Nodo di Pontesecco «La variante? Facciamola in casa»
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Nodo di Pontesecco «La variante? Facciamola in casa»
VENERDÌ 23 LUGLIO 2010 L’ECO DI BERGAMO 21 HINTERLAND Nodo di Pontesecco «La variante? Facciamola in casa» Ponteranica, oggi i funerali Pensionata morta Esami tossicologici per stabilire le cause Il sindaco di Ponteranica: siamo partiti, non ci fermeremo «Al lavoro i tecnici dei Comuni per risparmiare soldi» PONTERANICA Se c’è un’accusa che il sindaco di Ponteranica, Cristiano Aldegani (Lega Nord), non vuol sentirsi rinfacciare sull’annoso problema viabilistico che attanaglia Pontesecco e Valtesse è quella di immobilismo. Quindi guai a reiterare il verbo «attendere» nel fronteggiare la questione e con sicurezza afferma che anche la Provincia sul tema non tentenna. «Anzi c’è la consapevolezza comune che quanto prima “si scioglie il nodo” tanto “respiro” si darà al traffico». Non è un segreto che subito dopo il suo insediamento a sindaco Aldegani si sia immediatamente attivato con i colleghi dei Comuni vicini (Bergamo, Almè, Sorisole e Villa d’Almè) per trovare soluzioni concrete in collaborazione con Via Tasso e le Comunità montane. Una data miliare per Aldegani sull’affaire Pontesecco è il 18 giugno scorso. «È lì che l’assessore Giuliano Capetti della Provincia, per non impantanare l’azione, ha deciso di rea- lizzare la variante spacchettandola in lotti funzionali volti a ridurre gli alti costi e accedere, quindi, con maggior facilità a finanziamenti regionali e statali». Inoltre Aldegani non nasconde un certo orgoglio «nell’aver proposto davanti a quell’assise pro variante di costituire un tavolo di lavoro coinvolgendo i tecnici dei vari Enti e arrivare alla fine di marzo 2011 con in mano il progetto di fattibilità». Un modus operandi che risparmia in fatto di incarichi esterni. «Facciamo la variante in casa tra amministratori e uffici. Le idee e la professionalità non mancano di certo». Dallo studio di fattibilità poi si seguirà l’iter consueto per reperire fondi e intraprendere l’opera. «E non è detto – sottolinea Aldegani – che qualcuno dei progetti satellite alla variante, come la ponderata concordanza semaforica sulle strade, possa essere finanziata dal Patto dei sindaci recentemente firmato a Bruxelles». Infine scocca qualche frec- ciata polemica all’ex Presidente della Provincia, Valerio Bettoni. «È veramente stucchevole che la sua lista (all’opposizione in Consiglio provinciale) presenti un’interpellanza sulla questione. L’interpellanza dovrebbe porsela a se stesso chiedendosi cosa ha fatto di concreto per Pontesecco oltre a dare continuità all’iniziativa dei birilli anticode». Palliativo di buon senso inventato a suo tempo dall’ex sindaco di Ponteranica, Claudio Armati, e a tutt’oggi insuperato. «Bettoni – riprende Aldegani – ha governato ininterrottamente per dieci anni e conosceva molto bene la problematica in quanto abitando in un paese vicino al nostro, percorreva tutti i giorni il tratto incriminato». Ma quanto ci vorrà ancora per vedere la variante? «Dare dei tempi sarebbe un azzardo – conclude Aldegani –. Ma i cittadini devono sapere che finalmente siamo partiti con la volontà di non fermarci». Seriate, in Consiglio la passerella sul fiume SERIATE La passerella sul fiume Serio e il piano di riqualificazione delle ex acciaierie Rumi. Sono due dei punti all’ordine del giorno del Consiglio comunale di lunedì a Seriate. Il primo riguarda la convenzione per la realizzazione della passerella ciclopedonale sul fiume Serio, di collegamento fra due grandi parchi, l’oasi verde 1 e l’oasi verde 2, che interessa anche il Comune di Grassobbio. Che nel consiglio comunale dello scorso 7 giugno ha approvato la convenzione che prevede la partecipazione del Comune di Grassobbio alla realizzazione della passerella con l’importo di 150.000 euro che tradotti in mutuo diventano 12.000 euro all’anno per quindici anni. L’oasi verde 2 confina con Grassobbio e la passerella raccordata alle piste ciclopedonali locali consentirà ai ciclopedoni di Grassobbio un lungo percorso protetto in ambiente naturale, evitando peripli su strade battute dal traffico. Il ponte verrà costruito a circa 50 metri a nord dell’asse interurbano. Mentre Grassobbio partecipa al mutuo nella misura del 20,5 per cento, a Seriate tocca il 79,5 per cento del un mutuo di 716.000 euro. La realizzazione del manufatto è affidata al parco regionale del Serio. A completamento dei costi concorre anche un con- tributo regionale di 125.000 euro. Altro tema al vaglio del Consiglio è l’approvazione definitiva del piano attuativo delle ex acciaierie Rumi promosso da Biginvest Srl. In programma ci sono poi l’approvazione del regolamento del procedimento amministrativo e l’aggiornamento del programma consulenze. I gruppi di minoranza hanno invece presentato un ordine del giorno sull’acqua. «L’acqua è un bene comune dell’umanità, un bene essenziale ed insostituibile per la vita». Inizia così il documento firmato dai gruppi consiliari del Pd e di Rifondazione Comunista che sarà discusso in Consiglio. Il documento esprime «la più ferma contrarietà con le norme che il governo ha fatto approvare e che spingono di fatto verso una privatizzazione forzata del servizio idrico». Pd e Rifondazione Comunista di Seriate «impegnano il Consiglio ad una azione politica e amministrativa con obiettivo la tutela delle acque, l’accessibilità per tutti, un uso razionale della risorsa, l’equità delle tariffe, massima qualità del servizio, copertura del servizio di depurazione e fognatura sull’intero territorio comunale». Emanuele Casali IIIII L A TR ASFER TA Gli alpini di Petosino sul Madonnino Diciassette anni fa i gruppi alpini di Petosino e Carona hanno deposto una statua della Madonna sul monte Madonnino, sopra il rifugio Calvi, a 2.502 metri. Nei giorni scorsi le penne nere di Petosino sono ascese per ringraziare la Beata Vergine per la buona riuscita della Festa Alpina. «Da Carona – precisa Antonello Taramelli, presidente degli Alpini di Petosino – abbiamo raggiunto la vetta passando per il passo Portula. Con noi c’era don Davide Santus, curato della parrocchia della Beata Vergine del Buon Consiglio, che ha celebrato la Messa». Bruno Silini Traffico a Ponteranica all’ingresso di Bergamo IIE CIT TADINANZA AT TIVAM A LALLIO IL CONSIGLIO DEI RAGAZZI IL BUDGET È DI 700 EURO L’ANNO Diffondere presso le nuove generazioni il germe della cittadinanza attiva e della partecipazione politica, intesa come arte di prendere decisioni nell’interesse di tutti. Questo lo spirito che ha portato l’amministrazione del Comune di Lallio a istituire un Consiglio comunale dei ragazzi. In giunta ci tengono a sottolineare che non si tratterà di un gioco: «I ragazzi – ha riferito il sindaco Mastromattei – dispor- rano di un budget limitato (700 euro all’anno) e le loro decisioni verrano vagliate dal Consiglio comunale; ma per il resto si tratterà di un’assemblea politica a tutti gli effetti». A partire dalla campagna elettorale. Le assemblee, che avranno scadenza regolare, saranno presiedute dal sindaco dei ragazzi. Per la valutazione di aspetti specifici, i ragazzi potranno avvalersi di consulenti del Comune. PONTERANICA È stata compiuta ieri agli Ospedali Riuniti l’autopsia sulla salma di Angela Farina, 84 anni, l’ospite della casa di riposo Opera pia Giovanni Carlo Rota di Almenno San Salvatore, morta domenica scorsa al policlinico di Ponte San Pietro, dove era giunta in stato di coma a causa di un presunta somministrazione errata di farmaci. Durante l’esame autoptico sono stati compiuti prelievi utili a effettuare analisi tossicologiche. Il pm Carmen Santoro ha concesso al medico legale tre mesi di tempo per presentare gli esiti delle analisi. Saranno questi esami a stabilire le cause del decesso di Angela Farina e a dare un’eventuale svolta all’inchiesta aperta (per il momento a carico di ignoti) per omicidio colposo. Sotto accusa c’è la somministrazione dei farmaci, dato che nelle urine della donna erano state trovate tracce di benzodiazepine (presenti in farmaci tranquillanti e ansiolitici). Era stato Natale Lorenzi, direttore sanitario del policlinico di Ponte San Pietro, di fronte alla presenza di queste sostanze potenzialmente sospette, ad avvertire i carabinieri di Ponte San Pietro. Medicinali che, da una prima ricostruzione, la donna era solita assumere. Resta però da capire in quali quantità siano stati somministrati. Angela Farina era giunta in coma al policlinico alle 10 di domenica. Qui le era stata praticata un’iniezione per contrastare l’azione delle benzodiazepine. La donna aveva dato segni di ripresa, ma poi le sue condizioni erano di nuovo precipitate fino al decesso, avvenuto due ore e mezzo dopo. Le analisi tossicologiche dovranno stabilire pure se ci sia o meno un nesso di causa-effetto tra l’iniezione e la morte. Dopo l’autopsia il pm ha concesso il nulla osta alla sepoltura. La salma della pensionata ieri è stata trasferita nella chiesa di San Pantaleone a Ponteranica, dove è stata allestita la camera ardente. I funerali (che in un primo momento erano stati rinviati dopo che era stato disposto l’esame autoptico) saranno celebrati stamattina alle 10. Al termine la salma verrà tumulata nel cimitero di Ponteranica.