Curarsi naturalmente con le piante medicinali

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Curarsi naturalmente con le piante medicinali
INCONTRI A TEMA - MARTEDI’ 10 FEBBRAIO 2009
IL TRATTAMENTO DELL’ERNIA DISCALE
Prof. Sergio Paolini
specialista in neurochirurgia
Università degli Studi di Perugia – IRCCS Neuromed Pozzilli
ABSTRACT DELLA CONFERENZA
La degenerazione del disco intervertebrale è un fenomeno che si colloca a
cavallo tra la normalità e la patologia e può essere genericamente assimilato al
concetto di invecchiamento o “usura” del disco stesso.
Con il progredire dei mezzi di diagnosi per immagini (TC ed RM) la
degenerazione discale è divenuta riscontro pressoché costante, in genere
occasionale, anche nelle persone più giovani.
I termini “bulging”, “protrusione”, “ernia” sono impiegati secondo criteri non
univoci e d’altronde non rilevanti ai fini clinici, per indicare possibili espressioni
della degenerazione discale. In effetti, l’ernia del disco è causa di sintomi ben
riconoscibili solo in una minoranza di pazienti. Un tipico sintomo quasi sempre
riconducibile alla presenza di un’ernia lombosacrale è il dolore, di intensità
variabile, che dal fondo schiena si irradia lungo un gluteo e quindi lungo la
faccia posteriore di coscia e gamba. Il sintomo appena descritto, cosiddetta
“sciatica”, è dovuto alla compressione di una radice nervosa e nella
maggioranza dei casi è destinato a risolversi spontaneamente.
In una minoranza di pazienti i sintomi persistono o si aggravano, al punto da
richiedere la rimozione dell’ernia stessa. Quest’ultima è in genere risolutiva. In
sintesi, le possibili terapie spaziano dalla semplice attesa alla rimozione
chirurgica dell’ernia passando, a seconda dei casi, per efficaci alternative di
natura fisiatrica.
Inquadrata su queste premesse, l’ernia del disco si rivela una patologia
benigna, destinata a completa guarigione – quale che sia il trattamento - in
oltre il 90% dei casi.
La principale fonte di insuccesso nella terapia dell’ ernia del disco è un’ errata
diagnosi iniziale. Compito dello specialista è mettere in relazione gli elementi
clinici con quelli radiologici e attribuire il corretto peso specifico a ciascuna
delle anomalie, spesso molteplici e fuorvianti, visibili sugli esami TC o RM.
I principi di base per il trattamento dell’ernia del disco cervicale coincidono, in
linea generale, con quelli validi per il tratto lombosacrale. Tuttavia, il livello di
attenzione per le ernie cervicali è reso più elevato dal fatto che la posizione
anatomica del disco cervicale mette potenzialmente a rischio non solo una
radice nervosa ma l’intero midollo spinale. In casi “a rischio” l’indicazione a
rimuovere l’ernia chirurgicamente deve essere sollecita.