Dal sito di “YAHOO.Finanza”, 18 gennaio 2011
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Dal sito di “YAHOO.Finanza”, 18 gennaio 2011
Dal sito di “YAHOO.Finanza”, 18 gennaio 2011 UE vuole rafforzare Stress Test, disaccordo su modalità ( Reuters ), 18 gennaio Oggi i Ministri delle Finanze dell'Unione Europea hanno deciso di rafforzare gli Stress Test per le Banche dell'area economica, ma non hanno trovato un Accordo su quanto irrigidire gli esami sul sistema finanziario. " Abbiamo discusso degli Stress Test delle Banche... e abbiamo concordato sul fatto che bisognerebbe includere più Istituti ", ha detto il Ministro tedesco Wolfgang Schaeuble. " Questa è la posizione chiara del Governo Tedesco ma anche di molti altri e dobbiamo cercare di evitare quello che è accaduto lo scorso anno ", ha aggiunto, commentando i test di luglio scorso, considerati irrilevanti dopo che è emerso che lo stato di salute delle Banche Irlandesi fosse buono. I Ministri non hanno, inoltre, raggiunto una decisione finale se le Banche devono essere testate per una stretta della liquidità al fine di prevedere se riescono a superare le difficoltà nei prestiti qualora i mercati dovessero raffreddarsi. Un diplomatico ungherese ha detto che i Ministri erano vicini a un Accordo sulla liquidità dei test sebbene nessuna decisione formale sia stata presa. Stamani fonti della Presidenza UE ha detto che i Ministri delle Finanze dell'Unione Europea si sono accordati sull'esecuzione di esami riguardanti la liquidità delle Banche in occasione della prossima tornata di Stress Test. I Test di quest'anno includeranno anche indagini più severe sul Core Tier 1 degli Istituti. Gli Stress Test di quest'anno, aggiungono le fonti della Presidenza, riguarderanno le stesse 91 Banche esaminate nel 2010. La metodologia dei Test, secondo fonti della Presidenza UE, sarà pronta entro il prossimo marzo. Gli esami saranno conclusi entro la fine di maggio. E i risultati verranno resi noti in estate. " Il messaggio è che i Test devono essere molto più stringenti e credibili ", ha sottolineato una fonte della Presidenza UE. " Gli Stress Test devono diventare più solidi e credibili ", ha detto più tardi il Commissario UE responsabile per il settore finanziario Michael Barnier. " Ci deve essere una trasparenza totale sui risultati dei prossimi Stress Test ", ha aggiunto. I criteri precisi dei Test saranno stabiliti entro marzo. Gli osservatori, tuttavia, sono scettici sul fatto che i Test riflettano il vero stato di salute finanziario delle Banche europee. Fondo salvataggio EFSF, Ecofin sceglie marcia lenta ( Reuters ), 18 gennaio di Marcin Grajewski e John O'Donnell I Ministri delle Finanze della zona euro hanno fatto timidi passi avanti nel rafforzamento del Fondo di salvataggio della zona euro e degli Stress Test delle Banche, ma hanno deluso le attese del mercato per un'azione rapida. L'approccio lento dei politici potrebbe mettere alla prova la pazienza degli investitori che all'inizio di gennaio hanno venduto a raffica il debito dei Paesi periferici della zona euro, per tranquillizzarsi, poi, grazie ad acquisti da parte della Banca Centrale Europea. I Ministri dei diciassette Paesi dell'euro hanno esplorato diverse ipotesi per aumentare l'effettiva capacità di prestito del fondo di salvataggio European Financial Stability Facility ( EFSF ), ma non hanno preso alcuna decisione. Subito dopo la conferenza stampa finale dell'Ecofin i differenziali tra i rendimenti dei bond periferici e quelli dei Bund sono tornati a divaricarsi, soprattutto per Grecia e Portogallo. L'obiettivo è comunque quello di approvare modifiche all'EFSF nell'ambito di un pacchetto complessivo di misure per affrontare la crisi del debito in occasione del summit dell'Unione Europea il 24 - 25 marzo. Il Ministro delle Finanze Olandese Jan Kees de Jager ha detto oggi che ieri sera i Ministri della zona euro hanno respinto l'idea di un aumento diretto dell'ammontare dell'EFSF, che al momento ha a disposizione 440 miliardi di euro derivanti dall'Europa. Il collega tedesco Wolfgang Schaeuble ha fatto un'apertura, invece, accettando l'idea che l'intero ammontare dell'EFSF dovrebbe essere reso disponibile per il prestito, innalzando la capacità di prestito che ora è stimata attorno a 250 miliardi sui 440 miliardi di risorse complessive in modo da mantenere il rating tripla A sul veicolo. Tuttavia, Schaeuble ha detto che questo dovrebbe essere parte di un pacchetto complessivo di misure adottato a marzo, compreso il rafforzamento del patto di stabilità e un maggior coordinamento delle politiche economiche dei Paesi euro. I mercati sarebbero rassicurati da un aumento delle risorse del Fondo perchè stimano che l'attuale capienza non sarebbe sufficiente in caso l'Europa dovesse correre a sostenere anche Portogallo e Spagna. Tra gli elementi che potrebbero rientrare nel pacchetto anti crisi da approvare a fine marzo anche la possibilità, di cui si è discusso ieri sera all'Eurogruppo, di ridurre i tassi pagati da Grecia e Irlanda sui prestiti di salvataggio e l'allungamento della scadenza sul prestito di emergenza per la Grecia da 110 miliardi di euro. Una mega Banca cinese in Europa ( Italia Oggi.online ) 18 gennaio Il colosso cinese del Credito ICBC ( Industrial and Commercial Bank of China ) si rafforza in Europa. E lo fa in grande stile, con l'apertura di sedi in cinque Paesi: Italia, Francia, Olanda, Spagna e Belgio. Essi si aggiungono ai quattro nei quali è già presente: Germania, Gran Bretagna, Lussemburgo e Russia. Si tratta della prima Banca mondiale per utili e capitalizzazione di Borsa. Nei primi nove mesi del 2010 i profitti sono ammontati a quasi 19 miliardi di dollari ( 14,2 mld euro ). ICBC è leader incontrastato in Cina con 18 mila agenzie e 235 milioni di clienti, ma continua a svilupparsi in ambito internazionale. È presente nei cinque Continenti, in 28 Paesi, e conta circa 4.700 addetti all'estero. In borsa il suo valore è pari a oltre 210 miliardi di dollari ( 157 mld euro ). ICBC si presenta come una Banca universale aperta a tutti, ma il suo primo obiettivo è costituito dalle imprese cinesi presenti in Europa e dalla comunità cinese che conta 2,5 milioni di persone. L'offerta va dalla consulenza nelle operazioni di fusione e acquisizione alla gestione privata, fino al finanziamento. Per il Presidente dell'Istituto, Jianqing Jiang, l'Europa, secondo partner commerciale di Pechino, è ricca di opportunità e ICBC ambisce a diventare un ponte tra i due continenti per le aziende. Tra le realtà creditizie dell'Europa c'è molta attenzione per le mosse di questo gigante. Anche perché non si tratta dell'unico caso. Bank of China è già presente in Belgio, Lussemburgo e Svizzera; nel 2009 il suo tentativo di entrare nel capitale di LCF Rotschild in Francia è fallito. Dal canto suo, ICBC non esclude di estendere ulteriormente la sua presenza europea nei prossimi anni, anche se non è all'ordine del giorno alcuna acquisizione né accordo di partnership. I vertici dell'Istituto assicurano comunque che il loro obiettivo non è fare concorrenza diretta alle Banche locali. Jiang ha spiegato che, anche se ICBC è molto grande, ha un'attività meno sofisticata e diversificata di quella di vari Gruppi occidentali. Per capire quanto può essere importante la presenza in Europa di un colosso del credito cinese, basti pensare che si assiste a una rapida accelerazione degli investimenti. L'anno scorso, in ambito automobilistico, Geely ha acquistato la svedese Volvo. La Holding Fusan ha rilevato il 7,1 % del capitale di Club Med. Ancora, alcune industrie del latte cinesi si sono candidate per conquistare la francese Yoplait. Insomma, è tutto un fervore di iniziative economiche, che vanno di pari passo con l'acquisizione di quote del debito pubblico di alcuni paesi europei in difficoltà. A cominciare dalla Grecia e dalla Spagna. Pechino comincia a far sentire il suo peso e, forte di una congiuntura favorevole, si assicura un posto di riguardo al di fuori dell'area asiatica. In Germania il bancomat è sincero ( Italia Oggi.online ) 18 gennaio In Germania hanno abolito da tempo gli assegni, si paga con la carta di credito, o la Bankcard, o in contanti. Ma non sempre è possibile, soprattutto per le piccole somme. Alcuni negozi rifiutano la carta di credito per non pagare la percentuale, e non tutti sono collegati con le Banche. Che problema per i contanti ? I bancomat sono oltre 50 mila, bastano due passi e si ottengono i contanti. A quale prezzo ? Da adesso, in Germania, le Banche sono obbligate ad avvertire sul costo dell'operazione, che è gratuita solo se si è clienti dell'Istituto o di una Banca collegata. La cifra deve apparire subito sullo schermo, e le filiali che non fanno in tempo ad aggiornarsi devono comunque informare con un adesivo. E, guarda caso, immediatamente tutti hanno ridotto, e di molto, le tariffe. Il costo si aggirava tra i 2 e i 5 euro, fissi al di là della somma prelevata. Ma alcune Banche, come le Casse di Risparmio, arrivavano a pretendere 15 euro e in certi casi, per fortuna non frequenti, perfino 20 euro. La sorpresa arrivava a fine mese con l'estratto conto. Un bel salasso se si aveva prelevato 50 o 100 euro soltanto per pagare il conto in osteria, o per fare un acquisto al mercatino delle pulci. Perché i nostri correntisti devono sopportare le spese dell'operazione compiuta da clienti estranei ? Così hanno cercato di fare resistenza le Sparkassen e le piccole Banche locali ( è proprio nei centri fuori mano che si ha all'improvviso bisogno di liquidi ). Ma il costo del prelievo, si calcola, è di 30 centesimi in media e non supera mai i 70 cent. Il resto rasentava la frode e l'usura. Dopo anni di battaglia, infine, l'Unione consumatori ha prevalso. La Deutsche Bank, la Commerzbank e la Postbank sono unite da anni e non fanno pagare nulla ai rispettivi clienti. Agli estranei metteranno in conto 1,95 euro. Le Casse di Risparmio, dopo opportuno avvertimento, incasseranno al massimo 4,95 euro, che è la somma record ancora pretesa dalla Berliner Sparkasse. Sempre troppo per Steffen Küssner, dell'Associazione consumatori: « Il balzello continua », protesta, « e colpisce soprattutto i turisti. L'avvertimento è qualcosa, ma in posti isolati si continua a non avere scelta ». Si dovrebbe aggiungere che, al contrario di quanto avviene in Italia, il servizio Bankomat è di solito efficiente. Capita molto di rado che la cassa sia fuori uso, per un guasto o perché rimasta a corto di liquidi. E, se ci si rivolge direttamente alla filiale della propria Banca, si possono ritirare fino a mille euro al giorno. Quanto basta per far fronte a qualsiasi urgente necessità. Fino a poco tempo fa era possibile anche in Italia, ma ora la somma si è ridotta a 250 euro. E capita spesso di trovare Bancomat fuori servizio. Ancor peggio nel weekend, quando si comunica che è stato interrotto il collegamento internazionale. Perché ? Per evitare truffe, mi è stato spiegato. Ma i truffatori sono al lavoro solo dal venerdì sera alla domenica ? Qualche volta capita di vedere apparire la scritta: la vostra carta non è più valida, mettersi in contatto con la vostra Banca. Quasi sempre è tutto a posto, manca solo il collegamento internazionale. E la voglia di offrire un servizio a livello europeo. Crisi: Tremonti, sì rigore conti pubblici ma più controlli Banche ( Asca ) Bruxelles, 18 gennaio Sì al rigore nelle finanze pubbliche ma anche '' più controlli nelle Banche. E' troppo facile dire che la colpa è del Governo ''. Il Ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, fa il punto della discussione all'Ecofin sul rafforzamento della governance europea e pone l'accento sull'argomento suo cavallo di battaglia: ossia che la valutazione dello stato di salute di un Paese non deve tenere conto soltanto del debito pubblico ma anche della finanza privata. '' Una linea che - ha detto - si sta affermando in Europa. Ci vuole pazienza, un po' di fortuna, ma andiamo avanti. L'Italia sta tentando di spiegare che la crisi non è tanto nel debito pubblico ma anche nella finanza privata. Guardare solo al debito pubblico senza la finanza privata o viceversa è un errore. Per noi è fondamentale la disciplina fiscale ma servono anche più controlli sulla solidità delle Banche. Questo è l'approccio giusto, la via maestra ''. D'altra parte, ha ricordato il Ministro, la crisi irlandese non è stata causata dalla finanza pubblica. Quindi, ha ribadito '' pari rilevanza tra finanza pubblica e privata '' e a dimostrare che questa impostazione sta prendendo piede sono gli Stress Test sul sistema bancario. '' Siamo partiti dalla demonizzazione del debito pubblico ma oggi si considerano altri fattori rilevanti, l'eccesso di leva finanziaria, di carte di credito ''. Tema trattato nella due giorni a Bruxelles anche il rafforzamento del fondo Salva - Stati. Ma nessuna decisione è stata presa e la discussione non è ancora conclusa. Tremonti non è voluto entrare nel merito limitandosi a dire che '' è troppo presto e ci siamo impegnati a non soffermarci nei dettagli ''. Le posizioni tra i Paesi sono divergenti, tuttavia su un principio sono d'accordo Germania, Francia e Italia: per la rete di sicurezza dei Paesi dell'euro serve un approccio complessivo, non è sufficiente un approccio Stato per Stato che non eviterebbe l'effetto domino. '' Stiamo cercando di capire le varie ragioni - ha riferito Tremonti - e sosteniamo la ragione di una soluzione europea forte e complessiva ''. Il Ministro Tedesco Wolfgang Schauble ha posto l'accento sulla necessità di un efficace coordinamento delle politiche di bilancio e di un miglioramento del patto di stabilità mentre la francese Christine Lagarde ha insistito per un '' pacchetto completo di misure e questo non deve riguardare solo il fondo ma anche altre questioni ''. Tremonti ha poi minimizzato l'incontro che hanno avuto ieri, in forma riservata, i sei Paesi con un rating a tripla A: Germania, Francia, Olanda, Lussemburgo, Austria, Finlandia. Una sorta di pre - vertice prima dell'Eurogruppo. '' Solo una riunione tecnica '' ha spiegato, che '' non lascia pensare a scenari politici. Se si vantano perchè hanno la tripla A, io dico loro di guardare l'esposizione delle Banche verso l'Irlanda. Noi abbiamo 22 miliardi, la Germania 150, la Francia 65, gli Usa 75 ''. Eppure l'Italia partecipa al Piano gli aiuti all'Irlanda sulla base della partecipazione alla BCE, che è il 13 %. '' Non è che non vogliamo contribuire - ha concluso Tremonti - ma forse anche l'esposizione andrebbe considerata ''. BCE: un Belga e una Slovacca candidati per il Board ( Adnkronos ) Bruxelles, 18 gennaio Per la successione all'austriaca Gertrude Tumpel-Gugerell, che a fine maggio lascerà il Board della Banca Centrale Europea, sono candidati il belga Peter Praet, Direttore della Banca Nazionale del Belgio, ed Elena Kohutikova, Vice Governatore della Banca Centrale Slovacca. I loro nomi sono stati ufficializzati ieri sera ai Ministri delle Finanze dell'Eurogruppo riuniti a Bruxelles. La decisione finale è attesa a marzo, mentre, scrive Le Monde, sembrano essere entrati " nella fase decisiva i negoziati " sulla successione di Jean-Claude Trichet, il cui mandato scade a ottobre. Per il suo posto alla guida della BCE si fanno i nomi del Presidente della Bundesbank, Alex Weber, e del Governatore di Bankitalia, Mario Draghi. In proposito, alla domanda se la candidatura del banchiere belga e di quella slovacca possano in qualche modo influire sulla corsa alla Presidenza della BCE, il Ministro dell'Economia Giulio Tremonti ha replicato: " Non aumenta e non riduce le chance " dei candidati per la guida dell'Istituto di Francoforte. In dieci anni l'euro ha perso un potere d'acquisto pari al 22 % ( Trend.online ) di Pierpaolo Molinengo Chi avesse avuto in odio l'euro adesso ha una ragione in più per detestarlo. Stando ad un recente studio effettuato da Allianz tra il 1999 e il 2010 il potere d'acquisto della moneta unica è sceso del 22 %. In particolare, un euro del 1999 vale oggi 76 centesimi in Italia, 82 in Germania, quasi 81 in Francia e addirittura 71 in Spagna, con una media di 78 centesimi nei Paesi di Eurolandia. Sicuramente meglio le cose non sono andate per il dollaro, che nello stesso periodo ha perso il 25 % del suo potere d'acquisto ed oggi vale appunto 75 centesimi. A cavarsela molto meglio è stato invece il franco svizzero, che ha perso solo l'11 % del potere di acquisto. Grecia: Governo smentisce allungamento rimborso debito ( AGI ) Atene, 18 gennaio Il Governo greco smentisce di stare pensando a un allungamento del rimborso dell'intero ammontare del debito pubblico. L'idea era stata avanzata, in un primo momento dal Vice Premier, Theodoros Pangalos e aveva creato forte turbamento sui mercati. Il portavoce del Governo, George Petalotis ha precisato che quella di Pangalos " è una sua personale idea ". In precedenza gli spread sui rendimenti dei decennali greci sui Bund tedeschi era salito di 27 punti . Fondi comuni: per Barclays multa da 7,7 milioni di sterline ( Bluerating.it ) Barclays, la terza maggiore banca britannica, è stato multata per 7,7 milioni di sterline a causa di “ gravi ” errori legati a due Fondi che l'Istituto ha venduto a migliaia di clienti, secondo quanto annunciato oggi in una nota dalla FSA, l'Autorità di mercato britannica. Barclays in particolare non sarebbe riuscita a garantire che i due Fondi fossero adatti agli obiettivi di investimento dei clienti e non avrebbe addestrato in modo appropriato gli addetti alle vendite a partire da luglio 2006 fino al novembre 2008. Conti Pubblici: Bankitalia, in 2010 diminuiscono fabbisogno e deficit / Pil ( Adnkronos ) Roma, 18 gennaio Nel 2010 il fabbisogno del settore statale è diminuito di quasi 1,5 punti percentuali del Pil rispetto all'anno precedente. Sulla base delle informazioni disponibili, l'indebitamento netto si sarebbe portato al di sotto dell'obiettivo del 5 % del prodotto. Nel Bollettino economico di Bankitalia si evidenzia il miglioramento dei conti pubblici italiani, puntualizzando che rifletterebbe principalmente una contrazione delle spese in conto capitale. La dinamica delle entrate, dopo la caduta del 2009, sarebbe tornata positiva, anche grazie alla introduzione, dal gennaio 2010, di nuovi vincoli alle compensazioni sull'Iva. Il debito in rapporto al Pil sarebbe aumentato a circa il 119 %, dal 116,0 % dell'anno precedente. Parte di tale aumento, inferiore a quello stimato per il complesso dei paesi dell'area dell'euro dalla Commissione Europea, ha peraltro avuto in contropartita l'incremento ( pari 0,7 punti percentuali di Pil ) delle disponibilità liquide che il Tesoro detiene presso la Banca d'Italia. Per il triennio 2011 - 13 la Decisione di Finanza Pubblica ( DFP ) prevede un ulteriore, graduale miglioramento dell'indebitamento netto, per effetto della manovra triennale varata alla fine di maggio dello scorso anno. La legge di stabilità per il 2011 approvata in dicembre non ha modificato il profilo di rientro dell'indebitamento netto della DFP. Conti Pubblici: Bankitalia, riforma Finanziaria rafforza controllo spesa ( Asca ) Roma, 18 gennaio '' La proposta di modifica della Legge di contabilità e finanza pubblica mira principalmente ad allineare i tempi e gli strumenti della programmazione di bilancio nazionale al semestre europeo, che rafforza il coordinamento delle politiche economiche dei Paesi membri della UE '', così Daniele Franco, Capo del Servizio Studi di Struttura Economica e Finanziaria della Banca d'Italia, nel testo della sua audizione alla Camera dei Deputati. '' Le nuove scadenze della programmazione prevedono un ampliamento dell'intervallo tra la fissazione degli obiettivi di finanza pubblica ( in aprile ) e la concreta definizione della manovra di bilancio ( in ottobre ). L'esperienza degli ultimi due decenni indica che le previsioni macroeconomiche possono cambiare in misura significativa in tale arco temporale; appare opportuno definire anticipatamente linee guida per le conseguenti revisioni da apportare agli obiettivi di bilancio. L'anticipo delle grandi linee della manovra richiede un miglioramento dell'informazione statistico - contabile disponibile in primavera, soprattutto con riferimento ai dati relativi agli Enti decentrati. In passato si sono registrati scostamenti anche ampi rispetto agli obiettivi di medio termine fissati nei documenti di programmazione. Vi hanno influito l'ottimismo delle previsioni macroeconomiche ( che ha riguardato previsori pubblici e privati ) e l'assenza di una reazione sistematica volta a compensare gli scostamenti dai programmi negli anni successivi. La dinamica della spesa primaria corrente è stata generalmente superiore a quella programmata e a quella del prodotto. Muovendo lungo le linee indicate dalla legge n. 196 del 2009, la proposta di legge in esame prevede un rafforzamento dei meccanismi di controllo della spesa. Potrebbe essere opportuno considerare l'introduzione di una regola che fissi limiti pluriennali vincolanti per la spesa primaria. La proposta di revisione della legge n. 196 non modifica sostanzialmente il grado di coinvolgimento degli Enti Territoriali nella definizione degli obiettivi di finanza pubblica. In prospettiva, il decentramento dei poteri di spesa e di entrata richiede che gli Enti Territoriali partecipino alla definizione dei documenti programmatici, al fine di assicurare la coerenza delle loro politiche di bilancio con quella nazionale. La riforma è un'occasione per rendere più efficaci le regole, le procedure e le istituzioni di bilancio del nostro Paese. Va soprattutto rafforzato il controllo della spesa, che rappresenta un elemento cruciale per la politica di bilancio dei prossimi anni, al fine di ridurre l'indebitamento netto e il debito senza aumentare ulteriormente la pressione fiscale “. Lavoro: Bankitalia, giù Contratti a Tempo Indeterminato, su Flessibili ( Adnkronos ) Roma, 18 gennaio Giù i posti di lavoro a tempo indeterminato, su invece quelli flessibili; nel terzo trimestre 2010, infatti, i Lavoratori dipendenti sono scesi di 349mila unità mentre complessivamente tra Lavoratori Autonomi, part time e a termine l'occupazione è salita ' di 144mila unità '. E' il Bollettino Economico di Bankitalia a fotografare così la reazione delle imprese all'incertezza che ancora regna sulle prospettive di ripresa economica. " Le imprese privilegiano le forme contrattuali più flessibili rispetto agli impieghi permanenti a tempo pieno ", dicono gli economisti di Palazzo Koch, spiegando come " la flessione dell'occupazione nel terzo trimestre, rispetto allo stesso periodo del 2009, abbia interessato esclusivamente i Lavoratori dipendenti a tempo pieno e a tempo indeterminato ". E i dati Bankitalia parlano da soli: i Lavoratori dipendenti a tempo pieno e a tempo indeterminato sono diminuiti di 349 mila unità, il 2,75 % in meno del 2009; mentre il numero dei Lavoratori autonomi è cresciuto di 24mila unità, pari al + 0,4 % cui si aggiungono i 109mila Lavoratori dipendenti a tempo parziale in più, pari al + 4,3 % e quelli a termine che salgono di 11 mila unità pari al + 0,5 %. Bper: Ettore Caselli eletto Presidente del CdA ( Finanza.com ) Il CdA della Banca Popolare dell’Emilia Romagna ha eletto Ettore Caselli alla carica di Presidente. Caselli, Direttore Generale della Banca sino al 31 dicembre 2007, ricopriva la carica di Vice Presidente. B.ca MPS: incrementato spread per gli strumenti innovativi di capitale ( Trend.online ) di Alberto Susic Banca Monte dei Paschi di Siena ha deciso oggi di incrementare lo spread per gli strumenti del tipo preferred securities effettuate da Mps Capital Trust I per € 350.000.000 e da Antonveneta Capital Trust I per € 80.000.000 ( le “ Preferred Securities” ), non richiamando tali strumenti alla prima data utile per il rimborso ( rispettivamente, il 7 febbraio 2011 e il 21 marzo 2011 ). Il nuovo spread sul tasso EURIBOR a tre mesi sarà pari a 630 punti base e decorrerà, per ciascuna emissione di Preferred Securities, a partire dalla rispettiva prima data utile per il rimborso, sostituendo il livello previsto contrattualmente. La decisione è stata assunta in considerazione di circostanze eccezionali relative all’estrema incertezza del quadro normativo attuale, che non consente, al momento, di far riferimento a coordinate puntuali per nuove emissioni di strumenti rientranti nel Tier 1 della Banca. L’emissione di strumenti di qualità regolamentare almeno equivalente alle Preferred Securities sarà possibile solo con la messa a punto, da parte dei competenti organi comunitari e nazionali, dei criteri di dettaglio applicabili ai fini del computo degli strumenti ibridi nel patrimonio di base delle Banche, sulla base delle indicazioni contenute nel documento pubblicato il 16 dicembre 2010 dal Comitato di Basilea dal titolo Basel 3: “ A global regulatory framework for more resilient banks and banking systems “. Mps: lancia linea abbigliamento '1472', prima tra Banche ( Asca ) Siena, 18 gennaio Banca Monte dei Paschi di Siena lancia la collezione di abbigliamento ' 1472 ', una linea di capi di moda firmati Jaggy e personalizzati con l'anno di fondazione dell'Istituto. E' la prima collezione di moda ad essere prodotta da una Banca. Disegnata da Fabrizio Danna, anima creativa e Presidente di Jaggy, nota azienda dello sportswear italiano, la serie è composta da capi di moda casual sportivi, d'ispirazione vintage: una felpa, una t-shirt e una polo, per lui e per lei. I capi potranno essere acquistati online a partire dal prossimo marzo, sul sito www.mille472.it, dove già dallo scorso ottobre possono essere richiesti anche i pregiati vini dell'etichetta Rosso 1472, prodotti da Mps Tenimenti. La nuova campagna di comunicazione ' 1472 L'Italia ha i numeri ' accompagna il lancio della linea di abbigliamento: una testimonianza dell'Italia giovane, fatta di nuove generazioni che crescono e vogliono riscrivere il futuro dell'intero Paese, di eccellenze che hanno i numeri per farlo come dimostrano i due testimonial scelti per i soggetti stampa: Tania Cagnotto, la prima donna italiana ad aver conquistato una medaglia mondiale nei tuffi, e Simone Rugiati, uno degli chef più creativi del momento. Il 2011 caldo del Banco Popolare, dopo l’aumento l’attenzione è per il Business Plan ( Finanza.com ) Aumento di capitale, forte interesse delle Fondazioni, attesa per il nuovo Business Plan. Sono tanti i temi caldi che circondano l’inizio 2011 del Banco Popolare. A Piazza Affari il titolo dell’Istituto scaligero, dopo la caduta di ieri e un inizio di seduta ancora tinto di rosso, prova a rialzare la testa mettendo a segno un + 1,07 % a 2,37 €. Ieri è partito il maxi aumento da 2 miliardi di euro con il periodo di sottoscrizione che si concluderà il prossimo 11 febbraio. La ricapitalizzazione è stata proposta a forte sconto: 1,77 € il prezzo di sottoscrizione delle 1.123 milioni di azioni di nuova emissione. Il prezzo , in sostanza, comporta uno sconto del 29 % rispetto ad un TERP, pari a 2,492 €, calcolato sulla base dei prezzi di chiusura di mercoledì scorso ( 3,503 € ). Per tener conto del prezzo di emissione delle nuove azioni e lo stacco dei diritti, molte case d’affari hanno rivisto in questi giorni il prezzo obiettivo del Banco Popolare. Questa mattina Goldman Sachs ha alzato il target price a 3,1 da 2,98 €, confermando la raccomandazione neutrale e indicando come rischi principali il macrotrend in Italia, l’evoluzione degli spread sui CDS governativi, l’esecuzione del turnaround di Italease e la cessione di Asset No Core. Equita ha invece tagliato il target price a 2,9 da € ( hold ), mentre Société Generale ha ribadito il rating sell con un potenziale di downside di oltre 10 punti percentuali ( prezzo obiettivo a 2,05 € ). Dopo l’aumento di capitale l’attenzione del mercato si sposterà sul nuovo Piano Industriale, che il management del Banco Popolare dovrebbe presentare entro il primo semestre 2011. Il Piano prevede una progressiva integrazione delle realtà minori del Gruppo. Le prime indiscrezioni parlano di un assorbimento delle Popolari di Crema e Cremona all’interno della controllante Popolare di Lodi. Inoltre, dovrebbe essere attuata la ridefinizione della segmentazione della clientela Pmi con una riattribuzione delle competenze alle filiali. L’aumento di capitale del Banco sta inoltre attirando l’attenzione delle Fondazioni e consacrando Verona come il secondo più importante centro finanziario italiano. In settimana, infatti, dovrebbe essere presentato in Parlamento l’emendamento che permetterà alle Fondazioni di arrivare fino al 5 % delle Popolari ( attualmente il limite è fissato allo 0,5 % ). Una normativa che, se dovesse venir approvata, permetterebbe alla Cariverona di investire 200 milioni di euro nella ricapitalizzazione del Banco e salire così al 5 % del capitale della Banca guidata da Saviotti. Ma l’aumento ha richiamato anche l’interesse della Caritorino, che metterebbe sul piatto 20 milioni per assicurarsi lo 0,5 % del Banco Popolare. B. Popolare: i soci fanno cassa con i diritti ( MF - DJ ) Milano Ieri mattina, tra i piccoli azionisti del B. Popolare, specie quelli attivi nei forum su Internet, era forte il timore che, nel primo giorno di contrattazione, i diritti d'opzione dell'aumento di capitale dell'istituto veronese sarebbero crollati in Borsa. L'opinione diffusa era infatti che, come si legge in un articolo di MF, malgrado il prezzo di emissione delle nuove azioni, fissato in 1,77 €, sia di fatto allettante, molti azionisti retail, a corto di liquidità, fossero portati a non sottoscrivere l'aumento monetizzando subito il valore del diritto. Una pressione al ribasso che le Banche del Consorzio garanzia, guidato da Mediobanca e Merrill Lynch, aspetteranno a bilanciare, entrando in azione quando il diritto avrà raggiunto un valore tale da poter essere acquistato a prezzi di saldo ed essere poi girato a quei grandi investitori istituzionali, come le Fondazioni di Verona e Torino, intenzionati a pesare nella Banca guidata da Pier Francesco Saviotti. Se questo ragionamento è corretto lo si capirà solo tra qualche settimana. Di certo, però, nel primo giorno di contrattazione dei diritti l'offerta ha superato di gran lunga la domanda. Dopo un avvio in leggero rialzo, i diritti sono stati fortemente venduti, arrivando a toccare un minimo di 0,684 €, per poi ritracciare fino a 0,748 €, ma chiudendo comunque con un ripiegamento del 18,73 %. Importanti sono stati anche i volumi. A fine seduta sono passati di mano quasi 60 mln di diritti, circa il 5 % del totale. Che poi l'aumento interessi seriamente gli investitori istituzionali lo dimostra anche la decisione assunta ieri dal CdA della Fondazione Crt, che dopo aver " valutato positivamente " l'ipotesi di ingresso nell'azionariato del B. Popolare, ha deciso di investire, subordinatamente al parere del Ministero dell'Economia, circa 20 mln nell'aumento di capitale per una quota pari allo 0,5 % dell'Istituto. Forte rimane anche l'interesse della Fondazione Cariverona, già azionista con lo 0,5 %, che aspetta però l'esito del confronto parlamentare sulla modifica della legge bancaria in tema di Banche Popolari per sapere se potrà salire fino al 5 % del Banco. B. Italease: oltre 1000 parti civili al processo ( MF - DJ ) Milano Oltre mille parti civili e la Banca d'Italia si sono presentate ieri all'apertura del secondo processo Italease, quello per falso in bilancio, aggiotaggio, truffa e ostacolo alla Vigilanza, che vede principale imputato l'ex A. D. Massimo Faenza, già condannato a sette anni per associazione a delinquere e appropriazione indebita, insieme con due manager di Deutsche Bank, Dario Schiraldi e Francesco Giuliani, accusati di truffa, e un revisore di Deloitte & Touche, Riccardo Azzali, imputato di falso in revisione. Le parti civili, si legge in un articolo di MF, sono tutti piccoli azionisti dell'ex stella di Piazza Affari rimasti invischiati nel tracollo del titolo a partire dalla primavera del 2007, in seguito alla pubblicazione delle intercettazioni di Danilo Coppola sui "miliardi" dati, secondo quanto presunto dalla Procura, a Faenza e all'esplosione dello scandalo dei derivati esotici utilizzati per gonfiare gli utili della Banca. Per quanto riguarda i danni, secondo i calcoli dei legali ammonterebbero a circa 25 mln euro, pari alla perdita di valore del titolo rispetto all'investimento originario. Fra le parti civili costituite ieri c'è anche Nabucco RE, società riconducibile a Claudio Calza, uno dei mediatori principali dell'ex Banca del Leasing, a sua volta condannato a tre anni e sei mesi nel filone principale lo scorso dicembre. Citigroup: torna l'utile nel 2010 per 10,6 Miliardi $ ( Asca ) Roma, 18 gennaio Citigroup torna all'utile nel 2010 dopo aver pagato un pesante dazio alla crisi che l'ha scalzata dal primo posto tra gli Istituti di credito nel mondo. La Banca ha annunciato un risultato netto di 10,6 miliardi di dollari rispetto al rosso di 1,6 miliardi annunciato nel 2009. Nel solo quarto trimestre Citi ha ottenuto un utile di 1,3 miliardi di dollari rispetto ai - 7,6 miliardi dello stesso periodo dell'anno precedente. Continuano, però, a farsi sentire gli effetti della crisi. La controllata Citi Holdings, dove sono stati fatti confluire gli Asset tossici e gli investimenti non produttivi del Gruppo, ha perso nel 2010 4,2 miliardi ( - 8,9 mld $ nel 2009 ) dopo svalutazioni per ben 128 miliardi di dollari sono l'anno scorso. Censimento, questionari anche online ( Italia Oggi.online ), 18 gennaio Si potrà compilare anche online il questionario per il prossimo censimento della popolazione italiana da parte dell'Istat, che inizierà il 9 ottobre. Il Presidente dell'Istituto di statistica, Enrico Giovannini, ha sottolineato ieri a Roma che l'aspetto organizzativo è già in funzione. « I questionari - ha spiegato - arriveranno a casa di tutti gli italiani che potranno compilarli via web sul nostro sito, ogni cittadino riceverà dei codici provvisori che potrà poi cambiare con una password ». Un'operazione « sicura », ha spiegato il Presidente dell'Istat: « Abbiamo definito un contratto con Telecom per il web hosting, sarà una situazione a prova di hacker. Chi non compilerà il questionario online « lo potrà compilare e restituire ai centri di raccolta. Se poi tutti i sistemi utilizzati non dovessero funzionare - ha aggiunto Giovannini - i rilevatori andranno nelle case di chi non ha restituito il questionario compilato ». Per sponsorizzare l'uso di internet, nei prossimi mesi partirà una campagna di comunicazione. Il censimento 2011 sarà anche la preparazione per quello che si avvierà nel 2012 sul cosiddetto terzo settore e il mondo dell'economia, ha aggiunto Giovannini, spiegando che « sarà un censimento non delle imprese, ma per le imprese: una fotografia della post-crisi, del terzo settore e del nuovo modo di fare impresa ». Giovannini ha affermato che « nel 2011 l'Istat ha ricevuto i finanziamenti per i censimenti pari a 600 milioni di euro, una cifra importante in momenti di crisi come questo ». Governo e Parlamento hanno poi « assegnato i fondi per il triennio 2011 - 2013 ». È stata poi istituita la Scuola superiore di statistica e analisi sociali ed economiche. “ Tutto questo - ha sottolineato - va benissimo, ma non basta “. Secondo Giovannini, infatti, “ per evitare il ripetersi di altre situazione come quelle accadute in Grecia a primavera, serve un sistema statistico europeo “. Il numero uno dell'Istat ha poi ricordato come dal 1° gennaio sia operativa l'incorporazione dell'Isae nell'Istat. La sfida, ha evidenziato, ” sarà quella di svolgere le funzioni di previsione economica senza che ciò riduca l'autorevolezza dell'Istat come certificatore dei dati di consuntivo. Per questo verrà definito un assetto organizzativo che assicuri la separazione della responsabilità di tali funzioni “. Fiat: Marcegaglia, lunedì riunione Federmeccanica - Sindacati su Contratto ( Asca ) Milano, 18 gennaio Faccia a faccia, lunedì prossimo, tra i rappresentanti di Federmeccanica e i delegati delle tre sigle sindacali confederali per fare il primo punto sul futuro Contratto creato ad hoc per il settore auto. L'annuncio arriva dalla Presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, che a margine di un dibattito in corso alla Casa della Cultura di Milano ha chiarito: '' non è che Fiat sia uscita da Confindustria ma sono le due NewCo, Mirafiori e Pomigliano, a essere nate fuori da Confindustria con l'accordo che appena faremo un Accordo auto ci sarà la volontà di rientrare in Confindustria ''. Fiat: Marcegaglia, minoranza non può esercitare potere di veto ( Asca ) Milano, 18 gennaio Confindustria è disposta a sedersi a un tavolo con le sigle sindacali confederali e avviare una trattativa sulle nuove regole di rappresentanza, ma solo a determinate condizioni: '' Bisogna stabilire che se il 51 % dei Sindacati decide di andare avanti poi non ci può essere una minoranza che fa sciopero o che esercita il potere di veto, perchè così non si governano le fabbriche '', ha messo in chiaro la Presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, a margine di un dibattito con Susanna Camusso e Pierluigi Bersani in corso alla Casa della Cultura di Milano. Fiat: Bonanni, partecipazione ad utili è d'obbligo ( Adnkronos ) Torino, 18 gennaio '' Sono soddisfatto che Marchionne lo dica per la prima volta con forte chiarezza. La partecipazione è d'obbligo, non si può avanzare con l'antagonismo ''. Così il segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni commenta l'apertura dell'A. D. del Lingotto Sergio Marchionne alla partecipazione degli operai agli utili. '' La partecipazione responsabile e consapevole passa attraverso la divisione degli utili - ha aggiunto - la questione l'avevamo posta già noi dal primo giorno, a partire da Pomigliano perchè riteniamo che servano aziende dove si mira alla qualità e alla quantità, ad un maggior salario e a far star bene azienda e Lavoratori '', ha concluso. Fiat: Bonanni a Fiom, in Germania sono i Naziskin a bloccare impianti Asca ) Torino, 18 gennaio '' Non si può immaginare Mirafiori senza la Fiom, ma neppure una Mirafiori con la sola Fiom, perchè Mirafiori non è più questo da molto tempo, la Fiom è uno dei tanti sindacati ''. Lo ha detto il leader della Cisl Raffaele Bonanni, a Torino per un incontro con le RSU di Mirafiori. '' Ho il massimo rispetto per quella cultura e quella storia - ha aggiunto -, ma finchè la Fiom non lo riconosce agli altri nello stesso modo e nella stessa misura è chiaro che ci saranno sempre problemi: la Fiom - ha proseguito il segretario generale della Cisl - non rispetta il volere dei Lavoratori quando si vota, non rispetta l'equilibrio dei rapporti con gli altri sindacati, non rispetta le controparti, e dal mio punto di vista non rispetta neppure le regole della propria organizzazione. Immagino una Mirafiori con i sindacati in proporzione alla forza che ciascuno rappresenta, dove ognuno possa esprimersi senza essere fermato, contestato, sputato in volto. Immagino una Mirafiori dove la democrazia sindacale non sia qualcosa con cui sciacquarsi la bocca quando si arriva al casino tra i sindacati, ma la regola di ogni giorno. Dove - ha sottolineato - la partecipazione sia l'elemento motore del rinnovo delle relazioni industriali ''. Bonanni ha definito quello della Fiom un '' vittimismo a rovescio '' e ha ricordato la sua esperienza personale a Mirafiori quando nel corso di un'Assemblea '' cinque persone bloccarono l'Assemblea a cui avevano partecipato in mille. In Germania sono i naziskin che bloccano la produzione e che fanno violenza - ha concluso Bonanni qualcuno deve riflettere sulla natura delle propria protesta ''. Fiat: Bonanni, scandalosa Tv pubblica su vicenda Mirafiori ( Adnkronos ) Bologna, 18 gennaio " I mezzi di informazione non hanno messo a fuoco il tema della discussione. In pochi hanno evidenziato cosa era Mirafiori cinque anni fa, che c'era chi proponeva di fare un parco giochi in quell'area ". Lo fa presente ai microfoni di Radio Fly Web il segretario della Cisl, Raffaele Bonanni, che propone anche una " riflessione su cosa è il mercato dell'auto oggi, dei nuovi soggetti entrati e delle difficoltà di stare sul mercato. Non c'è stata - sostiene il leader della Cisl - analisi e discussione nel merito, c'è stata solo tifoseria. Sulla Tv pubblica la cosa è stata scandalosa - sostiene poi Bonanni - perchè oltre che confondere le idee alla gente, una parte ha addirittura preso una posizione a favore di una delle posizioni in campo. Il contrario di quello che dovrebbe essere un servizio pubblico, noi contestiamo questo assetto della Tv pubblica, divisa in tre parti, data in pasto ai partiti e dove ognuno fa quello che vuole ". Fiat: Palombella ( Uilm ), ora scriviamo Contratto per Mirafiori ( Asca ) Roma, 18 gennaio '' Ora scriveremo il Contratto per i Lavoratori di Mirafiori ''. Lo annuncia Rocco Palombella, segretario generale della Uilm nell'articolo d'apertura del quindicinale ''Fabbrica società'' diffuso oggi dai metalmeccanici della Uil. '' Il 13 e il 14 gennaio - scrive il leader sindacale - resteranno date indimenticabili che segneranno un cambiamento radicale di democrazia sindacale e di rapporti tra le diverse organizzazioni sindacali. Il bilancio, anche seppur sintetico di questo risultato, dimostra che nonostante l'impossibilità che abbiamo avuto a spiegare bene i termini dell' intesa, i Lavoratori hanno scelto il lavoro, gli investimenti e il rilancio produttivo dello stabilimento di Mirafiori, consegnandoci un mandato specifico da continuare ''. Secondo Palombella '' la reazione di chi per anni ha continuato ad utilizzare lo strumento del Referendum come l'unico metodo per approvare gli Accordi, oggi non lo riconosce più tale poichè, pur avendo superato abbondantemente il 50 % dei sì, a suo deprecabile giudizio, non rappresenta il risultato necessario per ritenere l'Accordo valido. Insomma, chi non ha firmato l'intesa per Mirafiori ed avuto il riscontro dell'errore di tale scelta dal risultato del Referendum svolto, ora in modo laconico ripropone la riapertura della trattativa, così come aveva promesso in caso di vittoria del no nella consultazione suddetta ''. Palombella enuncia i punti principali del prossimo impegno dei sindacati firmatari dell'intesa per lo stabilimento di Mirafiori. “ Il compito nostro, ora - afferma il segretario generale della Uilm - sarà quello di scrivere, come abbiamo fatto per Pomigliano, il Contratto per i Lavoratori di Mirafiori, con le migliorie che riguarderanno i nuovi regimi degli scatti di anzianità, i nuovi inquadramenti professionali, finalmente con la sperimentazione della terza ERP e i relativi aumenti d'inquadramento. Realizzate queste cose - aggiunge -, passeremo alle Assemblee di tutti i Lavoratori, soprattutto di quelli che hanno votato 'no', per spiegare i termini delle intese, rassicurando sulla concretezza dell'investimento e soprattutto sul fatto che nessun diritto è stato violato ''. La Direzione Nazionale della Uilm è stata convocata per venerdì 21 gennaio nella Sede Nazionale di Corso Trieste a Roma. Fiat: Marchionne, Accordo non si tocca, alzerò i salari ( Asca ) Roma, 18 gennaio '' Non abbiamo compresso alcun diritto ''. Così Sergio Marchionne, A. D. di Fiat, in una intervista al quotidiano la Repubblica, commenta il risultato positivo del Referendum tra le maestranze dello stabilimento di Mirafiori. Insomma l'intesa non si tocca e potrà essere estesa. Non mancano le critiche alla Fiom-Cgil contraria all'Accordo di Mirafiori: '' La Fiom è scesa in guerra non per i diritti, ma per il suo ruolo di minoranza bloccante '', commenta il numero uno del Lingotto. L'Accordo di Mirafiori dovrebbe consentire una maggiore efficienza nella gestione del costo degli impianti, '' fatemelo migliorare e alzerò i salari. Possiamo arrivare al livello della Germania e della Francia. Io sono pronto '', spiega Marchionne. L'A. D. non chiude la porta anche alla compartecipazione delle maestranze agli utili societari, '' le dico che ci arriveremo. Voglio arrivarci. Ma prima di parteciparli, gli utili dobbiamo farli ''. Smentite le voci di cessione dell'Alfa Romeo '' fossi matto. E' roba nostra '' risponde Marchionne. Stessa musica sulle voci di dismissione di parte degli Asset di Fiat Industrial, destinazione Germania, '' manco di notte. E l'arroganza tedesca gliela raccomando. Quando volevo comprare Opel, non me l'hanno data perchè ero italiano '', replica l'A. D. di Fiat. Pil: Giovannini ( Istat ), non può sintetizzare condizione del Paese ( Asca ) Roma, 18 gennaio Il Pil non basta perchè ' 'non si può sintetizzare la condizione del Paese con un numero ''. Lo ha evidenziato il Presidente dell'Istat, Enrico Giovannini, presentando l'attività dell'Istituto nazionale di statistica per il 2011. In agenda infatti c'è un tavolo con il Cnel per arrivare a una misurazione del benessere della società. '' Vogliamo far capire - ha detto Giovannini - che il Pil è un'ottima misura per l'attività economica, ma bisogna andare oltre e completarlo con altre informazioni di carattere sociale e ambientale ''. Nel 2011 verrà costituito presso il Consiglio nazionale dell'Economia e del Lavoro un gruppo di indirizzo sulla misura del progresso della società italiana composto da rappresentanze delle parti sociali e della società civile. L'obiettivo del Gruppo è quello di sviluppare un approccio multidimensionale del '' benessere equo e sostenibile '' ( BES ), che integri l'indicatore dell'attività economica, il Pil, con altri indicatori, ivi compresi quelli relativi alle diseguaglianze ( non solo di reddito ) e alla sostenibilità ( non solo ambientale ). Federalismo: a Province Gestione gettito tassa soggiorno ( Adnkronos ) Roma, 18 gennaio I Comuni capoluoghi di Provincia potranno gestire il gettito in arrivo dalla tassa si soggiorno; per tutti gli altri Enti Locali a decidere sarà la Provincia, dove confluiranno gli incassi andranno e che ne deciderà la distribuzione. Gli introiti in arrivo dal tributo dovranno comunque essere destinati al settore turistico. Sono i contorni che sta prendendo la nuova tassa di soggiorno, che dovrebbe entrare nel D. Lgs. in materia di federalismo municipale, spiegata dal Presidente della Commissione per l'Attuazione del Federalismo Fiscale, Enrico La Loggia, il Ministro per la Semplificazione, Roberto Calderoli e alcuni membri della Commissione. P. A.: Brunetta chiede adeguamento a norme del nuovo CAD ( Asca ) Roma, 18 gennaio Il Ministro per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione Renato Brunetta ha inviato una mail a tutte le 49.179 Pubbliche Amministrazioni italiane per chiedere loro di attivarsi per rendere prassi quotidiana quanto previsto dalle norme del nuovo Codice dell'Amministrazione Digitale ( D. Lgs. n. 235/2010 ), in vigore a partire dal prossimo 25 gennaio. Il nuovo CAD - si legge in una nota - completa il quadro normativo in materia di amministrazione digitale definito cinque anni or sono con il D. lgs. n 82/2005, aggiornando la normativa di riferimento al panorama tecnologico in evoluzione. Dopo la Riforma della Pubblica Amministrazione ( D. Lgs. n. 150/2009 ) - che ha introdotto meritocrazia, premialità, trasparenza e responsabilizzazione dei dirigenti - il nuovo CAD costituisce il secondo pilastro del processo di rinnovamento per costruire una P. A. coerente con i criteri di efficacia ed economicità propri dell'azione pubblica. '' Sulla base delle esperienze maturate in questi anni - scrive Brunetta nella sua mail - il nuovo Codice introduce con chiarezza una serie di innovazioni normative volte a garantire che l'amministrazione digitale non resti solo una dichiarazione di principio, ma sia in grado di incidere effettivamente sui comportamenti e le prassi delle Amministrazioni e sulla qualità dei servizi resi a cittadini e imprese. La riforma infatti non solo rende effettivi i diritti, accessibili le opportunità e cogenti gli obblighi, ma permette di diradare la nebbia dell'incertezza e rassicurare gli operatori sulla validità, anche giuridica, dell'amministrazione digitale ''. Brunetta precisa come il Codice renda obbligatoria l'innovazione nella Pubblica Amministrazione nel modo più naturale: '' Da una parte dando ai cittadini diritti e strumenti per interagire sempre, dovunque e verso qualsiasi Amministrazione attraverso Internet, posta elettronica, reti; dall'altra stabilendo che tutte le Amministrazioni devono organizzarsi per rendere disponibili tutte le informazioni e tutti i procedimenti in modalità digitale, sempre e comunque ''. Il nuovo CAD introduce misure premiali e sanzionatorie, consentendo alle Pubbliche Amministrazioni di quantificare e riutilizzare i risparmi ottenuti grazie alle tecnologie digitali. Dalla razionalizzazione della propria organizzazione e dall'informatizzazione dei procedimenti, le Pubbliche Amministrazioni ricaveranno infatti risparmi da utilizzare per l'incentivazione del Personale coinvolto e per il finanziamento di progetti di innovazione. '' In tre anni - conclude Brunetta - la Pubblica Amministrazione sarà completamente digitale e sburocratizzata. La riforma completa e rende al passo con i tempi il quadro normativo e regolatorio mediante il quale si può ottenere quel recupero di efficienza da parte delle P. A., essenziale per dare maggiore impulso al processo di sviluppo del Paese ''. Fisco: Abete, spostare al 20 % aliquote rendite finanziarie e affitti ( Asca ) Milano, 18 gennaio Spostare al 20 % '' tutte le aliquote sulle cosiddette rendite finanziarie '' compresi '' i canoni da locazione familiare ''. E' questa una delle proposte che il Presidente di Assonime, Luigi Abete, ha lanciato oggi dal palco di Assolombarda durante il suo intervento al convegno ''La manutenzione del sistema fiscale in attesa della sua riforma''. Allo stato attuale, secondo Abete, l'imposizione fiscale sulle rendite da patrimonio risulta '' distorta dalla presenza di troppe ingiustificate differenze ''. La strada da percorrere, già indicata da Abete in diverse occasioni, è quella di '' muovere tutte le aliquote sulle rendite finanziarie verso l'aliquota al 20 % eliminando inoltre il meccanismo perverso di tassazione dei Fondi d'investimento basato sul maturato ''. Una misura che per il Presidente di Assonime andrebbe allargata anche ai canoni d'affitto, '' non solo osserva - per sottrarli all'attuale regime di aspra progressività, che disincentiva le locazioni e l'emersione dei redditi, ma anche riconoscendo che è fin troppo facile, con le moderne tecniche finanziarie, convertire un reddito da locazione in reddito finanziario ''. Abete chiede di accompagnare questa misura con '' una revisione del regime fiscale della Previdenza Complementare ''. In che direzione ? '' Alleggerendo ulteriormente la fase dell'accumulazione - suggerisce il Presidente di Assonime - e riportando in linea con la tassazione delle pensioni pubbliche quella delle pensioni da capitalizzazione ''. Fisco: Abete, rimodulare Irpef con primo scaglione al 20 % ( Asca ) Milano, 18 gennaio Rimodulare l'Irpef è '' urgente '' e un primo intervento '' immediatamente attuabile '' è quello che prevede '' la riduzione al 20 % dell'aliquota sul primo scaglione di reddito '', vale a dire 3 punti percentuali in meno rispetto al valore attuale del 23 %, '' il livello più elevato tra i Paesi europei ''. La proposta è del Presidente di Assonime, Luigi Abete, che questa mattina è intervenuto in Assolombarda al convegno '' La manutenzione del sistema fiscale in attesa della sua riforma ''. Il problema dell'Irpef, secondo Abete, è che questa imposta '' ha perso nel corso degli ultimi decenni la sua iniziale connotazione di imposta progressiva sul reddito complessivo, finendo per concentrare la sua progressività sui soli redditi da lavoro e da pensione ''. Risultato ? '' La parte preponderante del prelievo dell'imposta, circa l'80 %, proviene dai redditi da lavoro dipendente e da pensione ''. Un intervento sull'Irpef diventa allora '' urgente '' proprio perché '' da essa deriva quasi il 40 % del gettito totale ''. La strada da percorrere non può dunque essere che quella di puntare su '' l'introduzione di una tassazione dei patrimoni con aliquota moderata '', misura che per Abete '' offrirebbe un riequilibrio equo e insieme efficiente ''. Fisco: abuso diritto non piace a Agenzia Entrate ( Italia Oggi.online) Milano L'abuso del diritto non piace ai professionisti, ma non piace nemmeno all'Agenzia delle Entrate. Come si legge in un articolo di Italia Oggi, il Direttore Centrale, Attilio Befera, si rende perfettamente conto dei problemi che questa vaga creazione giurisprudenziale può creare in termini di distruzione della certezza del diritto. D'altra parte il ruolo istituzionale proprio dell'Agenzia delle Entrate è quello di garantire all'Erario il gettito necessario al funzionamento della macchina dello Stato. Quindi gli uomini di Befera non possono ignorare questa norma interpretativa ormai consolidata dalla giurisprudenza della Corte di Cassazione, per non rischiare l'imputazione per danno erariale. Il Direttore dell'Agenzia delle Entrate assicura però che l'utilizzo dell'abuso del diritto in sede di accertamento è stato e sarà modesto. Befera anzi auspica che il legislatore intervenga a mettere ordine al più presto su una questione che rischia di diventare sempre più spinosa. Casa: Cgia, con 'cedolare secca' vantaggi solo da 28 Mila euro di reddito ( Adnkronos ) Roma, 18 gennaio Con l'eventuale applicazione della '' cedolare secca '', solo i proprietari di immobili con livelli di reddito sopra i 28.000 euro godranno di significativi risparmi fiscali. Al di sotto di tale soglia, i benefici economici si ridurranno al lumicino, mentre nelle classi di reddito sotto i 15.000 euro, l'applicazione della '' cedolare secca '' comporterà un aumento di imposta, oscillante tra i 65 e gli 87 euro. Sono queste le prime considerazioni emerse da una analisi condotta dall'Ufficio studi della CGIA di Mestre, sull'applicazione della '' cedolare secca '' in discussione oggi tra il Ministro della Semplificazione, Roberto Calderoli, e la Commissione Bicamerale sul Federalismo. Con l'introduzione della '' cedolare secca '', ricordano dalla Cgia, cambia la tassazione sugli affitti degli immobili che dovrebbe interessare i contratti di locazione riferiti al periodo di imposta 2011. Un condizionale d'obbligo visto che il nuovo regime è previsto da uno schema di D. Lgs. del 4 agosto 2010 che, dopo i previsti pareri delle Commissioni Parlamentari, dovrà essere approvato definitivamente dal Consiglio dei Ministri. Le ipotesi allo studio di queste ore, spiegano gli artigiani di Mestre, sembrano prevedere un'aliquota al 23 % per i contratti a canone libero ( con una detrazione del 3 % per le famiglie degli inquilini con figli a carico ), mentre per i contratti a canone concordato l'aliquota dovrebbe essere del 20 %. '' A mio avviso va mantenuta la cedolare secca con aliquota al 20 % anche per i contratti a canone libero. Aumentare del 3 % l'aliquota a carico dei locatari per devolverla agli inquilini con una detrazione Irpef di pari importo, rischia di essere un'operazione inutile. Infatti, c'è il pericolo che questa operazione non riservi agli inquilini nessun vantaggio economico ed è molto probabile che i proprietari recuperino questa maggiorazione di aliquota attraverso l'aumento del canone di affitto '', commenta il segretario della Cgia, Giuseppe Bortolussi. Casa: il fisco scatena gli inquilini contro chi affitta in nero ( Intrage.it ) In buona parte dell'Italia, nessuno si scandalizza, se il proprietario di una casa ne propone l'affitto senza un contratto regolare. Questo perché non abbiamo idea di come la collettività potrebbe impiegare quei 972 milioni che si stima siano sottratti al Fisco ogni anno, per via delle circa 500 mila locazioni in nero. Ma sta per partire un nuovo attacco dello Stato, con il Decreto sul federalismo municipale, ormai in dirittura d'arrivo, grazie all'esame odierno dell'Ufficio di Presidenza della Commissione Bicamerale. Con il federalismo, serviranno più risorse per le casse pubbliche, e così, assieme al decentramento, arrivano nuove misure anti - evasione sugli immobili. Per ridurre l'evasione, è in arrivo anche la " cedolare secca ", una tassa sui proventi da affitto fissa del 23 % ( 20 per chi ha figli ), e non proporzionale al reddito. Ma già si sa che non basterà. E allora servirà il bastone. Ecco come. Saranno gli inquilini stessi, a denunciare gli affitti in nero, secondo l'ipotesi del legislatore, perché per loro sarà conveniente. Chi non registra il contratto di locazione, infatti, non solo dovrà pagare l'imposta dovuta più le sanzioni, ma sarà anche costretto ad affittare per i 4 anni successivi ad un prezzo irrisorio ( il triplo della rendita catastale ). L'unico inconveniente, per gli inquilini, sarà che il proprietario, alla scadenza del Contratto, darebbe molto probabilmente loro la disdetta. Un modo molto diffuso per evadere il fisco è quello di dare la casa in comodato gratuito. Il comodato è un contratto mediante il quale una parte ( comodante ) consegna ad un'altra ( comodataria ) un immobile, affinché se ne serva per un tempo o per un uso determinato, con l'obbligo di restituirlo. È una scelta adottata dai proprietari che affittano la casa in nero, per dare una parvenza di legalità anche all'intestazione delle utenze, e col vantaggio di poter cacciare l'inquilino in qualsiasi momento. Oppure si applica fittiziamente a fratelli e genitori, col vantaggio, per questi ultimi, di non pagare l'Ici come abitazione principale. Il Decreto Legislativo sul federalismo municipale cancella la possibilità, per i Comuni, di assimilare all'abitazione principale ( e quindi rendere esenti dalle imposte ) gli immobili concessi ai parenti. Con l'introduzione dell'IMU - imposta municipale sugli immobili, la tassa locale che prende il posto dell'Ici - i Comuni potranno prevedere inasprimenti dell'imposta ( nel limite dello 0,3 per cento ) nei confronti degli immobili lasciati sfitti, analogamente a quanto si sta tentando a Roma, con l'introduzione di una super-Ici del 10 per mille sulle case sfitte. Dal sito di “YAHOO.Finanza”, 19 gennaio 2011 E' ufficiale: Capuano assumerà la guida di Centrobanca ( Bluerating.it ) UBI Banca ha annunciato oggi, come previsto, la nomina dell'ex numero uno di Borsa Italiana, Massimo Capuano, quale nuovo responsabile operativo di Centrobanca, la Banca d'Investimenti del Gruppo, a partire dal prossimo primo febbraio 2011. In una nota ufficiale Victor Massiah, Consigliere Delegato di UBI Banca, commenta l'attribuzione dell'incarico affermando che con la nomina di Capuano “ Centrobanca potrà ulteriormente sviluppare la propria operatività con le imprese, con una crescente focalizzazione su quelle di Piccole e medie dimensioni, in particolare sotto forma di accompagnamento per l'accesso al mercato dei capitali e del debito, di servizi di advisory e di project financing ”. BCE: Governo Tedesco, niente di deciso per successore di Trichet ( Asca ) Roma, 19 gennaio Il Governo tedesco non ha preso alcuna decisione sul nome del successore di Jean-Claude Trichet alla Presidenza della BCE. Lo ha detto oggi il portavoce dell'Esecutivo nella consueta conferenza stampa settimanale. '' Il mandato di Trichet scade in autunno inoltrato, dunque non c'è alcuna necessità di prendere decisioni in gennaio '', ha detto il portavoce. La precisazione arriva dopo l'articolo del settimanale tedesco Die Zeit che, citando fonti riconducibili ad alti funzionari delle Autorità monetarie della Francia e della Germania, ha parlato di '' chances in ribasso '' per la candidatura di Mario Draghi, Governatore della Banca d'Italia e Presidente del Financial Stability Board. In particolare, secondo il periodico tedesco, Berlino non vorrebbe un banchiere centrale del Club Med, i Paesi dell'Europa Meridionale, sullo scranno più alto dell'Eurotower. Dal sito di “YAHOO.Finanza”, 20 gennaio 2011 Lombardia, + 8 % di occupati ( Italia Oggi.online ), 20 gennaio Riparte l'occupazione nel primo trimestre 2011. E in Lombardia crescerà più che in Italia: + 8 % rispetto al + 3 % stimato per il Belpaese lontano da quel + 11 % di crescita occupazionale attesa in Germania che fa registrare il dato migliore post-crisi, dal 2008. Sono le previsioni di Manpower, frutto dell'indagine condotta su un campione di mille imprese e presentata ieri a Milano a imprenditori e manager delle aziende attive nella Regione. L'appuntamento di ieri è stato anche l'occasione per la società attiva nei servizi per il lavoro, di annunciare la 4a edizione del Premio per il lavoro, organizzato in partnership con Confindustria, che si terrà Bologna il 3 febbraio, trasmesso da Rai Uno in seconda serata. Il mercato del lavoro, dunque, inverte la tendenza per la prima volta dal 2008. I dati della ricerca di Manpower ( selezione, lavoro temporaneo, it service, consulenza ), amministrata in Italia da Stefano Scabbio ( 430 filiali, fatturato 2010 stimato di 800 milioni, in crescita sul 2009 quando era stato di 700 milioni di euro ), indicano però che il Sud non beneficerà di questa ripresa. Il Mezzogiorno, isole comprese, prospetta una situazione ancora negativa dell'occupazione, ( - 5 % ) nonostante le previsioni indichino un leggero miglioramento sia tendenziale che congiunturale. In Lombardia la previsione di crescita netta per l'occupazione è dell'8 % ( 20 punti percentuali rispetto al trimestre precedente, + 16 punti percentuali sul 2009 ). Gli imprenditori hanno espresso la previsione più favorevole dal terzo trimestre 2003 ad oggi. Le assunzioni più ottimistiche sono espresse dagli imprenditori del settore pubblico e sociale ( 10.100 posti ) e nell'area del turismo, in particolare ristoranti e alberghi ( 7.380 ). C'è da domandarsi, visti i settori di incremento, se si possa già parlare di effetto Expo Milano 2015. « Ma più che all'Expo, la volontà di incrementare gli organici annunciata dalle imprese per l'anno in corso è conseguenza della ripresa dell'economia tedesca », ha sottolineato Giulio Sapelli, docente di storia economica all'Università statale di Milano, che ha partecipato all'incontro di ieri, insieme a Massimo Tonoli, A. D. di Elettronica service engineering, attiva nei servizi di assistenza e strumenti per i pagamenti elettronici, Mirko Otranto, responsabile di risorse umane di Gas Plus, società quotata che opera in tutta la filiera del gas, Stefano Agarossi, direttore della rete operativa di Manpower che ha sottolineato la necessità per le imprese di fronte alla crisi « di operare un cambiamento culturale che mette al centro le risorse umane e il talento come elemento strategico delle strategie di business », e Francesco Gallo, responsabile comunicazione di Manpower Italia. Federalismo, Tremonti: confronto con Comuni prosegue ( Reuters ) Il confronto fra Governo e Comuni sul testo del Decreto che disciplina il federalismo municipale è aperto e prosegue in modo positivo. Lo ha detto il Ministro dell'Economia Giulio Tremonti lasciando intendere che il nuovo testo del Decreto depositato ieri in Parlamento potrebbe essere ulteriormente modificato. " Continua la discussione con [ il Presidente dell'Anci Sergio ] Chiamparino che io vedo in modo assolutamente positivo ", ha detto Tremonti conversando con i cronisti a margine della presentazione di un libro. Tremonti si è detto convinto che il Governo possa attuare il federalismo nell'arco della legislatura e ha detto che il processo di decentramento fiscale a favore degli Enti Locali " potrà raddrizzare l'albero storto della finanza pubblica italiana ". Federalismo: Anci, serve ulteriore interlocuzione con Governo e Parlamento ( Adnkronos ) Roma, 20 gennaio L'Ufficio di Presidenza dell'Anci, riunito oggi per 'valutazioni su confronto relativo allo schema di Decreto Legislativo in materia di Federalismo municipale e analisi della situazione finanziaria comunale e gli effetti della riduzione dei trasferimenti, ha approvato un documento in cui sottolinea come sia '' necessaria una ulteriore fase di interlocuzione con il Governo ed con il Parlamento ''. L'Anci ritiene poi '' che sia necessaria la convocazione di una Conferenza Unificata straordinaria per discutere e modificare gli aspetti ancora non soddisfacenti; che debba essere meglio valutato l'impatto che il Decreto produrrà sulla finanza pubblica e sulla finanza territoriale; che debbano essere inserite delle integrazioni per sbloccare da subito il potere di modificare o introdurre l'aliquota dell'addizionale comunale all'Irpef; prevedere che l'incremento di gettito dei tributi devoluti resti nei Comuni ove esso è prodotto; prevedere l'immediata possibilità di applicare il contributo di soggiorno per tutti i Comuni e riportarlo ai valori già individuati nella legislazione vigente ''. Crisi: Tremonti, non solo tenuta conti ma anche tenuta sociale ( Asca ) Roma, 20 gennaio Durante la crisi economica il Governo non ha pensato solo alla tenuta dei conti pubblici ma anche alla tenuta sociale. Lo ha ribadito il Ministro dell'Economia Giulio Tremonti, nel suo intervento ad un convegno dedicato alla rilettura dello scritto di Enrico Berlinguer del '77 sull'austerità. Tremonti ha spiegato che nella gestione del bilancio pubblico '' non c'è solo il rigore dei conti ma anche il risparmio delle famiglie. La tenuta del bilancio è un esercizio politico. Non condivido la tesi - ha aggiunto il Ministro - secondo cui per la tenuta del bilancio non si è fatta spesa pubblica. Ad esempio sugli ammortizzatori sociali abbiamo canalizzato molte risorse. Abbiamo finanziato la sanità, le pensioni, garantito tutte le voci fondamentali della spesa pubblica. Nell'insieme il Paese ha tenuto perchè è stata fatta spesa sociale ''. Come fare ora per rilanciare lo sviluppo ? Il Ministro si è soffermato sulla sua ricetta: non basta la domanda privata e l'export. Sono necessari investimenti pubblici finalizzati alle grandi infrastrutture. Per questo ha ribadito l'importanza dello strumento degli eurobond, un suo cavallo di battaglia ripreso dal Piano Delors negli anni '90 e riproposto dalla Presidenza italiana dell'Unione Europea nel 2003. Un'idea che allora non fu accettata ma che oggi comincia a farsi strada. Marcegaglia: bisogna riformare Confindustria ( MF - DJ ) Roma " A questo punto è venuta l'ora di riformare la Confindustria ". Lo ha detto al Corriere della sera il Presidente di Viale dell'Astronomia, Emma Marcegaglia, aggiungendo che " già quando sono stata eletta avevo in testa l'obiettivo di rendere la Confederazione più snella ed efficiente, poi la grande crisi ci ha costretto tutti a cambiare agenda e a tamponare l'emergenza. Ora che un po' di cose si sono assestate, non ha più senso indugiare. E quando dico " riformare la Confindustria " non penso solo di tagliare i costi ma di decidere che mestiere vogliamo fare in futuro. Quale rappresentanza diamo alle imprese ". Le imprese che sono uscite da Confindustria, rappresentano " casi rarissimi. Dal dicembre 2007 - ha precisato - le imprese associate sono aumentate del 10,9 % e se lo calcoliamo in base ai Dipendenti l'universo che si riconosce in noi è cresciuto del 13 %. Non è vero, dunque, che la rappresentanza degli industriali si sta disgregando, tutt'altro. E per un motivo semplice: la crisi ha esaltato il nostro ruolo di rappresentanza e di tutela degli interessi dell'impresa ". In concreto, ha spiegato Marcegaglia, riformare Confindustria vuol dire " rafforzare il ruolo delle unioni territoriali per essere più vicini alle imprese, siamo già federalisti, e vogliamo diventare iperfederalisti. So che tutte le riforme di Confindustria partite dall'alto sono fallite, perciò io voglio costruirla a partire dai territori creando dal basso best practice, esperienze da emulare ", ha concluso. Cgil, tassa su stipendi Top Manager per piano lavoro giovani ( Asca ) Roma, 20 gennaio Un prelievo fiscale del 5 % per tutti i redditi sopra i 150 mila euro ( dirigenti strategici, top manager e banchieri ) per finanziare un Piano triennale per la stabilità del lavoro a circa 300 mila giovani. E' la proposta lanciata dal segretario generale della Fisac-Cgil, Agostino Megale, nel coso del convegno 'Crisi economica, banche e assicurazioni'. Il fondo, oltre a prevedere un contributo di solidarietà del 5 % sugli stipendi dei top manager, prevede anche un intervento del Governo utilizzando una quota derivante dalla lotta all'evasione e dalla fiscalità generale. Il Piano, che prevede in totale un finanziamento triennale da 8,4 miliardi di euro, ha spiegato Megale, potrebbe consentire l'assunzione a tempo indeterminato per circa 300mila giovani. Contemporaneamente a questo la Fisac-Cgil propone un tetto alle retribuzioni dei top manager: secondo il segretario confederale del sindacato di Corso Italia la forbice tra la retribuzione media di un Lavoratore e quella di un A. D. di uno dei primi cinque Gruppi bancari ha infatti raggiunto un rapporto da 1 a 104. '' Bisogna affrontare il problema imponendo una serie di tetti ai compensi degli stipendi medi dei top manager '' ha spiegato il sindacalista, precisando che in questa proposta '' non c'è nessuna demagogia ''. La Cgil, inoltre, lancia l'allarme sulla netta caduta del reddito disponibile dei Lavoratori, tornato ai livelli del 1999. '' Durante la crisi - ha sottolineato Megale - il reddito disponibile reale pro capite è diminuito di circa il 7 %: da 18.600 euro a 17.300, con una perdita di poco inferiore a 1.300 euro. In termini reali - ha continuato - il reddito pro capite attuale è inferiore al valore del 1999 ''. Contratti: Garrone, ruolo di Confindustria non è in discussione ( Asca ) Roma, 20 gennaio '' La vicenda Fiat non assume alcuna valenza disgregante né segna una rottura nel quadro associativo ''. E' quanto dichiara in una nota il Vice Presidente di Confindustria per l'Organizzazione ed il Marketing associativo, Edoardo Garrone, secondo il quale il ruolo di Viale dell'Astronomia '' non è in discussione. Nel dibattito di queste ore che ha preso le mosse dalla vicenda Fiat - dice - è stato messo in discussione anche il ruolo di Confindustria, arrivando a concludere che lo stesso potrebbe ridimensionarsi. Chi parla di Confindustria ridimensionata pensa al passato. Al contrario, Confindustria ha saputo esprimere in questi ultimi due anni una capacità di anticipazione di un nuovo modello di relazioni industriali e di nuove modalità associative che le hanno permesso di sollecitare, promuovere ed accompagnare le trasformazioni in atto nel quadro di riferimento generale del Paese. E' chiaro - prosegue Garrone - che non possiamo e non dobbiamo fermarci. Il nostro futuro dovrà coniugare il profilo unitario della rappresentanza a livello centrale con la valorizzazione delle specificità territoriali e di categoria. In questo quadro, la vicenda Fiat non assume alcuna valenza disgregante né segna una rottura nel quadro associativo. Al contrario, valorizza il ruolo dell'associazionismo imprenditoriale e anche quello dei sindacati che vorranno porsi l'obiettivo di vincere le sfide della modernità in un contesto radicalmente mutato in questi anni di profonda crisi. Queste continuano ad essere le ragioni della vita centenaria di Confindustria ''. Fiat: Giangrande ( Uilm ) su Cassino, Marchionne ricontratti ( Asca ) Roma, 20gennaio '' Estendere il contratto di Mirafiori a Cassino significa contraddire ciò che fino ad oggi si è fatto. Si è discusso per Pomigliano ed è nato contratto per Pomigliano, si è discusso per Mirafiori ed è nato un contratto per Mirafiori, tanto è vero che i due accordi non coincidono con quello che è stato il risultato. Ogni stabilimento ha la propria specificità ''. A sostenerlo il segretario provinciale UILM di Frosinone, Francesco Giangrande. '' Chiediamo a Marchionne - ha spiegato nel corso di un'intervista di Alessandra Pesaturo che andrà in onda questa sera su Reteoro - di fare una contrattazione per il nostro stabilimento ed aspettiamo di sapere quali modelli intende fare a Cassino, per quello che riguarda lo sciopero del 28 gennaio è una scelta della Fiom, quel percorso non si addice a mio avviso ad un percorso sindacale ''. Banche, Passera: Contratto Aziendale diventi più rilevante ( Reuters ) Per il settore bancario il Contratto Nazionale non può essere superato come ha chiesto di fare ieri Federmeccanica ma quello aziendale deve diventare più rilevante. Lo ha detto l'Amministratore Delegato di Intesa SanPaolo Corrado Passera parlando con i giornalisti a margine del Direttivo di Assonime. " Crediamo nel ruolo importante del Contratto Nazionale ma abbiamo anche bisogno che la parte aziendale diventi sempre più rilevante per essere adeguata alle singole situazioni aziendali ", ha detto Passera. Il manager ha ricordato che anche nel settore bancario, come in quello metalmeccanico, sono stati firmati con tutti i sindacati contratti in deroga al Contratto Nazionale soprattutto per aumentare l'occupazione. L'Associazione delle imprese metalmeccaniche ha proposto ieri che in alcuni casi i Contratti Aziendali sostituiscano quelli Nazionali sulla scia di quanto concordato negli stabilimenti Fiat di Mirafiori e Pomigliano. Casa: Matteoli, domani proporrò in CdM proroga sfratti fino a dicembre ( Adnkronos ) Roma, 20 gennaio '' Domani proporrò al Consiglio dei Ministri un emendamento alla Legge di conversione del Decreto Legge ''Mille proroghe'' in discussione in Parlamento per prorogare fino al 31 dicembre 2011 la sospensione degli sfratti scaduta il 31 dicembre 2010 ''. Lo dichiara il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli. '' La sospensione degli sfratti - aggiunge Matteoli - è limitata a particolari categorie sociali ed è proposta per consentire, attraverso la completa attuazione del Piano Casa, alle famiglie che oggi beneficiano della proroga di poter usufruire di un'abitazione ''. Spagna costringerà Casse Risparmio a quotazione ( Reuters ) La Spagna sta progettando di obbligare le Casse di Risparmio regionali a diventare Banche convenzionali e a quotarsi in Borsa, ha detto a Reuters una fonte vicina alla situazione. Il Fondo statale per le ristrutturazioni bancarie ( FROB ) rileverà quindi quote nelle Banche che non riusciranno ad attirare investimenti privati, ha aggiunto la fonte. Le Casse di Risparmio, pesantemente indebitate, e un loro salvataggio potenzialmente dispendioso sono visti come un grosso rischio per il Governo spagnolo impegnato in tagli aggressivi al deficit di bilancio. UE: Draghi nel Comitato Direttivo dell'European Systemic Risk Board ( Asca ) Il Governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi, è stato eletto nel Comitato Direttivo dell'European Systemic Risk Board, l'organismo dell'Unione Europea responsabile della Sorveglianza macro - prudenziale del sistema finanziario dell'UE, presieduto dal numero uno della Banca Centrale Europea, Jean-Claude Trichet. Faranno parte per tre anni del Comitato Direttivo, insieme a Draghi, anche il Presidente della Bundesbank, Axel Weber, il Governatore della Banca Centrale Cipriota, Athanasios Orphanides, e quello della Banca Polacca, Marek Belka. BCE: riforme strutturali e rafforzamento Banche camminano insieme ( Asca ) Roma, 20 gennaio Nel Bollettino di gennaio, la BCE torna a chiedere l'adozione di misure strutturali che si integrino con il risanamento dei conti pubblici '' per migliorare le prospettive di una maggiore crescita sostenibile. Profonde riforme risultano particolarmente necessarie nei Paesi che in passato hanno subito una perdita di competitività o che al momento risentono di disavanzi di bilancio e disavanzi esterni elevati '', prosegue l'Eurotower, invitando a rimuovere le rigidità nel mercato del lavoro e in quello dei beni. Un insieme di misure '' fondamentali per stimolare l'incremento della produttività, una delle principali determinanti della crescita a lungo termine ''. Riforme che dovrebbero essere supportate '' dai necessari miglioramenti della struttura del settore bancario. Situazioni patrimoniali sane, un'efficace gestione del rischio e l'adozione di modelli imprenditoriali solidi e trasparenti restano indispensabili per rafforzare la capacità di tenuta delle Banche agli shock e assicurare un accesso adeguato ai finanziamenti, gettando le basi per la crescita sostenibile e la stabilità finanziaria '', spiega la BCE. Irlanda: 1.000 persone in fuga ogni settimana ( Wall Street Italia ) Dopo la fuga dalle Banche locali da parte dei correntisti, l'Irlanda si trova a fare i conti con un'ondata di emigrazione: le stime parlano di 1.000 persone che ogni settimana decidono di abbandonare il Paese. E' questo l'effetto della crisi senza precedenti che ha messo in ginocchio il Paese e i suoi cittadini costretti a guardare oltre confine per trovare nuove e migliori opportunità. Sono soprattutto i giovani a fare le valigie. L'Economic and Social Research Institute ( ESRI ) ha stimato una migrazione in uscita di 100.000 unità tra aprile 2010 e lo stesso mese del 2012. Il tasso delle " partenze " è il più alto che si possa ricordare e supera persino quello registrato negli Anni ‘80, quando ci fu un picco di uscite di 44.000 unità nel 1989. L'emigrazione sarà il tema fondamentale della prossima tornata elettorale. Il Primo Ministro Brian Cowen spera che un aumento dell'export possa guidare la ripresa dell'economia questo e il prossimo anno, aiutando così Dublino a raggiungere i target su debito e deficit dopo il salvataggio da parte di UE e FMI. Ma secondo l'ESRI le esportazioni non permetteranno una crescita occupazionale sufficiente per fermare l'emigrazione dal Paese. L'istituto, che è indipendente ma in parte finanziato dal Ministero delle Finanze, ha tagliato le stime di crescita 2011 e 2012. Il Pil è visto rispettivamente all'1,5 % e al 2,25 %, meno delle previsioni del Governo pari a + 1,7 % e + 3,2 % nell'ordine. L'ESRI inoltre si aspetta un tasso di disoccupazione al 13,5 % quest'anno e al 13 % nel 2012. Quanto alle attese per le esportazioni, l'istituto si aspetta volumi in rialzo del 6 % a 166 miliardi di euro quest'anno, il secondo anno consecutivo record. Il centro statistico del Paese non ha ancora pubblicato i suoi dati ma l'Associazione degli esportatori irlandesi stima un + 6,7 % a 161 miliardi per il 2010 ( top assoluto ). BCE: tensioni debito sovrano su Italia, Spagna e Belgio ( AGI ) Roma, 20 gennaio " A dicembre e all'inizio di gennaio gli spread di rendimento dei titoli di stato a 10 anni dei Paesi dell'area euro rispetto ai titoli tedeschi si sono lievemente ristretti, tranne che in Grecia ". Lo rivela la BCE nel suo ultimo bollettino mensile, notando che " nel mese, le tensioni nei mercati del debito sovrano dell'area sono rimaste elevate e, come in novembre, non si sono limitate soltanto a Grecia, Irlanda e Portogallo, ma si sono manifestate anche in altri Paesi dell'area euro, quali Spagna, Italia e Portogallo " . ABI: intesa Banche / imprese a sostegno cultura sostenibilità ( MF - DJ ) Roma, 20 gennaio Favorire il confronto, il dialogo e la collaborazione tra istituzioni, imprese, organizzazioni dei diversi settori produttivi nell'ambito della Responsabilità Sociale d'Impresa. E' questo l'obiettivo del protocollo siglato da ABI, Confindustria e Ministero dello Sviluppo Economico in occasione del sesto Forum CSR dell'Associazione Bancaria, l'appuntamento annuale dedicato alla responsabilità d'impresa. L'Accordo muove dalla consapevolezza che la sostenibilità possa contribuire alla tenuta del tessuto economico e sociale del Paese, favorire la fiducia nel mercato e l'accelerazione della ripresa dalla crisi. Il protocollo d'intesa è la prima iniziativa realizzata insieme da Banche, imprese e istituzioni a sostegno della responsabilità d'impresa, con uno specifico riferimento alle aziende di Piccole e medie dimensioni. ABI: Mussari, confido in intesa moratoria Pmi entro 31/01 ( MF - DJ ) Roma " Stiamo lavorando per arrivare ad una soluzione, sono tranquillo, contiamo di arrivare ad un Accordo entro il 31 gennaio " ovvero la scadenza dell'attuale moratoria in vigore. Così il Presidente dell'ABI Giuseppe Mussari interpellato su alcune indiscrezioni di stampa secondo cui ci sarebbero ritardi nell'Accordo per l'allungamento della moratoria per i crediti alle Piccole e medie imprese. Banche: Mussari, Stress Test validi se ripetuti ( MF - DJ ) Roma Gli Stress Test effettuati lo scorso luglio sono stati " fatti bene ". Lo ha detto il Presidente dell'ABI Giuseppe Mussari a margine di un convegno spiegando che per essere validi " devono essere ripetuti nel tempo perchè le condizioni possono essere mutate ". Sostenibilità: Mussari ( ABI ), integrare CSR nell'attività d'impresa ( Adnkronos ) Roma, 20 gennaio " La Responsabilità Sociale d'Impresa non può essere un'appendice alla fine dell'anno. Questo significa che la sostenibilità deve entrare integralmente nell'attività d'impresa e la comunicazione deve essere integrata ". Così il Presidente dell'ABI, Giuseppe Mussari, ha aperto i lavori del Forum CSR 2011organizzato dalla stessa Associazione in collaborazione con Csr Manager Network e Forum per la finanza sostenibile. Il Forum, dal titolo 'Sostenibilità e core business aziendale: un'integrazione che da valore', ha aperto i lavori oggi a Roma e si concluderà domani. Per il Presidente dell'ABI " dobbiamo cercare un modo diverso di raccontare la sostenibilità e aumentare così la consapevolezza del consumatore finale. una consapevolezza che sta crescendo ma che deve essere aiutata ". Una rendicontazione integrata, ossia un unico Documento che sintetizzi sia i risultati economici finanziari che non, per Mussari " richiede tempo ma non abbiamo alternative. O integriamo i due Documenti o rischiamo di diventare dei sepolcri imbiancati ". Banche: su c/c si torni a contrattazione ( Ansa ) Roma, 20 gennaio Banche e consumatori devono poter tornare a stabilire una contrattazione, riprendendo così il ruolo che è stato assunto, in materia di conti correnti, dalle Autorità di Vigilanza. E' quanto chiede il Presidente dell'ABI, Giuseppe Mussari. “ Stiamo cercando di fare in modo di tornare a poter stabilire una contrattazione in materia di conti correnti, dopo che, per ovviare ad una disparità delle parti, si è fatta la scelta di eliminare il potere contrattuale “. Banco Pop: per Intermonte l’aumento trasforma la Banca in una delle più attraenti del settore ( Finanza.com ) L’allentarsi delle paure sui debiti sovrani dei Paesi periferici ( lo spread Btp / Bund è sceso da 200 a 160 punti base ) e il rafforzamento di capitale in corso ( Banco Popolare sarà la prima Banca italiana a ripagare i Tremonti / Bonds ), secondo Intermonte sono “ forti catalysts per il titolo del Banco e crediamo che il mercato sarà focalizzato sulle chances di un miglioramento nell’operatività ”. Inoltre, ogni futura cessione di Asset no core potrebbe avvenire ad ottime condizioni. Il broker afferma che l’aumento di capitale da 2 miliardi di euro trasforma il Banco Popolare “ in una delle più attraenti Banche del settore italiano ”. Intermonte ha quindi confermato la raccomandazione outperform sull’azione dell’Istituto scaligero, che a Piazza Affari guadagna l’1,02 % a 2,48 euro, indicando un prezzo obiettivo a 3,20 euro. Fondazione Crt aderisce all'aumento di Banco Popolare ( Bluerating.it ) Buone notizie per il Banco Popolare, che stamane recupera circa mezzo punto percentuale dopo i primi scambi a 2,475 euro per azione. Anche Fondazione Crt ha infatti deciso di partecipare all'aumento di capitale da due miliardi di euro in corso. Fonsai: Marchionni pronto a lasciare ( MF - DJ ) Milano Dentro Fonsai, il Gruppo assicurativo controllato dalla famiglia Ligresti, è giunta l'ora di un cambio ai vertici. Dopo 45 anni passati nel Gruppo, si prepara a lasciare l'A. D. Fausto Marchionni, da sempre uomo di fiducia di Salvatore Ligresti. La scelta, si legge in un articolo di MF, dovrebbe essere ufficializzata in occasione dell'Assemblea della Compagnia di mercoledì 26 gennaio ( il giorno prima si terrà quella della Holding di controllo Premafin ), convocata per approvare la delega al CdA per un aumento di capitale da 460 milioni, già garantito da Credit Suisse e necessario per riportare il solvency ratio oltre la soglia di sicurezza del 120 %. L'uscita del manager storico agevolerà il rinnovamento, guidato dai Ligresti, dentro la Compagnia in cui avranno fra breve un peso indiretto anche i francesi di Groupama, pronti a investire circa 145,7 milioni per il 17 % circa di Premafin. La sola eventualità che Groupama possa investire direttamente in FonSai, acquisendo un peso oggettivamente maggiore nel Gruppo, avrebbe accelerato la decisione di Jonella Ligresti di imprimere una svolta nella governance. Il successore dovrebbe essere Emanuele Erbetta. Fisco: Censis, per gli italiani più grave evasione che livello tasse ( Asca ) Roma, 20 gennaio Resta difficile il rapporto con il fisco per gli italiani che, un po' a sorpresa, vedono l'evasione come il principale problema e non il livello delle tasse. Non solo, la maggioranza preferirebbe pagare più tasse e avere più servizi piuttosto che vedere alleggerita l'imposizione e tagliati i servizi. E' quanto emerge da una ricerca realizzata dal Censis per il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili sul rapporto degli italiani con il sistema fiscale. La percezione che gli italiani hanno del fisco continua ad essere sostanzialmente negativa: ingiusto per il 36,2 %, inefficiente per il 25,5 % ed esoso per il 23,7 %. Solo il 9,9 % lo giudica efficiente e il 4,7 % lo ritiene solidale. '' Un giudizio tranchant - si legge nel rapporto - al quale si somma, con una certa sorpresa, l'indicazione dell'evasione fiscale come il principale problema del fisco ''. E' così per il 44,4 % degli intervistati, esattamente il doppio di quanti ( il 22 % ) individuano in un eccessivo livello di tassazione il male maggiore. '' La condanna dell'evasione - prosegue la ricerca - è il tema che più scalda il cuore degli italiani. La sensazione diffusa della gente, che emerge dall'inchiesta, è che sono sempre più numerosi quelli che, nonostante l'incremento degli accertamenti, riescono a farla franca, sottraendosi ai propri doveri di contribuenti. Il 60 % del campione ritiene che l'evasione fiscale sia addirittura aumentata negli ultimi tre anni ''. Fisco: contro evasione soldi ai Comuni ( MF - DJ ) Milano Più soldi e subito ai Comuni che collaboreranno a contrastare l'evasione fiscale. E' questa l'offerta che, come si legge in un articolo di Italia Oggi, il Ministro per la Semplificazione, Roberto Calderoli, farà ai Sindaci per rendere appetibile il nuovo assetto del federalismo fiscale municipale. Ai Comuni andrà il 75 % ( e non più il 50 % ) delle ( maggiori ) sanzioni per la mancata regolarizzazione entro il 31 marzo 2011 degli immobili fantasma non dichiarati in catasto. Non solo. Gli Enti collaborativi con gli 007 fiscali avranno più margini di manovra nella definizione delle aliquote dell'addizionale Irpef che sarà oggetto di un provvedimento ad hoc.