14a - SpazioAmbiente
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Codice 14a L' Arancia Tonda-Tonda C' era una volta una bella principessa..., NO!..., allora un coraggioso principe..., NO!..., un piccolo ranocchio..., NEMMENO!... ma allora di chi si parlerà in questa storia? Di un' arancia, sì, di una bellissima e succosissima arancia di nome Tonda-Tonda. Era un frutto con una buccia spessa e ruvida, di un colore arancione acceso, quasi fosforescente; suo padre era un albero alto e robusto, mentre sua madre era un bellissimo fiore bianco molto profumato. Nel periodo in cui si trovava insieme alle sue sorelle, appesa ad un robusto ramo di suo “padre arancio”, era stata molto felice, perchè si sentiva protetta dalle tante “zie foglie” che la riparavano dalla pioggia e dal vento, ma nello stesso tempo le permettevano di prendere dal sole tutta l' energia e la luce che le serviva per crescere e per arricchire il suo succo. Un giorno però arrivò un contadino che incominciò a raccogliere tutte le arance che si trovavano sugli alberi lì vicino e sfortunatamente arrivò anche il suo turno. Si ritrovò così all' interno di una cassetta insieme a tante altre arance, alcune erano sue sorelle, altre non le aveva mai viste. Tutte le cassette piene di questi frutti arancioni e rotondi vennero caricate su un grosso camion per fare un lungo viaggio che le avrebbe portate sicuramente molto lontano. Tonda-Tonda era molto triste, piangeva e agitava le due foglie che le erano rimaste attaccate per cercare di scappare, purtroppo non aveva le gambe e riusciva solamente a rotolare da una parte all' altra della cassetta in cui si trovava. Ripensava continuamente a quando stava all' aria aperta a casa sua, riscaldata dal sole e in compagnia di tutti i suoi cari, mentre ora se ne stava al buio, all' interno del camion, senza sapere che fine avrebbe fatto. All' improvviso il camion si fermò; qualcuno incominciò a scaricare tutte le cassette per poi portarle all' interno di un negozio che vendeva frutta e verdura. Una di queste cassette venne messa in vetrina... era proprio quella di Tonda-Tonda, che così ritornò ad essere felice perchè poteva essere riscaldata di nuovo dal sole che batteva sui vetri, inoltre da quella posizione poteva vedere tutto quello che succedeva di fuori. Davanti al negozio del fruttivendolo infatti c' era una palestra dove molte persone andavano a fare sport vari; tra queste c'erano alcune bambine che erano molto brave in ginnastica artistica e che qualche volta si fermavano in una piazzetta vicina e giocavano facendo la capovolta avanti e indietro, la ruota, la spaccata, la verticale... L' arancia Tonda-Tonda le vide e... si innamorò della ginnastica artistica! Incominciò così a muoversi, per provare a fare quello che facevano le piccole ginnaste, ma riuscì solo a cadere fuori dalla cassettta e rotolando, rotolando, arrivò in mezzo ad un' aiuola che si trovava vicino alla piazzetta. Arrivò la sera e Tonda-Tonda iniziò a piangere a dirotto, perchè aveva paura di stare da sola e perchè aveva anche freddo; all' improvviso vide davanti a lei una luce che avvolgeva una fatina vestita con tanti veli colorati. La fatina le svolazzò intorno, poi disse: - Ciao, bell' arancia, mi chiamo Fragolina e sono la fata dei frutti; perchè piangi, cosa ti succede? Prima ero triste perchè mi hanno portato via da casa mia, ora che sono finalmente ritornata ad essere felice, mi sono accorta che posso solo rotolare, mentre vorrei fare tanto ginnastica artistica! La fata le disse che lei avrebbe potuto aiutarla, ma l' arancia in cambio doveva farle un favore e cioè regalarle un po' del suo succo. La fata infatti era molto debole, si ammalava spesso e aveva quasi sempre il raffreddore; sapeva che il succo dell' arancia, così ricco di vitamine, poteva farla guarire, glielo aveva detto una volta un medico che l' aveva visitata. Tonda-Tonda accettò l' accordo e subito le spuntarono due gambe lunghe e snelle, adatte proprio a fare i difficili esercizi di ginnastica artistica; una volta a settimana però doveva fare una piccola “punturina”, infatti la fata Fragolina le infilava nella buccia una cannuccia appuntita e le succhiava il suo dolce succo. Per l' arancia non c' era nessun problema, perchè rimanendo per un' oretta al sole, il succo le si riformava e lei ritornava come prima. Fragolina intanto riprendeva sempre di più le forze e il suo visetto pallido era diventato di un bel colorito roseo. Per quanto riguarda il sogno della protagonista di questo racconto, dovete sapere che la nostra arancia Tonda-Tonda, grazie alle gambe che le aveva regalato la fata e grazie alla sua grande energia, si è allenata giorno e notte e alla fine è diventata una grande campionessa; poco tempo fa ha vinto addirittura le Fruttiadi, che sono dei campionati di ginnastica artistica conosciuti in tutto il mondo. Autore Classe II B Scuola Primaria “D. Prato” Treia Istituto Comprensivo “E. Paladini” Treia