PROGRAMMAZIONE SEZIONE PICCOLI PDF
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PROGRAMMAZIONE SEZIONE PICCOLI PDF
Comune di Rovigo Sezione Istruzione Nido Bramante Progetto Educativo – didattico della Sezione “Piccoli” Anno Educativo 2015-2016 La Sezione piccoli è costituita da dieci bambini che a settembre avevano tra i quattro e i dieci mesi. “Non insegnare mai ad un bambino niente che non possa apprendere da solo.” Loris Malaguzzi LE EDUCATRICI: EMANUELA GROTTO ERIKA TOGNIN PREMESSA All’inizio dell’anno educativo, prima di inizare a lavorare con i bambini, ci siamo chieste quale era la nostra idea di bambino ed è emerso che la nostra idea di bambino è quella di un bambino che al Nido prima di tutto è sereno e felice, che conosce il mondo giocando, provando e riprovando a sperimentare per crescere.. Noi saremo pertanto impegnate nella progettazione di situazioni ed azioni educative che anticipino e rispondano ai bisogni dei bambini, sempre in un clima affettuoso e socializzante. L'AMBIENTAMENTO La strategia adottata per l'ambientamento, viene definita “ambientamento breve nel grande gruppo” ed è cogente all'idea pedagogica che il bambino costruisce un proprio ciclo temporale, riferito al Nido fin dai primi momenti i cui, assieme al papà o alla mamma, si relazione con gli altri bambini e con le Educatrici e trova un suo equilibrio in un ambiente nuovo. L'ambietamento favorisce: • l'accettazione delle figure educative che ruotano all'interno della sezione; • la convivenza con gli altri bambini affrontando le fasi della giornata, scandita dalle routine ( accoglienza, pasto, cambio, nanna, ricongiungimento con la famiglia) e dal gioco. L'ambientamento pensato in questo modo, si riferisce alla teoria di Piaget secondo la quale, i bambini, gia nello stadio senso motorio, posseggono un sistema temporale, pur non essendo presente il concetto di tempo omogeneo. MOMENTI DI ROUTINE Il termine “routine” identifica momenti e gesti di vita quotidiana, ricorrenti durante la giornata, che identificano la cura nei confronti dei bambini. Sono momenti molto importanti poiché intrisi di affettività e di stimoli utili allo sviluppo congnitivo. Le cure quotidiane rendono il bambino un soggetto attivo e competente che instaura relazioni continue con l’adulto. Proprio per queste considerazioni ed in virtù di un gruppo di bambini molto piccoli, una parte della programmazione riguarderà la cura dei bambini: ➢ Cambio; ➢ Pasto; ➢ Riposo. IL CAMBIO Questo momento di cura è costituito da un rapporto privilegiato e delicato tra adulto e bambino ed è la prima tappa della relazione corporea. L’adulto, attraverso le mani, le carezze, i massaggi, i movimenti indotti, favorisce una serie di stimolazioni e mediante il tono della voce, trasmette al bambino sicurezza, calma e dolcezza. IL PRANZO Può essere per alcuni un momento di grande soddisfazione e per altri lo può diventare attraverso delle proposte educative differenziate: cantando delle canzoncine, facendo dei giochini (come il cucù), prendendo il bambino in braccio per ricreare un ambiente sereno e positivo che favorisca l’accettazione del cibo. È molto importante in questi mesi il processo di divezzamento per passare dal biberon e dalle pappe omogeneizzate al mangiare da grandi con alimenti più gustosi come la carne tritata, la pastina più grande e iniziando a separare gli alimenti. IL RIPOSO Il riposo al Nido costituisce un momento delicato che, se non gestito attentamente, può dare al bambino il senso di non controllare più quello che accade intorno a lui e l'angoscia di un ambiente nuovo dove non potersi lasciare andare. Per questo, cercando di rispettare le abitudini di ogni singolo bambino (cullandolo, addormentandolo in braccio, ecc...) si è allestito uno spazio rassicurante dove i bambini ascoltano la musica rilassante, i carillon, la nostra voce che canta le ninne nanne e dove doniamo tanti abbracci. A mano a mano che i bambini crescono aumentando la loro autononia e le loro compentenze, saranno proposte le giornate “monotematiche” nelle quali utilizzeremo diversi materiali non strutturati come: carta, scatoloni, farina (gialla e bianca), stoffa, al fine di sviluppare la motricità globale, la motricità fine, la percezione del proprio corpo e dello spazio. LA METODOLOGIA Per proporre le esperienze ai bambini, vi sarà da parte nostra: ➢ una presentazione del materiale; ➢ una osservazione sull'uso spontaneo dei materiali proposti da parte dei bambini; ➢ una presenza attiva nel gioco per aumentare le capacità attentive del bambini e sostenere nuove scoperte. I comportamenti dei bambini saranno osservati e documentati per rilevarne le variazioni e l'evoluzione. Ecco di seguito uno schema riassuntivo delle esperienze: MATERIALE Farina gialla; farina bianca GIOCO ESPERIENZA Manipolare la farina sviluppo della motricità fine del tatto. Impasto con acqua Manipolazione. Carta (vari tipi) Strappo, pesto, accartoccio, Motricità globale e fine lancio, copro, scopro (per sviluppo del tatto, della vista esempio il gioco del cucù ha e del’udito. lo scopo di aiutare il bambino a consolidare la permanenza dell’oggetto emotivo). Scatole piccole Aprire e chiudere, battere per motricità fine, sviluppo produrre rumore, trainare, tattile, sviluppo uditivo, appiattire. percezione del corpo in movimento. Acqua Gioco con l’acqua utilizzando le bacinelle con vari materiali: spugne, imbuti, mestoli, bicchieri, palle, pentoline. Motricità globale e fine, sensazioni caldo-freddo, bagnato, asciutto, sviluppo tattile. IL CESTINO DEI TESORI IL Cestiono dei tesori è un contenitore di oggetti vari da proporre ad un piccolo gruppo di bambini (non più di tre). Si individuano i tempi di gioco e il luogo dove posizionarlo ed è necessario che l'adulto non interferisca. Il bambino andrà posto a fianco del cestino, toccandolo con la parte esterna della coscia e a piedi nudi. I bambini si divertono a cercare dentro il cestino e scelgono quello che più attira la loro attenzione. Possibilmente si dovrebbero evitare disturbi esterni. Le caratteristiche del cestino: è un cestino basso, rotondo, di vimini che contiene oggetti di uso comune e di materiale naturale. Le finalità: con questo gioco ci proponiamo di offrire ai bambini materiali non strutturati da esplorare e sperimentare, sia per la diversa consistenza ( durezza, spessore, colore) sia per il diverso materiale ( legno, stoffa) sia per la diversa forma. Gli obiettivi: ➢ Esercizio della coordinazione occhio-mano-bocca; ➢ Stimolazione dei sensi; ➢ Esercizio della capacità di scelta degli oggetti; ➢ Allungamento dei tempi di attenzione e concentrazione; ➢ Stimolazione dei primi comportamenti sociali di interazione fra coetanei. Il ruolo dell’adulto è quello di osservare senza intervenire se non in caso di pericolo o in caso di bisogno di “rifornimento affettivo” da parte del bambino. L'adulto deve garantire un’atmosfera di tranquilla e di protezione in un ambiente sicuro e controllato. Cenni pedagogici: il gioco euristico è stato formalizzato da Elinor sottolineava quanto risultasse difficile agli adulti non intervenire nel attenti osservatori. Pensiamo ad esempio a come ci si sente quando si una esperienza piacevole ma impegnativa: non abbiamo bisogno e Goldschmied che gioco ma rimanere è concentrati su di non vogliamo che qualcuno continui a suggerire o a dare consigli; vogliamo semplicemente continuare ad andare avanti sebbene ci possa far piacere godere della sua compagnia. In questo senso i bambini non sono così diversi dai grandi. ATTIVITÀ GIORNALIERE Durante la giornata i bambini potranno attraverso il gioco libero e progettato, sviluppare le competenze affettive, relazionali, motorie e cognitive. Il gioco assume un ruolo fondamentale per l’evoluzione del bambino e attraverso le esperienze ludiche, ogni bambino secondo i suoi tempi e i le sue modalità, conosce il mondo e le sue strutture. In sezione si organizzerà lo spazio per favorire lo sviluppo: • delle capacità motorie: gattonare, strisciare, alzarsi; • della manipolazione di oggetti (giochi in plastica dura, bambole, peluches, sonagli, ecc.); • del coordinamento oculo-manuale; • dell' ascolto di suoni e rumori. CANZONI MIMATE: L' IMPORTANZA ED IL VALORE EDUCATIVO Le canzoni mimate sono brevi canti in rima accompagnati dal movimento delle mani; esse hanno un grande valore educativo poiché favoriscono l'interazione, la transizione da una situazione ad un'altra, lo sviluppo e il consolidamento del linguaggio. Friedrich Frobel attribuiva alle canzoni mimate un ruolo importante nelle interazioni tra madre e figlio. Esse permettono al bambino il riconoscimento della voce della mamma e contribuiscono a creare un forte legame affettivo. Ai nostri bambini, oltre a proporre canzoni mimate, giochi sonori progettati, offriremo anche alcuni materiali grezzi come carta, legnetti, ecc... per stimolarli non solo all’ascolto ma anche alla produzione di suoni e rumori e alla percezione dello spazio intorno e della sua produzione di sonorità. Il ruolo dell’educatore: ➢ Proporre canti; ➢ Osservare i bambini durante le esperienze proposte; ➢ Valorizzare le scoperte musicali e proporne di nuove. SPAZI E TEMPI Per le esperienze educative si utilizzeranno principalmente gli angoli della sezione e quando il tempo lo permette, il giardino. Esse avranno cadenza giornaliera secondo una griglia settimanale che sarà presentata ai genitori in sede di presentazione del progetto e poi appesa all’esterno della sezione. VERIFICA Al termine di ogni percorso senso-percettivo si valuterà attraverso scale di musurazione, l’efficacia dell’esperienza e per ogni singolo bambino il coinvolgimento e la partecipazione mentre, rispetto ai materiali, il grado di confidenza e la disponibilità a “sporcarsi”. DOCUMENTAZIONE Si utilizzerà la fotocamera per riprendere i momenti più significativi delle esperienze educativo/didattiche legate al progetto e si realizzerà una sorta di “libro in progress” come strumento di verifica messo a disposizione dei genitori. A livello d’equipe di Nido, le osservazioni legate allo sviluppo dei bambini, agli strumenti e alle strategie adottate, saranno strumento per un confronto collegiale in alcuni momenti dell'anno educativo oltre che mezzo di autoformazione e autovalutazine del “fare educativo”. Rovigo 25 novembre 2015 sottoscritto da: ___________________________________ ___________________________________ ___________________________________