 82% 18% 77% 23% 79% 21% 84% 16% 79% 21% * I dati sono espressi in termini di "numero di incarichi". N. RISORSE ISPETTIVE* uomini donne 5 5 1 5 1 7 11 1 3 3 5 1 3 1 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 TOTALE 48 4 Composizione per sesso (%) % CAPI GRUPPO uomini donne 100% 0% 100% 0% 97% 3% 96% 4% 86% 14% 83% 17% 87% 13% 86% 14% 81% 19% 73% 27% 90% 10% 80% 20% 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 TOTALE Triennio % RISORSE ISPETTIVE uomini donne 100% 0% 83% 17% 83% 17% 100% 0% 100% 0% 100% 0% 100% 0% 100% 0% 83% 17% 75% 25% 92% 8% 85% 15% TABELLA 19: Posizioni part time bandite e non coperte nel periodo 2003-2011 2003 2004 2005 2006 Part time ORIZZONTALE 2007 2008 Filiali A.C. Filiali A.C. Filiali A.C. Filiali A.C. Filiali A.C. Filiali A.C. Posizioni bandite 214 65 213 86 198 89 202 75 186 77 215 Posizioni non coperte 145 17 134 37 124 38 129 37 129 38 130 % 68% 26% 63% 43% 63% 43% 64% 49% 69% 49% 60% 2003 2004 2005 2006 Part time VERTICALE 2007 A.C. Sedi* 2009 2011 2010 A.C. Filiali A.C. Filiali A.C. Filiali 87 229 82 229 82 216 64 37 149 35 142 40 131 23 43% 65% 43% 62% 49% 61% 36% A.C. Sedi* A.C. A.C. Filiali A.C. Filiali 2008 2009 Filiali ** 2011 2010 A.C. Sedi* A.C. Sedi* A.C. Sedi* A.C. Sedi* Posizioni bandite 29 5 28 3 29 5 29 4 29 4 28 5 19 85 27 77 30 73 Posizioni non coperte 23 3 24 3 22 4 20 4 20 4 16 4 9 77 17 68 18 67 79% 60% 86% 100% 76% 80% 69% 100% 69% 100% 57% 80% 47% 91% 63% 88% 60% 92% % * Torino, Milano e Napoli. ** dal 2009 esteso a tutte le filiali TABELLA 20: Straordinario medio mensile svolto dal personale maschile e femminile nel periodo 2002/2011 Istituto Straordinario Plus Orario 2002 uomini donne 19,27 9,56 23,45 18,99 2003 uomini donne 15,81 8,89 22,45 18,14 2004 uomini donne 15,35 8,28 22,17 17,76 2005 uomini donne 16,16 8,06 22,21 17,96 2006 uomini donne 16,86 7,91 22,43 17,85 2007 uomini donne 17,31 8,14 22,57 17,89 2008 uomini donne 17,64 8,66 21,97 17,20 2009 uomini donne 18,03 8,59 22,86 19,14 2010 uomini donne 16,98 8,57 23,28 19,45 2011 uomini donne 17,62 9 23,4 19,66 A.C. Straordinario Plus Orario 22,70 22,08 11,06 17,11 19,96 22,47 10,64 16,9 19,00 21,88 9,61 16,64 20,41 21,44 9,40 16,91 21,24 21,97 9,25 16,82 21,20 22,20 9,43 17,10 21,56 21,69 10,59 16,75 22,18 22,22 10,44 18,54 19,39 22,46 9,87 18,26 19,97 22,48 10,08 18,44 Filiali Straordinario Plus Orario 16,78 25,53 8,44 21,93 12,75 22,43 7,52 20,16 12,58 22,63 7,22 19,67 12,86 23,47 6,99 19,79 13,29 23,22 6,83 19,68 13,90 23,25 7,10 19,28 13,85 22,62 6,77 18,19 13,63 24,47 6,57 20,52 14,11 25,56 7,06 22,28 14,65 25,94 7,71 22,42 Dettaglio sulla carriera direttiva: plus orario medio mensile svolto dal personale maschile e femminile nel periodo 2002/2011 Istituto Dirigenti Funzionari 2002 uomini donne 27,4 25,44 21,12 17,1 2003 uomini donne 26,78 24,3 19,91 16,32 2004 uomini donne 26,92 23,85 19,38 15,98 2005 uomini donne 26,76 24,18 19,55 16,15 2006 uomini donne 27,08 24,05 19,71 15,95 2007 uomini donne 27,21 23,65 20,01 16,15 2008 uomini donne 26,13 21,77 19,63 15,85 2009 uomini donne 26,33 22,29 20,5 17,83 2010 uomini donne 26,55 22,36 20,98 18,2 2011 uomini donne 26,68 21,75 21,13 18,76 A.C. Dirigenti Funzionari 25,60 20,04 24,13 14,94 26,37 20,19 23,33 14,92 26,55 19,18 23,07 14,77 26,19 18,7 23,24 15,11 27,18 18,91 23,07 14,96 27,47 19,29 23,28 15,24 26,03 19,22 21,12 15,48 25,59 19,83 21,75 17,16 25,69 20,02 21,31 16,82 25,28 20,37 20,71 17,28 Filiali Dirigenti Funzionari 29,98 22,8 27,68 20,39 27,41 19,48 26,04 18,55 27,47 19,71 25,16 18,05 27,66 20,95 25,73 17,99 26,91 21,09 25,68 17,74 26,73 21,35 24,31 17,77 26,36 20,57 23,14 16,67 28,35 22,1 23,64 19,32 29,42 23,38 25,51 21,18 31,43 22,97 25,23 21,6 TABELLA 21: VALORI DELLA MEDIA DELLE VALUTAZIONI DELLE PRESTAZIONI PER L'ANNO 2011 PER GRADO E ANZIANITA' (SUPERIORE O INFERIORE A QUELLA MINIMA PER LA SCRUTINABILITA') Carriera Direttiva Carriera Operativa A.C. uomini donne N° MEDIA N° MEDIA 82 12,67 38 12,61 237 14,62 110 14,58 Meno di 4 anni 4 o più anni Primo Funzionario Meno di 3 anni 3 o più anni 14 58 11,50 13,83 7 32 12,71 14,44 8 26 12,13 13,81 2 12 12,50 14,17 6 32 10,67 13,84 5 20 12,80 14,60 Funzionario di 2^ Meno di 4 anni 4 o più anni 92 167 12,38 14,42 55 107 12,29 14,46 17 45 12,18 14,20 14 35 11,79 14,23 75 122 12,43 14,50 41 72 12,46 14,57 144 13,15 101 13,49 78 13,38 49 13,57 66 12,86 52 13,40 Meno di 5 anni 5 o più anni 251 257 791 12,19 13,97 12,84 131 205 828 12,07 14,02 13,20 67 118 465 11,25 13,69 12,89 53 92 408 11,40 13,64 13,08 184 139 326 12,53 14,21 12,77 78 113 420 12,53 14,33 13,32 Meno di 6 anni 6 o più anni 262 139 200 12,08 13,19 11,00 118 92 117 12,14 13,27 10,78 114 49 130 11,92 12,41 10,64 35 32 56 12,03 12,91 10,20 148 90 70 12,21 13,61 11,66 83 60 61 12,19 13,47 11,31 112 10,92 0 54 11,19 58 10,67 Meno di 10 anni 10 o più anni 122 85 37 10,80 11,20 10,86 3 0 2 10,33 83 64 21 10,87 11,11 10,76 1 12,00 39 21 16 10,64 11,48 11,00 2 9,50 2 8,50 7 8,71 0 4 9,00 3 8,33 404 9,79 9 15 9,67 389 9,79 9 10,67 Coadiutore Principale Assistente Superiore Assistente Vice Assistente Primo Capo Operatore Operatore Capo Primo Operatore Operatore Carriera Operaia FILIALI uomini donne N° MEDIA N° MEDIA 23 12,52 13 12,46 87 14,33 54 14,30 Funzionario di 1^ Coadiutore Carriera Segesi NAZIONALE uomini donne N° MEDIA N° MEDIA 105 12,64 51 12,57 324 14,55 164 14,49 Operai 8,50 10,67 0 0 TABELLA 22: Ore di formazione erogate nel 2011 per residenza, sesso e tipologia di fruizione (valori assoluti) ORE DI FORMAZIONE RESIDENZA SESSO In presenza In rete Blended Totale Consistenze ORE DI FORMAZIONE PRO CAPITE personale per residenza In presenza In rete Blended Totale al 31/12/2011 2.819 24,4 1,0 1,3 26,7 1.468 16,5 1,2 2,3 20,0 4.287 21,7 1,1 1,6 24,4 Amministrazione Centrale Uomini Donne Totale 68.775 24.265 93.040 2.853 1.728 4.582 3.599 3.361 6.960 75.228 29.355 104.582 Filiali Uomini Donne Totale 36.703 21.176 57.879 2.758 2.764 5.522 2.026 2.476 4.503 41.488 26.416 67.904 1.689 981 2.670 21,7 21,6 21,7 1,6 2,8 2,1 1,2 2,5 1,7 24,6 26,9 25,4 TOTALE Uomini Donne Totale 105.479 45.441 150.919 5.611 4.492 10.104 5.626 5.837 11.463 116.715 55.771 172.486 4.508 2.449 6.957 23,40 18,55 21,69 1,24 1,83 1,45 1,25 2,38 1,65 25,89 22,77 24,79 I dati sono aggiornati al 17 aprile 2012 TABELLA 23: Ore di formazione erogate nel 2011 per tematica, sesso e tipologia di fruizione (valori assoluti) ORE DI FORMAZIONE TEMATICA SESSO In presenza In rete Blended Totale 910 1.444 2.353 7 12 19 87.638 34.723 122.361 Consistenze personale al 31/12/2011 ORE DI FORMAZIONE PRO CAPITE In presenza In rete Blended Totale 4.508 2.449 6.957 19,24 13,58 17,25 0,20 0,59 0,34 0,00 0,00 0,00 19,44 14,18 17,59 4.508 2.449 6.957 1,12 0,58 0,93 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 1,12 0,58 0,93 Altre tematiche Uomini Donne Totale 86.721 33.267 119.988 Inserimento Uomini Donne Totale 5.032 1.423 6.455 0 0 5.032 1.423 6.455 Lingue straniere Uomini Donne Totale 3.313 1.932 5.245 38 56 94 2.375 2.235 4.609 5.726 4.222 9.947 4.508 2.449 6.957 0,73 0,79 0,75 0,01 0,02 0,01 0,53 0,91 0,66 1,27 1,72 1,43 Informatica Uomini Donne Totale 6.371 6.618 12.989 4.654 2.988 7.642 864 1.731 2.595 11.889 11.336 23.225 4.508 2.449 6.957 1,41 2,70 1,87 1,03 1,22 1,10 0,19 0,71 0,37 2,64 4,63 3,34 Relazionali Uomini Donne Totale 4.042 2.202 6.244 9 6 15 2.379 1.860 4.239 6.431 4.067 10.498 4.508 2.449 6.957 0,90 0,90 0,90 0,00 0,00 0,00 0,53 0,76 0,61 1,43 1,66 1,51 105.479 45.441 150.919 5.611 4.493 10.104 5.625 5.837 11.463 116.715 55.771 172.486 4.508 2.449 6.957 23,40 18,55 21,69 1,24 1,83 1,45 1,25 2,38 1,65 25,89 22,77 24,79 TOTALE GENERALE Uomini Donne Totale I dati sono aggiornati al 17 aprile 2012 TABELLA 24: Ore di formazione erogate nel 2011 per carriera, sesso e tipologia di fruizione (valori assoluti) ORE DI FORMAZIONE CARRIERA SESSO In presenza In rete Blended Totale Consistenze ORE DI FORMAZIONE PRO CAPITE personale per carriera al In presenza In rete Blended Totale 31/12/2011 475 13,98 0,54 0,33 14,85 132 15,72 0,68 0,97 17,36 607 14,36 0,57 0,47 15,40 Dirigenti Uomini Donne Totale 6.643 2.075 8.718 256 89 345 155 127 283 7.053 2.292 9.345 Funzionari Uomini Donne Totale 35.469 12.366 47.835 905 598 1.503 1.598 1.322 2.920 37.972 14.285 52.258 912 507 1.419 38,89 24,39 33,71 0,99 1,18 1,06 1,75 2,61 2,06 41,64 28,18 36,83 Coadiutori Uomini Donne Totale 30.177 14.963 45.141 1.021 819 1.841 2.012 1.904 3.916 33.211 17.686 50.897 745 511 1.256 40,51 29,28 35,94 1,37 1,60 1,47 2,70 3,73 3,12 44,58 34,61 40,52 Altri operativi Uomini Donne Totale 25.240 15.853 41.093 2.367 2.953 5.320 1.837 2.482 4.319 29.444 21.288 50.732 1.531 1.281 2.812 16,49 12,38 14,61 1,55 2,31 1,89 1,20 1,94 1,54 19,23 16,62 18,04 Segesi Uomini Donne Totale 4.034 137 4.171 476 20 496 11 2 13 4.521 159 4.680 385 9 394 10,48 15,22 10,59 1,24 2,22 1,26 0,03 0,24 0,03 11,74 17,68 11,88 Operai Uomini Donne Totale 3.916 47 3.963 586 13 599 12 12 4.514 59 4.574 460 9 469 8,51 5,20 8,45 1,27 1,39 1,28 0,03 0,00 0,03 9,81 6,60 9,75 Uomini Donne Totale 105.479 45.441 150.919 5.611 4.492 10.104 5.626 5.837 11.463 116.715 55.771 172.486 4.508 2.449 6.957 23,40 18,55 21,69 1,24 1,83 1,45 1,25 2,38 1,65 25,89 22,77 24,79 Totale I dati sono aggiornati al 17 aprile 2012 ALLEGATO Nota n. 256302 del 01.04.2010 OGGETTO: Relazione Con la presente nota si fornisce riscontro alle raccomandazioni formulate da codesta Commissione nella nuova relazione sulla propria attività. Si riportano, di seguito, le valutazioni dell’Amministrazione con riferimento alle diverse iniziative proposte. Interventi relativi alle strutture pedagogiche L’Amministrazione ha già chiesto al Comune di Frascati l’ampliamento dell’attuale riserva di 18 posti in favore dei figli dei dipendenti della Banca presso l’asilo nido di “Grotte Portella”, fino al numero massimo, previsto in convenzione, di 21 posti. Con riguardo alla richiesta di specifiche misure in favore del personale non addetto ad Unità dell’area romana, si conferma la disponibilità dell’Amministrazione, già manifestata al tavolo negoziale, ad individuare forme di sostegno economico a fronte delle spese documentate sostenute dai dipendenti per l’utilizzo di asili nido per i propri figli; l’adozione di tale intervento, peraltro, non potrà che conseguire alla definizione di un’apposita previsione nell’ambito degli accordi sindacali. L’Amministrazione è inoltre disponibile a consentire ai dipendenti, il cui bambino sia iscritto a una struttura pedagogica segnalata in via “subordinata”, di mantenere in lista d’attesa la domanda per la struttura “principale”, al fine di consentire un eventuale cambio di struttura da parte del bambino ove successivamente si rendano disponibili dei posti. Definizione di un quadro organico di iniziative di gestione della maternità L’Amministrazione è disponibile ad ampliare e a rendere più strutturate le misure attualmente previste in favore del personale femminile in connessione con la maternità. A tal fine, la Funzione del Personale avvierà una ricognizione delle iniziative già previste, del loro grado di applicazione e della loro efficacia e studierà eventuali interventi di implementazione. Con riguardo all’introduzione di forme di telelavoro, non può che farsi rinvio alla sede negoziale, rappresentando la previsione di tale istituto un’integrazione delle norme del Regolamento del Personale. Adozione di correttivi nei test a risposta multipla utilizzati in sede di assunzione L’indagine condotta dalla Commissione sullo svolgimento dei test a risposta multipla ha individuato nel “numero di risposte fornite” la sola variabile caratterizzata da una differenza di genere statisticamente significativa. Ciò ha portato la Commissione ad ipotizzare che la tendenza delle donne a omettere un maggior numero di risposte si colleghi alla previsione di penalità e che tale scelta possa aver determinato la maggiore difficoltà incontrata dalle donne nel superare i test. Nel prendere atto dell’analisi sin qui condotta e dei fenomeni evidenziati, si informa che la Banca sta conducendo gli approfondimenti necessari all’individuazione di eventuali correttivi. Con riguardo, più in generale, alle procedure selettive dall’esterno, l’Amministrazione non ha difficoltà ad estendere ai relativi dati le modalità e la periodicità di diffusione adottate per le procedure selettive interne (pubblicazione nell’ambito della Sezione “Statistiche di genere” dell’intranet locale del Servizio P.G.R.). Iniziative di sensibilizzazione tematiche di genere della cultura aziendale sulle Con riferimento agli interventi formativi richiesti nei confronti della dirigenza, si fa presente che il percorso di formazione manageriale per i Titolari delle Unità di base della rete territoriale già prevede uno specifico spazio per la trattazione della tematica delle differenze di genere nell’ambito del modulo dedicato alla motivazione dei collaboratori. Inoltre, a tale tematica sarà dedicato adeguato spazio nell’ambito del programma di formazione manageriale per il personale di grado superiore dell’Amministrazione Centrale - in fase di progettazione e il cui avvio dovrebbe aver luogo tra la fine del 2010 e l’inizio del 2011 - secondo modalità differenziate a seconda delle caratteristiche professionali dei destinatari. Con riguardo, infine, alla valorizzazione del ruolo della Commissione, l’Amministrazione condivide l’esigenza dalla medesima manifestata di poter meglio pianificare le proprie iniziative; in tale prospettiva, ha deciso di individuare, a valere sulle disponibilità del Servizio Personale Gestione Risorse, una somma che potrà essere utilizzata per la realizzazione delle iniziative individuate dalla Commissione (organizzazione di seminari, convegni, tavole rotonde etc.). Per il 2010 tale somma è fissata in 12.000,00 euro. Confronto aperto e strutturato con l’esterno sul tema del diversity management L’Amministrazione condivide la raccomandazione della Commissione di adottare iniziative idonee ad aumentare il grado di apertura dell’Istituto verso l’esterno con riguardo al tema della valorizzazione delle differenze esistenti nel tessuto aziendale. Considerate la qualificazione e le diverse caratteristiche delle iniziative proposte l’una espressione del contesto imprenditoriale, l’altra riconducibile al mondo accademico - la Banca ritiene opportuno aderire ad entrambi i network proposti (associazione “Valore D – Donne al Vertice per l’Azienda di Domani”; Osservatorio della SDA Bocconi sul Diversity management), così da poter beneficiare sia del patrimonio di esperienze maturate sul campo dalle aziende sia dell’approccio alla ricerca e della prospettiva internazionale propri di una business school. Considerato l’interesse della Commissione per queste iniziative in relazione ai compiti di studio e approfondimento alla medesima affidati, la Banca intende prevedere opportune forme di raccordo che consentano di condividere con essa il patrimonio di conoscenze ed esperienze offerto da tale partecipazione. Distinti saluti. PER DELEGAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE F. Nicolò P.Piccialli