Newsletter AIA nr. 42 dicembre 2006 - UNITN | Lettere

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Newsletter AIA nr. 42 dicembre 2006 - UNITN | Lettere
AIA
ASSOCIAZIONE ITALIANA DI ANGLISTICA
NEWSLETTER ELETTRONICO - N. 42 – DICEMBRE 2006
Direttori responsabili: Marina Bondi, Alessandra Marzola
Segretaria di redazione: Francesca Guidotti
EDITORIALE
p. 2
INFORMAZIONI
• Il Consiglio Direttivo
•
Indirizzi
•
Newsletter
•
Modalità di iscrizione e benefici per i soci AIA
p. 3
TEXTUS
• Norme editoriali e acquisto arretrati on line
•
Programmazione 2007
p. 4
BIBLIOGRAFIA DEI SOCI
p. 5
Bari, XXIII AIA CONFERENCE Forms of migration – Migration of forms
p. 6
IN RICORDO DI FERNANDO FERRARA
IN RICORDO DI GABRIELLA MICKS
IN RICORDO DI MARESA SANNITI DI BAJA
p. 6
p. 7
p. 8
RESOCONTI
•
Anglizismen in Europa / Anglicisms in Europe
p. 9
APPUNTAMENTI E SEGNALAZIONI
•
Pontignano, Siena, Corpora and Discourse: A quantitative and qualitative linguistic
analysis of political and media discourse on the conflict in Iraq in 2003 (CorDis)
•
Pontignano, Siena, Keyness in text
p. 11
p. 14
PUBBLICAZIONI SEGNALATE
ANNUAL BIBLIOGRAPHY OF ENGLISH LANGUAGE AND LITERATURE 2006
p. 14
MODULO DI ISCRIZIONE E DELEGA PERMANENTE
p. 16
1
EDITORIALE
A conclusione del 2006, come Presidente dell’Associazione, desidero innanzitutto formulare a tutti Voi gli
auguri più cordiali per le festività e per un 2007 sereno e pieno di novità significative. Assieme agli auguri,
invio come sempre alcune considerazioni su quelle che mi paiono le novità più significative dell’anno che
viene.
In primo luogo ricordiamo l’elezione del nuovo Consiglio Universitario Nazionale (CUN). Giovedì
21 dicembre sono stati resi noti i risultati delle votazioni. Per l’Area 10-Scienze dell’Antichità, filologicoletterarie e storico-artistiche sono stati eletti la Prof.ssa Simona Costa (SSD L-FIL-LETT/11- Letteratura
italiana contemporanea, Università di Roma Tre) in rappresentanza degli Ordinari; il Prof. Stefano
Tortorella (SSD L-ANT 07– Archeologia classica, Università di Roma “La Sapienza”) in rappresentanza
degli Associati ed la Dott.ssa Laura Restuccia (SSD L-FIL-LETT/14 – Critica letteraria e Letterature
Comparate, Università di Palermo) in rappresentanza dei Ricercatori. A tutti e tre i Colleghi neo-eletti
esprimo le mie più sincere felicitazioni per la loro prestigiosa elezione e gli auguri di buon lavoro. Pur
rincrescendomi che non ci sia stato un coinvolgimento più ampio della Associazione nel dibattito sulle
elezioni, sono certa che i colleghi eletti sapranno trovare forme di dialogo autentico con le forze che
rappresentano la loro base elettorale, in particolare le conferenze dei Presidi e le associazioni di area, come
l’Associazione Italiana di Anglistica.
Guardando invece agli impegni imminenti previsti per il 2007, quello che maggiormente ci occuperà – anche
per il tramite del CUN - saranno i destini della Riforma. Le bozze delle Classi riformate sono giunte alle
Commissioni parlamentari. I tempi sono ormai tali da rendere effettivamente molto critica una ipotesi di
partenza al 2007 e da suggerire dunque come più probabile e ragionevole un rinvio delle procedure. Il rinvio
che si auspica è quello della attivazione, mentre la pubblicazione delle tabelle delle Classi rimane una
esigenza urgente, per garantire una riflessione matura e un dibattito adeguato nelle Facoltà, nei territori e
nelle Associazioni. Particolarmente problematica allo stato attuale rimane la questione della formazione
degli insegnanti, che preoccupa in generale tutte le Facoltà del polo umanistico, dove la professione docente
rimane uno degli interessi fondamentali di docenti e studenti. Le conferenze dei Presidi si stanno
esprimendo in proposito, formulando anche ipotesi che prevedano percorsi diversi, sempre nell’ottica di
mantenere un legame centrale con le Facoltà come luoghi della formazione degli insegnanti.
Col 2007 si aprono anche diverse nuove prospettive per il reclutamento e per la ricerca. In particolare, ad
esempio, si darà avvio a nuove procedure concorsuali, anche se per il momento non se ne conoscono le
modalità attuative. Altre importanti novità dell’anno che viene dovrebbero esserci nel campo della
valutazione: si potranno infatti impostare nuovamente strumenti e criteri della valutazione attraverso la
nuova agenzia che si farà carico di questo ambito. La crescente esigenza di trasparenza e di “accountability”
nelle procedure del nostro lavoro può essere interpretata in modi molto diversi: l’insediarsi di un nuovo
sistema nazionale di valutazione potrebbe dunque essere un momento particolarmente importante per far
sentire le esigenze e le peculiarità della formazione e della ricerca umanistica. Una riflessione a tutto campo
sulla ricerca umanistica, vista nel quadro di programmi generali di ricerca, è da tempo segnalata come
esigenza da molti: è molto importante far percepire ai colleghi di altre discipline quali sono gli obiettivi e i
metodi della nostra ricerca, perché se ne possano apprezzare la rilevanza e le modalità. Un’occasione
potrebbe venire anche dal nuovo programma quadro europeo, per proiettare la ricerca italiana in reti
internazionali che possano testimoniare più ampiamente della sua vivacità.
E’ anche su questi temi che vorremmo portare il dibattito nel nostro principale appuntamento
dell’anno: il Congresso di Bari (20-22 settembre), di cui diamo notizia in questo numero. Al convegno ci
attende una riflessione di ampio spettro sul tema della “migrazione” di persone e di forme del discorso. Ci
interessa dunque indagare il passaggio da una cultura all’altra, gli aspetti del cambiamento e del contatto fra
“mondi”, come oggetto e come caratteristica delle pratiche discorsive di cui ci occupiamo. Ma ci sarà spazio
anche per una riflessione istituzionale sugli aspetti più significativi dell’innovazione didattica e sugli aspetti
metodologici della ricerca. Ci attende inoltre il compito dell’elezione di un nuovo Direttivo e di un nuovo
Presidente, che dovranno portare l’Associazione ad essere sempre più presente in un momento di grande
cambiamento sia sul piano del reclutamento che dei progetti formativi. Speriamo che il dialogo e la
discussione non manchino, nell’attesa.
[Marina Bondi]
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INFORMAZIONI
Consiglio Direttivo
Marina Bondi
Daniela Carpi
Rita Salvi
Maria Del Sapio
John Douthwaite
Alessandra Marzola
Oriana Palusci
Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
Università degli Studi di Verona
Università degli Studi di di Roma ‘La Sapienza’
Università degli Studi di Roma 3
Università degli Studi di Genova
Università degli Studi di Bergamo
Università degli Studi di Trento
Presidente
Vice-Presidente
Segretaria
Collegio dei Sindaci Revisori
Stefania Nuccorini
Maddalena Pennacchia
Nicoletta Vallorani
Collegio dei Probiviri
Maurizio Gotti
Maria Maddalena Parlati
Patrick Boylan
TEXTUS
Comitato di Redazione:
Maria Del Sapio
John Douthwaite
Luisa Villa
Segretari di redazione:
Ian Harvey
Cristiano Broccias
Segreteria dell’Associazione:
Rita Salvi, Università di Roma 'La Sapienza', Facoltà di Economia, via Castro Laurenziano, 9, 00161 Roma;
e-mail: [email protected].
Pagina web dell’Associazione
È ora attivo il nuovo sito AIA curato da Oriana Palusci all’indirizzo:
http://www.lett.unitn.it/aia/index.htm
Pagina web della ESSE (European Society for the Study of English)
http://www.essenglish.org, raggiungibile anche dal sito AIA
NEWSLETTER
I soci che intendono proporre testi da pubblicare sul Newsletter sono invitati a trasmetterli a Francesca
Guidotti, Università degli Studi di Bergamo, Facoltà di Lingue e Letterature Straniere, Piazza Rosate, 2 –
24129 Bergamo (tel. 035-2052743; e-mail: [email protected]).
Per il formato dei file si prega di seguire i seguenti criteri: carattere Times New Roman con corpo 11,
interlinea 1, paragrafi giustificati, poi salvare i documenti come RTF.
MODALITA’ DI ISCRIZIONE E BENEFICI PER I SOCI
I Soci sono invitati a regolarizzare l’iscrizione all’associazione e a controllare l’esattezza degli indirizzi,
elettronici e non, comunicati a Tilgher e a noi.
Le quote associative sono state così modificate:
a. socio di diritto
- professore di 1^ fascia, professore di 2^ fascia, ricercatore € 67
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b. associato cultore
- dottore di ricerca € 56
- dottorandi, esperti e collaboratori linguistici, borsisti a vario titolo, specialisti di
studi anglistici € 56
Le quote associative vanno versate alla Segreteria associativa AIA :
AIA - Segreteria Quote Associative, c/o Tilgher - Genova s.a.s.,
via Assarotti 31/15, 16122 Genova
tel. 010-8391140; fax 010-870653.
I soci in regola con il versamento della quota hanno la possibilità di :
- ricevere Textus (2 numeri all’anno)
- proporre articoli per la pubblicazione su Textus
- proporre interventi, resoconti e informazioni da pubblicare sul Newsletter
- partecipare alle assemblee con diritto di voto
- presentare nuovi soci cultori
- partecipare ai convegni e seminari AIA
- ricevere la password per aggiornare on line i propri dati bibliografici (v. sito AIA)
Inoltre, chi ha rinnovato l’iscrizione è automaticamente anche socio ESSE, e riceve il trimestrale The
European English Messenger.
Ricordiamo ai Soci che, per essere inseriti nell'indirizzario ESSE 2006, e dunque ricevere il Messenger, è
necessario versare la quota associativa entro il 31.12.2006.
Chi fosse in ritardo con il versamento, può ancora provvedere, in modo da ricevere i numeri di Textus
dell'annata in corso.
L’iscrizione all’AIA può essere rinnovata automaticamente ogni anno, barrando la casella relativa
all’opzione di delega permanente (v. modulo in calce a questo Newsletter).
Invitiamo i soci ad aggiornare costantemente i contenuti della bibliografia.
TEXTUS
Norme editoriali e acquisto arretrati on line
Il sito AIA, nella parte relativa a Textus, contiene:
1. lo stylesheet di Textus con le norme per curatori e autori (preparato dalla Redazione di Textus, in
collaborazione con Tilgher);
2. un link relativo alla pagina che permette di acquistare on line i fascicoli arretrati di Textus; nella stessa
pagina, curata da Tilgher, è inoltre possibile acquistare, sempre on line, singoli articoli in formato digitale.
Programmazione 2007
Dal 2007 la programmazione di Textus diventerà quadrimestrale.
I tre numeri programmati per il 2007 sono i seguenti:
1) (R)evolutions in Evaluation (Call for Papers: 1 marzo 2006. Editor italiano: Marina Dossena);
2) Nation/s and Cultural Heritage (Call for Papers: 1 luglio 2006. Editor italiano: Maria Rita Cifarelli),
3) Shakespeare and Gender (Call for Papers: 1 ottobre 2006. Editor italiano: Laura Di Michele).
L'indirizzo specifico è http://www.unibg.it/anglistica/aia.htm#textus
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BIBLIOGRAFIA DEI SOCI
All’inizio dell’autunno scorso le voci bibliografiche della NBE (la Nuova Bibliografia Elettronica
dell’AIA) hanno raggiunto il migliaio; una quota di tutto rispetto, anche se penso che debba essere
ulteriormente innalzata al fine di ottenere una bibliografia più rappresentativa dell’attività scientifica svolta
in seno all’Associazione. Molti soci, infatti, non hanno ancora inserito i dati relativi alle proprie
pubblicazioni, altri ritardano nel necessario aggiornamento delle pagine personali; tutto ciò invalida in parte
il servizio che l’Associazione offre ai propri associati e riduce la rimuneratività dei costi che per esso
vengono sostenuti.
Voglio aggiungere che da qualche tempo la NBE viene usata da numerosi anglisti come strumento di
consultazione e come consistente supporto alla ricerca. Il sito, inoltre, è visitato anche da colleghi e studiosi
estranei all’Associazione, che pur non avendo il privilegio dell’accesso alle pagine di gestione personale
trovano utile “sfogliare” le nostre pagine bibliografiche e consultare i cataloghi. In queste circostanze, è
augurabile che ciascun socio si senta parte attiva nello sviluppo ulteriore della Bibliografia ed acquisisca
sempre più consapevolezza della sua efficacia per la ricerca.
Per questi motivi il Direttivo ha pensato bene di costituire un comitato che possa affiancarmi nel
compito di incentivare la registrazione dei dati bibliografici da parte dei soci e risolvere eventuali problemi
che dovessero nascere da difficoltà o idiosincrasie nell’uso del dispositivo elettronico. Il comitato è formato
da colleghi provenienti da diverse aree geografiche, in modo da favorire il contatto coi soci:
Sud
1 – Dott. Alessandra Rizzo, Università di Palermo, [email protected]
2 – Dott. Paola D’Ercole, Università di Salerno, [email protected]
Centro
3 – Dott. Elisabetta Zurru, Università di Cagliari, [email protected]
4 – Dott. Daniela Virdis, Università di Cagliari, [email protected]
Nord
5 – Dott. Alice Bendinelli, Università di Verona, [email protected]
6 – Dott. Alessia Oppizzi, Università di Trento, [email protected]
7 – Dott. Ilaria Orsini, Università di Milano, [email protected]
Dopo una prima e necessaria fase di verifica delle presenze nel sito, i colleghi del comitato contatteranno i
soci i cui lavori non appaiono ancora sulla NBE, mettendosi a loro disposizione per un eventuale aiuto nelle
operazioni di registrazione.
[Elio Di Piazza]
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XXIII AIA CONFERENCE
Forms of migration – Migration of forms
BARI – 20-22 SETTEMBRE 2007
Under the Auspices of the Chancellor of the University of Bari
***********
ANNOUNCEMENT
The next AIA Conference will be hosted in Bari, from the morning of 20th September to the morning of
22nd September 2007. The AIA Board and the University of Bari have agreed upon the following theme:
Forms of migration – Migration of forms
Migration – of people/s, ideas and cultures: of literary genres, motifs, and forms; of languages, discourses,
registers, and modes of communication – has emerged as a key concept and a central phenomenon in
contemporary culture. In a world of ever increasing human, social, and cultural flows like our own the
phenomenon has become extremely relevant, but it has always existed and globalization itself can be
historicized. In fact, migration and the consequent interpenetration of cultures, in its multifarious aspects,
can be observed both diachronically and synchronically, especially, but not only, across those physical,
psychological, literary and linguistic contact-zones where people/s, ideas, cultures and languages literally
and/or metaphorically meet, intersect and interact.
The contributions will be organized in the three traditional sections of AIA conferences:
1) Literature
2) Culture
3) Language
Important dates
Those intending to present a paper will have to send an abstract (maximum 400 words, including
references) to each of the three Convenors of the workshop they wish to participate in by 31st March.
Acceptance will be notified by 30th April.
The final version of contributions for publication must be handed in by 30th November, 2007.
A call for papers will follow, with details about the three sessions and the convenors, as well as registration
and accomodation.
IN RICORDO DI FERNANDO FERRARA
Ricordo di Fernando Ferrara, maestro insuperato di Anglistica, a dieci anni dalla morte
di Michele Ingenito*
Dieci anni fa, l’11 luglio 2006, si spegneva Fernando Ferrara. Da allora il vasto mondo della cultura italiana
e dell’Anglistica, in particolare, continuano ad avvertire il vuoto di una assenza e, insieme, l’attualità di un
messaggio culturale che rappresenta in sé una presenza vigile, costante, riservata.
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Da intellettuale fine e scrupoloso di fama internazionale, Ferrara ha esplorato i vasti spazi della letteratura,
diversificati in ambiti disciplinari distinti e contrapposti.
Ciò nonostante egli li ha analizzati nel profondo, individuando strumenti diversi quanto utili alla sua
investigazione di studioso, professore e maestro tra i più eminenti in assoluto dell’Anglistica e della cultura
italiana del Novecento.
Nella sua lucida capacità di agire e di interagire con le tensioni critiche e culturali più elevate del suo tempo
e della sua condizione, Ferrara ne ha sezionato autori, generi, teorie critiche culturali e letterarie, mezzi di
comunicazione dalle forme mediatiche delimitate o di massa.
Della vastità e dell’influsso dei suoi studi troviamo traccia permanente grazie alla contestualizzazione
artistica, letteraria, mitico-archetipa, politica, sociologica che egli ha sempre donato alla sua ricerca,
caratterizzandone ruolo e funzione, focalizzando la propria attività di studioso e quella dei propri allievi
intorno all’arte del ‘comunicare’.
E’ stata questa la traccia possente del suo insegnamento, questa sua capacità di trasmettere anziché di
imporre con prepotenza il sapere, la dottrina, la conoscenza.
Sono cose ben note, di cui molto e meglio è stato già scritto e riconosciuto. Laura Di Michele, in particolare,
nella scia di Shakespeare, e tanti altri allievi, hanno prolungato il solco della sua ‘comunicazione’, per un
processo degnissimo che alimenta ai massimi livelli la cultura critica del nostro paese proprio grazie alla
fonte d’origine, la sua, preziosissima e sempre più attuale, a cui ci si continua ad ispirare.
In questa ricorrenza, tuttavia, di Nando Ferrara non amo ricordare i particolari della sua genialità di critico
severo ed insigne. I suoi allievi gliene hanno già reso massima e dovuta testimonianza nei giusti contesti.
Di lui, oggi, ancor più di ieri, preferisco rivivere, invece, i momenti belli e distratti delle nostre lunghe
passeggiate lungo i tornanti collinari tra Scala e Ravello, gli sguardi sul mare di una Amalfi scrutata a picco
dal terrazzo mozzafiato di Pontone, l’escursione in barca a remi tra Atrani e la spiaggia di Santa Croce di
Amalfi, le pause tranquille accompagnate da gustose prelibatezze locali.
Sono stati giorni bellissimi ed intensi che, per mia fortuna, si sono protratti per oltre dieci anni; tra il 1985 e
l’anno precedente quello cinico della sua morte, ogni primavera, di solito a maggio, raramente oltre.
Nando riusciva sempre a ritagliarsi uno spazio di due, massimo tre giorni, per venirmi a trovare. Per una
pausa da tutto e da tutti, che gli faceva bene e che in me produceva un benessere ancora maggiore.
Lui ne approfittava per disintossicarsi, me ne accorgevo, dalle tossine inevitabili di un’attività come sempre
massacrante, a cui non si sottraeva mai. Per i suoi studenti, per i suoi ’figli’, in quel dell’”Orientale” di
Napoli che, grazie a lui, fu magica fucina di intelligenze e di Scuola. (…)
* Estratto da un ricordo personale più ampio su Fernando Ferrara pubblicato dalla rivista on-line
Scriptamanent nel luglio 2006 (www.scriptamanent.net diretta da Fulvio Mazza).
IN RICORDO DI GABRIELLA MICKS
E' con grande tristezza e non senza partecipazione emotiva che ricordo ai colleghi dell'A.I.A. la scomparsa
della prof.ssa Gabriella Micks, avvenuta a Salvador di Bahia il 9 ottobre 2006, dopo una lunga e inesorabile
malattia. La prof.ssa Micks era nota in Italia e all'estero per la sua grande dedizione all'insegnamento e
all'Anglistica, come pure per il suo stile disinteressato e cosmopolita. Mi piace ricordarla, agli amici e a
quanti la conobbero, per i suoi molteplici insegnamenti e il tratto profondamente umano della persona. Fu
tra i soci fondatori dell'AIA e dell'AISNA e allieva di alcuni maestri che hanno gettato le basi della nostra
disciplina in Italia.
Per ricordarla ancora più degnamente, i colleghi e gli allievi di Pescara hanno ritenuto doveroso
dedicarle un volume collettaneo dal titolo L'arguta intenzione, studi in onore di Gabriella Micks, a cura di
Andrea Mariani e Francesco Marroni, contenente 32 interventi che abbracciano quasi tutte le discipline del
Dipartimento di Scienze Linguistiche e Letterarie e della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere
dell'Università "Gabriele D'Annunzio".
[Leo Marchetti]
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Quando, nell'autunno del 1971, arrivai a Pescara con il mio primo incarico di docente di Lingua e letteratura
inglese, in quella che era la Libera Università "Gabriele D'Annunzio", Gabriella Micks La Regina era già lì,
avendomi preceduto anche nella scelta di risiedere sul posto. Abitava sul Lungomare con la madre, a cui era
molto attaccata, e con la figlia Silvia, oggi valente studiosa di Letteratura brasiliana. In un ambiente allora
molto provinciale e fondamentalmente patriarcale, con i suoi modi signorili e i suoi interessi intellettuali,
che si sarebbero poi tradotti nella pubblicazione di pregevoli studi su alcune delle figure più importanti del
Decadentismo inglese, Gabriella Micks ("la regina", come veniva affettuosamente chiamata) costituiva un
punto di riferimento colto e raffinato per studenti e laureati. La sua produzione scientifica riguarda la cultura
elisabettiana e giacomiana, il romanzo del Settecento (da Henry Fielding al gotico), la poesia romantica,
William Godwin, il rapporto tra arti visive e narrativa, l'estetica di Walter Pater e di Oscar Wilde, la cultura
americana. Tra le sue pubblicazioni vorrei segnalare Le verità di una maschera. Il pensiero estetico di Oscar
Wilde (1984) e William Godwin tra ideologia e immaginario (1990).
Pur tormentata da problemi di salute, Gabriella garantiva alla "D'Annunzio" una presenza brillante
ed esperta, capace anche di osservare con un certo distacco gli inevitabili conflitti interni tipici di una
periferia accademica. Abbiamo insieme 'guidato' l'Anglistica pescarese dagli anni '70 alla metà degli anni
'80, formando, direttamente o indirettamente, quel valoroso gruppo di studiosi e di studiose, che da tempo si
fa onore a Pescara e nel resto di Italia. Senza di lei l'Anglistica perde un frammento importante del suo
passato. E' compito di ognuno di noi, che a Pescara ha studiato, ha insegnato, ha iniziato il percorso della
ricerca, ricordare Gabriella.
[Carlo Pagetti]
IN RICORDO DI MARESA SANNITI DI BAJA
Carissimi colleghi,
scrivo per comunicare una notizia tristissima. Alcuni di voi lo hanno già saputo ma volevo comunicarlo
personalmente a tutta la nostra comunità di anglisti italiani.
Il 7 novembre scorso è venuta a mancare improvvisamente la nostra carissima e dolcissima collega Maresa
Sanniti di Baja.
Anche se sono passati più di dieci giorni trovo difficile parlarne; lo spaesamento, credo, spiega anche il
ritardo col quale vi scrivo. Spero mi perdonerete. Coi pochissimi colleghi linguisti/anglisti dell'Orientale ed
il meraviglioso ed eroico gruppo di contrattisti che ci affianca, siamo una famiglia più che colleghi, uniti
nell'affrontare le molte difficoltà, che potete immaginare, della didattica della lingua e linguistica inglese
dall'inizio del nuovo ordinamento.
La solarità, dolcezza, grazia, nonché competenza organizzativa e professionale di Maresa ci illuminavano
con serenità e coraggio e ci aiutavano ad affrontare con successo, passione e creatività il nostro lavoro
insieme.
Tra le iniziative che vogliamo organizzare per ricordare ed onorarla vi sarà sicuramente un volume di saggi
dai colleghi anglisti, ed altri, che vorranno o potranno contribuire, nonché una manifestazione scientifica qui
a Napoli, l'Orientale, penso più tematica su alcuni aspetti di linguistica inglese che le stavano ultimamente a
cuore. Quando avrò più dettagli ve li comunicherò.
So anche che l'AItLA nel quale era molto attiva, vuole dedicarle il volume degli Atti dell'ultimo convegno
tenutosi proprio qui a Napoli questo febbraio, e che hanno intenzione di dedicarle altri ricordi.
Per il momento, sia a chi la conosceva e le voleva bene, sia a chi non la conosceva, penso possa fare piacere
leggere alcuni dei tanti messaggi mandatici dai suoi studenti passati e presenti che sto raccogliendo e
pubblicando man mano sul nostro sito e dando alla sua famiglia:
http://cta.iuo.it/HomePages/lingua.inglese/Latest%20News.html
Capirete dai loro commenti dolcissimi e spesso strazianti quanto sia enorme la perdita che loro e noi qui
abbiamo subìto. Come docente e persona era una meraviglia molto rara, e le doti di cui parlano tutti fanno
riflettere anche sulla loro rarità purtroppo nel nostro ambiente universitario.
Un caro saluto a tutti,
Joce Vincent
Napoli, 19 novembre 2006
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RESOCONTI
Anglizismen in Europa / Anglicisms in Europe
(Regensburg, Germany, 24-26 September 2006)
The International Conference «Anglizismen in Europa / Anglicisms in Europe» was held at the University of
Regensburg (Germany) last September 2006. Organized by Roswitha Fischer (Professor of English
Linguistics, University of Regensburg) and Hanna Pulaczewska (Senior Lecturer in Linguistics, University
of Regensburg), this conference brought together a group of scholars from 14 European countries, sharing
an interest in the key role of English as a lingua franca in Europe and its influence on individual European
languages. The three themes around which the conference was focussed were: 1) Attitudes towards the
influx of anglicisms ('Language Policy'); 2) The use of anglicisms in certain fields of discourse ('Languages
for Specific Purposes'); 3) Anglicisms in dictionaries ('Lexicography and Corpus Linguistics'). The three
plenary lectures were given by Henrik Gottlieb, John Humbley and Tamara Maximova. In “Shifting
loyalities in Danish: from germanisms to anglicisms”, Henrik Gottlieb (Copenhagen) illustrated a
comprehensive taxonomy of anglicisms, ranging from direct loans to ‘reactive’ anglicisms echoing English
phraseology and grammar, to types of code-shifting. On the basis of a corpus of written Danish, Gottlieb
showed that over the past 150 years English borrowings have gradually replaced German-based Danish
words and phrases. In “Anglicisms in French: is French still a case apart?”, John Humbley (Paris) assessed
the results of the French long-term language policy of resistance against foreign borrowings. He observed
how the English influence has developed in recent years, referring to dictionaries and research studies, and
comparing French to other European languages. In “Anglicisms in Russian mass-media discourse”, Tamara
Maximova (Volgograd), author of a dictionary of Russian anglicisms and English abbreviations, focused on
anglicisms retrieved from oral and written mass-media discourse, which is the richest field in anglicisms in
the Russian language. She described forms of morphological adaptation and semantic generalization and
specialization of meaning in Russian anglicisms, as well as semantic borrowing from English.
In relation to Theme 1 (Attitudes towards the influx of anglicisms - Language Policy), many papers
presented to the conference described the impact of English in individual countries and, in some cases, the
role of national institutions in language policy. In “Tschechische Sprachpolitik und Anglizismen in der
tschechischen Sprache”, Hannelore Bobáková (Karviná) analyzed the language policy in the Czech Republic
in relation to the real use of anglicisms. In “Die Anglizismen und ihre Behandlung in der Sprachreinigung
der
Jahrhundertwende”,
Irene
Doval
(Santiago
de
Compostela)
dealt
with German
purists and their attitudes towards anglicisms in the 19th and 20th centuries, examining various publications,
especially reports on English loanwords of the “Allgemeiner Deutscher Sprachverein”. In “Face control,
electronic soap and the four-storey cottage with a jacuzzi: anglicisation, globalisation and the creation of
linguistic difference”, John Dunn (Glasgow) observed that the present phenomenon of anglicisation may not
lead to greater linguistic homogenisation, but to the creation of linguistic difference between the donor and
recipient languages. In fact, in the process of ‘domestication’ of anglicisms, a range of formal, semantic,
cultural and creative changes paradoxically lead to the creation of pseudo-English forms which are not
comprehensible to native speakers of English. Aleksandra Gjurkova (Skopje), in “Anglicisms in
Macedonian: cultural and linguistic aspects”, explained the role of anglicisms in the making of Standard
Macedonian, especially in the language of the media, of younger generations, and in the urban speech of
Skopje, which is the cultural centre of this nation, and which has recently become independent. In
“Language Policy: There is no Peace on the Shop Front”, Veronika Kniezsa (Budapest) described the flood
of English words after the change of regime in Hungary in 1990 and the new regulation which appeared in
2000 to enforce the use of Hungarian in shop-signs. In “Exciting English, funny Finnish, or is English
always really worth the effort?” Hietaranta Pertti (Tampere) argued that the presence of anglicisms in
Finnish is not a threat to Finnish national culture and their use in certain specialized fields such as computer
science should be accepted. In “Do you speak ‘Denglish’? – The impact of English on German”, Christiane
Schörnig (Regensburg) talked about ‘Denglish’, a blend of Deutsch and English which refers, often
derogatorily, to the excessive use of English words in German. In “Enlargement and Euro-Anglicisms: A
Romanian perspective”, Rodica Ştefan (Bucharest) considered the linguistic effort which Romania, as a
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candidate country for the enlargement of the European Union, is undertaking, in order to implement EU
laws into its own legislation, as well as the impact of Euro-English and Eurojargon terms in official
discourse and in every-day speech. In “Anglicisms in Present-Day Romanian: Paradoxical Attitudes, Hybrid
Results”, Rodica Zafiu (Bucharest) illustrated contrasting attitudes to anglicisms in Romania: on the one
hand, there is an overall favourable acceptance of English for the sake of modernity, social progress and
prestige, and international communication; on the other hand, there are negative attitudes to this
phenomenon because of perceived linguistic consequences. Finally, in “Unschön, überflüssig,
unverständlich? Kognitive und kommunikative Bewertungskriterien unterschiedlicher Typen von
Anglizismen”, Esme Winter-Frömel (Tübingen) evaluated possible strategies to adopt in situations of
language contact, presenting a comparative scheme which integrates cognitive and communicative criteria
and advantages and possible inconveniences connected to the choice of importations, calques or independent
innovations.
As to Theme 2 (The use of anglicisms in certain fields of discourse - Languages for Specific Purposes),
the following titles illustrate the different domains which were considered in the papers: “English elements
in company names: global and regional considerations” (Angelika Bergien, Magdeburg); “Anglicisms in
contemporary Czech medical terminology and in specialized medical texts” (Ivana Bozdechová, Prague);
“Anglicisms in Spain: The language of tourism” (Isabel de la Cruz Cabanillas et al., Madrid); “Football lexis
and phraseology in the contemporary Bulgarian language” (Vladimir Dosev, Sofia); “First names as
indicators for national (dis)orientation” (Roswitha Fischer, Regensburg); “English shortenings in German
institutions: development, status and function” (Heiko Girnth and Sascha Michel, Mainz); “Anglicisms in
Croatian medical terminology” (Anamarija Gjuran-Coha, Rijeka); “The de-anglizisation of the vocabulary
of informatics in French” (Tibor Örsi, Eger); “Anglicisms in the 2006 Turin Olympic Winter Games”
(Virginia Pulcini, Torino); “Anglicisms in German and Polish hip-hop magazines” (Hanna Pulaczewska,
Regensburg); “Anglicisms in the Spanish homosexual terminology” (Félix Rodríguez González, Alicante).
The lexicographic aspect of Theme 3 (Anglicisms in dictionaries - Lexicography and Corpus Linguistics)
was particularly important, since this conference was also an occasion for some contributors to the
Dictionary of European Anglicisms (2001) to meet. This dictionary represents the starting point for a
comparative evaluation of the lexical impact of English in Europe. Manfred Görlach, editor of the DEA,
who could not attend the conference, will be handing on a second edition to Ulrich Busse. Several papers
discussed lexicological and lexicographic aspects of anglicisms, most of them in relation to the data
provided by the DEA. Nevena Alexieva (Sofia), in “ How and why do anglicisms in DEA (Dictionary of
European Anglicisms) differ lexically from their English etymons?”, stressed the active role of the
borrowing language in creating lexical copies of the respective model words in the source language,
illustrating types of meaning specialization or the creation of new meanings and words in the languages
recorded in the DEA. In “How to record the usage of anglicisms? Some comments on the DEA-1 and some
suggestions for the DEA-2”, Busse (Halle), co-author of a dictionary of German anglicisms and editor of the
second edition of the DEA, discussed the concepts of usage, acceptance and integration, in order to improve
a model for labelling the dictionary entries in terms of degree of acceptance and usage restrictions (field,
medium, region, register, style, status and currency). In “Anglicisms in Italian: the role of corpus-based
frequency counts in lexicography”, Cristiano Furiassi (Torino) reported on the considerable number of
direct English loanwords present in Italian dictionaries and the comparatively low incidence of anglicisms in
a corpus of Italian newspaper language. He suggested that corpus-based quantitative analyses should help
lexicographers in establishing the real usage frequency of anglicisms in a language and, consequently, their
eligibility as general dictionary entries. Finally, in “Adaptation of English loanwords as reflected in
dictionaries of anglicisms”, Marcin Kilarski and Marcin Ptaszyński examined the information on formal
adaptation of anglicisms in some Germanic languages recorded by the DEA and offered suggestions for
improvement in representing the adaptation of English loanwords in future dictionaries of anglicisms.
The international conference «Anglizismen in Europa / Anglicisms in Europe» was a stimulating event
and an occasion for scholars from Western and Eastern Europe working in this field of lexicology and
lexicography to establish or strengthen contacts and collaboration. At the end of the conference the
paticipants agreed to write a joint paper to the European Commission, making a clear stand on the role of
English in Europe. The shared attitude was that, while on the one hand, no citizen of the EU should be put at
a disadvantage because of lack of knowledge of English, on the other hand, the identity and richness of
individual languages should be fostered. In addition, it was suggested that language experts from various
European countries should offer their collaboration to translators of the European Commission in dealing
10
with anglicisms, especially in specialized languages and terminologies, and their adoption or translation in
the various European languages.
[Virginia Pulcini]
APPUNTAMENTI E SEGNALAZIONI
Corpora and Discourse: A quantitative and qualitative linguistic analysis of political and media discourse
on the conflict in Iraq in 2003 (CorDis)
(Pontignano, Siena University guest house, 25-28 January)
PROGRAMME
Thursday 25 January 2007
ARRIVALS
Friday 26 January 2007
9.00-9.30
John Morley
Introduction – The History of CorDis
9.30-10.30
Michael Hoey
The First Plenary
10.30-11.30
11.30-12.00
Coffee
12.00-13.00
Anna Marchi, Letizia Cirillo, Marco Venuti
Xaira and the marking-up of the corpus
13.00-14.30
Lunch
14.30-15.30
Donna R. Miller & Jane Johnson
The war in Iraq: A look at how Democrats and Republicans take their stand
Paul Bayley &/ Cinzia Bevitori
For the good of the people. Arguments for and against a “just war”
15.30-16.00
Coffee
16.00- 18.00
Caroline Clark
Which war did we watch? How UK and US television news reported the 2003 Iraq conflict
Maxine Lipson
Representation of the Iraqi War in TV News Visuals: the study of non verbal elements of BBC on location
news coverage during the Iraqi War.
Linda Lombardo, Laura Ferrarrotti and Cerryl Harrison
Metadiscursive strategies and audience orientation in TV news reporting as social/cultural practice: the
anchor on CBS vs the news presenter on TG5.
11
18.30
IntUne Meeting*
Saturday 27 January 2007
9.30-10.30
Susan Hunston
Second Plenary
10.30-11.30
Roberta Piazza
News is reporting what was said: techniques for attribution in Italian TG5 newsreaders and reporters’
discourse of Iraq war.
Alison Duguid
Reporting attribution and endorsement in and across the CorDis Corpora
11.30-12.00
Coffee
12.00-13.30
Amanda Murphy
World-structuring 4-grams in Op-Eds in popular and quality papers.
Cesare Zanca
“Collateral words”: a corpus based analysis of the language of USA and UK media and institutions during
the 2003 Iraqi war.
Giulia Riccio
White House Press Briefings as a message to the world: a corpus-based critical investigation
13.30-15.00
Lunch
15.00-16.00
Charlotte Taylor
Interacting with conflicting goals: impoliteness in hostile cross-examination
Stefania Biscetti
Negative interrogatives and tag questions in institutional discourse: which ones are more challenging?
16.00-16.30
Coffee
16.30- 18.00
Louann Haarman
Decoding Codas
Alan Partington
Reporting the reporting: Fierce fighting on the home front
18.15
Where next?
Sunday 28 January 2007
Departures
12
(Most of the non-plenary talks should be about 20 minutes with 10 minutes for discussion. More time has
been given to the talk on mark-up, which requires practical illustration, to the talks on TV news, which again
need illustration, and extra time has been left for discussion after Alan Partington’s talk.)
* IntUne (Integrated and United: A Quest for Citizenship in an ‘ever closer Europe’) is a European VIth
Framework research project headed by the University of Siena. Many members of the CorDis Project are
involved in the Media Discourse part of the programme. The system of mark-up developed for CorDis is
being used on the IntUne corpora, which are also being interrogated by the version of Xaira some members
of the CorDis group have been helping to trial. We have invited colleagues from Cardiff, Łodz and Lorient
who are working with us on the project.
For further information please contact John Morley ([email protected])
Keyness in text
(Certosa di Pontignano, Siena, 26th- 30th June 2007)
FIRST CALL FOR PAPERS
Some things are more important than others, and one of the most valuable skills is the ability to evaluate
experience along this dimension. For this conference, the dimension we want to focus on is KEYNESS IN
TEXT applied to documents and speech events.
We are equally concerned with the techniques, methods and criteria that are used to determine keyness as
with the results of the exercise of keyness skills.
There are many different approaches to the concept of keyness. The conference will focus on three main
ones. One is an approach from a background of cultural studies and the history of ideas, where the notions
that shape the society are studied, such as in Raymond Williams’ seminal work 1976. Another approach is
from lexical and lexicographical studies, both contemporary and historical, where the task of definition
requires the perception and the selection of key concepts. Another is from the computational examination of
texts, in the style of text-mining, the identification of certain words based on their frequency distribution and
clustering in a document.
On the more practical level, there is a widely established convention on the internet and in academic
publication of requiring the originator of a document to provide “keywords”, which are then used in
classification and search strategies. Quite often, however, the identification of aboutness in a given text
requires a phraseological perspective.
Keyness is an essential component in almost all forms of education; the ability to digest substantial amounts
of input material and pick out the important issues is specifically taught in language classes under headings
like “summarisation”, in all kinds of subjects. Contributions to the conference are encouraged that consider
all kinds of treatment of the concept of keyness in theory and applications with particular emphasis to
language teaching for Special Purposes.
Particular attention will also be devoted to the automatic identification of keyness. Software demonstrations
are encouraged.
The conference welcomes submissions on any of these approaches to keyness, in particular the following
themes will be considered:
The concept of “keyness” in relation to:
•
•
•
Specialized discourse
Text and genre analysis
Multilingualism and contrastive approaches
13
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Translation
The cultural dimension
The cognitive dimension
Text-mining and data-mining
Diachronic perspectives
Spoken/written language
Pedagogical aspects in EFL, EAP and LSP
Lexis and Lexicography
Terminology and Terminography
KEYNOTE SPEAKERS
Omar Calabrese, University of Siena
François Rastier, CNRS, Paris
Mike Scott, University of Liverpool
Mike Stubbs, University of Trier
Martin Warren, Hong Kong Polytechnic
•
•
•
•
•
ORGANISING COMMITTEE
•
Elena Tognini Bonelli, Università di Siena
•
Anna Lazzari, Università di Siena
SCIENTIFIC COMMITTEE
•
Marina Bondi, Università di Modena e Reggio Emilia
•
Gabriella Del Lungo, Università di Firenze
•
Julia Bamford, Università di Roma La Sapienza
•
Marina Dossena, Università di Bergamo
•
Elena Tognini Bonelli, Università di Siena
For further details please refer to:
http://www.disas.unisi.it/keyness/index.php
PUBBLICAZIONI SEGNALATE
Serena Cenni e Elisa Bazzotto (a cura di), "Dalla stanza accanto": Vernon Lee e Firenze settant'anni dopo,
Tipografia del Consiglio Regionale della Toscana, Firenze, 2006
L. Lombardo (ed), The Role of Languages in an Enlarged Europe Papers from the European Conference,
Rome, Luiss University Press, 2006
ANNUAL BIBLIOGRAPHY OF ENGLISH LANGUAGE AND LITERATURE
2006
E' iniziata la raccolta dei dati per la Annual Bibliography of English Language and Literature 2006
(Bibliografia internazionale oggi distribuita sia in volume sia in versione on-line a cura della Modern
Humanities Research Association, U.K./USA).
Allo scopo di rendere più agevole ed esatta la recensione di volumi e articoli nella bibliografia si invitano i
membri dell'AIA ad inviare copia delle pubblicazioni edite nel 2006 unitamente alla scheda scaricabile dal
sito <http://www.geocities.com/abell_ita> ai coordinatori di area (vd. sotto).
Per la compilazione, si raccomanda l'uso della versione aggiornata della guida, scaricabile da questo sito. Si
ricorda che le schede devono essere inviate unitamente al volume o copia dell'articolo (completa di copia del
14
frontespizio della rivista o volume collettaneo) su dischetto in formato Word per Windows o RTF. Per gli
articoli su rivista, in particolare, si alleghi anche una copia dell'indice del fascicolo.
INDIRIZZI
Lingua e Letteratura Inglese:
Carlo M. Bajetta
c/o Università Università della Valle d'Aosta - Université de la Vallée d'Aoste
Strada Cappuccini, 2A
11 100 AOSTA
Letteratura Americana:
Prof. Massimo Bacigalupo
Universita' di Genova
DISCLIC - Dipartimento di Scienze Comunicazione Linguistica Culturale
Piazza S. Sabina 2
16124 Genova
15
Spett. A.I.A. - Segreteria Quote Associative,
c/o Tilgher - Genova s.a.s.,
Via Assarotti 31/15 -16122 Genova
tel. 010-8391140 - fax 010-870653
Nome ____________________________________ Cognome _________________________________________
a. socio di diritto:
<> professore di 1^ fascia <> professore di 2^ fascia <> ricercatore (quota associativa € 67,00)
<> dottore di ricerca <> assegnisti di ricerca (quota associativa € 56,00)
b. associato cultore: (quota associativa € 56,00)
<> dottorando <> esperto e collaboratore linguistico <> borsista a vario titolo <> specialista di studi anglistici
(data di accettazione della domanda di iscrizione: ________________________)
Indirizzo accademico
_______________________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________________
tel. ______________________________________________ fax _______________________________________
e-mail: __________________________________________________________________
Indirizzo privato
_______________________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________________
tel. ________________________ mobile _________________________ fax _____________________________
e-mail: __________________________________________________________________
Codici ESSE degli ambiti di ricerca perseguiti (tralasciare se non ci sono variazioni rispetto all’anno precedente):
_____________________________________________________________________________________________
Desidero ricevere la rivista Textus al mio indirizzo <> accademico
<> privato
Provvedo al versamento dell'importo di € __________ a saldo della quota associativa per l’anno _______ mediante:
<> assegno circolare o bancario qui accluso intestato a AIA - Segreteria Quote Associative;
<> a mezzo vaglia postale o assegno postale vidimato intestato a: A.I.A. - Segreteria quote associative - c/o Tilgher Genova s.a.s. - Via Assarotti 31/15 - 16122 Genova;
<> bonifico bancario sul conto intestato a: A.I.A. - Segreteria quote associative - c/o Tilgher - Genova s.a.s.
Passadore & C. S.p.A. – Genova - BBAN: E 03332 01400 000000923458;
Banca
<> carta di credito: CartaSi - Mastercard - Eurocard –Visa. Indicare il tipo di carta di credito, tutti i sedici numeri, la
data di scadenza e il codice CV2 (codice a 3 cifre stampato sul retro della carta) ______________________
_______________________________________________________________________________________
Data ___________________
Firma
___________________________________________
OPZIONE DI DELEGA PERMANENTE AD ADDEBITARE LE FUTURE QUOTE ASSOCIATIVE
<> Autorizzo la Segreteria Quote Associative ad addebitare annualmente (in prossimità del 31 dicembre) alla carta
di credito sopra indicata la quota associativa deliberata in sede di Assemblea. Questa autorizzazione potrà
comunque essere da me revocata in qualsiasi momento inviando una lettera raccomandata con ricevuta di ritorno
alla stessa Segreteria Quote Associative. Mi impegno a comunicare tempestivamente eventuali variazioni della mia
posizione nell’ambito dell’A.I.A. che comportino modifiche dell’importo della quota associativa e ogni eventuale
variazione dei dati relativi alla mia carta di credito come sopra comunicati.
Data ___________________
Firma
___________________________________________
(datare e apporre la firma se si desidera dare disposizione di addebito annuo automatico)
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