Alberto Sordi Nato a Roma il 15 giugno 1920, nel cuore di
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Alberto Sordi Nato a Roma il 15 giugno 1920, nel cuore di
Alberto Sordi Nato a Roma il 15 giugno 1920, nel cuore di Trastevere, comincia fin da piccolo a recitare, canta nella Cappella di S. Cecilia, fino alla prematura trasformazione da voce bianca a quella di basso, diventata poi una delle sue caratteristiche distintive più apprezzate. Iscritto all’Accademia dei filodrammatici di Milano, ne verrà espulso, nel 1937, per la forte inflessione romanesca: questo insuccesso lo spinge a fare del suo difetto un punto di forza e l’origine della sua grande comicità. Ha trascorso la sua vita impegnandosi nel doppiaggio, celeberrima “la voce” di Oliver Hardy, nel varietà, nelle trasmissioni radiofoniche, nel cinema , sia come doppiatore di attori stranieri ed italiani, sia come regista, al suo attivo ha più di 190 film. Tutta la sua esistenza è stata costellata da innumerevoli premi e riconoscimenti: Maschere d’argento, nastri d’argento, Globo d’oro, Orso d’oro, David di Donatello, cittadinanze onorarie di Kansas City, la carica di Governatore onorario come “premio” per la propaganda favorevole all’America, cittadinanza onoraria di Plains, in America. Nel 1953, anno fondamentale per sua carriera cinematografica, Sordi conquista la critica con i “Vitelloni” e con “Un giorno in pretura”, il cui personaggio detto “l’americano” segna una svolta nel cinema italiano di costume. Nel 1958 riceve il titolo di Commendatore dell’Ordine della Repubblica, dal presidente Gronchi. Nel 1959 riceve la Medaglia d’oro del Premio Una vita per il cinema con la motivazione: per la costante affermazione di una personalità che, rinnovando le tradizioni comiche italiane, ha dato vita a personaggi nei quali si riflettono costumi e valori umani del nostro tempo. Nel 1973, in televisione viene mandata in onda la serie “Alberto Sordi- Storia di un italiano” selezione di spezzoni di suoi film e di brani di repertorio dell’Istituto Luce, relativi alla storia italiana ed europea del novecento: gli elevatissimi indici di ascolto si aggirano intorno a 12 milioni di spettatori a puntata. Nel 1981 esce il film “Il marchese del Grillo” girato a Lucca, in palazzo Pfanner. Nel 1994 interpreta e sceneggia “Nestore – l’ultima corsa”. Grazie alla rilevanza delle tematiche affrontate, il film è scelto dal Ministero della Pubblica Istruzione per promuovere nelle scuole una campagna di sensibilizzazione sulle problematiche degli anziani e del rispetto degli animali. Nel 1995 riceve a Venezia il Leone d’oro alla carriera Nel 1997 a Los Angeles e San Francisco gli viene dedicata una rassegna di 24 film; la manifestazione riscuote talmente tanto successo da essere considerata da Sordi il suo maggior riconoscimento alla carriera. A fine aprile del 1999, l’Accademia dei Filodrammatici di Milano, per riparare alla gaffe del 1937, consegna a Sordi un diploma Honoris causa in recitazione ed il 16 giugno gli viene assegnato il David di Donatello per i sessant’anni di straordinaria carriera. Al compimento dei suoi ottanta anni, il sindaco di Roma Rutelli, gli cede lo scettro di Sindaco; alla fine della giornata Sordi, con il suo immancabile educato senso d’ironia, commenta: “Ora so’ stanco, me ne vado a fa’ ‘na pennichella!” che sia ‘na pennichella anche quella di questi giorni?