in cauda venenum

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IN CAUDA VENENUM
Continua la “campagna mediatica” di Equitalia e di Equitalia Gerit per uscire dall’accerchiamento
nella quale le stesse, per merito del loro management, si sono cacciate.
L’ultimo intervento in ordine di tempo è quello dell’A.D. di Gerit sul Sole 24 ore del 7 maggio u. s.,
dove accanto alla faccia simpatica e stanca del nostro Mangiafico, appare il solito rosario di cifre
atte a testimoniare il “grande successo” della nostra “non premiata ditta”.
Scivolando e destreggiandosi sull’annoso problema delle cartelle pazze, sulla difficile eredità
lasciata dal MPS, sopra le subdole allusioni del giornalista al non raggiungimento del “target” nel
2008, il nostro eroe, come proverbiavano gli antichi, riserva il suo veleno nella coda: “Attuiamo un
costante aggiornamento professionale del personale e interveniamo con progetti formativi che
puntano a smussare alcune resistenze al cambiamento che, certamente non va nascosto, ancora
sussistono”.
Roba da far rizzare i capelli ad un calvo!
Costante aggiornamento professionale? Progetti Formativi? Ma di quale azienda va blaterando il
nostro A.D.? In quale sala cinematografica proiettano il film che solo lui sta vedendo?
La storia della neonata Gerit, fino ad oggi è solo l’ennesima storia di ritardi e di occasioni mancate
e dai lavoratori e dalle OO.SS. continuamente denunciate.
Il nostro A.D. ne vuole l’ennesimo piccolo compendio?
I LOCALI:
Roma con tre milioni e mezzo di abitanti ha solo due sportelli (Ostia non è Roma), quando Napoli
con un milione di abitanti in meno ne ha quattro.
Il numero di postazioni è da sempre insufficiente (e da tutti noi inutilmente e reiteratamente
denunciato).
La sicurezza e la salubrità anche nei nuovi locali non è garantita.
La locazione degli sportelli della Gerit nella provincia romana è tutta da rivedere (abbiamo ancora
sportelli all’interno della banca MPS!!).
La locazione e le condizioni degli sportelli nelle altre province è da paura (e qui le ASL di
competenza avranno materiale per il loro lavoro).
LA FORMAZIONE:
è una “desaparecidos” aziendale.
Mentre la Direzione cerca di “installare” nei cervelli dei Quadri Direttivi i “riflessi condizionati”
della Nuova Strategia Aziendale, la prima linea della produzione è lasciata a se stessa di fronte
all’impatto delle procedure per le “rateazioni” (conosce le implicazioni di questa parola signor
amministratore delegato?), di fronte alle conseguenze operative dell’attuazione del decreto 602/73
art. 48 bis (sicuramente lei che è un esperto del nostro settore e non proviene dai “tubi” come il
precedente A.D. ha già capito no?), di fronte alle giuste richieste dei contribuenti e delle
associazioni che li organizzano, a cui lei non sa dare risposte né a loro né ai suoi dipendenti, ai quali
non sa dare gli strumenti operativi perchè possano evitare le brutte figure a cui lei quotidianamente
li costringe.
I LAVORATORI:
nonostante siano da lei trattati come un numero, un retaggio della banca, un peso da sgravare con il
fondo esuberi, una risorsa da “rieducare” a colpi di circolari intimidatorie, mai come ora essi hanno
dimostrato di essere estremamente flessibili, e di aver risposto con professionalità, serietà ed
entusiasmo ai cambiamenti avvenuti e da loro accettati.
Ma anche il cane più fedele di fronte alla stupidità del suo padrone si ribella.
E noi, che cani non siamo, abbiamo deciso di lottare.
Lottare contro un cambiamento quando si rappresenta come non rispetto degli uomini, delle donne e
dei contratti da loro sottoscritti.
Quando si rappresenta come indifferenza ai ritmi e livelli lavorativi mortificanti e stressanti a cui li
costringe con la sua miope politica.
Quando, come troppo spesso accade, grattando sotto lo scintillio del nuovo appare il marciume del
vecchio.
Segreteria di Coordinamento
FISAC/CGIL
Equitalia Gerit