On Ice On Line n. 29

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On Ice On Line n. 29
12 Aprile 2010 n°29 - anno 3
Serie A: l’Asiago parte alla grande e si porta 2-0 nella finale contro il Ritten
Si sta disputando la serie finale playoff della Serie A,
ultimo atto conclusivo della lunga stagione agonistica
delle formazione iscritte alla L.I.H.G. Nella corsa per
l’assegnazione del 76° scudetto, dopo due gare disputate, la compagine dell’Asiago è già a metà dell’opera.
Il conto, infatti, parla di due vittorie a zero per la formazione veneta opposto ad un Ritten che si trova ora
nel momento più difficile della sua storia hockeistica. I
“Ritten Buam” non possono più sbagliare.
parte. Una vittoria importante perché far saltare in una
finale il fattore campo nella prima gara non è cosa da
poco. Poi in gara 2 l’Asiago ha recuperato il suo modulo vincente nei playoff. La squadra di John Tucker,
nuovo allenatore dei berici, al posto di un Harrington
impegnato con la Slovenia ai mondiali di categoria, ha
ripresentato Zappala in attacco, grazie anche al reintegro immediato di Michele Strazzabosco dopo il ricorso
da parte della società veneta. Asiago in Gara 2 che è
partito come un razzo ed in soli 10’ ha piazzato tre
reti vincenti con Matteo Tessari, Michele Strazzabosco
e Layne Ulmer. Poi la reazione del Ritten c’è stata ma
ha prodotto una sola rete. Vero ago della bilancia della partita è stato l’estremo difensore giallorosso Daniel
Bellissimo. Le sue parate importanti hanno permesso
all’Asiago di contenere il buon ritorno degli avversari.
Il gol di Joe Zappala nel terzo tempo ha fissato sul 4-1
il punteggio di una partita in cui la formazione giallorossa ha sicuramente meritato la vittoria. Da segnalare
che il Ritten in Gara 2 ha ritrovato in difesa Ziga Pavli,n
ma ha dovuto rinunciare nuovamente al capitano e
grande ispiratore della manovra difensiva che risponde
al nome di Ingemar Gruber. Di certo la sola assenza di
questo importante giocatore nelle file del Ritten da sola
non può giustificare l’inizio negativo. Di certo l’assenza
di Gruber è grave ma da sola non basta a spiegare i cali
del Ritten in queste due partite di finale.
Si deve ricordare che una delle realtà più forti degli
ultimi cinque anni, appunto la squadra di Collalbo, sta
disputando la sua quarta finale in cinque anni. Il saldo
delle partite disputate nelle finalissime da parte della
formazione dell’Altopiano altoatesino è negativa: in
tredici partite disputate complessivamente, ricordando
le finali scudetto, stagione 2006/07 contro i Vipers Milano, nel 2007/08 e 2008/09 contro il Bolzano, contando
pure le due partite disputate contro l’Asiago per questa
inizio di finale, il saldo dei biancorossoblu è totalmente negativo. Una vittoria a fronte di dodici sconfitte.
Questa finale scudetto può ancora essere riscritta nel
senso che il Ritten dovrà iniziare subito a rimboccarsi
le maniche e giocare senza voltarsi indietro a guardare
quello che è successo nelle prime due gare.
foto Max Pattis
Martedì 13 aprile al Palaonda, luogo scelto dal Renon
per giocare le sue partite interne, andrà in scena gara
3 che la formazione di coach Ron Ivany deve assolutamente aggiudicarsi altrimenti la formazione stellata si
verrebbe a trovare con una grossa ipoteca nella corsa
verso lo scudetto. Difficilmente una formazione che si
porta sul tre a zero in una serie playoff al meglio delle
sette gare ha poi la forza mentale e fisica di vincere
quattro partite consecutive. Il Ritten,ironia della sorte,
nella prima gara è partito molto bene. Il gol di Luca Ansoldi in apertura e quello di Emanuel Scelfo nel secondo tempo hanno illuso Tudin e compagni che almeno
nella prima gara tutte le cose andassero per il verso
giusto. Invece l’Asiago, privo del suo difensore cardine, Michele Strazzabosco, sospeso per un mese dopo
aver colpito in Gara 5 a Brunico la mascotte di casa,
ci ha messo un po’ a riaprire i giochi. La formazione
vicentina si è affidata a Daniel Bellssimo per fermare ulteriormente l’avanzata degli avversari. Poi l’esperienza
di Parco ha permesso all’Asiago di tornare in partita ed
il gol di Plastino in rapida successione alla fine del secondo tempo hanno rimesso il risultato in parità. Dopo
un terzo periodo molto combattuto ed un overtime,
la gara si è risolta alla lotteria dei rigori. Intranuovo ed
Henrich hanno segnato a fronte del solo Tait dall’altra
Che dire dell’Asiago? Il suo ritorno in finale dopo sei
anni sta andando oltre le previsioni. Dopo aver disputato un campionato di buona fattura, l’Asiago è uscito alla grande in questi playoff. Se si pensa al grande
attacco che la formazione stellata è riuscita a mettere
in pista questo risultato non dovrebbe apparire poi
così sorprendente. Ulmer, Henrich, Intranuovo, Vince
Bellissimo, Borrelli, Parco, Zappala, Matteo Tessari e
Benetti hanno dato l’impressione di creare un gruppo
di attaccanti dove non manca nulla. Velocità, grinta,
gioco fisico, tecnica, controllo del disco. Sembra non
mancare nulla in questo Asiago che ora può affrontare la restante parte della finale con più tranquillità
sapendo che sono gli avversari ora a dimostrare quanto
valgono. Di certo la prima finale che dal 1988/89 non
vede né Milano né Bolzano in finale, sta assolutamente
rispettando le attese della vigilia. La sfida degli “altopiani” da domani entra nel suo massimo svolgimento.
Riuscirà il Ritten a riaprire i giochi?
Vivi l’emozione della finale
in diretta su Rai Sport Piu’
e su www.lihg.it
Due chiacchere con Luigi Da Corte: parola alla difesa!
LIHG: Ciao Luigi, che cosa ti hanno lasciato a livello
umano questi 20 anni di carriera hockeistica italiana?
Luigi Da Corte: L’hockey è stato un mio compagno
di vita, sono cresciuto giocandoci e ho girato le piste di
tutta Italia mettendo da parte una bellissima esperienza
di vita. Partito molto giovane da casa mia, Auronzo di
Cadore, (1993, a 20 anni nda) ho dovuto imparare a
cavarmela da solo e adeguarmi ai luoghi e alle persone
che avevo intorno.
LIHG: Qual è stata la squadra più forte nella quale hai
giocato e perché?
LDC: A livello assoluto dire il Bolzano del 1997-1998,
che poteva annoverare nelle sue fila fuoriclasse del calibro di Vassiliev, Vostrikov, Maslennikov o Martin Pavlu,
una squadra che lo scudetto poteva solo perderlo da
quanto era forte. Però a livello di singola serie di playoff
direi che la migliore che ho vissuto è stata quella del
2004-2005, l’anno del lockout NHL, dove con il Cortina abbiamo perso in 7 gare contro il Milano Vipers.
Noi eravamo sulla carta inferiori, ma abbiamo venduto
davvero carissima la pelle regalando al pubblico una
grande finale.
LIHG: Chi è stato l’avversario che ti ha fatto soffrire
maggiormente?
LDC: Non facile sceglierne uno, ma direi Joe Busillo.
Era il tipo di giocatore che mi dava più problemi: questo perché io basavo molto del mio gioco sulla tecnica,
mentre lui era un tipo di attaccante che usava molto
il fisico. Quante cariche dure mi ricordo, era difficile
giocare contro di lui!
LIHG: Dei 3 scudetti che hai vinto qual è stato quello
che ti ha dato più soddisfazione?
LDC: E’ difficile paragonarli, perché sono stati diversi.
Quello di Bolzano (1997-98) era atteso da tutti, quindi
non è stata una sorpresa per nessuno. L’anno seguente
a Merano è stato pazzesco quello che successe dopo la
vittoria finale sul Bolzano, con la città completamente
impazzita di gioia per il nostro trionfo. E infine quello di
Cortina del 2006-07, arrivato dopo 32 anni di digiuno
della società ampezzana che non dimenticherò mai per
il coinvolgimento della gente: tutti parlavano solo di
hockey e la vittoria è stata indimenticabile.
LIHG: Sei legato in particolar modo a qualche squadra
nella quale hai giocato?
LDC: Devo di essermi trovato bene ovunque, senza
particolari pro e contro da nessuna parte. Forse il posto
dove ho vissuto meglio con la mia famiglia è stato Asiago, dove ho giocato dal 2001 al 2004.
LIHG: La miglior partita giocata da Luigi Da Corte secondo Luigi Da Corte è…?
LDC: Non scelgo un singolo match, ma ancora la finale
del 2004-05. Mi ricordo come fosse da brivido giocare
all’Agorà di Milano davanti a un pubblico indemoniato,
che carica che avevamo noi tutti del Cortina! Non ci è
andata bene, ma abbiamo giocato bene e siamo usciti
a testa altissima dal ghiaccio.
LIHG: Infine, dopo 20 anni di carriera, qual è secondo te lo stato dell’hockey italiano, dentro e fuori dal
ghiaccio?
LDC: In questi anni l’hockey è cambiato davvero tantissimo, e sicuramente il livello tecnico medio si è alzato
e non di poco. Un esempio è il fatto che ora le partite
di playoff vengono decise dalle terze linee, quando 20
anni fa le stesse terze erano tutto tranne che determinanti. Ora con il fatto che spesso gli stranieri si annullano tra di loro sono i locali a decidere, e ci sono davvero
tanti italiani che sanno giocare molto bene. Invece a
livello di individualità credo che negli anni ’90 c’erano
giocatori più forti presi singolarmente, ma comunque
non è male giocare al giorno d’oggi in Italia.
Fuori dalle piste l’ambiente non è cambiato molto, visto
che i bacini sono sempre più o meno gli stessi. Certo
la mancanza di città come Varese o Milano al massimo livello non fa bene all’hockey a livello di copertura
media, ma credo che le società stiano comunque lavorando bene. Giocare a Brunico o Torre Pellice davanti a
2.500 persone non sia facile per nessuno!
foto Max Pattis
Lo scorso sabato 3 aprile 2010 allo Stadio Odegar
di Asiago si è chiusa la carriera di uno dei più grandi terzini degli ultimi vent’anni. Luigi Da Corte è stato
infatti eliminato dai playoff con il suo Val Pusteria e
ha deciso di appendere i pattini al chiodo, dopo aver
iniziato a giocare nel 1990 e avere girato in lungo e in
largo l’Italia hockeistica. Dopo l’esordio ad Auronzo di
Cadore, ha giocato a Varese (1993-94), Courmaosta
(1994-95), Asiago (1995-96), Merano (1996-97), Bolzano (1997-98), ancora Merano (1998-2001), di nuovo
Asiago (2001-2004), Cortina (2004-gennaio 2010) ed
infine Val Pusteria, vincendo 3 scudetti e disputando
Olimpiade e Mondiale nel 1994.
foto Max Pattis
Player of the Year 2010, vota il tuo campione preferito
La Lega Italiana Hockey Ghiaccio ha scelto alcuni parametri statistici per individuare 10 giocatori di Serie
A che hanno raccolto i migliori numeri nel corso della
stagione regolare della Serie A.
Tutti questi giocatori potranno essere votati dai rispettivi tifosi sul sito della Lega Italiana Hockey Ghiaccio
(www.lihg.it), nella sezione dedicata in homepage,
esprimendo un voto di preferenza.
Nella serie A2 il concorso è terminato e ha vinto Peter
Campbell dell’Appiano, che è stato premiato prima
della consegna del titolo di Serie A2 vinto dai pirati lo
scorso 26 marzo.
Le statistiche sono quelle riportate sul sito www.
pointstreak.com e si basano sul periodo della stagione regolare della Serie A. La classifica ha tenuto conto
per i giocatori di movimento di alcuni parametri tra i
quali i gol, gli assist e le reti in penalty killing, mentre per i portieri sono stati usati altri parametri come
la media gol subiti, la percentuale parate ed i minuti
giocati.
Le votazioni on-line saranno possibili sino alle ore 12
di mercoledì 14 aprile per la Serie A.
Nelle categorie individuate sono stati assegnati dei
singoli punteggi, che sommati hanno dato la seguente classifica:
Il giocatore più votato per la serie A riceverà un punteggio, che si aggiungerà a quello dei parametri statistici e del voto dei giornalisti, i quali saranno chiamati
a valutare parametri diversi, come lo spirito di gruppo,
la correttezza o il sangue freddo.
In questo modo si arriverà senza ombra di dubbio alla
scelta dei “Player of The Year” di Serie A.
Il giocatore sarà premiato durante la serie di finale
Scudetto, in corso di svolgimento.
Cosa aspetti?... Vai su www.lihg.it e vota
anche tu il tuo campione preferito!
Serie A
1)
Daniel Bellissimo (Supermercati Migross Asiago)
2)
Jeffrey Jakaitis (red orange Val Pusteria)
3)
Adam Dennis (Fassa Levoni)
4)
Taggart Desmet (red orange Val Pusteria)
5)
Robert Sirianni (red orange Val Pusteria)
6)
Frederic Cloutier (Ritten Sport Renault Trucks)
7)
Daniel Tudin (Ritten Sport Renault Trucks)
8)
Michael Henrich (Supermercati Migross Asiago)
9)
Billy Thompson (Sg Cortina De Vilmont Champagne)
10) Julian Pagliero (Tegola Canadese Alleghe Hockey)
Risultati, Classifica e prossimi turni Serie A - Finale
FORMULA PLAYOFF:
Serie A – 8 aprile 2010
2-3 t.d.r. (1-0/1-2/0-0/0-0/0-1)
ritten sport renault trucks - supermercati migross asiago G2
Serie A – 10 aprile 2010
4-1 (3-0/0-1/1-0)
supermercati migross asiago - ritten sport renault trucks
G3
Serie A – 13 aprile 2010
ritten sport renault trucks - supermercati migross asiago G4
ore 20.30 in diretta su
Serie A – 15 aprile 2010
supermercati migross asiago - ritten sport renault trucks serie
A
Al termine della regular season
le prime 8 squadre classificate
disputeranno i play-off (quarti,
semifinali e finali al meglio di
4 su 7 incontri, con accoppiamenti 1/8; 2/7; 3/6; 4/5) che
determineranno la formazione
che si aggiudicherà lo scudetto
2009/10.
foto Max Pattis
G1
ore 20.30 in diretta su
PLAY OFF SERIE A - 2009-2010
1 - Renon
4
8 - Valpellice
1
4
Renon
0
Renon
4 - Bolzano
4
5 - Pontebba
3
3 - Asiago
4
6 - Fassa
2
Bolzano
2
Asiago
4
CAMPIONE SERIE A
2009-2010
Asiago
2 - Val Pusteria
4
7 - Alleghe
0
Val Pusteria
2
2
Play off serie A2: risultati della finale
G1
Serie A2 – 19 marzo 2010
AppIANO INTERNORM - HC GHERDEINA
G2
serie
A2
3-4 t.d.r. (1-2/2-1/0-0/0-0/0-1)
6-4 (0-1/4-2/2-1)
2-3 t.d.r. (0-1/2-1/0-0/0-0/0-1)
foto Max Pattis
Serie A2 – 24 marzo 2010
AppIANO INTERNORM - HC GHERDEINA
G4
6-5 (3-1/1-4/2-0)
Serie A2 – 21 marzo 2010
HC GHERDEINA - AppIANO INTERNORM
G3
Serie A2 – 26 marzo 2010
HC GHERDEINA - AppIANO INTERNORM
PLAY OFF SERIE A2 - 2009-2010
1A - Vipiteno
4
4B - Milano
1
Quarti di Finale al meglio delle 7 gare.
Vipiteno
2
Semifinale al meglio delle 5 gare.
Finale al meglio delle 7 gare.
Gherdeina
2B - Gherdeina
4
3A - Real Torino
3
2A - Appiano
4
3B - Caldaro
0
Gherdeina
3
Appiano
3
Appiano
1B - Merano
4
4A - Egna
2
Merano
0
4
HC Appiano Eppan
Internorm
CAMPIONE SERIE A2
2009-2010
2
Features
E’ attivo il Real Time su lihg.it per i
match di Serie A e A2.
Pool Radio 2009 su Radio NBC (Serie
A) e Die Antenne (Serie A2)
L’hockey su RadioUno
Il sabato con Stefano Bizzotto.
Vai su lihg.it ‘Speakers on line’.
Diamo voce a tutte le squadre!
Prossimo NUMERO LUNEDì 19 APRILE 2010
ON ICE ON LINE NEWSLETTER UFFICIALE
Lega Italiana Hockey Ghiaccio
Presidente: Nilo Riva
Vicepresidente: Alex Hofer
Consiglio Direttivo:
Piercarlo Mantovani, Mario Vinci, Manfred
Zanotti, Marcello Cobelli, Tommaso Teofoli e
Massimo Traversa.
Impaginazione, ideazione, grafica ed ufficio
stampa: Niklas Events per L.I.H.G.
Direttore Editoriale: Paola Marras
Iscr. al Trib. di Milano n°648 del 18/10/2007
Sponsor e Fornitori Ufficiali Lega Italiana Hockey Ghiaccio