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LE INTELLETTUALI di Molière
regia Monica Conti
traduzione di Cesare Garboli
scena e costumi Domenico Franchi
disegno luci Antonio Zappalà
con Maria Ariis, Stefano Braschi, Marco Cacciola, Monica Conti, Federica
Fabiani, Miro Landoni, Angelica Leo, Roberto Trifirò, Carlotta Viscovo.
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Storia dell’opera!
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Le intellettuali, tradotto anche come “Le donne intellettuali”, “Le donne sapienti” o “Le femmine saccenti” (titolo originale “Les Femmes savantes”) è
una commedia in cinque atti scritta nel 1672 dal commediografo francese
Molière. Penultima opera del celebre autore, è l'ultima grande commedia
scritta in versi e fa parte di quel ristretto numero di opere che l'autore scrisse
per sua necessità espressiva, e non per compiacere le esigenze della corte
reale.!
L'opera fu rappresentata per la prima volta venerdì 11 marzo 1672 al Palais
Royal di Parigi, riscuotendo un notevole successo e rimanendo in programma
fino al 5 aprile. Molière interpretava il ruolo di Chrysale, mentre la moglie Armande Béjart era Henriette. All'indomani della prima, Donneau Visé salutava
sul Mercure galant la commedia in termini entusiastici. Tuttavia, assieme alle
rappresentazioni successive la popolarità andava via via decrescendo, forse
anche a causa dell'imminente conflitto con l'Olanda, contro cui Luigi XIV entrò in guerra il 6 aprile.!
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“Le intellettuali” ebbe da subito un grande successo di pubblico e critica.
Pone, infatti, al centro importanti riflessioni: da un lato il valore e la funzione
della cultura e dall’altro l’esigenza delle donne di emanciparsi culturalmente.
Il tutto amalgamato in un’arguta farsa dove neanche la borghesia si salva con
la sua consueta morale che si contrappone al mondo delle “intellettuali”. Il testo affronta tematiche ancora molto attuali suggellate dalla sottile e pungente
ironia di un maestro del teatro e acuto osservatore della società. Che ruolo
hanno le donne? E’ giusto relegarle alla consuetudine dei ruoli domestici?
Queste alcune delle tematiche affrontate dalla commedia.!
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Sinossi dello spettacolo
La scena si svolge in una casa, quella del ricco borghese Crisalo.
Clitandro, rifiutato da Armanda, figlia di Crisalo e Filaminta, vuole sposare la
sorella di lei Enrichetta. Il padre è favorevole al matrimonio ma la madre,
amante della cultura e della scienza, la vuole invece dare in sposa a
Trissottani, un pedante vanesio idolatrato da lei e dalle altre due “intellettuali”
di casa, Armanda e la zia Belisa.
Il contrasto tra padre e madre per la scelta del genero si risolve nel momento
in cui arriva il finto annuncio che la famiglia di Enrichetta è completamente
rovinata economicamente, annuncio portato da Aristo, zio delle ragazze.
Trissottani infatti, interessato a sposare una ricca ereditiera, si tira subito indietro, lasciando via libera a Clitandro.
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Note di regia
“Le intellettuali” è uno dei testi più particolari e interessanti del commediogra-
fo francese ma è sicuramente meno conosciuto e meno rappresentato rispetto ad altri suoi grandi classici come “Il Tartufo”, “Il Misantropo” o “La scuola
delle mogli”.
Uno dei motivi principali è la mancanza del protagonista assoluto tanto caro
ai primi attori ma altrettanto importante è il fatto che la commedia pare “ non
avere centro” per la ricchezza infinita di prospettive che offre. Vi si celebra
continuamente il potere ma “ è potere la cultura, ed è potere l'ignoranza; è
potere l'intellettuale, ed è potere la serva di casa; è potere la tradizione ed è
potere la novità; è potere il maschio ed è potere la femmina: perchè il potere
non ha sede né volto, cambia faccia e posizione a seconda di chi lo detiene”,
come nota Cesare Garboli.
Per noi oggi sono proprio questa “mobilità” estrema del potere, questo continuo cambio di prospettive , questa coralità priva di “grandi personaggi” a renderla invece particolarmente interessante e contemporanea. E a consentirci
di ridere di molti nostri atteggiamenti.
Con “Le intellettuali” prosegue il lavoro di Monica Conti su Molière iniziato nel
2002 con “Il medico per forza” interpretato da Gianrico Tedeschi e tradotto
appositamente da Cesare Garboli per quella edizione.
Per gli attori Molière è ricerca, invenzione, laboratorio e follia.
Per questo lavoro Elsinor costituisce una staordinaria compagnia, con un notevole sforzo produttivo.
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