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Camera dei Deputati – 5-08683 – Interrogazione a risposta in Commissione presentata dall’On. Diego De Lorenzis (M5S) il 16 maggio 2016 Pagina | 1 Camera dei Deputati – 5-08683 – Interrogazione a risposta in Commissione presentata dall’On. Diego De Lorenzis (M5S) il 16 maggio 2016 - On. DE LORENZIS (M5S) — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che: l'attività di autodemolizione concerne l'intera filiera della demolizione-rottamazione, frantumazione, del riciclo materiali e del recupero energetico (impianti industriali), di assoluto rilievo ambientale e produttivo, oltre che del settore dei trasporti in relazione alla disciplina prevista dal codice stradale; detta attività è sottoposta ad una pluralità di regole afferenti alla raccolta, alla messa in sicurezza, alla bonifica e allo smaltimento di materiali di diverso tipo (vetro, metallo, pneumatici, liquidi, e altro), nonché di rispetto delle norme a tutela dell'ambiente (prevenzione di inquinamento e contaminazione delle aree adibite all'autodemolizione); nell'ambito di tale settore si avvertono ormai da troppo tempo notevoli disagi che pongono in difficoltà la relativa categoria; sul versante dei trasporti, in particolare, si verificano gravi disagi per l'applicazione distorta o l'aggiramento della normativa vigente che stanno provocando lo spropositato aumento delle cosiddette radiazioni per esportazioni all'estero dei veicoli sottraendo materiale agli impianti. Nello specifico, infatti, la procedura di esportazione all'estero (di cui all'articolo 103 del decreto legislativo n. 285 del 1992), a differenza di quella di demolizione (di cui al decreto legislativo n. 209 del 2003, recante l'attuazione della direttiva 2000/53/CE relativa ai veicoli fuori uso), può essere condotta in assoluta autonomia da ciascun privato senza alcun tipo di controllo/autorizzazione e non presenta costi particolari per i proprietari che vogliono disfarsi del veicolo; essendo previsto, invero, che tutti i veicoli immatricolati siano registrati al Pubblico registro automobilistico, consegue che, in caso di demolizione o esportazione all'estero, debbono eseguirsi delle procedure che conducono alla cosiddetta radiazione del veicolo, ovvero alla sua esclusione dai registri del Pubblico registro automobilistico. Il veicolo, unitamente a targhe, libretto di circolazione e certificato di proprietà, va consegnato in un centro di raccolta autorizzato (o per il tramite di concessionario/rivenditore). Al momento della consegna il centro o il concessionario/rivenditore emette un «certificato di rottamazione». Entro 30 giorni il centro o il concessionario/rivenditore definisce la cancellazione dal Pubblico registro automobilistico del veicolo. Diversamente, in forza della normativa già richiamata, il proprietario/intestatario che vuole esportare il veicolo in via definitiva deve semplicemente richiedere al Pubblico registro automobilistico la «cessazione della circolazione per esportazione»; ne deriva che il veicolo esportato all'estero può essere reimmatricolato e quindi riutilizzato oppure, come può accadere a norma vigente, demolito-smaltito quindi utilizzato come rifiuto anche se, al momento dell'esportazione, non è stato trattato come rottame. Per cui la radiazione per esportazione finisce per rappresentare un sistema lecito e legale per aggirare le normative nazionali e europee nonché per favorire, indirettamente, la bilancia commerciale import/export di altri Paesi; ulteriori disagi si riflettono anche su altri aspetti come l'abbattimento del prezzo del rottame, in funzione anche dell'importazione di acciaio da Stati terzi, senza alcuna garanzia del rispetto delle norme ambientali e di tutela del lavoro e nell'assenza di regole certe nella filiera del fine vita del veicolo, che consentono comportamenti arbitrari da parte dei partner –: se i Ministri interrogati, ciascuno nell'ambito delle proprie competenze, intendano porre in essere iniziative, anche di tipo normativo per porre rimedio ai gravi disagi rappresentati in premessa che pongono in gravi difficoltà la categoria degli autodemolitori che costituiscono una ricchezza produttiva del nostro Paese. (5-08683) Tutti i diritti Riservati © Copyright 2016 www.infoparlamento.it SEBA S.a.s. P.IVA 07511321007 Camera dei Deputati – 5-08683 – Interrogazione a risposta in Commissione presentata dall’On. Diego De Lorenzis (M5S) il 16 maggio 2016 Pagina | 1