Cinque Terre – La Spezia Traversata Volastra – Campiglia

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Cinque Terre – La Spezia Traversata Volastra – Campiglia
CLUB ALPINO ITALIANO Sezione di Reggio Emilia Viale dei Mille, 32 Tel. 0522 436685 [email protected] CICLOESCURSIONISMO Claudio Torreggiani 370 3063829 [email protected] Cinque Terre – La Spezia Traversata Volastra – Campiglia – Fezzano
Domenica 2 Novembre 2014
Capo gita: Claudio Torreggiani
Dislivello
+ 900 -1500 m
Percorso
Interesse
Lunghezza
42 Km
Durata
5-6 ore
Difficoltà
MC+/BC
Ciclabilità
Salita 98% Discesa 100%
Telegrafo, M.te Cuna, Volastra, Mad. Di Monte Nero, Telegrafo, Campiglia, Cava Castellana, Fezzano, La Spezia.
Ambientale e naturalistico: ampi panorami sulle Cinque Terre e sul golfo di La Spezia. Caratteristici borghi Liguri e
splendidi sentieri
Lasciata una vettura in prossimità dello stadio, si sale in auto a C.le del Telegrafo attraversando il caratteristico borgo
di Biassa.
L’escursione inizia in salita su asfalto in direzione dei ripetitori fino ad imboccare il largo sentiero AVG in direzione
Nord, con ampi panorami sul mare. Dal M.te Cuna inizia una ripida discesa con tratti sconnessi che richiedono
attenzione. Poco oltre Cigoletta si lascia il crinale per scendere alla Strada Panoramica delle Cinque Terre che si
percorre fino a Volastra. Piccolo giro del paese e breve sosta caffè (se il bar sarà aperto) e si riprende a salire su
asfalto fino al cimitero. La strada diventa sterrata e continua con divertente percorso fino in prossimità del santuario di
Nostra Madonna di Montenero, a cui si arriva con divertente e tecnica discesa. Sosta per godere dello splendido
Panorama sulle Cinque Terre. Recuperata la strada con pochi tratti a spinta inizia l’ultima salita per tornare a C.le
Telegrafo. Il più è fatto: ci si immette sul sentiero di cresta in direzione Porto Venere attraversando il Parco S.
Antonio (sosta al punto ristoro vicino alla chiesetta degli Alpini); si attraversa Campiglia e con una breve ma ripida
risalita si passa dalla vecchia cava del Monte Castellana che si affaccia sul golfo di La Spezia. La strada di accesso
alla cava diventa asfaltata e scende veloce verso Le Grazie. All’ultimo tornante, un sentiero a mezza costa con una
ripida discesa finale deposita a Fezzano. Non rimane che percorrere un breve tratto della strada costiera che aggirato
l’Arsenale riporta allo stadio. Gli autisti andranno a recuperare le auto a C.le Telegrafo.
Trasporto
PP
Quota
Attrezzatura
I vigneti di Sciacchetrà vicino a Volastra
Mezzi propri; ritrovo ore 6.45
P.zale del Deportato (Via Cecati)
Telegrafo (Biassa, SP) ore 8.45
Soci CAI:
2.00 €
Non soci:
5.00 €
Mountain bike con kit di
riparazione, giacca impermeabile
ed abbigliamento adeguato alla
stagione, borraccia, snack.
Prevedere pranzo al sacco.
Casco obbligatorio.
CLUB ALPINO ITALIANO Sezione di Reggio Emilia Viale dei Mille, 32 Tel. 0522 436685 [email protected] CICLOESCURSIONISMO Claudio Torreggiani 370 3063829 [email protected] Cinque Terre – La Spezia Traversata Volastra – Campiglia – Fezzano
Domenica 2 Novembre 2014
Capo gita: Claudio Torreggiani
Madonna di Montenero
Le prime informazioni sul santuario risalgono al 1335 e la festa del
santuario
si
celebra
il
lunedì
di
Pentecoste.
L’origine del culto religioso risale secondo la tradizione ad una icona
bizantina misteriosamente scomparsa e poi sostituita da un dipinto
rinascimentale raffigurante l’Assunzione di Maria tra gli Apostoli e San
Tommaso.
L’edificio è composto da tre navate ed è stato sottoposto a diversi
interventi di restauro. Il 14 di agosto si svolge una processione
notturna che parte dal santuario e arriva a Riomaggiore.
Biassa
Già ricordato nel XIII secolo come "comunitas Blaxiae", della stessa
epoca sono il vicino castello di Coderone e la chiesa di Santa Maria
Maddalena, oggi entrambi in rovina. La fortezza venne eretta per
volontà di Genova a difesa della zona da Pisa, insediatasi nella vicina
Carpena. Attorno a questo nucleo si riunì la comunità proveniente dalle
pendici dei monti Verrucoli e Parodi. L’antico borgo era il centro della
parrocchia di San Martino, dalla quale si staccò Carpena alla fine del
XIII secolo, diventando parrocchia a sua volta e provocando la
decadenza del borgo. Con la perdita della funzione militare del castello,
la costruzione venne abbandonata e gli abitanti si spostarono più a
valle formando l’odierna Biassa. La sua economia si basava sulla coltivazione dei vigneti di Tramonti, nel versante occidentale della
collina e nel XIX secolo, sulle cave estrattive per la costruzione delle
opere militari del golfo. Oggi Biassa si presenta con case addossate le
une alle altre, con bei portali in arenaria, e al centro la chiesa di San
Martino, in stile romanico.