pdf, tipo
Transcript
pdf, tipo
acqua Ingegneria e Servizi Acea Elabori SpA Acea Ato 5 SpA ACEA ATO5 S.P.A. ACEA ELABORI S.P.A. INTERVENTI DI MESSA IN SICUREZZA DEL VERSANTE IN FRANA SITO IN LOCALITA' CASINO FRANCHI (COMUNE DI VEROLI) RELAZIONE GENERALE PROGETTO ESECUTIVO M010ER0010 SOMMARIO 1. PREMESSA ........................................................................................................................ 3 1.1. 2. OGGETTO E SCOPO DELL’INTERVENTO .................................................................................. 3 INQUADRAMENTO TERRITORIALE ......................................................................... 5 2.1. 2.2. 2.3. 2.3.1. 3. LOCALIZZAZIONE .................................................................................................................. 5 ASSETTO GEOLOGICO E IDROGEOLOGICO .............................................................................. 5 ASPETTI URBANISTICI ............................................................................................................ 6 Il P.R.G. ................................................................................................................................ 6 CRITERI DI PROGETTAZIONE ................................................................................... 7 3.1. 3.2. 3.3. 4. RACCOLTA DEI DATI .............................................................................................................. 7 RILIEVI EFFETTUATI .............................................................................................................. 7 SCELTA DEI MATERIALI ......................................................................................................... 7 DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO DA REALIZZARE ........................................ 8 4.1. 4.2. 4.3. 4.4. 4.5. 4.5.1. 5. PARATIA DI PALI ................................................................................................................... 8 TERRE ARMATE ...................................................................................................................... 8 TRINCEE DRENANTI ............................................................................................................... 9 PIANO DI MONITORAGGIO DEL VERSANTE ANTE E POST INTERVENTO .................................... 9 OPERE COMPLEMENTARI ..................................................................................................... 11 Ripristino spondale del Fosso di Selva Farina ................................................................... 11 ACQUISIZIONE DELLE AREE ED INTERFERENZE CON I PUBBLICI SERVIZI 12 5.1. 5.2. 6. ACQUISIZIONE DELLE AREE ................................................................................................. 12 INTERFERENZE CON I MANUFATTI ESISTENTI ....................................................................... 12 LA PROGRAMMAZIONE DELLE OPERE ................................................................ 13 6.1. 6.2. 6.3. CRITERI DI CALCOLO DELLA SPESA...................................................................................... 13 QUADRO ECONOMICO ......................................................................................................... 13 CRONOPROGRAMMA DELL’INTERVENTO ............................................................................. 13 2 M010ER0010 1. PREMESSA Il presente documento, costituente la relazione generale allegata al progetto esecutivo relativo ai lavori di “Interventi di messa in sicurezza del versante in frana sito in località Casino Franchi”, nel Comune di Veroli, è stato redatto in conformità a quanto stabilito dall'art. 34 del D.P.R. 207/10. 1.1. OGGETTO E SCOPO DELL’INTERVENTO L’area oggetto di intervento è ubicata in località Casino Franchi, nella Frazione di Castelmassimo del Comune di Veroli. Si trova in sinistra idrografica del Fosso di Selva Farina affluente di sinistra idrografica del Fiume Cosa in località Mole Franchi. La morfologia dell’area è caratteristica di un versante di raccordo al fondovalle, costituito da rilievi collinari articolati in modeste dorsali sviluppate secondo direttrici principali SE-NO e E-O. Le quote sono comprese tra 226 e 237 m s.l.m.. L’area è stata interessata da un dissesto gravitativo, del tipo roto-traslativo, evoluto in colata, che si è innescato in concomitanza di eventi meteorici cospicui e concentrati nel tempo (marzo 2010). La frana si è sviluppata lungo una direttrice circa S-N, con estensione di circa 50 – 60 m. La parte frontale della frana raggiunge, fino ad appoggiarsi, l’edificio di proprietà del Sig. Stirpe. La parte sommitale del coronamento interessa parte del piazzale dell’edificio di proprietà dei Sigg. Marcoccia. Il movimento franoso si inserisce in un contesto di versante che presenta condizioni di vulnerabilità legate alle particolari condizioni litologiche, presenza di terreni eluvio colluviali costituiti da limi argillosi debolmente sabbiosi le cui caratteristiche fisico meccaniche risentono negativamente dello stato di saturazione-imbibizione, congiuntamente alle condizioni di acclività del versante comprese tra 21 e 28 %. La frana si è sviluppata ragionevolmente lungo una superficie di scorrimento compresa tra 3 e 4 m dal piano campagna e ha interessato i terreni eluvio-colluviali costituiti da limi argillosi ed i terreni di riporto costituenti parte del piazzale di proprietà dei Sigg. Marcoccia. Sulla base del complesso di indagini geologiche, geotecniche, geofisiche, idrologiche svolte e dei risultati del complesso di analisi sviluppate, si rileva che le condizioni di rottura - sia locale sia globale - del versante, effettivamente verificatesi, sono simulabili attribuendo i valori dei parametri meccanici determinati con le indagini, opportunamente affinati per tenere conto di differenti condizioni del contenuto d’acqua, 3 M010ER0010 e considerando una posizione elevata della superficie libera, alla quale corrispondono valori elevati delle pressioni interstiziali nella coltre sommitale del pendio. Per garantire la necessaria sicurezza al versante e, quindi, ai manufatti posti in sommità e alla base. Si prevede la seguente serie di interventi: - una fila di pali per sostenere in condizione di sicurezza i terreni che costituiscono il fronte del piazzale di casa Marcoccia; - una fila di pali adiacente all’edificio (garage) di proprietà del Sig. Stirpe per proteggere le strutture (garage, abitazione) della famiglia Stirpe da possibili riattivazioni degli spostamenti del versante; - la riprofilatura del versante, con semplici interventi locali di terra armata, di modesta altezza, - la regolazione delle acque di infiltrazione nella coltre sommitale, sovrastante le ghiaie e l’abbassamento della potenziale superficie libera della falda in occasione di intense e prolungate precipitazioni meteoriche, mediante la realizzazione di tre trincee drenanti longitudinali. - il recapito delle acque di drenaggio delle trincee al limitrofo Fosso di Selva Farina, con la posa di una tubazione DN 400 di ghisa, ad una profondità di circa 2 metri dal p.c.. 4 M010ER0010 2. INQUADRAMENTO TERRITORIALE 2.1. LOCALIZZAZIONE L’intervento in progetto ricade all’interno di proprietà private, situate nel Comune di Veroli. L’area coinvolta dall’intervento è pari a circa 0.3 ha, risulta delimitata a Nord e NordOvest dalla strada provinciale Via S. Giuseppe le Prata e ad Est dal Fosso di Selva Farina. 2.2. ASSETTO GEOLOGICO E IDROGEOLOGICO L’area è ubicata in località Casino Franchi, nella Frazione di Castelmassimo del Comune di Veroli. Si trova in sinistra idrografica del Fosso di Selva Farina affluente di sinistra idrografica del Fiume Cosa in località Mole Franchi. La morfologia dell’area è caratteristica di un versante di raccordo al fondovalle, nel suo insieme costituito da rilievi collinari articolati in modeste dorsali sviluppate secondo direttrici principali SE-NO e E-O. Le quote sono comprese tra i 226 e i 237 m s.l.m. L’area è stata interessata da un fenomeno franoso di tipo complesso, roto-traslativo evoluto in colata, che si è innescato in concomitanza di eventi meteorici cospicui e concentrati nel tempo (marzo 2010). La frana si è sviluppata secondo una direttrice circa S-N con un’estensione di circa 50 – 60 metri. La parte frontale della frana raggiunge, fino ad appoggiarsi, l’edificio di proprietà del Sig. Stirpe. La parte sommitale del coronamento interessa parte del piazzale del edificio di proprietà dei Sig. Marcoccia. A tale proposito si evidenzia che l’area interessata dal fenomeno franoso ricade in un’ “area di possibile ampliamento dei fenomeni franosi cartografati all’interno, ovvero di fenomeni di primo distacco”. 5 M010ER0010 Secondo la Nuova Classificazione Sismica della Regione Lazio (Delibera di Giunta Regionale n. 387 del 22/05/2009) il Comune di Veroli è classificato in Zona 2, Sottozona B. In base ai risultati ottenuti dall’indagine geofisica, i terreni presenti risultano classificabili nella categoria “C” di sottosuolo di fondazione. Per quello che concerne le condizioni topografiche, devono essere riferite alla categoria “T2 - Pendii con inclinazione media i > 15°”. Maggiori dettagli sulla caratterizzazione dei terreni e sui risultati delle indagini condotte in situ su diverse aree dell’impianto sono riportate nella Relazione Geologica (elaborato M010ER0030). 2.3. ASPETTI URBANISTICI In questo capitolo sono analizzati gli strumenti programmatici che sovrintendono all’assetto del territorio nell’ambito di intervento, al fine di individuare eventuali disarmonie tra i piani territoriali e l’opera di cui al presente studio. Si rende pertanto necessaria l’analisi delle previsioni urbanistiche di Piano Regolatore Generale (P.R.G.), nonché una verifica dello stato di attuazione delle stesse, che permetta di valutare eventuali condizionamenti alla definizione del progetto e quindi evitare conflittualità, in fase esecutiva, con gli usi del territorio attuali e programmati. Nei paragrafi che seguono sono indicate le destinazioni d’uso previste dagli strumenti attuativi in vigore accompagnate da un sintetico inquadramento delle dinamiche territoriali che hanno preceduto e orientato le strategie di pianificazione urbanistica. 2.3.1. Il P.R.G. La pianificazione urbanistica e gli usi previsti per il territorio in esame sono riportati nello stralcio della tavola relativa al Piano Regolatore Generale vigente del Comune di Veroli, approvato della Regione Lazio con delibera n. 4274 del 04/08/1998. Dall’analisi del P.R.G. e delle relative N.T.A. risulta che le zone interessate dagli interventi di progetto si collocano nella seguente zona: • Zone “G” o Sottozona G2: Rispetto delle acque pubbliche 6 M010ER0010 3. CRITERI DI PROGETTAZIONE 3.1. RACCOLTA DEI DATI Per la redazione del progetto ci si è avvalsi di tutti i documenti e fonti già esistenti presso i vari uffici comunali e più precisamente: • Cartografia Tecnica Regionale - scala 1:10.000 e 1:5.000; • Planimetria Catastale – scala 1:2.000; Altre informazioni sono state trasmesse verbalmente dagli uffici tecnici e/o rilevate durante i sopralluoghi. 3.2. RILIEVI EFFETTUATI Ad integrazione dei dati acquisiti, sono stati eseguiti dettagliati rilievi planoaltimetrici sull’area di intervento e sono stati condotti alcuni sopralluoghi, con acquisizione di materiale fotografico. In particolare, sull’area di progetto è stato effettuato un rilievo topografico con successive integrazioni. Il piano quotato, restituito in scala 1:100, ha costituito il supporto topografico utilizzato per la progettazione ed ha permesso di individuare nel dettaglio le quote del terreno, i manufatti e le strade attualmente presenti. 3.3. SCELTA DEI MATERIALI I manufatti di progetto saranno tutti realizzate in cemento armato gettato in opera, utilizzando un calcestruzzo XC2 - C25/30. L’acciaio verrà fornito in barre tonde ad aderenza migliorata del tipo B450C controllato in stabilimento. 7 M010ER0010 4. DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO DA REALIZZARE 4.1. PARATIA DI PALI Il progetto prevede la realizzazione di una fila di pali per sostenere in condizione di sicurezza i terreni che costituiscono il fronte del piazzale di casa Marcoccia, e una fila di pali adiacente all’edificio (garage) di proprietà del Sig. Stirpe per proteggere le strutture (garage, abitazione) della famiglia Stirpe da possibili riattivazioni degli spostamenti del versante. La prima paratia è prevista con pali di c.a. Ø 600 di lunghezza 12.5 m, interasse 0.70 m, al cui coronamento è presente una trave di c.a. con sezione rettangolare di dimensioni 80 cm x 60 cm. Invece, la paratia posta a valle del versante, a protezione dell’abitazione del Sig. Stirpe, è prevista con pali di c.a. Ø 600 di lunghezza 14.5 m, interasse 0.70 m, al cui coronamento è presente una trave di c.a. con sezione rettangolare di dimensioni 80 cm x 60 cm. Per l’esecuzione dei pali è previsto il sostegno delle pareti del foro con tubo forma per i primi 3-4 m e con l’ausilio di fanghi bentonitici per la restante parte del palo. 4.2. TERRE ARMATE La riprofilatura del versante è prevista con interventi locali mediante l’utilizzo di terra armata, di modesta altezza. Gli elementi di terra mesh prevedono un’armatura planare orizzontale, costituita da rete metallica a doppia torsione con maglia esagonale tipo 8x10, tessuta con trafilato di ferro, conforme alle UNI-EN 10223-3 per le caratteristiche meccaniche e UNI-EN 10218 per le tolleranze sui diametri, avente carico di rottura compreso fra 350 e 500 N/mmq e allungamento minimo pari al 10%, avente un diametro maggiore uguale di 2,70 mm, galvanizzato con lega eutettica di Zinco - Alluminio (5%) – Cerio - Lantanio conforme alla EN 10244 – Classe A. Oltre a tale trattamento il filo sarà ricoperto da un rivestimento di materiale plastico che dovrà avere uno spessore nominale non inferiore a 0,5 mm. Il paramento in vista sarà provvisto inoltre di elementi di irrigidimento interni assemblati in fase di produzione in stabilimento, costituiti da un ulteriore pannello di rete elettrosaldata con maglia differenziata e diametro 8 mm e da un geocomposito antierosivo. Il paramento sarà 8 M010ER0010 fissato con pendenza variabile, per mezzo di elementi a squadra realizzati in tondino metallico e preassemblati alla struttura. Gli elementi metallici dovranno essere collegati tra loro con idonee cuciture eseguite con punti metallici meccanizzati di diametro 3,00 mm e carico di rottura minimo pari a 1700 kN/mmq. Il materiale di riempimento è costituito da terre appartenenti ai gruppi A1,A2-4,A2-5,A3, compattate a strati fino a raggiungere il 95% della prova AASHO. 4.3. TRINCEE DRENANTI Per la regolazione delle acque di infiltrazione nella coltre sommitale, sovrastante le ghiaie e l’abbassamento della potenziale superficie libera della falda in occasione di intense e prolungate precipitazioni meteoriche, mediante la realizzazione di una rete di trincee drenanti nel versante, con lunghezza complessiva di circa 180 m e profondità variabile dal p.c. a 1.0 m a 2.0 m. Sul fondo della trincea drenante sarà installata una tubazione microfessurata a parete strutturata corrugata in polietilene ad alta densità (PEHD) di diametro variabile da DE 315 mm a 250 mm, rivestita con calza di geotessile TNT in polipropilene da gr 200/m2 per la raccolta delle acque. In particolare, per la sezione di raccolta finale, il corpo drenante è formato da materiale di cava (ghiaia/pietrisco) di idonea pezzatura (5-20 mm) completamente avvolto: sul fondo e sulle pareti dello scavo, con un geotessile con funzione di filtro antiintasamento. Al di sopra del suddetto corpo drenante, si completerà il riempimento della trincea con uno strato di ca. 30 cm di terreno vegetale di risulta degli scavi. Dalla rete di trincee drenanti deriva una tubazione DN 400 di ghisa rinfiancata in cls per convogliare l’acqua di drenaggio direttamente al limitrofo Fosso di Selva Farina. 4.4. PIANO DI MONITORAGGIO DEL VERSANTE ANTE E POST INTERVENTO Nel progetto di messa in sicurezza del versante in frana sito in località Casino Franchi (Comune di Veroli - FR) è previsto un piano di monitoraggio del versante, del livello della falda idrica ante operam e successivamente agli interventi di progetto. A tale scopo, sono stati installati durante la campagna d’indagini geognostiche n. 3 inclinometri, per monitorare eventuali movimenti del versante e successivamente l’efficacia degli interventi, e n. 3 piezometri per monitorare il livello della falda idrica. Le misure inclinometriche verticali sono eseguite fondamentalmente per rilevare con precisione gli spostamenti orizzontali del terreno in un versante in frana o di elementi 9 M010ER0010 strutturali, quali ad esempio le paratie di pali, soggetti prevalentemente a spinte orizzontali. Le misure eseguite sul versante ante operam sono finalizzate a individuare: • l'entità dell’eventuale movimento orizzontale alle varie profondità; • la direzione di scorrimento; • la velocità dello spostamento; consentendo, in tal modo, la definizione dell’eventuale meccanismo evolutivo del dissesto. Le misure eseguite post operam, con cadenza mensile, hanno essenzialmente lo scopo di monitorare il comportamento degli interventi (paratie di pali e trincee drenanti) rispetto ai carichi orizzontali e la verifica della validità delle ipotesi progettuali. In questa prima fase (ante operam), le misure saranno eseguite sempre con cadenza mensile; la cui lettura iniziale (zero) è stata eseguita in data 03/10/2015. Le misure inclinometriche, sia ante e post operam, saranno eseguite mediante sonda inclinometrica rimovibile; l’analisi delle misure consentirà fin dalle prime fasi di monitoraggio, in funzione dell’eventuale persistenza dell’instabilità e della sua dinamica evolutiva, di stabilire la necessità di un incremento e/o diminuzione del numero di letture nel tempo, nonché di una possibile soglia di allarme. Contestualmente e con le stesse cadenze, si ritiene opportuno effettuare il monitoraggio dei tre piezometri di Casagrande installati nei perfori dei sondaggi geognostici S1, S3 e S6 eseguiti a monte, al centro e a valle del versante. Questi controlli, in sinergia con le misure inclinometriche, consentiranno di verificare l’efficacia della prevista trincea drenante, che avrà la funzione di intercettare le acque di ruscellamento e d’infiltrazione, convogliandole alla condotta di scarico al fosso, abbattendo in tal modo il grado di imbibizione del terreno e abbassando il livello della superficie freatica nel corso degli eventi meteorici. Si fa presente infine come gli interventi di progetto, previsti al fine del risanamento del dissesto geomorfologico esistente, risulteranno efficaci nel tempo a condizione di una corretta e periodica manutenzione delle opere, mirata in particolare a garantire il regolare smaltimento delle acque di ruscellamento e di infiltrazione attraverso le trincee e la condotta di scarico al fosso. 10 M010ER0010 4.5. OPERE COMPLEMENTARI 4.5.1. Ripristino spondale del Fosso di Selva Farina Nell’ambito degli interventi di progetto è previsto anche il ripristino dell’opera di scarico finale al Fosso di Selva Farina, con sistemazione spondale del fosso stesso per un tratto di 10 m prima e 10 m a valle rispetto al punto di emissione dello scarico. In particolare, la sistemazione prevede la potatura sponde fosso, la rimozione materiali di scarto e la posa di materassi metallici sul fondo. Prima della posa in opera dei materassi sarà necessario provvedere alla regolarizzazione del piano di scavo ed alla stesa di un geotessile di peso 400 g/m2 con funzione strutturale di ripartizione dei carichi e di contenimento del materiale sottostante all’azione erosiva. 11 M010ER0010 5. ACQUISIZIONE DELLE AREE ED INTERFERENZE CON I PUBBLICI SERVIZI 5.1. ACQUISIZIONE DELLE AREE L’intervento in progetto prevede la realizzazione della totalità delle opere all’interno di aree di proprietà privata. La superficie interessata dall’intervento risulta complessivamente pari a circa 3000 m2 e risulta ubicata in corrispondenza delle particelle n. 513,878,881,882,879,289,880 e 22 del foglio catastale n. 96 del Comune di Veroli, rappresentate da aree private. Per le occupazioni temporanee in occasione dei lavori saranno regolarizzate con accordi bonari con i proprietari, anche in virtù di un’ordinanza giudiziaria del 06/03/2014 riferita alla causa civile iscritta al n. 2225/2013 del Tribunale di Frosinone. Inoltre, preliminarmente alla realizzazione dei lavori, verranno curati gli aspetti urbanistici diretti ad assicurare la conformità urbanistica dell’intervento rispetto allo strumento vigente. 5.2. INTERFERENZE CON I MANUFATTI ESISTENTI Dovendo eseguire lavori di scavi dovrà essere posta particolare attenzione nella ricerca dei servizi interrati attivi. 12 M010ER0010 6. LA PROGRAMMAZIONE DELLE OPERE 6.1. CRITERI DI CALCOLO DELLA SPESA Delle opere di progetto è stato effettuato il Computo metrico estimativo (vds. Elab. n°M010ET002), applicando alle quantità delle lavorazioni i corrispondenti prezzi unitari dedotti nell’ordine: − “Tariffa dei Prezzi 2012 Regione Lazio” per opere edili, stradali, impiantistiche ed idrauliche, approvata dalla Giunta Regionale con Deliberazione del 6 agosto 2012, n. 412; − prezzi di altre tariffe ufficiali o desunti da interventi similari anche sulla base di specifiche offerte economiche ed analisi dei prezzi. 6.2. QUADRO ECONOMICO Nell’Elab. n°M010ET004 – “Quadro Economico” sono riepilogati gli importi dei lavori derivanti dalla stima e le somme a disposizione dell’Amministrazione per la realizzazione dell’intervento. 6.3. CRONOPROGRAMMA DELL’INTERVENTO La durata dei lavori è stimata in circa 4 mesi e mezzo, mentre per quanto concerne le successive fasi progettuali, si farà riferimento alla programmazione delle attività di pianificazione della progettazione di Acea ATO 5 S.p.A. 13 M010ER0010 CRONOPROGRAMMA DEI LAVORI MESI 1 FASE DI LAVORO Cantiere, approvvigionamenti, collaudi 1 ricerca ordigni bellici/scavi archeologici preventivi 2 chiusura iter autorizzazione sismica 3 allestimento / smontaggio cantiere e realizzazione piste 4 approvvigionamento materiali 5 realizzazione paratie di pali 6 realizzazione trincee drenanti 7 riprofilatura versante con terre armate 8 scavi e posa tubazione scarico trincee di drenaggio 9 sistemazioni spondale fosso 14 2 3 4 5