AGOSTO 2013 N. 15 Mensile di notizie, curiosità, informazioni per i

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AGOSTO 2013 N. 15 Mensile di notizie, curiosità, informazioni per i
AGOSTO 2013 N. 15
Mensile di notizie, curiosità,
informazioni per i santacrocesi
Telefono 0824950122 – 3492666950
E-Mail [email protected]
www.parrocchiasantamariassunta.info
Foglio distribuito gratuitamente
da Antonio Montella
TUTTI A TEATRO
Merita la prima pagina la
rappresentazione teatrale che si è
tenuta
presso
il
teatrino
parrocchiale “don Angelo Zeoli”,
nei giorni 19 e 21 luglio. L’istituto
comprensivo “E.De Filippo” di
Morcone ,che comprende anche la
scuola di Santa Croce del Sannio ,
ha promosso il progetto PON
(Programmi Operativi Nazionali),
I PON sono strumenti finanziari
gestiti dalla commissione europea
per
realizzare
la
coesione
economica e sociale di tutte le
regioni dell'Unione e ridurre il
divario tra quelle più avanzate e
quelle in ritardo di sviluppo.
Questi fondi sono erogati alle
scuole
dal
Ministero
dell'Istruzione , dell'Università e
della Ricerca sulla base di PON,
ideati per sostenere l’innovazione
e la qualità del sistema scolastico
in quattro Regioni del Sud Italia e
colmare il divario con le altre aree
territoriali del Paese e dell’Unione
Europea. Il Progetto quest’anno è
stato finalizzato al “laboratorio
teatrale” al quale ha partecipato
un nutrito gruppo di giovani e
meno giovani, nella quasi totalità
provenienti da Santa Croce del
Sannio. E’ con orgoglio ed un po’
di “campanilismo” che voglio
evidenziare la capacità artisticaculturale dei santacrocesi. La
rappresentazione teatrale, dal
titolo “ Chiamateci pure folli” è
stata curata nei minimi particolari
con capacità e competenza dalla
dott.essa
Zeoli
Nicolina,
responsabile del progetto. Il tema
trattato ha voluto essere una
riflessione sulla vita e sulla poesia
, avvalendosi di testi di autori vari.
La mia curiosità mi ha spinto a
presenziare alla manifestazione,
forse con un pizzico di diffidenza.
Ma via via che lo spettacolo
andava avanti mi rendevo conto di
assistere a qualcosa di nuovo e di
bello, soprattutto per la capacità
interpretativa , sia per la dizione
che per il muoversi sulla scena di
tutti i protagonisti. Non mi sento
di fare nessuna graduatoria di
merito , ma quello che mi ha
colpito è stato l’affiatamento di
tutto il gruppo. E tutto questo è
molto bello, perché è una risposta
forte a chi non crede nelle qualità
dei santacrocesi, cercando altrove
qualcosa di più, che poi,
probabilmente
non
trova.
Complimenti e auguri a tutti.
Ci sono ancora altri progetti
teatrali da realizzare . Ricordate i
drammi sacri?! Da questo
giornalino venivano invitati le
istituzioni, comitati festa , cittadini
per rappresentarli quest’anno. Ma
forse
c’è
stata
qualche
incomprensione. Le promesse di
finanziamento non servono , se
poi non si dà seguito ai fatti. E’
vero che il momento è difficile,
ma è opportuno (uso solo un
eufemismo) non illudere nessuno.
Sul concreto lancio una proposta
ai comitati festa: avete a cuore le
tradizioni del vostro paese e dei
Santi che festeggiate!? Allora
incominciate ad accantonare le
risorse finanziare dalle spese per i
festeggiamenti, il resto lo farà la
collettività sempre generosa nel
donare.
Fernando Anzovino mi ha fatto avere una recensione sullo spettacolo che
riporto integralmente.
TEATRO A SANTA CROCE
“In una composizione abbastanza casuale abbiamo voluto portare in scena,
esasperandoli, alcuni aspetti di una vita di apparenze e paradossi a cui si affianca e
contrappone la Vita vera, essenziale, quella bella poesia che tutti, con un pizzico di
sana follia, possiamo contribuire a scrivere».
Viene presentato così, sul
programma di sala, lo spettacolo
CHIAMATECI PURE FOLLI .
Esso è il risultato di un progetto
dell’Istituto Comprensivo “E. De
Filippo”
di
Morcone-PON
Laboratorio teatrale 2012/2013,
realizzato in collaborazione con il
Comune,
la
Pro-Loco,
la
Parrocchia e la Filodrammatica di
Santa Croce, da un gruppo di
partecipanti preparati e diretti da
Nicolina Zeoli. Riteniamo che
un’esortazione a mettere un pizzico
di sana follia nel nostro quotidiano,
in tempi come quelli che stiamo
vivendo, sia quanto mai opportuna
e da adottare senza alcun indugio.
La struttura del copione, una sorta
di collage di autori quali Achille
Campanile, Dino Verde, Georges
Feydeau, Raffaele Viviani, Totò,
Davide Saliva, Eugenio Montejo,
Thiago De Mello e Nicolina Zeoli,
ha consentito a quasi tutti gli
interpreti di cimentarsi in ruoli
seri e comici, dando così vita a
una variegata galleria di situazioni
che hanno carpito l’attenzione del
pubblico. Non sono mancate
soluzioni coreografiche di buon
effetto,
nonostante l’angusto
spazio scenico disponibile e il
cospicuo numero dei recitanti:
tutti hanno saputo muoversi con
disinvolta scioltezza. Si è iniziato
con Il sogno, un’introduzione di
Nicolina
Zeoli
liberamente
ispirata a un brano tratto dalla
Leda senza cigno di Gabriele
D’Annunzio: «La vita è un’opera
magica che sfugge al riflesso della
ragione e tanto più è ricca quanto
più se ne allontana». Lo
spettacolo, recitato con buona
dizione, è scorso con levità e
senza intoppi e gli spettatori
hanno potuto così apprezzare
l’armonia di un gruppo veramente
coeso, ammirando in particolare la
consumata esperienza dei veterani
Angela Maria Zeoli, Angelo
Cassetta, Pietro Di Maria e Mario
Lupacchino
(per
il
cui
arruolamento a caso tra gli
interpreti è stato escogitato un
simpatico
siparietto
tra
il
pubblico);
l’impettita
e
contegnosa giornalista di Giusy
Capozzi e l’irritato e poi confuso
lettore di Tony Capozzi; la bella
presenza scenica e la duttilità di
Roberta Zeoli; l’estatico e
coinvolgente idillio di Viviana
Zeoli e Pellegrino Fortunato; la
navigata padrona dell’hotel di
Claudia Di Pietro; la languida e
poi adirata Margherita resa assai
bene da Giusy Zeoli; la
irrompente foga fisica e vocale di
Carmela la guappa, una vera
creazione, di Nicolina Zeoli; le
esilaranti caratterizzazioni di
Rosalba
Apollonio,
Carmela
Carfora, Antonio Di Maria, Elena
Di Maria, Loretta Di Maria,
Nunzia Di Maria, Giuseppe Gioia,
Romina Di Maria, Vera Meola,
Cinzia
Zeoli;
la
tenera
partecipazione dei bambini Egidio
Cassetta jr, Sebastiano Di Maria e
Antonella Petrillo; le leggiadre
evoluzioni coreografiche di tutto il
gruppo femminile; il commento
musicale a cura di Pellegrino
Fortunato; le acconciature e i
costumi di Giuseppe Santilli.Alla
buona riuscita hanno contribuito
altresì Cristina Cassetta e Gisella
Villani, responsabili di sala; Mario
Lupacchino e Mario Valerio per le
scenografie; Tony Capozzi e
Antonello Zeoli per le luci; Franco
Capozzi,
Martina
D’Uva,
Angelantonella
Garofalo,
Marianita Gioia e Martina
Parlapiano per l’aiuto alla regia.
Regia a quattro mani di Nicolina
Zeoli e Giuseppe Santilli. La
rappresentazione
è
stata
graditissima e sottolineata da
applausi a scena aperta con
ovazione finale da parte del
pubblico presente che, al temine,
non ha mancato di omaggiare gli
interpreti, i registi e i vari
collaboratori, intrattenendosi con
essi con compiaciuti commenti.
Fernando Anzovino
LAUREE
LE MAGNIFICHE CINQUE
Michela Cristofaro
D’Uva Antonietta
Di Maria Antonella
Farese Serena
De Matteis Valentina
Michela Cristofaro ha conseguito la laurea in scienze psicologiche
discutendo la tesi: “Il lavoro minorile: un fenomeno da conoscere”
Antonietta D’Uva ha conseguito la laurea in scienze psicologiche
discutendo la tesi:”Comprendo il tuo dolore: Sistema empatico –
simulativo dell’esperienza dolorosa”
Antonella Di Maria ha conseguito la laurea magistrale in giurisprudenza,
discutendo la tesi in diritto processuale amministrativo “D.lgs. 198/2009
Ricorso per l'efficienza della pubblica amministrazione”
Farese Serena ha conseguito la laurea in scienze motorie, discutendo la
tesi “Lavoro e postura : analisi situazionale, valutazione ergonomica,
intervento protettivo”
De Matteis Valentina ha conseguito la laurea magistrale in filologia
moderna, discutendo la tesi “Romanticismo di Gerolamo Rovetta, testo e
studio critico”
Alle neo-dottoresse vanno gli auguri più sinceri per il raggiungimento del
prestigioso traguardo e ci uniamo alla loro felicità Ad maiora.
LUTTO
E’ venuto a mancare Antonio Ucci. Un amico ed una
persona sempre presente nella collettività. Ogni sera ci
ritrovavamo in chiesa e lui prendeva posto al primo banco,
pronto per accendere le candele. Ora quel posto resta
vuoto , ma sicuramente resta nei nostri cuori ed in
particolare della moglie Cristina e delle figlie Marina e
Rossana , dei nipoti e generi ai quali giungano le più
affettuose condoglianze ed una cristiana rassegnazione, assicurando
preghiere per lui.
BATTESIMO
Si è presentata alla fonte battesimale della
chiesa matrice di Santa Maria Assunta di
Santa Croce del Sannio la piccola Milena,
accompagnata dai genitori Walter
Buongiorno e Monica Greco. Hanno
assolto al compito di padrino e madrina il
nonno paterno e
la nonna materna
Teresa. Parenti e amici hanno fatto
corona al rito battesimale,con il quale la piccola Milena fa il suo ingresso
nella chiesa di Cristo. A lei gli auguri sinceri per vivere,da adulta, i segni
del battesimo e custodita amorevolmente dai genitori.
MATRIMONIO
Il 27 luglio c.a. hanno coronato il loro
sogno d’amore la dott.essa Raffaella
Melillo e il dott. Riccardo Tranfaglia,
scambiandosi il loro “SI” d’amore
davanti a Dio, nella chiesa Matrice di
Santa Croce del Sannio. La gioia sui
loro volti era evidente, consapevoli
dell’importanza del sacramento che
stavano celebrando. Alle loro spalle si notavano , in una emozione mal
celata, i genitori degli sposi. Auguri alla nuova famiglia, perché possa
realizzare il proprio progetto d’amore e crescere ogni giorno nell’amore ,
nell’unità, nella fedeltà e nella pace.
GEMELLAGGIO SANTA CROCE DEL SANNIO - BORGO FLORA
Il 28 luglio c.a., un nutrito gruppo
di Santa Croce del Sannio, guidato
dal parroco don Domenico si è
recato a Borgo Flora, dove erano
in attesa il parroco don Amedeo
con una delegazione dei nostri
concittadini, che fin dagli anni 50
del secolo scorso, si insediarono in
quelle terre, dando luogo ad una
nutrita comunità, oggi di circa
tremila abitanti. L’accoglienza è
stata calorosa e affettuosa. Si sono
incontrati parenti e amici che non
si
vedevano
da
anni,
raccontandosi le loro storie, ma
soprattutto manifestando la loro
nostalgia per il paese natìo che
hanno lasciato, cercando fortuna
altrove. Dopo la visita alla
cappella che accoglie le spoglie di
Santa Maria Goretti a Nettuno, ci
siamo tutti ritrovati a consumare,
in allegria , un sontuoso e genuino
pasto conclusosi con il taglio della
torta. L’incontro si è concluso con
la celebrazione eucaristica ed il
ringraziamento al Signore di aver
vissuto insieme un momento di
struggenti ricordi, tenendo sempre
negli occhi e nel cuore ogni
angolo della propria terra.
SALUTE
(Rimedi e cure naturali, a cura di Angelo Plenzio, naturalista ed
esperto di fitoterapia)
LA SALVIA
latino
La Salvia fa parte
delle piante che
esistono in natura,
per curare,prevenire
e alleviare. Il suo
nome viene dal
salvare proprio perché
ritenuta in grado di poter curare
moltissime malattie. Ci sono
diverse varietà di salvia: la
pratense, l’officinale, la scalrea
(erba moscatella), la quale pur
differenziandosi tra loro hanno
tutte le stesse applicazioni
medicinali. La salvia abbonda nei
terreni
calcarei,
asciutti
e
soleggiati di tutti i paesi
mediterranei;la salvia nostrana,che
viene usata quasi esclusivamente
in cucina, viene coltivata nei
nostri orti o nei vasi, tenuti sui
davanzali dei balconi o sulle
terrazze, abitudini, purtroppo,
quasi scomparse e per questo non
se ne conoscono le proprietà. La
salvia
contiene
sostanze
estrogeniche, per cui era ritenuta
un simbolo di fecondità, già nella
tradizione della civiltà egiziana,in
quanto, aiutando a mantenere
l’equilibrio
ormonale
dell’organismo femminile, di
conseguenza ne fiorirebbe anche
la fecondità. Uso interno : il
decotto di salvia si prepara con
25/30 grammi di foglie di
infiorescenza, bollire per 3 minuti
in un litro di acqua. Si lascia
riposare per 20 minuti, si filtra e,
per i non diabetici, si può
dolcificare con miele. Tale
preparato va tenuto in frigo e va
consumato entro tre giorni ed è
ripetitivo ad ogni occorrenza. Tale
decotto viene consigliato in caso
di frigidità della donna, ma viene
sconsigliato durante l’allattamento
e durante la gravidanza, ad
eccezione dell’ultimo mese prima
del parto, in quanto lo fucilerebbe,
stimolandone
le
relative
contrazioni.
Sudorazione eccessiva: La salvia
forse è la più efficace che si
conosca per la sua azione
antisudorifica. Il suo decotto, già
dopo una o due ore, dopo averlo
ingerito, riduce la traspirazione
eccessiva, specialmente quella
notturna. Il decotto va bevuto
anche come febbrifugo.
Affezioni ginecologiche: per la
sua azione immenagoga e
antispastica, il decotto di salvia
stimola
e
regolarizza
le
mestruazioni , elimina e calma i
dolori mestruali e previene e
combatte anche i disturbi della
menopausa. Per
i
disturbi
mestruali il decotto di salvia ( una
tazza , anche calda) e 2-3
bicchierini nel corso della
giornata, si somministra solo nella
settimana
che
precede
le
mestruazioni.
Disturbi digestivi:Il decotto di
Salvia è digestivo e carminativo e,
con la sua azione antispastica e
antisettica, contribuisce a calmare
il vomito, la diarrea e i dolori delle
coliche addominali; stimola la
secrezione
della
bile
,
decongestiona il fegato e favorisce
la digestione.
Disturbi del sistema nervoso:il
decotto di salvia, grazie alla sua
azione stimolante sulle ghiandole
surrenali,tonifica
il
sistema
nervoso ed è,perciò, utile negli
stati di depressione, astenia,
ipotensione,tremori,vertigini,
o
altre manifestazioni di squilibrio
neurovegetativo. DIABETE: è
scientificamente provato che il
decotto
di
salvia
è
ipoglicemizzante e permette di
ridurre i farmaci antidiabetici. Uso
esterno: l’infuso di salvia per uso
esterno si prepara immergendo
100-120 foglie di salvia, in un
litro d’acqua bollente , da filtrare
dopo 20 minuti di macerazione.
Affezioni orofaringee :l’infuso di
salvia , grazie alla sua azione
antisettica, a mezzo di gargarismi
e sciacqui orali, si usa in caso di
gengivite, tonsillite e faringite e
per curare e calmare il bruciore di
gola e la tosse dei fumatori.
Affezioni della pelle:L’infuso, a
mezzo di impacchi e lozioni,
disinfetta e cicatrizza, per curare
ferite,
ulcerazioni,foruncolosi,
ascessi e punture di insetti;
aggiunto all’acqua del bagno cura
la pelle , ottenendo anche un
efficace
effetto
cosmetico.
L’infuso, inoltre, ben filtrato può
essere usato per irrigazioni
vaginali.
L’ANGOLO DELLA POESIA
di Antonella Caruso
SII TU
Un foglio bianco
una tela da dipingere…
Scrivila tu
una dolce poesia.
Disegnala tu,
con una matita indelebile,
i contorni di un viso sorridente.
Dipingila tu
Questa tela con colori pastello.
Un foglio bianco,
una tela da dipingere.
E’ così questa mia vita.
Sii tu,
l’autore di questa poesia,
il pittore di un quadro dai tenui colori